Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore

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Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
Il ruolo dell’informazione non finanziaria:
le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
                                              Prof. Stefano Zambon
                  Segretario Generale, Organismo Italiano di Business Reporting (O.I.B.R.)
                          Ordinario di Economia Aziendale, Università di Ferrara

       Sustainability, Non-Financial e Integrated Reporting
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
AGENDA
1) Il rischio climatico nel più vasto scenario di cambiamento socio-
   economico-ambientale

2) Nuovi strumenti per nuovi concetti

3) Finalità e ruolo della Fondazione «Organismo Italiano di
   Business Reporting» (OIBR)

4) Considerazioni conclusive
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
1) Il rischio climatico nel più vasto scenario di
  cambiamento socio-economico-ambientale
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
I «pezzi» del nuovo scenario
• Il rischio climatico è la «punta dell’iceberg» probabilmente più nota dei
  cambiamenti in atto nel contesto socio-economico-ambientale
• Forte attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale delle iniziative di
  business → ad es. progetto UE «Sustainable Finance» che riguarda investitori
  → creazione di una «ESG information chain» tra imprese e fondi di
  investimento
• Si nota un ruolo sempre più preminente delle risorse intangibili, nonché degli
  aspetti ambientali e sociali per la «sostenibilità della creazione di valore»
• Rilevanza critica della capacità delle aziende di rinnovare le strategie, i
  modelli di business, i processi organizzativo-produttivi, il «mindset», le RU
• Capacità di creare valore nel tempo legata alla conoscenza specifica
  dell’azienda, e alla capacità di coniugare esigenze di business, le proprie
  risorse intangibili e rispetto socio-ambientale
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
Verso il concetto di «Business Sustainability»
       (WICI Intangibles Reporting Framework, 2016)
                          Business Model

                         BUSINESS
                       SUSTAINABILITY
                 (including financial sustainability)

  Knowledge and                                          Natural and
Intellectual Capital                                    Societal Capital
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
I nuovi concetti di performance e di creazione di valore
Performance oggi non può più riassumersi semplicemente nella massimizzazione
dell’utile e dei cash flows disponibili → concetto molto più sfaccettato e complesso
Ne consegue che il concetto stesso di valore viene a mutare, ampliandosi e riferendosi
non solo al capitale e ai rischi di tipo finanziario → ad es., un’impresa può andar bene
dal punto di vista economico-finanziario, ma avere la sua reputazione con i clienti e il
suo rischio climatico in rapido peggioramento → inoltre, valore solo per l’azienda
oppure valore (anche) per gli stakeholder e la società nel suo complesso?
Correlativamente, le risorse chiave dell’azienda sono costituite non solo dal capitale
finanziario → es. capitale organizzativo, capitale di innovazione, capitale clienti e
reputazionale, capitale naturale, capitale umano → da «capitale» a «capitali» aziendali
Necessità di conoscere ed analizzare le risorse su cui poggia la creazione di valore per
governare tali risorse e così gestire consapevolmente il processo → necessità di nuovi
strumenti che accompagnino il Bilancio d’esercizio e la contabilità → mostrare la
capacità di creare valore nel medio-lungo termine
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
2) Nuovi strumenti per nuovi concetti
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
Nuovo scenario e nuovi corredi informativi aziendali
• Dal bilancio si può comprendere – seppur con svariati limiti tecnici e di
  discrezionalità valutativa – la situazione economico-finanziaria e il valore creato,
  ma sfuggono le ragioni alla base della capacità di un’azienda di produrre valore nel
  presente e nel futuro → perché e come un’azienda crea valore nel medio-lungo?
• In un’economia quale quella odierna, sempre più fondata sulla conoscenza e su
  risorse soft, vi sono poche informazioni e misure sugli intangibili aziendali specie se
  internamente generati (es. marchi, brevetti, reputazione, competenze e skills,
  procedure, relazione con la clientela, alleanze, leadership, ecc.)
• Inoltre, il tradizionale bilancio d’esercizio di derivazione contabile è centrato
  sull’azienda e molto poco sulle esternalità (positive o negative) che l’azienda
  produce con la sua attività. Limitata considerazione nella redazione del bilancio
  annuale dei fattori/impatti esterni non strettamente economico-finanziari-legali

                                                                                   8
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
Una prima risposta in termini di rendicontazione:
 Dichiarazione Non Finanziaria/Bilancio di Sostenibilità
➢Ai sensi della Direttiva UE n. 95/2014, e in Italia del D.Lgs. n. 254/2016,
 la DNF obbligatoria per gli Enti di Interesse Pubblico europei con dipendenti
 >500 unità, e con ricavi netti >€40mil oppure con attivo >€20mil
➢Contenuti e caratteristiche della Dichiarazione Non Finanziaria (DNF):
   • copre i temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani,
     alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti (ovvero
     «materiali») tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa
   • Descrive:
      • il modello aziendale di gestione e organizzazione (“business model”), ivi incluso il
        modello secondo il decreto 231/01
      • le politiche praticate dall’impresa, i risultati conseguiti e i relativi indicatori
        fondamentali di prestazione di carattere non finanziario
      • i principali rischi, generati o subìti, connessi ai suddetti temi e che derivano dale attività
        dell’impresa, dai suoi prodotti/servizi e rapporti commerciali, incluse catene di fornitura
Il ruolo dell'informazione non finanziaria: le diverse dimensioni della performance e il nuovo concetto di valore
La “battaglia” degli standard del reporting di sostenibilità
➢I report di sostenibilità (ovvero le DNF) possono però essere redatti secondo
 diversi standard e Framework di riferimento, che si «confrontano» sul
 mercato → in Italia, gli standard più diffusi sono quelli emanati dal GRI (Global
 Reporting Initiative), ma rilevanza anche del Framework del Reporting Integrato
➢Negli ultimi sei mesi, rapidi processi ancora in corso a livello di Unione europea e
 globale verso la standardizzazione delle informazioni non finanziarie e di sostenibilità
   ➢In Europa, Commissione europea → nuova versione della Direttiva sulle informazioni non
    finanziarie + delega all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) per
    esaminare la possibilità di emanare «sustainability standards» europei
   ➢A livello globale, la Fondazione IFRS sta stabilendo un secondo Board (oltre allo IASB) per
    le informazioni di sostenibilità, e in primis a quelle legate al cambiamento climatico
   ➢A livello internazionale, costituzione del c.d. «Group of Five» degli standard setter più
    diffusi e noti. Prospettata fusione tra SASB americano e IIRC, con anche CDSB e WICI
Una risposta di accountability più complessiva:
                     il Reporting Integrato
• Nuova forma di reporting volta a rappresentare la creazione di valore di
 un’organizzazione e le risorse («capitali») che la sostengono nel breve, medio e
 lungo periodo → centrale è il ruolo dei capitali intangibili
• Forma volontaria di rendicontazione fondata su un Framework Internazionale
 emanato nel 2013 e rivisto nel gennaio 2021 (principles-based) → misure e
 indicatori anche di natura non-finanziaria
• L’idea di fondo è quella di indurre il «progresso attraverso il reporting» sia
 negli stakeholder esterni, sia nella gestione e organizzazione aziendali interne
• Reporting Integrato deve condurre al «pensiero integrato» (Integrated
 Thinking) e uno stile gestionale più olistico volto a superare i «silos
 organizzativi»
                                                                             11
Reporting Integrato: i sei capitali che creano valore

                                                In blu i capitali intangibili

                                                                      12
Il Reporting Integrato nel panorama
           del Corporate Reporting

                 Intangibles
                  Reporting

13
               * Organisational Capital secondo il WICI Framework
Unlocking value for future fit organizations
The Official Integrated Reporting Convention
2017
                        Framework: Principali Caratteristiche

                                                                                            Elementi di Contenuto
                                                                                            •   Panoramica organizzativa e
                                                           Principi Guida                       ambiente esterno
                                                                                            •   Governance
                                                           •   Focus strategico e
                           Concetti                            orientamento al futuro       •   Business model
                           Fondamentali                    •   Connettività delle           •   Rischi e opportunità
                                                               informazioni                 •   Strategia e allocazione
                           •    Creazione di valore per
                                l’organizzazione e per     •   Relazioni con stakeholder        risorse
                                altri                      •   Materialità                  •   Performance
                           •    Capitali                   •   Sinteticità                  •   Prospettive future
                           •    Processo di creazione di   •   Affidabilità e completezza   •   Base per la preparazione e
                                valore                     •   Coerenza e comparabilità         presentazione

                                                                                                          © International Integrated Reporting Council
La creazione di valore aziendale e il ruolo del Business Model (2021)

                                                                15
Reporting Integrato: il caso di una micro-impresa italiana
CASI ITALIANI DI ECCELLENZA

                            Premiato nel                             Co-vincitore
                            2017 come                                del Premio
                            miglior report                           Speciale per il
                            integrato                                Miglior Report
                            europeo a                                Integrato
                            Parigi presso                            Italiano nella
                            Confindustria                            cornice
                            francese                                 dell’Oscar di
                                                                     Bilancio 2018

UNIPOL, DELLAS, FIDEURAM, A2A, CASILLO, COOPSERVICE, GENERALI, TERNA, BEAUTYPROF…..
Integrated Reporting e Non-Profit
                                         Pochi casi di adozione del
                                         reporting integrato nel
                                         settore non-profit

                                                Federazione Italiana
                                                Giuoco Calcio (FIGC)

CARA di Mineo, il più grande Centro di
accoglienza profughi in Europa
Integrated Reporting e settore pubblico
Nel 2019, due Comuni hanno
pubblicato il primo report integrato
del mondo per questo categoria di
organizzazioni

                                        La versione 2019 del RI del Comune di Sasso
                                       Marconi è stata premiata con l’Oscar di Bilancio
Il Reporting Integrato e gli altri….
- Reporting Integrato quale strumento utilizzabile per rispondere alle esigenze
della sostenibilità socio-ambientale (rispettando le prescrizioni del D. Lgs. n.
254/2016 – dichiarazione non-finanziaria) e nel contempo per rappresentare in
modo più ampio e compiuto la creazione di valore di un’organizzazione
3) Finalità e ruolo della Fondazione
«Organismo Italiano di Business Reporting»
                  (OIBR)
Mission della Fondazione O.I.B.R.
La Fondazione «Organismo Italiano di Business Reporting», legalmente
riconosciuta, è un ente non-profit, multi-stakeholder (imprese, professionisti,
Università), che opera esclusivamente nell’interesse pubblico, e che si occupa di
elaborare, emanare e divulgare linee-guida, studi, ricerche, principi, standard
e linee-guida di carattere tecnico-pratico nel campo del business reporting,
della dichiarazione non-finanziaria (DNF), del report di sostenibilità e
integrato, delle indicazioni del TCFD, rivolti al contesto italiano, organizzando
Convegni e Seminari di aggiornamento nonché gruppi di lavoro dedicati ai
temi identificati dagli stakeholders, e rappresentando un luogo di incontro per
tutti gli stakeholder italiani e voce del nostro Paese nel dibattito internazionale
da NIBR (2012) a OIBR (2019) → caso di «sviluppo sostenibile»
Perché l’O.I.B.R.
• Un nuovo soggetto … nel folto panorama delle organizzazioni che si
  occupano di reporting … superfluo?
• Forse sì (?) se fossimo stati un’entità chiusa, nazionale, al servizio di un
  owner pubblico o privato, profit oriented
• Siamo «diversi»:
   – Aperti (Fondazione di partecipazione) → è sufficiente inviare una richiesta di
     Adesione alla Fondazione (www.fondazioneoibr.it)
   – Internazionali (collegamenti ed endorsements ricevuti da IIRC, GRI, SASB, WICI,
     WBCSD, nonché rappresenta il WICI Global Network in Italia)
   – Senza scopo di lucro (il «dividendo» sta nelle conoscenze da diffondere fra associati
     e stakeholder) e operanti nell’esclusivo interesse pubblico
   – Market led (attenzione alle sfide, sforzi e necessità che avvertono tutti gli operatori
     coinvolti nel processo di rendicontazione)
Aree di interesse
                                 (non esaustive)

• Il «report integrato» (e relazioni con i profili rilevanti della sostenibilità)
• Le informazioni non finanziarie, di sostenibilità e la Dichiarazione non
  finanziaria (D.lgs 254/216)
• La misura e il reporting degli intangibili (e dei connessi rischi operativi e di
  business)
• La misura dell’impatto sociale delle società benefit
• La diffusione dell’integrated thinking a beneficio della corporate
  governance e dei sistemi di managament
• Il contributo della tecnologia ad innovativi sistemi di reporting
Gruppi di lavoro istituiti (ad oggi)
– Controllo di gestione e Reporting Integrato: esperienze aziendali a
  confronto (coordinatore: Prof. Stefano Marasca, Università Politecnica delle
  Marche) → in uscita un documento sulla ricerca condotta
– Performance measurement e SDGs (in collaborazione con Prof. Carol
  Adams, e con coordinamento del Prof. Lino Cinquini, Scuola Sant’Anna di
  Pisa e della Prof.ssa Maria Serena Chiucchi, Università Polit. delle Marche)
– Informazioni non-finanziarie, KPIs e premonizione delle crisi d’impresa
  per le PMI (in collaborazione con APRI e UNGDCEC, coordinatori:
  Prof.ssa Patrizia Riva, Università Piemonte Orientale, e Dott. Andrea
  Panizza, Presidente APRI)
– Materialità delle informazioni aziendali: finalismi, approcci e problemi
  applicativi. Una linea guida (coordinatori: Prof. Riccardo Stacchezzini e
  Dott. Donato Calace, Datamaran) (in approvazione)
https://www.eventbrite.com/e/142213001917

                                                      Registrazione al Convegno
                                            https://www.eventbrite.com/e/142213001917
website www.fondazioneoibr.it

                         https://www.linkedin.com/com
Twitter:                  pany/organismo-italiano-di-
@FondazioneOIBR            business-reporting-o-i-b-r/

      For info
info@fondazioneoibr.it
4) Considerazioni conclusive
Conclusioni
In questo nuovo scenario, il reporting aziendale non potrà più essere centrato
meramente su valori finanziari e partita doppia
Il tasso di innovazione nel corporate reporting è stato certamente rilevante
negli ultimi 5-10 anni (rispetto agli ultimi 700) come risposta a nuovi scenari
strategici di creazione del valore e a un cambiamento nella definizione di
performance e nel concetto stesso di valore
Sostenibilità socio-ambientale e intangibili devono «andare a braccetto» con
il business aziendale in questo nuovo periodo → i rischi e le attività relativi a
una di queste componenti si riflettono sull’operatività e sulla capacità di
creare valore aziendale → ad es., la sostenibilità alimenta il capitale
reputazionale di un’azienda, che è un fondamentale intangibile per il business
GRAZIE

                   Prof. Stefano Zambon
          Segretario Generale, Fondazione O.I.B.R.
Dipartimento di Economia e Management, Università di Ferrara
                  stefano.zambon@unife.it

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