Il londinese Francesco Pavone - Nuoto.com

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Il londinese Francesco Pavone
written by Redazione | 20 Novembre 2019

Abbiamo raggiunto ed intervistato il ligure Francesco Pavone, classe 1991, ex
farfallista della nazionale italiana di nuoto con cinque titoli assoluti nei 200
farfalla ed un sesto posto ai Campionati in vasca lunga di Debrecen fra i risultati
più importanti ottenuti in carriera. Francesco ha lasciato il nuoto nel luglio del
2016 per iniziare un nuovo percorso di vita all’estero, senza però allontanarsi mai
troppo dal mondo sportivo. Di seguito l’intervista realizzata dal suo amico ed
avversario in vasca, Marco Fognini, oggi allenatore di nuoto presso una società
del Piemonte.

Intervista di Marco Fognini

NPC – Ciao Francesco, è un piacere ritrovarti. Dai social media abbiamo
visto che ti sei trasferito all’estero (Londra) e che hai intrapreso una
strada nuova, pur sempre legata allo sport, di cosa ti occupi?

FP – Sono un Master Personal Coach presso una importante Palestra di Londra di
una nota multinazionale e collaboro con la palestra “Musclework”, considerata
“La Mecca” del bodybuilder britannico. Al pomeriggio alleno i miei clienti
quotidianamente e insegno ai nuovi personal trainer l’arte del Coaching e della
vendita. Per essere un buon personal trainer bisogna assicurarsi di fare due cose:
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fare un ottimo lavoro col cliente e assicurarsi che più persone possibile siano al
corrente dei tuoi risultati.
Al mattino invece solitamente lavoro da casa, ho una piattaforma on line tramite
la quale fornisco programmi di allenamento e indicazioni alimentari. In rete
lavoro con una popolazione specifica: giovani uomini in carriera dai 25 ai 45 anni
che hanno esperienza di allenamento contro resistenze ma i cui risultati stagnano
da tempo per via dei ritmi di lavoro accelerati. Con i miei programmi riescono ad
avere una struttura nell’allenamento e nella dieta che permette loro di aumentare
leggermente la massa muscolare e diminuire sensibilmente la massa grassa. Il
tutto con un approccio sostenibile e funzionale.
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NPC – Progetti futuri? Un rientro in Italia magari sul bordo vasca o come
preparatore atletico di una squadra?

FP – Ho in progetto di allenare sempre più persone da diverse parti del mondo.
Amo viaggiare quindi vorrei che questo fosse il mio lavoro all’ l’ottanta per cento.
Il restante venti vorrei lavorare dal vivo perché il “121”, una delle palestre con cui
collaboro, mi permette di trasmettere le mie conoscenze e la mia esperienza ed è
più divertente, ma purtroppo gli spazi disponibili sono limitati.
Ho inoltre in progetto di fare una seconda gara di body building, ma non prima
del 2021, ho esordito lo scorso agosto ed è stata un’esperienza magnifica. Ma ora
ho bisogno di tempo per recuperare salute fisica e mentale per concentrarmi su
altri aspetti della mia vita. Non escludo interamente il nuoto dal mio futuro ma
sicuramente penso di poter fornire di più come direttore sportivo o preparatore
atletico che come allenatore.

NPC – Andiamo indietro negli anni. Titoli italiani assoluti nei 200 farfalla ,
tante presenze in nazionale giovanile e maggiore, cosa ricordi con più
piacere?

FP – Ricordo tre episodi in particolare nella mia carriera agonistica.
Il primo risale alla mia prima medaglia ai campionati regionali in vasca lunga. Si
trattava dei regionali e piazzai credo un 2″26’00 in vasca lunga (200 farfalla).
Ricordo che scoppiai in un pianto subito dopo la gara e i ragazzi più grandi non
smettevano di prendermi in giro.
Il secondo momento è stato ai campionati italiani assoluti di Riccione 2013 dove
nuotai 1″56’43, una delle migliori prestazioni mai nuotate se non ricordo male.
Ricordo ancora che ai 150 metri durante la fase subacquea mi guardai attorno e
l’avversario più vicino doveva ancora toccare il muro, chiusi gli occhi e
quell’ultima vasca volò via come l’olio.
Il terzo momento è stato quando decisi di smettere. 2016, Luglio inoltrato al
termine di un allenamento faticoso il mio coach (Simone Rigalza) vedendomi
pensieroso mi chiese: “Franci, lo sai che non ti obbliga nessuno a gareggiare? È
stata una tua scelta”. Scoppiai in un pianto liberatorio e iniziai la mia risalita nella
vita.
È stato un momento forte che ricorderò per sempre. Ero un buon atleta ma non
ero stato ancora in grado di costruire il mio futuro. Per chi come me ha iniziato a
nuotare da ragazzino sa che il nuoto è sempre presente e intorno ai 20 anni
bisogno decidere se continuare a nuotare, il che dipende da vari fattori come il
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contesto, la società, i risultati, le motivazioni ed altro ancora, o se concentrarsi su
un altro tipo di strada. Sono contento di avere smesso di nuotare piuttosto
giovane.

Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto

NPC – Un campione in acqua e uno studente serio (laureato in scienze
motorie) cosa ti senti di dire ai ragazzi che stanno nuotando e stanno
pensando al loro futuro?

FP – Penso che ogni atleta debba approcciare il nuoto come un percorso
costruttivo e divertente. Il classico “Go big or go home!” non paga se usato in
modo inappropriato. Vedo nel mondo troppi atleti che devono fare fronte a
depressione, alcolismo o altri problemi nonostante le medaglie d’oro al collo. Non
credo che per vincere serva necessariamente una struttura incredibile e una vita
da monastero. Consiglio ai giovani ragazzi di vivere il nuoto con una passione,
divertimento e professionalità. Ma sempre mantenendo un occhio al futuro. Non è
stupido chiedersi a diciotto anni quali sono i progetti al termine della carriera
agonistica. Pochissimi atleti riescono a vivere di risultati.
NPC – Come vedi il nuoto italiano in questa stagione olimpica?

FP – Ho ottime sensazioni. Penso che il cambio generazionale a livello di coach
abbia alzato parecchio il livello. Vedo tanti giovani spensierati che salgono sui
blocchi senza paura, il giovani Federico Burdisso è il primo che mie viene in
mente degli avversari e questo fa molto piacere.

               Photo Staccioli/Deepbluemedia/Insidefoto

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It’s Time to grow those little Biceps! I have been setting some new PR last week in the gym: Bench
100 kg 5-5-5-4-3 Deadlift 185 kg X 1 Pendlay row 90kg 5-5-5-5-5 Chin ups 20kg 4×4 Military press
80 kg x 1 Front squat 130kg 3×3 Next week is going to be hectic at work. I feel quite blessed is
going to be a Deload week! Have you got your meals and training session planned out for the week
to come? #photoshoot #bodybuilder #mondaymotivation #smile #training #trainhard #fit #coach

     Un post condiviso da Francesco Pavone (@ptpavons) in data: 4 Nov 2019 alle ore 3:09 PST
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