IL PREZZO DEL MIELE: VALUTAZIONI E PROSPETTIVE

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IL PREZZO DEL MIELE: VALUTAZIONI E PROSPETTIVE
IL PUNTO

         IL PREZZO DEL MIELE:
         VALUTAZIONI E
         PROSPETTIVE                                                                                    Francesco Colafemmina

          Scarsa conoscenza e scarsi consumi sono sovente dovuti all’erronea comunica-
          zione del prodotto da parte dell’apicoltore, all’eccessiva parcellizzazione del
          mercato e alla mancanza di Campagne di informazione che facciano conoscere
          il Miele al consumatore

I
     n Italia il miele è un prodotto po-          Consumi che, tuttavia, tendono a            siamo destinati a vedere sempre più
     co conosciuto e poco consumato:              crescere - sebbene di poco - nel corso      presenti sui nostri scaffali mieli cine-
     0,5 kg pro-capite rispetto a 1,5 kg          degli anni. Di pari passo con gli scarsi    si. In totale nel 2014 sono state im-
della Grecia e al chilo della Germania,           consumi va la scarsa conoscenza del         portate in UE 83.000 tonnellate di
ai 2 kg di Ungheria e Polonia.                    prodotto. Dovuta, per certi versi, an-      miele cinese che è diventato il primo
I consumi di miele crescono notevol-              che all’erronea comunicazione del           miele d’importazione in Europa, ero-
mente in Irlanda, Lettonia, Romania,              prodotto da parte dell’apicoltore, e        dendo le quote prima occupate dal
ma poco in Italia. Siamo il fanalino di           per altri all’eccessiva parcellizzazione    miele argentino. Seguono Messico
coda dell’UE e non certo per ragioni              del mercato (tantissimi produttori          (8%) e Argentina (3%), ma è in au-
legate al clima o alle tradizioni culina-         locali vs pochi marchi commerciali).        mento la quota dell’Ucraina e di altri
rie.                                                                                          paesi in via di sviluppo. In Italia im-
                                                  L’invasione del miele estero                portiamo 23.500 tonnellate di miele,
Semplicemente l’industrializzazione                                                           ne produciamo circa 9000. Il principa-
ottocentesca e lo sviluppo degli zuc-             E’ in evidente crescita l’invasione di
                                                  mieli esteri sul mercato italiano. Con-     le paese di importazione è l’Ungheria
cherifici hanno provveduto già a par-                                                         seguita dalla Cina e dalla Spagna, ma
tire dalla fine del XIX secolo a ridurre          siderando che il primo produttore al
                                                  mondo di miele, seguito a ruota             la percentuale di miele cinese è in
drasticamente i consumi di miele nel                                                          costante crescita.(1)
nostro paese.                                     dall’UE, è la Cina, capiamo bene che

                                                                                  Incremento delle importazioni di miele in Europa,
  Da dove viene il miele che circola in Europa (migliaia di tonnellate)
                                                                                  provenienza paesi in via di sviluppo

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IL PREZZO DEL MIELE: VALUTAZIONI E PROSPETTIVE
IL PUNTO

                                                                                            secondo la quale è sufficiente indica-
                                                                                            re in etichetta “miscela di mieli UE” o
                                                                                            “miscela di mieli non UE” o ancora
 Il sistema europeo di segnalazione delle allerte alimentari                                “miscela di mieli UE e non UE”.
                                                                                            Il dipartimento apistico del COAG, il
I rischi del miele estero                       stralia, rietichettarlo, per poi farlo      sindacato agricolo spagnolo, ha av-
C’è chi - anche apicoltori - storce il          arrivare negli USA. Analoghe proble-        viato una battaglia col governo per
naso dinanzi alle critiche rivolte al           matiche si riscontrano spesso in UE a       far sì che in Spagna venga introdotta
miele estero. Si ritiene, infatti, che tra      causa di frodi commerciali dovute ad        l’etichettatura con l’indicazione anali-
i mieli esteri possano esserci anche            etichettatura fraudolenta.                  tica della provenienza dei mieli.
eccellenze, così come possono esser-            Recente il caso di un’azienda ligure(4)     In Spagna(5), infatti, sono cresciute in
ci mieli di scarsa qualità fra quelli           che invasettava come italiano del           maniera esorbitante le importazioni
prodotti in Italia. Questo qualunqui-           miele cinese.                               di miele cinese (più di 17.000 tonnel-
smo, tuttavia, resta un mero esercizio          Elevati anche i casi di miele cinese        late nel 2015) e queste importazioni
retorico che non trova riscontro nella          importato in Spagna e poi rispedito         danneggiano evidentemente l’apicol-
realtà. Sono crescenti i rischi posti           come spagnolo nel resto dell’UE.            tura nazionale, a causa dei prezzi
dalle importazioni di miele estero.                                                         molto bassi che si ripercuotono sul
                                                Al di là dei problemi legati all’etichet-   mercato. In generale, il consumatore
Anzitutto di mieli provenienti da aree          tatura e alla tracciabilità, va eviden-
extra UE. Qui il principale rischio è                                                       è molto più rassicurato da una eti-
                                                ziato che gli standard produttivi italia-   chetta in cui si parla di mieli “non UE”
dato dalla possibile contaminazione             ni risultano essere fra i più elevati
con antibiotici, ma anche dalle sofisti-                                                    che da una etichetta in cui c’è scritto
                                                d’Europa e non solo.                        “miscela di mieli cileni e cinesi”.
cazioni. Veniamo ai dati.
                                                L’uso sistematico dell’escludiregina; il    Sotto un profilo psicologico la pre-
Dall’inizio del 2016 il sistema europeo         divieto di utilizzo di antibiotici; l’am-
di segnalazione delle allerte alimenta-                                                     senza stessa della dicitura UE colpi-
                                                pio uso di acidi organici. oltre a limi-    sce ben prima del “non” che la prece-
ri (RASFF) ha segnalato ben tre casi di         tati acaricidi di sintesi; la diffusione
miele cinese contaminato con casei-                                                         de. Ma l’industria dei grossisti è evi-
                                                del nomadismo e la professionalità          dentemente molto più forte a livello
na, ossia con presenza di latte (miele          nella produzione di mieli uniflorali di
che nel rapporto RASFF era destinato                                                        europeo del settore apistico.
                                                qualità fanno del settore apistico ita-
al mercato italiano).                           liano uno dei più evoluti a livello in-     Le miscele ossia della negazione
Altre contaminazioni possibili sono             ternazionale.                               del miele
con pesticidi, antibiotici, o acaricidi e
metalli pesanti. Inoltre, è da segnala-         Il problema dell’etichetta                  Le miscele costituiscono la reale ne-
re l’alta percentuale di adulterazioni                                                      gazione del prodotto miele. Il miele è
                                                In etichetta c’è un grosso problema:        un prodotto di “terroir”, rispecchia
stimata dall’UE intorno al 7% dei cam-          la legge italiana nel
pioni provenienti dalla Cina e analiz-          2006 ha obbligato i
zati. Nell’ottobre 2015 gli apicoltori          grossisti di miele a
ungheresi hanno proposto la messa               indicare i paesi di
al bando del miele cinese(2) .                  provenienza      delle
A seguito di numerose interrogazioni            miscele.
parlamentari presso il parlamento               Questo obbligo oggi
europeo, la Commissione ha sviato il            è limitato ai soli
problema(3) sostenendo che gli accer-           grossisti italiani, ma
tamenti delle frodi sarebbero in cor-           non a quelli esteri
so e che comunque, per il momento,              che riempiono gli
non verrà posto il bando.                       scaffali della GDO.
Il miele cinese è però messo al bando           Una analoga legisla-
in USA, Canada, Arabia Saudita, ecc.            zione è presente in
Ciononostante sono numerosi i casi              Polonia e in alcune
di triangolazione del miele cinese.             nazioni europee si
                                                cerca di contrastare       Cosa succede in Spagna
Nota la pratica di importarlo in Au-            la norma comunitaria

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 cioè il territorio in cui viene prodotto.
 La miscela altera questo legame
 stretto fra prodotto e territorio e in
 tal modo snatura il prodotto finale.
 La miscela, inoltre, vanifica ogni sfor-
 zo dell’apicoltore, omogeneizza aromi
 e sapori, appiattisce le differenze,
 trasforma un prodotto “artigianale” in
 una sintesi industriale.                                        Principali destinazioni delle esportazioni di miele (migliaia di
                                                                 tonnellate)
 La tendenza sempre maggiore alla
 valorizzazione del territorio e del le-
 game fra terra e alimentazione do-
 vrebbe favorire, al contrario, la mag-
 gior parte degli apicoltori che produ-
 cono e rivendono il loro miele al det-
 taglio. Gli stessi grossisti di miele ani-
 mati da una grande esperienza e da
 una dimensione più elevata del rap-
 porto fra produttori e consumatori
 fanno di tutto per rilanciare il rappor-
 to fra territorio e miele, anche quan-
 do il miele viene conferito in coopera-
 tiva da diversi produttori.
 Così ad esempio Mielizia, marchio del
 Conapi, sostiene con forza in etichet-
 ta la provenienza regionale del miele,
                                                                 Principali produttori europei di miele in Europa (migliaia di tonnellate)
 garantendo l’omogeneità dei caratteri
 di mieli prodotti in aree circoscritte e
 richiamando nel consumatore l’idea
 fondamentale del rapporto fra miele
 e territorio.
 Questo sforzo encomiabile viene tut-
 tavia vanificato dalle tante miscele
 presenti in giro, di mieli UE ed extra
 UE di cui non conosciamo neppure le
 percentuali.

 A spasso nel centro commerciale...
 Va da sé che il miele Mielizia nel cen-
 tro commerciale (nel mio caso Au-
 chan) si trova o nello scaffale più alto
 (penso ai nuovi interessanti vasetti in
 materiale biodegradabile) o in quello                           Principali consumatori di miele in Europa (tonnellate)
 più basso (miele d’acacia di apicoltori
 lombardi). In mezzo cosa c’è?
                                              da un grossista italiano per Auchan.            monoflora come l’acacia Lune de Miel
 Nel punto più facilmente raggiungibi-        Abbiamo, poi, miscele ungheresi e               a 13,16 al kg ma con in etichetta la
 le dal consumatore troviamo miele            italiane di millefiori a 6,20 euro al kg,       famigerata dicitura “miscela di mieli
 d’acacia cinese di un importatore            altro miele italiano millefiori a 10 eu-        di acacia originari e non originari
 italiano a 6,20 euro al kg, seguito da       ro al kg e poi mieli monoflora italiani         dell’Unione Europea”, e ancora un
 millefiori cinese a 4,99 euro al kg,         come il castagno Ambrosoli a 16,96 al           ammiccamento al consumatore:
 nonché dalle solite miscele realizzate       kg, per poi finire con altre miscele

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“in collaborazione con più di 500 api-      ossia non motivata da un reale arre-                  settore olivicolo. C’è chi risponde: è
coltori Luna di Miele contribuisce alla     tramento del mercato (meno consu-                     la globalizzazione bellezza!
protezione di circa 200.000 alveari per     matori, meno vendite), bensì dalla                    C’è chi inneggia al “libero mercato”.
preservare le api e il loro ambiente        volontà di aumentare i profitti (sia
naturale”.                                  acquistando prodotti a prezzi bassis-                 C’è addirittura chi - apicoltore - so-
                                            simi, sia cercando di rendere questi                  stiene che i prezzi elevati di molte
In questo caso parliamo solo di mieli                                                             aziende nascano dalla loro scarsa
convenzionali e non bio. Poco prima         prodotti più appetibili per i consuma-
                                            tori grazie alla possibilità di venderli a            “competitività”.
di raggiungere lo scaffale del miele
non ho potuto fare a meno di notare         prezzi più bassi). Il paradosso è che                 Ma globalizzazione e libero mercato
un consumatore quasi stordito dalle         nel mondo il prezzo del miele è in                    non sono dei monoliti. Così come è
numerose differenze di prezzo.              costante aumento. Negli Usa il prez-                  demenziale parlare di scarsa compe-
                                            zo medio del miele al dettaglio è rad-                titività delle aziende apistiche i cui
Mediamente il consumatore sa che a          doppiato dal 2006, nonostante le                      fattori di variabilità nella produzione
un prezzo più basso corrisponde una         importazioni (non dalla Cina tuttavia).               sono incontrollabili e i cui costi sono
qualità meno elevata, così come sa                                                                sempre crescenti.
che acquistando un miele a marchio          Ma in Europa sembra che amiamo
dell’ipermercato risparmierà senza          farci del male e in tutto questo a ri-                Noi apicoltori abbiamo il dovere di
tuttavia incorrere in un prodotto sca-      metterci sono gli apicoltori.                         lottare contro chi intende strozzare le
dente, ma resta chiaramente diso-           E se magari gli apicoltori che fanno                  nostre aziende e confondere sempre
rientato da una tale divergenza di          vendita diretta possono mantenere                     più i consumatori. Ma anche contro
prezzi che possono raddoppiare o            dei prezzi più elevati, rischiano invece              chi, per difendere le proprie posizioni
addirittura quadruplicare nella stessa      di soccombere nel medio termine                       di interesse, intende frenare ogni
categoria di miele.                         tutti coloro che conferiscono all’in-                 azione di lotta comune.

Chi spiega le differenze al consuma-        grosso e che si ritroveranno con spe-                 Perciò servirebbero da un lato azioni
tore? Chi lo evangelizza sul miele pre-     se sempre più elevate e ricavi sempre                 di tutela e difesa del prodotto italiano
sente su quello scaffale? Chi lo aiuta      più ridotti. Non comprendere queste                   dalle invasioni estere e dall’altro cam-
a leggere l’etichetta? Le associazioni      dinamiche del mercato significa esse-                 pagne di sensibilizzazione dei consu-
nazionali? Quelle locali? Il ministero      re miopi o autolesionisti. È la sindro-               matori, di educazione del consumato-
dell’Agricoltura? Al momento non lo         me Tafazzi dell’apicoltura italiana.                  re alla conoscenza del prodotto miele
fa nessuno. Anzi, forse - nel parados-      Prendiamo un altro esempio signifi-                   e alla lettura attenta dell’etichetta. Ma
so - solo la Coldiretti. E dico nel para-   cativo: il grano. Il mercato del grano                troppo spesso le associazioni sono
dosso perché la Coldiretti non ha un        in Italia è al collasso. Quest’anno i                 legate al mondo dei grossisti, troppo
settore apistico e spesso difende in-       prezzi sono scesi in maniera dram-                    spesso dietro il serafico apicoltore
teressi diametralmente opposti a            matica anche a 15 euro al quintale.                   che vanta 300-500 alveari c’è un va-
quelli degli apicoltori.                                                                          lente invasettatore di miele estero,
                                            Perché? Facile! La ragione sta tutta                  troppo spesso si guarda solo al pro-
                                            nella crescente importazione di grani                 prio orticello, ignorando gli interessi
La solitudine del produttore e la           esteri (800.000 tonnellate che arriva-
difesa del prezzo                                                                                 comuni del settore.
                                            no da paesi mai riportati nelle eti-
Il produttore è dunque solo. Deve           chette della pasta).                                  Fino a quando come il Titanic ci ina-
fare da sé. E la follia generalizzata di                                                          bisseremo mentre suona una malin-
                                            Grani spesso contaminati da muffe o                   conica melodia.
questo nostro bislacco settore sta          da glifosato (usato in fase di pre-
proprio nel non accorgersi che l’inva-      raccolta) o dalle scarse qualità protei-
sione di miele estero lungi dall’essere     che. Stesso fenomeno accade nel                                     Francesco Colafemmina
una mera conseguenza della globaliz-
zazione è banalmente strumento di           Note
profitto per i grossisti che possono, in    (1) Fonti: Eurostat e Istat.
un periodo di crisi economica, attrar-      (2) http://it.euronews.com/2015/10/30/miele-cinese-gli-apicoltori-ungheresi-e-sloveni-chiedonodivieto-di-
re ampie fette di consumatori con un        vendita-in/

prodotto sottocosto. Il rischio evi-        (3) http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=P-2015-014604&language=IT
dente è che la tendenza al ribasso          (4) http://www.ansa.it/liguria/notizie/2016/07/14/miele-cinese-venduto-come-italiano_316bf3f5-dd81-
prevalga e che si inneschi una spirale      462f-b67d-71cadfbec5f4.html

recessiva sui prezzi.                       (5) http://www.agronegocios.es/coag-denuncia-que-la-industria-paraliza-la-compra-de-mielespanola-
                                            para-hundir-los-precios-en-origen/
Una spirale recessiva artificiale, però,

                                APINSIEME AMBIENTE SOCIALE| SETTEMBRE 2016 |             RIVISTA NAZIONALE DI APICOLTURA                           11
IL PREZZO DEL MIELE: VALUTAZIONI E PROSPETTIVE
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