Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À

Pagina creata da Marco D'Alessandro
 
CONTINUA A LEGGERE
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Modulo A
           INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI:
            S O
            STORIA, DEFINIZIONI,
                            O    RESPONSABILITÀ
                                   S O S      À

Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana
                  Francesca Cirulli
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Research into the association between pet ownership and
human health has produced contradictory results
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Effetto INDIRETTO: Il cane come facilitatore sociale

           Da Adam Miklosi “Dog Behaviour, evolution and cognition”. Oxford Univ. Press; 2007
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
EFFETTO DIRETTO?

La natura sociale del bond tra uomo e cane è evidente
 nella temporalità della relazione e nella mutua
 regolazione di sistemi ormonali o di neuropeptidi
 coinvolti nella socialità, quali l’ossitocina
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Sopravvivenza in post‐infartuati possessori di cani
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Interventi Assistiti con gli Animali e salute umana - Francesca Cirulli INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI: STORIA, DEFINIZIONI, RESPONSABILITÀ À
Pet therapy: un termine superato?
Termine coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni `50 ‐
`60 per descrivere l’uso di animali da compagnia nella cura di alcune
malattie psichiatriche

Negli anni ’80
            80 si sono consolidate due tipi di pratiche:

‐ Animal‐Assisted Activities (AAA) “Attività svolte con l’Ausilio di
Animali”, che hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita di alcune
categorie di persone (per esempio ciechi o portatori di handicap fisici o
psichici)

‐ Animal‐Assisted Therapy (AAT) “Terapie effettuate con l’Ausilio di
Animali”
   i li” o “Uso
            “     Terapeutico
                          i degli
                              d li Animali
                                      i li da
                                            d Compagnia”
                                              C          i ” (UTAC),
                                                             (   C) che
                                                                     h sii
propone di affiancare le terapie tradizionali nella cura, ad esempio, di
alcuni disturbi del comportamento
                       p            o delle malattie cardiovascolari
In Italia la Pet Therapy è stata riconosciuta come cura
ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 28 febbraio 2003. Tale Decreto ha sancito
per la prima volta nella storia del nostro paese il ruolo
che un animale può avere nella vita affettiva di una
persona, nonché la valenza terapeutica degli animali
da compagnia.
Rapporti ISTISAN 07/35
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ

Terapie e attività assistite con gli animali:
analisi
    li i d
         della
           ll situazione
               i    i     iitaliana
                              li
e proposta di linee guida

A cura di
Francesca Cirulli e Enrico Alleva
Dipartimento di Biologia cellulare e Neuroscienze
PREVALENZA PROGETTI AAA/TAA

                                                             TAA
                                                             AAA
                                                             Zooantropologia Didattica
                                                             AAA + cane residenziale
                                    2%
              16%

 23%                                                                          59%

Molti progetti di Attività Assistite con Animali (AAA) e di Terapie Assistite con
Animali (TAA) si configurano nel contesto di case di cura per anziani e della
zooantropologia didattica (progetti di Pet Education rivolti a bambini in età
scolastica, fra i quali alcuni sono portatori di disabilità di vario tipo). In Emilia
Romagna sono stati censiti in tutto 26 progetti di didattica zooantropologica.
TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE

           33%                                                     Strutture per anziani
                                                                   Scuole elementari
                                                                   S
                                                                   Scuolel materne
                                                                              t
                                                                   Scuole superiori
                                                                   Strutture per disabili
                  19%                                              Osp.Psichiatrico Giudiziario
                         18%                                       Asili nido
                               15%                                 Scuole medie
                                                                   Ambulatorio vet./canile
                                                                   Ospedali
                                      6%

                                            3%     3%
                                                          1%    1%     1%

Il censimento ha riscontrato la presenza di numerosissimi progetti che coinvolgono soprattutto gli
anziani e i bambini.
Le iniziative hanno per lo più carattere spontaneo e seguono protocolli formalizzati da associazioni
esterne alla realtà italiana, quali la Delta Society americana, che si sono dettate un codice etico e
metodologico che rappresenta, al momento, lo standard cui la maggior parte degli operatori fa
riferimento.
ETÀ DEGLI UTENTI
                              Anziani
                              Ad lti
                              Adulti
                              Adolescenti
                              Bambini

                 5%      7%

                               16%

72%
Sc Educaz /Formaz
                                                            Sc.Educaz./Formaz.
                   Formazione/professione operatore
                                                            .Med.Veterinaria

                                                            Psicologia
                                                            Diploma Ist.Tecnici
                                                            Ed. cinofilo

                       2% 2% 2%                             S
                                                            Servizi sociali
                 2% 2%                        23%
            2%                                              Istrutt. attivitàfisiche
      5%
 5%                                                         Sc Ambientali
                                                            Sc.Ambientali
                                                            Sc.Naturali
7%                                                          Medicina e Chirurgia
                                                            Sc.Biologiche
                                                      20%   Farmacia
      14%
                                                            G l i
                                                            Geologia
                              14%
Attività e terapie
               p assistite con ggli animali
rappresentano un approccio innovativo
finalizzato a migliorare la salute e il
benessere dell’uomo.

In accordo con quanto enunciato dal
Comitato      Nazionale        di      Bioetica,
sottolineiamo che allo stato attuale queste
metodologie rappresentano un’ipotesi di
lavoro che attende adeguate verifiche
scientifiche
       f h e che h meritano un sostegno
pubblico nell’ambito di progetti di ricerca
che si fondino su pprotocolli e metodologie  g
rigorose dal punto di vista scientifico.
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – NEUROSCIENZE COMPORTAMENTALI

ANIMAL ASSISTED INTERVENTIONS (IAA)

‐Animal‐assisted therapies and activities as innovative approaches to mental
health interventions. Edited by Francesca Cirulli, Marta Borgi, Alessandra Berry,
Nadia Francia and Enrico Alleva.
Annali dell’Istituto superiore di Sanità, vol. 47, n. 4, 2011

‐Istituto Superiore di Sanità. Terapie e attività assistite con gli animali in Italia.
Attualità, prospettive e proposta di linee guida. A cura di Francesca Cirulli, Nadia
Francia ed Enrico Alleva, 2010, 58p. Rapporti ISTISAN 10/4

‐Use of assistance and therapy dogs for children with Autism Spectrum Disorders:
a critical review of the current evidence. Alessandra Berry, Marta Borgi, Nadia
Francia, Enrico Alleva and Francesca Cirulli. Journal of Alternative and
Complementary Medicine, in press.

LINEE GUIDA NAZIONALI
Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti dagli Animali
(Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie)
STUDIO DEGLI EFFETTI DI TERAPIE ASSISTITE CON IL CANE
SUL BENESSERE DELL'ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO

‐Berry A, Borgi M, Terranova L, Chiarotti F, Alleva E, Cirulli F. Developing Effective
Animal‐Assisted Interventions (AAI) Programs Involving Visiting Dogs for
Institutionalized Geriatric Patients: a pilot study. Psychogeriatrics, in press.

AGRICOLTURA SOCIALE
PROGETTO MIPAAF (capofila INEA),
                          INEA) 2010
                                 2010‐2011
                                      2011
‐Istituto Superiore di Sanità. L’agricoltura sociale come opportunità di sviluppo
rurale sostenibile: prospettive di applicazione nel campo della salute mentale. A
cura di Francesca Cirulli, Alessandra Berry, Marta Borgi, Nadia Francia ed Enrico
Alleva,
  ll    2011, 53 p. Rapportii ISTISAN 11/29
                                         /
‐L’agricoltura sociale come approccio innovativo nel campo della salute mentale.
Marta Borgi, Alessandra Berry e Francesca Cirulli. Notiziario ISS, Volume 25 ‐
Numero 4,, Aprile
              p    2012.

RIABILITAZIONE EQUESTRE

PROGETTO FIEROBECCO
Studio multicentrico sull'applicazione della Riabilitazione Equestre in un gruppo
di bambini affetti da Disordini dello Spettro Autistico

PROGETTO IPPOGRIFO                                                                       Federazione Italiana Sport Equestri
                                                                                         Dipartimento Riabilitazione Equestre
Valutazione dell’efficacia della riabilitazione equestre in pazienti schizofrenici
Esperienze di lavoro
              l
STUDIO DEGLI EFFETTI DI TERAPIE ASSISTITE CON IL CANE
      SUL BENESSERE DELL
                     DELL'ANZIANO
                          ANZIANO ISTITUZIONALIZZATO

Berryy A,, Borgi
              g M,, Terranova ML,, Chiarotti F,, Alleva E and Cirulli F.

   Developing Effective Animal‐Assisted Interventions (AAI)
 Programs Involving Visiting Dogs for Institutionalized Geriatric
   Patients: a pilot study. Psychogeriatrics, 12(3): 143–150.
STUDIO DEGLI EFFETTI DI TERAPIE ASSISTITE CON IL CANE SUL BENESSERE PSICOLOGICO E
                           FISICO DELL’ANZIANO (2008‐2011)
                  (Finanziamento Nando Peretti Foundation e ISS)

L’anziano è particolarmente sensibile al cambiamento e alla perdita.
L’i tit i
L’istituzionalizzazione,
             li    i     ad
                          d esempio,
                                 i hah effetti
                                        ff tti negativi
                                                   ti i sulle
                                                          ll abilità
                                                              bilità sociali,
                                                                        i li sulle
                                                                               ll
autonomie, costituendo un fattore di rischio importante per lo sviluppo di
malattie.

Scopo del progetto è stato sperimentare l’effetto di un programma di
i
inserimento
     i   t settimanale
             tti    l del
                       d l cane in
                                 i una struttura
                                        t tt       residenziale
                                                       id i l per anziani i i sull
comportamento sociale e su alcuni parametri fisiologici indici di stress.
Obi tti i specifici
Obiettivi     ifi i

9 Sperimentare ll’uso
                   uso di terapie effettuate
  utilizzando il cane, come ausilio nella vita
  dell’anziano ospite in casa di riposo, anche
  mediante valutazione degli effetti su
  indicatori di ansia e stress

9 Promuovere attività assistenziali
  innovative che riducano lo stato di
  solitudine del paziente, migliorandone le
  capacità relazionali e attenzionali e il
  mantenimento o il recupero di autonomie
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DI RICERCA E METODOLOGIA

- Riunioni preliminari di coordinamento delle attività in presenza di tutto il
personale della struttura coinvolto (operatori sociali, educatori, infermieri,
fisioterapisti, psicologo) ovvero costituzione di una equipe progettuale

‐ Selezione dei pazienti assieme al personale della struttura sulla base degli
obiettivi prefissati e previa visualizzazione delle cartelle cliniche per
ll’esclusione
   esclusione di soggetti con patologie invalidanti o con capacità cognitive che
 potessero precludere l’arruolamento e la somministrazione dei test cognitivi

‐Familiarizzazione dei pazienti con i cani. Sulla base di tali sedute è stato
possibile determinare il gradimento dei pazienti per la terapia

‐ Raccolta del consenso informato

                                                                             Segue…
‐ Terapie bi
          bi‐settimanali.
             settimanali. Tutte le sedute di terapia sono videoregistrate per
la successiva analisi comportamentale

‐ Sono stati raccolti campioni salivari e campioni ematici da tutti i pazienti
per l’analisi di parametri biochimici e ormonali (ormoni dello stress,
cortisolo)
   ti l )

‐ Selezione e somministrazione dei questionari per verificare ll’effetto
                                                                 effetto delle
terapie sulle capacità cognitive, sull’autonomia e sul grado di integrazione
sociale degli anziani

‐ Mensilmente sono state effettuate riunioni di supervisione con tutti gli
operatori dell’Associazione Nazionale Utilizzo del Cane per Scopi Sociali
(ANUCSS ONLUS) coinvolti nel progetto e con alcuni operatori delle strutture
ospitanti
  p       al fine di affinare le p
                                 procedure d’intervento e migliorare
                                                            g        la q
                                                                        qualità
collaborativa ed operativa
Etogramma
  CLASSE      CODE   COMPORTAMENTO                                     DEFINIZIONE

               Q     INTERAZIONE        interazione tra il cane e il paziente mediata dall'operatore

               W     SOCIAL PLAY        gioco
                                         i    con la
                                                  l palla
                                                      ll mediato
                                                           di t dall'operatore
                                                                 d ll'    t

               E     SPAZZOLARE         il paziente spazzola il cane

               R     ACQUA              il paziente e l'operatore preparano la ciotola e fanno bere il cane
   FASE

               T     NON TERAPIA        il paziente è in sala ma non è direttamente coinvolto nella terapia

               Y     FISIOTERAPIA       il paziente viene accompagnato nel percorso di fisioterapia dal cane
                                        e dall'operatore

               A     ALTRO              f o i campo
                                        fuori

               Z     RIDE               il paziente sorride/ride

               X     NON RIDE           il paziente non ride né sorride
  UMORE
               C     PASSIVO            il paziente è assente,
                                                      assente non ha uno sguardo diretto verso ll'esterno
                                                                                                  esterno,
                                        non interagisce

               V     ALTRO              fuori campo

               1     INTERAZIONE CANE   interagisce con il cane: attenzione visiva, toccare, parlare, giocare,
                                        attività di cura

               2     INTERAZIONE UOMO   interagisce con una persona: attenzione visiva, parlare, ascoltare, toccare
INTERAZIONE          INTERAZIONE CANE
               3
                     + UOMO             interagisce contemporaneamente con un cane ed una persona

               4     NON INTERAGISCE    non interagisce né con un cane né con una persona

               5     ALTRO              fuori campo
Dosaggio del cortisolo salivare: un
      metodo non invasivo per la
quantificazione dell’ormone dello stress
RISULTATI
Gli anziani hanno accolto con grande curiosità e interesse l’inizio delle attività
con i cani. Per quel che concerne l’integrazione del cane nel percorso di
fisioterapia, la sua presenza per alcuni utenti è stata principalmente quella di
trasformare un momento vissuto con fatica e rassegnazione in un momento
piacevole ed emotivamente interessante

Per altri pazienti, la presenza del
cane è stato l’elemento
              l elemento che li ha
motivati ad uscire dalla propria
stanza e a scendere per effettuare
alcuni esercizi fisioterapici
                 fisioterapici,
superando il loro atteggiamento di
chiusura e rifiuto verso la
d
dimensione    socialel e riabilitativa
                            bl
Espressione di riso del paziente nelle fasi della fisioterapia

             50
                  **

             40
     a (s)

             30
Durata

             20

             10

             0
Febbraio
             Marzo
             Maggio
             Giugno
                        Interazione cane ‐ uomo

             100

             75
   ata (s)

             50                                   *
Dura

             25

              0
1

Figure 8. Socialization session.                                               SS-CG   SS
S li
Salivary    cortisol
                i l levels
                       l l (RDQ
                              ( Q                        0.8
ug/dl) in patients pertaining to
the Socialization session with dog

                                       Corttisol ug/dl
(SS) and without dog (SS‐CG): SS‐                        0.6
CG showed a significant decrease                                           *
in salivaryy cortisol from the first
sample (within half an hour after
                                                         0.4
awakening) to the second
(immediately       following    the
session), but this decrease was
                                                         0.2
not observed in the SS group; *
p
BASIC RESEARCH

ATTRACTION to animals
(‘Biophilia Hypothesis’, Wilson 1984)
↓
ATTENTIVENESS – MOTIVATION
↓

                        ]
1. BUFFER EFFECT
↓                           HEALTH
2 SOCIAL EFFECT
2.
BASIC RESEARCH

ATTRACTION to animals
(‘Biophilia Hypothesis’, Wilson 1984)
↓
ATTENTION – MOTIVATION
↓

                              ]
1. BUFFER EFFECT
↓                                 HEALTH
2 SOCIAL EFFECT
2.

DOGS IN THE CLASSROOM
‐Improve motivational levels
‐Improve
 Improve attention

Learning disabilities
Attention deficit disorders
Social integration and ASD
BABY SCHEMA

BABY SCHEMA (Kindchenschema): a set of infant features
(l
(large  f h d large
        forehead, l       and
                            d low‐lying
                              l   l i    eyes, and d bulging
                                                      b l i
cheeks) found not only in human infants but also in the young
of birds and mammals

Lorenz 1943: social releasers (class of stimuli with high
biological relevance)
Experimental studies: positive emotions, nurturing, affiliative
responses, increase attention)

Other analyses have shown a change over time in the
direction of greater conformity to these infant features in
cartoon characters such as Mickey Mouse and in teddy bears

                                                                                                         A biological homage to Mickey Mouse.
                                                                                                                   Stephen Jay Gould

   Sternglanz et al. 1977; Gould 1980; Alley 1983; Hinde & Barden 1985; Archer 1992; Zebrowitz 1997, Brosch et al. 2007; Lobmaier et al.
                                                       2010, Archer and Monton 2011
BABY SCHEMA

The mechanisms through which human adults become attracted to
infants of their own species is responsible for the initial attraction
to other faces that also incorporate these infant features

Selection for infantile features in many breeds of pet dogs and
cats (DOMESTICATION)

“Il cane è un lupo sempre giovane”

It has been hypothesized that this response forms a major part of
the initial attraction to a potential pet…

…. which would lead, over time, to the formation of a strong
bond with the animal

                                              Lorenz 1943, Gould 1980; Archer 1997; Archer and Monton 2011
1–2: human infants
                              3–4: puppies
                              5–6: kittens
                              7–8:
                              7 8: adult dogs with infant features
                              9–10: adult cats with infant features
                              11–12: adult dogs without infant features
                              13–14: adult cats without infant features
                              15 16: teddy bears with infant features
                              15–16:
                              17–18: teddy bears without infant features

FACIAL INDEX:
ratio
   i off the
          h top off the
                     h head
                        h d to the
                                h centre off the
                                               h eyes over
the centre of the eyes to the base of the chin
Stimuli were divided into 3 CATEGORIES:
Table 2. Criteria for stimuli matching (16 picture pairs)
    1) Neotenic condition: same subject, different categories           A) Young individuals (human infants, puppies, kittens)
Subject        Category                                   Comparisons   B) Adults
                                                                            Ad lt with
                                                                                    ith infant
                                                                                        i f t features
                                                                                               f t     (dogs, cats, teddy bears)
               DP: puppies                                1. DP-DW
Dog            DW: adult dogs with infant features        2. DP-DO      C) Adults without infant features (dogs, cats,teddy bears)
               DO: adult dogs without infant features 3. DW-DO
               CK: kitten                                 4. CK-CW
Cat            CW: adult cats with infant features        5 CK-CO
                                                          5. CK CO      Stimuli matching:
                                                                                       g 16 different comparisons
                                                                                                         p
               CO: adult cats without infant features     6. CW-CO      Children were presented with 16 pairs of pictures
               TW: teddy bears with infant features
Teddy bear                                                7. TW-TO
               TO: teddy bears without infant features
    2) Interspecies condition: different subjects, same category        4 possible pairs of pictures for each comparison
Subject        Category                                   Comparisons
               - Young
Human-Dog
               H: human infants
                                                          8. H-DP       Pictures pairing counterbalanced between subjects
               DP: puppies
               H: human infants                                         Each child couldn’t be presented with the same
Human-Cat                                                 9. H-CK
               CK: kittens                                              picture for more than 2 times
                                                                        p
               DP: puppies
Dog-Cat                                                   10. DP-CK
               CK: kitten
               - Adult with                                             Serial position (order of pairs presentation)
Dog-Cat        DW:    adult dogs with infant features     11. DW-CW
               CW: adult cats with infant features                      and left‐right position of each picture were
               TW: teddy bears with infant features
Teddy-Dog
               DW: adult dogs with infant features
                                                          12. TW-DW     counterbalanced
                                                                             t b l       d between
                                                                                           b t       subjects
                                                                                                       bj t
               TW: teddy bears with infant features
Teddy-Cat                                                 13. TW-CW
               CW: adult cats with infant features
               - Adult without
                                                                        Statistical Analysis
Dog Cat
Dog-Cat
               DO: adult dogs g without infant features
                                                          14 DO-CO
                                                          14. DO CO
                                                                        0‐1 data ((0=not chosen,, 1=chosen))
               CO: adult cats without infant features
               TO: teddy bears without infant features                  Paired sample sign test
Teddy-Dog                                                 15. TO-DO
               DO: adult dogs without infant features                   Wilcoxon Signed Rank test
               TO: teddy bears without infant features
Teddy-Cat
               CO: adult cats without infant features
                                                          16. TO-CO     Logistic Regression
                                                                        p value ≤ 0
                                                                        p‐value    0.05
                                                                                     05
RESULTS                                                                         Condition1. Infant features
                                                                                ‐SAME SUBJECT
Preference for infant features                                                  ‐DIFFERENT
                                                                                 DIFFERENT CATEGORIES

                                    Children p
                                             preferred faces with infant
                                    features
                                    Wilcoxon signed‐ranks, Z=‐5.021, p
RESULTS                                              Condition1. Infant features
                                                     ‐SAME SUBJECT
Preference for infant features                       ‐DIFFERENT
                                                      DIFFERENT CATEGORIES

          Children preferred CATS with infant features

          NO preference for infant features when choosing DOGS
RESULTS (N= 272)
                                                                      Condition2. Interspecies
Preference for animal over non‐animal faces                           ‐DIFFERENT SUBJECTS
                                                                      ‐SAME
                                                                       SAME CATEGORY

                                 HUMAN vs ANIMALS
                                 Children preferred ANIMALS
                                 Wilcoxon Signed Rank Test Z=‐8.714, p
RESULTS (N= 272)
                                                                                              Condition2. Interspecies
Preference for animal over non‐animal faces                                                   ‐DIFFERENT SUBJECTS
                                                                                              ‐SAME
                                                                                               SAME CATEGORY

                                                         HUMAN vs ANIMALS
                                                         Children preferred ANIMALS
                                                         Wilcoxon Signed Rank Test Z=‐8.714, p
RESULTS (N= 272)
                                    Condition2. Interspecies
Preference for dog over cat faces   ‐DIFFERENT SUBJECTS
                                    ‐SAME
                                     SAME CATEGORY

                                     DOGS vs CATS
                                     Child
                                     Children preferred
                                                 f    d DOGS
                                     Wilcoxon signed‐ranks, Z=‐7.229, p
Ulteriori studi saranno necessari per
identificare specifiche caratteristiche animali
in ggrado di suscitare risposte
                          p     affiliative in fasi
precoci dello sviluppo. Questa informazione
appare particolarmente importante per la
messa a punto di programmi di intervento per
b bi i
bambini      con     diffi ltà
                     difficoltà    nella
                                       ll     sfera
                                               f
emotiva/sociale.
“Interazione con il cane come strumento innovativo
    per la facilitazione delle capacità sociali e comunicative
                   del bambino in età prescolare”

  “Se si vuole creare nei giovani un senso di protezione verso la natura,
        la cosa più importante è il contatto diretto con gli animali”
                                (K. Lorenz)

Valentina Somma e Lara Crescimbene
• Il cane
       n è pr
            presente
                  n n nella vita dei bambini
                                       m n come m animale
                                                     nm
  domestico “pet”, ma anche, in taluni casi, come cane di
  servizio o co-terapista nel caso di disabilità e disturbi
  sociali comunicativi e psichiatrici (Miklosi 2007)
  sociali,

• Una conoscenza dettagliata di tale relazione può
  permetterne l’utilizzo per facilitare le capacità sociali
  e comunicative del bambino

            Obiettivo dello studio

     valutazione delle caratteristiche
   etologiche della relazione bambino
                              bambino-cane
                                      cane
•Coinvolti
 Coinvolti 16 bambini di 12 mesi di età (10 maschi e 6 femmine) in
due sessioni di incontro con il cane e con un estraneo (2 novità)
•Ogni
   g bambino è semprep affiancato da un’educatrice
•Il cane è condotto da un operatore specializzato

 SESSIONE 1                                      SESSIONE 2

       CANE                                            CANE
   (13 fasi
       fasi, 1 min                                 (13 fasi
                                                       fasi, 1 min
     ciascuna)           24 h di distanza            ciascuna)
         +                                               +
    E R NE
    ESTRANEO                                        ESTRANEO
   (13 fasi, 1 min                                 (13 fasi, 1 min
     ciascuna)                                       ciascuna)

            Ordine di presentazione randomizzato
MATERIALI E METODI
               Fase
                1     Entry spontaneous
                2     Close mediated
                3     Movement spont.
                4     Movement med.
                5     1st manipulation spont.
                6     1st manipulation med.
                7     Play spont.
                8     Play med.
                9     Pl close
                      Play l   spont.
                                   t
                10    Play close med.
                11    2nd manipulation spont.
                12    2nd manipulation med.
                                       med
                13    Goodbye spont/med
1. l’interazione con il cane è diversa nei due
   sessi,
        i ma llo stimolo
                  ti l animale
                            i l d determina
                                     t     i
   risposte assai diverse
2 li
2.  linee guida
             id per un corretto
                              tt approccio  i all cane
   nei bambini in età prescolare
3 possibile
3.       ibil strumento
                t       t di valutazione
                               l t i       di d
                                              deficit
                                                 fi it
   comportamentali in bambini in età prescolare
4 strumento
4.  st        t per lla stimolazione
                        sti l i       delle
                                      d ll capacitàità
   sociali e comunicative in bambini con deficit in
   questi ambiti
Neglili ultimi
N        lti i annii sii è notevolmente
                             t   l   t accresciuto
                                                 i t l’i
                                                     l’interesse
                                                         t       verso
interventi (ri)abilitativi che prevedono l’utilizzo di soggetti animali
RIABILITAZIONE EQUESTRE

Tra le Interazioni Assistite con gli Animali, la Riabilitazione Equestre
(RE) si pone come un interessante approccio innovativo di supporto
alla riabilitazione psichiatrica e ai disturbi del neurosviluppo, soprattutto
per le sue potenzialità di influenzare sia aspetti fisici che psicosociali.

Recentemente, diversi studi hanno dimostrato come la Riabilitazione
Equestre, combinando l’attività fisica con una stimolazione
emozionale/cognitiva sia adatta alla promozione di comportamenti
emozionale/cognitiva,
comunicativi ed affiliativi e nello sviluppo ed espressione di emozioni,
aspetti particolarmente importanti in soggetti affetti da disturbi
relazionali    quali        i     bambini     affetti
                                                ff       da     autismo.
The effect of therapeutic horseback riding on social functioning on children with autism: dalla
comparazione di un gruppo sperimentale, costituito da 19 bambini autistici,e un gruppo di controllo di 15 bambini
in lista d’attesa, a seguito di 12 settimane di riabilitazione equestre, gli autori hanno evidenziato un significativo
miglioramento nel funzionamento sociale dei pazienti,in particolare una maggiore motivazione sociale, attenzione
e sensibilità motoria, nonchè una diminuzione di distraibilità e comportamenti sedentari.
Prospective trial of equine-assisted activities in autism spectrum disorder: 24 bambini autistici inseriti in un
programma di riabilitazione equestre della durata di 6 mesi, sono stati valutati in quattro momenti differenti,aspettando il trattamento,
all’inserimento nel progetto di ricerca, dopo 3 mesi di trattamento e dopo 6. Dallo studio pre-post dei dati, è emersa una riduzione
della severità dei sintomi autistici, miglioramenti nell’umore e nel controllo motorio.
Le pubblicazioni
L      bbli    i i
evidenziate mostrano
che la riabilitazione
equestre può
costituire una valida
opzione
 p        terapeutica
               p
nel trattamento di
bambini affetti da
disordini dello spettro
autistico.

 Nonostante le evidenze siano p   promettenti,, la RE è ancora
 carente sul piano della “evidence based” medicine, giacchè
 sono estremamente limitati gli studi costruiti secondo metodi
 propri della ricerca scientifica,
                      scientifica pubblicati su riviste peer-
                                                         peer
 reviewed
CARATTERISTICHE DELLA
              RIABILITAZIONE EQUESTRE

•Il cavallo come stimolo ad alta valenza emotiva e cognitiva

•Arricchimento emozionale e motorio

•Strategie riabilitative inserite in un contesto “naturale”
DISFUNZIONI ESECUTIVE NEI DISTURBI DELLO
           SPETTRO AUTISTICO

•TENDENZA A SOFFERMARSI SUI DETTAGLI
•DIFFICOLTA’ DI MONITORAGGIO DELLA RISPOSTA PRODOTTA
•INCAPACITA’ DI PIANIFICAZIONE E DI FLESSIBILITA’ IN ATTIVITA’ OPERATIVE
•PERDITA D’INTELLIGENZA EMOZIONALE
•RIDOTTI MOVIMENTI RELAZIONALI
•SCARSA ABILITA’ SOCIALE
•PERDITA DI JOINT ATTENTION
•PERDITA DI CONTROLLO DEGLI IMPULSI
•DIFFICOLTA’ NEL PASSAGGIO A COMPITI DIVERSI
•CAPACITA’ D’INIBIZIONE DELLE RISPOSTE IRRILEVANTI OD INTERFERENTI
La   condivisione      di    un   linguaggio   comune     e    la
validazione di strumenti di valutazione degli esiti,
sono      esigenze          particolarmente    sentite,       che
renderebbero i dati provenienti da diversi programmi
riabilitativi confrontabili e rilevanti.
PROGETTO FIEROBECCO
Studio multicentrico sull'applicazione
                           pp          della Riabilitazione
Equestre in un gruppo di bambini affetti da Disordini
dello Spettro
       p      Autistico

PROGETTO IPPOGRIFO
Valutazione dell’efficacia della riabilitazione equestre in
pazienti schizofrenici

                                      Federazione Italiana Sport Equestri
                                      Dipartimento Riabilitazione Equestre
Puoi anche leggere