Il Foglietto - Rotary Club Roma Appia Antica

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Il Foglietto - Rotary Club Roma Appia Antica
Il Foglietto
                                                                                                             NEWS

                                                                    Fondato da Antonio de Majo il 1 luglio 1985
Periodico mensile ad uso interno del Rotary Club Roma Appia Antica
Numero 226 Marzo 2018

                                                                                               Club Roma Appia Antica

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Periodico mensile ad uso interno dei Soci del Rotary Club Roma Appia Antica.
A cura di: Flavio Genghi
email: fogliettoappiaantica@libero.it
                                                                               Club Roma Appia Antica
Il Foglietto - Rotary Club Roma Appia Antica
AUGURI DI BUONA PASQUA
(DI FLAVIO GENGHI)

Martedì 27 marzo scorso, presso l’Hotel Ambasciatori, si è svolta la consueta conviviale per gli auguri di
Pasqua.
La serata è stata anche l’occasione per sancire l’ingresso ufficiale nel nostro club di due nuove socie:
Francesca Aiello e Rosanna Trabalzini.
È stato Roberto Scambelluri, PDG e attuale Vice Governatore, a “spillettare” le nostre due nuove socie
sottolineando      l’aumento     esponenziale      delle    “quote      rosa”     nel    nostro      club.

Durante la conviviale anche
il Rotaract, che ha partecipa-
to quasi al gran completo,
ha decretato l’ingresso for-
male di due nuove socie:
Gloria Congiu e Marianna
Pontillo.
Dopo la cena si è svolta
l’abituale riffa pasquale sot-
to la guida dell’esperto
“banditore” Bartolomeo Bo-
ve. Particolarmente accesa
l’asta per accaparrarsi i bi-
glietti grazie alla quale è sta-
to possibile raccogliere oltre
1300 euro da destinare ai
progetti del nostro club.
I più fortunati sono riusciti
ad aggiudicarsi gli splendidi premi appositamente scelti per l’occasione dal nostro Presidente Anna Pao-
la Iori e dal prefetto Paola Rosi Bernardini: uova di Pasqua, campane del Rotary di cioccolato e preziosi
gioielli Boccadamo.
Prima e dopo il suono della campana tutti i presenti si sono scambiati affettuosi auguri di Buona Pasqua
in un clima di serena familiarità.
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IL 16 MARZO... UNA RICORRENZA DA NON DIMENTICARE!
(DI ALESSANDRO BANI)

Quando mi è stato chiesto di scrivere una riflessione sul Compleanno del Club, mi sono immediatamente
sentito molto onorato ma anche molto in imbarazzo, immaginando l’onere di dover compiere con una
narrazione la vita del nostro Club dalle origini ai giorni nostri.
Narrazione che sarebbe dovuta fluire senza omettere o modificare i molti momenti che non mi hanno vi-
sto protagonista, la qual cosa mi avrebbe esposto a critiche più o meno severe da parte di chi, invece, in
quei momenti non solo era presente ma contribuiva attivamente al loro vissuto.
In effetti, seppure con cadenza decennale, a partire dalla fondazione, il Compleanno del Club si è sempre
festeggiato con tutti i crismi accompagnato da grandi eventi, in luoghi esclusivi e corredato da pubblica-
zioni che, con differenti narratori, tramandano le molte esperienze e vicende del Club e ne riassumono i
fatti salienti.
Tutti noi abbiamo nei nostri studi, nelle librerie, i testi prodotti durante queste ricorrenze
•               I primi 10 anni, festeggiati sotto la presidenza del fondatore Gaetano Santoliquido,
•               I secondi 10 anni, festeggiati sotto la presidenza di Maurizio Foschi,
•               La nostra storia (30 anni), festeggiati sotto la presidenza di Biagio Tortorici.
Non mi ripeterò quindi in ciò che è già stato scritto, ma mi limiterò qui a raccontarvi i motivi di una scel-
ta, quella di istituire la festa per il compleanno del club.
Durante il mio anno di presidenza, giunto al giro di boa dell’incarico, mi accingevo a programmare le at-
tività per i mesi a venire. Guardando bene il calendario mi accorsi che il 16 marzo – un mercoledì nel
2016 - coincideva con la data della consegna della charta al nostro Club e mi chiesi se non fosse il caso di
riportarlo alla memoria di tutti i Soci; in fondo, ero stato Io a decidere di inserire sulla carta intestata del
Club la data della sua fondazione, oltre che elencarne i Dirigenti per l’anno Corrente. Mi sembrò quindi
quasi naturale, proporre un ulteriore sigillo a conferma di una data particolarmente importante.
Partendo proprio dalla rilettura di alcuni dei testi sulla fondazione del Rotary e dai racconti dei nostri So-
ci sulle pubblicazioni dei decennali, ho compreso a pieno che, in fondo, il ROTARY Club Appia Antica
esiste in funzione dei Soci che lo compongono, Esso non esisterebbe senza i Soci, quindi non ci sono due
entità distinte, esse coincidono ed esistono una in funzione dell’altra.
Il Club Rotary Roma Appia Antica siamo noi Soci, e tutti assieme lo componiamo, siamo quindi, per co-
sì dire, figli Rotariani del Club Appia Antica.
Se quindi festeggiamo come singoli individui il nostro naturale genetliaco, giorno in cui siamo venuti a
questo mondo e del quale ne costituiamo una piccola parte, per analogia dobbiamo festeggiare la data di
nascita del Club che ci ha iniziati Rotariani, coincidendo il Club con noi stessi.
Un’altra motivazione che mi ha portato ad ideare e proporre l’istituzione di questa ricorrenza, era la vo-
lontà di riportare l’attenzione di tutti sulle radici del Club, sui suoi valori fondanti, sulla sua etica e sulla
sua forza nel tempo, tramandataci in primis da coloro che hanno diretto il Club e poi da tutti i Soci che si
sono succeduti quali cellule vitali di questo meraviglioso organismo di ci noi tutti facciamo parte.
Questi aspetti, già richiamati nel discorso del mio insediamento, ho voluto fossero ricordati in un clima
elegante, di festa e di composta allegria di cui solo i Rotariani sono capaci.
Così proposi al mio Consiglio Direttivo l’idea per valutare cosa ne pensassero. Subito tutti si dimostraro-
no entusiasti e partimmo quindi con l’amica Paola Rosi Bernardini alla ricerca di una location adatta a ta-
le scopo (per l’occasione, ci recammo al Circolo Canottieri Aniene), e sempre insieme iniziammo ad im-

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maginare come sarebbe dovuta fluire la serata, poi trascorsa in un clima di festa e gioiosa armonia attra-
verso brevi racconti, aneddoti proposti dai Soci (fondatori e non) che hanno caratterizzato la vita del
Club nel corso degli anni.
In seguito, negli anni successivi, chi mi è succeduto nell’incarico ha voluto raccogliere il testimone di
questa importante ricorrenza perpetrando nel tempo questa tradizione.
Anche quest’anno, sotto la guida del Vice Presidente Franco Martone, alla guida del Club per l’assenza
del Presidente Anna Paola Iori – all’estero per impegni professionali – i festeggiamenti per la ricorrenza
si sono svolti in un clima di serenità ed amicizia, come non si vedeva da qualche tempo.
La serata, perfettamente organizzata dal Prefetto Paola Rosi Bernardini, si è svolta nella prestigiosa corni-
ce del Circolo Canottieri Lazio per gentile intercessione del socio Fabrizio Mancini.
Complice il brillante Vice Presidente Martone, la cui delicatezza, spontaneità ed eleganza di modi (direi
quasi d’altri tempi – ndr) tutti o quasi hanno potuto prendere la parola ricordando un particolare legato
all’avvenimento, alla vita del Club, alle iniziative ed ai progetti in corso.
Terminata la cena ci siamo tra-
sferiti negli splendidi salotti del
circolo, dove Carlo Tramontano
non ha saputo resistere alla vista
del pianoforte e ci ha consentito
di concludere la serata accompa-
gnandoci con la sua travolgente
passione per la musica, sulle cui
note qualche coppia si è concessa
un ballo tête-à-tête.
Ecco, mi sono detto, sono proprio
felice che questa iniziativa venga
continuata e soprattutto che ven-
ga festeggiata in una maniera
leggera ma al contempo sobria
ed elegante, in compagnia di
buoni e veri amici e familiari, co-
sì come festeggiamo le nostre
private ricorrenze.
Concludo questa nota, con l’augurio che questa tradizione possa continuare a lungo ed anzi possa, se
possibile crescere ancora, attraverso modalità e luoghi ancora più stimolanti e coinvolgenti!
Buon compleanno al Rotary Club Roma Appia Antica, buon compleanno a tutti i soci!

LE FELLOWSHIP ROTARIANE
(DI LUIGI APUZZO)

Venerdì 9 marzo, con la partecipazione di tre Governatori Emeriti, di altre autorità rotariane, e di nume-
rosi amici rotariani e loro invitati, si è tenuta la riunione conviviale del nostro Club, organizzata da Fran-
co Martone e dedicata alle Fellowship rotariane.

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Relatori della serata, Giuseppe Giaconia di Migaido, Presidente dell’A.R.A.C.I - Associazione Rotariana
Automobili Classiche Italia, Sezione Italiana della Antique, Classic and Historic Automobile World Fel-
lowship of Rotarians (ACHAFR), e Luigi Apuzzo, nostro socio, nonché, Commodoro della Flotta di Ro-
ma – Italia centrale della International Yachting Fellowship of Rotarians (IYFR); due splendi-
de Fellowship rotariane.
Le Fellowship, sono libere associazioni di rotariani e rotaractiani e loro familiari che desiderano incontra-
re altri Soci della grande Famiglia del Rotary per sviluppare, insieme, l’amicizia rotariana, la passione per
un interesse comune, una pratica sportiva o ludica, l’impegno per il sociale.
Le Fellowship riconosciute dal Rotary International, attualmente, sono 74 e riuniscono appassionati di
varie attività, di Auto, dello Yoga, del Golf, del Bridge, dello Yachting, . . ., delle moto, della cucina, . . ,
gli Ambientalisti, i Maghi . . . accomunati dagli stessi interessi e da uno spontaneo desiderio comune:
servire divertendosi.

L’IYFR
La prima, e più antica Fellowship Rotariana riconosciuta dal Rotary International nel
quadro delle World Fellowship Activities, è l’International Yachting Fellowship of Rota-
rians - IYFR, costituita nel 1947 ad opera di un rotariano del club di Brixton, un quartiere
di Londra.
Oggi l’IYFR è presente in quasi tutto il mondo, dove esiste il Rotary, con 130 Flotte e circa 5.300 mariner.
Il suo scopo è la promozione delle attività nautiche. In particolare, cura ed incentiva la passione per il
mare, le acque interne e le imbarcazioni, in modo da usare tale comune interesse nello yachting e nella
marineria come un’opportunità per incoraggiare e sostenere gli ideali rotariani.
L’IYFR dispone, anche, di un fondo con il quale sostiene progetti delle Flotte con dei Global Grant, come
la Fondazione Rotary, ed è in grado di intervenire in particolari necessità, come è avvenuto nell’ottobre
2013, in occasione del tifone che ha investito le Filippine. In tale occasione, in soli 6 giorni ha inviato sul
posto ben 61.000,00 USD che, sotto il controllo e con l’aiuto della locale Flotta, sono serviti per ricostruire
un villaggio di pescatori e le loro barche, unico mezzo di sostentamento, che erano andati distrutti.
Le Flotte italiane hanno anche contribuito al restauro di Nave Italia,
un brigantino che, con equipaggio messo a disposizione dalla Ma-
rina Militare, organizza continuamente crociere settimanali, acco-
gliendo a bordo bambini con diverse patologie o problematiche, in-
viati dagli ospedali italiani (nella foto accanto alcuni bambini invia-
ti dall’ospedale oncologico di Civitavecchia che imparano a fare i
nodi).
Accanto a queste attività, le Flotte organizzano incontri, crociere e
progetti di carattere marinaro, come il progetto Barracuda che ha già
raccolto e inviato ai pescatori del lago Vittoria, 5.000 giubbotti salva-
gente ed ha in atto l’allestimento, a Watamu, di un atelier per la con-
fezione, con personale del posto, di altri 4.000 giubbotti e la costitu-
zione di scuole di nuoto per i bambini locali. Per questa nuova fase
del progetto, alla quale, oltre al fondo dell’IYFR ed alle Flotte italiane,
partecipano molti Club Rotary e due Distretti, con propri fondi, è in
corso la richiesta di un Global Grant.

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LA FELLOWSHIP A.C.H.A.F.R E LA SUA SEZIONE ITALIANA A.R.A.C.I
(DI FRANCO MARTONE)

La Fellowship fu fondata nel 1988 da Brian Henry del Rotary Club of Wagga Wagga in Australia sotto il
nome di “Rotary Retro Automobile Fellowship”(RRF). In seguito a ottimi riscontri nel mondo e dopo
aver ricevuto una buona risposta da parte di Nuova Zelanda e Stati Uniti, qualche anni più tardi Brian
Henry incontrò Roger Guinet del Rotary Club di Cap d’Agde, Francia, alla International Rotary Conven-
tion. Il contributo di Roger portò a una diffusione della Fellowship in Europa. Negli anni successivi ci fu
l' ulteriore sviluppo delle atti-vità e nel 2004 , in accordo con il Rotary International, il nome della Fello-
wship venne cambiato affinché rispecchiasse meglio la sua natura in Antique, Classic & Historic Au-
tomobile World Fellowship of Rotarians (ACHAFR).

Proprio nel 2004 un gruppo di rotariani lombardi costituirono con atto notarile la Sezione Italiana
dell’ACHAFR dandogli il nome di A.R.A.C.I. (Associazione Rotariana Automobili Classiche Italia). L'A-
raci negli anni sviluppa la Fellowship nel nostro Paese, organizzando direttamente e/o tramite il Patro-
cinio manifestazioni ed eventi a cui partecipano rotariani provenienti da tutta Italia e , in numero sempre
crescente, anche dall'estero.
Dall'inizio del 2017 è Presidente Giuseppe GIACONIA di MIGAIDO del R.C. PALERMO BAIA DEI FE-
NICI. In questi mesi è stata anche avviata, con il varo del nuovo Statuto, la costituzione di Delegazioni
distrettuali del'A.R.A.C.I : una ulteriore opportunità di coinvolgimento per i tanti appassionati rotariani
del nostro Distretto 2080.
L'A.R.A.C.I in questi anni ha sempre finalizzato la sua attività ed ogni evento organizzato al service rota-
riano. A titolo esemplificativo, va ricordato il contributo di venticinquemila euro raccolti per il sostegno
a progetti in occasione del terremoto dell'Aquila del 2009 ed i circa ventimila euro raccolti per iniziative
nelle zone terremotate nel 2016 del Centro Italia.
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VELA: TITA-BANTI VELISTI         DELL’ANNO
(DI LUIGI APUZZO)

Il 12 marzo, nella prestigiosa cornice di Villa Miani, si è
svolta la 24° edizione del premio Velista dell’Anno, la
prestigiosa kermesse organizzata con il patrocinio della
Federvela e dell’UCINA, la Confindustria della Nautica.
I candidati finalisti del premio Velista dell’Anno, erano
Andrea Mura, Margherita Porro e Sofia Leoni, Marco
Gradoni, Vittorio e Nico Malingri, ed i giovani soci della
Flotta di Roma – Italia Centrale dell’IYFR, Ruggero Tita e
Caterina Banti.
Grazie al sostegno dei numerosi amici rotariani e non, sono
risultati vincitori del premio di quest’anno Ruggero Tita e
Caterina Banti, che nell’anno 2017, nella nuova classe
olimpica Nacra 17, Full Foiling, introdotta per le Olimpiadi
di Tokyo 2020, hanno ottenuto i seguenti risultati:
• oro al campionato europeo,
• bronzo mondiale,
• oro alla Shanghai Cup e Campionato asiatico.
Nell’evento, la giuria, ha anche assegnato a Patrizio Bertelli,
patron di Prada e di Luna Rossa, il premio speciale per il
suo contributo alla diffusione della vela italiana nel mondo.
I prossimi appuntamenti per Ruggero e Caterina sono:
Campionato Italiano Classi Olimpiche                 marzo
Trofeo Princesa Sofia, Palma de Mallorca             marzo
World Cup Hyères                                     aprile
Eurosaf Medemblik                                    maggio
Eurosaf Kiel                                         giugno
Campionato Europeo                                   luglio
World Sailing Championship, Aarhus (DK)              agosto
Olympic Test Event Enoshima (Tokyo)                  settembre
Ai giovani campioni il nostro in bocca al lupo (mi astengo dall’augurio marinaro, perché un po’ sboccato)

IL ROTARY CON L’AISM
(DI PIERO PAPALE)

Gardenia e Ortensia: un doppio aiuto per combattere la sclerosi multipla

In occasione della Festa della Donna, il 3, il 4 e l’8 marzo in 5 mila piazze italiane ed in 100 piazze tra Roma
e provincia, i Rotary Club Romani sostengono l'impegno di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) a
fianco delle persone con Sclerosi Multipla, una malattia che colpisce principalmente la popolazione
femminile.
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Il 4 marzo 2018 a Piazza Euclide Il RC Roma Appia Antica ha sostenuto l’AISM (Associazione Italiana
Sclerosi Multipla) sia con il presidio rotariano dei banchi di vendita nelle Piazze sia con il semplice acqui-
sto di gardenie ed ortensie nei nostri banchi, convogliando soci, amici e conoscenti nel sostegno della ri-
cerca contro la Sclerosi Multipla.
Il 70 % della ricerca sulla Sclerosi Multipla è finanziata da questa Associazione soprattutto grazie a queste
raccolte.
La nostra presenza in Piazza Euclide ha visto la partecipazione sia del Rotary Club che del Rotaract, coa-
diuvati da un folto numero di amici e familiari corsi all’appello.
Nella vendita delle Gardenie ed Ortensie nel nostro banco abbiamo avuto, oltre ai Soci Rotariani e Rota-
ractiani, i relativi familiari, mogli e mariti, figli ed amici, una rappresentanza della squadra di Pallanuoto
Under 20 della Rarinantes Roma Visnova e la Compagnia Teatrale “Ad Hoc”, sempre vicina al mondo ro-
tariano.

Una bellissima esperienza nella solidarietà, ma non solo: meravigliosi e gioiosi gli incontri con gli amici
chiamati per l’occasione (amici del mare, vicini di casa, vecchi amici di comitiva giovanile, parenti e figli
di cui avevamo perso traccia…); emozionanti gli incontri con la gente della strada coinvolta (bastava
strappare un sorriso per avere l’offerta e l’acquisto dei fiori, ed in questo erano bravissimi i nostri ragaz-
zi).
La campagna è dedicata alle donne con sclerosi multipla, in occasione dei 50 anni di attività dell’AISM –
Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Il 3, il 4 e l'8 marzo, per la Festa della Donna, in 5.000 piazze italiane, di cui 100 piazze tra Roma e pro-
vincia, 10 mila volontari hanno sostenuto la ricerca e l'assistenza, due facce della stessa medaglia: l'impe-
gno a fianco delle persone. I due fiori Gardenie ed Ortensie sottolineano lo stretto legame tra le donne e
la sclerosi multipla (SM), che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini.
Ogni giorno, in Italia, 5 donne ricevono una diagnosi di sclerosi multipla.

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La sclerosi multipla è una malattia cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante; una
delle più gravi del sistema nervoso centrale. Il 50% delle persone con SM è giovane: riceve la diagnosi
quando ancora non ha compiuto i 40 anni, in un periodo della vita ricco di progetti e aspettative. Ogni
anno si stima che in Italia vengano diagnosticati 3.400 nuovi casi: 1 ogni 3 ore. Nel nostro paese sono 114
mila le persone colpite da sclerosi multipla. I sintomi associati alla sclerosi multipla sono diversi, tra que-
sti anche la difficoltà nel linguaggio, la riduzione di forza muscolare, di sensibilità, disturbi cognitivi e
nell’85% delle persone prevale il sintomo più comune definito anche il peggiore della malattia: la fatica.
La causa e la cura risolutiva non sono ancora state trovate per questo è fondamentale sostenere la ri-
cerca. Oggi, grazie ai progressi compiuti dalla ricerca scientifica, esistono terapie e trattamenti in grado di
rallentare il decorso della sclerosi multipla e di migliorare la qualità di vita delle persone con SM. “Mani-
festazioni come la Gardensia hanno permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento
dei progetti di ricerca e al potenziamento di servizi per le persone colpite da SM, in particolare per le donne e le loro
famiglie a cui questa manifestazione è dedicata”, afferma Angela Martino, presidente nazionale di AISM.
#Gardensia gode del sostegno della RAI - Responsabilità Sociale: dal 5 all’11 marzo la campagna sarà
promossa sui principali contenitori di intrattenimento e informazione delle reti RAI e sul sito www.rai.it.
Anche La7, Sky e Mediafriends sosterranno l’iniziativa dando visibilità allo spot della campagna. Tra i
sostenitori di #Gardensia anche tante emittenti locali, circuiti nazionali ed emittenti radiofoniche nazio-
nali e locali. L’iniziativa ha ricevuto il supporto fondamentale anche delle compagnie telefoniche Wind
Tre, TIM, Vodafone, Coop Voce, Convergenze, Tiscali, TWT, PosteMobile e Fastweb.
#Gardensia ha il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso.
Grazie a TUTTI per la partecipazione!
L’Appia Antica sempre in prima fila nella solidarietà e nel sostegno della ricerca.

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FANTASTICHE SCOPERTE DOPO LA              “RIPULITURA” DELLA CAPPELLA SISTINA
(DI ENRICO BRUSCHINI)

Sono trascorsi oltre 500 anni dal completamento della stupenda volta della Cappella Sistina.
In tutti questi anni milioni di visitatori da tutto il mondo hanno ammirato il capolavoro del grande Mi-
chelangelo ed anche quest’anno sei milioni di persone (facendo a volte file interminabili) si sono beate
della particolare magica atmosfera che si respira solo all’interno della Sistina specialmente dopo la recen-
te “ripulitura” che ha riportato alla luce gli stupendi colori creati da Michelangelo.
La grande volta con la famosa Crea-
zione e la parete di fondo con il Giudi-
zio Universale non erano soltanto mol-
to scure, erano “nere”.
Sono stati lasciati volutamente piccoli
settori non ripuliti per mostrare quale
era lo stato degli affreschi prima della
rimozione dello strato di nerofumo
proveniente dalle candele di sego e di
cera usate per quattro secoli per illu-
minare la Sistina fino all’invenzione
della luce elettrica.
Come storico dell’arte ho avuto la pos-
sibilità ed il piacere di essere stato in-
vitato più volte ad assistere alle varie
fasi della ripulitura.
È stato un sogno salire sulle impalcature ed ammirare la volta a soli venti centimetri sopra le nostre teste.
Era un sogno essere lì durante i lavori, sotto la velatura nera mano a mano riapparivano, dopo secoli i co-
lori fantastici di Michelangelo.
Non è stato certamente un lavoro semplice. Per cinque secoli non solo il nerofumo si era depositato sugli
stupendi affreschi. Alcune crepe sulla volta avevano provocato fin dall’inizio infiltrazioni di acqua. Con-
seguentemente i sali di salnitro avevano lasciato un’efflorescenza bianca che già in passato era stata resa
più trasparente usando olio di lino e di noce.
Altri oli ed in seguito, purtroppo, anche grassi animali erano stati applicati per “lucidare” e cercare di
rendere più visibili gli affreschi già parzialmente anneriti. Dopo questi trattamenti la volta aveva assorbi-
to ancor più il fumo e la polvere.
Bisogna aggiungere inoltre la presenza dei milioni di visitatori antichi e moderni che, con il loro respiro,
avevano lasciato un ulteriore velo scuro di anidride carbonica.
Nel laboratorio, sistemato sopra le impalcature, gli espertissimi tecnici di restauro, che operavano sotto la
vigile direzione dei professori Gian Luigi Colalucci e Fabrizio Mancinelli, mi hanno mostrato il compatto
velo di sporco veramente difficile da rimuovere senza danneggiare il sottile e prezioso strato di “pellicola
pittorica” dell’affresco di Michelangelo.
Nel 1989, ormai quasi al termine della ripulitura della volta, ho ottenuto eccezionalmente la possibilità di
scattare alcune foto particolari che pubblico volentieri in questo articolo (ho usato la mia Nikon con obiet-
tivo 50 mm).

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Nella foto si vede chiaramente in basso la parte non ancora ripulita ed un tassello evidenziato pronto per
essere trattato.
In alto a sinistra si nota una parte già schiarita con acqua distillata e solventi leggeri.
Al centro si possono ammirare gli stupendi colori ritrovati!
Le ridipinture ed i ritocchi apportati nei secoli per evidenziare i particolari ormai coperti, il denso nero-
fumo e la patina di anidrite carbonica sono stati rimossi con appropriate soluzioni di dimetilformaldeide.
La foto mostra un settore del pennacchio della volta posto a destra appena sopra la parete del Giudizio
Universale. Esso rappresenta la raffigurazione del serpente di bronzo con cui Mosè salvò gli israeliti dalla
punizione divina.
Dobbiamo veramente essere grati alla generosità e alla lungimiranza dell’azienda televisiva giapponese
Nippon Television Network, che ha sponsorizzato la maggior parte delle spese donando 4,2 milioni di
dollari Usa, riservandosi tutti i diritti fotografici, cinematografici e televisivi (è questo il motivo per cui in
Sistina è assolutamente vietato prendere fotografie anche senza flash).
È soprattutto doveroso essere grati alla grande professionalità dei tecnici che hanno eseguito il lavoro.
Era quasi commovente vedere l’attenzione e la passione con la quale “accarezzavano” l’opera servendosi
di piccole e soffici spugne marine impregnate di solvente!
In questa foto ripresa sopra le impalcature si vede il laboratorio di pulitura posizionato appena sotto la
volta.
Si notino sul tavolo i solventi usati per
rimuovere la patina scura, il computer
che raccoglieva sia la mappatura com-
pleta della volta sia le varie fasi del la-
voro e soprattutto si noti la visione rav-
vicinata del celebre riquadro michelan-
giolesco della “Divisione della Luce dal-
le Tenebre”.
Ho sempre usato il termine “ripulitura”
perché per me non è corretto parlare di
“restauro” della Cappella Sistina. Non è
stato aggiunto colore. È stato “soltanto”
tolto lo sporco e parte delle ridipinture
aggiunte da altri artisti. Il termine pro-
prio è perciò “Ripulitura”!
Un lavoro immenso e perfetto.
Michelangelo, lavorando da solo, aveva impiegato incredibilmente soltanto quattro anni per completare
la volta. Dodici esperti, per ripulirla nel modo appropriato, hanno impiegato sei anni.
Due secoli fa il grande scrittore tedesco Goethe aveva affermato:
“Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formarsi un’idea apprezzabile di cosa un uomo da
solo sia in grado di ottenere”.
Ora noi possiamo ammirarla in tutto il suo splendore originale e non più vederla come “attraverso un ve-
tro scuro”!
Una cosa mi ha colpito particolarmente mentre ero sopra le impalcature: la visione ravvicinata delle Sibil-
le affrescate sulla parte più inclinata della volta.

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Era stata appena ripulita la stupenda Sibilla Libica, l’ultima affrescata
dall’artista. Essa sta chiudendo il libro delle profezie pagane e si accinge
a lasciare il trono (segno che, avendo prefigurato la nascita di un Fanciul-
lo da una Vergine, aveva compreso la vacuità della religione pagana ed
era pronta ad avvicinarsi alla Nuova Religione?)
Mentre affrescava la Sibilla il grande Michelangelo aveva tenuto conto
dell’effetto che si sarebbe visto dal basso. Sulle impalcature la Sibilla è al-
ta in realtà meno della metà di quanto essa appare vista dal pavimento.
Per accertarvene controllate con un righello le misure: in larghezza alle
estremità delle dita delle mani, in altezza dalla sommità della testa
all’alluce del piede sinistro, è incredibile, l’altezza “vera” della Sibilla è
meno della metà di come essa appare dal basso!
Michelangelo, nella parte più curva della volta ha dipinto “mostri” che
appaiono perfetti soltanto se visti dal pavimento della Sistina.
Per far comprendere meglio la sproporzione della figura ho volutamente
lasciato la testa (si nota nella mia foto) di un Sottosegretario del Governo
Clinton che avevo invitato; la sua testa è normale, alle sue spalle appare
il magnifico “mostro”.
Non meravigliamoci, ricordiamo che Michelangelo è stato il primo arti-
sta ad essere dichiarato Genio.
Permettetemi di dire che questa foto, l’unica esistente che dimostra la vo-
luta sproporzione delle Sibille e dei Profeti, ha provocato stupore duran-
te le conferenze che mi sono state richieste da varie università americane
ed è stata pubblicata soltanto sul mio libro “Roma e il Vaticano” pubbli-
cato dalle Edizioni Musei Vaticani ed ora quasi completamente esaurito
in tutte e dodici le lingue nel quale era stato tradotto.
Ci sono molte altre incredibili novità scoperte in Sistina dopo la ripulitura, che sarò lieto, se vorrete, di
descrivere in nuovi articoli.

Giulia Marzulli, la ragazza che il nostro club ha promosso come partecipante al programma Rotary Youth Exchan-
ge, ci invia questo splendido resoconto dei suoi primi sette mesi a Juneau, Alaska.

LA MIA ESPERIENZA IN ALASKA
(DI GIULIA MARZULLI)

Grazie al Rotary Youth Exchange program, il programma che dal 1929 permette a giovani di tutto il mondo
di vivere e andare a scuola per un anno in un Paese diverso dal proprio, sto avendo l'opportunità di vivere
per un anno nella capitale dell’Alaska, Juneau.
Sono passati 7 mesi da quando sono scesa dall’aereo nel piccolo aeroporto di Juneau per iniziare
un’esperienza che mi sta cambiando la vita.
Le mie prime settimane sono state fantastiche: c’erano ancora centinaia di turisti ogni giorno, tutti i negozi
erano aperti, ho iniziato a conoscere e esplorare una natura ancora selvaggia e vedere aquile, orsi, balene e
leoni marini. Poi le giornate hanno cominciato ad accorciarsi, la pioggia cadeva ininterrottamente, la

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stagione del turismo è finita e “Down Town”, la parte
della città vicina al porto è diventata deserta. Tutto
questo sicuramente non ha agevolato le difficoltà iniziali
che un qualunque adolescente ha nell’integrarsi in una
nuova realtà. Fortunatamente sono riuscita a coltivare
delle     amicizie      che     ora    stanno     fiorendo
meravigliosamente sia a scuola che con un’altra
exchange student proveniente dalla Danimarca che con
la mia prima sorella ospitante. Ho avuto la fortuna di
avere delle famiglie ospitanti fantastiche che mi hanno
sempre aiutata e sostenuta in tutto.
Un altro elemento fondamentale del mio scambio è il
mio Rotary Club, il più giovane e innovativo di tutta
l’Alaska, che mi ha subito integrata nella comunità e in
particolare nel mondo del volontariato. Fin dai miei
primi giorni a Juneau ho avuto il piacere di aiutare la comunità dei senzatetto, famiglie in difficoltà
economica e fare raccolta fondi per la ricerca contro la poliomielite.
Il servizio di volontariato più entusiasmante e importante a cui ho partecipato è stato nello stato Messicano
di Colima. Sono partita da Juneau con
un gruppo di Rotariani e gli altri
exchange students ospitati dai club
della città e per una settimana abbiamo
lavorato       per     Project     Amigo,
associazione che aiuta bambini e
ragazzi senza possibilità economiche a
continuare gli studi. Abbiamo lavorato
in un campo migranti e ho ancora
impressi nel cuore i sorrisi dei bambini
mentre          giocavamo         insieme,
comunicando con gesti e risate. Questa
esperienza mi ha toccata a tal punto da
decidere di sponsorizzare a mia volta
un      bambino      attraverso     questo
programma con i soldi raccolti con la
mia cena italiana di autofinanziamento,
una bellissima occasione che ho avuto
per condividere la cultura e la cucina
italiana.
Ormai mancano meno di 100 giorni alla mia partenza da Juneau e non sono assolutamente pronta a lasciare
le mie nuove famiglie, i miei nuovi amici, i tramonti che spezzano il fiato, la natura selvaggia e il bellissimo
ghiacciaio. Prima di partire pensavo “come posso sopravvivere in Alaska?” ora invece penso “ come posso
vivere lontana da Juneau?”.
Grazie Rotary Club Appia Antica per la meravigliosa opportunità che mi avete dato.

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Di seguito la mappa del percorso che il nostro Maurizio Viziano percorrerà in occasione della sua partecipazione al-
la Maratona di Roma 2018 per raggiungere l’ importante obiettivo di aiutare il Rotary Club Roma Appia Antica a
porre la parola fine alla Poliomielite. Di seguito il link per sostenerlo:
https://www.retedeldono.it/it/iniziative/rotary-international-distretto-2080/maurizio.viziano/maurizio-per-rc-
roma-appia-antica-0

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ACCAD(D)E OGGI

Tanti auguri ai nostri soci che compiranno gli anni questo mese:

                  Luigi SBANO                                -     8 Marzo

                 Markus MUFF                                 -     10 Marzo

COSA ACCADDE IL         21 MARZO 1956???

Nel mese in cui si celebra la Festa della
Donna ricordiamo Anna Magnani, la pri-
ma attrice italiana che ha vinto un Oscar
come attrice protagonista del film “La ro-
sa tatuata”.
Il film racconta il dramma di una moglie
devota che dopo la morte del suo amato
scopre di essere stata a lungo tradita e
schernita dalla gente.
La pellicola, uscita nel 1955, conquistò la
platea statunitense e fece incetta di nomi-
nation (otto in tutto) all'edizione degli
Oscar dell'anno seguente, portando a casa
tre statuette: "miglior fotografia", "miglior
sceneggiatura" e "miglior attrice protago-
nista". Un riconoscimento quest'ultimo
che consacrò la Magnani tra i grandi del
cinema                di               allora.
te: http://www.mondi.it/almanacco/voc
e/310002)

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PROSSIMI APPUNTAMENTI

VENERDI 6 APRILE - Borse di studio sulla Legalità

SABATO 7 APRILE ore 14:30 – Università LUISS
RYLA “Fermare la Violenza sulle Donne”

DOMENICA 8 APRILE - MARATONA DI ROMA E ROMA FUN RUN

MARTEDI 10 APRILE ore 20:30 - Hotel “Ambasciatori”, Via Veneto 62
Interclub RC Roma Quirinale, la Dott.ssa Emanuela Marinelli parlerà de “La Sacra Sindone”

SABATO 14 APRILE ore 9:30 - Università LUISS
RYLA “I Mercati Finanziari”

MARTEDI 17 APRILE ore 20:30 Hotel “Ambasciatori”, Via Veneto 62
Interclub con il Rotary Club Roma EUR
Titolo dell’incontro: “Politica ed Economia”, il socio Luigi Abete, Presidente BNL-BNP Paribas, già Presi-
dente di Confindustria, intervistato da Alessio Rossi, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria

SABATO 28 APRILE – 01 MAGGIO
Viaggio Istituzionale del Club a Napoli e Pompei

Anticipazioni di Maggio

SABATO 5 MAGGIO ore 19:30 Caserma “Pio IX”, Viale Castro Pretorio 95
“Apericena” con i nostri amici dei Club gemelli Boulogne Sur mer e Sidi Bou Said

DOMENICA 6 MAGGIO
Visita con i Club Gemelli ad Ostia Antica e pranzo ad Ostia

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