ISTRUZIONE: RIFLESSIONI SULLE "LINEE GUIDA EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE"
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Estratto da “Economia e Ambiente”, Economia Anno XXXVIII, n. 1-2 Gennaio-Aprile 2019, Saggi & Ambiente pp. 25-30. Rubriche ISTRUZIONE: RIFLESSIONI SULLE “LINEE GUIDA EDUCAZIONE AMBIENTALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE” Il documento congiunto MATT-MIUR – L’inserimento e tematiche ambientali e di sviluppo economico nelle scuole – La collaborazione tra scuola e società – L’apprendimento cooperativo e socio-affettivo – Il ruolo degli insegnamenti di diritto e di economia di STEFANO ZAMBERLAN Premessa nia, dove si è fatto un passo indietro rispetto a quanto raggiunto a Parigi nel 2015. E questo sfasa- Il tema dello sviluppo sostenibile1 dovrebbe es- mento è percepibile nella frase subito seguente del sere “il” tema attorno al quale ridefinire e costruire i documento citato: «La sfida ambientale, legata alla nuovi percorsi didattici. Il cambiamento climatico, conservazione delle risorse del nostro Pianeta, rap- infatti, è la conseguenza più grave di un sistema evo- presenta una sfida non più eludibile per le future lutivo antropologico dove l’influenza via via sempre generazioni»3. Di fatto non è eludibile neppure per più preponderante dell’aspetto socio-economico ha le generazioni attuali. proiettato l’uomo verso l’autodistruzione e la distru- Nel delineare il contesto di riferimento, le Li- zione di quel “miracolo” che è il pianeta Terra. nee Guida richiamano quanto espresso Nel documento interministeriale MATT e dall’International Union for Conservation of Nature, MIUR Linee Guida Educazione ambientale per lo Commission on education and communication sviluppo sostenibile 2014 – che segue quello redatto (IUCN) sull’educazione ambientale, definendola un nel 2009 – si esordisce affermando che: «Processo per cui gli individui acquisiscono consa- «L’educazione allo sviluppo sostenibile diventa og- pevolezza ed attenzione verso il loro ambiente, ac- gi un obiettivo strategico per il presente e per il fu- quisiscono e scambiano conoscenze, valori, attitudi- turo del nostro Paese»2. Purtroppo però, la perce- ni ed esperienze, come anche la determinazione che zione di questo problema è ancora lontana li metterà in grado di agire, individualmente o col- dall’effettiva drammaticità e criticità reale, così co- lettivamente, per risolvere i problemi attuali e futuri me dimostrato dal fallimento della COP25 in Polo- dell’ambiente»4. 25
Economia & Ambiente Saggi Rubriche Un nuovo modello di sviluppo sviluppare negli studenti «la curiosità per il mondo e il pensiero critico» così come richiamato nella “Buo- Il documento mette giustamente in luce come na scuola”7. «Ci troviamo in un’epoca che impone al mondo inte- Purtroppo questa generazione che dovrebbe es- ro, ma in particolare all’Italia e all’Europa, scelte ra- sere “nativa ambientale” è spesso anestetizzata dicalmente diverse da quelle compiute in passato: dall’eccesso di stimoli più che di informazioni, e il lontane da un nuovo modello di economia che rispetti suo essere “nativa digitale” comporta l’uso naturale l’ambiente, orientate ad una società che non produca della tecnologia per comunicare ma non per indagare rifiuti ma sappia creare ricchezza e benessere con il e accedere alla conoscenza. riutilizzo e la rigenerazione delle risorse. Perché que- L’insegnante dovrà quindi non solo sviluppare sto accada, è necessario un profondo cambio di men- la didattica approfondendo “come cambiare il mon- talità che coinvolga le istituzioni, le imprese e le sin- do”, così come proposto nei percorsi didattici traccia- gole persone»5. ti nelle Linee Guida Educazione ambientale, ma an- Tra gli obiettivi, dunque, vi è anche quello di un che approfondendo il “perché” si debba cambiare. Un “nuovo modello di economia”, le strategie sono: ri- obiettivo, quest’ultimo, che si fonda e si integra con durre i rifiuti, riutilizzare e rigenerare le risorse, così quegli elementi che stanno alla base della concezione come ricorrere a fonti di energia rinnovabili. Lo sco- contemporanea di scuola: l’inclusione, il rispetto, la po è creare “ricchezza e benessere”. Ma questo condivisione, il prendersi cura. Una sinergia dunque “cambio di mentalità” non può avvenire se prima non tra obiettivi e metodi, dato che «È opinione comune viene dato un nuovo significato a “ricchezza e benes- che le generazioni più giovani si troveranno ben pre- sere”. Ed è per questo che il documento indica che sto a dover affrontare problemi sociali complessi e «l’educazione Ambientale si pone l’obiettivo di mira- inediti, che vanno al di là delle possibilità e delle co- re sempre di più all’acquisizione di competenze di noscenze individuali»8. tipo olistico piuttosto che specialistico e tecnico»6. Quello dello sviluppo sostenibile in quest’ottica Questo per permette di ampliare l’orizzonte e coglie- appare dunque un aspetto della più ampia “Cittadi- re le interrelazioni, per poter vedere le cose in modo nanza attiva”, infatti, già la «C.M. n. 86 del 27 otto- nuovo e giungere a nuove soluzioni. bre 2010, nel ribadire la dimensione integrata e tra- Se per ricchezza intendiamo risorse monetarie e sversale dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costi- finanziarie e per benessere il possesso di beni, il “be- tuzione”, richiama l’importanza dei temi della legali- navere”, allora la transizione al nuovo modello di tà e della sensibilità ambientale e dell’educazione al- economia diventa troppo difficile da attuare, perché lo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo allo per quanto il green business e la finanza responsabile sviluppo di competenze sociali e civiche quali le siano promettenti e performanti, la strada più breve condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e perché il singolo raggiunga la ricchezza-materiale e il valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e benessere-benavere rimane quello dello sfruttamento ambientale»9. da parte dell’uomo dell’ambiente, dei suoi simili e Inoltre, vivere le prime esperienze di cittadinan- degli animali. za significa scoprire l’altro da sé e riconoscere la ri- Perché il modello di produzione e consumo che levanza degli altri e dei loro bisogni; comprendere si vuol abbandonare si è sviluppato non solo distrug- l’importanza di stabilire regole condivise; significa gendo le risorse ambientali, ma slegando l’economia mettere le basi verso un comportamento eticamente dall’etica, anche sfruttando e aggravando le disparità orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della nell’accesso e uso delle risorse tra i popoli e natura»10. all’interno di essi. Ed è così che le linee guida tracciano già il per- corso per un “Nuovo Umanesimo”, che sarà poi de- lineato nel 2007 nel documento Cultura scuola per- Una nuova visione del mondo sona. verso le indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia dove si legge: «Le relazioni fra il mi- E questo disincanto sulle «magnifiche sorti e crocosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e progressive» dell’uomo e della cultura occidentale del pianeta oggi devono essere intese in un duplice può avvenire sviluppando, o meglio, continuando a senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo 26
Economia & Ambiente Saggi Rubriche influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni Tutti questi temi possono essere sviluppati at- persona tiene nelle sue stesse mani una responsabili- traverso la didattica, ma data l’importanza delle tà unica e singolare nei confronti del futuro esperienze al fine dell’apprendimento sostanziale, dell’umanità. si devono avviare collaborazioni e momenti di in- La scuola può e deve educare a questa consa- contro tra docenti e studenti con quei soggetti che pevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli operano e si impegnano nella società civile, eco- adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. nomica, amministrativa e anche militare. Attivare […] Dovrà diffondere la consapevolezza che i gran- dunque un modello a rete per implementare le di problemi dell’attuale condizione umana – il de- azioni educative. grado ambientale, il caos climatico, le crisi energe- Per quanto riguarda il mondo dell’associa- tiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salu- zionismo possiamo citare il WWF, che in Italia ha te e la malattia, l’incontro e il confronto di culture e numerosi progetti di educazione ambientale suddivisi di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una in queste tematiche: acque e fiumi, sostenibilità, bo- nuova qualità della vita – possono essere affrontati e schi e giardini, biodiversità. Incontri che potrebbero risolti attraverso una stretta collaborazione non solo avvenire nelle numerose oasi gestite dal WWF in tut- fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le cul- ta Italia. ture»11. Altro partner educativo potrebbe essere Italia Nostra: conoscenza, patrimonio culturale, paesaggio e ambiente, cittadinanza attiva e responsabile, educa- Percorsi didattici e apertura alla società zione alla partecipazione, sostenibilità ambientale, equità sociale, gioco e divertimento, sono le parole La collaborazione diventa quindi un elemento chiave dei progetti e concorsi proposti da questa as- cardine dell’educazione ambientale. Collaborazione sociazione, in stretta collaborazione con i Ministeri tra studenti, tra docenti, tra scuola e società. dell’Istruzione, Beni culturali e Ambiente, gli enti L’importanza, la complessità e l’urgenza di questo locali (Regioni, Province, Comuni), gli intellettuali cambiamento fa sì che la scuola, che è elemento co- del mondo della Cultura italiana e straniera e altre stitutivo importantissimo per la società, si apra e associazioni. chieda aiuto alla società stessa. Anche il FAI, Fondo Ambientale Italiano, con lo Gli otto percorsi didattici delle Linee Guida del slogan “Conoscere per amare. Vivi con noi una scuo- 2014 sono intesi come «traccia da cui partire per co- la fuori dalla scuola” propone numerose esperienze struire nuovi percorsi educativi […] strumento di col- didattiche e formative in linea con le indicazioni for- legamento con i territori in cui si vive» e «riguardano nite dal MIUR, per la scoperta del nostro patrimonio i seguenti temi, declinati per ordini e gradi di istru- naturale e artistico. zione: Nelle scuole secondarie di secondo grado poi, 1. “Tutela delle acque e del mare” (Infanzia, Prima- si introduce anche l’importanza dell’ambiente per la ria) cultura, l’identità e l’economia. Per quanto riguarda 2. “Tutela della biodiversità: Flora e Fauna” (Infan- l’importanza dell’ambiente nel contribuire alla for- zia, Primaria) mazione culturale e identitaria, incontri con scritto- 3. “Alimentazione sostenibile” (Infanzia, Primaria, ri, documentaristi, fotografi e registi possono arric- Secondaria primo grado, Secondaria secondo grado) chire e dare emozioni all’apprendimento nei licei, 4. “Gestione dei rifiuti” (Infanzia, Primaria, Seconda- senza dimenticare l’esempio di professionalità dei ria primo grado) relatori. 5. “Tutela della biodiversità: servizi ecosistemici” Allo stesso modo, nel dimostrare come l’eco- (Secondaria primo grado, Secondaria secondo grado) sostenibilità sia un possibile fattore di crescita eco- 6. “Green economy: green jobs & green talent” (Sec- nomica, che coniuga produzione di ricchezza, occu- ondaria secondo grado) pazione e benessere, la testimonianza di imprenditori, 7. “La città sostenibile: inquinamento, consumo di di giovani fondatori di start up green o di ammini- suolo e rifiuti” (Secondaria secondo grado) stratori di cooperative sociali, può stimolare e raffor- 8. “Adattamento ai cambiamenti climatici: dissesto zare l’esperienza didattica negli istituti tecnici e pro- idrogeologico” (Secondaria secondo grado)»12. fessionali. 27
Economia & Ambiente Saggi Rubriche Inoltre, la pubblicazione della lettera enciclica lità, impegno per la risoluzione grazie a un compor- Laudato si’13 di Papa Francesco – che è stata accolta tamento individuale ma svolto in cooperazione con con favore anche al di fuori della comunità cattolica gli altri. perchè ha dato risonanza a molte posizioni scomode Percorso applicabile a svariati contesti della vita sul rapporto tra economia, società e ambiente, soste- nell’ottica della cittadinanza attiva. nute in questi anni non solo da attivisti ma anche da Anche tecniche di brainstorming e di contraddi- studiosi e accademici di tutto il mondo – ha aperto la torio si prestano bene oggi nelle scuole secondarie di possibilità di entrare in sinergia con i percorsi di ca- secondo grado per l’analisi del problema ambientale, techismo delle comunità parrocchiali, che spesso e possono essere rese più leggere impostandole come hanno vasta sovrapposizione con le comunità scola- giochi di ruolo, per esempio ponendo i “negazionisti” stiche delle scuole primarie, in particolare per interio- e i “fatalisti” da una parte (che rivestono i panni di rizzare il concetto che il pianeta Terra è la nostra casa lobby petrolifere, multinazionali senza responsabilità comune e che dobbiamo prendercene cura. sociale, politici contrari agli interventi di riduzione Nell’enciclica si legge: «Gli ambiti educativi sono delle emissioni), e gli “attivisti” dall’altra (vestendo i vari: la scuola, la famiglia, i mezzi di comunicazione, panni di scienziati, associazioni, rappresentanti di la catechesi, e altri. Una buona educazione scolastica popoli indigeni, politici impegnati), al centro gli in- nell’infanzia e nell’adolescenza pone semi che pos- decisi o gli indifferenti. Oppure posto un paese o un sono produrre effetti lungo tutta la vita»14 e l’ultimo ecosistema da salvare i gruppi impersoneranno i pos- capitolo, il sesto, è intitolato “Educazione e spiritua- sibili soggetti, che con diverse soluzioni e azioni, lità ecologica”, e si trova in chiusura quasi a ribadire possono risolvere il problema: cittadini, politici, im- che alla fine la speranza sta in una «conversione eco- prenditori, tecnici. logica» delle attuali generazioni e in quello che sa- pranno trasmettere e far apprendere alle nuove gene- razioni. Possibili declinazioni dell’educazione Infine, nonostante la discutibile scelta di assorbi- ambientale in alcune discipline re il corpo forestale dello stato dopo 196 anni di ser- vizio per l’ambiente in un momento così delicato nel- Data la natura complessa del tema, l’approccio la lotta ai crimini ambientali, la richiesta di incontri, non può che essere interdisciplinare e dunque testimonianze con gli studenti o corsi di formazione «L’educazione ambientale è affrontata nelle diverse per docenti possono essere elementi molto preziosi. discipline in relazione all’età e alla maturazione degli allievi in modo trasversale»15 e «riguarda diverse sfe- re dell’apprendimento complessivo dell’individuo e L’apprendimento cooperativo quindi può essere intesa come: nell’educazione ambientale - educazione del pensiero e quindi l’educazione alla comprensione profonda degli strumenti con cui risol- L’approccio inclusivo e l’approccio dell’appren- vere i problemi ambientali e per individuare i canali e dimento cooperativo si prestano particolarmente le modalità da attuare a riguardo. nell’affrontare, prendere coscienza, metabolizzare i - educazione al sentire in quanto per intervenire problemi riguardanti la questione ambientale e nel sull’ambiente è necessario stabilire un legame con ricercare le possibili soluzioni. esso anche da un punto di vista emotivo e dunque Agire in gruppo, ognuno svolgendo la propria con le nostre parti più profonde; parte in base alle proprie capacità e propensioni, in - educazione all’agire perché l’educazione per dirsi una interdipendenza positiva, per raggiungere un tale necessita di una ricaduta concreta e diretta, in obiettivo singolarmente non raggiungibile: termini di azione e di comportamento. […] l’apprendimento cooperativo inclusivo rispecchia Del resto il docente potrà progettare percorsi di- l’unico modo in cui l’uomo può affrontare e risolvere dattici di educazione allo sviluppo sostenibile, utiliz- il problema ambientale. zando approcci differenti tra cui: l’approccio natura- Altro aspetto importante è il percorso di crescita listico, l’approccio percettivo emotivo, l’approccio suggerito: consapevolezza del problema e del proprio storico evolutivo, l’approccio antropologico- influire negativamente, assunzione della responsabi- sistemico»16. 28
Economia & Ambiente Saggi Rubriche Per dare maggior forza a tale educazione, nelle sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cam- scuole secondarie di secondo grado, è possibile inte- biamento climatico, alimentazione e biodiversi- grare tra loro e rimodulare le indicazioni sulle corre- tà)»21. Si deve dare nome, volto, colore, sostanza ai lazioni con i percorsi curricolari proposti dal Ministe- concetti trattati. ro e suddivise per indirizzo17. E così in modo sinergico le altre discipline da- Nei Licei con la materia di «Diritto, lo sguardo ranno emozioni (letteratura, storia dell’arte), com- si allarga ad un’analisi comparata del problema del- prensione (storia), chiarimenti, esempi, dimostrazioni lo sviluppo sostenibile in una dimensione di patto (chimica, biologia, fisica). sociale intergenerazionale»18, riflettendo dunque su Tali riflessioni devono comunque essere presen- quello che ci è stato lasciato in eredità – di positivo ti, anche se con livelli di approfondimento diversi, come il benessere e i valori di pace e democrazia negli Istituti Tecnici, che devono essere in grado di sanciti dalla Costituzione e di negativo come i pro- «riconoscere le implicazioni etiche, sociali» del loro blemi ambientali e gli squilibri sociali – e su quello futuro ruolo professionale ed anche negli Istituti Pro- che lasceremo noi a chi ci seguirà. Ma ragionando fessionali, che condividono con i Tecnici l’obiettivo anche, aggiungerei, in un’ottica intra-generazionale, di «riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, terri- riflettendo sul paradosso di una società di diritto toriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connes- fondata sull’affermazione e il rispetto dei valori in- sioni con le strutture demografiche, economiche so- violabili dell’uomo, che però basa parte della sua ciali e culturali e le trasformazioni intervenute nel prosperità, vera o presunta, su un consumismo che corso del tempo»22. allarga la forbice tra ricchi e poveri, sia a livello Per impostare un’efficace didattica ambientale macro che micro, tra Paesi del Nord e del Sud del trasversale il MATT e il MIUR stanno lavorando per mondo, tra Stati all’interno delle stesse aree geopo- «identificare e mettere in atto un impianto formativo litiche, tra regioni all’interno dello stesso Paese, tra destinato ai docenti, in grado di garantire uno stesso cittadini di una stessa società o comunità e che con- livello di base di conoscenze e di competenze del corre all’inquinamento e al depauperamento delle corpo insegnante che sarà chiamato a preparare, in risorse ambientali. modo interdisciplinare, sui temi ambientali e dello E questo si lega a quanto indicato per sviluppo sostenibile»23. Le Linee guida sono già un l’Economia politica, dove lo studente dovrebbe esse- primo elemento importante grazie ai “Percorsi didat- re «in grado di valutare la necessità di scelte politiche tici” e alle “Schede di approfondimento” che conten- sostenibili con gli equilibri ambientali e la tutela del- gono. le risorse, coerenti con l’obiettivo di ridurre gli squi- In relazione a queste proposte, vorrei sottolinea- libri nello sviluppo»19. re l’importanza di quelle che vanno ad agire sui Ma qui c’è la spinosa questione del dover am- comportamenti di consumo individuali o familiari, mettere che le teorie finora elaborate dalla scienza poiché, per essere cittadini attivi in un’ottica di svi- economica mainstream non sono più adeguate o luppo sostenibile è imprescindibile l’essere anche quanto meno non sono più sufficienti. L’educazione consumatori consapevoli e responsabili. ambientale, perché sia coerente, chiede alla scienza Tuttavia, c’è un elemento in più che viene ri- economica di fare ciò che da due secoli si rifiuta ca- chiesto ai docenti affinché questa parte di educazione tegoricamente di fare: recuperare la dimensione eti- ambientale loro assegnata abbia successo: la coeren- ca20. E il primo passo è la messa in discussione del za. La coerenza tra quello che vogliono far apprende- punto di appoggio di tutto il pensiero dominante: la re e quello in cui credono, tra le loro parole e le loro teoria del consumatore basata sull’utilità e azioni. Non basta formarsi, non basta rendere signifi- l’assunzione dell’homo oeconomicus quale soggetto cativi per l’alunno i contenuti, è necessario che dell’economia. l’insegnante abbia interiorizzato la gravità del pro- Alla geografia il compito importantissimo di blema ambientale e l’urgenza e l’importanza dare sostanza a tutto questo. Per le linee guida de- dell’agire da subito, cercando di introdurre nella pro- vono essere «considerati come temi principali: il pria stessa vita quei cambiamenti di stile di vita sug- paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e le geriti nelle Linee guida e che egli deve trasmettere ai sue conseguenze, la relazione tra economia, ambien- discenti. te e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo I nuovi modelli economici sostenibili – come il 29
Economia & Ambiente Saggi Rubriche consumo responsabile, il riciclo, il riutilizzo, la fi- Note nanza etica, il commercio equo-solidale, il consumo 1 alimentare a km zero, ecc. – sono facilmente attuabili O il meno insostenibile possibile, si veda N. e sperimentabili, passando velocemente dalla cono- GEORGESCU-ROEGEN, La legge di entropia e il pro- scenza all’esperienza e quindi all’abilità e, in futuro, blema economico, in Analisi economica e processo eco- alla competenza. In questo modo si può far apprende- nomico, Sansoni, Firenze 1973, p. 267. 2 re sostanzialmente agli studenti che il sistema eco- Linee Guida Educazione ambientale per lo sviluppo so- nomico non è immutabile e che loro possono essere stenibile 2014, MATT e MIUR, Roma 2014, p. 7. 3 Ivi, p. 8. protagonisti della nuova rivoluzione economica e so- 4 Ivi, p. 13. ciale, in altre parole, che possono cambiare il mondo. 5 Ivi, p. 8. 6 Ibidem. Stefano Zamberlan 7 La buona scuola, MIUR, 2012. 8 Cfr. L. Bertazzi, Il valore del cooperative learning per la comunicazione, la solidarietà e la cittadinanza attiva, Stefano Zamberlan, dottore di ricerca http://www.uciimtorino.it/bertazzi2.pdf e Dispensa in Economia dell’ambiente - Bioeconomia, dell’insegnamento Didattica speciale, Università per stra- è Redattore capo della rivista “Economia e Ambiente” nieri “D. Alighieri” di Reggio Calabria, A.A. 2018/19. 9 e collabora con il Dipartimento di Culture e civiltà Linee Guida Educazione ambientale, op. cit., p. 15. 10 dell’Università degli Studi di Verona. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola- dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, MIUR, Roma 2012, p. 13. 11 Cultura scuola persona, op. cit., p 15. 12 Linee Guida Educazione ambientale, op. cit., p. 9 passim. Bibliografia 13 Laudato si’. Sulla cura della casa comune, Papa France- sco, Editrice Vaticana, Stato Vaticano 2015. 14 FRANCESCO, Laudato si’. Sulla cura della casa Ivi, p. 191. 15 comune, Editrice Vaticana, Stato Vaticano 2015. Linee Guida, op. cit., p. 15. 16 Ivi, p. 22. 17 MATT-MIUR, Linee Guida Educazione ambientale A mio avviso troppo sbilanciate per i percorsi curricolari per lo sviluppo sostenibile 2009, Ministero dei Licei rispetto a quelli degli istituti Tecnici e Professio- dell’Ambiente, Roma 2009. nali, si veda Linee Giuda, op. cit., pp. 15-16 e p. 67. 18 Ivi, p. 17. MATT-MIUR, Linee Guida Educazione ambientale 19 Linee Guida, op. cit., p. 17. per lo sviluppo sostenibile 2014, Ministero 20 Una nuova visione etica dell’economia in cui l’obiettivo dell’Ambiente, Roma 2014. generale può rimanere il profitto, ma non la massimizza- zione del da perseguire con ogni mezzo e a ogni costo- MIUR, Cultura scuola persona. Verso le indicazioni esternalità. Inoltre, l’economia deve affrontare la questione nazionali per la scuola dell’infanzia e per il primo del rapporto tra crescita e giustizia distributiva, ciclo di istruzione, Ministero dell’Istruzione, 2007. quest’ultima intesa non come prelievo forzato da chi più Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola ha e successiva ridistribuzione a chi meno ha, ma piuttosto come ridistribuzione del profitto tra i vari soggetti che dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, MIUR, concorrono a crearlo (in particolare nel sud del mondo do- Roma 2012. ve i salari sono al limiti o al di sotto del minimo di soprav- N. GEORGESCU-ROEGEN, Analisi economica e vivenza e a livello globale il 90% dei lavoratori in vec- processo economico, Sansoni, Firenze 1973. chiaia si troverà senza un sistema pensionistico che gli permetterà di sopravvivere) e ridistribuzione degli sforzi S. ZAMBERLAN, Dall’utilità al godimento della vi- politici ed economici a favore di investimenti quali istru- ta: la Bioeconomia di Nicholas Georgescu-Roegen, zione, e infrastrutture, che nei paesi in declino o poveri IPEM Edizioni, Pisa 2007. sono a livelli bassi e sono sempre i primi di solito a subire ulteriori riduzioni. S. ZAMBERLAN, La responsabilità d’impresa e la 21 Linee Guida, op. cit., p. 217. responsabilità del consumatore, «Studi Economici e 22 Ivi, pp. 16-17. 23 Sociali», Anno XLI, vol. 4, 2006, pp. 63-74. Ivi, p. 8. 30
Economia &Ambiente COMITATO SCIENTIFICO Massimo Mario Augello, già Rettore Univ. di Pisa; Vittorio Bonuzzi, prof. nell’Univ. di Verona; Giovanni Cannata, Rettore dell’Università del Molise; Orazio Ciancio, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali; Romano Molesti, prof. ord. nell’Univ. di Verona; Ignazio Musu, prof. emerito nell’Univ. di Venezia; Giorgio Nebbia, prof. emerito nell’Univ. di Bari; Giovanni Padroni, prof. ord. nell’Univ. di Pisa; Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF; Sergio Vellante, prof. ord. nella Seconda Univ. di Napoli; Antonino Zichichi, Presidente del World Lab. Già membri del Comitato: Rita Levi Montalcini, Premio Nobel; Ilya Prigogine, Premio Nobel; Kennet E. Boulding, prof. ord. nell’Univ. del Colorado; Barry Commoner, prof. ord. nel Queens College; Nicholas Georgescu-Roegen, prof. ord. nell’Univ. di Nashville. COMITATO REDAZIONALE Sergio Bindi, Stefano Presa, Stefano Zamberlan Redattore Capo DIRETTORE RESPONSABILE: Romano Molesti Sommario Anno XXXVIII - N. 1-2 Gennaio-Aprile 2019 EDITORIALE RUBRICHE Romano Molesti, La prima rivista INDUSTRIA E AMBIENTE italiana di economia dell’ambiente . . Pag. 3 Open Science & Innovation: dialogo tra università e industria . . . . . . " 31 ARTICOLI L’indagine della BEI sul clima . . . . " 34 Sergio Mattarella, ENERGIA E AMBIENTE In commemorazione Il PBE, Programma Biomasse ENAMA . " 37 dell’alluvione in Veneto . . . . . . " 11 AMBIENTE E AREE MONTANE Convegno nazionale CAI sul lupo. . . " 43 SAGGI ARTE E AMBIENTE Leonardo Andriola, Il valore sociale “Capire il cambiamento climatico” . . " 45 delle risorse naturali . . . . . . . " 15 NOTIZIE DELL’AMBIENTE Stefano Zamberlan, Istruzione: riflessioni Responsabilità e rendicontazione nell’uso sulle “Linee guida educazione ambientale della plastica: il nuovo report del WWF . " 49 per lo sviluppo sostenibile” . . . . . " 25 I LIBRI . . . . . . . . . . . . . " 57 ISSN 1593-9499 Economia & Ambiente, rivista bimestrale edita da EAS-Economia Ambiente Società Associazione di Promozione Sociale con sede in Vicenza, Via E. Fermi 230, 36100 (VI) in collaborazione con l’ANEAT-Associazione Nazionale Economisti dell’Ambiente e del Territorio Onlus con sede nazionale in Pisa, via Pratale, 64, 56127 (PI). Condizioni di abbonamento annuale Abbonamento ordinario € 46,00 – estero € 85,00 – sostenitore € 96,00 – benemerito € 196,00 Prezzo di un fascicolo € 15,00 – arretrato € 30,00 – Versamento tramite C/C postale n. 001041857002 o IBAN: IT36I0760112100001041857002 intestato a EAS-Economia Ambiente Società Associazione di Promozione Sociale, causale: AMBIENTE, Cognome o Ente Abbonato, Annata o Numero/Anno richiesto. Gli abbonamenti non disdetti entro il 31 dicembre di ciascun anno si intendono tacitamente rinnovati per l’anno successivo Le foto di copertina, a pagina 13 e del retro sono di Stefano Zamberlan, quelle a pagina 51 sono di Rich Carey, © Shutterstock, diffuse dal WWF. Gli articoli vengono esaminati da membri del Comitato Scientifico e della Redazione Gli articoli firmati impegnano soltanto la responsabilità dei loro Autori www.economiaeambiente.it redazione@economiaeambiente.it
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