Informatica Economia e Finanza a.a. 2020-2021 - Sommario u Evoluzione storica dei sistemi per l'elaborazione - Evoluzione dei Computer
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Informatica Economia e Finanza a.a. 2020-2021 Fondamenti di Informatica: Evoluzione dei Computer Ing. Andrea Pandurino Università del Salento 1 Sommario u Evoluzione storica dei sistemi per l’elaborazione dell’informazione 2 1
u Storicamente, il primo strumento adottato dall’uomo per la rappresentazione dell’informazione numerica è probabilmente costituito dalle 10 dita di cui sono dotate le sue mani. u Si noti a proposito che «digit», l’equivalente inglese per l’italiano «cifra», deriva chiaramente dal latino digitus, il dito. 3 Informatica e abaco Il progresso tecnologico è legato alla capacità di eseguire in modo semplice e veloce calcoli sempre più complessi. La storia del calcolo automatico ha origini antiche. Il più semplice e il più antico strumento di calcolo è l’abaco, che appare sotto forma di “tavolette di calcolo” cinesi sin dal 2000 AC. Solo intorno al 1300 DC l’abaco diventa così come oggi lo conosciamo L'abaco è rimasto per migliaia di anni l'unico strumento da calcolo disponibile. Il sistema di calcolo è di tipo posizionale 4 2
Rappresentazione numerica posizionale u Nel numero 555 si incontra per 3 volte 5 5 5 la cifra 5 con ruoli ben diversi: u Quella più a destra rappresenta le unità e deve essere moltiplicata per: u 1 u Quella al centro rappresenta le decine e deve essere moltiplicata per: u 10 u Quella più a sinistra rappresenta le centinaia e deve essere moltiplicata per: u 100 u 555 = 5x100 + 5x10 + 5x1 ovvero u 5x102 + 5x101 + 5x100 5 William Oughtred u L’invenzione del regolo calcolatore è attualmente attribuita al pastore anglicano William Oughtred, nel 1622 circa. Il regolo calcolatore era costituito da due scale scorrevoli, una sull'altra, per realizzare moltiplicaz ioni e divisioni. Inoltre Oughtred introdusse il segno "×" (per, una croce di sant'Andrea) quale segno indicante la moltiplicazione. 6 3
Primi sistemi automatici • Per arrivare a un nuovo tipo di sistema di calcolo, c’era un problema “complesso” da superare: il “riporto” da un'unità all'altra, problema che nell'abaco era risolto manualmente. • Soltanto nel Seicento venne l’idea di applicare i meccanismi degli orologi all’esecuzione di operazioni con i numeri. La serie di ruote dentate di un orologio, con le quali si calcolavano minuti, secondi e ore, poteva servire, allo stesso modo, per calcolare addizioni, sottrazioni e quindi moltiplicazioni e divisioni. • Il meccanismo è semplice la rotazione completa di una ruota fa avanzare di una unità la ruota alla sua sinistra. 7 La macchina di calcolo di Pascal Blaise Pascal fu tra i primi, nel Seicento, a mettere a punto, con questa tecnica, una macchina da calcolo che eseguiva addizioni, sottrazioni e quindi anche moltiplicazioni e divisioni. 8 4
Macchina di Leibniz u Alcuni anni più tardi nel 1670, Gottfried von Leibniz realizzò una nuova macchina a manovella, con una particolare ruota dentata che consentiva di calcolare in modo più semplice e rapido moltiplicazioni, divisioni e radici quadrate. 9 Charles Babbage – macchina analitica u Verso il 1820, un nobile inglese, Charles Babbage, riuscì per primo a intravedere la soluzione del problema di rendere completamente automatica l’esecuzione di qualsiasi serie di calcoli. Nel 1823 progettò la “macchina analitica” che la cui costruzione cominciò ma non fu mai terminata, in grado di operare in input e output su schede perforate, dotata di una memoria che poteva contenete 1000 numeri di 50 cifre decimali e in grado di eseguire le 4 operazioni oltre che confronti e radici quadrate 10 5
Ada King u Pochi anni dopo, la matematica Ada King, contessa di Lovelace e unica figlia legittima del poeta Lord Byron, scrisse un programma che avrebbe consentito alla macchina analitica di Babbage di calcolare i numeri di Bernoulli, guadagnandosi la fama di primo programmatore di calcolatori nella storia. u Curiosità: Nel 1979 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, per unificare i linguaggi di programmazione da impiegare sui propri sistemi, finanziò lo sviluppo di un nuovo linguaggio, chiamato poi Ada in suo onore. 11 Calcolatori elettrici a relè u Con l’elettricità si rende finalmente disponibile la tecnologia per la realizzazione della macchina di Babbage. I vari ingranaggi potevano essere sostituiti da circuiti elettrici e le ruote dentate da interruttori. u Durante la Seconda Guerra Mondiale vi furono tre flussi paralleli di sviluppo in Germania, Inghilterra e USA. u In Germania, Konrad Zuse realizzò tra il 1936 e il 1941, prototipi di calcolatore basati su relè elettromagnetici, il cui compito era quello di aprire o chiudere circuiti elettrici. 12 6
La macchina di Turing - 1936 u Gli inglesi costruirono macchine per la decrittazione in grado di provare in tempi relativamente brevi molte possibili chiavi sui messaggi intercettati. u E ovviamente trassero vantaggio dalla macchina Enigma rubata ai tedeschi. u Tra gli scienziati di Bletchley Park, c’era anche Alan Turing, oggi considerato come uno dei pionieri dell’informatica. Bletchley Park Alan Turing Il calcolatore di Turing “Bombe” 13 La macchina di Turing - 1936 ! Nel 1936 il matematico inglese di origine ungherese, Alan Turing, presenta un suo concetto di macchina calcolatrice astratta chiamata “Bomba”, il sistema di uso generale era finalizzato alla soluzione di tutti i problemi matematici e rappresenta un primitivo e primordiale “prototipo” del computer moderno. ! Una macchina di Turing è costituita da due elementi: – Un nastro di lunghezza infinita, suddiviso in celle, in ognuna delle quali può essere scritto un simbolo appartenente all’alfabeto della macchina, che è composto da 0 e 1. – Una testina magnetica in grado di leggere i simboli scritti in una cella, di scrivervi un nuovo simbolo, di muoversi in entrambi i versi lungo il nastro. 14 7
Colossus - Mark 1 - 1943 ! Sulle idee e i progetti di Turing, l’ing. Tommy Flowers realizza la prima versione di un calcolatore elettronico nel 1943 dal governo britannico chiamato “Colossus - Mark 1”. ! Si trattava di un enorme calcolatore, grande quanto un intero edificio, che veniva utilizzati per uno scopo specifico, decriptare più velocemente i messaggi ENIGMA. Non aveva un sistema operativo, il suo funzionamento era determinato dal loro schema elettrico invece che da un programma. 15 Sistemi a valvole termoioniche - 1946 ! Nel 1945, entra in funzione il gigantesco elaboratore elettronico Eniac (Electronic Numerical Integrator and Calculator). Realizzato per conto del dell’Esercito americano, per il calcolo delle tabelle balistiche. ! Eniac è il primo elaboratore programmabile interamente a circuiti elettronici e senza parti meccaniche in movimento anche se non rispetta il modello offerto da von Neumann (vedi slide successiva): i dati sono memorizzati in accumulatori, ma il programma da eseguire su di essi non è memorizzato perché dipende dal cablaggio interno. ! Costituito da 18 mila valvole termoioniche, 70 mila resistenze e 10 mila condensatori, Eniac pesava 30 tonnellate, occupava un’area di 180 metri quadrati ed eseguiva 5 mila addizioni al secondo, con una velocità operativa mille volte superiore rispetto ai modelli elettromeccanici. ! Il calcolatore rimarrà in servizio per nove anni, fino a quando diverrà praticamente inservibile e di difficile manutenzione (occorrevano infatti circa 19 mila valvole nuove all’anno ed era previsto un guasto ogni 5 ore e mezza di funzionamento). 16 8
La macchina di Von Neumann - 1944 ! Nel 1944 John von Neumann, prese parte al progetto EDVAC, successore di ENIAC e definì la prima completa teoria del calcolatore elettronico. ! Von Neumann suggerì di: – immagazzinare il programma di funzionamento all’interno della macchina – e di dotare il computer di un proprio sistema capace di interpretare le istruzioni comunicate mediante le schede perforate, memorizzate in seguito all’interno della macchina stessa, evitando in questo modo il faticoso lavoro di cablaggio dei circuiti per adattarli ai differenti problemi posti all’elaboratore. 17 La macchina di Von Neumann ! Von Neumann stabilì di trattare dati ed istruzioni in forma numerica e di esprimere questi in forma binaria, facendo cioè uso di una numerazione in base due, la più adatta alla tecnologia dei tubi a vuoto (valvole termoioniche), caratterizzati da due precisi livelli di potenziale elettrico. ! La macchina ideata da von Neumann è in sostanza un elaboratore che lavora in maniera sequenziale, interpretando cioè uno alla volta le istruzioni contenute in un certo insieme ed applicandole ai dati forniti dall’operatore o dalla propria memoria. 18 9
La prima generazione – primi anni ‘50 ! Nel corso del 1950 gli elaboratori elettronici cominciano ad interessare anche le industrie. ! Si passa dalla fase di sperimentazione a quella di produzione e vendita. ! Gli elaboratori di prima generazione si basano su 3 funzioni fondamentali: – Immissione delle informazioni – Elaborazione delle informazioni – Emissione del risultato delle elaborazioni ! I dati e le istruzioni vengono letti da schede perforate, tutte le operazioni e i controlli sono effettuati automaticamente, il funzionamento è guidato da una unità di controllo che presiede alla esecuzione dei comandi, ne controlla l’esattezza e regola il flusso dei dati. ! La tecnologia è dominata dalle valvole termoioniche 19 La seconda generazione – i transistor – fine anni ‘50 ! La tecnologia viene in aiuto dei costruttori di sistemi grazie all’avvento dei transistor. I sistemi a valvole termoioniche vengono sostituiti dai più compatti circuiti a transistor (di dimensione dell’ordine del millimetro). ! I transistor vengono impiegati, principalmente, come amplificatori di segnali elettrici o come interruttori elettronici comandati da segnali elettrici ed hanno sostituito praticamente quasi del tutto le valvole termoioniche. 20 10
La seconda generazione – i transistor ! Con l’impiego dei transistor e il perfezionamento delle macchine e dei programmi il calcolatore elettronico diventa più veloce ed economico, si diffonde in decine di migliaia di pezzi in tutto il mondo. ! I vantaggi della nuova tecnologia a transistor sono: – dimensioni dei sistemi ridotti – minori consumi – manutenzione migliorata ! Vengono inoltre perfezionate le memorie secondarie e le unità per l’immissione e l’emissione dei dati. 21 La terza generazione – I circuiti integrati – anni ‘60 ! Con l’introduzione dei circuiti integrati nasce la terza generazione di calcolatori elettronici. ! Lo sviluppo della tecnologia permetteva di costruire su un unico chip migliaia di transistor (oltre che diodi e resistenze), riducendo in modo sensibile i tempi di elaborazione, che diventavano dell’ordine del milionesimo di secondo. ! Il circuito integrato attraverso la miniaturizzazione ha permesso la diminuzione dei costi di produzione. ! L’incremento di velocità ha imposto un miglioramento della tecnologia di tutti gli altri componenti: memorie e dispositivi di I/O. ! Con la terza generazione nascono sistemi di uso generale, cioè dispositivi senza un compito ben delineato già nella fase progettuale. 22 11
La terza generazione ! Al fine di gestire le varie componenti vengono creati programmi particolari detti Sistemi Operativi, che controllano il funzionamento della macchina senza l’intervento dell’operatore. ! Vengono creati nuovi linguaggi di programmazione per rispondere alle esigenze più generiche (BASIC). ! Vengono introdotti i concetti di multi- programmazione e di time-sharing per elaborare più programmi contemporaneamente. ! Vengono introdotti i dischi magnetici per la memorizzazione dei dati. 23 L’evoluzione dei sistemi di elaborazione ! Nel corso degli anni 70 la tecnologia viene migliorata, nascono circuiti sempre più microscopici e veloci. ! La tecnologia dei circuiti integrati viene estesa anche alle altri componenti dell’unità centrale e alla memoria principale. ! Viene modificata la gestione della memoria permettendo l’esecuzione di programmi di dimensioni sempre maggiori. ! Vengono introdotti i supporti a disco magnetico in grado di ospitare informazioni di diverse migliaia di schede perforate. 24 12
Quarta generazione: i microprocessori – anni ‘70 ! Nel corso degli anni 70 la INTEL concentrò in un unico chip tutte le funzioni dell’unità centrale realizzando il primo microprocessore. ! Tutte le funzioni di elaborazione, interpretazione dei comandi e capacità di calcolo viene concentrata in un unico circuito. ! Il primo prototipo il 4000-1 era costituito da circa 2000 transistor, aveva la dimensione di 3 cmq, ed elaborava dati a 4 bit. 25 Sviluppo dei microprocessori ! Il primo microprocessore commercializzato fu l’Intel 4004, progettato da Federico Faggin. ! Successivamente l’Intel produsse il primo microprocessore ad 8 bit 8008. ! La Zilog (fondata da Faggin) realizzò nel 1976 il processore Z80 che per anni rimase al centro di molteplici utilizzazioni. (Nel 2000 lo Z80 veniva ancora prodotto in grandi quantità ed utilizzato come microcontrollore per sistemi embedded.) ! Contemporaneamente l’Intel propose il microprocessore 8080, predecessore di tutta la famiglia di microprocessori x86 ! Nel corso del 1980 i fabbricanti e i modelli di microprocessori cominciarono a moltiplicarsi, ed iniziarono a prodursi i primi microprocessori a 16 bit. 26 13
Personal Computer (I) ! “nato” nel 1981 dalla IBM con il nome di PC IBM ! IBM chiede a Microsoft (Bill Gates) di produrre un S.O. per queste macchine uMS-DOS derivato dal CP/M-80 ! Bill Gates compera MS-DOS per poche centinaia di $$ ! architettura a processore unico ! oggetto della evoluzione più rapida 27 Personal Computer (II) ! nel 1976 Steve Jobs e Steve Wozniak idearono il primo PC basato sul microprocessore 6800 (Motorola) u Lo costruirono nel garage di casa u Vendettero il Maggiolino per 1300$ e fondarono la Apple Computers ! Il nuovo PC aveva u Video televisivo u Tastiera di una telescrivente u Circuiteria in una valigia 24 ore 28 14
La diffusione dei PC ! Nel corso degli anni 80 molti costruttori decisero di realizzare macchine a basso prezzo per uso privato, uffici o casalingo. – Sinclair à Spectrum (Z80!) – Commodore à C64 ! La corsa agli abbattimenti dei prezzi coinvolse anche le società più grosse portando ad una produzione di massa dei PC. Nel 1983 il time dedica una copertina al Personal Computer indicandolo come “l’uomo dell’anno”. 29 La diffusione dei PC u L’avvento dell’IBM nel mondo dei PC portò alla produzione di sistemi così detti “professional computer” più potenti dei PC disponibili e adatti ad un uso professionale e personale. u Nasce uno standard a cui si rifanno anche altri costruttori (IBM compatibile) u L’utilizzo del sistema operativo DOS semplice e di facile comprensione da un ulteriore spinta alla diffusione dei PC. u Ancora oggi i la maggior parte dei PC si basano su l’evoluzione del sistema operativo creato da Bill Gates. 30 15
La prima legge di Moore u « La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistori per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni). » u (La prima legge di Moore è tratta da un'osservazione empirica di Gordon Moore, cofondatore di Intel con Robert Noyce) 31 16
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