Induzione del Travaglio di Parto: tecniche, risultati, il ruolo della cervicometria ecografica - Bologna, 22-23 Novembre 2013 Dott.ssa Maria Bisulli
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Induzione del Travaglio di Parto: tecniche, risultati, il ruolo della cervicometria ecografica Bologna, 22-23 Novembre 2013 Dott.ssa Maria Bisulli
INDUZIONE DEL TRAVAGLIO Nel corso degli ultimi 10 anni argomento di grande interesse scientifico, oggetto di trattazione da parte di società scientifiche ed agenzie sanitarie che hanno emanato specifiche linee guida In Emilia Romagna recentemente la commissione consultiva del percorso nascita ha elaborato un documento attualmente in fase di proposta ai vari punti nascita L’induzione del travaglio e’ la stimolazione delle contrazioni uterine e delle modificazioni cervicali in donne non in travaglio per aiutarle a raggiungere un parto spontaneo entro 24-48 ore È un atto medico non privo di rischi È indicata quando i benefici per la madre o per il feto superano quelli derivati del proseguimento della gravidanza e qualora il parto per via vaginale sia considerato possibile e appropriato
Incidenza di taglio cesareo Does induction of labour increase the risk of caesarean section? A systematic review and meta-analysis of trials in women with intact membranes. Wood S, Cooper S, Ross S, BJOG. 2013 Jul 3. • Metanalisi su 31 RCT: Induzione VS condotta d’attesa in gravidanze con membrane integre tra 37 e 42 settimane RISULTATI: • L’induzione sembra ridurre l’incidenza di taglio cesareo rispetto ad una condotta di attesa • Non differenze negli outcome perinatali CRITICITA’ • Diverse indicazioni all’induzione • Diverse modalità d’induzione (dal 1969-2011) • Non e’ stata fatta differenziazione tra cervice preparata e impreparata
Indicazioni all’induzione Non vi e’ accordo unanime tra le diverse linee guida internazionali sulle indicazioni all’induzione del travaglio Vanno evitate le “induzioni elettive” senza reale indicazione medica Induction of labor in the United States: A Critical Appraisal of Appropriateness and Reducibility Suneet P. at al, Seminars in Perinatology
Indicazioni all’induzione Rottura prematura delle membrane Morte fetale endouterina Gravidanza post-termine (tra 41+0 e 42 +0) Ipertensione Gestazionale e Preeclampsia Condizioni di rischio per il feto (IUGR, Oligoidramnios, alloimmunizzazione, diabete, colestasi) Complicanze mediche materne (diabete mellito, nefropatia, malattie polmonari croniche) Fattori logistici (rischio di parto precipitoso, notevole distanza dall’ospedale, indicazioni psicologiche, richiesta materna)
Controindicazioni assolute all’induzione Interventi chirurgici sull’utero con interessamento documentato a tutto spessore della parete miometriale (Taglio cesareo con incisione longitudinale e miomectomia) Placenta previa e vasa previa Travaglio di parto in atto Alterazioni patologiche del BCF Tachisistolia (+ di 5 contrazioni in 10 minuti) o ipertono uterino (contrazione che dura più di 120 sec) Situazione trasversa fetale Infezioni dell’ultimo tratto genitale che controindicano il parto per via vaginale (es. Herpes in fase attiva, HIV positività)
Condizioni particolari Gravidanza multipla Polidramnios Cardiopatia materna Multiparità elevata (più di 5 gravidanze) Ipertensione severa Pregresso taglio cesareo (Ossitocina)
QUALE INDUZIONE? La modalità d’induzione dipende soprattutto dalla situazione della cervice Lo score utilizzato per categorizzare la preparazione cervicale e’ il Bishop Score
BISHOP SCORE La capacità predittiva del Bishop score di partorire spontaneamente è debole anche quando associato alla cervicometria Non vi sono altri metodi con potere predittivo migliore L’utilità di predire il buon esito dell’induzione è correlata con la reale necessità dell’espletamento del parto in tempi brevi La sua utilità è correlata con la decisione del metodo d’induzione da applicare Perché l’induzione abbia un buon esito è importante avere PAZIENZA: lasciare il margine di tempo necessario perché l’induzione possa proseguire Predictors of induction success Grobman WA. Semin Perinatol. 2012 Oct;36(5):344-7.
Should cervical favourability play a role in the decision for labour induction in gestational hypertension or mild pre-eclampsia at term? An exploratory analysis of the HYPITAT trial. Tajik P, et al BJOG 2012 Aug;119(9):1123-30. • Studio randomizzato controllato: 756 pazienti tra 36 e 41w randomizzate per induzione del travaglio o management d’attesa per ipertensione gestazionale o preeclampsia lieve: sottoanalisi sulla lunghezza cevicale • Nelle pazienti indotte: • la lunghezza cervicale non ha inciso sulla probabilità di outcome negativi (materni e fetali) • la capacità di ridurre l’incidenza di tagli cesari è stata maggiore tra le pazienti con cervice sfavorevole • Nel gruppo di attesa: rischio di outcome negativi è maggiore tra le pazienti con cervice impreparata
CERVICOMETRIA Probabilità di taglio cesareo in relazione alla lunghezza cervicale HYPITAT trial:
CERVICOMETRIA Probabilità’ di situazioni ad alto rischio materno HYPITAT trial:
CERVICOMETRIA Recente metanalisi (31 studi): CERVICOMETRIA: Vantaggio: più riproducibile rispetto al Bishop score Limitata capacità di predire l’outcome dell’induzione
Induzione del Parto: Metodi d’Induzione Induzione non farmacologica: Scollamento delle membrane amniocoriali Amniorexi Dilatazione cervicale con metodi meccanici: CRB (cervical repening balloon) Catetere di Foley Induzione farmacologica: Induzione con Ossitocina Induzione con Prostaglandine: Misoprostolo off label in Italia PGE2 (Dinoprostone) Gel Pessario a rilascio prolungato
INDUZIONE NON FARMACOLOGICA: Scollamento delle membrane 22 trial analizzati (2797 donne) 20 studi: scollamento vs placebo 3 studi: scollamento vs prostaglandine 1 studio: scollamento vs ossitocina CONCLUSIONI: Lo scollamento delle membrane sistematico a termine è associato ad una riduzione della durata della gravidanza oltre 41 e 42 settimane (8 donne devono essere “trattate” perché una ne tragga beneficio) I benefici devono essere bilanciati con il disconfort percepito dalle pazienti
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Bishop Favorevole (≥ 5) • OSSITOCINA • AMNIOREXI • AMNIOREXI + OSSITOCINA (?)
Bishop Favorevole (≥ 6): OSSITOCINA • L’obiettivo e’ quello di ottenere contrazioni regolari ogni 3 minuti • E’ opportuno eseguire monitoraggio contrattilità uterina e frequenza cardiaca fetale • Verificare rilasciamento uterino tra una contrazione e l’altra Obstet Gynecol. 1999 Sep;94(3):455-63. Randomized, double-masked comparison of oxytocin dosage in induction and augmentation of labor. Merrill DC, Zlatnik FJ. Obstet Gynecol 118: 249, 2011 Regimen for Labor Augmentation, Labor Progression, and Perinatal Outcomes. Zhang, J et al: Oxytocin
Bishop Favorevole (≥ 6): AMNIOREXI • L’ amniorexi utilizzata da sola può essere associata ad un imprevedibile e spesso lungo intervallo tra “rottura delle membrane” ed insorgenza del travaglio • Da sola non dovrebbe essere utilizzata come metodo di induzione • Non vi sono dati sul miglior momento in cui eseguirla in caso di pazienti con tampone vaginale positivo per Streptococco Beta emolitico • E’ più efficace se associata alla somministrazione di ossitocina (?) ACOG Practice Bullettin 2009: Induction of Labor
Bishop Favorevole (≥ 6) AMNIOREXI + OSSITOCINA Confrontati gli effetti di induzione del travaglio con ossitocina e amniorexi vs placebo o altri metodi di induzione: • 2566 pazienti incluse nella review Risultati: • Maggior incidenza di parti vaginali entro 24 h (vs amniorexi) • Minor incidenza di gravidanze protratte oltre la 42^ settimana • Minor incidenza di parti operativi • Aumentata incidenza di emorragie post-partum (vs PGE2) • Maggior disconfort da parte delle pazienti (vs PGE2)
Bishop Favorevole (≥ 6) AMNIOREXI + OSSITOCINA Conclusioni: I dati sull’induzione con ossitocina e amniorexi sono poco convincenti e non vi sono sufficienti evidenze per creare delle linee guida a riguardo NICE guideline: Amniorexi con ossitocina non vanno utilizzate come primo approccio nell’induzione del travaglio
PROM • RCT: 5041 donne con PROM a termine randomizzate per Ossitocina o PGE2 VS attesa RISULTATI: • L’induzione con Ossitocina e.v. o PGE 2 rispetto ad un management di attesa è associata alla medesima incidenza di tagli cesarei e infezioni neonatali • L’Ossitocina: • Minor incidenza di tagli cesarei e infezioni neonatali • Più gradita alle pazienti rispetto all’attesa
PROM e Tampone positivo Maternal colonization with group B Streptococcus and prelabour rupture of membranes at term: the role of induction of labour. TermPROM Study Group. Hannah ME, et al Am J Obstet Gynecol. 1997 Oct;177(4):780-5 • Sottoanalisi del precedente RCT, in cui si è valutata l’incidenza di complicanze neonatali da Streptococco Beta emolitico nei diversi gruppi • Le pazienti sottoposte ad induzione rapida (tra 2 e 12 ore dalla PROM) con Ossitocina e.v. hanno presentato una minor incidenza di infezioni neonatali
PROM e Prostaglandine Le prostaglandine sono considerate efficaci e sicure dall’ACOG e da CPOC (I scelta Ossitocina), sono la Prima scelta per il NICE ACOG: induzione immediata NICE: attesa per 24 h poi induzione oppure induzione immediata In Italia l’unico farmaco disponibile è il PROPESS (dispositivo vaginale a rilascio prolungato di Dinoprostone 10 mg), PGE2 gel sono out off lable Il dispositivo va rimosso in caso insorga il travaglio o dopo 24 ore dal suo posizionamento
COMPLICANZE Tachisistolia e Ipertono uterino Fallimento dell’induzione Rottura d’utero Prolasso del funicolo (amniorexi)
COMPLICANZE: Tachisistolia ed Ipertono uterino Tachisistolia: contrazioni uterine molto frequenti; piu’ di 5 contrazioni in 10 minuti Ipertono: contrazioni protratte (durata > 2 minuti) possono determinare ipossia fetale Il trattamento prevede la sospensione di uterotonici Eventuale trattamento tocolitico: Ritodrina fiale da 50 mg: controllare frequenza cardiaca materna Nitroglicerina: rapido tempo di eliminazione
COMPLICANZE: Fallimento induzione Il mancato insorgere di contrazioni regolari (ogni 3 minuti) e/o modificazioni cervicali dopo 24 ore di somministrazione ossitocina e amniorexi o dopo 12 ore di somministrazione di ossitocina dopo una rottura prematura delle membrane spontanea Importante distinguerlo dall’ arresto del travaglio: avviene solo se si e’ entrati nella fase attiva del travaglio e se sono state documentate modificazioni cervicali prima dell’arresto
COMPLICANZE: Rottura d’utero Evento estremamente raro al momento dell’induzione del parto Può avvenire anche in mancanza di cicatrice uterina e puo’ essere determinato dall’eccessivo utilizzo di uterotonici in presenza di una distocia meccanica (presentazione sacrale). Studio retrospettivo olandese (Zwart 2009) ha confrontato parti indotti VS travagli spontanei: 210 (compresi pregressi TC e non) casi di rottura d’utero su 10.000 La rottura d’utero e’ accaduta sia nelle pazienti con pregresso TC che in quelle senza pregressi interventi Le pazienti indotte presentano un rischio aumentato rispetto alle non indotte di rottura d’utero (maggiore sorveglianza)
CONCLUSIONI L’induzione del travaglio deve essere eseguita solo per indicazione medica e deve essere indipendente dalla preparazione cervicale La cervicometria non aggiunge nulla al Bishop score per quanto riguarda la predizione del buon esito dell’induzione I dati più recenti riportano una riduzione dell’incidenza di tagli cesarei nelle pazienti indotte (necessari ulteriori RCT) Importante avere pazienza e lasciare il tempo perché l’induzione possa avere effetto
Grazie per l’attenzione
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