Ippocastano Famiglia: IPPOCASTANACEE - Genere: AESCULUS Aesculus hippocastanum Horse chestnut
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Ippocastano Famiglia: IPPOCASTANACEE
Genere: AESCULUS
Aesculus hippocastanum
Horse chestnut
Caratteristiche morfologiche Curiosità
Albero alto sino a 25 metri e con diametro massimo Il nome sembra legato all’uso dei frutti di questa
di circa 1 metro, fusto principale poco allungato e pianta, simili a castagne, per curare la tosse dei
corteccia di colore grigio-bruno, a scaglie. Chioma cavalli (dal greco ippos, ovvero cavallo); nota pian-
ampia. ta cardiotonica (da vari procedimenti di lavorazione
di noci e foglie) e febbrifuga (dalla corteccia ricca di
Aspetti botanici tannini); dai semi si ricavava un olio facente le veci
Foglie opposte, ampie, di forma ovato-lanceolata (in di un odierno bagnoschiuma; grattugiando i semi in
numero di 5-7), di (10-20 x 5-8) cm, con margine acqua calda si ricavava una schiuma per lavare i
doppiamente dentato e lungo picciolo. Pagina supe- capi colorati; vari tentativi sono stati compiuti per
riore di colore verde intenso. Caratteristiche le infio- rendere la farina delle noci (in sé molto nutriente)
rescenze, in vistose “pannocchie” terminali erette di commestibile, ma senza successo (è di sgradevole
20-30 cm., di forma conica e di colore transitante aroma); pianta non molto longeva.
dal bianco, al giallo, al rosso mattone. Il frutto è una
noce rotondeggiante di 5-6 cm, di colore verde, acu-
leato e recante 1-3 semi scuri poco commestibili (ric-
chi di tannini).
Areale
Specie tipica dei Balcani e del Caucaso. Per la bel-
lezza delle sue infiorescenze è stato introdotto a
scopo ornamentale in molte zone. Oggi si è natura-
lizzato.
In Basilicata è una pianta ornamentale, frequente
nelle ville e nei giardini.
Utilizzo principale
Il legno è chiaro, tenero, facilmente lavorabile ma
scarsamente resistente.
60Leccio Famiglia: FAGACEE
Genere: QUERCUS
Quercus ilex
Evergreen oak
Caratteristiche morfologiche In Basilicata è diffuso in Val d’Agri (media e
Albero alto fino a 25 metri, fusto robusto, eretto e bassa), nel Parco del Pollino sui versanti esposti a
poco elevato, può raggiungere o superare il metro sud, in provincia di Matera e a Maratea. Frequente
di diametro, anche se spesso si presenta come picco- anche come pianta ornamentale.
lo albero o, addirittura, cespuglio; chioma di colore
verde scuro, sempreverde, ampia, ovale e densa; Utilizzo principale
corteccia grigia e liscia in giovane età, bruno-scura, Per la sua robustezza, la resistenza all’inquinamen-
screpolata e rotta in piccole squame angolose negli to ed alla potatura, nonché per il suo aspetto impo-
alberi adulti. nente, il leccio ha una grande diffusione come pian-
ta ornamentale. Il suo legno, duro, pesante e di dif-
Aspetti botanici ficile lavorazione, veniva usato in passato per lavo-
Le foglie, persistenti 2 o 3 anni, possono essere ri di carradore e manici per attrezzi; oggi è ancora
molto variabili nella forma e nelle dimensioni: lan- usato come combustibile per legna da ardere e da
ceolate od ellittiche, di colore verde scuro e lucide carbone.
nella parte superiore, bianche e cotonose in quella
inferiore; le infiorescenze, comparenti nel periodo Curiosità
compreso tra aprile e giugno, si trovano all’ascella E’ una specie molto longeva che può arrivare fino a
delle foglie nuove; i fiori maschili sono penduli, lun- oltre 1000 anni di età; le ghiande rappresentano il
ghi 4-6 cm e contenuti in amenti gialli, i femminili cibo preferito dei maiali; il cibarsi di questi frutti
insignificanti; i frutti sono costituiti da ghiande lun- conferisce alle loro carni un aroma particolare; alla
ghe 2-3 cm, recate per metà entro un cupola for- pari delle altre querce è molto ricca di tannino (cor-
mata da scaglie pelose. teccia, foglie, ghiande), che fornisce decotti ed
impiastri destinati a molteplici utilizzi (astringente,
Areale antipiretico, antidoto contro gli avvelenamenti, per
E’ una specie mediterranea (è un tipico rappresen- le affezioni del cavo orale, etc.); il suo nome è asso-
tante della macchia mediterranea), con l’areale che ciato alla forza, alla saggezza, alla longevità ed alla
si estende dalle coste meridionali dell’Europa sino tenacia; tra i popoli mediterranei era considerata a
all’Africa settentrionale; predilige i terreni acidi, ma tal punto che diverse città hanno assunto il suo
non disdegna i substrati calcarei. nome, come quella di Lecce (Puglia).
62Loppo Famiglia: ACERACEE
Genere: ACER
Acer opalus
Italian maple
Caratteristiche morfologiche
Piccolo albero (può, tuttavia, arrivare a 25 metri),
con fusto dritto; corteccia liscia e grigiastra che si
desquama a placche con l’età. Chioma ampia, roton-
deggiante e non molto densa.
Aspetti botanici
Foglie penta-lobate, con lobi poco profondi e denta-
ti, a lamina espansa di larghezza pari a 5-15 cm e
di consistenza quasi coriacea. Rametti glabri di colo-
re scuro. Gemme grosse, aderenti al ramo, ovato-
oblunghe, rossastre e pubescenti. Frutti (“disama-
re”) con ali divaricate.
Areale
Cresce spontaneo in Italia (Centro e Sud), Francia e
Spagna. Specie termofila che occupa, preferenzial-
mente, la zona del castagno.
In Basilicata è presente nei dintorni di Potenza, di
Balvano, a Muro Lucano e Lagopesole, ad Abriola,
sul M.te Vulture, nel Parco regionale di Gallipoli-
Cognato e Piccole Dolomiti lucane.
Utilizzo principale
Legno bianco-giallognolo, compatto, omogeneo e
pesante, destinato alla produzione di mobili pregia-
ti, rivestimenti.
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Noce Famiglia: JUGLANDACEE
Genere: JUGLANS
comune Juglans regia
Common walnut
Caratteristiche morfologiche particolar modo, la sua diffusione è stata incremen-
Grande albero alto sino a 30 metri e con diametro tata nella Provincia di Potenza sotto forma di
anche di 1,5 metri. Fusto dritto. Corteccia liscia (fes- impianti legnosi produttivi.
surata longitudinalmente con l’età), di colore bian-
co-argento ed opaca. Chioma ampia ed arrotondata. Utilizzo principale
Legno omogeneo e duro ma di facile lavorazione,
Aspetti botanici con alburno e durame (spesso con venature scure)
Foglie composte (costituite da 5-9 foglioline di differenziati; è destinato alla produzione di mobili
forma ellittica, a margine intero, di consistenza pregiati.
coriacea e di colore verde chiaro) lunghe anche 35
cm. Pianta monoica (con fiori femminili e maschili Curiosità
presenti su rametti differenti). Il frutto, con diame- L’applicazione dei recenti Regolamenti comunitari
tro di 4-5 cm., esternamente è costituito da un rive- (Reg. 2080/92 - Arboricoltura da legno), ha incre-
stimento carnoso di colore verde (“drupa”) che, a mentato la sua diffusione in Basilicata; il seme è un
maturità, si decompone facendo fuoriuscire la noce apprezzato alimento; le foglie, ricche di tannino,
recante, al suo interno, il seme (“gheriglio”). venivano utilizzate per la cura delle dermatosi; un
infuso di foglie in polvere, gemme e vino bianco era
Areale utile per la cura dell’itterizia; il gheriglio era som-
Pianta originaria dell’Asia centro-occidentale. In ministrato, per la sua forma abbastanza simile a
Italia si ritrova lungo il piano basso e medio-monta- quella dell’encefalo, per la cura delle cefalee; cresce
no dell’Appennino. Specie eliofila, termofila durante rapidamente e vive circa 200 anni.
la stagione vegetativa, resiste bene alle basse tem-
perature ma non sopporta le gelate tardive.
Esigente nei confronti del terreno (profondo e ferti-
le, fresco e ben drenato).
In Basilicata è presente sia allo stato “spontaneo”
(presso Monticchio) che come lascito della sua pas-
sata coltivazione quale pianta da frutto. Oggi, in
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