ASILO NIDO IL PICCOLO PRINCIPE - ISTITUTO SAN GIORGIO

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ASILO NIDO IL PICCOLO PRINCIPE - ISTITUTO SAN GIORGIO
ISTITUTO SAN GIORGIO
                                     Via Bernardino da Feltre , 9 – 27100 Pavia (PV)
                                                   Tel 0382 21011 Fax 0382 32057
                                                     www. isg.pv.it info@isg.pv.it

               ASILO NIDO
          IL PICCOLO PRINCIPE
                       A.F. 2014 - 2015

                       Fare da sé ma non da soli …

Arcobaleno Coop. Soc. a r.l. onlus
INDICE

    1. Chi siamo e quale è la nostra storia                                pag. 2

    2. Il progetto educativo                                               pag. 3
       Criteri educativi generali: esperienza e relazione                  pag. 3
       “Sa guidare, chi sa anche seguire”: l’esperienza come metodo        pag. 4

    3. L’asilo nido: i pilastri di una azione educativa                    pag.   4
       La centralità del bambino                                           pag.   4
       L’importanza della famiglia                                         pag.   5
       Il valore dell’autonomia: fare da sé ma non da soli                 pag.   5
       I riti: la vita quotidiana                                          pag.   5
       Il valore del gioco                                                 pag.   6
       Importanza del linguaggio verbale e non verbale                     pag.   6
       L’aggressività                                                      pag.   6
       La formazione delle insegnanti: importanza del momento collegiale   pag.   7

    4. La carta dei servizi                                                pag. 7
       Libertà di accesso                                                  pag. 8

    5. Aspetti organizzativi                                               pag.   8
       Organico                                                            pag.   8
       Rapporti con i genitori                                             pag.   8
       Struttura                                                           pag.   8
       Orario della scuola e calendario                                    pag.   9

    6. Servizi amministrativi/norme generali                               pag.   10
        Orario di apertura al pubblico della segreteria                    pag.   10
        Iscrizioni                                                         pag.   10
        Il servizio mensa                                                  pag.   11
        Sicurezza                                                          pag.   11
        Assicurazione                                                      pag.   11

    7. Aspetti economici                                                   pag. 11

    8. Modalità e tempistica degli inserimenti                             pag. 11

    9. Abbigliamento e corredo personale                                   pag. 13

    10. Una giornata al nido                                               pag. 14

    11. Le principali attività                                             pag. 18

    12. Norme per agevolare il buon funzionamento dell’asilo nido          pag. 20

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1. CHI SIAMO E QUAL’E’ LA NOSTRA STORIA

ORIGINE

L’Istituto San Giorgio è gestito dalla Cooperativa Arcobaleno, nata nel 1988 da un gruppo di

genitori che, avendo sperimentato nella loro vita la fecondità della fede attraverso l’incontro

con l’esperienza educativa di don Luigi Giussani, desideravano custodire anche per i loro

bambini quella promessa di bellezza, di bene e di felicità con cui ciascuno è stato messo al

mondo.

Frequentato da più di 500 bambini, è una scuola paritaria che svolge una funzione pubblica di

indubbia valenza civile e partecipa a pieno titolo al sistema integrato dell’Istruzione. Come

Scuola Cattolica, svolge un servizio pubblico aperto a tutti coloro che la scelgono, accettandone

il progetto educativo, a prescindere dalle differenze di ordine etnico, religioso, economico,

socio-politico.

STORIA

Dal 2001 la Cooperativa Arcobaleno ha preso in gestione l’Istituto San Giorgio, fondato nel

1889 dalle Suore di Maria Bambina, chiamate dall’allora Vescovo della Diocesi Mons. Agostino

Riboldi, istituto che ha rappresentato per più di cento anni nella città di Pavia una

testimonianza operosa e incisiva di apostolato nel campo educativo, attraverso l’accoglienza

delle ragazze nella scuola e nel convitto.

Oggi l’istituto San Giorgio, che comprende l’Asilo Nido, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola

Primaria, la Scuola Secondaria di primo grado, vuole essere una scuola all’altezza dei tempi,

innovativa nei metodi e negli strumenti, ma soprattutto in grado di accogliere la sfida che

l’emergenza educativa pone davanti alle generazioni adulte nei confronti dei più piccoli e dei

più giovani. I genitori possono usufruire dei contributi previsti dalla legge 1/2000 della Regione

Lombardia a sostegno della loro libera scelta, in attesa che la libertà d’educazione sia

riconosciuta nel sistema scolastico italiano come diritto fondamentale garantito anche sul piano

economico.

PROPOSTA EDUCATIVA

La scuola accompagna i bambini e i ragazzi nel loro percorso di crescita, aiutando ciascuno a

mantenere un’apertura sempre più consapevole verso tutta la realtà, un desiderio sempre più

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grande di conoscerla e di scoprirne il significato, una capacità sempre più libera e personale di

accogliere e amare il vero.

La proposta educativa prende vita nel percorso didattico, che offre una preparazione solida e

completa, proprio perché non consiste nella semplice offerta di istruzione, ma nel paragone

vivo con ciò che il passato ci insegna e con la testimonianza di chi oggi è impegnato nel lavoro

e nella ricerca.

METODO

Il metodo è quello dell’esperienza, nella quale ciascuno sia in gioco personalmente con la sua

ragione e la sua libertà, il bambino di pochi anni come il ragazzo già capace di senso critico,

un’esperienza guidata da maestri che sanno indicare una strada, sostenere la fatica del lavoro,

valorizzare i talenti di ciascuno.

Mantenendosi fedele alla sua origine, l’opera educativa dell’Istituto San Giorgio è resa possibile

da un’amicizia, tra famiglie, docenti, amministratori, tesi allo scopo comune, il bene dei

ragazzi, e sorpresi di sperimentare a loro volta un cammino di crescita personale e la continua

riscoperta delle ragioni che li muovono.

                                 2- IL PROGETTO EDUCATIVO
                                 “Nutre la mente solo ciò che rallegra il cuore”
                                                                       Sant’Agostino
Il progetto educativo è il documento che definisce l’identità del servizio proposto e le sue linee

pedagogiche generali. E’ quindi il documento che costituisce il cuore e l’origine della proposta

educativa condivisa con le famiglie.

Tale proposta prende corpo nei seguenti servizi educativi:

       Asilo nido “Il Piccolo Principe” rivolto a bambini dai 6 mesi ai 2 anni;

       Sezione primavera: rivolta a bambini dai 2 anni ai 3 anni

       Scuola dell’infanzia: rivolta a bambini dai 3 ai 6 anni.

Criteri educativi generali: esperienza e relazione
Il bambino è aperto alla realtà, si stupisce di fronte a ciò che vede, è curioso, vuole toccare e

capire. La nostra scuola riconosce questa caratteristica naturale e oggettiva e ne promuove lo

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sviluppo, attraverso il rapporto con l’educatore, che lo accompagna in questa avventura.

“Sa guidare, chi sa anche seguire”: l’esperienza come metodo
Il metodo è la strada che aiuta ad arrivare allo scopo di educare un bambino. Esso è

caratterizzato dall’esperienza che non può essere insegnata ma vissuta, poiché coinvolge

mente, cuore, intelligenza ed affettività. (sviluppo integrale della persona).

E’ fondamentale che il bambino faccia esperienza a partire da un rapporto!

L’educatore si prende cura del bambino. Che cosa vuol dire prendersi cura?

Vuol dire offrire attenzione e saper dare spazio alle esperienze personali di ogni singolo

bambino, per permetterne la crescita. Saturando subito tutti i bisogni, i bambini rimangono

piccoli. Non bisogna fare le cose al posto del bambino. Proponiamo ai bambini attività per

attivare in loro la curiosità di scoprire una cosa nuova…guardiamo, tocchiamo, ascoltiamo,

ci muoviamo in uno spazio… provochiamo una reazione.

Infatti non è sufficiente stare insieme perché la relazione prenda vita.

3- L’ASILO NIDO: I PILASTRI DI UNA AZIONE EDUCATIVA

                “ Se tu stai con me volentieri io valgo, e se valgo per te,
                                  valgo anche per me”

La centralità del bambino

Il bambino viene accolto, stimato e guidato ad aprirsi sempre di più al mondo, valorizzando le

sue attitudini e capacità. Il bambino viene aiutato a mantenere sempre viva quella naturale

curiosità di scoprire e conoscere ciò che lo circonda, capendone il significato.

Ogni bambino viene educato a rafforzare quel sentimento positivo della vita che gli è proprio.

Vengono sviluppate attività che consentono di promuovere la relazione tra bambini,

sostenendo la condivisione delle proposte.

E’ fondamentale il tema della pazienza: non si possono saltare le modalità e i tempi di crescita

di ogni bambino. E’ dalla pazienza che si misura l’amore e il rispetto della persona (don Giorgio

Pontiggia).

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L' importanza della famiglia

              “Per educare un figlio ci vuole un villaggio” (Proverbio africano)

In questa scuola è riconosciuto il valore della famiglia come luogo originale e primario

dell’esperienza del bambino.

Scuola e famiglia hanno funzioni diverse, ma entrambe necessarie al bambino.

Noi chiamiamo i genitori a una corresponsabilità, non chiediamo e non vogliamo una delega

cieca, bensì un dialogo e una verifica costante sulle ragioni che stanno alla base delle scelte

con cui i bambini vengono guidati.

Durante l’anno, oltre ai momenti assembleari e ai colloqui individuali, saranno proposte

esperienze di carattere formativo per famiglie ed educatori per favorire il percorso educativo di

bambini e adulti per una continua riscoperta delle ragioni del nostro fare scuola.

Il valore dell’autonomia: fare da sé ma non da soli

E’ importante avviare i bambini all’autonomia, poiché significa avviarli a vivere il piacere di

“fare da sé”, la gratificazione di riuscire a fare un passo di crescita, la soddisfazione di sentirsi

“capaci di fare”. Ogni volta che sollecitiamo i bambini a procedere autonomamente

trasmettiamo loro il messaggio implicito: “Io ho fiducia in te, tu sei capace di fare”. Quando

invece ci sostituiamo a lui gli inviamo il messaggio “Tu non sei capace di fare. Io non ho fiducia

nelle tue capacità”, compromettendo la loro fiducia, l’immagine di sé e delle proprie capacità.

Genitori ed educatori hanno il compito di valorizzare questo bisogno del bambino, sostenendo

e favorendo percorsi di autonomia.

Avere attenzione per il bambino non significa proteggerlo, nel senso di fare al suo posto, ma

avere cura della strada che lui deve percorrere, a partire da una stima per il cammino di cui lui

è protagonista, rafforzando costantemente in lui la “verità del reale”. “I genitori offrono al

bambino un’atmosfera che gli permette di affermare costantemente se stesso. I genitori sono

per lui autorità, protezione e dono”. (Romano Guardini)

I riti: la vita quotidiana

Che cos’è il rito? E’ un ritmo di gesti che celebrano i momenti di una giornata e che

accompagnano il bambino durante il tempo della vita a scuola.

Il bambino, anche se piccolo, impara presto questa successione di fatti, creandosi una sorta di

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orologio interno che lo mette tranquillo. Così come si ripete il rito, si ripeterà che io ritrovi ciò

che ho lasciato.

Al di là di molte parole e discorsi ciò che educa un bambino nel quotidiano è la presenza di un

adulto che comunica un sentimento positivo della vita con la sua testimonianza.

Come dice Papa Francesco all’incontro per le scuole dell’10 maggio 2014 in piazza San Pietro

“La vera educazione ci fa amare la vita, ci apre alla pienezza della vita!”

 Il valore del gioco- Il bambino che gioca parla di sé, il gioco è espressione delle sue
                                       emozioni

           “Ogni bambino in buona salute, da quando può e fino a quando può gioca”.

Il bambino esprime se stesso attraverso il gioco: esso quindi è una forma di comunicazione

densa di emozioni.

Il gioco è un bene non ordinato ad un fine esterno, ma che giova al bene di colui che gioca

(San Tommaso).

Per i bambini piccoli nella quotidianità nulla è alla loro portata e la maggior parte delle

esperienze sono al di fuori del loro controllo. Invece nel gioco i bambini possono sentire di

padroneggiare la realtà e di avere un controllo su di essa.

L’adulto deve avere uno sguardo che sostiene il bambino mentre gioca perché lui si dedica ad

un gioco creativo solo se ha una “relazione di fiducia” con l’adulto.

Importanza del linguaggio verbale e non verbale

Parlare al bambino è importante perché se parlo ad una persona la penso “pensante”, cioè

competente di esistere, capace di parlare, di pensare.

È importante inoltre che ci sia corrispondenza tra linguaggio verbale e linguaggio non verbale

per avere una comunicazione autentica e non creare confusione nel bambino con messaggi

contradditori.

L’aggressività

  “L’aggressività è un’energia, una forza vitale presente nel bambino sin dalla nascita, quindi
               ancor prima che possa esprimere i suoi impulsi intenzionalmente”.
                                        (D. W. Winnicott)

Un bambino molto piccolo non possiede le proprietà di linguaggio per comunicare con i suoi

coetanei. Quindi, per entrare in comunicazione, si avvale del contatto fisico, cercando di

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“acchiappare” gli altri regalando così qualche graffio o pizzicotto oppure di “assaggiarli” proprio

come fa con tutte le cose che vuole conoscere portandosele alla bocca. Pertanto non si tratta di

aggressività vera e propria.

L’attenzione educativa, nel percorso di crescita del bambino, consiste nell’affrontare la

situazione, spiegandogli l’inadeguatezza di questa modalità di rapporto.

La formazione delle insegnanti: importanza del momento collegiale

Il valore dell’azione educativa si fonda anche sulla necessità di costanti momenti di verifica

personale attraverso confronti collegiali, fra il gruppo delle insegnanti ed il coordinatore

(collegio docenti), in cui vengono condivise le esperienze quotidiane vissute.

Inoltre durante l’anno formativo sono realizzati percorsi di aggiornamento i cui contenuti si

sostanziano in base ai bisogni emersi e alle necessità comuni.

4- LA CARTA DEI SERVIZI
Per quanto riguarda l’asilo nido gli obiettivi generali sono i seguenti:

       favorire la dimensione dell’avere cura, dell’accudimento del bambino come attenzione

        amorevole;

       accompagnare e facilitare il percorso di crescita individuale nel rispetto dei tempi del

        bambino;

       creare uno spazio che tiene conto delle necessità di sicurezza e di rassicurazione del

        bambino, come luogo di esplorazione e di esperienza;

       favorire un ambiente ben riconoscibile e identificabile da parte dei bambini che devono

        poter lasciare in esso una traccia di sé;

       contribuire a migliorare la dimensione individuale: nel nido si scopre la dimensione del sé;

       contribuire a migliorare la dimensione relazionale: nel nido si scopre la dimensione

        dell’essere parte di un gruppo, delle relazioni;

    Nello specifico l’attività è volta a:

       garantire ai piccoli un’accoglienza personalizzata e mirata a graduale riconoscimento dei

        propri coetanei interlocutori;

       far accettare piccole regole di convivenza;

       offrire sostegno nella gestione delle prime emozioni riflesse;

       incoraggiare l’attenzione ai fenomeni naturali;

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    agevolare e stimolare la maturazione sensoriale, motoria ed espressiva;

        rispettare la creatività;

        sperimentare forme di partecipazione alla vita della scuola nella sua totalità.

Libertà di accesso

All’interno dell’asilo nido “Il Piccolo Principe” vige la libertà di accesso dei minori senza

distinzione di sesso, di diversa abilità, nazionalità, etnia, religione e condizione socio-

economica.

5- ASPETTI ORGANIZZATIVI
Organico

L’organico dell’asilo nido è composto dalle seguenti figure qualificate per titoli ed esperienza:

•        N°1 coordinatrice delle attività didattiche

•        N°1 insegnante ogni 7 bambini col titolo prescritto per l’insegnamento nell’asilo nido;

•        N°1 specialista per la psicomotricità;

•        N°1 ausiliaria.

Rapporti con i genitori

Sono previsti incontri annuali con i genitori nelle seguenti modalità:

   N. 2 o 3 colloqui annuali individuali insegnante – genitore, o al bisogno;

   N. 3 o 4 feste e condivisioni delle attività svolte, anche con la presenza di alcune

    specialiste.

Struttura

La capacità ricettiva dell’asilo nido è di 16 bambini.

Dal punto di vista strutturale la scuola è dotata di

SPAZI DEDICATI AL NIDO

       Spazio accoglienza

       Dormitorio

       N° 1 aula strutturata con angolo morbido

       Bagno con fasciatoio e servizi igienici a misura di bambino e con eventuali riduzioni

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Ambienti adibiti non ad uso esclusivo:

         Salone polivalente dotato di 180 posti con sedie agganciabili, palcoscenico attrezzato

          per rappresentazioni, impianto di amplificazione, impianto elettrico conforme alle norme

          di prevenzione incendi, schermo a rullo, video proiettore.

         Cucina

         Cortile interno

         Salone ex cappella

Uffici:

         Direzione

         Segreteria dotata di fotocopiatrice

         Archivio

         Ufficio amministrativo

Le aule adibite all’attività didattica sono spaziose e luminose dotate di materiale ludico-

didattico.

La Scuola inoltre dispone di un locale adibito a spogliatoio dove sono situati i piccoli armadi

contrassegnati per ogni bambino.

Vicino alle aule si trovano i servizi igienici a norma di legge.

Orario della scuola e calendario

L’asilo nido è aperto dal lunedì al venerdì con il seguente orario:

Entrata:

7.30-9.30

Prima uscita:

12.30-12.45

Seconda uscita

15.30-16.00

Terza uscita

Dalle 16.30 alle 18.30

Le famiglie che usufruiscono dell’orario prolungato (terza uscita), per motivi organizzativi del

personale, sono pregati di comunicarlo in sede di colloquio con le insegnanti.

E’ richiesta e raccomandata la massima puntualità, nell’entrata e nell’uscita, nel

rispetto dei bambini e del personale preposto al servizio.

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L’attività formativa inizia il giorno 2 settembre 2014 e termina il 31 luglio 2015.

Per le vacanze si segue il calendario sotto riportato, con eventuali integrazioni stabilite dal

Consiglio di Istituto e comunicate ad inizio anno formativo.

                 Data                                                 Festività o altro
          2 settembre 2014                                Inizio delle attività dalle 8.00 alle 11.30
          3 settembre 2014                                Inizio delle attività dalle 8.00 alle 13.00
        4 e 5 settembre 2014                              Inizio delle attività dalle 7.30 alle 16.00
          1 novembre 2014                                             Festa di ognissanti
          8 dicembre 2014                                    Festa dell’Immacolata concezione
          9 dicembre 2014                                               Santo Patrono
           Dal 1 gennaio 2014                                          Vacanze natalizie
           al 6 gennaio 2015
       2 aprile – 7 aprile 2015                                          Vacanze pasquali
            25 Aprile 2015                                             Festa della liberazione
           1 maggio 2015                                                  Festa del lavoro
            2 giugno 2015                                              Festa della Repubblica
            31 luglio 2015                                              Termine delle lezioni
   Dal 8 settembre 2014 orario pieno dalle 7.30 alle 18.30 (dalle 16.00 in poi servizio a pagamento)

6-SERVIZI AMMINISTRATIVI
Orario di apertura al pubblico della segreteria

L’orario di apertura al pubblico è fissato, nei giorni di attività formativa, secondo il seguente

calendario settimanale:

                                          ORARI DELLA SEGRETERIA

              Lunedì                   8.00-9.00                12.00-13.00

              Martedì                  8.00-9.00                12.00-13.00                14.00-16.00

             Mercoledì                 8.00-9.00                12.00-13.00

              Giovedì                  8.00-9.00                12.00-13.00                14.00-16.00

              Venerdì                  8.00-9.00                12.00-13.00

Eventuali variazioni, in concomitanza alle festività o nel periodo estivo, natalizio o pasquale,

verranno tempestivamente comunicate mediante avviso alle famiglie.

Il numero di telefono della segreteria è 0382/21011; il numero di fax è 0382/32057; l’e-mail è

segreteria@isg.pv.it.

Iscrizioni

L’iscrizione comporta la conoscenza e la condivisione del progetto della scuola.

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Il servizio mensa

La mensa è interna alla scuola.

Il menu della settimana è esposto all’ingresso della scuola e consegnato alle famiglie ad inizio

anno, con le variazioni di invernale ed estivo.

Il gestore del servizio provvede regolarmente agli adempimenti previsti dai Regolamenti CE n°

852 del 2004 e relativi allegati.

Sicurezza

La struttura segue le norme di sicurezza come previsto dal decreto legislativo n° 81 del 9

aprile 2008 e s. m. i.

Assicurazione

I bambini e il personale sono coperti da polizza assicurativa.

7-ASPETTI ECONOMICI

                Quota iscrizione                                          250,00 €

                Retta annuale part time (dalle 7.30 alle 13.00)         4.950,00 €

                Retta annuale tempo normale (dalle 7.30 alle 16.00)     5.500,00 €

                Retta annuale tempo pieno (dalle 7.30 alle 18.00)       6.050,00 €

                Retta mensile part time (dalle 7.30 alle 13.00)           450,00 €

                Retta mensile tempo normale (dalle 7.30 alle 16.00)       500,00 €

                Retta annuale tempo pieno (dalle 7.30 alle 18.00)         550,00 €

                Buono pasto                                                 4,50 €

       Per agevolare il pagamento della retta si rateizza l'importo annuale in 11 mensilità

       (la quota del mese di luglio va dunque versata indipendentemente dalla frequenza)

8- MODALITÀ E TEMPISTICA DEGLI INSERIMENTI
Che cosa vuol dire affidarsi ad un servizio?

E’ importante, per un buon funzionamento del servizio, una stretta collaborazione tra

educatrici e famiglia. Questo presuppone che da parte delle stesse ci sia attenzione per ogni

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eventuale problematica che possa insorgere e viceversa la famiglia si affidi alla professionalità

della scuola che si basa su esperienze già avute e continui aggiornamenti.

E’ anche importante il rispetto degli orari e dei tempi dell’inserimento per non creare disagi alla

routine dei bambini. I tempi che vengono proposti sono frutto dell’esperienza e della

collaborazione con altre realtà simili. Il genitore comunque è libero di condividere i suoi dubbi e

sarà compito delle educatrici spiegare il perché di queste scelte per renderle condivisibili con la

famiglia. Gli inserimenti sono per gruppi di 3/4 bambini ogni quindici giorni.

L’inserimento

L’inserimento è un momento delicato e di fondamentale importanza per tutto il percorso del

bambino ed è forse l’esperienza che impegna maggiormente la famiglia e gli educatori.

L’intenzione di questo progetto sarà pertanto quello di costituire un percorso di accettazione e

di condivisione, sia da parte del bambino che del famigliare, che lo accompagna in questa

prima esperienza, in un contesto extra-domestico. Un buon inserimento si realizza più

facilmente se tutti sono convinti e motivati: le difficoltà ed i momenti negativi, inevitabili per

ogni bambino ed ogni adulto, si riescono a superare più facilmente quando li si affronta

insieme.

Vengono qui di seguito illustrate delle linee guida di base che adattiamo a seconda delle

esigenze personali (tempo del bambino).

Sarà il bambino a scegliere la sua educatrice di riferimento, che lo seguirà nei primi giorni, fino

a quando si abituerà al contesto ed al rapporto con gli adulti significativi.

Gli orari verranno concordati con le educatrici e si raccomanda il massimo rispetto per facilitare

il percorso di inserimento del bambino.

1° giorno: il bambino rimane all’asilo 1 ora con il genitore.

2° giorno: il bambino rimane all’asilo 1 ora con il genitore.

3° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo per mezz’ora. Il genitore rimane in zona

rintracciabile.

4° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo per 1 ora. Il genitore rimane in zona

rintracciabile.

5° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo per 1 ora e mezza. Il genitore rimane in zona

rintracciabile.

6° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo dalle 9.00 alle 11.00.

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7° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo dall’orario di arrivo che avrà durante l’anno fino

alle 11.00.

8° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo dall’orario di arrivo che avrà durante l’anno fino

alle 12.30.

9° giorno: il bambino rimane all’asilo da solo dall’orario di arrivo che avrà durante l’anno fino

alle 12.30.

10° giorno: orario normale.

9- ABBIGLIAMENTO E CORREDO PERSONALE
E’ importante che tutto sia cifrato. E’ compito del genitore assicurarsi che il bambino abbia

sempre due cambi completi e adatti alla stagione.

Si suggerisce che i bambini indossino abiti comodi, adatti a favorirne la progressiva autonomia

e indipendenza, preferibilmente in fibre naturali, che consentano una corretta traspirazione

corporea. (no salopette, cinture e bretelle)

Ogni bambino deve essere provvisto di:

     UNA BAVAGLIA PLASTIFICATA TOMMEE TIPPEE

     DUE SACCHE DI STOFFA CON IL NOME CHE CONTENGANO DUE CAMBI

        COMPLETI DI VESTIARIO (PANTALONE, MAGLIETTA E FELPA, BODY,

        CALZE, CALZE ANTISCIVOLO)

     LENZUOLA, QUELLO SOTTO CON ANGOLI

     COPERTINA, IN BASE ALLA STAGIONE

     CUSCINO ANTI SOFFOCO CON FEDERA (solo se utilizzato dal bambino)

     UN BICCHIERE CON BECCUCCIO O BIBERON

     CIUCCIO SE USATO DAL BAMBINO, CON CATENELLA

     FOTO PER ARMADIETTO

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11- UNA GIORNATA AL NIDO
Per spiegarvi quello che noi intendiamo come progetto educativo, abbiamo pensato di

illustrarvi una giornata tipo al nido, suddividendo i diversi momenti di routine che

quotidianamente si ripetono per dare sicurezza e riferimento ai vostri bambini (RITI).

Precisiamo che è comunque necessario avere acquisito durante l’inserimento un certo grado di

autonomia affettiva per vivere i diversi momenti senza angoscia e con la consapevolezza del

ritorno del genitore.

                                                Accoglienza

Le educatrici attendono l’arrivo dei bambini e dei loro genitori e sono sempre disponibili per

rassicurare e coccolare al momento del bisogno. In questo arco di tempo i bambini si

intrattengono con vari giochi usati liberamente.

ATTIVITA’/METODO

-Accogliere;

-Tranquillizzare;

-Ascoltare;

-Contenere;

OBIETTIVI

-Favorire un distacco graduale dalla figura parentale;

-Favorire la conoscenza del nuovo ambiente;

-Favorire l’instaurarsi di rapporti con gli educatori e i coetanei;

-Attraverso il gioco libero favorire la condivisione di giochi e spazi.

TEMPI

7.30 / 9.30

                                                  Cambio

L’educatrice durante questo momento ha un rapporto individuale con ogni bambino, gli parla,

gli fa le coccole e cerca di instaurare un buon rapporto con lui.

ATTIVITA’/METODO

- Evitare fretta e confusione;

- Non essere mai interrotta;

-Atteggiamento di cura e attenzione sia nella ritualità che nella verbalizzazione dei gesti.

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OBIETTIVI

- Suscitare e conservare nel bambino il piacere per quello che fa;

- Favorire ogni possibile autonomia

TEMPI

Al bisogno

                                                Gioco ed Attività

“Lasciate che i bambini giochino e ne saranno sicuramente migliorati lo sviluppo motorio,

linguistico, intellettivo e sociale”

Ci si raccoglie in gruppo prima dell’inizio delle attività; sottolineando in questo momento il vero

inizio della giornata in comunità. Le educatrici invitano i bambini a sedersi, intrattenendoli con

canzoncine animate, parlando, sfogliando libretti.

Si creano dei gruppi a seconda delle attività che si intendono svolgere. Ad esempio si

sviluppano attività di manipolazione (come la pasta di sale che si presta ad essere toccata ed

impastata) e di disegno (utilizzando matite colorate, gessetti, pennarelli, digito pittura e

pennelli).

Il materiale sopracitato viene proposto sempre con la guida dell’educatrice che non limita le

varie esperienze, ma cerca di guidare le attività.

Altra attività ludica è il movimento: in questo modo il bambino sperimenta se stesso

nell’ambiente che lo circonda; si verificano così i primi tentativi di corsa, di gioco con la palla,

di ballo a suon di musica; inoltre con tutto il corpo, imitazione di posture di animali e cose

tramite l’utilizzo di canzoncine o giochi.

OBIETTIVI

- Coordinazione oculo-manuale;

- Sperimentazione dei primi concetti di limite dello spazio;

- Sviluppo motorio e sensoriale.

TEMPI

Dopo la merenda del mattino rispettando i tempi dei bambini

                                                    Pranzo

A gruppi si lavano le mani, si mette la bavaglia e ci si prepara per il momento del pasto. Si

entra nello spazio dedicato al pranzo ed ogni bambino va ad occupare il proprio posto.

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Il pasto è un momento educativo da privilegiare: mangiare per il bambino ha un alto significato

di rapporto affettivo. Inoltre vengono offerti stimoli di diverso tipo che verbalizzati, accrescono

la loro esperienza.

METODO

Il ruolo dell’educatrice è di offrire i cibi, parlare con i bimbi ed intervenire ad aiutarli nel

momento del bisogno.

OBIETTIVI

- Imparare progressivamente a rimanere seduto ed attendere il proprio turno rispettando i

tempi degli altri;

-Migliorare la coordinazione occhio-mano attraverso l’uso delle posate e del bicchiere.

TEMPI

11.30/11.45 circa

                                                Sonno/Riposo

Ad ogni bambino viene dato il ciuccio oppure un oggetto transizionale a cui sono

particolarmente legati.

Vengono poi accompagnati in sala nanna dove le brandine sono sistemate in modo da essere

facilmente raggiungibili, ognuno di loro sa esattamente qual’ è la sua.

METODO

-Le educatrici si siedono vicino a loro accompagnandoli nell’addormentamento.

-Stendersi al suo fianco;

-Massaggiarlo;

-Coccolarlo;

-Accarezzarlo;

-Rispettare strategie, oggetti, posizioni, richieste personali.

OBIETTIVI

Il fine è quello di riuscire a far superare la paura dell’ignoto, dell’abbandono degli oggetti e

delle persone permettendo così un riposo tranquillo e rilassato; la presenza dell’adulto è

rassicurante per ogni evenienza.

TEMPI

Dalle 13.00

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Risveglio/Cambio/Merenda

In questo momento delicato cerchiamo di rispettare i ritmi e le esigenze di ogni singolo

bambino in accordo con i genitori.

La merenda viene distribuita nell’angolo pranzo con l’aiuto di una educatrice rispettando i ritmi

di risveglio individuali.

TEMPI

Dalle 15.00 circa.

                                                Congedo

Ultimata la merenda i bambini giocano liberamente, oppure vengono interessati con giochi

tranquilli come le costruzioni o la lettura.

Ci si prepara per andare a casa: anche questo è un momento particolare dove i bambini

aspettano il ricongiungimento con un loro famigliare.

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10- LE PRINCIPALI ATTIVITA’
                                                DAI 6 MESI:

   Costruttive e manipolative: forniscono al bambino gli strumenti per esprimersi e
    sviluppare capacità cognitive.
    Strumenti: legnetti, costruzioni, palline, anelli o dischi da incastrare.

   Gioco sensoriale: consente al bambino di stimolare la curiosità e la fantasia nel gioco
    riconoscendo colori, rumori e oggetti familiari.
    Strumenti: bottiglie di plastica contenenti sabbia, bottoni ecc.; riso colorato o acqua;
    sacchetti di stoffa riempiti con camomilla o legumi.

   Cestino dei tesori: è un contenitore composto da oggetti di uso comune scelti per
    stimolare i sensi la concentrazione e l'attenzione
    Obiettivo: esplorare l’ambiente attraverso i sensi, imparando a riconoscerlo e a
    sperimentarlo.

   Psico-motoria: educare al movimento come modalità espressiva della personalità.
    Strumenti: giochi di movimento e attività ritmiche.
    Obiettivi: padronanza di sé e aumento della sicurezza personale.

   Attività di stimolazione sensoriale: stimolare in un ambiente calmo e sereno abilità e
    curiosità, esplorando, abbinando, infilando, svuotando, allineando i diversi materiali
    proposti.
    Strumenti: sacchetti di diverse misure e consistenza contenenti: nastri, coni di   cotone,
    pigne, palline, anelli da tenda.

    Obiettivi:

                            vista: scoprire e riconoscere
                            tatto: passarli da una mano all’altra
                            udito: riconoscere e scoprire il suono che producono
                            olfatto: riconoscere odori e profumi
                            gusto: assaggiare, portare alla bocca, allontanare e riavvicinare
                             l’oggetto.

                                                DAI 18 MESI:

       Attività senso – percettive: che consentono al bambino di affinare e coordinare i
        diversi movimenti, favorendone il controllo; impara a conoscersi attraverso i sensi e a
        distinguere le cose in base alle diverse caratteristiche.

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Strumenti: pasta di sale, farina, acqua, ghiaccio, granaglie, cucchiai, bottiglie, colini,
        imbuti, setacci, contenitori vari.
        Obiettivo: sollecitare i sensi attraverso il gioco.

       Attività grafico pittoriche: esprimere attraverso la propria manualità il proprio punto
        di vista.
        Strumenti: colori a dita, tempere, pastelli a cera, pennarelloni, matite colorate.
        Obiettivo: coordinare occhio-mano, appropriarsi dello spazio nel foglio, accostarsi ai
        diversi colori, associare i colori.

       Attività di sviluppo comunicativo:
            -   sviluppare, attraverso l’ascolto di libretti o di un breve racconto (anche di vissuto
                 quotidiano), la comprensione di brevi concetti;
            -   giochi di riproduzione di suoni e versi degli animali
            -   canzoncine
        Obiettivo: sviluppare capacità di ascolto e di espressione verbale.

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11- NORME PER AGEVOLARE IL BUON FUNZIONAMENTO
                  DELL’ASILO NIDO “IL PICCOLO PRINCIPE”

L’asilo nido è il luogo in cui i vostri figli trascorrono buona parte della loro vita, giocano,
crescono e fanno nuove esperienze. Tuttavia per l’età dei bambini e le caratteristiche della loro
“vita sociale”, l’asilo nido può essere un ambiente a rischio per l’instaurarsi di patologie
infettive o parassitarie. Impegniamoci dunque seguendo con scrupolo queste semplici norme,
perché si creino le condizioni più idonee a promuovere la salute e il benessere dei vostri
bambini oltre la qualità del servizio erogato.

Nello specifico:

RISPETTARE GLI ORARI. PER RAGIONI ORGANIZZATIVE E’ BUONA NORMA COMUNICARE
L’ASSENZA DEL BAMBINO. L’ENTRATA POSTICIPATA E’ POSSIBILE ENTRO LE ORE 10.30.

I BAMBINI VENGONO AFFIDATI SOLO A PERSONE CHE LE INSEGNANTI CONOSCONO (SOLO AI
GENITORI E A PERSONE CON DELEGA).

RICORDARSI DI LASCIARE SEMPRE IL PROPRIO RECAPITO                      E   LA   REPERIBILITA’   DI
ALTRI CHE POSSONO INTERVENIRE IN CASO DI BISOGNO.

SI PREGA DI CONTROLLARE CHE I BAMBINI NON PORTINO IN ASILO GIOCHI PERICOLOSI:
MONETE, GIOCHI METALLICI O PICCOLI.

GLI ADULTI SONO PREGATI DI NON ENTRARE IN ASILO CON LE SCARPE. SI PREGA DI
UTILIZZARE I CALZARI FINO ALLE ORE 13.00.

PRIMA DI ENTRARE IN SALONE CAMBIARE LE SCARPE AI BAMBINI.

CONTROLLARE GIORNALMENTE IL CAMBIO.

NON   SI  SOMMINISTRANO  FARMACI   AI  BAMBINI.                 IN     CASO   DI      FEBBRE  O
TRAUMI    SI APPLICHERA’  LA     BORSA     DEL                       GHIACCIO        E     SARA’
TEMPESTIVAMENTE CONTATTATA LA FAMIGLIA.

SE UN BAMBINO PRESENTA FEBBRE ELEVATA, DIARREA, VOMITO O CONGIUNTIVITE CON
SECREZIONE LE EDUCATRICI PROVVEDERANNO AD ISOLARLO DAI COMPAGNI ED AVVERTIRE
I GENITORI PERCHE’ IL BAMBINO VENGA ACCOMPAGNATO A CASA AL PIU’ PRESTO, PER IL
BENESSERE SUO E DEGLI ALTRI BAMBINI. IL BAMBINO VERRA’ RIAMMESSO SOLO A
COMPLETA SCOMPARSA DEI SINTOMI CON AUTOCERTIFICAZIONE/CERTIFICAZIONE DA
PARTE DEI GENITORI.

LA SCUOLA SI AVVALE DI UN PEDIATRA ANCHE PER CONSULENZE TELEFONICHE.

LA MENSA SEGUE UN’ALIMENTAZIONE VARIA E COMPLETA, PARTICOLARMENTE ATTENTA ALLE
ESIGENZE DI OGNI FASCIA DI ETA’; E’ RICHIESTA, IN CASO DI ALLERGIA O INTOLLERANZE,
UN CERTIFICATO MEDICO, CHE GARANTISCE LA VARIAZIONE DEL MENU.

E’ BUONA NORMA SEGNALARE ALLE EDUCATRICI I CASI DI MALATTIA INFETTIVA.

IN CASO DI ASSENZE PROLUNGATE, OLTRE CINQUE GIORNI, COMPILARE E
CONSEGNARE AL RIENTRO DELLA MALATTIA UN’AUTOCERTIFICAZIONE CHE DICHIARI LE
BUONE CONDIZIONI DEL BAMBINO.

AVVERTIRE LE INSEGNANTI QUANDO IL BAMBINO E’ SOTTO CURA ANTIBIOTICA PER
PORRE ATTENZIONE ALLA SOMMINISTRAZIONE DI PARTICOLARI ALIMENTI.

ALLA CONSEGNA DEL BAMBINO, PER NON DARE DISTURBO AI BAMBINI GIA’ PRESENTI, SI
PREGA DI NON ENTRARE NELLA CLASSE E DI NON PORTARE AL BAMBINO GIOCHI
ALL’INTERNO DELLA CLASSE, MA DI LASCIARLI NELL’ARMADIETTO.

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