Il JAPCC Trasformazione della NATO e centri di eccellenza - Col. Valentino Savoldi - Ministero della Difesa
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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Trasformazione della NATO e centri di eccellenza Il JAPCC Col. Valentino Savoldi Ten. Col. Andrea Teobaldi 14
Trasformazione della Nato e centri di eccellenza L ’attuale situazione internazionale nonché le decisioni composto dai rappresentanti di quelle stesse nazioni, rispon- assunte durante i più recenti “summit”, in particolare dono del proprio operato. Questa posizione scevra da condi- Praga 2002, hanno determinato una decisa accelera- zionamenti “impropri”, lungi dal determinare problematiche zione nel processo di trasformazione della NATO, peraltro d’impiego, consente piuttosto di sviluppare e conservare già in corso da anni: una trasformazione profonda, sia in ter- un’assoluta autonomia di pensiero, riflessa in valutazioni e mini “politico-militari” che “strutturali”, alla ricerca di una proposte sempre indipendenti, talvolta originali e innovative. nuova identità, più adeguata a fronteggiare efficacemente la contingenza e soprattutto le sfide del futuro. L’alleanza, pur Il Joint Air Power Competence Centre (JAPCC) nel rispetto degli impegni tradizionali “ex-art 5”, appare sem- In tale quadro di rinnovamento, traendo spunto dalla pre più coinvolta in missioni interforze e multinazionali di sentita esigenza di disporre di un moderno ed efficace “Think Peace Support (PSO) e Crisis Response (CRO), nei teatri Tank” operante nel campo del potere aereo, collocato ordi- d’operazione più disparati, in situazioni operative “non con- nativamente a livello centrale ed operante in un’ottica strate- venzionali” ma fluide ed incerte, caratterizzate spesso dalla gica, lo Stato Maggiore Aeronautica tedesco propone la crea- minaccia terroristica. In tale prospettiva, si è resa necessaria zione di un Centro di Eccellenza, da costituire nella sede di una struttura di comando realmente “deployable”, più sem- Kalkar (GE) sulle “ceneri” del pre-esistente Reaction Force plice ed efficiente. La soluzione si concretizza nell’attuale Air Staff (RFAS). L’iter del JAPCC inizia quindi nel lontano struttura organizzativa, articolata su due Comandi di livello 2002, si snoda attraverso due successive conferenze di svilup- strategico responsabili delle due macro-aree (trasformazione - po, la redazione dell’ MOU, la costituzione come “Unità Mi- ACT ed operazioni - ACO), adottata allo scopo di assicurare litare” della NATO ed il successivo “accreditamento” quale nel contempo la gestione della contingenza ed il fluire del COE, culminando nel 2006 con il conseguimento della processo di trasformazione stesso. Proprio nella prospettiva FOC (Full Operating Capability). Il vertice della struttura della trasformazione, assume particolare rilievo il ruolo dei del JAPCC è rappresentato da due Ufficiali Generali di alto Centri di Eccellenza (COE). Entità nazionali / multinazio- rango che ricoprono anche altri incarichi (“double / triple nali assimilabili a Centri Studio “tematici”, i COE offrono la hatted” nel gergo incisivo della NATO): il Direttore, “four- propria esperienza per migliorare l’interoperabilità, sviluppa- star General” americano, coincide con il Comandante delle re la dottrina, definire e sperimentare nuovi criteri addestrati- Forze Aeree USA in Europa e della Componente Aerea della vi, a beneficio dei paesi membri o a vario titolo associati NATO e risiede pertanto a Ramstein (GE) mentre la vera (PfP), a supporto del processo di trasformazione dell’alleanza. “anima” del JAPCC si identifica col Direttore Esecutivo, “th- Lo sviluppo di un COE viene regolato da specifiche direttive ree-star General” nel contempo anche al vertice del Coman- del Comitato Militare (MC). Articolato in fasi successive, do Operazioni Aeree dell’aeronautica tedesca, oltre che Co- prende “le mosse” dall’offerta da parte di una o più nazioni mandante del CAOC 2 con sede a Uedem (GE). Il Diretto- “sponsor”, passa attraverso la complessa definizione ed ap- re Esecutivo si avvale di uno staff di supporto, presieduto da provazione del relativo Protocollo d’Intesa (MOU) fra le na- un Direttore di Staff (assimilabile al COS dei Comandi ope- zioni partner e culmina nell’accreditamento da parte del Co- rativi), mentre il Centro, nella sua globalità, è articolato in mando per la Trasformazione: un lavoro di almeno due anni, due Divisioni, “Trasformation” e “Capability”, dirette ognu- al termine del quale il Centro viene reso disponibile a tutti. na da un Assistente (“one-star General” inglese ed italiano) Come noto, i COE non fanno parte della struttura di co- con la funzione di Direttore dei Progetti, ed articolate nel lo- mando della NATO (NCS), ma si collocano nel più vasto ro interno in “Branche Funzionali”. Diciassette le nazioni panorama di supporto dell’alleanza: dai paesi “sponsor” rice- sponsor (dopo la recente adesione della Romania), novanta- vono i necessari finanziamenti e allo “steering committee”, sette le posizioni organiche, per oltre il 90% “coperte”: questi Struttura del JAPCC La “rete” dei centri di eccellenza della NATO 15
Trasformazione della Nato e centri di eccellenza i numeri di un progetto di successo, conseguito in oltre tre anni di lavoro. Articolazione Lo staff del Centro, si compone di personale “esperto” (SME, nel gergo locale) nei più diversi aspetti del potere ae- rospaziale, dall’impiego del minuscolo UAV “lanciato a ma- no”, fino alle problematiche di gestione dello spazio in chiave militare. La principale caratteristica del JAPCC risiede certa- mente nella assoluta originalità della propria articolazione in- Sito web del Centro terna, costituita “a matrice” (Matrix Organisation): la classica (www.japcc.de) struttura gerarchizzata viene in tal modo corretta, attenuando gli aspetti che possono limitare la creatività del personale ed Municipio di Kalkar esaltando, per contro, lo spirito d’iniziativa e la libera circola- zione delle idee all’interno del “contenitore”. Metaforicamente, la monolitica struttura piramidale, pos- sente ma in un certo senso “chiusa” in se stessa, lascia il posto all’immagine del tempio classico, tradizionale luogo d’incon- tro “aperto” al confronto di culture ed idee, talvolta testimone di sintesi originali. L’organizzazione a matrice permette il flui- re rapido ed efficace delle informazioni, che vengono diffuse sia in senso “verticale” che “orizzontale”: tutto lo staff ha così libero accesso alla “competenza” ovunque essa si trovi, realiz- zando tempestive e spontanee “aggregazioni” di pensiero, a • Presentazione, nell’intera gamma dei formati disponibili; premessa dell’ eventuale costituzione di un Gruppo di Lavo- • Accesso remoto, quando lontani dalla sede stanziale. ro “dedicato” allo specifico argomento (Project Team). Il sito Web in Internet (www.japcc.de), permette di ap- Questa condizione di lavoro induce, quasi spontanea- profondire la conoscenza del JAPCC, visionare documenti e mente, procedure snelle e flessibili e ben si attaglia alla fluidità progetti, contattare direttamente via email i membri dello staff, delle diverse realtà dell’alleanza: in sintesi un laboratorio d’i- completando così le capacità del Centro nel fondamentale set- dee “immerso” nel più vasto laboratorio di trasformazione tore informatico. In un’ottica più tradizionale ma non per que- della NATO. Quindi, un “laboratorio d’idee” libero e mo- sto meno efficace, il JAPCC adotta altre forme di veicolazione derno ma certamente non disordinato: tutte le iniziative (“in- delle informazioni: gli “Air Forum” semestrali, dedicati all’ana- house”, così come gli “input” provenienti dall’esterno) vengo- lisi delle problematiche emergenti in una “full-immersion” che no infatti attentamente monitorizzate durante la fase di coinvolge il meglio del personale di staff operante nella NATO, “brain-storming”, prima della trasformazione in veri e propri culminano nella Conferenza Annuale organizzata in autunno. progetti di lavoro: da lì in avanti, attraverso la designazione Si tratta di un incontro tematico (quest’anno dedicato al ruolo del Project Manager, la definizione del progamma, la valida- del potere aereo nelle “Expeditionary Operations”) dove, di zione dei risultati, il processo, pur restando estremamente fronte ai vertici militari NATO e nazionali nel campo del po- “propositivo”, assume necessariamente tutte le connotazioni tere aereo, vengono presentate e dibattute le analisi già elabo- tradizionali. rate nel corso dell’anno, relativamente ai diversi aspetti del te- ma esaminato: un fondamentale momento di sintesi che so- Flusso Informativo stanzia, in un documento ufficiale, il lavoro svolto e formula le Un tale sistema di lavoro richiede, necessariamente per il relative proposte. Infine la pubblicazione semestrale del gior- proprio funzionamento, l’enfatizzazione dei due fondamen- nale del JAPCC: una rivista “a tema” (di solito correlato al te- tali capisaldi della moderna tecnica di comunicazione: ampia ma della conferenza annuale), diffusa in circa 4000 copie ed condivisione e capillare diffusione delle informazioni. Tutto il aperta a tutte le collaborazioni esterne, costituisce un’ulteriore flusso informativo viene veicolato sulla rete informatica in- “tribuna” da cui, chiunque intenda partecipare al processo di terna al JAPCC (NS/NU LAN) e/o sulla rete “CRONOS” sviluppo e trasformazione in corso, può fornire il proprio con- (NS WAN da / verso le altre agenzie NATO). Grazie alla tributo di pensiero. E naturalmente il personale dello staff del completa interoperabilità nell’ambito delle rispettive aree JAPCC è presente, a vario titolo, in tutti i maggiori Comitati, (classificata e non), il sistema permette di assolvere le esigen- Gruppi di Lavoro, Simposi e Forum di discussione focalizzati ze proprie di una moderna struttura di ricerca e studio, “pro- sulle prospettive del potere aereo nella NATO. cessando” le informazioni nelle principali forme richieste: • Ricerca / aggiornamento, sia in NS WAN che in World Jointness Wide Web; In piena sintonia con i criteri generali che informano la • Scambio, sia all’interno che nel “bacino” NATO; NATO (articolazione della catena di comando in “Joint HQs” 16
Trasformazione della Nato e centri di eccellenza • Simulated mission and rehearsal training (smart): con- nessione “Joint / Combined” dei simulatori nazionali, in- JAPCC’s Strategy tegrati nella struttura di comando della NATO; • Concepts alliance future joint air - space operations Effective and Efficient Joint Air and Space Power (CAFJASO): indirizzi di “policy” e sviluppo delle capa- cità NATO nelle operazioni aero-spaziali; Seminars, Panels & Warfighter Support Industry Days & JAPCC Journal Conferences NATO Fora & Conference Air Forums • Unmanned aerial system (UAS) flight-plan: definizione Air Chief di una strategia coerente e condivisa per il futuro impie- go dei “sistemi-senza-pilota”; TIME for independent thought, analysis, and solutions Strategic and Operational Focus • Air defence 2020: visione globale e requisiti per la Difesa 28/03/2007 Subject Matter Experts 6 Aerea nel medio/lungo termine; • C4 ISR roadmap: percorso di trasformazione ed integra- zione verso un’alleanza “Network-Centrica”; • Air power in expeditionary security and Stability opera- tions: nuovo concetto operativo sul ruolo del Joint Air Power nelle operazioni “expeditionary”; • Air-air refuelling interoperability: requisiti e procedure di interoperabilità nel rifornimento “Aria-Aria”; • Force protection doctrine for air operations: ricerca e con- divisione delle future tecnologie nel settore; • Sof aviation development: prospettive e requisiti per as- setti aerei “dedicati” alle Operazioni Speciali; • Fratricide fire prevention: revisione e perfezionamento a livello operativo e “Component Commands” a livello tatti- degli “standard” del supporto aereo ravvicinato (CAS) in co) e che individuano il criterio “jointness” come la principale operazioni Expeditionary / Joint / Combined. chiave di volta delle future operazioni, il JAPCC ha una spic- Maggiori dettagli sui progetti di lavoro “attivi” ovvero re- cata vocazione “interforze”. centemente conclusi, possono essere acquisiti consultando il Già sintetizzata nell’acronimo, essa è anche riconoscibile relativo menù sul sito Web, oltre che contattando diretta- nel colore viola del logo, mediato dalla tradizione araldica sta- mente via email il “project manager” responsabile. tunitense dove simbolizza appunto “jointness” (forse ignoran- do la tradizione “teatrale” italiana non beneaugurante o, piut- Prospettive tosto, prevedendo maliziosamente tutte le difficoltà dell’im- Ad un anno dal conseguimento della FOC, il JAPCC ap- presa). Coerentemente con l’assioma espresso in uno dei “pila- pare quindi solido e ben supportato dalle autorità tedesche stri della dottrina” (AJP-3.3), secondo cui “Air is not synony- (Host Nation) così come dalle 17 nazioni sponsor, oltre che mous with Air Force”, l’organico del JAPCC presenta quindi ottimamente relazionato con i comandi di vertice dell’allean- una marcata connotazione interforze: seppure in un contesto za, il mondo accademico e lo specifico settore industriale. a tradizionale prevalenza “Air Force”, il 48% delle posizioni or- Coinvolto nella maggior parte dei grandi progetti di trasfor- ganiche possono essere occupate da personale di altre forze ar- mazione della NATO, partecipa con il proprio personale di mate e, seppure al momento il tasso di “diversità” supera di po- staff ai principali Comitati, Gruppi di Lavoro e Forum foca- co il 10%, va rilevato che il trend è in costante crescita. Il cri- lizzati sulle prospettive del potere aereo, supportando inoltre terio generale si riflette anche nella composizione della com- il fondamentale processo di definizione del “Defence Requi- ponente nazionale, più “Joint” delle altre: 6 membri Air, 2 rements Review”. Il futuro appare quindi denso di impegni e Navy ed 1 Land. ricco di prospettive. Vede un JAPCC sempre più consapevole della propria Programma di lavoro competenza specialistica multinazionale ed interforze, incisivo L’impegno nel fornire all’Alleanza e alle nazioni sponsor e talvolta decisivo nel supportare il processo di trasformazio- consulenza ed esperienza, in modo tempestivo ed innovativo, ne, a livello strategico, del “Joint Air Power”. In sintonia con relativamente alla trasformazione del potere aereo, si esplica gli indirizzi generali, enfatizzando gli aspetti di interoperabi- nella definizione e sviluppo di una serie di progetti di lavoro, lità e standardizzazione ed in stretto coordinamento con gli in alternativa “commissionati” da ACT, richiesti dalla nazioni altri enti e Comandi della NATO allo scopo di evitare so- ovvero individuati nell’ambito del JAPCC stesso. Per consen- vrapposizioni e duplicazioni di ruolo, il JAPCC si avvia a rap- tire una chiara visione d’insieme della “missione” del Centro, presentare sempre più il principale “Centro di Pensiero” nel- che comprende fra l’altro anche la custodia e l’aggiornamento lo specifico settore. Nella speranza di poter rispettare, nei fat- di numerose pubblicazioni NATO, non possiamo prescinde- ti, l’impegno assunto alla costituzione del Centro, che suo- re da una sintetica enumerazione dei principali “Progetti di La- nava all’incirca: “To be part of the solution, not to be part of voro” in corso. the problem”. 17
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