La Milano dei Navigli - Francesco Ogliari foto di Angelo Cremonesi 30
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FOTOGRAFIA 30 La Milano dei Navigli Francesco Ogliari foto di Angelo Cremonesi
31 FOTOGRAFIA Il fascino dei navigli potrebbe anche chiamarsi in gran parte “nostalgia dei navigli”. Ma non è un ricordo di tempi passati quello che cerco di riportare nella memoria per giungere a quello che oggi resta, assaporarlo, considerarlo degno di affettuoso rispetto.
FOTOGRAFIA 32 Il Naviglio Pavese. er il Naviglio Grande di quella che sarà la Darsena. Il doglia. Sui barconi carichi di P questa è cronaca: “Corre l’anno 1156 quando Gu- glielmo Guintellino, Console del naviglio che oramai assume il ti- tolo di “grande” viene attrezzato con una dozzina di natanti grossi marmi, pietre e legnami, viene apposta la scritta AUF (Ad Usum Fabricae) con funzione di lascia- Comune di Milano, porta a termi- e mezzani che hanno il nome di passare a titolo gratuito. ne un fossato di difesa della città “cobbie”. che sei anni dopo è distrutto dal Sotto la Signoria di Filippo Maria, Barbarossa. Nel 1171 lo stesso Ai Torriani succedono i Visconti l’ultimo dei Visconti, tra il 1437 fossato è ricostruito da Gugliel- e l’avvio della costruzione del ed il 1439, viene realizzata la mo Pozzo e da Previde Marcelli- Duomo (1386), voluto da Gian Chiusa detta “Conca di Nostra no”. Ma già si sta pensando di Galeazzo, è l’occasione per in- Signora” o di “Viarenna” dal no- portare a Milano le acque del Ti- crementare il traffico fluviale me della via ove è costruita: via cino con una incredibile via di co- concedendo alla “Veneranda Arena. È opera di Aristotele Fio- municazione che rappresenta, a Fabbrica” lo sfruttamento del ravanti e Filippino degli Organi Alle pagine precedenti beneficio dell’agricoltura e del marmo di Montorfano, nelle cave che permette di raggiungere il Il Naviglio Grande commercio, la vittoria della crea- di Candoglia, a Fondo Toce, per fossato interno reso navigabile e la Darsena. tura umana sul territorio. la creazione della nuova basili- nel 1445, munito di conche per ca. Una darsena è aperta fuori superare i vari dislivelli. Il Ticinello, primo naviglio da Tor- Sant’Eustorgio. Nel 1389 il pic- navento fino a Gaggiano, alle colo porto del Duomo, chiamato Ma non è tutto il Naviglio “Gran- porte di Milano è completato nel laghetto di Santo Stefano, entra de”. 1179 e nel 1271 si giunge a Por- in funzione e vi sono convogliati Già nel 1360 Galeazzo Visconti ta Ticinese per la realizzazione i primi massi marmorei di Can- intraprende la costruzione del
33 FOTOGRAFIA fossato detto Redefossi e, cinque con un canale di irrigazione chia- cimitero alle spalle della Chiesa Cortili e ringhiere. anni dopo, ordina la costruzione mato “Naviglio Piccolo” o “della dell’Incoronata, fra la Martesana del naviglio di Pavia per far scen- Martesana” che da Trezzo correrà e la Fossa Interna del naviglio, dere le acque che giungono dal parallelamente al fiume Adda fino con cinque conche. Oramai la Naviglio Grande nella Darsena di a Cassano, attraverserà il torrente città di Milano è racchiusa in un Porta Ticinese fino a Pavia, irri- Molgora e il fiume Lambro giun- fluido abbraccio. Una parte del gando i terreni che costituiscono gendo a Milano e collegandosi naviglio cittadino viene chiamata il Barchio, ovvero il parco a Nord così alla “Fossa Interna”. Sembra “In maniche di camicia” perché del Castello. Si arriva sino al anche che il toponimo “Martesa- usato per il trasporto di merci va- 1819 per ottenere il collegamento na” porti con sé il ricordo della rie, in contrapposizione col tratto da Pavia al sottostante fiume Ti- “Gens Marsia” che, prima dell’an- tra Porta Romana e San Marco cino realizzando ben quattordici no Mille, risiedeva nella zona che merita l’appellativo di “Navi- conche per superare un dislivello compresa fra il Seveso, l’Adda, la glio aristocratico”. di 56 metri. Valassina e il Contado di Melzo. Nel 1420 è anche concepito il na- I ponti hanno capacità di evocare viglio di Bereguardo che con undi- Nel 1450 il Ducato di Milano pas- suggestioni mitiche: del Vallone, ci conche dovrà unire Castelletto sa nelle mani di Francesco Sforza di Viarenna, dei Fabbri, degli di Abbiategrasso con Pavia. che affida all’Ingegner Bertola da Olocati, delle Pioppette, della Novate la realizzazione del Navi- Vettabbia, del Laghetto dietro Dall’altra parte di Milano, nel 1443 glio della Martesana. l’ospedale di Porta Tosa, delle Filippo Maria Visconti decreta la Sirenette in Via Visconti di Mo- costruzione di un altro naviglio Nel 1496 viene scavato il canale drone, di Porta Nuova all’inizio di per estrarre le acque dall’Adda di congiunzione nel terreno del Piazza Cavour, delle Marcelline
FOTOGRAFIA 34 Momenti di vita e di festa. dietro l’abside di San Marco, di quello “Grande” scende il bar- d’Italia per capacità di tonnellaggio. L’ultima immagine Santa Teresa in Via Moscova, chetto di Boffalora. Nel 1978 il Naviglio Pavese viene nella pagina a fronte dell’Incoronata presso Via Ca- stralciato dall’elenco delle via navi- è dedicata al “silenzio stelfidardo, della Gabella del sale Una barca carica da Milano va a gabili. Ma già da quattro anni, dal nebbioso” del Naviglio in Viale Monte Grappa. Pavia allo sbocco del Ticino in un 31 dicembre 1974, l’ultimo barcone Pavese solcato dal giorno e mezzo con oltre 33 chilo- carico di sabbia aveva attraccato suggestivo ponte ligneo. Ma la storia dei Navigli non fini- metri di percorso. Da qui nel mare alla Darsena di Porta Ticinese. sce qui perché nel 1516 Milano, Adriatico in nove giorni. governata dal Re di Francia Un grande sistema idroviario, fun- Quale monumento nazionale re- Francesco I, avvia l’opera per il zionale, che nel secolo dicianno- sta il vicolo dei Lavandai, sempre naviglio di Paderno che sarà ulti- vesimo e ancora nei primi decen- sull’alzaia del Naviglio Grande, mato l’11 ottobre 1577 così che, ni del ventesimo conta un centi- che conserva i superstiti lavatoi di attraverso sei chiuse, Como e naio di chilometri di linee naviga- pietra, coperti da tettoie di legno, Lecco sono congiunte a Milano bili di fondamentale importanza una volta diffusi lungo tutte le rive. per via d’acqua. Il percorso fra per la città di Milano. Più oltre ancora risplende la Chie- Lecco e Brivio viene compiuto in sa di San Cristoforo sul Naviglio sette ore, tra Brivio e Paderno in “La Fossa Interna” cessa di esi- di medievale memoria. un’ora, tra Paderno e Trezzo in stere nel 1930; per i Navigli una cinque ore. lenta e fatale agonia. Angelo Cremonesi, con le sue fo- tografie è ancora una volta l’impa- Sul Naviglio della Martesana Ancora Milano, prima della secon- reggiabile interprete di un mondo scorre placido e lento un “bar- da Guerra Mondiale, era conside- che ci appartiene, se non altro per chetto” che viene a Milano; su rata fra gli importanti porti fluviali vincolo genetico.
35 FOTOGRAFIA Dal volume Milano, il fascino dei navigli, De Ferrari Editore in Genova
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