INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - Rosa Francaviglia 2022

Pagina creata da Mirko Gagliardi
 
CONTINUA A LEGGERE
INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - Rosa Francaviglia 2022
PROCURA REGIONALE
      PRESSO LA SEZIONE GIURISDIZIONALE
                 PER L’UMBRIA

          INAUGURAZIONE
     DELL’ANNO GIUDIZIARIO
                   2022

RELAZIONE DEL PROCURATORE REGIONALE

           Rosa Francaviglia

           PERUGIA, 4 MARZO 2022
INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - Rosa Francaviglia 2022
PROCURA REGIONALE
      PRESSO LA SEZIONE GIURISDIZIONALE
                 PER L’UMBRIA

          INAUGURAZIONE
     DELL’ANNO GIUDIZIARIO
                   2022

RELAZIONE DEL PROCURATORE REGIONALE

           Rosa Francaviglia

           PERUGIA, 4 MARZO 2022
INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - Rosa Francaviglia 2022
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno XXXIV, 139)
INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - Rosa Francaviglia 2022
SOMMARIO

1.      Premessa
2.      L’attività della Procura regionale
2.1.    Breve riepilogo statistico
2.2.    Principali tipologie di danno pubblico dedotte in giudizio
2.2.1. Danni derivanti dalla commissione di reati, da disservizio e
all’immagine della Pubblica Amministrazione
2.2.2. Danni patrimoniali e da lesione alla concorrenza nel settore dei
lavori, delle forniture e dei servizi pubblici
2.2.3. Danni da indebita percezione di contributi e finanziamenti
pubblici anche provenienti dall’Unione Europea
2.2.4. Danni indiretti da malpractice sanitaria
2.2.5. Danni indiretti da contenzioso attivo o passivo con esito di
soccombenza dell’Amministrazione Pubblica
2.2.6. Danni conseguenti alla mala gestio del patrimonio pubblico
nonché in materia di urbanistica e lottizzazione
2.2.7. Danno da mancata acquisizione di entrate tributarie
2.3. Rito sanzionatorio – Dissesto di ente locale
2.4. Citazioni per azione di simulazione e/o di revocatoria ordinaria
2.5. Attività di monitoraggio sull’esecuzione delle sentenze di condanna
3. Conclusioni e ringraziamenti
In appendice:
Tabelle e grafici

                                        1
INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - Rosa Francaviglia 2022
1.      PREMESSA
      Autorità, gentili ospiti,
      la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, ben lungi
dal costituire la mera ripetizione di un rito, assume il valore di
doverosa testimonianza dell’attività che la Magistratura contabile ha
svolto nell’anno precedente, in uno con la prospettazione di quella
dell’anno in corso.
      Il 2021 è stato anche l’anno delle celebrazioni dei settecento
anni dalla morte del Sommo Poeta. L’ultimo verso dell’Inferno
dantesco, “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, è uno sprone e un
auspicio ad uscire dalla “selva oscura” della tragedia pandemica.
      L’impatto devastante di due anni di emergenza epidemiologica
ha acclarato il ruolo insostituibile delle istituzioni, fra cui va
annoverato quello centrale della Corte dei conti, quale organo terzo e
imparziale di garanzia dell’equilibrio economico-finanziario e di
corretta gestione delle risorse collettive, in una visione unitaria della
finanza pubblica che si estende dallo Stato agli Enti territoriali. Tale
tutela viene assicurata con l’esercizio delle funzioni intestate
all’Istituto: giurisdizionali, di controllo e di referto.
      Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta
un’opportunità storica di sviluppo, investimenti e riforme.
      Tutte le iniziative individuate potranno essere proficuamente
attuate solo in presenza di trasparenza, legalità finanziaria e controlli
che garantiscano l’effettiva realizzazione dei programmi finanziati.
      I fondi del Piano devono essere sapientemente utilizzati perché
il nostro Paese, quale maggior beneficiario degli stessi, ha raccolto una

                                        2
sfida cruciale per passare dalla fase di “rifrenata” pandemica a quella
di “ripartenza”.
      Di    conseguenza,     le   riforme    strutturali,   rese   oramai
improcrastinabili dall’emergenza sanitaria, non devono rimanere mere
dichiarazioni di intenti o essere solo apparenti.
      Con la delibera di Giunta regionale n. 715/2021, la Regione
Umbria ha definito la governance indicando le strutture operative per
la gestione dei fondi, mentre la D.G.R. n. 1249/2021 è specifica per la
sanità (missione 6).
      Allo stato sono 39 i progetti finanziati con le risorse del Pnrr per
un valore rilevante di 1,57 miliardi di euro.
      L’Umbria ha enormi potenzialità inespresse. Il Piano Nazionale
di Ripresa e Resilienza è un’occasione unica per il rilancio della
Regione.
      Nel delineato contesto la Corte dei conti riveste un ruolo di
particolare rilievo perché l’impiego di ingenti risorse finanziarie è
suscettibile di tradursi in sprechi e fenomenologie illecite.
      Al riguardo, la soglia di attenzione della Procura regionale è e
sarà altissima.
      Per quanto attiene la risoluzione di talune problematiche già
segnalate nella precedente relazione di questo Procuratore regionale, si
prende atto dell’impegno profuso dall’attuale Direttore regionale
Sanità nella riorganizzazione degli assetti del Servizio Sanitario
Regionale anche con riferimento alla gestione dei sinistri per
malpractice sanitaria, nonché in relazione alla spesa farmaceutica,
questioni aventi entrambe notevoli riflessi erariali.
      Degne di nota anche le iniziative intraprese dalla Regione, al
fine di superare le criticità pluriennali con particolare riferimento alle

                                      3
posizioni organizzative, ampiamente e ripetutamente stigmatizzate
sia dalla Sezione regionale di controllo che dalla Procura in sede di
giudizio di parifica.

2.      L’ATTIVITÀ DELLA PROCURA REGIONALE
2.1.    BREVE RIEPILOGO STATISTICO
       Per l’analisi dei dati statistici, si rinvia alle tabelle allegate alla
relazione corredate da alcuni grafici esplicativi.
       In questa sede meritano un approfondimento solo alcune
rilevazioni.
       Nell’anno 2021 l’attività inquirente è stata particolarmente
intensa e si è connotata per un incremento alquanto significativo degli
atti di citazione in giudizio e per un aumento esponenziale dei ricorsi
per la resa del conto giudiziale.
       In particolare, sono stati emessi 55 atti di citazione di cui 2 in
riassunzione (nel 2020: 38 di cui 3 in riassunzione) con 127 convenuti
per un ammontare complessivo di danni pubblici pari a €
5.494.406,02; 206 rese di conto (nel 2020:79) e 62 inviti a fornire
deduzioni (nel 2020:54) con 134 destinatari (130 nel 2020).
       Altresì, sono intervenuti un ricorso per applicazione di sanzione
pecuniaria e interdittiva, uno per azione di simulazione e di
revocatoria ordinaria e due sequestri conservativi.
       La Procura regionale ha ricevuto 1.245 informative erariali,
denunce e segnalazioni varie, di cui ha disposto l’apertura di nuove
istruttorie per 291, mentre per 954 di esse ha proceduto alla
archiviazione immediata in difetto delle condizioni previste dall’art.
54 c.g.c.. Nell’ambito delle denunce pervenute vanno compresi 392
decreti di equa riparazione. Delle 291 nuove istruttorie aperte, 12 sono

                                       4
state avviate sulla base delle prescritte comunicazioni ex art. 129
Disp. Att. c.p.p. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Perugia e della Procura presso il Tribunale di Spoleto; 189 (il 65% del
totale) sono scaturite da informative erariali delle Amministrazioni,
23 da segnalazioni delle forze di polizia, 9 da organi di controllo
esterno, 3 dagli esiti di verifiche amministrativo-contabili della
Ragioneria Generale dello Stato, 14 da Associazioni e rappresentanti
politici, 22 da privati cittadini ed, infine, 19 da notizie di stampa o di
altri mezzi d’informazione.
      Analogamente a quanto già evidenziato in una precedente
relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, si ribadisce che in
Umbria si denuncia poco e male.
      Difatti, molti esposti pervengono in forma anonima, sono
estremamente succinti, non corredati da documentazione alcuna a
supporto di quanto asserito e spesso risultano difettare dei requisiti
minimi codicistici tali da consentire l’avvio di istruttorie.
      Un numero non indifferente promana da sedicenti dipendenti
pubblici    che   segnalano     presunti    illeciti   perpetrati     presso
l’amministrazione di appartenenza lamentando di temere ritorsioni e,
dunque, di non poter sottoscrivere e/o documentare quanto affermato.
      Pervengono, altresì, con soverchia frequenza e quasi sempre dai
medesimi esponenti, denunce che paventano unicamente illegittimità
attizie.
      Al riguardo, corre l’obbligo di rammentare che la Corte dei conti
giudica sulla liceità dei comportamenti e non sulla legittimità di atti e
provvedimenti     amministrativi     che   è   demandata        al   Giudice
amministrativo.

                                      5
Ordunque, la illegittimità attizia rileva in sede erariale soltanto
quando trasmoda in illiceità della condotta.
      Atteso che la Procura regionale opera nell’interesse ultimo della
collettività, è auspicabile che, laddove siano rilevate situazioni degne
di approfondimento sotto il profilo erariale, anche i privati cittadini e
i pubblici dipendenti facciano pervenire le proprie segnalazioni
correttamente redatte e possibilmente munite di sottoscrizione.
      Ad avviso di questo Procuratore, non riveste importanza alcuna
il numero dei fascicoli istruttori in carico ad un Ufficio di Procura.
Non rileva la quantità, ma la qualità a prescindere dall’importo a
danno pubblico, perché anche un’istruttoria per un importo di
ammontare contenuto può risultare estremamente complessa od
assumere un rilievo significativo.
      Ciò equivale a dire, da un lato, che l’attività di “filtro” ossia di
disporre   l’apertura   delle   istruttorie,   demandata     al   vertice
istituzionale, deve essere attenta ed oculata al fine di verificare la
ricorrenza dei requisiti richiesti dall’art. 54 c.g.c., dall’altro che è
necessario istruire adeguatamente i procedimenti e definirli, per
quanto possibile, in tempi ragionevoli.
      Anche la giustizia contabile, per essere efficiente, deve essere
connotata da speditezza e tempestività. Giammai deve essere
disgiunta dall’attenta disamina della documentazione versata in atti.
      Ciò posto, l’Ufficio ha formulato 871 richieste istruttorie, ha
disposto 143 archiviazioni, nonché ha inviato 2.071 pec e ne ha
ricevute 3.208.
      La percentuale di abbattimento delle istruttorie in carico è stata
pari al 26,24%. Sono pervenute n. 292 relazioni di conti giudiziali
dalla Sezione giurisdizionale, le quali sono state esaminate e restituite

                                     6
alla medesima. Sono stati discussi 55 giudizi per un totale di 13
udienze. Sono stati presentati 3 appelli avverso sentenze di primo
grado.
       Va segnalato, infine, il sempre crescente fenomeno della cd.
“riparazione spontanea”. Le refusioni o i recuperi in corso di
istruttoria e/o a seguito di notifica di invito a dedurre o di citazione
ammontano a complessivi € 756.083,88.
       L’attività    della   Procura       regionale   sarà   ulteriormente
implementata nel corrente anno non soltanto con riferimento al
promovimento di azioni di responsabilità, ma anche in relazione
all’adozione di idonee misure conservative della garanzia reale a
mente degli articoli 73 e segg. del c.g.c.
          Analogamente al 2020, la pandemia non ha inciso in alcun
modo sulla produttività dell’Ufficio di Procura, che era ed è rimasta
elevata, sia come riferita al personale magistratuale che a quello
amministrativo.
2.2.     PRINCIPALI TIPOLOGIE DI DANNO PUBBLICO DEDOTTE IN GIUDIZIO
         Venendo alla disamina delle fattispecie più rilevanti, distinte
per tipologia di danno, si segnalano le seguenti:

2.2.1. Danni derivanti dalla commissione di reati, da disservizio e
all’immagine della Pubblica Amministrazione
       La Guardia di Finanza di Perugia ha accertato otto, diverse,
gravi tipologie di illeciti, posti in essere fra il 2008 ed il 2013,
dall’allora Presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia Perugia 1
(A.T.C.), in difetto di alcun controllo e/o rilievo del Collegio dei
revisori dei conti. All’esito delle indagini sono stati convenuti sia il
Presidente che i componenti dell’organo di revisione.

                                       7
Plurimi sono stati gli atti di citazione per vicende di assenteismo
fraudolento, fra cui quella di un dipendente del Comune di Foligno
che, pur risultando formalmente al lavoro, trascorreva gran parte
della mattinata presso un bar.
        Sono stati addebitati danno patrimoniale emergente da
retribuzioni indebitamente percette, nonché danno all’immagine. Di
recente è intervenuta sentenza di condanna totalmente favorevole alla
Procura attrice.
        Un dipendente del Comune di Bevagna è stato, invece,
convenuto per avere indebitamente fruito di permessi ex legge n.
104/1992 e per avere perpetrato plurimi reati ai danni dell’ente.
        È stato imputato danno da disservizio ad un ex Carabiniere in
servizio presso la Sezione di Ferentillo, condannato in sede penale per
il delitto di cui all’art. 326 c.p. per avere ostacolato il lavoro
investigativo dell’Arma su una fiorente attività di spaccio di sostanze
stupefacenti che vedeva coinvolto anche il figlio, di cui assecondava la
commissione di reati.
        All’esito delle indagini delegate alla Compagnia della Guardia di
Finanza di Spoleto riferite ad illeciti in procedura concorsuale per
l’assunzione di due istruttori tecnici presso il Comune di Monteleone di
Spoleto e, segnatamente, di concorrente privo del diploma di geometra
o di titolo equipollente, sono stati convenuti in giudizio, a titolo
doloso, in via solidale e per l’intero, sia i componenti della
Commissione tecnica esaminatrice, che l’istruttore tecnico, il quale
aveva     esercitato    abusivamente       la   professione   di   geometra
sottoscrivendo anche una serie di determinazioni.
        Tre appartenenti alla Polizia di Stato, già condannati in sede
penale dal Tribunale di Spoleto per molteplici ipotesi di reato loro

                                       8
ascritte e consistite anche nella sistematica interruzione del servizio di
vigilanza stradale, sono stati citati per danno da retribuzioni
indebitamente percette e da disservizio.
      All’ex Direttore generale di A.r.p.a. Umbria è stato imputato
l’utilizzo illecito per fini personali dell’auto di servizio.
      Un ex Assessore del Comune di Corciano ha simulato un
rapporto di lavoro con una società. Dopo neppure quindici giorni
dall’assunzione, ancora in periodo di prova, ha dichiarato al proprio
datore di lavoro di collocarsi in aspettativa per i successivi cinque anni
di svolgimento dal mandato elettivo così arrecando un nocumento
all’ente locale di oltre 31.000,00 euro.
      Per quanto attiene l’ambito sanitario, sulla base di risultanze
investigative rimesse dalla Guardia di Finanza di Spoleto, sono emersi
plurimi illeciti erariali e penali perpetrati da due dipendenti della
U.S.L. Umbria 2 all’epoca dei fatti, per truffa aggravata, svolgimento
di incarichi extraistituzionali non autorizzati in favore della Valle
Umbra Servizi S.p.A. e della VUS Com S.r.l., false attestazioni di
presenza in servizio mediante alterazione dell’orologio marcatempo
installato presso l’Azienda sanitaria e assenteismo fraudolento.
Costoro sono stati ambedue convenuti in giudizio.
      È stata anche esercitata l’azione di responsabilità a titolo doloso
nei confronti di un Dirigente Farmacista, dipendente della U.S.L.
Umbria 1, per le spese sostenute a vuoto per procedura concorsuale
per due posti di dirigente farmacista, nonché per danno da disservizio
per l’intera durata dei fatti criminosi.
2.2.2. Danni patrimoniali e da lesione alla concorrenza nel settore dei
lavori, delle forniture e dei servizi pubblici -

                                        9
È stato attenzionato un caso unico in Italia di indebito
riconoscimento da parte di ANAS di acconti sugli incentivi ex art. 18
legge n. 109/94 in favore, oltre che dei due Direttori dei lavori e dei
Responsabili del procedimento, di tutti i componenti la Direzione
lavori     nell’ambito   della    realizzazione      della     nuova        direttrice
Civitavecchia - Orte - Rieti, tratto Terni - San Carlo, oggetto di
contestuale procedimento penale. Il pregiudizio erariale ammonta ad
oltre 248.000,00 euro.
         Per la realizzazione di un plesso scolastico provvisorio presso il
Comune di Norcia, a seguito degli eventi sismici del 2016, è stato
quantificato un danno da mancata acquisizione entrate per oltre
84.000,00 euro, arrecato alla Provincia di Perugia, e conseguente
all’omessa applicazione da parte del Responsabile Unico del
Procedimento,        nonché       Direttore    dei         lavori,     di      penali
convenzionalmente        dovute     in   ragione     dei     ritardi    imputabili
all’appaltatore nell’ultimazione della struttura.
         A seguito di articolate e complesse indagini, delegate al Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Terni, è
stato accertato un danno da lesione alla concorrenza per oltre
148.000,00 euro arrecato al Comune di Narni ed addebitato, a titolo di
corresponsabilità parziaria pro quota gravemente colposa in parti
uguali, al Sindaco, al Vice Sindaco ed a due Assessori, in carica
all’epoca dei fatti, nonché ad un dirigente dell’ente, per avere
illecitamente affidato in via diretta il servizio di mantenimento e
custodia dei cani randagi attraverso proroghe reiterate ed illegittime
in palese violazione dell’evidenza pubblica.
         Per tre impianti fotovoltaici, oggetto di ingente investimento da
parte del Comune di Bettona, non sono intervenuti né la costante

                                         10
manutenzione degli impianti, né il monitoraggio degli introiti
derivanti dalla vendita al gestore GSE dell’energia prodotta in
esubero rispetto al fabbisogno complessivo, con conseguente
responsabilità erariale dei preposti all’Area Tecnica dell’ente per quasi
46.000,00 euro.
      Una vicenda clamorosa e foriera di ulteriori sviluppi
pregiudizievoli al pubblico Erario è quella del nuovo “Parco
Acquatico” del Comune di Bastia Umbra in ragione dei costi sostenuti
dall’ente per l’intervento di partenariato pubblico-privato consistito
nell’illegittimo affidamento ad una società cooperativa sportiva
dilettantesca della progettazione, esecuzione e gestione dell’opera. Il
nocumento patrimoniale, suscettibile di aggravio, è pari - allo stato –
a quasi 87.000,00 euro.
      È stato anche emesso atto di citazione in riassunzione nei
confronti di sette convenuti per un importo a danno pubblico arrecato
all’ente regionale di oltre 760.000,00 euro, in relazione alla complessa
vicenda di un progetto teso alla creazione di un Centro di
documentazione nel Parco del Tevere, attraverso interventi di
ristrutturazione e destinazione di un compendio immobiliare. I lavori
di ristrutturazione sono terminati nel 2009, ma l’immobile non ha
ricevuto alcun vincolo di destinazione, né è stato utilizzato sino al
2020, con evidente spreco dei fondi stanziati.
      In ambito sanitario è stata esercitata l’azione di responsabilità
nei confronti dell’allora Direttore della Struttura Complessa di
Radioterapia Oncologica dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di
Terni, e    Presidente della Commissione giudicatrice, nonché nei
confronti del Responsabile della Struttura Semplice di Fisica
Sanitaria dello stesso nosocomio ternano e componente della

                                    11
Commissione, all’epoca dei fatti, per rispondere, a titolo di
corresponsabilità dolosa in via solidale, di danno da lesione alla
concorrenza pari ad oltre 133.000 euro in relazione a procedura di gara
aperta indetta nell’anno 2014 per l’affidamento di appalto misto per
la progettazione e la realizzazione di un nuovo bunker destinato ad
ospitare un acceleratore lineare per la Struttura Complessa di
Radioterapia Oncologica e correlata fornitura di acceleratore lineare
da installare nel bunker all’interno dell’Azienda Ospedaliera.
      I convenuti hanno violato le più elementari regole di condotta
in tema di procedure comparative: hanno condiviso la redazione del
bando con i partecipanti; hanno richiesto ed ottenuto reiterati
“favori” dalla partecipante; incuranti dell’obiettiva incompatibilità,
hanno svolto funzioni (di Presidente e di Commissario) nella
Commissione giudicatrice.
      Ulteriore vicenda, sempre in ambito sanitario e connessa a
procedimento penale in fase dibattimentale, origina dalla turbativa di
una procedura di appalto indetta dall’Azienda Ospedaliera di Terni
per la ristrutturazione di locali destinati ad ospitare la diagnostica per
immagini, attività illecita ascritta ad un ingegnere, membro della
Commissione di gara ed ex direttore dell’U.O.C. di Rieti, in concorso
con un ex dipendente della società risultata aggiudicataria
dell’appalto. Trattasi di un giudizio promosso dalla Procura regionale
Lazio i cui atti – a seguito di declaratoria di incompetenza territoriale
della locale Sezione giurisdizionale – sono stati trasmessi alla Procura
regionale Umbria che ha provveduto alla relativa riassunzione e – con
separato ricorso – al sequestro conservativo dei beni, parzialmente
convalidato con ordinanza della Sezione n. 8/2021. È stata chiesta la
condanna del convenuto al pagamento in favore dell’A.O.S.P. di Terni

                                     12
dell’importo di oltre euro 243.000,00, pari alla differenza tra le offerte,
ovvero, in via subordinata, a quello di circa 365.000,00 euro a titolo di
danno da mancata concorrenza.
2.2.3. Danni da indebita percezione di contributi e finanziamenti
pubblici anche provenienti dall’Unione Europea
      Sono stati emessi plurimi atti di citazione conseguenti alla
dolosa percezione di contributi erogati dall’ente regionale: per la
realizzazione di un Bed & Breakfast nel Comune di Città di Castello,
risultato privo del requisito dell’agibilità con tanto di false
autocertificazioni del beneficiario della somma e di omessa
rendicontazione; per gli eventi alluvionali di novembre 2012 per
omessa rendicontazione delle spese asseritamente sostenute; a fondo
perduto per il sisma del 1997 per la ricostruzione di un opificio
industriale sito nel Comune di Nocera Umbra (PG) (cd. “Operazione
Happy Sheep”). Sono risultate non dovute somme corrisposte da
Invitalia a titolo di agevolazioni per l’incentivazione dell’autoimpiego
finalizzate all’avvio di attività autonoma.
      Alquanto spregiudicata è stata la distrazione di finanziamento a
tasso agevolato concesso da Sviluppumbria in favore di un pastificio
per l’acquisto di impianti destinati ad una nuova linea produttiva e,
di converso, utilizzati per finanziare una propria società collegata per
un danno erariale pari ad oltre 208.000,00 euro.
2.2.4. Danni indiretti da malpractice sanitaria
      Tutte le fattispecie per le quali è stata promossa azione di
responsabilità sono di estrema gravità e risultano accomunate dalla
definitività del danno pubblico che, nella gran parte dei casi, è stato
ingente.

                                     13
Fermo restando che le istruttorie attualmente in essere presso la
Procura regionale riguardano variegate tipologie di ipotesi di
malpractice medica e sinistri occorsi nell’ambito delle Aziende
Ospedaliere di Perugia e di Terni, nonché delle Aziende Unità
Sanitarie Locali Umbria 1 e 2, è opportuno evidenziare che,
limitatamente agli atti di citazione emessi nell’anno 2021, un primo
gruppo alquanto significativo di casi attiene ad asfissia neonatale,
lesione cerebrale grave e permanente, evitabile, di sovente causata da
improprie condotte sanitarie.
      Una ginecologa ed un’ostetrica, dipendenti della U.S.L. Umbria
2, in servizio presso il Polo Ospedaliero di Foligno, sono state
convenute in giudizio per non aver interpretato correttamente il
tracciato   cardiotocografico      fetale,   con   conseguenziale   ritardo
nell’esecuzione del parto operativo ed encefalopatia anossico-
ischemica del neonato con postumi invalidanti permanenti. Di recente
è intervenuta sentenza di condanna pari a euro 190.000,00 totalmente
favorevole alla Procura attrice.
      Un’ostetrica, dipendente della U.S.L. Umbria 1, in servizio
presso l’Ospedale di Gubbio ha omesso la diagnosi di sofferenza fetale
cronica così determinando la nascita di un neonato affetto da grave
patologia encefalica e da epilessia infantile. Nella condotta di un
ginecologo, dipendente della U.S.L. Umbria 1, già Primario
dell’Ospedale di Castiglione del Lago, sono stati ravvisati profili di
responsabilità legati a notevole imperizia nella esecuzione di
accertamenti ecografici con conseguenti mancata diagnosi di
malformazioni multiple fetali e omessa corretta informazione della
gestante non permettendole così di scegliere consapevolmente e
liberamente sul prosieguo della gravidanza essendo ancora nei termini

                                       14
di legge per un’eventuale interruzione volontaria. Il danno pubblico
arrecato all’Azienda Sanitaria ammonta ad oltre 314.000,00 euro.
      A cagione delle macroscopiche negligenze imputabili ad
un’ostetrica in servizio presso l’Ospedale di Narni per avere omesso
tempestivo parto cesareo, scegliendo di portare a compimento il parto
per via naturale che ha condotto ad un ritardo di nascita del neonato
e, dunque, ad una evitabile parentesi di sofferenza fetale ipossica di
uguale durata, la U.S.L. Umbria 2 ha dovuto corrispondere la somma
di 300.000,00 euro.
      Due ginecologi, dipendenti della U.S.L. Umbria 2, hanno
eseguito presso l’Ospedale di Narni, in difetto di idoneo consenso
informato, un intervento di sterilizzazione tubarica su una paziente
con modalità alquanto censurabili, rivelatosi totalmente fallimentare
tanto da determinare una gravidanza indesiderata ed ectopica andata
incontro ad aborto spontaneo con necessità di ulteriore intervento
chirurgico, danno anatomico ed incremento di rischio per gravidanze
ectopiche.
      Un secondo gruppo di casi concerne interventi di chirurgia
ortopedica.
      Due chirurghi ortopedici, all’epoca dei fatti, dipendenti della
U.S.L. Umbria 2, in servizio presso il Presidio Ospedaliero di Orvieto,
sono stati convenuti in giudizio a titolo gravemente colposo pro quota
parziaria per l’importo di euro 260.000,00 per avere arrecato ad una
paziente un rilevante danno neurologico da lesione iatrogena completa
irreversibile del nervo ascellare con perdita di funzionalità dell’arto
superiore destro.
      Presso l’Ospedale di Foligno, una paziente, operata al polso, ha
subito la lesione completa del nervo mediano. Dal sinistro è scaturito

                                   15
un contenzioso risarcitorio che è stato definito in via transattiva sulla
base di C.T.U. medico-legale sfavorevole all’Azienda Sanitaria ed all’
ortopedico. Il danno indiretto arrecato all’ente regionale ammonta ad
euro 105.000,00.
      Due sinistri occorsi alla stessa paziente presso l’Ospedale di
Orvieto, fra cui l’imperito ed imprudente trattamento chirurgico di
frattura con sistema “Miros” e conseguente mancato consolidamento
della stessa, ha determinato un esborso di 88.000,00 euro.
      Ad una paziente, sottoposta ad un intervento chirurgico
correttivo all’alluce valgo presso l’Ospedale di Narni, è stata arrecata
una lesione degenerata ad infezione sino all’amputazione della coscia
ed al decesso.
      Infine, un’ulteriore fattispecie attiene alla tragica vicenda del
sinistro suicidario di un’adolescente di sedici anni, gettatasi dal
tredicesimo piano di un palazzo, a seguito di un’errata, carente ed
inadeguata diagnosi psichiatrica, da cui è scaturito un contenzioso
civile risarcitorio definito con esito di soccombenza anche della U.S.L.
Umbria 2 come da sentenza della Corte d’Appello di Perugia,
confermativa di quella di primo grado. L’esborso finanziario pari a €
266.877,26 è stato imputato a titolo gravemente colposo ad uno
psichiatra allora dipendente della predetta Azienda Sanitaria. Di
recente, è stata emessa sentenza di condanna con applicazione del
potere riduttivo.
2.2.5. Danni indiretti da contenzioso attivo o passivo con esito di
soccombenza dell’Amministrazione Pubblica
      La conclamata mala gestio di un contenzioso civile risarcitorio,
promosso dal Comune di Foligno e che ha visto l’ente soccombente
sino in Cassazione, ha comportato un rilevante nocumento

                                    16
patrimoniale addebitato a due Legali interni, al Sindaco in carica
all’epoca dei fatti e al Segretario Generale.
      Comportamenti processuali estremamente gravi ed errori
inescusabili che ne hanno obiettivamente pregiudicato l’esito hanno
connotato la vicenda del cd. “camice bianco” ovvero del contenzioso
laburistico promosso da alcuni infermieri dipendenti della U.S.L.
Umbria 1 per il riconoscimento, nell’ambito del trattamento
retributivo, del tempo necessario ad indossare la tenuta da lavoro.
      Di conseguenza, sono stati citati in giudizio sia il Dirigente degli
Affari Legali, nonché incaricato della difesa aziendale, sia i Direttori
Generali in carica all’epoca dei fatti, per un importo pari a circa
118.000,00 euro.
      Nell’ambito di una procedura comparativa indetta dal Comune
di Scheggino per il conferimento di incarico professionale, è stata
“preferita” una collaboratrice dell’allora Sindaco in luogo del
candidato più titolato e meritevole con conseguente contenzioso
passivo risarcitorio delle cui ricadute finanziarie sull’ente sono stati
chiamati a rispondere i componenti della Commissione giudicatrice.
Sempre in tema di contenzioso passivo risarcitorio con esito
sfavorevole all’Amministrazione, un Dirigente Scolastico di Terni è
stato convenuto in giudizio per le conseguenze pregiudizievoli
all’Erario da infortunio sul lavoro occorso ad una collaboratrice
scolastica.
2.2.6. Danni conseguenti alla mala gestio del patrimonio pubblico
nonché in materia di urbanistica e lottizzazione
      Si segnala una plateale vicenda di gestione scellerata del
patrimonio pubblico: l’area di proprietà della Provincia di Terni sita
nel Capoluogo, in viale Trieste, già affidata alla società Globus Tenda,

                                     17
destinata ad ospitare spazi e strutture per il limitrofo plesso scolastico,
versa da quasi un decennio in condizioni di grave degrado, senza che
l’ente - sino all’intervento della Procura contabile - abbia inteso porvi
fattivamente rimedio. Né la Provincia di Terni ha prospettive di
recupero degli importi maturati dal privato detentore a titolo di
canoni dovuti (a partire dal 1999), ma non corrisposti, atteso che la
società è fallita e non c’è alcun attivo da ripartire. Il pubblico
nocumento ammonta ad oltre 87.000,00 euro ed è stato addebitato al
Presidente della Giunta Provinciale e ad un Assessore in carica
all’epoca dei fatti, nonché all’allora Dirigente del Settore Finanziario
ed al Segretario Generale.
      Dalla gestione alquanto censurabile degli oneri derivanti da
un’urbanizzazione di lottizzazione presso il Comune di Gubbio è
derivato un pubblico nocumento per l’importo complessivo di circa
103.000,00 euro, addebitato a due Dirigenti dell’ente per avere
prestato il proprio assenso alla edificazione ed alla successiva
abitabilità di edifici di nuova realizzazione in località Madonna del
Ponte, in difetto della esecuzione e del collaudo delle dotazioni
prescritte e, comunque, della mancata acquisizione al patrimonio
comunale     delle   opere   di   urbanizzazione     primaria    afferenti
all’intervento.
      Ulteriore fattispecie ha riguardato il Comune di Preci che, fra il
2012 e il 2015, ha realizzato con finanziamento erogato dalla Regione
Umbria, un progetto di riqualificazione dell’area dell’antico mulino
all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, realizzandovi uno
spazio per la sosta camper. Tuttavia, la riqualificazione ha interessato
aree private e non pubbliche. A seguito della notifica dell’atto di
citazione a due tecnici comunali, per la somma di 200.000,00 euro,

                                     18
dette aree, eccettuata una, sono state acquisite al patrimonio
dell’ente.
2.2.7. Danno da mancata acquisizione di entrate tributarie
       A seguito dei rilievi formulati in sede di verifica amministrativo-
contabile dall’Ispettorato generale di finanza - M.E.F. – R.G.S.,
condotta sulla società partecipata Azienda Speciale Multiservizi
(A.S.M.) di Terni, sono emerse rilevanti criticità relativamente ai
mancati incassi della TARI da parte del Comune di Terni per l’anno di
imposta      2014.   L’istruttoria   ha    evidenziato     notevoli     carenze
organizzative e nell’espletamento del servizio che, per quanto
concerne l’accertamento e la riscossione, non è stato svolto, con
conseguente prescrizione di ampia parte dei relativi crediti. È stato
quantificato un danno pubblico di rilevante entità pari a circa
600.000,00 euro addebitato a sette convenuti.
2.3.    RITO SANZIONATORIO -DISSESTO DI ENTE LOCALE

       La Procura ha chiesto di accertare, a titolo di colpa gravissima,
la corresponsabilità di nove Amministratori locali, in carica all’epoca
dei fatti, nella causazione del dissesto finanziario del Comune di Terni
e, per l’effetto, l’emissione di decreto di condanna al pagamento della
sanzione di cui all’art. 248, comma 5, del T.U.E.L. in favore dell’ente,
nonché di dichiarare nei confronti dei medesimi convenuti la
sussistenza dei presupposti per l’applicazione di sanzione di status. È
intervenuto     decreto    di   condanna     n.   2/2021     con      esclusione
dell’applicazione della sanzione interdittiva perché non oggetto di
autonoma valutazione riservata al giudice contabile. Detto decreto è
stato opposto dai convenuti.
2.4.    CITAZIONI    PER AZIONE DI SIMULAZIONE       E/O DI REVOCATORIA

ORDINARIA

                                      19
E’ stata promossa azione di simulazione e di revocatoria nei
confronti dell’ex responsabile SUAP del Comune di Terni, condannato
dalla Corte dei conti in via definitiva al risarcimento in favore
dell’ente per un importo di oltre 865.000,00 euro in conseguenza
dell’adozione di provvedimento di voltura illegittimamente assunto a
titolo gratuito, senza previsione del contributo di costruzione in totale
difetto dei presupposti giustificativi di esenzione del soggetto
richiedente dal pagamento del corrispettivo.
      Il convenuto, con la connivenza del coniuge e della cognata,
parimenti convenute, ha tentato di sottrarre scientemente le garanzie
patrimoniali all’esecuzione della pronuncia contabile.
      Con sentenza n. 90/2021 sono state integralmente accolte le
domande della Procura attrice.
2.5. ATTIVITÀ   DI MONITORAGGIO SULL’ESECUZIONE DELLE SENTENZE DI

CONDANNA

      Nell’anno 2021 la Sezione giurisdizionale ha emesso 14 sentenze
di condanna (7 nell’anno precedente) per un totale capitale da risarcire
iniziale pari ad € 957.677,05 (€ 214.905,79 nell’anno precedente) e 3
ordinanze (4 nell’anno precedente) pronunciate in sede monitoria per
un ammontare pari ad € 17.991,28.
      Si segnalano le seguenti sentenze:
    I. N. 38/2021: Indebita percezione di contributi per attività di
formazione.
   II. N. 73/2021 e n. 77/2021: Malpractice medica – Decesso di
paziente per erronea somministrazione di farmaco in sovradosaggio
spropositato da parte di Specializzande – Omessa vigilanza del medico
strutturato – Inidonea organizzazione della struttura nosocomiale.

                                    20
III. N. 74/2021: Finanziere infedele – Illeciti concussivi – Danno da
tangente.
  IV. N. 85/2021: Omessa attività di controllo e di vigilanza sulla
corretta gestione degli impianti sportivi da parte del concessionario, il
quale introitava le tariffe d’uso che, da convenzioni adottate tra le
parti, sarebbero spettate al Comune.
   V. N. 93/2021: Valore della prova informatica in sede erariale –
Accessi abusivi ai sistemi informatici dell’Agenzia delle Entrate.
  VI. N. 94/2021: “Operazione Panacea” Lazio ed Umbria - Indebita
percezione dell’indennità di esclusività non dovuta attesa l’attività
professionale illecitamente prestata da tre medici pubblici intranei
presso uno Studio medico sito nel Lazio – Illecito erariale ascritto a
titolo doloso.
 VII. N. 95/2021: Lavori per la realizzazione di caserma dei
Carabinieri – Tardiva esecuzione di giudicato amministrativo
formatosi in ordine ad una procedura espropriativa degenerata in
occupazione usurpativa.
      L’importo di cui alle sentenze di condanna di secondo grado, di
conferma o in riforma di quelle rese dalla Sezione, è pari ad €
1.919.857,40.
      Al riguardo, si evidenzia che, con sentenza n. 58/2021, la III
Sezione Centrale d’Appello ha dichiarato inammissibile l’impugnativa
proposta dal convenuto, condannato in primo grado ad importi
rilevanti per circa cinque milioni di euro per indebita percezione di
finanziamenti a carico del bilancio comunitario e di quello nazionale.
La condanna di un ex Ufficiale Medico dell’Esercito italiano a circa
118.000,00 euro, corrispondenti alle retribuzioni indebitamente
percepite nel periodo nel quale il medesimo, in costanza di malattia,

                                    21
espletava altra attività lavorativa, è stata confermata dalla sentenza
della III Sezione n. 325/21.
      Parimenti confermata, con sentenza n. 341/2021 della II
Sezione, la condanna di un Capogruppo di Gruppo consiliare regionale
per l’indebito rimborso di spese non inerenti al mandato istituzionale
per oltre 48.000,00 euro.
      È stato rigettato l’appello proposto da un assistente capo della
Polizia di Stato per assenteismo fraudolento (sentenza Sez. II Centrale
n. 398/2021).
      Nel corso dell’anno è stata svolta attività di monitoraggio
dell’esecuzione di 221 provvedimenti di cui 213 sentenze e 8 ordinanze
pronunciate in sede monitoria.
      Sono state impartite istruzioni per vigilanza relativamente a
circa 67 provvedimenti e sono stati esaminati 9 piani di rateizzazione,
di cui 7 approvati.
      Nell’anno 2021 sono stati monitorati recuperi di importi relativi
a sentenze di condanna e ordinanze pronunciate in sede monitoria per
un importo complessivo di € 528.815,37 (€ 211.268,64 nell’anno
precedente di cui € 4.876,52 recuperi in sede di rito monitorio).
      Gli importi recuperati sono da riferire ad amministrazioni
statali per € 18.531,33, agli enti locali per € 45.253,00, alle regioni per
€ 3.112,86 e ad altri enti per € 461.918,18.

3.     CONCLUSIONI E RINGRAZIAMENTI
      All’inizio di questo mio intervento ho evidenziato che la
giornata dell’inaugurazione dell’anno giudiziario serve anche a
delineare la linea di condotta dell’Ufficio nell’anno appena iniziato che

                                     22
dovrà necessariamente tenere conto dell’auspicato avvio dei
programmi di spesa legati al Piano di Ripresa e Resilienza.
      Particolare e prioritaria attenzione verrà posta, come da
indicazioni della Procura Generale, alle procedure di spesa che si
attiveranno con le risorse europee del Recovery Fund proprio
nell’ottica, prima indicata, di garantire, attraverso il contrasto alla
frode nazionale, lo stesso bilancio dell’Unione.
      Ciò non distoglierà l’attenzione da altre e complesse vicende che
riguardano molteplici e variegate ipotesi di illeciti erariali.
      Mi avvio alla conclusione ribadendo che il particolare momento
storico che stiamo vivendo impone alle Procure della Corte dei conti
un apporto professionale ancor più stringente nel pieno rispetto del
ruolo che la Costituzione assegna alla Magistratura contabile e nella
scrupolosa osservanza delle garanzie che l’ordinamento prevede per i
destinatari dell’attività requirente, al fine di perseguire il buon
andamento, l’amministrazione efficiente, la giustizia tempestiva a
garanzia e a tutela delle risorse pubbliche destinate alla comunità
amministrata.
      Prima di concludere, sento il dovere di esprimere il mio
ringraziamento ai miei due validissimi Colleghi, con i quali condivido
l’esercizio della funzione requirente, per l’impegno profuso e l’elevata
professionalità, doti che hanno permesso un risultato di lavoro
particolarmente lusinghiero.
      Un significativo e vivo sentimento di gratitudine va anche
quest’anno al personale amministrativo che ha collaborato e collabora
tuttora in maniera encomiabile.
      Un ringraziamento al Sig. Presidente, ai Colleghi ed al personale
amministrativo della Sezione Giurisdizionale, le cui pronunce (quale

                                      23
che sia l’esito per le azioni introdotte dalla Procura) formano una
giurisprudenza meditata, significativa ed autorevole, attentamente
valutata da questa Procura anche nelle fisiologiche ipotesi nelle quali
si decida di proporre appello alle Sezioni Centrali.
      Ringrazio altresì il Sig. Presidente, i Colleghi ed il personale
tutto della Sezione regionale di controllo, nonché il Dirigente del
Servizio Amministrativo Unico Regionale ed il suo personale per la
efficace collaborazione prestata alle attività di questa Procura.
      Un saluto ai Colleghi delle altre Magistrature e, in particolare, ai
Colleghi delle Procure della Repubblica del Distretto con i quali
questa Procura regionale è in continuo contatto.
      Un sentito grazie va poi alla Guardia di Finanza, all’Arma dei
Carabinieri ed alle altre forze di polizia che, con abnegazione e
notevole spirito di servizio, uniti ad altrettanta passione e
professionalità, hanno contribuito ad accrescere il nostro impegno
nella lotta comune contro gli sprechi di denaro pubblico.
      Mi sia consentita una menzione speciale per il Comandante
Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, Antonella Casazza,
prima donna in Italia a rivestire nel Corpo il grado di Colonnello, e con
la quale vi è stata una proficua collaborazione per delicate e complesse
indagini presso la Procura regionale per il Lazio.
      La sua disponibilità e il suo garbo, uniti alla sua elevata
professionalità e al suo acume investigativo, la rendono una
compagna di lavoro insostituibile.
       Un    particolare    saluto   desidero    inoltre    rivolgere   ai
rappresentanti della classe forense per il continuo, leale e proficuo
confronto con questa Procura.

                                     24
Nel confermare il notevole impegno personale e di tutta la
Procura contabile a tutela dell’Erario e nell’interesse ultimo della
collettività locale, chiedo al sig. Presidente, al termine degli interventi
programmati, di voler dichiarare aperto l’anno giudiziario 2022 della
Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Umbria.

      Perugia, 4 marzo 2022

                      IL PROCURATORE REGIONALE

                              Rosa Francaviglia

                                     25
Tabelle e grafici

       26
TABELLA 1

       INFORMATIVE ERARIALI E DENUNCE ANNO 2021

           AMMINISTRAZIONI DANNEGGIATE
STATO                                             32
ENTI LOCALI                                      233
AZIENDE USL E OSPEDALIERE                         26
ORIGINE DENUNCIANTE
AUTORITA’ GIUDIZIARIE                             8
ORGANI DI POLIZIA                                23
PROCURE DELLA REPUBBLICA (EX ART. 129 DISP.       4
ATT. C.P.P.)
AMMINISTRATORI E DIRIGENTI DEI SERVIZI (ART.53   189
R.D. 1214 DEL 1934)
ORGANI DI CONTROLLO (CORTE DEI CONTI,             9
RAGIONERIE, CO.RE.CO)
VERIFICHE AMMINISTRATIVO –CONTABILI (I.G.F.-      3
P.C.M.)
SINDACI E REVISORI DEI CONTI                      0
ASSOCIAZIONI E RAPPRESENTANTI POLITICI E         14
SINDACI
CITTADINI                                        22
STAMPA ED ALTRI MEZZI DI INFORMAZIONE            19
TOTALE                                           291

                           27
TABELLA 2

                  ATTIVITA’ DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2021

Nuove istruttorie                                          291
Archiviazioni immediate                                    954
Archiviazioni istruttorie                                  143
Inviti a dedurre                                            62
Atti di citazione                                           53
Atti di citazione in riassunzione                           2
Ricorsi per applicazione di sanzione pecuniaria             1
Atti di appello                                             3
Giudizi resa di conto                                      206
Richieste istruttorie                                      871
Sequestri conservativi                                      2
Sequestri documentali                                       1
Ricorsi per azione di simulazione e revocatoria             1
Istanze di proroga                                          1
Istanze di fissazione di udienza in prosecuzione giudizi    3
Partecipazione ad udienze                                   13
Esame relazioni conti giudiziali                           292
Pec inviate                                                2071
Per ricevute                                               3208
Istruttorie pendenti al 01.01.2021                         545
Istruttorie pendenti al 31.12.2021                         433

                                         28
TABELLA 3

                 MONITORAGGIO ESECUZIONE SENTENZE

                                                         DATI ANNO
           DATI MONITORAGGIO ANNO 2021
                                                           2020
ESECUZIONE:                                       76        75
 - istruzioni impartite per vigilanza (articoli
                                                  67        70
214/216 c.g.c.)
 - esame dei piani di rateizzazione (art. 215
                                                  9          4
c.g.c.)
 - accertamenti patrimoniali (art. 216 c.g.c.)               1

RECUPERI IN:
- sede monitoria (art. 131 c.g.c.)          10.044,52     4.876,52
- sede di rito abbreviato (art. 130 c.g.c.) 200.000,00
- sede di conversione di sequestro
- esecuzione amministrativa di sentenze     310.453,53   180.263,56
- esecuzione coattiva di sentenze            8.317,32     26.128,16
TOTALE RECUPERI                             528.815,37   211.268,24
                     INCASSI RIPARTITI PER ENTE
Stato                                       18.531,33    35.613,31
Enti Locali                                 45.253,00    27.654,88
Regioni                                      3.112,86    25.756,71
Altri Enti                                  461.918,18   122.243,74
                                     TOTALE 528.815,37   211.268,64

                                       29
30
31
32
33
Puoi anche leggere