Il Fotovoltaico in agricoltura - Dott. Andrea Colantoni

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Il Fotovoltaico in agricoltura - Dott. Andrea Colantoni
Il Fotovoltaico in agricoltura

        Dott. Andrea Colantoni
Il Fotovoltaico in agricoltura - Dott. Andrea Colantoni
Un pò di storia

                   “L'effetto fotovoltaico” è noto fin dal 1839, e trova il suo
                   fondamento nella esperienza del fisico francese Edmond
                   Becquerel (1820-1891) che presentò alla Accademia delle
                   Scienze di Parigi la sua "Memoria sugli effetti elettrici
                   prodotti sotto l'influenza dei raggi solari".

Edmond Becquerel

                   Nel 1870 l'effetto fotovoltaico fu
                   studiato in solido sul selenio, da
                   Heinrich Hertz, e nel 1876, da William
                   Adam e Richard Day, i quali
                   conclusero che tali celle erano in grado
                   di convertire la luce in elettricità con
                   una efficienza compresa fra 1% e il
                   2%.
                                                                 Heinrich Hertz

                                                                                  2
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Un pò di storia

                   Il principio fu meglio compreso nel 1905 da
                   Einstein - che nel 1921 per questa scoperta fu
                   premiato con il Premio Nobel per la fisica - e nel
                   1930 da Walter Schottky. I due scienziati
                   posero le basi scientifiche per la realizzazione
                   della prima cella solare.

Albert Einstein

                  Nel 1954 Chapin, Pearson e Fuller,
                  nei laboratori della Bell Telephone,
                  svilupparono la prima cella basata
                  su semiconduttori al silicio in grado
                  di convertire il 6% dell'energia
                  solare in energia elettrica.

                                                     Gerald Pearson, Daryl Chapin,
                                                     e Calvin Fuller
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PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

                 La Conversione Fotovoltaica
                           L’atomo di silicio possiede 14
                       elettroni di cui 4 di valenza; in un
        Silicio
                       cristallo di silicio puro ciascun atomo
                       è legato in modo covalente con altri
                       quattro atomi: ogni elettrone di
                       valenza si lega con un elettrone di
                                                                 Silicio
                       valenza di un altro atomo.
   Il passaggio dalla banda di valenza a quella di conduzione
avviene trasmettendo all’elettrone una opportuna quantità di
energia. In tale passaggio l’elettrone si lascia dietro una
buca detta ‘lacuna’ che può venire occupata da un altro
elettrone. Il movimento degli elettroni comporta così anche
quello delle lacune.
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PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

La Conversione Fotovoltaica
                          Donatore

             Silicio

                Fosforo

             Elettrone
             debolmente legato
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PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

La Conversione Fotovoltaica

                         Accettore

             Silicio

                  Boro

                  Lacuna
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PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

                           Boro     Silicio    Boro

            Materiale P

                                                                 Distanza
                          Silicio    Boro     Silicio

                           Boro     Silicio   Silicio

                                                          Densità           -
                                                          di carica
Giunzione
                          Silicio   Fosforo   Silicio

                                                                +
            Materiale N

                          Fosforo   Silicio   Fosforo

                                                        Regione di
                                                        svuotamento
                          Silicio   Fosforo   Silicio
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La cella e costituita da una sottile fetta di materiale semiconduttore, generalmente silicio opportunamente trattato,
dello spessore di circa 0.3 mm e con una superficie compresa tra i 100 e i 225 cm2.

  Monocristallino omogeneo a cristallo singolo, sono
  prodotti da cristallo di silicio di elevata purezza. Il
  lingotto di silicio monocristallino e di forma cilindrica del
  diametro di 13-20 cm e 200 cm di lunghezza, ottenuto
  per accrescimento di un cristallo filiforme in lenta
  rotazione.
  Successivamente, tale cilindro viene opportunamente
  suddiviso in wafer dello spessore di 200-250 µm e la
  superficie superiore viene trattata producendo dei
  microsolchi aventi lo scopo di minimizzare la perdite per
  riflessione.
  Il vantaggio principale di queste celle e il rendimento
  (14-17%), cui si associa una durata elevata ed il
  mantenimento delle caratteristiche nel tempo. Il prezzo
  di tali moduli e intorno a 3.2-3.5 €/W ed i pannelli
  realizzati con tale tecnologia sono caratterizzati
  usualmente da un’omogenea colorazione blu scuro.
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Le iridescenze tipiche delle celle in silicio policristallino sono infatti dovute al diverso orientamento dei cristalli ed il conseguente
diverso comportamento nei confronti della luce.Il lingotto di silicio policristallino e ottenuto mediante un processo di fusione e
colato in un contenitore a forma di parallelepipedo. I wafers che si ottengono presentano forma squadrata e caratteristiche
striature con spessore di 180-300 µm. Il rendimento e inferiore al monocristallino (12-14%), ma anche il prezzo 2.8-3.3 €/W. La
durata e comunque elevata (paragonabile al monocristallino) ed anche il mantenimento della prestazioni nel tempo (85% del
rendimento iniziale dopo 20 anni). Le celle con tale tecnologia sono riconoscibili dall’aspetto superficiale in cui si intravedono i
grani cristallini
                                            Una cella fotovoltaica può essere considerata come un generatore di corrente e può
                                            essere rappresentata dal circuito equivalente della figura sottostante.
                                            La corrente ai terminali d’uscita I e pari alla corrente generata per effetto fotovoltaico Ig
                                            dal generatore ideale di corrente, diminuita della corrente di diodo Id e della corrente di
                                            dispersione Il. La resistenza serie Rs rappresenta la resistenza interna al flusso di
                                            corrente generata e dipende dallo spessore della giunzione P-N, dalle impurità presenti
                                            e dalle resistenze di contatto.
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Structural importance and Mechanism
                   of Natural molecules
  The key to obtain such rapid electron transfer is to endow the dye with a suitable
  anchoring group, such as a carboxylate or phosphonate substituent or a catechol
  moiety, through which the sensitizer is firmly grafted onto the surface of the Titania.

Proton coupled electron transfer Mechanism in Chemical Dye (DSSCs)

     The surface dipole is generated by proton transfer from the carboxylate
     groups of the sensitizer to the oxide charging the solid positively and leaving
     an excess negative charge on the dye.
GLI ALTRI COMPONENTI

                        Struttura

                                    Cavi
Inverter fotovoltaico                      15
CELLE FOTOVOLTAICHE
Quattro generazioni

                      Prima generazione
                      - Basate su silicio cristallino
                      (efficienze medie 20%)

                      Seconda generazione
                      - Silicio e altri semiconduttori a film
                      sottile

                      Terza generazione
                      - Celle organiche e polimeriche
                      - Celle basate su giunzioni multiple
                        di film policristallini

                      Quarta generazione
                      - Basate su processi innovativi
                      (fotobiologici?)
Nei moduli, le celle fotovoltaiche non sono tutte identiche a causa delle
inevitabili difformità di fabbricazione, pertanto due blocchi di celle collegate tra
loro in parallelo possono non avere la stessa tensione. Si viene a creare
conseguentemente una corrente di circolazione dal blocco di celle a tensione
maggiore verso quello a tensione minore. Quindi una parte della potenza
prodotta dal modulo viene persa all’interno del modulo stesso (perdite di
mismatch).

La disuguaglianza tra le celle può essere determinata anche da un diverso
irraggiamento solare, ad esempio una parte di celle sono ombreggiate,
oppure dal loro deterioramento.
Tali celle si comportano come un diodo che blocca la corrente prodotta dalle
altre celle. Il diodo e sottoposto alla tensione delle altre celle, la quale può
provocare la perforazione della giunzione con surriscaldamento locale e
danni al modulo.
* Riferito alle condizioni standard:

                                             1.000 w/m2 + T° cella 25°C + vento 0 m/s

•   Dati:
•   8 m2 di pannello fotovoltaico/kW di picco (Kwp)*
•   3kWp - 3.600 kWh/anno per 1.200 kWh/ore anno (al nord)
•   1kW - 1.200 Kwh/anno
                     energia _ prodotta
•   Rendimento =
                     energia _ ricevuta
•   Rendimenti del 10-15%
Soluzioni impiantistiche
Dipendono dal luogo e dalle necessità del committente, nonché
dalla bravura del progettista!
Art. 12 comma 2
-    Tariffa riconosciuta per un periodo di 20 anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio
     dell’impianto ed è costante in moneta corrente per tutto il periodo dell’incentivazione.
A decorrere dal primo semestre 2013 le tariffe assumono valore onnicomprensivo sull’energia immessa
    nel sistema elettrico. Sulla quota di energia autoconsumata è attribuita una tariffa specifica
Contesto        Ubicazione                                             Comune di Viterbo (VT)

Territoriale    Coordinate                                             Latitudine      42°25'38.75"N

                Geografiche                                            Longitudine     11°57'59.72"E

                Quota                                                  179 m s.l.m.
                Condizione delle tettoie                               Smaltire amianto e ricostruzione n. 2 tettorie con
                                                                       impianto fotovoltaico integrato.

                Viabilità                                              Sito raggiungibile mediante strada idonea al
                                                                       trasporto dei materiali. Non occorrono interventi
                                                                       sulla viabilità esistente. All’impianto si accede
                                                                       tramite viabilità comunale.

Superfici       Superficie tettoia 1 = 595 mq

Occupate        Superficie tettoia 2 = 183 mq

dall’impianto   Superficie occupata dall’impianto fotovoltaico su tettoia 1 = 60 m2
                Superficie occupata dall’impianto fotovoltaico su tettoia 2 = 91 m2

Dati rilievo    Ombreggiamenti                                         Assente

cliviometrici   Condizioni Ambientali                                  Nessuna
•Tettoia n. 1. Superficie soggetta a bonifica dell’ amianto - 595 m2

•Tettoia n. 2: Superficie soggetta a bonifica dell’ amianto - 183 m2
N. 44 moduli fotovoltaici da 230
Wp per un totale di 10, 12 kWp
          installati
N. 40 moduli fotovoltaici da 230 Wp
per un totale di 9, 20 kWp installati
Questi grafici e la tabella mostrano l'energia elettrica (stimata) che si può
aspettare ogni mese dal sistema fotovoltaico; mostra anche la stima della media giornaliera e la
produzione totale annuale.
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