Il peso delle armi leggere - Primo annuario dell'Opal - Cooperativa Cattolico-democratica ...
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c&d94:c&d91.qxd 20/03/2008 22.58 Pagina 59 ARGOMENTI Primo annuario dell’Opal Il peso delle armi leggere di Alessandro Piergentili* La città di Brescia è sede, dall’anno ziente di un maggior bene comune 2003, di un’associazione dedita alla possibile, sia pure nella ponderazione ricerca ed all’approfondimento di u- e nella necessaria capacità di rifles- na realtà, tanto specifica quanto sione e, da parte delle realtà aderen- complessa, estesa e controversa, ti, di una visione d’assieme comples- quale quella delle armi cosiddette siva. “leggere”. L’Osservatorio si è da subito contrad- Opal, questo è il nome dell’organi- distinto per la volontà di coinvolgere smo, indica infatti fin dall’acronimo tra i propri aderenti soggetti prove- la propria natura di “Osservatorio nienti da percorsi diversi e dalle dif- permanente armi leggere”, cui si ag- ferenti sensibilità, appartenenti al giunge, nella ragione sociale, la spe- mondo dell’impegno sociale cristia- cifica non accessoria “e politiche di no ed a quello dell’attività militante sicurezza e difesa”. e politica, accomunati da uno stesso Costituire un osservatorio sulle armi, terreno di confronto e da prospettive sia pure a carattere precisamente d’indagine comuni. scientifico e con la veste giuridica di Attorno all’associazione, sorta con la onlus, e farlo a Brescia, con ciò che spinta significativa e determinante le armi rappresentano nella sua sto- della Consulta della Pace del Comu- ria, specie per le tradizioni e l’econo- ne di Brescia, sono riuniti i rappre- mia locale, è un fatto certamente sentanti della Commissione “Giusti- non episodico e casuale, ma il pro- zia e Pace” della Diocesi bresciana, dotto di una scelta complessiva con- del Centro Missionario Diocesano, sapevole che si può ritenere anche e- del Gruppo Armi e Disarmo dell’U- spressione di lungimiranza e coraggio niversità Cattolica, dei Missionari sociale, nella prospettiva reale e pa- Comboniani, di Brescia Solidale, di –––––––––––– *) Coordinatore della Consulta della Pace del Comune di Brescia e presidente di OPAL 59
c&d94:c&d91.qxd 20/03/2008 22.58 Pagina 60 ARGOMENTI Pax Christi, della CGIL – Camera del vità istruttivo–informativa, in ambito Lavoro di Brescia e dell’ADL – Am- territoriale bresciano, anche a scuole, i- basciata della Democrazia Locale di stituzioni locali, associazioni degli im- Zavidovici. Vi partecipano anche sin- prenditori e dei lavoratori, per favorirne gole persone che ne condividono una presa di coscienza e stimolarne l’impegno, ed opera in stretto contat- un’attività propria di supporto e di im- to con numerose analoghe realtà ita- plementazione delle medesime finalità liane ed estere, grazie all’attività degli perseguite da Opal. L’istruzione/infor- studiosi che vi collaborano. mazione svolta tenderà inoltre al con- L’articolo 2 dello Statuto dell’Osser- creto perseguimento, da parte dei sog- vatorio, che ne definisce gli scopi e le getti interessati, di percorsi di riconver- attività, recita che: «L’associazione si sione industriale possibile delle fabbri- propone di promuovere e diffondere la che d’armi, anche attraverso proficui cultura della pace e dei diritti umani e contatti e sviluppo di relazioni fra per- offrire alla società civile una formazio- sone, enti ed associazioni, sia nazionali ne di carattere scientifico circa la pro- sia estere, anche con riguardo alle poli- duzione, il commercio e gli impieghi del- tiche di sicurezza e difesa». le armi leggere e approfondimenti circa L’Osservatorio si occupa, pertanto, l’attività legislativa di settore. L’associa- di indagare in particolare il comples- zione si prefigge l’istituzione di un Os- so universo delle armi leggere, dette servatorio Permanente sulle Armi Leg- anche “armi piccole”, perché poco gere, quale strumento scientifico indi- ingombranti, riferendosi in tal modo pendente di istruzione/informazione ri- alla definizione pratica data dall’O- volta al pubblico nazionale ed estero, nu, in ordine alla loro facile traspor- sui diversi temi connessi alla diffusione tabilità da parte dell’utilizzatore e ed all’impiego delle «armi leggere e di non con riguardo ad eventuali speci- piccolo calibro», definite ufficialmente fiche normative nazionali, anche dall’ONU “armi di distruzione di mas- qualora esistenti. Si tratta comun- sa”. Per il tramite stesso dell’Osservato- que, al di là della loro natura e del rio, l’Associazione intende svolgere una peso, di armi dai devastanti effetti le- ricognizione sistematica, e ad ampio tali, comprendenti pistole, fucili, mi- spettro, di tutti i dati disponibili in ma- tragliatori e perfino bazooka che, teria di produzione e commercializza- stando alle cifre ufficiali delle Nazio- zione delle armi leggere, nonché degli ef- ni Unite, proprio perché sono le più fetti (fisici, psicologici, morali, sociali e utilizzate nei diversi conflitti sparsi familiari) che l’utilizzo di esse fa grava- nel globo oltre che nelle tante azioni re sulle collettività, in particolare quelle delittuose di cronaca nera e terrori- estere e, in special modo, sulle persone smo, causano la morte di quasi più svantaggiate, a partire dalle vittime 300.000 persone all’anno, soprattut- delle mine antiuomo e dei cosiddetti to tra i civili. “bambini soldato”. […] L’Associazione Nel mondo ne sono attualmente in si propone, inoltre, di rivolgere tale atti- circolazione oltre 640 milioni di pez- 60
c&d94:c&d91.qxd 20/03/2008 22.58 Pagina 61 ARGOMENTI zi, una ogni dieci persone. I due ter- spirazione europea, aperta alla mon- zi di queste armi sono in mano a ci- dialità ed attraversata da vivaci fer- vili, secondo Small Arms Survey, menti civili, che si situa da sempre, centro di ricerca indipendente con specie nel distretto industriale della sede a Ginevra (Svizzera), che nel Val Trompia, la quasi totalità della 2003 stimava tra 80.000 e 110.000 il produzione di armi leggere italiane e numero di vittime annue mietute la sede della loro iniziale commercia- dalle armi leggere nel corso di vari lizzazione. conflitti. A questa cifra vanno ad ag- A livello mondiale, il valore delle e- giungersi circa altre 200.000 vittime sportazioni di questa tipologia di ar- ogni anno, non coinvolte in conflit- mi si valuta superi annualmente i 25 ti, rende noto l’Istituto delle Nazioni miliardi di dollari e i due terzi degli Unite per la ricerca sul disarmo (U- acquisti verrebbero effettuati da Pae- NIDIR). Sono in genere armi dispo- si cosiddetti in via di sviluppo. Tutta- nibili a prezzi modici, basti pensare via, è difficile tracciare un quadro che, in alcune zone del mondo, un preciso della situazione perché que- fucile d’assalto AK 47 costa quanto sto commercio è per larga parte fuo- un sacco di mais e, dove pure si sof- ri controllo. È certo, si afferma, che fre la fame, c’è chi troppo spesso pre- sia legale almeno per metà, il che si- ferisce acquistare un’arma. Eppure gnifica però che circa il 50% dell’e- oggi, sempre più, la scelta tra armi o norme giro d’affari sfugge ad ogni sviluppo reale è una scelta obbligata. controllo e ciò purtroppo spiega an- Sono strumenti di morte facili da te- che per quale ragione accada di tro- nere in esercizio, durano decenni, si vare armi, regolarmente prodotte, in possono occultare e riutilizzare, tutte mani certo sbagliate, a riprova del caratteristiche che ne spiegano la fatto che, di frequente, armi pure e- proliferazione e il perdurare del ri- sportate nel rispetto delle leggi vi- schio nel tempo. La loro diffusione genti vanno a finire sul mercato favorisce inoltre il fenomeno dei clandestino. Sono le armi che so- bambini soldato: sarebbero più di stengono la criminalità organizzata, 300.000 i minori implicati in conflit- il traffico di stupefacenti e lo sfrutta- ti che imperversano in oltre 30 Paesi mento illecito dei minerali preziosi, del Sud del mondo. con l’aggiunta dei conseguenti inevi- Stando al Sipri (Stockholm Interna- tabili “effetti collaterali” dei drammi tional Peace Research Institute), i umanitari prodotti, in quanto i con- tre maggiori esportatori di armi leg- flitti ingaggiati comportano anche gere sono la Russia, gli Stati Uniti e spostamenti di intere popolazioni e la Francia. L’Italia è ai primissimi po- aggravano ulteriormente le condizio- sti nel mondo e Brescia è particolar- ni di povertà esistenti, suscitando mente coinvolta, dato che è nel pro- autentici drammi umanitari. prio territorio provinciale, realtà mo- È Boutros–Ghali, all’epoca segreta- derna e di una rinnovata cultura d’i- rio generale dell’ONU, che nel 1995 61
c&d94:c&d91.qxd 20/03/2008 22.58 Pagina 62 ARGOMENTI solleva per la prima volta la questio- mercio illecito delle armi. ne del “microdisarmo”. Da allora, la Il rappresentante vaticano ha ricor- lotta contro la proliferazione incon- dato che questo traffico “è una mi- trollata delle armi leggere si è diffusa naccia alla pace, allo sviluppo e alla a più livelli portando, nel 2001, gli sicurezza” e “prospera in un mondo Stati membri dell’ONU ad adottare, interconnesso e globalizzato” ed ha all’unanimità, il Programma d’Azio- aggiunto che la Santa Sede sostiene ne finalizzato a prevenire, combatte- “quanti chiedono un approccio co- re e sradicare il commercio illegale di mune per combattere non solo il questo tipo di armi. commercio di armi illecite, ma an- Nel luglio 2006, la Conferenza delle che le attività ad esso collegate, co- Nazioni Unite sul commercio illecito me il terrorismo, il crimine organiz- delle armi leggere, svoltasi a New zato e il traffico illecito di droghe e York, si è però conclusa senza rag- pietre preziose, senza dimenticare le giungere, purtroppo, un accordo sul- dimensioni etiche, sociali ed umani- la stesura di un documento finale. tarie di questi flagelli”. Restano infatti ancora da supera- Rispondendo anche a queste molte- re alcune difficoltà: la mancanza di plici ed autorevoli istanze, Opal ha volontà politica dei Paesi produttori, dato alle stampe, in queste settima- la permeabilità delle frontiere, le lob- ne, a cura dell’Emi – editrice missio- bies dei fabbricanti e le resistenze del naria italiana e con distribuzione crimine organizzato. Tutto ciò prova nelle principali librerie italiane, il quanto sia vero che, innanzitutto, proprio primo Annuario, dal titolo occorre agire per disarmare gli animi, “Il peso delle armi leggere”, presen- convertendoli alle ragioni di un nuo- tandolo in Palazzo Loggia, proprio vo umanesimo e della pace. nei giorni e nella sede in cui si è svol- Di fronte al loro proliferare, la co- to a Brescia un articolato convegno munità internazionale insiste neces- nazionale dal titolo “Storie di armi”. sariamente nel tentare di darsi una Gli autori, nell’Annuario, propon- regolamentazione adeguata ed a tale gono in sette capitoli un’analisi riguardo è di grande significato, non scientifica della realtà italiana, con solo morale, ma anche politico e di particolare attenzione alle vicende capacità di persuasione, l’esplicito bresciane. Scorrendone l’indice, intervento di mons. Celestino Mi- Massimiliano Del Barba apre trat- gliore, Osservatore permanente vati- tando la “Storia del distretto armie- cano presso le Nazioni Unite, che in ro gardonese ed il caso della fabbri- quella prestigiosa sede, intervenendo ca Vincenzo Bernardelli”, Roberto alla 60ma Assemblea Generale, ha Cucchini affronta il tema “Il proble- espresso, negli scorsi mesi, la posizio- ma della riconversione nel dibattito ne favorevole della Santa Sede all’a- sindacale degli anni 80”, mentre dozione di uno strumento legalmen- Michele Cotti Cottini sviluppa nel- te vincolante per affrontare il com- la sua ricerca, e tesi di laurea finan- 62
c&d94:c&d91.qxd 20/03/2008 22.58 Pagina 63 ARGOMENTI ziata da Opal, la vicenda “Valsella La morale, sia cristiana sia laica, si- Meccanotecnica, storia di una ri- tua giustamente nella responsabilità conversione controversa”. Il prof. del singolo, della sua esistenza con- Carlo Tombola, esperto di logistica, creta e delle scelte personali che sviluppa ben tre capitoli dell’annua- compie, che nel loro sommarsi di- rio e tratta, nell’ordine, di “Le vie vengono comunitarie e quindi anche delle armi leggere italiane” e del di valore politico, l’ambito nel quale “Banco nazionale di prova di Gar- dare risposte di responsabilità e co- done Val Trompia”, con un’intervi- scienza, di pieno rilievo sotto molte- sta esclusiva al suo presidente, il po- plici profili, non demandabili né de- litico Aldo Rebecchi, per poi affron- rogabili. tare anche la questione “I bilanci Opal crede infatti che, non risolto del Gruppo Beretta e delle altre so- certo l’aspetto etico, il non affronta- cietà del settore armiero”. È infine re la questione in maniera seria e re- l’esperto, a carattere internazionale, sponsabile rappresenterebbe un dato Sergio Finardi, che descrive “Il ruo- colpevole, non sufficientemente e- lo delle nuove guerre nei trasferi- voluto sotto il profilo della crescita menti internazionali di armi”. Tra- della consapevolezza delle dignità sparenza, leggi più efficaci, una ri- dell’uomo in quanto tale, quale l’er- presa del dibattito sul disarmo e uno roneo insistere anche nelle prospet- sforzo internazionale autentico nel- tive future in modelli che non con- la direzione di una maggior respon- sentono, di per se stessi, il pieno af- sabilità d’insieme: sono questi i fermarsi di una civiltà dell’uomo principali elementi che si colgono maggiore e più alta, che i Bresciani dai contenuti proposti nella prima sanno chiamare come “civiltà dell’a- edizione dell’annuario, che vuol se- more”. gnare l’avvio di un lavoro condiviso Ciò non significa non saper cogliere ed il più coinvolgente possibile. la distinzione con un fucile da salot- Come non avvertire, sul tema delle to od una replica usata sui set cine- armi “leggere”, la sfida che i tempi matografici oppure dare lo spazio do- pongono ai bresciani di “buona vo- vuto ai settori della caccia e del tiro lontà”, nella consapevolezza di una a segno, separandoli nettamente da realtà globale e territoriale così mar- quello che è il tributo alto ed inac- cata! C’è chi però afferma, con prag- cettabile di sangue e morte ingiusta matismo perfino sbrigativo e non e- ed ingiustificata. saustivo dei profili morali della que- Opal non vuole infatti stravolgimen- stione, che non esaurisce affatto, che ti sociali ingiustificati od imposti, o non produrre le armi leggere nel Bre- suscitare reazioni preoccupate, tur- sciano significherebbe soltanto farlo bare equilibri economici o destare altrove. E non lo dice, ma è sotteso, sospetti tra gli attori di un processo che perderemmo inoltre un dato e- economico che parte da lontano e conomico più che soddisfacente. funziona con pieno profitto, ma in- 63
c&d94:c&d91.qxd 20/03/2008 22.58 Pagina 64 ARGOMENTI tende piuttosto servire la verità, of- vorando in prospettiva dinamica. frire elementi di chiarezza e confron- Per fare ciò ha bisogno di essere ac- to, suscitare riflessioni critiche e cettato come un organismo di cui la maggiore consapevolezza, esaltare collettività avverte non solo la li- nel tempo la capacità tecnica ed ar- ceità, ma perfino l’esigenza, ed al tistica ponendola sempre più a servi- quale occorra, di conseguenza, agire zio del bene comune e per l’utilità con autorevolezza e pari professiona- sociale, aiutare l’uomo ad essere lità, perché ne sia consentita l’e- sempre più tale, a partire dal conte- spressione e garantito il funziona- sto civile nel quale vive ed opera, la- mento. 64
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