Il silenzio attivo per rigenerare l'attenzione dei bambini
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L’ARTE DEL SILENZIO Il silenzio attivo per rigenerare l’attenzione dei bambini © Alice Venturella, LEAF-UniVDA Una pratica Ai bambini piace il silenzio. Nella mia esperienza personale, che la fatica mentale. La fatica men- tale si manifesta come perdita di di gioco derivata si è sviluppata nel corso di ol- tre quindici anni di osservazioni capacità di inibire gli stimoli che possono distrarre. Così, dopo un dalla mindfulness sperimentali, mi sono reso conto periodo più o meno lungo in cui che i bambini vivono in ambien- utilizziamo l’attenzione diretta, ti molto rumorosi. I bambini non cominciamo a sentire la fatica conoscono il silenzio, ma quando mentale e a distrarci. Giuseppe Barbiero lo assaggiano e imparano a uti- Nel 2005 sono venuto a cono- Ricercatore di Ecologia (BIO/07), lizzarlo, acquisiscono una compe- scenza di un’esperienza di silen- LEAF – Laboratorio tenza che aiuta loro a controllare zio molto particolare, condotta di Ecologia Affettiva, lo stress e a recuperare dalla fa- nella scuola primaria di Gerbole Università della Valle d’Aosta tica mentale. di Rivalta (To) dalla maestra Ma- Personalmente pratico il silenzio ria Ferrando (2007) e dalla mo- da trentacinque anni, nella forma naca buddhista Doju Dinajara della “meditazione di consapevo- Freire. Ferrando aveva inserito lezza”, nota come mindfulness. nell’offerta formativa il modulo Conosco la sua efficacia, sin da educativo “Spazio al Silenzio” di quando utilizzavo la mindfulness Freire (2007) e aveva osservato per ridurre lo stress e migliorare che la pratica di silenzio miglio- GENNAIO 2021 la lucidità mentale prima delle rava la capacità di attenzione partite di pallacanestro. Per cui dei bambini a scuola. Un risultato non sono rimasto sorpreso che notevole, visto che la perdita di il silenzio potesse essere efficace attenzione è uno dei problemi più anche a scuola. La scuola richie- frequentemente segnalati dalle de ai bambini un’elevata capacità insegnanti di scuola primaria. Da di concentrazione, di attenzione questa meravigliosa esperienza diretta. Purtroppo, l’attenzione di- ho tratto ispirazione per condurre g.barbiero@univda.it retta tende a esaurirsi e insorge la mia ricerca sul silenzio attivo. 33
L’APPROFONDIMENTO e il sottoscritto (ecologo) e insie- me abbiamo elaborato un proto- collo sperimentale con il quale ve- rificare l’efficacia della pratica del silenzio attivo nella rigenerazione dell’attenzione diretta dei bam- bini. I risultati sono interessanti: il modulo didattico “Spazio al Si- lenzio” contribuisce a rallentare la frequenza cardiaca nei bam- bini, senza modificare l’omeosta- si pressoria. Sebbene le bambine appaiano più ricettive al silenzio attivo dei maschi, la partecipazio- ne alle attività di silenzio attivo ha reso tutti – bambini e bambine – più tranquilli, ma soprattutto rige- nerati al punto da eseguire il test di attenzione diretta e sostenuta © Alice Venturella, LEAF-UniVDA più velocemente e in modo più Silenzio attivo: e affettivo-emotivo. In particola- preciso rispetto al gruppo di con- le premesse teoriche re, è stato dimostrato che la min- trollo. Abbiamo quindi ipotizzato C’è silenzio e silenzio. C’è un si- dfulness migliora la capacità at- che la rigenerazione della capa- lenzio che possiamo definire tentiva (Semple, 2010) attraverso cità attentiva derivi dalla fascina- passivo, imposto dall’esterno, la rigenerazione dell’attenzione zione esercitata dal modulo “Spa- dove si trattiene la voce, ma non diretta (Kaplan, 2001), median- zio al Silenzio”, che consentirebbe i pensieri. È un silenzio che crea te un meccanismo di attivazione all’attenzione diretta di riposare un vuoto che deve essere pron- dell’attenzione involontaria, noto momentaneamente innescan- tamente colmato con qualcosa come fascinazione. Sappiamo do così l’attenzione involontaria che attragga l’attenzione, faccia che gli adulti che praticano da come previsto dalla Teoria della convergere i pensieri, altrimenti il tempo la meditazione di consa- Rigenerazione dell’Attenzione di silenzio si perde. E c’è un silenzio pevolezza si dimostrano più abili Stephen Kaplan (1995). attivo, che sorge dall’interno. È un nei test di attenzione sostenuta silenzio pieno che apre a una di- rispetto a coloro che non la prati- Rigenerare l’attenzione mensione nuova dell’attenzione e cano (Chambers et al., 2008). dopo una fatica mentale rende l’azione fluida ed efficace Il modulo educativo “Spazio al (Barbiero, 2007). Nella sua forma Il modulo educativo Silenzio” è un’attività prevalente- essenziale la mindfulness è una “Spazio al Silenzio” mente ludica. Poiché gli psicologi pratica di silenzio attivo, che of- Poiché la fascinazione può esse- ritengono che il gioco di per sé fre l’opportunità di sperimentare re coltivata attraverso la mind- stimoli l’attivazione dell’attenzione momenti di sospensione dai mol- fulness (Kaplan, 2001), Doju Di- involontaria dei bambini, consen- teplici stimoli sonori e visivi e di najara Freire, monaca buddhista tendo all’attenzione diretta di rige- entrare in relazione con il proprio di tradizione Zen ha sviluppato nerarsi (Kaplan, 1995), Rita Berto spazio interiore. “Spazio al Silenzio”, una proposta ed io abbiamo provato a verifica- La mindfulness è una pratica che educativa mirata ai bambini del- re la differenza tra il silenzio attivo deriva dalle tradizioni spiritua- la scuola primaria (Freire, 2007). e il gioco nel migliorare la presta- GENNAIO 2021 li del Buddhismo (Siegel, 2007) “Spazio al Silenzio” si compone di zione attentiva (Berto e Barbiero, e che a sua volta è all’origine di silenzio e di giochi concepiti per 2012). Abbiamo così distinto i due numerose tecniche per combat- attivare l’attenzione involontaria momenti: da un lato il modulo di- tere lo stress (Kabat-Zinn, 2005). nei bambini (Scheda 1). dattico del “Gioco Cooperativo” Le ricerche dimostrano che, negli Nel 2006 abbiamo così costituito (Bello et al., 2002), costituito da adulti, la mindfulness può favorire un team di ricerca che compren- giochi che stimolano il compor- la sensazione di benessere (Ho- deva Maria Ferrando (maestra), tamento empatico nei bambini rowitz, 2010) e indurre cambia- Doju Dinajara Freire (monaca), (Jelfs, 1982), dall’altro il modulo menti duraturi a livello cognitivo Rita Berto (psicologa ambientale) didattico “Spazio al Silenzio” (Frei- 34
L’ARTE DEL SILENZIO Scheda 1 - Il modulo didattico “Spazio al Silenzio” “Spazio al silenzio” è un modulo didattico che ha l’obiettivo di introdurre i bambini e gli insegnanti nella dimensione del silenzio attraverso uno specifico percorso di silenzio attivo (Freire, 2007). È articolato in sei incontri con insegnanti, bambini e genitori. Qui sono riportati esempi di conduzione degli incontri con i bambini nelle classi. GLI INCONTRI CON I BAMBINI DELLE CLASSI Agli incontri di preparazione con gli insegnanti seguono tre incontri con i bambini. Nel primo incontro “Respirare in silenzio” i bambini imparano la pratica del silenzio attivo, nel secondo “Imparando dagli animali” comprendono come svilupparla e infine nel terzo “Lenti e delicati” viene introdotto il tema della “presenza mentale” o della “attitudine di serena consapevo- lezza”, attraverso la presa di coscienza della propria respirazione. L’insegnamento della pratica del silenzio attivo avviene nel rispetto dei tempi e delle esigenze dei bambini. Primo incontro: “Respirare in silenzio” Nel primo incontro viene insegnato ai bambini semplice- di respirazione in determinate posture, insegnanti ed alun- mente ad ascoltare il proprio respiro attraverso la ricer- ni imparano ad allentare la tensione e l’ambiente – inteso ca della postura migliore per poterlo cogliere. Insegnanti come luogo di pratica del silenzio attivo – diventa così più e alunni imparano a condividere un momento di silenzio, tranquillo, meno esigente. È questo forse uno dei momenti anche se di soli pochi minuti, in modo naturale, senza la più toccanti dell’intera esperienza, quando adulti e bambini ricerca di un risultato particolare. Infatti, non si tratta di un percepiscono una capacità collettiva, e non solo personale, silenzio imposto ai bambini come avviene normalmente a di cogliere e condividere gli stati emotivi interiori degli altri scuola, ma di un’esperienza che si condivide in silenzio. Pra- esseri umani presenti. ticando insieme giochi non verbali in cui si svolgono esercizi Secondo incontro: “Imparando dagli animali” Nel secondo incontro, che ha luogo a circa una settimana minato contesto. Durante l’esercizio, i bambini sono invitati di distanza dal primo, si propone un’animazione teatrale. I inoltre ad “ascoltare” con tutto il corpo: dagli animali imitati bambini sono invitati a un gioco d’imitazione degli animali. imparano a svolgere un’azione per volta (gli animali si con- Ogni bambino è libero di scegliere l’animale che desidera, centrano totalmente su ciò che fanno), a non sprecare (gli e in silenzio, ne imita le posture e i gesti: la ricerca del cibo, animali mangiano e bevono solo ciò che serve, senza ecce- dell’acqua, trovare o costruire il proprio rifugio, prendersi dere), a rimanere in vigile osservazione dell’ambiente in cui cura di sé e della prole, riposarsi, svegliarsi, ascoltare i ri- vivono anche quando non hanno altro da fare (gli animali chiami degli altri animali e così via. Si tratta di un’esperien- non si annoiano) e così via. A partire dal gioco vissuto, si za elementare di contagio emotivo. Attraverso l’imitazione sviluppano poi con i bambini conversazioni e riflessioni su motoria i bambini tendono a produrre uno stato emotivo argomenti quali il rispetto della Natura, dell’ambiente e di simile a quello che secondo la propria immaginazione è (o tutti gli esseri che ne fanno parte. dovrebbe essere) quello dell’animale imitato in quel deter- Terzo incontro: “Lenti e delicati” Il terzo incontro si svolge a distanza di circa un mese dal essi sfiorano durante l’esercizio. A partire dal gioco vissuto, i secondo e ha come tema la lentezza e la delicatezza. Dopo bambini sono poi guidati nelle riflessioni circa il legame che gli esercizi preliminari di silenzio attivo, i bambini sono invi- ciascuno di noi ha con la Natura, per sviluppare un approc- tati a imitare le nuvole che attraversano pacificamente sen- cio che può essere più leggero, delicato e in definitiva più za attrito qualsiasi ostacolo. Il senso della leggerezza che i rispettoso. In questo incontro è possibile anche condividere bambini sperimentano nell’imitazione motoria delle nuvole tra tutti i presenti (bambini, maestre, conduttore) alcune ri- tende a produrre nei bambini uno stato emotivo positivo nei flessioni e osservazioni che possono derivare anche dagli confronti delle altre persone o degli oggetti presenti nello incontri precedenti. spazio in cui si trovano e con i quali sono in relazione e che GENNAIO 2021 re, 2007), costituito da esercizi che bambini. Al primo gruppo ab- a cui abbiamo proposto il modulo introducono al silenzio attivo. biamo proposto il gioco (“Gioco “Gioco Cooperativo” apparivano Il nostro obiettivo era di confron- Cooperativo”) al secondo grup- più pronti a utilizzare l’attenzio- tare l’efficacia di ciascun modulo po il silenzio attivo (“Spazio al ne diretta, ma la loro capacità di nella rigenerazione dell’attenzio- Silenzio”). Abbiamo misurato la concentrazione si esauriva abba- ne dopo una fatica mentale. Ab- prestazione attentiva dei bambi- stanza in fretta. I bambini a cui ab- biamo eseguito un’osservazione ni per cinque mesi consecutivi. A biamo proposto il modulo “Spa- longitudinale su due gruppi di distanza di cinque mesi, i bambini zio al Silenzio”, usavano invece 35
L’APPROFONDIMENTO l’attenzione diretta in maniera più della Natura? Questa era la do- accorta ed efficiente e la loro ca- manda di ricerca del program- pacità di concentrazione era di- ma “Nuova Architettura Sensibile ventata più robusta. Nel suo po- Alpina” (2016-2019) condotto dal tere rigenerativo dell’attenzione, il Laboratorio di Ecologia Affettiva silenzio attivo richiede tempo per (LEAF) dell’Università della Valle acquisire l’abilità, ma comporta d’Aosta, che ha realizzato a Gres- un effetto più duraturo. soney-la-Trinité (Ao) la prima scuola biofila in Italia. La scuola Silenzio e Natura: primaria di Gressoney-La-Trinité lo “Standard di Etroubles” è una piccola scuola di montagna Anche la Natura può favorire il che serve ogni anno una ventina processo di rigenerazione dell’at- di bambini. L’intervento di riquali- tenzione dopo una fatica mentale ficazione edilizia ha integrato l’a- (Barbiero, 2009). A questo scopo spetto energetico con la proget- abbiamo studiato la rigenera- tazione biofila e ha investito tutti © Alice Venturella, LEAF-UniVDA zione dell’attenzione diretta dei gli ambienti con la trasformazio- sperimentale, il 17 luglio 2019 la bambini dopo una fatica mentale ne dell’aula mensa in un’aula scuola primaria è stata registrata in tre ambienti diversi: polivalente chiamata Aula Rige- per essere sottoposta al proces- 1) l’aula scolastica, utilizzando il nerativa (Scheda 2). La proget- so di certificazione Living Building silenzio attivo (“Spazio al Silen- tazione biofila (biophilic design) Challenge (LBC), prima scuola zio”) come agente rigenerativo; è un tipo di progettazione edilizia europea che possiede i requisiti di 2) il cortile della scuola, utilizzan- che realizza ambienti artificia- biophilic design richiesti dal siste- do il gioco come agente rige- li ricchi di Natura (Kellert, 2008). ma di certificazione. nerativo (“Gioco Libero”); Nell’intervento di riqualificazione La riqualificazione edilizia era 3) un bosco alpino, utilizzando la della scuola abbiamo inserito tutti solo la premessa necessaria ma Natura come agente rigenera- i quattordici modelli di progetta- non sufficiente per creare uno tivo (“Bosco Alpino”). zione biofila oggi maggiormente “spazio didattico rigenerativo”. Poiché il bosco alpino scelto per in uso (Browning et al., 2014) e Per questa ragione, il primo anno l’osservazione sperimentale si considerati più rilevanti (Bolten e del programma di ricerca NASA trova entro i confini territoriali del Barbiero, in stampa). Dopo l’inter- (2016-2017) è stato dedicato allo comune di Etroubles (Ao) abbia- vento di riqualificazione edilizia studio delle attività didattiche mo proposto il nome di “Stan- abbiamo poi seguito e monitora- svolte normalmente a scuola, dard di Etroubles” per descrivere to l’attività didattica nei successi mentre l’intervento di riqualifica- il principale risultato della nostra due anni. Al termine dell’attività zione edilizia e di progettazione ricerca: il bosco è l’ambiente di gran lunga preferito dai bambini Scheda 2 - Correlazione tra i quattordici pattern di progettazione biofila (Browning et al., 2014) e la loro implementazione nelle aule scolastiche della scuola primaria come luogo di rigenerazione da di Gressoney-La-Trinité (Ao): Aula Sud-Ovest (SW), Aula Sud-Est (SE) e Aula Rige- una fatica mentale (Berto et al., nerativa (ex aula mensa) 2012). Un risultato in realtà già os- servato in maniera empirica dagli 1. Relazione visiva con la Natura (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa) insegnanti delle scuole all’aperto 2. Relazione non visiva con la Natura (Aula Rigenerativa) e perciò abbastanza prevedibile. 3. Stimoli sensoriali non ritmici (Aula Rigenerativa) Ciò che invece non era prevedi- 4. Variabilità della temperatura e del flusso d’aria (Aula SW, Aula SE, Aula bile era che i bambini trovassero Rigenerativa) il silenzio attivo più rigenerativo 5. Presenza dell’acqua (Aula Rigenerativa) GENNAIO 2021 del gioco, nonostante la pratica si 6. Luce diffusa e dinamica (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa) svolgesse in aula, mentre il gioco 7. Relazione con i sistemi naturali (Aula SE) nel cortile della scuola. 8. Pattern e forme biomorfiche (Aula SW, Aula SE) 9. Relazione materiale con la Natura (Aula SW, Aula SE, Aula Rigenerativa) Silenzio e didattica: l’esperienza 10. Ordine e complessità (Aula SW, Aula SE) 11. Prospettiva (Aula SE) di Gressoney-La-Trinité 12. Rifugio (Aula SW) Cosa succede quando uniamo il 13. Mistero (Aula Rigenerativa) potere rigenerativo del silenzio 14. Rischio e pericolo (Aula Rigenerativa) attivo con il potere rigenerativo 36
L’ARTE DEL SILENZIO biofila è stato condotto durante tura nel ridurre il tempo neces- 2017). Una scuola dove sia possi- l’estate del 2017. Per favorire la sario ai bambini per rigenerare bile svolgere didattica all’aperto, corretta fruizione degli ambienti l’attenzione diretta dopo una dove l’aula scolastica sia ricca di riqualificati, a partire dal secondo fatica mentale. Natura e dove sia possibile svolge- anno (2017-2018) una consulente re attività didattica di silenzio atti- didattica (Alice Venturella, peda- Conclusioni vo. Purtroppo, non tutte le scuole gogista del LEAF) ha accompa- La fatica mentale è inevitabile a hanno le condizioni necessarie per gnato la scuola nel lavoro di inte- scuola. La scuola dovrebbe però realizzare una didattica all’aperto grazione delle attività didattiche mettere i bambini nelle condizioni e aule scolastiche che stimolino tradizionali con le attività volte migliori per recuperare la capa- la connessione con la Natura. Ma a stimolare l’innata biofilia dei cità di attenzione dopo una fati- tutte possono realizzare program- bambini, in particolare con le pra- ca mentale. La scuola ideale, dal mi di silenzio attivo. Non saranno tiche di silenzio attivo e di educa- punto di vista della rigenerazione efficaci come il contatto diretto zione all’aperto. dell’attenzione, è un luogo dove il con la Natura, ma conservano A partire dal terzo anno del pro- contatto con la Natura è frequen- una loro validità a prescindere gramma di ricerca (2018-2019), il te, perché permette di sviluppare dall’ambiente in cui la pratica di nostro laboratorio ha coordinato un’ecologia affettiva (Barbiero, silenzio attivo viene svolta. osservazioni sperimentali tese a verificare la qualità dell’interven- to. Abbiamo messo a confronto i bambini di Gressoney-La-Trinité Barbiero G., “Una mente silenziosa im- impact of intensive mindfulness training prima e dopo l’intervento di ri- mersa nella Natura”, in AA.VV., Di silen- on attentional control, cognitive style progettazione biofilica (confronto zio in silenzio. Una dimensione di incon- and affect, in “Cognitive Therapy and within) e gli stessi bambini gres- tro tra arte, pedagogia e scienza, Anima Research”, n. 32, 2008, pp. 303-322. Mundi, Cesena, 2007, pp. 23-56. Ferrando M., “Fare amicizia con il silen- sonari con i coetanei di una scuo- Barbiero G., “Revealing children’s zio”, in AA.VV., Di silenzio in silenzio. Una la urbana (confronto between). biophilia”, in D. Gray, L. Colucci Gray, E. dimensione di incontro tra arte, peda- L’obiettivo specifico della ricerca Camino (a cura di), Science, society and gogia e scienza, op. cit., pp. 121-136. era di valutare se l’intervento nel sustainability education and empower- Freire D.D., “Spazio al Silenzio”, in AA.VV., suo complesso avesse effettiva- ment for an uncertain world, Routledge, Di silenzio in silenzio. Una dimensione di mente ridotto i tempi necessari ai Milton Park, UK, 2009, pp. 181-184. incontro tra arte, pedagogia e scienza, Barbiero G., Ecologia affettiva. Come op. cit., pp. 105-120. bambini per rigenerare l’attenzio- trarre benessere fisico e mentale dal Horowitz S., Health benefits of medita- ne diretta e sostenuta dopo una contatto con la Natura, Mondadori, Mi- tion, in “Alternative and complementary fatica mentale. In collaborazione lano, 2017. therapies”, vol. 4, n. 16, 2010, pp. 223-228. con Thimus, azienda specializza- Bello D., Bo M., Ferrando M., Lezioni per Jelfs M., Tecniche di animazione. Per la ta in misure neuro-biometriche star bene a scuola. Percorsi di educa- coesione nel gruppo e un’azione sociale (www.thimus.com), abbiamo va- zione alla consapevolezza di sé, alle non violenta, Elledici, Torino, 1982. lutato anche l’attività emotiva dei differenze, all’ambiente, Elmedi Paravia Kabat-Zinn J., Riprendere i sensi. Guari- Bruno Mondadori, Milano, 2002. re se stessi e il mondo attraverso la con- bambini, mettendo a confronto la Berto R., Barbiero G., Biofilia e medita- sapevolezza, Corbaccio, Milano, 2005. didattica condotta all’interno del- zione di consapevolezza, in “Culture del- Kaplan S., The restorative effects of na- la scuola con l’attività didattica la sostenibilità” n. 10, 2012, pp. 140-160. ture. Toward an integrative framework, svolta all’aperto, nella Natura. Berto R., Pasini M., Barbiero G., Biofilia in “Journal of Environmental Psycholo- I risultati della ricerca conferma- sperimentale, in “Culture della sostenibi- gy”, n. 15, 1995, pp. 169-182. no che: lità”, n. 10, 2012, pp. 161-184. Kaplan S., Meditation, restoration and • le attività didattiche svolte Bolten B., Barbiero G., “Biophilic Desi- the management of mental fatigue, in gn. Nine ways to enhance physical and “Environment and Behaviour”, vol. 4, n. all’aperto, se condotte nel pie- psychological health and wellbeing in 33, 2001, pp. 480-506. no rispetto della biofilia dei GENNAIO 2021 our built environments”, in S. Capolon- Kellert S.R., “Dimensions, Elements and bambini, sono più rigenerative go, A. Rebecchi (a cura di), Therapeutic Attributes of Biophilic Design”, in S.R. di quelle condotte al chiuso di landscape design. Method, strategies Kellert, J. Heerwagen, P. Mador (a cura un’aula scolastica; and new scientific approaches, Sprin- di), Biophilic Design, John Wiley & Sons, • una scuola biofila è più effi- ger, Geneve, in stampa. Hoboken, NJ, 2008, pp. 3-19. Browning W.D., Ryan C.O., Clancy J.O., Semple R.J., Does mindfulness medita- ciente di una non biofila nel re- 14 Patterns of biophilic design. Impro- tion enhance attention? A randomized stituire ai bambini la capacità ving health and well-being in the built controlled trial, in “Mindfulness”, n. 1, di concentrazione nello studio; environment, Terrapin Bright Green, 2010, pp. 121-130. • la pratica di silenzio attivo ha LLC, New York, 2014. Siegel D.J., Mindfulness e cervello, Raf- un effetto sinergico con la Na- Chambers R., Lo B.C.Y., Allen N.B., The faello Cortina, Milano, 2007. 37
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