IL PICCOLO BRUCO GESUINO ED IL GRANDE GELSO

Pagina creata da Mattia Romeo
 
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IL PICCOLO BRUCO GESUINO ED IL GRANDE GELSO
IL PICCOLO BRUCO GESUINO ED IL
         GRANDE GELSO
[SECONDA PARTE]

Il piccolo bruchetto verde, diventò tutto rosso per la vergogna e con voce
bassa e timida disse «Beh, sì, qualche volta!».
Gelso disse «E cosa sogni di bello?»
«Gli angeli!» rispose felice Gesuino.
«E magari in quei tuoi sogni, tu sei forse un angelo che vola?» chiese
sorridendo Gelso.
«Sì!» rispose timidamente e a voce bassa il povero bruchetto che era sempre
più rosso.
Il grande albero saggio scoppiò a ridere e gli disse «Gesuino, voi bruchi siete
le uniche creature a cui i sogni si avverano, eppure non ci credete mai!».
Ma Gesuino non ci credeva e non ci voleva credere, perché lui ogni tanto ne
parlava con i suoi amici bruchi, ma nessuno gli dava retta, anzi, quando
diceva queste cose tutti lo credevano strano e un po’ pazzerello.
«Noi siamo bruchi, dall’inizio alla fine! Non voleremo mai!» diceva sempre
il suo amico bruco Tommasino.
«Però, il grande Gelso, dice che noi siamo creature speciali e che presto
voleremo e saremo bellissimi, coloratissimi e ammirati da tutti» rispondeva
convinto Gesuino.
«Ma non lo hai ancora capito che Gelso ci dice tutte queste cose per farci
smettere di parlare, per farci stare tranquilli e non sentirci più! È tutta una
grande bugia!» rispose Tommasino.
Così l’estate passò, i bruchetti erano tutti cresciuti e ben paffuti e iniziavano
a sentirsi pesanti, il sole iniziava a scaldare meno e le giornate ad essere
sempre più corte.
Stava iniziando l’autunno.
Il grande Gelso era pieno di piccole palline soffici e bianche, mentre dei
bruchi non c’era più alcuna traccia, restava solo il piccolo Gesuino «Ciao
Gelso, son venuto a salutarti. Son così stanco… penso che non ci vedremo
mai più. Addio!».
IL PICCOLO BRUCO GESUINO ED IL GRANDE GELSO
Gelso sorrise «Eh no, arrivederci amico mio, dammi tempo di farmi
ricrescere le foglioline, che son qui tutto spoglio e poi ci rivedremo!».
«No!» disse Gesuino un po’ arrabbiato «non hai capito niente! I sogni non
si avverano. Questo è un addio. Io lo so, noi non ci rivedremo più, mai più.».
Lentamente Gesuino cominciò tutto triste a farsi il suo bozzolo.
Gelso guardando con amore il suo piccolo amico Gesuino iniziò a cullare i
bozzoli bianchi tra i rami.
Arrivò la primavera.
Una voce interruppe il silenzio «Hey Gelso, cosa stai facendo di bello? Non
è una bellissima giornata oggi? Non pensi che la primavera sia una stagione
bellissima?!», a parlare era una meravigliosa giovane farfalla dalle ali gialle
e verdi.
Gelso, non aveva dubbi, era molto diverso sì, ma la voce l’avrebbe
riconosciuta tra mille voci, così sorridendo rispose «Ciao Gesuino! Hai visto
che non mi sbagliavo?! O forse non ti ricordi già più di come eri prima?».
IL PICCOLO BRUCO GESUINO ED IL GRANDE GELSO
LAVORETTO della FARFALLA GESUINO

Per prima cosa vediamo cosa ci servirà per questo lavoro:

   -   Colla stick (pinzatrice o scotch)
   -   Forbici dalla punta arrotondata
   -   Colori
   -   Rotolo di carta igienica
   -   Foglio di carta

Pronti?
Iniziamo!

                                 Tagliate il rotolo in 4 parti più o meno uguali.

Colorate le quattro parti con i colori che volete (sì, Gesuino aveva le ali
gialle e verdi, ma siate creativi come sapete fare voi). Come la scorsa volta
potete usare quello che avete in casa: pennarelli, matite, pastelli a cera,
tempere… sul foglio disegnate il corpo della farfalla con la testa e le due
antenne. Vi ricordate come abbiamo fatto per dare la forma alle antenne del
bruco? Ecco, fatelo anche per la farfalla: arrotolate le due strisce nere attorno
ad un pennarello per qualche secondo.
Potete aggiungere particolari alla testa, come occhi e bocca.
IL PICCOLO BRUCO GESUINO ED IL GRANDE GELSO
Schiacciate un po’ i 4 pezzi di rotolino in modo da creare una leggera punta.

Ora incollate insieme i 4 pezzi (con colla, scotch o meglio pinzatrice).
Incollate sopra il corpo con la testa, attaccate le antenne alla testa ed ecco
fatto!

ECCOVI LA FARFALLA GESUINO!
COLORI DI PACE, PACE CON I COLORI

AZZURRO COME IL CIELO SERENO
PERCHÉ IL MONDO DI PACE SIA PIENO.
ROSA COME UN TRAMONTO INCANTATO
E UN MONDO NUOVO È APPENA SBOCCIATO.
GIALLO COME IL SOLE SPLENDENTE
CHE VEDA ALLEGRA TUTTA LA GENTE.
ARANCIONE COME UN’ARANCIA MATURA
Perché OGNUNO DELL’ALTRO ABBIA CURA.
ROSSO COME IL PAPAVERO NEL GRANO
PERCHÉ SIA FELICE CHI È VICINO E CHI È LONTANO.
VERDE COME L’ERBA IN PRIMAVERA
PERCHÉ LA PACE SIA UNA COSA VERA.
VIOLA COME LE PROFUMATE VIOLE
PERCHÉ NON SI TRATTI DI PAROLE SOLE.
BLU COME IL MARE PIÙ PROFONDO
PERCHÉ SIA UNITO, FINALMENTE, TUTTO IL MONDO.
                                             (Tratta da “Briciole”,
                         pubblicazione che raccoglie testi prodotti
                      da alunni della Scuola Primaria “Rossignoli”
                                        di Nizza Monferrato, Asti)
PER I GRANDI: DISEGNA L’IMMAGINE DELLA POESIA CHE PIÙ
TI È PIACIUTA.
PER I PICCOLI: COLORA IL CERCHIO DEL TUO COLORE
PREFERITO.
MEZZANI: SCEGLIETE SE DISEGNARE O SOLO COLORARE.
PASQUA È LA FESTA DELLA PACE
COLORA L’ARCOBALENO, CHE RAPPRESENTA LA PACE
CAMPANA   PECORA

PULCINO   COLOMBA
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