IL COMPOSITORE ELETTRONICO E ARTISTA VISIVO RYOJI IKEDA SVELA LA SUA NUOVA OPERA D'ARTE CON IL SUPPORTO DI AUDEMARS PIGUET ALLA 58a EDIZIONE DELLA ...
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IL COMPOSITORE ELETTRONICO E ARTISTA VISIVO RYOJI IKEDA SVELA LA SUA NUOVA OPERA D’ARTE CON IL SUPPORTO DI AUDEMARS PIGUET ALLA 58a EDIZIONE DELLA BIENNALE DI VENEZIA Immagini: data-verse, installazione in mostra alla 58a edizione della Biennale di Venezia © Ryoji Ikeda Studio. Per gentile concessione della Biennale di Venezia, dell’artista e di Audemars Piguet. Le Brassus, 10 maggio 2019 – La Manifattura svizzera di alta orologeria Audemars Piguet ha svelato una nuova opera dell’artista Ryoji Ikeda (Gifu, Giappone, 1966), durante la settimana d’apertura in anteprima della 58a edizione della Biennale di Venezia. La mostra internazionale d’arte, la cui inaugurazione risale al 1895, è considerata uno degli eventi culturali più prestigiosi e importanti a livello mondiale. Ikeda è stato invitato a presentare la prima variazione di data-verse, una trilogia audiovisiva realizzata con il supporto di Audemars Piguet, alla 58a edizione della mostra internazionale intitolata May You Live in Interesting Times e curata da Ralph Rugoff. L’opera è esposta all’Arsenale, che sarà aperto al pubblico dall’11 maggio al 24 novembre 2019. La collaborazione tra Ikeda e Audemars Piguet continuerà per tutto il 2019 e 2020. La trilogia data-verse rappresenta il capitolo conclusivo della ricerca audiovisiva ed estetica basata sui dati che Ikeda ha avviato nei primi anni 2000. L’opera permette ai visitatori di immergersi nel vasto universo di dati in cui viviamo, catturando le sfaccettature occulte della natura e la sterminata quantità di conoscenze scientifiche che sottostanno alla nostra esistenza. Enormi quantità di dati scientifici open source provenienti da diverse istituzioni, tra cui il CERN, la NASA e il Progetto Genoma Umano, sono elaborati, trascritti, convertiti, trasformati, de/ri/meta- costruiti e organizzati per riprodurre sotto forma di immagini e suoni le diverse dimensioni che coesistono nel nostro mondo, dal microscopico alla dimensione umana, fino al macroscopico. La prima variazione di data-verse di Ikeda prende vita su uno schermo di grandi dimensioni. Creata mediante una composizione basata su dati e generata da una programmazione computerizzata estremamente precisa, l’opera è caratterizzata da una colonna sonora elettronica minimalista, armonizzata con proiezioni video di dati scientifici nello standard di alta definizione 4K DCI, lo stesso utilizzato a Hollywood. Racconta Ikeda: “Durante la realizzazione di questo lavoro, come sempre il mio approccio è stato in primis quello di un compositore. Anziché creare una composizione musicale tradizionale, ho utilizzato i dati come materiale di partenza seguendo un sistema e una struttura come si farebbe con una qualsiasi partitura.” Indipendentemente da data-verse con il supporto di Audemars Piguet, Ikeda presenta anche un’altra opera nello spazio espositivo dei Giardini della Biennale Arte 2019. Questa installazione site-specific intitolata spectra III è composta da tubi di illuminazione a LED e pannelli bianchi in legno laminato.
Per celebrare la presentazione della prima variazione di data-verse, Audemars Piguet ha organizzato un evento con la performance musicale live dell’artista, permettendo agli ospiti di sperimentare un’altra dimensione del lavoro artistico di Ikeda in un contesto più intimo. La presentazione dell’opera di Ikeda data-verse sul palcoscenico mondiale della Biennale Arte 2019 a Venezia porta avanti la missione di Audemars Piguet, che supporta artisti le cui opere d’arte rispecchiano la complessità, la precisione e l’esperienza artigiana della Manifattura. L’alto livello artistico del lavoro di Ikeda si allinea perfettamente all’artigianalità, alla creatività e allo slancio innovativo di Audemars Piguet. Spiega Ikeda: “Sono stato colpito dalla maestria artigianale degli orologiai e dall’incredibile precisione con cui realizzano i loro strumenti di alta orologeria. La sinergia tra i tecnici e i programmatori per produrre qualcosa di tecnicamente intricato senza rinunciare alla libertà di espressione artistica è molto affine al mio processo artistico personale.” Secondo Olivier Audemars, Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione, “È per noi un immenso piacere promuovere una nuova opera d’arte di Ryoji Ikeda. Seguiamo da molto tempo il suo lavoro e ammiriamo il suo processo metodico e preciso. Le opere di Ikeda ci permettono di vedere il mondo in un modo diverso e di comprendere i numerosi strati che costituiscono il nostro universo, specialmente là dove arte e scienza si intersecano.” La seconda variazione della trilogia di Ikeda sarà svelata a ottobre 2019 nell’ambito della mostra evento di Audemars Piguet a Tokyo. La terza e variazione conclusiva della trilogia di Ikeda sarà presentata nel 2020. “To break the rules, you must first master them.” Le immagini e la cartella stampa sono disponibili all’indirizzo: https://audemarspiguet.picturepark.com/Go/yTxbaDOR Il video è disponibile all’indirizzo: https://youtu.be/sH7S3qHWDg0 Seguici su: Facebook: https://www.facebook.com/audemarspiguet Instagram: https://www.instagram.com/audemarspiguet https://www.instagram.com/audemarspiguetsavoirfaire/ https://www.instagram.com/audemarspiguetgolf LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/audemars-piguet Twitter: https://www.twitter.com/AudemarsPiguet Weibo: https://e.weibo.com/audemarspiguetchina Youku: https://i.youku.com/aptvofficial YouTube: https://www.youtube.com/c/audemarspiguet #APxArt #AudemarsPiguet #BiennaleArte2019 #MayYouLiveInInterestingTimes Informazioni per l’editoria Ryoji Ikeda Il compositore di musica elettronica e artista visivo Ryoji Ikeda esplora le caratteristiche essenziali del suono e della luce attraverso la precisione matematica e l’estetica. Orchestrando suoni, immagini, materiali, fisica e matematica, Ikeda va oltre il concettuale per addentrarsi nei campi dell’estremo e dell’infinito, mettendo alla prova i limiti dei sensi umani e della tecnologia digitale.
Il lavoro sperimentale di Ikeda utilizza frequenze e scale difficili da percepire per l’orecchio e per la mente umana, visualizzando i suoni e raffigurando l’impercettibile mediante sistemi numerici e grafiche computerizzate. I suoi progetti a lungo termine adottano una molteplicità di forme, da performance live immersive e installazioni audiovisive a libri e CD. Negli anni questi si sono evoluti per inglobare le più recenti iterazioni della sua ricerca basata sui dati. Oltre a intrecciare suono e luce nei suoi progetti audiovisivi a lungo termine basati su dati, Ikeda è il precursore di un nuovo mondo minimalista di musica elettronica per mezzo di tecniche affinatissime, come dimostrano i suoi album +/- (1996), 0 °C (1998), matrix (2000), dataplex (2005), test pattern (2008) esupercodex (2013), per menzionarne alcuni. Nel 2018, con la pubblicazione di music for percussion, ha affermato la sua etichetta online con il nome di codex | edition. 100 cymbals, la nuova composizione acustica di Ikeda commissionata dalla Filarmonica di Los Angeles, è stata presentata al Fluxus Festival a febbraio 2019. Tra i suoi progetti per il 2019 figurano anche una collaborazione con Hiroshi Sugimoto su commissione del Ballet de L’Opéra de Paris e un’importante esibizione solistica al Taipei Fine Arts Museum. Le opere di Ryoji Ikeda sono state esposte ed eseguite in numerosi luoghi in tutto il mondo, come il Museum of Contemporary Art di Tokyo, l’Ars Electronica Centre di Linz, l’Elektra Festival e il Musée d’Art Contemporain (MAC) di Montreal, il Festival Grec e il Sonár di Barcellona, il Barbican Centre e The Vinyl Factory di Londra, il Carriageworks di Sydney, il MONA di Hobart, la Ruhrtriennale in Germania, il Kyoto Experiment, l’ACT Centre di Gwangju, il Singapore Art Science Museum, il Kunstverein di Hannover, il Centro Pompidou di Parigi e Metz, il ZKM Centre for Art and Media di Karlsruhe, il Garage Museum of Contemporary Art di Mosca, l’Eye Film Museum di Amsterdam e l’Onassis Cultural Centre di Atene, per menzionarne alcuni. Ikeda ha ricevuto il Golden Nica Prize 2001 dell’Ars Electronica per la categoria Digital Music, il Giga-Hertz-Award 2012 nella categoria Sound Art del ZKM in Germania e il 2014 Prix Ars Electronica Collide@CERN. È rappresentato da Galerie Almine Rech. www.ryojiikeda.com Audemars Piguet Audemars Piguet è la più antica manifattura orologiera a essere tuttora guidata dalle famiglie fondatrici (Audemars e Piguet). Dalla sua fondazione nel 1875 a oggi, la Maison ha scritto alcune delle pagine più importanti della storia dell’Alta Orologeria, distinguendosi altresì per alcuni primati mondiali. Nella Vallée de Joux, cuore del Giura svizzero, tra i numerosi capolavori creati in edizione limitata che incarnano la perfezione orologiera della Maison figurano modelli sportivi dalle linee decise, classici segnatempo della tradizione, superbi orologi gioiello da donna, nonché creazioni uniche nel loro genere. www.audemarspiguet.com Audemars Piguet e l’arte Da sempre Audemars Piguet aspira a unire visione creativa, eccezionale abilità artistica e maestria tecnica. Nell’intento di perseguire costantemente ingegno, innovazione e spirito d’indipendenza, nel 2013 l’azienda ha avviato una collaborazione con Art Basel per sostenere le più importanti mostre di arte contemporanea ed esporre i suoi progetti Origins a Hong Kong, Basilea e Miami Beach. Al centro di questo impegno risiede la Commissione artistica di Audemars Piguet. Introdotta a maggio 2014, la Commissione trae ispirazione dalla maestria artigianale e dall’eccellenza tecnica proprie dell’eredità orologiera di Audemars Piguet. Ogni anno viene selezionato un duo formato da artista e curatore per esplorare i concetti di complessità e precisione attraverso la prassi creativa contemporanea, la meccanica complessa, la tecnologia e la scienza. Invitando gli artisti ad allargare i confini del virtuosismo tecnico e dell’ingegno scientifico, la Commissione artistica Audemars Piguet crea un legame fra le tradizioni della Haute Horlogerie e l’arte. Ai destinatari viene data carta bianca nel realizzare ciascuna commissione artistica. Audemars Piguet offre agli artisti pieno supporto finanziario e accesso alle competenze specialistiche necessarie per realizzare l’opera d’arte. Oltre alla Commissione artistica, Audemars Piguet collabora con artisti contemporanei per creare progetti speciali su larga scala in tutto il mondo. Nel 2013 Audemars Piguet ha collaborato con la Galerie Perrotin a Curiosity, un’installazione pop-up della coppia di artisti francesi Kolkoz. Nel 2014, l’azienda ha presentato, in collaborazione con il Peabody Essex Museum, l’opera di Theo Jansen Strandbeests, una serie di sculture cinetiche dalle forme di giganteschi animali che sfruttavano l’energia del vento per camminare da sole sul lungo oceano. Ad Art Basel Miami Beach 2018, Audemars Piguet ha celebrato la presentazione di Albedo, l’installazione sostenibile, site-specific dell’artista di Berlino Tomás Saraceno per Aerocene. La Biennale di Venezia La Biennale di Venezia è stata fondata nel 1895 ed è oggi una delle organizzazioni culturali più famose e prestigiose del mondo. Paolo Baratta ne è il Presidente dal 2008 e prima ancora lo è stato dal 1998 al 2001. La Biennale, che è sempre all’avanguardia nella ricerca e nella promozione di nuove tendenze dell’arte contemporanea, organizza mostre e promuove la ricerca in tutte le sue sezioni specifiche: Arte (1895), Architettura (1980), Cinema (1932), Danza (1999), Musica (1930) e Teatro (1934). La sua storia è documentata presso l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) che è stato completamente rinnovato negli ultimi anni.
Dal 1998 (il primo anno della presidenza di Paolo Baratta), la Biennale d’Arte e la Biennale di Architettura non sono più semplicemente mostre organizzate con il contributo dei Padiglioni Nazionali, ma si basano invece su tre pilastri: 1) le mostre dei Padiglioni Nazionali, ognuna con un proprio curatore e progetto; 2) l’esposizione internazionale curata in persona dal curatore della Biennale; 3) eventi collaterali, approvati sempre dal curatore della Biennale. Questo modello espositivo ha portato a un pluralismo di espressioni: per accogliere tutte le opere, gli spazi espositivi sono cresciuti per esigenze strategiche, incluso un ambizioso recupero dell’area dell’Arsenale che è tuttora in corso. La Biennale d’arte è stata riconosciuta come leader mondiale nelle mostre d’arte contemporanea e le nazioni partecipanti sono aumentate da 59 (nel 1999) a 86 nel 2017. Anche la Biennale di architettura è stata riconosciuta come la migliore fiera esistente. Il Festival Internazionale del Cinema di Venezia al Lido (il più antico al mondo risalente al 1932) è rimasto un evento prestigioso in tutto il mondo per la qualità della sua selezione e la recente ristrutturazione degli edifici storici e delle attrezzature tecnologiche. Il rapporto con la comunità locale è stato rafforzato attraverso attività educative e visite guidate, con la partecipazione di un numero crescente di scuole venete e non solo. Questo tipo di iniziative diffonde la creatività tra le nuove generazioni (3.000 insegnanti e 30.000 studenti coinvolti nel 2014). Le attività sono state sostenute dalla Camera di Commercio di Venezia. È stata inoltre istituita una collaborazione tra università e istituti di ricerca che organizzano visite e soggiorni speciali nell’ambito delle mostre. Dal 2012 al 2014, 227 università (79 italiane e 148 internazionali) hanno aderito al progetto Biennale Sessions. Tutte le sezioni hanno offerto varie opportunità di ricerca e produzione rivolte alle giovani generazioni di artisti, messe in contatto diretto con insegnanti riconosciuti; questo programma è diventato più sistematico e continuativo grazie anche al progetto internazionale Biennale College, ora attivo nelle sezioni Danza, Teatro, Musica e Cinema. www.labiennale.org © Audemars Piguet 2019
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