Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola

Pagina creata da Domenico Grossi
 
CONTINUA A LEGGERE
Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola
Home / Spazio/ Speciali

Il grande balzo dell’umanità

I primi passi sulla Luna
Il prossimo 21 luglio, alle 04 e 56 ora italiana, saranno passati esattamente 50 anni dal primo, storico, sbarco degli esseri
umani sulla Luna. Torniamo indietro al 1969 pe rivivere insieme quei momenti. Erano le 9:32 del 16 luglio 1969 quando
dalla base spaziale di Cape Kennedy si accesero i 5 motori del razzo Saturn V. Il missile si sollevò dalla rampa e dopo
11 minuti e 49 secondi raggiunse l’orbita di “parcheggio” a 185 km dalla superficie terrestre. Era iniziato il viaggio che
avrebbe portato Neil Armstrong, comandante della missione, Michael Collins, pilota del Modulo di Servizio e Comando
Columbia, e Edwin “Buzz” Aldrin, pilota del modulo lunare Eagle, sulla Luna.

                                      Ritratto dei membri dell’equipaggio dell’Apollo 11.
                     Da sinistra: Neil Armstrong, Michael Collins e Edwin “Buzz” Aldrin. Crediti: NASA

Dopo 2 ore, 44 minuti e 16 secondi di sosta nell’orbita di parcheggio per la verifica del funzionamento di tutti i sistemi di
bordo, ebbe inizio la manovra per inserirsi nella traiettoria lunare. Il viaggio per raggiungere il nostro satellite durò poco
più di tre giorni: il 20 luglio 1969 ci fu l’immissione nell’orbita lunare. Dopo l’allunaggio, il 21 luglio alle 02:39:33 UTC fu
aperto il portellone del Modulo Lunare: Neil Amstrong uscì e alle 02:56:15 UTC (04:56 ora italiana) avvenne lo storico
contatto con il suolo lunare.
Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola
Home / Spazio/ Speciali

                  L’astronauta Edwin E. Aldrin Jr. scende lentamente i gradini del Modulo Lunare “Eagle”
                                  e si prepara a camminare sulla Luna. Crediti: NASA

Poco dopo la sua discesa, anche Edwin “Buzz” Aldrin mise piede sulla Luna e tutti e due faticosamente piantarono sul
suolo lunare la bandiera degli Stati Uniti. Fotografarono, facero riprese filmate e campionarono circa 22 chili di rocce e
polveri. Ritornarono nel Modulo Lunare dopo 2 ore e 31 minuti e dopo 21 ore e 36 minuti Armstrong e Aldrin ripartirono
con la sezione superiore separabile del modulo lunare, dotata di propulsori, per tornare da Michael Collins, che li
aspettava in orbita.

                     Immagine dell’impronta dell’astronauta Buzz Aldrin sul suolo lunare. Crediti: NASA

Il comandante della missione spaziale Apollo 11 è stato il primo essere umano a mettere piede sulla Luna. Per quanto
tempo avrà pensato alle parole da pronunciare in un momento così solenne e memorabile. Amstrong è un pilota e
ingegnere, sicuramente poco propenso agli slanci poetici, si esprime con l’entusiasmo dell’esploratore: “Questo è un
piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità!”. Quella notte 600 milioni di persone sono rimaste col
fiato sospeso durante la diretta TV mondiale. Quel lunedì 21 luglio 1969 si trasformò negli Stati uniti da Monday (lunedì)
a Moonday (giorno della Luna), il giorno in cui un essere umano era sceso per la prima volta su un altro corpo celeste.
Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola
Home / Spazio/ Speciali

Grazie al progetto apolloinrealtime.org è possibile vivere i 9 giorni della missione Apollo 11 minuto per minuto, come se
fossimo al Centro Controllo con la possibilità di spostarci da una postazione all’altra. Inoltre sarà possibile trovare
immagini, riprese, trasmissioni televisive e tanto altro. Nei giorni dell’anniversario, a partire dal 16 luglio, cliccando sul
pulsante di avvio, si verrà trasportati indietro nel tempo nel lontano 1969, per rivivere 50 anni dopo quegli storici
momenti.

Alla conquista della Luna II
Dopo l’Apollo 11 sono seguite altre sei missioni, anche se l’Apollo 13 non diede modo agli astronauti di scendere sulla
Luna per un’esplosione avvenuta a bordo del modulo di servizio della navicella. Apollo 17, l’ultima missione lunare,
lasciò la Luna nel 1972.
Da allora nessun uomo ha più messo piede sul nostro satellite, ma nuove missioni sono in programma per i prossimi
anni, tra queste anche il ritorno dell’uomo sulla Luna. La NASA, infatti, ha in programma una missione che prevede il
ritorno degli esseri umni sulla Luna entro il 2024. Si tratta del Lunar Orbital Platform-Gateway (LOP-G), o più brevemente
Lunar Gateway, una stazione spaziale modulare che andrà a orbitare attorno al satellite della Terra. Come la Stazione
Spaziale Internazionale, il Lunar Gateway verrà costruito e sarà utilizzato da più nazioni, una vera e propria
collaborazione a livello mondiale che permetterà di dividere gli esorbitanti costi così come di condividere conoscenze e
mezzi nel settore aerospaziale. Uno sforzo collettivo necessario per conquistare un obiettivo così arduo: il primo
avamposto umano oltre l’orbita terrestre.

Margaret Hamilton e il computer che ci portò sulla Luna
Quando si parla della missione Apollo 11 si dà grande rilievo alla tecnologia utilizzata che ha permesso di compiere
un’impresa del genere. Effettivamente i computer, sia a bordo del velivolo spaziale sia a terra, ebbero un ruolo
fondamentale nell’allunaggio. Molta meno attenzione ha ricevuto il software presente nell’Apollo Guidance Computer
(AGC) è il famoso computer utilizzato sia nel Modulo di comando sia nel LEM (Lunar Excursion Module), le due distinte
parti dell’Apollo 11. Questo codice fu scritto da un team dell’Instrumentation Lab del Massachussetts of Technology
(MIT) (oggi Draper Laboratory), guidato da Margaret Hamilton.

                                      Margaret Hamilton vicino ai volumi con il codice
                                     dell’Apollo Guidance Computer. Crediti Wikipedia
Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola
Home / Spazio/ Speciali

Nella foto – la più famosa che ritrae Margaret – la programmatrice è immortalata in piedi vicino a una pila di volumi alta
quanto lei: si tratta della trascrizione su carta di ogni singola riga del suddetto codice. In quegli anni era frequente che i
software fossero sviluppati da donne, poiché era una specializzazione ritenuta di minore importanza. Ma senza il
meticoloso lavoro della scienziata, la missione avrebbe potuto concludersi in maniera molto diversa. Pochi minuti prima
del touchdown del lander, infatti, scattarono diversi allarmi per l’attivazione inaspettata (e inutile in quel momento) del
radar per il rientro del LEM sul modulo di comando. Il radar iniziò a mandare al computer una enorme quantità di dati,
sovraccaricandolo e impedendo i calcoli necessari a garantire l’allunaggio. Per fortuna Margaret Hamilton aveva previsto
questa possibilità programmando il software in modo da renderlo in grado di “smistare” e organizzare i compiti assegnati:
i processi più importanti, fondamentali per lo sbarco sulla Luna, potevano interrompere quelli non necessari.

                     Il Presidente Barack Obama conferisce la la Medaglia Presidenziale della Libertà.
                                          Crediti: obamawhitehouse.archives.gov

Il 16 novembre 2016 l’allora uscente Presidente degli Stati uniti Barack Obama conferì a Margaret la Medaglia
Presidenziale della Libertà, una delle massime decorazioni degli Stati Uniti. L’onorificenza va a coloro che hanno dato
“un contributo meritorio speciale per la sicurezza o per gli interessi nazionali degli Stati Uniti, per la pace nel mondo, per
la cultura o per altra significativa iniziativa pubblica o privata”.

Curiosità lunari

    •    L’ Apollo Guidance Computer (AGC) appariva superato 10 anni dopo. Infatti, un PC IBM 8088 del 1981 aveva
         una memoria 8 volte maggiore, con a disposizione ben 16kByte contro i 2 dell’AGC. A terra i calcoli erano
         affidati all’IBM System/360 Model 75s, grande come un’automobile e dal costo esorbitante, pari a ben 3,5
         milioni di dollari. Al giorno d’oggi un iPhone Xs è circa 200 milioni di volte più veloce.

    •    Sviluppare computer e software come quello che portò l’uomo sulla Luna era particolarmente laborioso. Basti
         pensare che il computer di bordo utilizzava quella che viene chiamata Core Rope Memory, un tipo di ROM
         (Read Only Memory), composta da cavi intrecciati con particolari componenti in metallo che memorizzavano il
         codice binario. Se il cavo passava attraverso la componente metallica, rappresentava un “1”, se, invece,
         passava attorno al metallo, esso rappresentava uno “0”. Il fatto straordinario è che questo sistema veniva
         assemblato a mano da donne soprannominate “Little Old Lady”.
Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola
Home / Spazio/ Speciali

    •    Sulla Luna la temperatura nella luce solare del mezzogiorno è di circa 120°C e durante la notte lunare arriva a -
         170°C. Gli astronauti di Apollo 11, comunque sperimentarono una temperatura compresa tra 5°C e -100°C.

    •    Per lasciarsi alle spalle il campo gravitazionale terrestre fu necessario raggiungere una velocità di 39 mila Km/h.

    •    Nella maggior parte delle foto fatte durante l’allunaggio, non si vedono le stelle nel cielo buio della Luna per una
         questione di esposizione delle riprese fotografiche.

    •    La tuta lunare degli astronauti era composta da una serie di strati di diversi materiali. I principali erano: uno
         strato di nylon, uno di neoprene (materiale usato per le mute dei subacquei) e per ultimo ancora uno strato di
         nylon. Altri cinque strati di Mylar allumizzato e quattro di Dacron li ricoprivano e ancora due di Kapton e due di
         Teflon.

    •    Al ritorno della missione Apollo 11 sulla Terra i tre astronauti furono messi in quarantena per tre settimane per
         avere la sicurezza di non essere stati “contaminati” da batteri alieni.

                             L’equipaggio dell’Apollo 11 in quarantena incontra il presidente
                                 Richard Nixon a bordo della Uss Hornet. Crediti: NASA

    •    Sulla Luna Amstrong e Aldrin mangiarono hot dog, pancetta, pesche in scatola, biscotti e caffè caldo. Gli
         astronauti per urinare avevano un tubicino che risucchiava il liquido e lo buttava nello spazio. Per le feci, invece,
         avevano una specie di sacchettino cilindrico che veniva posto sul fondoschiena.

    •    La celebre camminata del compianto Michael Jackson è detta “Moonwalk”, ovvero “Camminata sulla Luna”
         perché consiste nello spostarsi all’indietro dando l’illusione di camminare in avanti come in assenza di gravità.
Il grande balzo dell'umanità - I primi passi sulla Luna - Eniscuola
Home / Spazio/ Speciali

“Qui l’uomo completò la sua esplorazione della Luna nel dicembre 1972. Possa lo spirito della pace nel nome del quale
giungemmo riflettersi sulla vita di tutti gli uomini.”
Comandante Eugene Cernan, 1972

A cura di Benedetta Palazzo

Fonti e approfondimenti:

    •    Coelum Astronomia. Numero speciale. “Apollo 11. 50 anni fa l’uomo raggiunge la Luna.“

    •    NASA. Apollo 11 mission
Puoi anche leggere