Investitori privati - Intesa Sanpaolo

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Investitori
Settimana dei mercati
                                                                                                                       privati

La settimana entrante                                                                                       9 gennaio 2023 - 12:48 CET
   Europa: a novembre il tasso di disoccupazione dell’Eurozona è risultato stabile a 6,5%. Nello           Data e ora di produzione
    stesso mese la produzione industriale dell’area euro dovrebbe mostrare un aumento
    congiunturale dopo il calo di ottobre.                                                                  Nota settimanale
   Italia: a novembre il tasso di disoccupazione è rimasto stabile a 7,8%, mentre la produzione
    industriale è attesa mostrare un aumento su base mensile.

   USA: a gennaio la lettura preliminare dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato                  Direzione Studi e Ricerche
    dall’Università del Michigan dovrebbe evidenziare un marginale recupero fino a 60,5 punti,
    distaccandosi così sensibilmente dal minimo storico di 50 toccato lo scorso giugno. Risultati           Ricerca per
    societari: Bank of America, Citigroup, JPMorgan Chase, Wells Fargo.                                     investitori privati e PMI

Focus della settimana                                                                                       Team Retail Research
                                                                                                            Analisti Finanziari
A dicembre l’inflazione USA dovrebbe mostrare un ulteriore rallentamento tendenziale. La
crescita su base annua è prevista attestarsi a +6,7% da +7,1% di novembre per l’indice CPI
complessivo e a +5,7% da +6% per l’indice al netto di alimentari ed energia (CPI core). Le
                                                                                                            9 gennaio 2023 - 12:58 CET
variazioni congiunturali attese sono, invece, pari a 0% e a +0,3% rispettivamente. L’attenzione
                                                                                                            Data e ora di circolazione
degli investitori sarà puntata soprattutto sulla componente attualmente più problematica, ossia
i servizi core non abitativi; infatti, se per i beni core il punto di svolta è già alle spalle (grazie al
rallentamento della domanda e alle minori strozzature produttive che hanno favorito l’offerta) e
per i servizi abitativi è ormai in arrivo (come anticipato dall’andamento dei prezzi delle case,
degli affitti e dei tassi ipotecari), i servizi core ex-abitazione mostrano ancora prezzi in persistente
accelerazione. Questa voce, che pesa poco più di metà del deflatore core, è strettamente
collegata alla dinamica dei salari che ne rappresentano il principale costo di produzione: un
rallentamento della crescita salariale e dell’eccesso di domanda di lavoro è indispensabile
quindi per una loro decelerazione e il report del mercato del lavoro di dicembre, pubblicato
venerdì, ha mostrato i primi segnali di attenuazione.

Stati Uniti: inflazione

    10
                      CPI Headline                    CPI Core            Target Fed
     9
     8
     7
     6
     5
     4
     3
     2
     1
     0

Nota: var. % a/a. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del venerdì precedente
(salvo diversa indicazione).
Per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni si rimanda all’Avvertenza Generale.
Settimana dei mercati                                                                                                       9 gennaio 2023

Scenario macro
Area euro
Nell’Eurozona a dicembre la lettura finale del PMI Manifattura ha confermato il 2° rallentamento
consecutivo del tasso di precipitazione della produzione, mentre quella dell’indice Servizi è stata
migliorativa fino a sfiorare valori espansivi; nello stesso mese l’indicatore di situazione economica
è migliorato. A novembre il PPI area euro ha segnato un calo congiunturale, anticipando il CPI.

Il CPI preliminare di dicembre dell’Eurozona ha regsitrato, per la versione headline, una variazione
di +9,2% a/a (contro +9,5% stimato e +10,1% precedente) e di -0,3% m/m (contro -0,1% previsto
e precedente) e, per la versione core, una crescita di +5,2% a/a, rispetto a +5,1% atteso e +5%
di novembre. L’inflazione complessiva è tornata dunque sotto il 10% ma la discesa è stata
unicamente causata dal rallentamento dei costi energetici: in Germania un provvedimento
fiscale una tantum ha finanziato le bollette di dicembre, mentre la flessione delle quotazioni
petrolifere ha influito su un generalizzato calo dei prezzi dei carburanti. L’inflazione core ha infatti
raggiunto un nuovo massimo storico, trainata sia dai beni che dai servizi, continuando dunque
ad essere motivo di preoccupazione per la BCE. Prospetticamente, con l’eliminazione di alcune
sovvenzioni, l’inflazione complessiva dovrebbe risalire a gennaio e febbraio per poi iniziare un
percorso discendente (che sarà invece imboccato da quella core non prima di aprile).

Stati Uniti
A novembre le importazioni sono calate, riflettendo la frenata della domanda. A dicembre il PMI
Manifattura finale ha confermato il preliminare, mentre l’indice Servizi è stato rivisto al rialzo; nello
stesso mese l’ISM Servizi è sceso sotto 50 per la debole domanda, mentre quello Manifatturiero
(48,4 da 49) ha mostrato ordini e costi in calo e un’elevata richiesta di lavoratori.

La persistente forza della domanda di manodopera è emersa soprattutto dall’employment
report di dicembre in cui i nuovi occupati non agricoli sono risultati superiori al consenso,
attestandosi a + 223 mila contro +205 mila attesi e +256 mila precedenti, ed il tasso di
disoccupazione è ritornato 3,5% (minimo da 50 anni) da 3,6% di novembre, grazie alla lentezza
nell’aumento dei partecipanti. Le assunzioni si sono concentrate soprattutto nei servizi, come
l’assistenza sanitaria, l’ospitalità e l’intrattenimento, e nell’edilizia. In un mercato del lavoro,
dunque, ancora sotto pressione hanno sorpreso molto positivamente le risultanze relative alla
crescita degli stipendi: i salari medi orari sono aumentati di +0,3% m/m, rispetto a +0,4% previsto
e precedente; tale rallentamento, riconducibile a crescenti sacche di debolezza occupazlonale
in settori come la Tecnologia (Amazon ha portato a 18.000 i licenziamenti in programma), ha
rappresentato quindi un embrionale segnale di attenuazione delle tensioni inflazionistiche di
seconda battuta che potrebbe favorire un atteggiamento meno aggressivo da parte della Fed.

Area euro: indici CPI                                                     Stati Uniti: mercato del lavoro
                                                                                                Tasso di disoccupazione (scala dx)
  11               CPI Headline                   CPI Core                  1000                Nuovi occup. manifatturiero (migliaia)   8
                                                                                                Nuovi occup. non agricoli (migliaia)     7
   9               Target BCE                                                800
                                                                                                                                         6
                                                                             600                                                         5
   7
                                                                             400                                                         4
   5                                                                                                                                     3
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                                                                                                                                         2
   3                                                                            0                                                        1
   1                                                                        -200                                                         0

  -1
   gen-19       ott-19      lug-20      apr-21      gen-22       ott-22

Nota: var. % a/a. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg   Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                             2
Settimana dei mercati                                                                                                    9 gennaio 2023

Mercati Obbligazionari
Titoli di Stato
Chiuso il 2022 con performance negative, la prima settimana del 2023 ha offerto un ritorno totale
positivo per i bond, accompagnato da un appiattimento della curva delle scadenze. Il BTP
decennale è tornato in area 4,20% e il Bund di pari scadenza a 2,20% con lo spread a 200pb.

I verbali della riunione del FOMC di dicembre hanno evidenziato un tema chiave per le
prospettive del debito sovrano nei prossimi mesi: la calibrazione delle attese del rallentamento
economico, del calo dell’inflazione e quindi della fine del ciclo restrittivo. La Fed ha infatti
sottolineato la preoccupazione per un allentamento sgradito delle condizioni finanziarie. Infatti,
il Comitato sottolinea che il rallentamento del ritmo dei rialzi “non è un’indicazione di un
indebolimento della determinazione a raggiungere il proprio obiettivo di stabilità dei prezzi”. In
particolare, i verbali mirano a frenare reazioni dei mercati in contrasto con gli obiettivi della Fed:
“Poiché la politica monetaria agisce principalmente attraverso le condizioni finanziarie, un
allentamento indesiderato delle condizioni finanziarie, specialmente se guidato da una erronea
percezione (della funzione di reazione della Fed di fronte ai dati in arrivo) complicherebbe lo
sforzo del Comitato per ripristinare la stabilità dei prezzi”. La posizione della banca potrebbe così’
riflettersi in un aumento della volatilità sul mercato in attesa di maggiore visibilità sullo scenario
mentre per ora manteniamo la previsione di altri due rialzi, a febbraio e marzo, di 25 punti base
ciascuno.

Paesi emergenti
Il 2023 è iniziato con un tono positivo anche per le asset class obbligazionarie emergenti, con
rendimenti in calo e valute in apprezzamento contro euro. Particolarmente supportati risultano i
titoli di paesi latinoamericani mentre più appesantiti sono stati i bond dell’Europa emergente.

A condizionare le valutazioni delle asset class emergenti sarà certamente l’inversione a U della
Cina rispetto alle misure contro il Covid. Dopo quasi tre anni di tolleranza zero per contrastare la
pandemia, nelle ultime settimane l’atteggiamento del paese è drasticamente mutato sulla scia
delle proteste di piazza e l'8 gennaio il paese ha riaperto completamente le frontiere. L’impatto
di queste recenti scelte sarà molto probabilmente ampio per lo scenario globale. In prima
battuta la diffusione dei contagi, oltre alle conseguenze in termini di pressione sugli ospedali e
decessi, potrebbe portare a una contrazione nel 1° trimestre. Ma in seguito l'attività economica
dovrebbe riprendere nettamente, con un PIL che secondo alcune stime ad inizio 2024 potrebbe
essere superiore del 10% rispetto a quello del trimestre in corso, tornando così ad essere il
principale motore della crescita globale.

Titoli di Stato: variazioni dei rendimenti sulle scadenze a 2 e 10        Paesi emergenti: performance dei principali indici dei titoli di stato
anni dei principali paesi dell’Eurozona e degli USA e performance         emergenti in hard currency e in valuta locale
complessiva dei relativi bond dal 30.12.2022

Note: per le performance si utilizzano gli indici total return Barclays   Fonte: Moody’s
Bloomberg. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                                3
Settimana dei mercati                                                                                                             9 gennaio 2023

Valute e Commodity
Cambi
Questo inizio di ottava è caratterizzato dalla frenata del dollaro. Le minori restrizioni sanitarie in
Cina, per il Covid, e le crescenti attese di rallentamento nel ritmo di rialzo dei tassi da parte della
Fed finiscono per alimentare la propensione al rischio riducendo la domanda di dollari, intesi
come asset difensivo.

EUR – L'approccio restrittivo della BCE (prossimo meeting il 2 febbraio) alimenterà il recupero
dell'euro. La valuta unica potrebbe continuare a beneficiare di questa situazione, a patto che il
rallentamento economico dell'Eurozona non risulti eccessivo, costringendo la banca centrale a
rivedere la sua strategia. USD – L’azione della Fed muterà nel 2023, frenando la corsa del dollaro.
La velocità dei rialzi non appare ora così cruciale, mentre il punto di arrivo dei tassi e la durata
della fase restrittiva sono ora al centro della discussione della Fed (1° febbraio la prossima
riunione). GBP – L'alta inflazione resta l’elemento chiave dello scenario negativo inglese e
necessiterebbe di un’azione più incisiva di contrasto, ma le attese recessive hanno
definitivamente convinto la BoE (prossimo meeting il 2 febbraio) a frenare il rincaro del costo del
denaro, penalizzando la sterlina. JPY – Lo yen apre l’anno consolidando il recupero, in scia alle
scelte della banca centrale giapponese (BoJ). L’approccio espansivo verrà confermato nella
riunione del 18 gennaio ma si aprirà probabilmente la discussione sulla "normalizzazione" della
politica monetaria.

Materie Prime
Il nuovo corso sanitario in Cina sostiene i consumi e irrobustisce le attese di un ritorno forte della
domanda di commodity da parte del primo consumatore al mondo. La nuova normalità cinese
alimenta anche le prospettive di crescita della domanda di carburante, da parte del gigante
asiatico sostenendo i prezzi del greggio.

La settimana sulle Commodity si apre sui medesimi temi della scorsa ottava. I bassi consumi di
gas in Europa, dovuti all'inverno mite, non stanno esercitando un’eccessiva pressione sul sistema
energetico europeo. Le scorte accumulate stanno calando in maniera razionale, senza picchi
straordinari, consentendo una maggiore programmazione delle forniture e limitando il rincaro
del prezzo. Minima l'attesa per i dati mensili a cura dell'EIA, l'Energy Information Agency
americana, che sarà la prima a inaugurare l'anno col suo report mensile (STEO) sul comparto
petrolifero, martedì 10 gennaio. Proseguirà lo sblocco del greggio venezuelano da parte degli
Stati Uniti, che hanno autorizzato Chevron al trasporto del prodotto. Una decisione volta a
compensare la riduzione della commercializzazione del petrolio russo via mare (e a febbraio dei
prodotti raffinati) dopo l'avvio dell'embargo a dicembre. Infine, il primo report mensile WASDE, a
cura del Dipartimento dell'Agricoltura USA, è in agenda giovedì: saranno pochi gli spunti di
interesse, vista la stagione invernale nell'emisfero settentrionale; l'unico aspetto da monitorare
riguarderà i volumi dei trasporti ucraini di cereali, visto il prosieguo dell'accordo con la Russia.

Tassi ufficiali di BCE, BoE, BoJ e Fed da gennaio 2007                         Produzione Membri OPEC (%)
   6                                                                                                   3,50%                        Algeria
                                   Tasso Fed: 4,50%                                  2,26%                           3,71%
                                                                                                                                    Angola
   5                               Tasso BCE: 2,50%                                                                   0,89%         Congo
                                                                                          10,88%
                                   Tasso BoE: 3,50%                                                         8,75%                   Iran
   4
                                                                                                                                    Iraq
                                   Tasso BoJ: 0,10%
   3                                                                                                                                Kuwait
                                                                                                               15,37%               Libia
   2                                                                                                                                Nigeria
                                                                                     35,96%                                         Gabon
   1                                                                                                        9,16%                   Guinea Eq.
                                                                                                                                    Arabia S.
   0                                                                                  0,55%                                         EAU
  gen-07                mag-12                  set-17                gen-23                                          4,02%
                                                                                         0,31%             4,63%                    Venezuela
  -1
Fonte: livello dei tassi a cura delle banche centrali, elaborazioni Intesa     Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati OPEC
Sanpaolo

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                                     4
Settimana dei mercati                                                                                                 9 gennaio 2023

Mercati Azionari
Area euro
L’azionario europeo avvia il nuovo anno con moderato ottimismo dopo aver archiviato il 2022
con segno negativo. Le valutazioni sui multipli rimangono contenute e scontano buona parte
della contrazione degli utili attesa nei prossimi trimestri. La maggiore criticità nel breve rimane
l’elevata inflazione, ma lo scenario di medio termine è atteso in miglioramento.

La volatilità è destinata a rimanere protagonista sull’azionario europeo, in quanto le incognite in
grado di influenzare l’andamento dei listini sono molteplici, ma il focus rimane sulla politica
monetaria delle banche centrali in un contesto di inflazione ancora elevata, da un lato, e
rallentamento della crescita dall'altro. Nel contempo, dalla Cina preoccupa l’aumento dei casi
Covid, mentre cresce il numero di paesi nel mondo che hanno imposto restrizioni per i passeggeri
in arrivo dal paese asiatico. I settori che potrebbero resistere meglio alla turbolenza dei mercati
sono quelli che vantano un elevato pricing power e quelli sostenuti da trend strutturali di crescita
di lungo periodo come, per esempio, la transizione energetica. Il comparto Finanziario risulta
favorito dal rialzo dei tassi con effetti positivi sul margine d’interesse. Nella prima settimana
dell’anno il settore Retail mostra la migliore performance, seguito dal Lusso e dal Bancario; per
contro maggiore debolezza caratterizza Energia, Servizi Finanziari e Utility.

Stati Uniti
Avvio d’anno positivo per Wall Street, sostenuta dagli ultimi dati macro e da aumenti salariali
inferiori alle stime, che alimentano le attese di un atteggiamento meno aggressivo da parte della
Fed. Il 14 prende avvio la Reporting Season relativa al 4° trimestre, con il consenso che stima utili
in flessione del 3%, ridimensionando l'aumento della bottom line dell'intero 2022 all'8%.

A livello settoriale, torna a mostrare forza relativa il Telefonico, favorito anche dal prosieguo della
preferenza per i comparti Value che possano garantire flussi di cassa costanti e una distribuzione
di dividendi interessante. Inoltre, il Telefonico è sostenuto anche dalle aspettative riguardo una
ripresa delle sottoscrizioni di contratti nell’ultima parte dello scorso esercizio, dopo l’annuncio in
tal senso da parte di Verizon. Di contro, il comparto Tecnologico resta sotto pressione, nel breve,
ancora condizionato dai rendimenti elevati dei governativi, anche se il segmento dei
semiconduttori mostra forza relativa, dopo le indiscrezioni di mercato riguardo al fatto che la
Cina sembra propensa a interrompere i massicci investimenti finalizzati a rafforzare l’industria dei
semiconduttori nazionale per contrastare i concorrenti statunitensi. Di contro, prosegue la
debolezza del settore Auto, zavorrato da Tesla: quest’ultima chiude l’ultimo trimestre 2022 con
consegne record, ma inferiori alle attese, mentre cresce la concorrenza da parte degli altri
principali produttori, sia statunitensi che internazionali, nel segmento dell’elettrico.

Andamento settoriale europeo                                           Andamento indici Dow Jones, Dax e FTSE MIB

  130            Energia          Bancario      Retail                   130
  120
  110                                                                    110
  100
   90
                                                                          90
   80
   70
                                                                          70
   60                                                                                               Dow Jones         Dax    FTSEMIB
   50
                                                                          50
                                                                           gen-20 lug-20 gen-21 lug-21 gen-22 lug-22 gen-23

Nota: 01.01.2020= base 100. Fonte: Bloomberg                           Nota: 01.01.2020= base 100. Fonte: Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                       5
Settimana dei mercati                                                                                            9 gennaio 2023

Analisi Tecnica
FTSE MIB
FTSEMIB – grafico settimanale                           Livelli tecnici
                                                                          Resistenze                              Supporti
                                                                          27.549                                   24.821
                                                                          27.353                                   24.484
                                                                          27.160                                   24.111
                                                                      26.702-26.832                                23.645
                                                                          26.383                                   23.353
                                                                      25.630-25.803                            22.653-22.507
                                                                          25.505                                   22.130
                                                                      25.296-25.367                            21.857-21.570
                                                                                                                   21.261
                                                                                                               20.855-20.825
                                                                                                               20.191-20.183
                                                                                                               19.960.19.822

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg   Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza. Fonte:
                                                        elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Dow Jones
Dow Jones – grafico settimanale                         Livelli tecnici
                                                                      Resistenze                                Supporti
                                                                        36.952                                   32.997
                                                                        36.513                                   32.812
                                                                        35.824                               32.581-32.573
                                                                        35.492                               32.478-34.424
                                                                        34.792                                   31.938
                                                                    34.712-34.727                                31.727
                                                                        34.395                                   31.423
                                                                        33.773                               31.161-30.206
                                                                                                                 29.997
                                                                                                                 28.660
                                                                                                                 28.495

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg   Nota: valori in grassetto identificano livelli di forte valenza. Fonte:
                                                        elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                      6
Settimana dei mercati                                                                                                                        9 gennaio 2023

Appuntamenti della settimana entrante
Calendario mercati italiani
Data             Evento                        Società/Dati macroeconomici                                                                         Stima      Preced.
Lunedì 09        Dati macro                    (•) Tasso di disoccupazione (%) di novembre (*)                                                        7,8           7,8
                 Risultati societari           -
Martedì 10       Dati macro                    -
                 Risultati societari           -
Mercoledì 11     Dati macro                    (•) Vendite al dettaglio m/m (%) di novembre                                                              -          -0,4
                                               (•) Vendite al dettaglio a/a (%) di novembre                                                              -           1,3
                 Risultati societari           -
Giovedì 12       Dati macro                    -
                 Risultati societari           -
Venerdì 13       Dati macro                    (•) Produzione industriale m/m (%) di novembre                                                         0,3           -1,0
                                               (•) Produzione industriale a/a (%) di novembre                                                           -           -1,6
                 Risultati societari           -
Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della
settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da
sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                                                        7
Settimana dei mercati                                                                                                                        9 gennaio 2023

Calendario mercati esteri
Data             Paese                         Società/Dati macroeconomici                                                                    Stima           Preced.
Lunedì 09        Area Euro                     (••) Tasso di disoccupazione (%) di novembre (*)                                                  6,5                  6,5
                 Germania                      (••) Produzione industriale m/m (%) di novembre (*)                                               0,2                  0,3
                                               (••) Produzione industriale a/a (%) di novembre (*)                                              -0,4                  0,1
                 Francia                       (•) Bilancia commerciale (milioni di euro) di novembre (*)                                     13766                     -
                 USA                           (•) Credito al consumo (miliardi di dollari) di novembre                                         25,0                 27,1
                 Risultati Europa              -
                 Risultati USA                 -
Martedì 10       Francia                       (•) Produzione industriale m/m (%) di novembre                                                    0,8                  -2,6
                                               (•) Produzione industriale a/a (%) di novembre                                                   -1,3                  -2,7
                                               Produzione manifatturiera m/m (%) di novembre                                                     0,7                  -2,0
                                               Produzione manifatturiera a/a (%) di novembre                                                     0,8                   0,0
                 Giappone                      (•) CPI Tokyo a/a (%) di dicembre                                                                 4,0                   3,7
                 Risultati Europa              -
                 Risultati USA                 -
Mercoledì 11     Giappone                      (••) Indicatore anticipatore di novembre, preliminare                                           97,6                  98,6
                 Risultati Europa              -
                 Risultati USA                 -
Giovedì 12       USA                           (•••) Nuovi sussidi di disoccupazione (migliaia di unità), settimanale                           215                    204
                                               (••) Sussidi di disoccupazione continuativi (migliaia di unità), settimanale                  1717,5                   1694
                                               (••) CPI m/m (%) di dicembre                                                                     0,0                    0,1
                                               (••) CPI esclusi alimentari ed energia m/m (%) di dicembre                                       0,3                    0,2
                                               (••) CPI a/a (%) di dicembre                                                                     6,5                    7,1
                                               (••) CPI esclusi alimentari ed energia a/a (%) di dicembre                                       5,7                    6,0
                 Giappone                      Partite correnti (miliardi di yen) di novembre                                                 657,5                 -609,4
                 Risultati Europa              -
                 Risultati USA                 -
Venerdì 13       Area Euro                     (•) Produzione industriale m/m (%) di novembre                                                    0,5               -2,0
                                               (•) Produzione industriale a/a (%) di novembre                                                    0,5                3,4
                                               (•) Bilancia commerciale (milioni di euro) di novembre                                              -          -26519,4
                 Francia                       (••) CPI m/m (%) di dicembre, finale                                                             -0,1               -0,1
                                               (••) CPI a/a (%) di dicembre, finale                                                              5,9                5,9
                                               (••) CPI armonizzato m/m (%) di dicembre, finale                                                 -0,1               -0,1
                                               (••) CPI armonizzato a/a (%) di dicembre, finale                                                  6,7                6,7
                 Regno Unito                   (•) Bilancia commerciale (milioni di sterline) di novembre                                    -14900             -14476
                                               (••) Produzione industriale m/m (%) di novembre                                                  -0,3                0,0
                                               (••) Produzione industriale a/a (%) di novembre                                                  -2,9               -2,4
                                               (••) Produzione manifatturiera m/m (%) di novembre                                               -0,2                0,7
                                               (••) Produzione manifatturiera a/a (%) di novembre                                               -4,8               -4,6
                 USA                           (•) Indice Università del Michigan di gennaio, preliminare                                       60,5               59,7
                 Risultati Europa              -
                 Risultati USA                 Bank of America, Citigroup, JPMorgan Chase, Wells Fargo
Nota: si tratta del calendario indicativo dei principali appuntamenti macroeconomici e societari che può subire variazioni e integrazioni nel corso della
settimana. (•) Il numero di pallini (da uno a tre) indica l’importanza del dato nel periodo di riferimento; (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da
sinistra il dato effettivo e il consenso. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 Ore, Bloomberg, Milano Finanza

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                                                          8
Settimana dei mercati                                                                                                  9 gennaio 2023

Performance delle principali asset class
Azionario
                                                                    1 settimana             1 mese                12 mesi       da inizio anno
MSCI                                                                        1,8                 -0,5                 -16,6                 1,8
MSCI - Energia                                                             -0,3                  4,3                  29,7                -0,3
MSCI - Materiali                                                            4,0                  0,7                 -10,0                 4,0
MSCI - Industriali                                                          2,4                  0,9                 -12,2                 2,4
MSCI – Beni di consumo durevoli                                             3,3                 -2,6                 -30,5                 3,3
MSCI – Beni di consumo non durevoli                                         1,7                  0,3                  -6,1                 1,7
MSCI - Farmaceutico                                                         0,2                 -1,1                  -2,0                 0,2
MSCI - Servizi Finanziari                                                   3,4                  3,3                 -13,0                 3,4
MSCI - Tecnologico                                                          0,5                 -4,6                 -27,2                 0,5
MSCI - Telecom                                                              3,3                  0,5                 -33,7                 3,3
MSCI - Utility                                                              1,1                  0,7                  -4,2                 1,1
FTSE MIB                                                                    4,4                  3,9                  -8,6                 6,4
CAC 40                                                                      4,0                  2,7                  -5,0                 6,0
DAX                                                                         4,1                  1,9                  -8,2                 5,2
FTSE 100                                                                    3,5                  3,2                   3,1                 3,5
Dow Jones                                                                   1,2                  0,5                  -7,2                 1,5
Nikkei 225                                                                 -1,4                 -6,9                  -8,8                -0,5
Bovespa                                                                    -0,7                  1,3                   6,1                -0,7
Hang Seng China Enterprise                                                  8,1                  7,5                  -9,0                 8,1
Micex                                                                       0,9                  1,6                 -29,9                 0,9
Sensex                                                                     -1,1                 -2,7                   1,3                -0,5
FTSE/JSE Africa All Share                                                   7,3                  5,2                   6,0                 7,3
Indice BRIC                                                                 4,3                  1,9                 -19,4                 4,3
Emergenti MSCI                                                              3,4                  1,1                 -19,4                 3,4
Emergenti - MSCI Est Europa                                                 2,8                  8,2                 -82,3                 2,8
Emergenti - MSCI America Latina                                             1,3                  1,7                   3,7                 2,5
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Principali indici azionari economie avanzate (var. %)                Principali indici azionari economie emergenti (var. %)
 8                                                                    10
                                                                       8                                              1 settimana
 6                                                 1 settimana
                                                                       6                                              da inizio anno
                                                   da inizio anno
 4
                                                                       4
 2                                                                     2

 0                                                                     0
                                                                      -2
-2                                                                          Bovespa     Hang Seng Emergenti          Em. Est    Em. America
     FTSE-MIB          DAX       FTSE 100 Dow Jones Nikkei 225                                                       Europa         Lat

Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg                Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                              9
Settimana dei mercati                                                                                                 9 gennaio 2023

Obbligazionario
                                                                   1 settimana             1 mese                12 mesi      da inizio anno
Governativi area euro                                                        2,6               -2,4                 -15,7                 2,6
Governativi area euro breve termine (1 - 3 anni)                             0,4               -0,6                  -4,4                 0,4
Governativi area euro medio termine (3 - 7 anni)                             1,5               -1,3                 -10,3                 1,5
Governativi area euro lungo termine (+7 anni)                                4,6               -4,0                 -23,6                 4,6
Governativi area euro - core                                                 2,6               -2,4                 -16,0                 2,6
Governativi area euro - periferici                                           2,5               -2,2                 -15,2                 2,5
Governativi Italia                                                           2,6               -2,3                 -14,2                 2,6
Governativi Italia breve termine                                             0,5               -0,5                  -3,6                 0,5
Governativi Italia medio termine                                             1,7               -1,3                  -9,7                 1,7
Governativi Italia lungo termine                                             4,7               -4,1                 -22,3                 4,7
Obbligazioni Corporate                                                        1,0              -1,0                 -12,7                  1,4
Obbligazioni Corporate Investment Grade                                       1,2              -1,3                 -12,1                  1,6
Obbligazioni Corporate High Yield                                             1,1               0,4                  -8,7                  1,0
Obbligazioni Paesi Emergenti USD                                              0,9               0,4                 -14,4                  0,9
Obbligazioni Paesi Emergenti EUR                                              0,1              -1,4                 -18,7                  0,1
Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - America Latina                            -0,4              -2,2                 -15,7                 -0,4
Obbligazioni Paesi Emergenti EUR - Est Europa                                 0,3              -1,5                 -22,1                  0,3
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Principali indici obbligazionari economie avanzate (var. %)         Principali indici obbligazionari corporate ed emergenti (var. %)

 2,6                    1 settimana           da inizio anno           1,9
 2,6                                                                                                  1 settimana       da inizio anno
                                                                       1,4
 2,6
 2,6                                                                   0,9
 2,6
                                                                       0,4
 2,5
 2,5                                                                  -0,1

 2,5                                                                  -0,6
 2,5                                                                           Corporate Corporate Obb. Em. Obb. Em. Obb. Em.
         Gov. Area      Gov. - Core        Gov. -       Gov. Ita                  IG        HY       EUR    EUR - Am EUR - Est
           Euro                           Periferia                                                           Lat     Europa
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg               Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                             10
Settimana dei mercati                                                                                                                 9 gennaio 2023

Valute e materie prime (var. %)
                                                                                1 settimana                1 mese                12 mesi        da inizio anno
EUR/USD                                                                                   0,2                   1,4                  -5,6                    -0,2
EUR/JPY                                                                                  -1,3                   1,8                  -7,7                    -0,6
EUR/GBP                                                                                   0,6                  -2,3                  -5,2                     0,6
EUR/ZAR                                                                                  -0,2                   0,7                  -2,4                     0,3
EUR/AUD                                                                                   1,7                   0,6                   2,4                     1,9
EUR/NZD                                                                                   1,1                  -1,5                   0,2                     0,9
EUR/CAD                                                                                   1,1                   0,5                   0,3                     1,3
EUR/TRY                                                                                  -0,5                  -2,0                 -22,0                    -0,5
WTI                                                                                      -5,9                   6,4                  -4,2                    -5,9
Brent                                                                                    -6,4                   5,6                  -1,7                    -6,4
Oro                                                                                       2,9                   4,5                   4,5                     2,9
Argento                                                                                   0,0                   2,2                   7,3                     0,0
Grano                                                                                    -5,7                   4,8                  -1,5                    -5,7
Mais                                                                                     -3,4                   3,3                   8,1                    -3,4
Rame                                                                                      2,0                   2,0                  -9,9                     2,6
Alluminio                                                                                -4,6                  -8,5                 -21,4                    -3,5
Nota: per le valute le performance indicano il rafforzamento (numero positivo) o indebolimento (numero negativo) della divisa estera rispetto all’euro; la
percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Principali valute (var. %)                                                        Principali materie prime (var. %)

 1,0                                                                               4,0                        1 settimana            da inizio anno
                                                                                   2,0
 0,5
                                                                                   0,0
 0,0
                                                                                  -2,0
-0,5
                                                                                  -4,0
                                                     1 settimana
-1,0                                                                              -6,0
                                                     da inizio anno
-1,5                                                                              -8,0
             EUR/USD                EUR/JPY                EUR/GBP                              Brent            Oro             Mais             Rame
Note: un numero positivo indica un rafforzamento mentre un numero                 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg
negativo indica un indebolimento della divisa estera rispetto all’euro; la
percentuale indica cioè la performance di un euro investito in valuta estera.
Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Bloomberg

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                                                 11
Settimana dei mercati                                                                                                  9 gennaio 2023

Avvertenza generale
Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto
italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo.

Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede,
tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza,
completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con
esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi
altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel
presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o
aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o
aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito.

I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Refinitiv).

Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o mediana di previsioni o valutazioni di analisti
raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Refinitiv, FactSet o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa
Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse.

Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende
costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento
per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo
Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o
diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto
o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà
conseguentemente essere attribuita agli stessi.

Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti
Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le persone ad essi strettamente legate possono
detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi
momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in
procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta
disponibile sul mercato aperto o altrimenti.

L’elenco di tutte le raccomandazioni su qualsiasi strumento finanziario o emittente prodotte dalla Direzione Studi e Ricerche di
Intesa Sanpaolo e diffuse nei 12 mesi precedenti è disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo
https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures/archivio-raccomandazioni.

Il presente documento è pubblicato con cadenza settimanale. Il precedente report è stato distribuito in data 19.12.2022.

Il presente documento è distribuito da Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, è rivolto
esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet Prodotti e
Quotazioni       (www.intesasanpaolo.prodottiequotazioni.com)              e      il       sito       di        Intesa         Sanpaolo
(https://www.intesasanpaolo.com/it/persone-e-famiglie/mercati.html.

Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa
Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n.
231”       (disponibile      in    versione      integrale    sul     sito   internet      di    Intesa      Sanpaolo,       all’indirizzo:
https://group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs-231-2001) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori
pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei
conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a
prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere,
vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della
clientela.

In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento
a quanto prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra
il regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di
regolamentazione sulle disposizioni tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o
altre informazioni che raccomandano o consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi particolari

Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche                                                                                            12
Settimana dei mercati                                                                                                  9 gennaio 2023

o la segnalazione di conflitti di interesse e successive modifiche ed integrazioni, all'articolo 24 del "Regolamento in materia di
organizzazione e procedure degli intermediari che prestano servizi di investimento o di gestione collettiva del risparmio” emanato
da Consob e Banca d'Italia, al FINRA Rule 2241 e NYSE Rule 472, così come FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS
12.4.9 e COBS 12.4.10 – tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo,
nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e
nell'estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, pubblicato sul sito
internet di Intesa Sanpaolo S.p.A. (https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures).

Sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures/archivio-dei-
conflitti-di-interesse è presente l’archivio dei conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo in conformità della
normativa applicabile.

Intesa Sanpaolo S.p.A. agisce come market maker nei mercati all'ingrosso per i titoli di Stato dei principali Paesi europei e ricopre
il ruolo di Specialista in titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla Repubblica d'Italia, dalla Repubblica Federale di Germania,
dalla Repubblica Ellenica, dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria.

Certificazione Analisti
Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina
del documento, dichiarano che:
(a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva,
indipendente, equa ed equilibrata degli analisti;
(b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse.

Altre indicazioni
1.   Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate
     nel documento.
2. Né gli analisti né qualsiasi altra persona strettamente legata agli analisti operano come funzionari, direttori o membri del
   Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento.
3. Sette degli analisti del Team Retail Research (Paolo Guida, Ester Brizzolara, Laura Carozza, Piero Toia, Fulvia Risso, Mario
   Romani, Serena Marchesi) sono soci AIAF.
4. Gli analisti citati non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di
   investment banking.

Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto,
ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo
consenso espresso da parte di Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni
e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo
diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero
riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da
parte di Intesa Sanpaolo.

Chi riceve il presente documento è obbligato a uniformarsi alle indicazioni sopra riportate.

Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice
Responsabile Retail Research
Paolo Guida

Analista Azionario                                                    Analista Obbligazionario
Ester Brizzolara                                                      Paolo Leoni
Laura Carozza                                                         Serena Marchesi
Piero Toia                                                            Fulvia Risso

Analista Valute e Materie prime
Mario Romani

Editing: Cristina Baiardi, Thomas Viola

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