IL CASO DEI VACCINI ASTRAZENECA : LA "COPERTA CORTA" DI UN CONTRATTO - Studio Legale Albicini
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STUDIO LEGALE ALBICINI _______________ Via G. Marconi, 3 ~ 40122 BOLOGNA Tel. 051/228222 -273323 ~ Fax 051/0822237 E-mail: info@studioalbicini.it _______________________________________ IL CASO DEI VACCINI ASTRAZENECA : LA “COPERTA CORTA” DI UN CONTRATTO _____________ U n autore anonimo della Grecia del V godere dei beni della vita, dai più rinunciabili secolo a. c. - all’epoca della vittoria e voluttuari a quelli indispensabili e – greca nella battaglia navale di Salamina letteralmente – vitali. contro Serse I di Persia – si profondeva con un Preso l’abbrivio da questo prologo semi-serio pensiero così acuto nell’esigere la chiarezza di vaga intonazione filosofica si passa ad del linguaggio nella sua esternazione esaminare, con la lente interpretativa di un comunicativa: ”Chiarisciti le idee per renderle sobrio quanto pragmatico osservatore, il più chiare al prossimo. L’oscurità del tuo contratto che la cronaca di questi giorni ha pensiero ti farà ricordare soltanto per la portato alla ribalta: quello per la fornitura, da vastità della tua presunzione”. parte dell’azienda anglo-svedese La parola diventa così un propellente AstraZeneca, dei vaccini anti-covid ai paesi formidabile di emozioni, assumendo il dell’Unione Europea. massimo della sua forza evocativa quando, Occorre prima formulare un’avvertenza: gli soprattutto nel linguaggio scritto, svolge la accordi relativi al vaccino, da cui dipenderà funzione – per certi versi quasi pedagogica, buona parte del futuro di tutti noi, hanno perché un contratto deve anche spiegare, preso le sembianze di un contratto di fornitura orientare e “dare il senso”, oltre che che risente inevitabilmente di un contesto di prescrivere – di conferire certezza ai canoni di gravissima emergenza; la “durezza della comportamento richiesti nelle relazioni realtà” ha spinto tutta l’Europa a entrare in interpersonali e di fissare precisamente il campo sul versante dell’acquisizione dei proscenio spazio-temporale in cui si vaccini con dispendio di ingenti risorse prima assumono impegni o si ricevono benefici ancora che si sapesse se le consegne delle grazie a quelle promesse scambiate con altri relative dosi potessero essere eseguite. consimili tramite quel sistema di regole cui diamo il nome di contratto. Varrebbe la pena, però, chiedersi se “il dare e l’avere” che connota l’economia del contratto Proprio nel contratto deve “trionfare” una abbia tenuto adeguatamente conto delle chiarezza adamantina, poiché esso aspettative della parte contraente Unione rappresenta quell’insieme di presupposti, Europea, il cui obiettivo primario era quello di patti e convenzioni in cui si combinano gli conseguire tutte le garanzie possibili interessi delle persone e la loro propensione a sull’efficacia sanitaria del vaccino e ottenere il
______________________________STUDIO LEGALE ALBICINI______________________________ massimo quantitativo delle dosi da distribuire Sarebbe come dire: ”Cara controparte, io ce la ai suoi Paesi aderenti. metto ‘ragionevolmente’ tutta, ma non posso svenarmi o fare l’eroe per te. Cercherò di Forse non esiste una risposta univoca a tale darmi da fare… se poi nonostante i miei ‘sforzi quesito e, comunque, non è possibile fornirla ragionevoli’ non riuscissi ad assicurarti il in modo risolutivo, dato che buona parte dei risultato che ti avevo promesso non sarebbe contenuti economici del contratto restano colpa mia”. riservati e coperti da ampi “omissis” nella versione resa pubblica. Partiamo da un’ovvia constatazione che diventa uno scontato presupposto delle *** relazioni contrattuali: la ragionevolezza, come “Best efforts” e “Best reasonable efforts” linea guida di riferimento del comportamento come parametri di riferimento per assicurare delle parti contraenti, deve essere sempre il l’adempimento del contratto collante delle obbligazioni contrattuali e - come ci insegnano i Romani – ad impossibilia D a quanto appreso dai giornali, nemo tenetur : nessuno può essere costretto AstraZeneca ha giustificato la ritardata a realizzare l’impossibile. consegna dei vaccini all’Italia in quanto, in base agli accordi originariamente definiti Il contratto con AstraZeneca risale all’agosto con la Commissione Europea, l’adempimento 2020 e quel momento era denso di attese delle sue obbligazioni contrattuali non come pure di incertezze: si poteva in tale risultava così stringente e doveva essere “quadro ambientale” ipotizzare di obbligare temperato dalla previsione secondo la quale AstraZeneca a consegnare, “cascasse il gli obblighi delle forniture potevano essere mondo”, tot dosi di vaccino entro una data onorati secondo il criterio dei “best scadenza? reasonable efforts”. No di certo, tanto più che l’effettiva possibilità In altri termini, AstraZeneca poteva brandire di consegnare tali dosi dipendeva – oltre che “l’alibi’’ fornito dalla locuzione in perfetto da una miriade di altre variabili di natura legalese dei “best reasonable efforts” per logistico-organizzativa – dalla preliminare rendere meno gravoso il grado di diligenza approvazione da parte dell’EMA (European richiesto in fase di esecuzione dei propri Medicines Agency), la massima autorità in obblighi negoziali in relazione alle quantità e ambito comunitario al cui placet è ai tempi di consegna dei vaccini. subordinata l’immissione in commercio dei farmaci nei paesi dell’Unione Europea. Seguendo tale percorso interpretativo basterebbe innestare nell’intelaiatura di un Prima ancora di arrivare all’approvazione del contratto il richiamo ai “migliori sforzi vaccino da parte delle competenti Autorità ragionevoli”, per l’appunto i “best reasonable regolatorie, la Commissione – come si legge efforts”, per ingenerare il convincimento che nel contratto – è intervenuta per sostenere lo basti un c.d. “sforzo ragionevole” perché le sforzo tecnico-progettuale di AstraZeneca e di prestazioni contrattuali – come quelle assunte tale supporto pare essersi tenuto conto in da AstraZeneca – possano dirsi correttamente vario modo: innanzitutto nella priorità delle eseguite, magari addirittura a prescindere dai forniture riservate all’Europa, poi anche – da risultati effettivamente conseguiti. quanto si desume tra le righe degli “omissis” – con un diverso meccanismo dei prezzi delle dosi da consegnare. 2
______________________________STUDIO LEGALE ALBICINI______________________________ Torniamo dunque, viste le circostanze, a come Nessun sistema normativo – sia esso di civil il contratto in esame ha fatto proprio il criterio law o di common law – contiene una regola della ragionevolezza. per ogni evenienza, quindi nei casi dubbi l’ultima parola è rimessa a una Corte Locuzioni come “best efforts”, “reasonable giudicante - sia togata o arbitrale - che non efforts”, ”commercially reasonable efforts”, può far altro che esprimere il suo giudizio, “best endeavours ” sono tutte espressioni interpretando il contratto in tutte le sue gergali invalse nella pratica dei contratti sfaccettature alla luce del comportamento internazionali di natura commerciale e sono il concreto tenuto dalle parti. portato della tradizione giuridica di common law sviluppatasi soprattutto tra i legal Ecco dunque che il contratto tra la pratictioners inglesi e statunitensi. Si tratta, in Commissione Europea e AstraZeneca (v. art. buona sostanza, di formule elastiche ma 1.9, lett. a) offre una sua definizione di cosa standardizzate che aspirano ad individuare il debba intendersi per “Best Reasonable livello di intensità e il parametro di qualità cui Efforts” rispetto alle prestazioni contrattuali di deve attenersi un contraente per soddisfare le AstraZeneca: tali “efforts” devono essere sue obbligazioni contrattuali. parametrati con riferimento alle attività e al livello di sforzo (“degree of effort”) che ci si Sarebbe sconsigliabile limitarsi ad un dovrebbe attendere da un’azienda con riferimento generico a tali espressioni che, per dimensione, struttura e risorse paragonabili a la loro apparente vaghezza, si pongono in quella di AstraZeneca, tenuto conto stridente contrasto con il bisogno di chiarezza dell’ineludibile urgenza dell’approv- che deve permeare un contratto soprattutto vigionamento del vaccino per porre fine a una se di incredibile valore sociale, oltrechè pandemia mondiale. economico, come quello in esame. La disposizione contrattuale sopra riportata Avrebbe senso e, quindi, un immediato considera che AstraZeneca non è certamente riflesso pratico se questi “efforts” - una giovane start-up o un’aziendina di “ragionevoli” o “migliori” che siano - fossero secondario rilievo del settore bio-medicale, declinati nel testo contrattuale con ma possiede uno standing “very high level” in riferimento a specifiche circostanze o ragione del suo posizionamento tra i principali situazioni particolari aventi un’influenza player delle big pharma mondiali. Si tiene determinante sull’esecuzione del contratto. anche conto dell’emergenza mondiale che Per avere un raffronto, nel sistema italiano il rappresenta “la” – non semplicemente “una” tema del “come” deve essere superata – priorità, nonché della valenza inestimabile l’asticella da parte del soggetto tenuto dell’oggetto della prestazione: il vaccino, all’adempimento della prestazione sicuro ed efficace, senza il quale - per contrattuale è racchiuso in una “regoletta” del parafrasare i versi danteschi - non potremmo nostro codice (v. art. 1176 c.c.), che ancora “ritornar nel chiaro mondo” e quindi uscire alla diligenza il metro di valutazione per “per riveder le stelle”. ritenere esaurientemente eseguito l’obbligo Tali osservazioni proiettano “in alto” il livello contrattuale: a seconda del contesto e della di sforzo che la Commissione Europea e i qualifica dei contraenti la diligenza potrà singoli Stati dell’UE sono legittimati a essere quella media del “padre di famiglia” o, pretendere nei confronti di AstraZeneca per invece, quella più elevata c.d. professionale. vedere assicurate le forniture dei vaccini per 3
______________________________STUDIO LEGALE ALBICINI______________________________ le quantità e secondo i tempi pattuiti: non v’è Giova osservare che il contratto prevede come dubbio che lo sforzo che l’azienda “legge regolatrice” la normativa belga (v. art. farmaceutica è chiamata a compiere è 18.4), la quale, all’art. 1134, ultimo paragrafo, elevatissimo e che il riferimento ai “best del codice civile, stabilisce che le obbligazioni reasonable efforts” non potrà avere l’effetto devono essere eseguite in buona fede (“de di “banalizzare” l’impegno richiesto ad bonne foi”), il che comporta un approccio AstraZeneca. interpretativo focalizzato in via principale sulla correttezza e lealtà dei comportamenti Se dovesse succedere – fatti i dovuti scongiuri assunti dalle parti nel corso del rapporto – che l’EMA o una delle sue omologhe agenzie contrattuale e libero da “vincoli definitori” nazionali (nel caso dell’Italia l’Agenzia Italiana come quelli dei “best reasonable efforts”. del Farmaco) valutino non più idonei i vaccini finora autorizzati, perché, per es., non in Non bisogna poi dimenticare – e questa grado di proteggerci dalle “varianti” del virus, situazione viene qui prospettata con la AstraZeneca si troverebbe, come è facile certezza o comunque il fortissimo auspicio che capire, nell’oggettiva impossibilità di il rapporto tra le parti non precipiti - che rispettare tempi e quantità di consegna dei l’eventuale Corte giudicante, identificata (v. vaccini, che dovrebbero essere art. 18.5, lett. b) nel foro competente di adeguatamente modificati per far fronte a tali Bruxelles, difficilmente rimarrebbe nuove necessità con conseguente slittamento “impancata” agli standard definitori degli temporale del processo di produzione. “efforts”, “best” o “best reasonable” o semplicemente “reasonable” che siano. In tale ipotesi Astrazeneca, seppur tenuta a conformarsi a tutte le prescrizioni tecnico- Ad ogni modo sarebbe stato sicuramente più cliniche come imposte dalle competenti razionale, in coerenza con la scelta come legge Autorità regolatorie del settore (v. art. 10), applicabile della normativa del Belgio , Paese sarebbe sciolta da ogni responsabilità di civil law, che il contratto fosse stato contrattuale per eventuali consegne di vaccini depurato da “anglicismi” in stile legalese ritardate o inferiori a quanto convenuto. Tale come quelli relativi alla definizione dei “best esonero da responsabilità non discenderebbe reasonable efforts” . dal criterio dei “best reasonable efforts”, bensì *** dal verificarsi di un evento di “forza maggiore” (v. art. 18.7), vale a dire una circostanza del Le prestazioni contrattuali a cui è tenuta tutto imprevista e fuori dal controllo delle AstraZeneca nei confronti della Commissione parti rappresentata da un “factum principis”, e dei paesi UE ovvero un atto o provvedimento di S e si analizzano in estrema sintesi i punti un’autorità amministrativa/governativa come salienti degli accordi con AstraZeneca nel caso sopra descritto. emerge che il contratto quadro Qualcuno, però, potrebbe obiettare che (“advance purchase agreement” o “APA”) l’ipotesi ora considerata non è del tutto fuori sottoscritto nell’agosto 2020 dalla dal controllo della Commissione, in quanto Commissione, in nome e per conto dei paesi l’EMA è un’articolazione operativa in campo dell’Unione Europea, aveva il suo focus farmaceutico che agisce per conto dell’Unione operativo anche nella produzione – e non solo Europea. nella vendita – di 300 milioni di vaccini, da intendersi come “dose iniziale” (v. art. 5.2) 4
______________________________STUDIO LEGALE ALBICINI______________________________ allocabile a favore dei singoli paesi (v. art. 8.3) Tali costi trovano una specifica definizione presso i diversi “hub”, ovvero i centri di nelle premesse del contratto (v. art. 1.15), ma raccolta dei vaccini per la successiva non è dato sapere come sono stati distribuzione. determinati, in quanto il loro contenuto risulta oscurato nella versione trasmessa agli organi I paesi dell’UE, se non esercitano il loro diritto di stampa; inoltre, la loro misura, frutto di una di non aderire (“right to opt out”) all’APA, stima effettuata all’atto della stipula del fanno automaticamente propri i diritti e gli contratto, è suscettibile di ulteriori obblighi, per loro conto assunti dalla aggiornamenti, presumibilmente in aumento, Commissione verso AstraZeneca, tali da scongiurare il rischio che AstraZeneca sottoscrivendo uno specifico “ordine” (“order possa incorrere in perdite. form”) che richiama, per quanto di rispettiva competenza, tutte le previsioni del AstraZeneca ha poi diritto di ricevere dalla summenzionato accordo quadro. Commissione Europea e dai paesi dell’UE un contributo finanziario iniziale (“initial La fornitura può essere estesa (v. art. 5.2) a funding”) pari a 336 milioni di Euro, che, in ulteriori 100 milioni dosi di vaccini (“optional buona sostanza remunera un diritto di doses ”) con la possibilità di negoziare (v. art. opzione di acquisto dei vaccini; i due terzi di 5.3) con AstraZeneca non prima di una certa tale importo – pari ad Euro 224 milioni – sono data (non identificata nella versione del stati già pagati nei 5 giorni successivi contratto resa pubblica) delle dosi aggiuntive all’entrata in vigore del contratto avvenuta (“additional doses”), fermo restando che nell’agosto scorso. AstraZeneca non sarà tenuta a fornire, complessivamente, un numero di dosi Tale contributo (“funding”) ha la funzione di superiore alla somma tra quelle “iniziali” e consentire ad AstraZeneca di approvvigionarsi quelle “optional”. in Europa delle sostanze farmaceutiche, nonchè di tutti gli altri materiali necessari Tali dosi, nel rispetto dei “best reasonable nelle quantità sufficienti per la realizzazione e efforts” da parte di AstraZeneca, vengono distribuzione dei vaccini, compreso il loro prodotte in siti produttivi localizzati nei paesi imballaggio (v. art. 7.1). dell’Unione Europea (definizione nella quale malgrado la brexit si è voluto ricomprendere Senza addentrarci in tutte le ulteriori variabili anche la Gran Bretagna) e in paesi extra - UE operative contemplate dal contratto, occorre, qualora venga ritenuto necessario per per comprendere appieno il “peso” delle accelerare il processo produttivo (v. art. 5.4). posizioni contrattuali in campo, riferire che AstraZeneca fruisce di una duplice protezione Particolare attenzione deve essere dedicata al contrattuale. meccanismo di remunerazione attribuito contrattualmente ad AstraZeneca per la sua Infatti, oltre a essere manlevata da ogni attività di fabbricazione e vendita dei vaccini: conseguenza negativa derivante dalla il prezzo per tali forniture (v. art. 9), a carico somministrazione del vaccino (v. art. 14.1), della Commissione e dei singoli paesi UE, deve AstraZeneca è anche esonerata da ogni consentire ad AstraZeneca di coprire i costi responsabilità connessa a deficit di sicurezza sostenuti (“Cost of Goods”) senza che ed efficacia del vaccino (v. art. 15.1). l’azienda possa conseguire un profitto o Il contratto trae le sue basi costitutive subire una perdita. nell’equilibrio degli interessi in gioco senza 5
______________________________STUDIO LEGALE ALBICINI______________________________ accrescere a dismisura la “forza” di una parte radicalmente diversa sotto il profilo giuridico, a detrimento dell’altra; nel nostro caso, sempre nell’ottica di tutelare l’interesse certamente causa l’opprimente urgenza di pubblico della salvaguardia della salute dei pervenire presto a un accordo, non pare che cittadini europei, senza per questo tale equilibrio sia stato sempre efficacemente comprimere le legittime aspettative perseguito. economiche di AstraZeneca. *** Esiste, pur rimanendo fedeli agli strumenti e alle prassi contrattuali e commerciali di Gli “IP rights” del vaccino matrice liberale proprie del mondo P er sbaragliare l’esercito nemico del covid occidentale, la possibilità di contemperare e distruggere una volta per tutte la diverse esigenze in modo forse più equilibrato contagiosità della proteina “spike”, di quanto sembrerebbe risultare dal contratto l’Europa e il mondo tutto devono preparare il AstraZeneca. campo di battaglia con il più esteso Dal quadro illustrativo dei patti esaminati coinvolgimento di tutte le loro genti affinchè risulta evidente che AstraZeneca è pressochè possa essere assunto in modo sicuro ed integralmente sollevata dal rischio di impresa efficace l’antidoto della vita: il mai così tanto e allo stesso tempo viene riconosciuta come agognato vaccino. detentrice in via esclusiva dei c.d. “IP rights”, In circostanze così piene di angoscia la ovvero dei diritti di sfruttamento economico prospettiva di avvalersi di un vaccino, come del vaccino (v. art. 11.1). pure l’esigenza di poterlo ottenere nei tempi Alla Commissione o a qualsiasi altra terza più rapidi su scala mondiale, impongono parte da essa designata è stato lasciato il tempi stringenti e urgenze ineludibili nei “contentino”, meramente potenziale, di poter confronti dei Governi che devono adoperarsi ottenere una licenza o sub-licenza per per sconfiggere il “cigno nero” della l’utilizzo economico del know-how pandemia. incorporato nel vaccino alla sola condizione Questo contesto ha indubbiamente che AstraZeneca decida di cessare i propri influenzato anche l’Unione Europea nella sforzi per lo sviluppo del progetto vaccinale (v. negoziazione del contratto con AstraZeneca, art. 11.2). che, è bene ricordarlo, si è perfezionato Ad AstraZeneca è attribuita una posizione di nell’estate scorsa in un quadro tutt’altro che oggettiva immunità, contro i rischi per certo: all’epoca non si intravedeva a tempi difettosità e/o cattiva somministrazione dei brevi l’ancora di salvezza del vaccino; le vaccini, a cui si associa l’ulteriore vantaggio di ricerche scientifiche erano state da poco ricevere comunque una remunerazione, tempo intraprese e, per forza di cose, le anche sotto forma di contributo finanziario valutazioni allora maturate potevano essere (“funding”) e peraltro suscettibile di revisioni frutto solo di “percezioni del momento”. in aumento, che le consente di procedere alla Ferma la piena consapevolezza della fase realizzativa dei vaccini e alla sua vendita incredibile e quasi insuperabile problematicità con la “tranquillità” di aver sicuramente delle questioni da affrontare, sembra di poter aperto un mercato senza subire perdite e, dire che i rapporti contrattuali con come è presumibile, ottenendo quasi AstraZeneca avrebbero potuto essere sicuramente un minimo di guadagno. configurati secondo un’impostazione 6
______________________________STUDIO LEGALE ALBICINI______________________________ Le privative industriali sono il coronamento di hanno invocato un allentamento delle uno sforzo imprenditoriale che incontra rischi, privative industriali per consentire la implica costi e difficoltà da superare, ma se tali produzione di farmaci essenziali a basso costo. oneri sono in buona parte alleviati dalla Tali istanze hanno trovato, però, scarso “mano pubblica” bisogna interrogarsi se sia accoglimento in termini pratici, ma è anche coerente che tali privative rimangano vero che i Paesi più ricchi ed industrializzati comunque appannaggio della parte non versavano in condizioni economiche e imprenditoriale. È utile sottolineare che un sanitarie tali da avvertire “pressante” la ricercatore che operi quale dipendente di condivisione dei destini dei paesi firmatari un’azienda, che lo remuneri per la sua attività della “Dichiarazione di Doha”. Da questo inventiva (v. art. 64 Codice della Proprietà punto di vista la pandemia e le modalità di Industriale), avrà al massimo il diritto morale trasmissione di questo particolare virus – ben di essere riconosciuto come inventore di un diverse da quelle di altri “flagelli” come HIV o nuovo ritrovato tecnico o scientifico, ma i Ebola – potrebbero mutare completamente diritti di sfruttamento economico spettano gli scenari. all’azienda per cui ha lavorato e che ha sopportato costi e rischi per arrivare a In ogni caso siamo fiduciosi che la depositare il brevetto. Commissione sappia valorizzare l'esperienza maturata con il contratto con AstraZeneca Nel caso che stiamo esaminando questo nella direzione di una più intensa produzione paradigma è almeno in parte ribaltato. e di una distribuzione globale dei vaccini a Se gli “IP rights” fossero stati attribuiti almeno beneficio anche delle nazioni più in “coabitazione” fra AstraZeneca e la svantaggiate. Si tratterebbe di una scelta di Commissione e, per il suo tramite, a favore dei grande lungimiranza e soprattutto di un segno Paesi membri, sarebbe stato più facile generoso di rispetto dei diritti umani "per chi rivolgersi sul mercato per la fabbricazione dei meno ha", un'esigenza che l'Unione Europea, vaccini, avvalendosi in sostanza di altre un'entità geo-politica ancora simbolo dei aziende farmaceutiche come “terzisti” senza valori della democrazia nel mondo, non può dipendere soltanto da AstraZeneca dopo mai, ma proprio mai, trascurare. averla di fatto “sovvenzionata”. Non a caso è stata prospettata, nel novero dei Avv. Alessandro Albicini, Studio Legale mezzi “eccezionali” cui eventualmente Albicini, Bologna ricorrere per ottenere il più rapido approvvigionamento dei vaccini, Avv. Federico Cavicchioli, Studio Legale l’acquisizione forzosa di una c.d. “licenza Albicini, Bologna obbligatoria” dei diritti di utilizzazione economica degli “I.P. Rights” ai sensi dell’art. 31 degli Accordi TRIPS sulla proprietà industriale (“Agreement on trade – related aspects of intellectual property rights”). Va ricordato che esiste un precedente non particolarmente incoraggiante in materia: diversi paesi in via di sviluppo – poi aderenti alla c.d. “Dichiarazione di Doha” del 2001 - 7
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