Il Gioco come veicolo di apprendimento e di socializzazione. L'intervento educativo - Clea Terzuolo Ambulatorio Attività educative e cognitive ...

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Il Gioco come veicolo di apprendimento e di socializzazione. L'intervento educativo - Clea Terzuolo Ambulatorio Attività educative e cognitive ...
Il Gioco come veicolo di
apprendimento e di socializzazione.
L’intervento educativo

         Clea Terzuolo
         Ambulatorio Attività educative e cognitive   ™

         Centro Autismo e sindrome di Asperger,
         Mondovì ASLCN1
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DI COSA PARLEREMO:

• L’approccio al gioco
• Il gioco e le abilita’ sociali
• Prerequisiti e Strategie
• Attività ludiche e didattiche con materiale di recupero
• Giochi per sviluppare le abilità sociali in piccolo gruppo

La presentazione contiene immagini tratte da rete internet per le quali è consentita la libera
pubblicazione a titolo gratuito per uso didattico o scientifico e non a scopo di lucro
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L’Autismo interessa compromissioni qualitative in 3 aree
          che rivestono molta importanza nell’azione del gioco

                       INTERAZIONE SOCIALE
                     Emozione congiunta e reciprocità

MODALITA’ DI COMPORTAMENTO                     COMUNICAZIONE
interessi e attività ristretti e ripetitivi    Verbale e non verbale
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GIOCARE CON IL BAMBINO

Due tappe dell’intervento educativo:

1. Attivare un’osservazione giocosa in cui interessi e talenti
   conducano l’attività
2. Organizzare per facilitare
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GLI INTERESSI

I richiami di gioco possono nascere da espressioni creative, da
oggetti che non sono propriamente giochi ma che attraggono il
bambino e attivano naturali modalità di interazione.
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L’ APPROCCIO

    SCOPRIRE GIOCHI INTERESSANTI INSIEME AL BAMBINO.
         Osservare ciò che attrae e seguire gli interessi…

…come fermarsi ad osservare le stelline
muoversi in una bottiglia d’acqua…

…guardare il luccichio di un contenitore…
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Il piacere del gioco può derivare
         da funzioni diverse

                   Uso la bottiglia e
                   faccio finta di
                   pulire la cucina
                   Bello!

Mi guardo
dentro la
bottiglia.
Bello!
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L’azione ripetitiva è fonte di benessere

Valorizzare le abilità espresse attraverso un gioco che richiede
azioni in ripetizione è una strategia educativa che offre
occasioni di divertimento, di benessere e sviluppa abilità di
indipendenza e di esecuzione di azioni procedurali in sequenza.
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La routine

La ripetizione offre l’opportunità di trasformare le routines,
apprezzate dai bambini, in attività consapevoli.

                                             Inserimento di palline
                                                                      ™

    Classificare i cartoni animati
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GIOCO PER SVILUPPARE

• Attenzione congiunta
• Emozione congiunta
• Intenzione congiunta

•   Imitazione
•   Scambio di turni e reciprocità sociale
•   Abilità cognitive
•   Indipendenza

                                                          ™
Attenzione congiunta

               Definizione:

Capacità di condividere l'attenzione con altre persone in modo
coordinato (Scaife & Bruner, 1975).

L'attenzione congiunta si basa sulla percezione delle
informazioni di natura sociale veicolate principalmente tramite il
volto e soprattutto attraverso gli occhi.
Costituisce la base dell'intelligenza sociale.

Abilità come l’imitazione e la reciprocità non potrebbero esistere
senza l'attenzione congiunta.
Prerequisiti:

INTERSOGGETTIVITA SECONDARIA:

Il bambino alterna il proprio sguardo
tra l’oggetto osservato e l’altra persona.
Espressione: Attenzione congiunta, intenzionalità,
riconoscimento del significato attribuito dall’altro, imitazione.
Abilità di attenzione congiunta

  Il bambino porta un oggetto per farlo
  vedere. Indica per mostrare o per chiedere.

immagini tratte da rete internet per le quali è consentita la libera pubblicazione a titolo gratuito per uso
didattico o scientifico e non a scopo di lucro.
Segue con lo sguardo le
indicazioni dell’altro

                          Osserva dove l’altro guarda e
                          guarda nella stessa direzione
Emozione congiunta

Permette di reagire con la manifestazione di un’emozione al
comportamento dell’altro, utilizzando l’espressione delle
emozioni come strumento di scambio sociale.
Imitazione

Imitando l’espressione del viso, il gesto, il movimento, l’uso
dell’oggetto si crea un ponte comunicativo.
Indicazioni e strategie…

La scelta delle attività avviene sulla base della valutazione delle aree
   funzionali e dell’età del bambino in accordo con gli operatori esperti.
Giochi che attivano il contatto visivo…

    palloncini
    bolle di sapone
    saltapalline
    molle colorate
    Trottole…

Le immagini di questa sessione sono tratte da rete internet per le quali è consentita la libera pubblicazione a titolo
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Giochi che stimolano l’attenzione
                            e l’emozione congiunta

Giochi causa-effetto

Giochi fisici: fare cucù, correre e saltare insieme, fare il solletico…
Rispecchiamento: Imitazione Indicazione

• Aiutare il bambino ad iniziare una
  sequenza di movimenti.
• Utilizzare l’azione concreta per
  “insegnare” e incoraggiare
  l’imitazione fungendo da modello
  per realizzare l’azione (fai come
   faccio io)
• Dare senso all’indicazione con
  azioni graduali.
L’importanza dell’attesa

• IMITARE il bambino

• ATTENDERE una risposta (sguardo, suono, gesto, azione)

• VALORIZZARE
 incoraggiando l’evoluzione del gioco
Gioco in piccolo gruppo

Il gioco in piccolo gruppo può essere proposto attraverso
l’inserimento del turno con semplici giochi che attirano
l’interesse sei bambini. Alcuni esempi:

•   Lanciare le palline in un canestro
•   Inserire le perle colorate in un filo
•   Far girare una trottola a turno
•   Attivare un gioco “causa effetto”
Il gioco in piccolo gruppo

Richiede preparazione e gradualità, intervento individualizzato.

1.   Gioco solitario in mezzo agli altri
2.   Condividere il materiale
2.   Cooperare in un gioco comune (gioco a due)
3.   Gioco in piccolo gruppo (tre o più bimbi)
STRATEGIE DI FACILITAZIONE

• Osservare le azioni che il bimbo sta svolgendo ed estenderle

• Attribuire senso a ciò che fa il bambino
L’ accento, l’enfasi

Utilizzare:

•   la prosodia
•   il gesto
•   l’indicazione
•   il movimento
•   lo sguardo
•   la mimica facciale
Gioco e sviluppo di abilità cognitive

Abilità
•Cognitive: memoria e apprendimento,
 comprensione, concentrazione e attenzione, orientamento
dell’attenzione, pianificazione, pensiero astratto.

•Metacognizione: consapevolezza dei propri stati interni, affettivi,
cognitivi ed emotivi. Tale capacità è connessa alla teoria della
mente che è l’abilità di comprendere la mente altrui inferendo gli
stati emotivi. Queste due funzioni rappresentano un sistema di
monitoraggio che regola il comportamento sociale e affettivo.
Competenze simboliche.

•Strategie di coping: risoluzione dei problemi, fronteggiamento,
risposta efficace.
Strategie per il gioco simbolico

1. Riprodurre esperienze conosciute e ripetute, azioni note al
    bambino, appartenenti al quotidiano.

2. Generalizzare la stessa azione a più contesti (con giochi diversi)

3. Associare azioni coerenti e sostenere questa connessione con il
rinforzo visivo (es. usare l’immagine per aiutare a comprendere)
L’azione di gioco sostenuta da immagini

Rinforzare il significato del gioco con oggetti, immagini e
disegni.
Generalizzazione di concetti

Il rinforzo visivo è utile anche per generalizzare. Passare
gradualmente dall’oggetto alla foto al simbolo crea occasioni di
gioco utili per generalizzare i concetti e le categorie.
Alcune idee per l’intervento pratico…

La scelta delle attività avviene sulla base della valutazione delle aree
                                                                             ™

   funzionali e dell’età del bambino in accordo con gli operatori esperti.
LE ATTIVITA’ STRUTTURATE
                                                   ludico cognitive

Lanciapalline con i rotoli di carta

                                                         Salvadanaio con gettoni, bottoni…

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
ADATTAMENTO

   Fessure per monete, foglietti,
   bottoni…

                                                Clessidra per farina, coriandoli, sabbia…

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
CHIAREZZA

 Torri di lego con modello

                                                           Abbinamento forme e colori

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FACILITAZIONE

          Puzzle con velcro

                                                              Cannucce nel contenitore

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
CONCRETEZZA

                              Classificazioni con oggetti

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
ORGANIZZAZIONE

       Incastri di forme e colori

                                                         Inserire cubetti di lego nel foro

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
COMUNICAZIONE EFFICACE

  Classificazione di colori con chiodini, cubetti, monete…

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
CONCRETEZZA E ASTRAZIONE

Abbinare oggetto e foto

                               Piccolo-grande: le torri su base di velcro

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
STRUTTURAZIONE E VERIFICHE IDONEE

          Abbinare, classificare oggetti, foto, cartoni animati…

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
SVILUPPARE LE ABILITA’ SOCIALI
                                       IN PICCOLO GRUPPO

                  nell’ Intervento educativo strutturato

    ABILITA’:

•   Guardare insieme
•   Fare insieme
•   Imitare
•   Rispettare il turno
•   Orientare l’attenzione
                                                              ™
Prerequisiti

• Condivisione-Attesa
• Espressione e interazione emotiva
• Comprensione-Collaborazione
Aspetti che richiedono cura:

• Organizzazione del materiale
• Prevedibilità e anticipazione
• Motivazione
• Proposta di giochi che favoriscano l’imitazione e lo scambio di
  turni
• Inserimento graduale di novità
• Ripetitività
• Semplicità del gioco

                                                                    ™
Le strategie:

• Organizzare le attività con mediatori visivi
• Alternanza di attività impegnative e attività meno strutturate
• Rinforzo sociale positivo (premiare il comportamento positivo
  senza sottolineare i momenti di disattenzione o di estraneità
  al gruppo
• Creare occasioni di gioco in piccolo gruppo a scuola con i
  coetanei

                                                                   ™
STRATEGIE DI ORGANIZZAZIONE

                   Quanto tempo deve durare il gioco?

E’ utile fissare un tempo per il gioco con il bambino.
 Questo potrà dipendere dal tempo in cui si prevede che il bambino
potrà mantenersi attento e collaborativo.
Può essere maggiormente adatto un tempo breve con più
frequenze rispetto ad un unico tempo lungo.
Coerenza tra luogo e attività

L’organizzazione dello spazio fisico facilità l’attenzione del
bambino e favorisce l’interazione e la collaborazione.

Lo spazio organizzato e gli oggetti presenti “dicono” al
bambino ciò che si potrà fare insieme più delle parole
E’ importante che lo spazio fisico sia:

“identificabile visivamente” (per es tappeto di un certo
colore)
“circoscritto” (delimitato da confini visibili come tramezzi,
muri, mobili, e indicativo, come il tappeto o il tavolo)
“essenziale” (contenere solo ciò che verrà proposto al
bambino)
“comodo e confortevole” (sia per il bambino che per l’adulto)
                                          Da Xaiz & Micheli, 2001
Spazio strutturato ma anche flessibile

Può cambiare in relazione all’età e ai nuovi interessi del bambino:
per esempio
 per il bambino più piccolo può essere una poltrona o un divano
su cui ci si può sedere e tenere il bambino sulle ginocchia giochi di
contatto fisico, motorio, scambi affettivi, canzoncine e filastrocche
 per il bambino più grande può essere anche un angolo
delimitato della casa o una stanza o una porzione del giardino.
                                           da Xaiz & Micheli, 2001
Alcune idee per l’intervento pratico…

La scelta delle attività avviene sulla base della valutazione delle aree
                                                                             ™

   funzionali e dell’età del bambino in accordo con gli operatori esperti.
IL RISPETTO DEL TURNO
                                                            con le foto dei bambini

          Ogni bambino osserva le foto con l’ordine del turno…

                                                                                                                                  ™

La presentazione contiene immagini tratte dal’Ambulatorio di Attività Educative Centro Autismo ASL CN1, Clea Terzuolo
(Lavori costruiti in ambulatorio e durante i corsi con insegnanti e genitori) . Alcune foto sono tratte da rete internet per le
quali è consentita la libera pubblicazione a titolo gratuito per uso didattico o scientifico e non a scopo di lucro
LA BIGLIA

 Ogni bambino prende una biglia e la fa scorrere dentro ad un
   tubo inserito in una scatola. La biglia è raccolta in un
   contenitore metallico dentro la scatola.
Varianti: bottiglie, tubi di plastica…

                                                                             ™

Immagine tratta da rete internet ad esclusivo scopo didattico.
LA CASETTA

Ogni bambino entra nella casetta di cartoncino: saluta o fa un
  gesto o sta in silenzio poi esce. Gioco a turno.

                                                                                ™

  Immagine tratta da rete internet ad esclusivo scopo didattico.
IL GARAGE

    Ogni bambino può far scorrere una macchinina sulla pista
      di cartoncino o parcheggiarla in un punto del garage.
                                             Gioco a turno.

                                                                             ™

Immagine tratta da rete internet ad esclusivo scopo didattico.
MEMORY O TOMBOLA
                                  con le foto delle persone conosciute

Le immagini sono tratte da rete internet per le quali è consentita la libera pubblicazione a titolo gratuito per
uso didattico e non a scopo di lucro
IL TRENINO

  Ogni bambino sorteggia un cerchietto raffigurante un compagno
  di scuola, un cibo, un gioco…
  Può dire il nome della persona o del cibo… poi incollarlo per
  completare il treno…

                                                                                   ™

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
IL BRUCO

 Ogni bambino sorteggia un cerchietto raffigurante un’immagine con
 una domanda: es. “cosa mi piace bere?”
 Dopo aver risposto applica il cerchio sul corpo del bruco

                domande scritte e “toccabili”

Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività educative e cognitive, Centro Autismo ASLCN1
IL BERSAGLIO

     I bambini a turno lanciano una pallina da ping pong con parti in
     velcro sul bersaglio adesivo costruito in cartoncino con un tema
     (cartone animato, casa, paesaggio…)

Immagini tratte da corso di formazione pratico: “Attività per l’autismo”, docente Clea Terzuolo, Ambulatorio Attività
educative. Centro Autismo ASLCN1
IL LABIRINTO

Ogni bimbo può far scorrere la pallina fra i settori della scatola

                             Immagine tratta da rete internet per le quali è
                             consentita la libera pubblicazione a titolo
                             gratuito per uso didattico e non a scopo di lucro

                                                                                 ™
LA BIGLIA NEL FORO

 Ogni bambino lancia una pallina di gomma, di carta stagnola o
   una biglia in una scatola con fori.

                                                                                                                         ™

Immagine tratta da rete internet per le quali è consentita la libera pubblicazione a titolo gratuito per uso didattico
e non a scopo di lucro
L’OMINO

       Ogni bambino prende un pezzetto di carta (occhio…bocca…) e
          lo incolla sull’omino.
       I pezzi sono incollabili con il velcro adesivo.

                                                                                                       ™

Immagine: lavoro costruito in ambito di corso per insegnanti presso una scuola materna di Mondovì in
collaborazione con l’Ambulatorio Centro Autismo ASL CN1, Clea Terzuolo.
Attraverso il gioco non si insegna un’azione, una
prassi o un gesto convenzionale ma si costruisce un
percorso di scoperta e di condivisione di significati.
Grazie per l’attenzione
Bibliografia….

Carol Gray Il libro delle storie sociali. Ad uso delle persone con disturbi autistici per apprendere le abilità
sociali. Vannini Editrice, 2004

Hogdon L. (2000), Strategie visive per la comunicazione. Guida pratica per l'intervento nell'autismo e nelle
gravi disabilità dello sviluppo, traduzione a cura di Kozarzewska A., Vannini, Brescia, 2004

Marilena Zacchini, Enrico Micheli Vannini – 2004 Verso l’autonomia. La metodologia T.e.a.c.c.h. del lavoro
indipendente.

Cavagnola, P. Moderato, M. Leoni (a cura di) – Autismo che fare? Orientarsi tra le teorie e gli interventi -
collana Ed. Vannini - Gussago (BS), con scritti di G.M. Arduino, C. Hanau, D. Mariani Cerati, E. Micheli, D.
Vivanti.

Xaiz Cesarina, Micheli Enrico. Gioco e interazione sociale nell’autismo. 2001, Centro Studi Erickson

Pianeta autismo: un esperimento di programmazione integrata (del Teacch) a Reggio Calabria

Cottini L. (2002) L'integrazione scolastica del bambino autistico. Carocci Roma

Rita Jordan e Stuart Powell. Autismo e intervento educativo, comunicazione emotività e pensiero

Pernille Dyrbjerg e Maria Vedel., L’apprendimento visivo nell’autismo. Erickson Gardolo Trento, 2007

Buone prassi di Integrazione scolastica (a cura di A. Canevaro e D. Ianes) - Erickson, Trento, 2001

Hogdon L. (2000), Strategie visive e comportamenti problematici Gestire i problemi comportamentali
nell’autismo attraverso la comunicazione visiva- Vannini, Brescia, 2004
Puoi anche leggere