IAIDO NAZIONALE ITALIANA - Produzioni dal Basso
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BENVENUTI Carissimi praticanti di iaido, permettetemi di riunire nello stupendo termine “praticanti” tutti Voi, dagli appassionati debuttanti agli esperti istruttori, carissimi selezionati nella Rappresentativa nazionale, la nostra più alta espressione dell’aspetto agonistico della pratica di questa Disci- plina marziale giapponese, mi avete chiesto una presentazione a questo Vostro documento. Non essendo in grado di aggiungere nulla di interessante a quello che con competenza e sincerità avete espresso, vorrei solo manifestare la mia ammirazione per la dedizione che avete dimostrato in questi quaranta e più anni di pratica. Ovviamente riferendomi ai primi anni settanta penso ai pionieri dello iaido italiano, ma oggi Vi ritengo tutti accomunati da questo lungo percorso di ricerca, ricerca di comprensione delle Via marziale della spada giapponese. Difficile determinare, al di là dell’aspetto specificatamente tecnico di cui è evidentissima la qualità raggiunta, il punto a cui siete giunti, ognuno di Voi, nella strada dell’ apprendimento dei Principi del Budo giapponese attaverso la pratica delle leggi della spada. No, non è difficile, è impossibile, ma non è poi così importante. Importante è la strada percorsa insieme, importante è il consoli- damento dei buoni rapporti tra di noi, importante è la forza e la volontà di continuare la Via. Nazionale Italiana - 2016 Fondamentale, dal punto di vista della Confederazione Italiana Kendo, ed è con questo auspicio che rispettosamente Vi saluto, che la Vostra eleganza, il Vostro rigore, la Vostra ricerca tecnica e spirituale trasmetta a quanti più esseri umani possibili la “bellezza“ della pratica dello iaido. MAURO NAVILLI Presidente CIK 2 Nazionale Italiana - 2016 Nazionale Italiana- 2016 3
CLAUDIO ZANONI DAVIDE DE VECCHI COACH - 6° DAN RENSHI - DIRETTORE TECNICO NAZIONALE COACH - 5° DAN IAIDO Il primo campionato a cui ho partecipato Far parte della nazionale vuol dire mettersi Nulla è più emozionante della competizione Questo è il mio primo anno ufficiale come All’interno del gruppo invece, mi auguro di Come tutti sappiamo, nella pratica dello risale al 1999, da lÌ in avanti ho partecipato in gioco, vuol dire cercare di competere ma a squadre: in questa gara si vede veramente coach della nazionale italiana insieme a poter essere di concreto aiuto non tanto iaido il concetto di team nazionale è una a tutti i campionati fino ad oggi. soprattutto di praticare al massimo livello se si è riusciti a creare un gruppo unito. Claudio Zanoni. nella pratica, quanto nella gestione della invenzione europea, in Giappone non esiste. Sono 17 campionati Europei, ogni personale possibile, vuol dire sacrifici, La squadra non è solo composta dai 4 atleti Sono nel gruppo della nazionale da tanti tensione dei momenti topici, come quelli di Perché? Forse perché, paradossalmente, lo campionato mi ha riempito di gioia per tutti allenamenti costanti durante l’anno, scelti ma da tutto il gruppo che si prodiga anni e forse è stato naturale che Claudio mi un campionato europeo: dove ordinare la iaido fuori dal Giappone è troppo “giovane” gli amici ritrovati ma anche di tristezza per week-end concessi alla nazionale e tolti ai a portare le notizie per poter scegliere la abbia chiamato ad aiutarlo. birra, quante ordinarne e da che parte sono per poter poterci davvero confrontare con i gli amici persi. familiari, investire denaro e tempo, tutto formazione migliore e a sostenere in tutti i bagni… giapponesi? Forse perché manchiamo delle questo è la nazionale. i modi i 4 che rappresentano l’Italia in quel Il significato più interessante che associo giuste radici? O forse perché la nostra pro- Da circa 13 anni ricopro due ruoli: direttore momento. a questa carica, non è, come si potrebbe Scherzi a parte, le gare nello iaido, e i fondità di pratica non è ancora sufficiente? tecnico ed atleta; allenare degli atleti è un Ma poi arriva il week-end delle gare ed il pensare, quello della responsabilità di fare campionati europei più che mai, con il loro Io dico di no, dico che i tempi sono maturi, compito arduo, bisogna cercare di trovare cuore si gonfia di orgoglio quando ci si Tutto questo è la nazionale, questo è squadra, ma piuttosto quello di aprire la altissimo livello tecnico, sono uno dei rari praticanti non giapponesi partecipano e i tasti giusti per stimolare tutti e riuscire allinea con la tuta azzurra e la bandiera allenare la nazionale: gioia per i risultati che squadra verso tutti i praticanti di iaido in momenti in cui si può davvero percepire vincono in Giappone a tornei di buon livello, a mantenere un livello personale che ti Italiana davanti a noi, l’adrenalina inizia non sono solo le medaglie, ma riuscire a Italia. Questo è il mio primo obiettivo. una tensione unica, ma col tempo si può abbiamo capito l’importanza di seguire un permetta di competere ad alto livello, a lavorare e bisogna tenerla a bada per formare un gruppo unito che dà il massimo imparare a gestirla, e una buona parola nel Maestro e moltissimi in Europa fanno riferi- questo comporta un dispendio di energie poter esprimere il proprio iaido migliore, per la bandiera Italiana. D’altra parte, il gruppo della nazionale è momento giusto, uno sguardo, un gesto, mento a Maestri Giapponesi, e in quanto a notevole. Ma le energie che gli atleti uniti tutti aiutano tutti, ed ognuno a suo modo già maturo, coeso e ben motivato da non possono aiutare il giovane praticante e profondità di pratica e passione, credetemi, riescono a ridistribuire sono un carburante cerca di raggiungere la concentrazione In fondo siamo tutti orgogliosi e ci necessitare di un vero e proprio baricentro, trarre il massimo da questa bellissima es- non siamo di sicuro inferiori ai nostri amici irrinunciabile per poter procedere con necessaria a dare il massimo. C’è poi la gara emozioniamo quando pensiamo al nostro eccetto la supervisione di Claudio, e forse, perienza. Ecco, spero di poter essere quella della terra del Sol Levante, anzi! questa avventura ogni anno con rinnovato a squadre dove anche con la tattica si cerca bellissimo paese. visti da fuori, è proprio questo il problema. parola, quel gesto, e di esserlo in modo E dunque, così, come noi dobbiamo aprire entusiasmo. di raggiungere il risultato. Una nazionale che sia davvero rappresenta- leggero e non ingombrante. le nostre nazionali a tutti i praticanti, allo tiva, deve iniziare ad esserlo proprio nella stesso modo, credo che sia arrivato il mo- propria nazione. Quindi vedo la nazionale C’è però un altro aspetto interessante che mento di aprire lo iaido a tutto il mondo. come uno strumento che la federazione ha vedo nella nazionale, è una idea che mi gira Cosa c’è di più stimolante, per la crescita a disposizione per migliorare e allargare il in testa da qualche anno: i campionati del dello iaido, di un torneo internazionale con i gruppo dei praticanti e le loro relazioni. mondo di iaido. nostri amici giapponesi? Intanto Gambatte a tutti. 4 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 5
Scopo della pratica nella società contemporanea LO IAIDO Lo iaido non è uno sport, è una forma di pratica per purificare ed allenare la propria anima, una pratica che mira alla formazione di un essere umano splendido. Quale sarebbe l’obiettivo che dovrebbe spronarci a continuare giorno dopo giorno tale esaustiva ricerca? La risposta forse è proprio: noi stessi. L’approccio austero, quasi ascetico, dello iaido, il suo carattere introspettivo, la sua soggettiva virtualità - combattere il nulla nel vuoto - il suo pragmatismo astratto possono raggelare i più accalo- rati praticanti di arti marziali. In questo senso, vincere senza combattere è l’ideale più alto della pratica dello iaido, che viene espresso con il concetto «dentro il fodero», saya no uchi, ossia vincere senza sfoderare. Fare IAI non ha nulla a che vedere con il giudicare le persone in base a come esse si muovano o meno in maniera corretta. È una battaglia con noi stessi per riuscire a vedere quanto in là possiamo andare con la nostra pratica. All’interno di un processo di accumulo di pratica non si plasma perciò soltanto la tecnica, ma anche la personalità. In giapponese viene detta «kigurai» la forza spirituale soverchiante propria di un’alta e splendida personalità, e a contatto con un tale «kigurai» anche l’avversario perde la sua coscienza ostile e, al contrario, si crea armonia, diventa amico. La pratica può essere vista come una forma di “meditazione Si potrebbe definire lo iaido come: dinamica” che può aiutare il praticante a riconsiderare il senso e Tecniche di spada per prevalere sull’avversario opponendosi ad un attacco inaspettato, sfoderando lo scopo del suo percorso sulla Via fino a considerare l’Arte della senza esitazione e senza dargli l’occasione di prendere il sopravvento spada come la vita stessa: dove una pratica costante giorno dopo giorno tende all’impossibile e vana ricerca della perfezione come La relazione tra Iaido e Kendo strumento per il proprio sviluppo e completamento di essere Lo iaido è “fratello” del Kendo, anche se Con l’epoca EDO si instaurò un periodo di Nel 1954 fu fondata la ZNKR (Federazione umano. a dire la verità possiede una storia molto pace durante il quale la figura del guer- giapponese di Kendo, Iaido e Jodo) e nel più antica. La principale differenza tra le riero perse la sua principale attività, fare 1956 fu aperta la sezione dello iaido che due “vie” consiste nel fatto che, mentre la guerra, senza però perdere il suo rango si poneva come obiettivo di sviluppare e nel Kendo l’avversario è visibile, nello iaido e continuando a far parte della classe riprendere questa disciplina in Giappone. l’antagonista è kaso teki (=immaginario, dirigente. La figura di Hayashizaki Jinsuke virtuale), un nemico invisibile. Non lo pos- Shigenobu (1546-1621) fu determinante La ZNKR cominciò nel 1966 a formalizzare Il DOJO siamo vedere, ma dobbiamo cercare di nel processo che permise al samurai di dei kata di iaido per insegnare il corretto uso Il luogo in cui si svolge la pratica, anche se si tratta di una materializzarlo e tagliare dove si suppone raggiungere e coltivare un atteggiamento della spada giapponese. Inizialmente furono palestra, è in ogni caso chiamato dojo, luogo della Via, luogo che esso si trovi. psichico che avrebbe potuto rivelarsi utile in create 7 forme che riprendevano diverse in cui si pratica la Via. È un termine buddhista, ha il senso di ogni circostanza. scuole antiche e vennero presentate al Lo iaido prevede l’uso di una spada vera (o un luogo di pratica in cui si allena e raffina il proprio spirito e in Kyoto Taikai dell’anno 44 di Showa (1969). sciabola giapponese), la katana, e consiste cui si ricerca la via dell’esistenza. Dalla sua scuola uscirono molti grandi nel praticare ripetendo delle forme determi- Maestri che successivamente svilupparono Nell’anno 41 di Showa (1966) si tenne il nate. I gradi alti usano una vera e propria Quando si entra in un dojo, si esegue un saluto rituale anche numerose stili di spada, una parte dei quali primo campionato Giapponese di iaido. katana, i principianti invece un normale iaito rispetto al dojo stesso, e ogni volta lo si pulisce con cura. è arrivata fino ai giorni nostri. Le gare di iaido divennero man mano (mogito). popolari e lo iaido si diffuse capillarmente Il dojo è un luogo sacro. Uno dei fondatori dello iaido moderno fu in tutto il Giappone e, pian piano, nel resto Le Origini Nakayama Hakudo sensei che sottolineò del Mondo. Le origini dello iaido si fanno risalire l’importanza dell’allenamento alla spada all’epoca di Nara (710-794 d.c.) o all’inizio non più come pratica di un’arte marziale, ma Per ora non sono ancora stati organizzati dell’epoca Heian (794-1185), ma le tecniche come un metodo per migliorarsi. La spada dei campionati del Mondo di iaido ma di quello che oggi viene considerato lo iaido non è più l’utensile per tagliare il nemico, ma la Federazione internazionale ne sta moderno sono state sviluppate nel corso dei un utensile per tagliare il proprio ego. discutendo. secoli subendo una costante evoluzione. 6 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 7
CONFEDERAZIONE ITALIANA KENDO STORIA DELLA CIK La Confederazione Italiana Kendo (CIK) nasce nel 1988 dall’accordo tra la FeNIKe (Federazione Nazionale Italiana Kendo), e l’AIK (Associazione Italiana Kendo), la prima organizzazione formatasi nel 1973. Il Kendo in Italia comincia a darsi le prime strutture agli inizi degli La CIK è cresciuta in modo continuo, deciso e costante. Poiché il anni settanta. valore di un’attività la si misura anche dai risultati ottenuti, vale la pena dare qualche numero: nel 2016 sono 101 i Dojo iscritti La prima organizzazione che si dà una struttura ufficiale è alla CIK, diffusi in quindici regioni italiane. La CIK conta su 1009 l’AIK (Associazione Italiana Kendo) nata nel 1973, ottiene nello Yudansha, fra cui ben tredici 7° dan. stesso anno anche il riconoscimento della EKF (European Kendo Federation). A livello di competizioni internazionali, la CIK ha partecipato a tutte le competizioni ufficiali, Mondiali e Europei, svoltesi dal 1989 a Nel marzo 1988 molte Società che praticavano Kendo sotto diverse oggi per il kendo: 19 Campionati Europei e 8 Campionati Mondiali, sigle fondano la FeNIKe nuova organizzazione con molte cinture conquistando complessivamente 8 primi, 9 secondi e 15 terzi posti nere (yudansha) internazionali. agli Europei e 2 terzi posti ai Mondiali. La FeNIKe e l’AIK trovano un accordo per presentarsi insieme a Partecipa dal 2000 ai campionati europei di iaido con i risultati livello internazionale, ottemperando le richieste dell’EKF: svolgere, elencati nelle prossime pagine. pur ciascuno nella propria autonomia, un’attività comune e presentarsi insieme alle manifestazioni internazionali ufficiali. Ha inoltre sempre mandato una rappresentativa ai campionati europei di Jodo ottenendo due medaglie d’oro, 8 d’argento e 11 di Questo accordo è la nascita della Confederazione Italiana Kendo. bronzo. A Seul, all’Assemblea dell’EKF del 25 maggio 1988 in occasione Ha partecipato inoltre ai campionati europei di Naginata. La Katana: la spada giapponese dei Campionati Mondiali l’Assemblea decide di assegnare il Molte cose sono state scritte sulla Spada La spada giapponese non è solo un pezzo La spada rappresenta perciò un attrezzo riconoscimento alla CIK che da allora fa parte delle Federazione La CIK ha organizzato in Italia un Campionato del Mondo di Kendo Giapponese. È stata chiamata lo Spirito d’acciaio ben lavorato e affilato. Chi produce sacro per allenare la propria anima. Europea ed internazionale di Kendo. e tre campionati Europei, uno per disciplina. Nel 2017 ospiterà per del Giappone, l’anima del Samurai. È stata una katana ricerca la bellezza del contorno la seconda volta i campionati europei di iaido a Torino. glorificata nella cultura popolare e nel mito del filo della lama hamon, della «pelle» Dal 25 maggio 1988 quindi la CIK promuove il Kendo in Italia in del Samurai. La sua bellezza, forza e letale stessa dell’acciaio lavorato, e la politura base ai dettami della Federazione Internazionale e rappresenta Pur essendo approdata nella EKF molto più tardi delle Nazioni efficienza hanno preso spesso dimensioni della spada, che mette in evidenza tale il Kendo, lo Iaido e il Jodo italiano in campo internazionale. Ha guida (Francia, Germania e Gran Bretagna), oggi la CIK è mitologiche. Sono valutate da collezionisti bellezza, è essa stessa un’arte, tanto che in ottenuto inoltre il riconoscimento della Federazione Europea ed considerata come uno dei pilastri portanti della European Kendo e Spade forgiate da maestri del 14° e 15° Giappone i migliori politori di spade sono internazionale per la Naginata. Federation: una delle poche Nazioni europee ad avere il mandato secolo sono considerate tesori nazionali. considerati Tesori Nazionali Viventi. per organizzare gli esami di 6° e 7°Dan per conto dell’EKF. Dal 2003 le due organizzazioni sono definitivamente confluite nella CIK che rappresenta a tutti gli effetti la Federazione Italiana delle 4 discipline menzionate, pur manteendo il termine di Confederazione per storicità. 8 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 9
ARBITRI INTERNAZIONALI In Italia ci sono 28 arbitri ufficiali riconosciuti dalla CIK (Confederazione Italiana Kendo) e sono tutti “praticanti attivi”. Di questi solo 8 sono abilitati all’arbitraggio internazionale. Ai Campionati Europei 2016 di iaido che si terranno a Budapest in novembre, parteciperanno: LEONARDO AMORUSO DANIELLE BORRA MARIO MENEGATTI Nanadan Kyoshi Nanadan Renshi Nanadan Renshi Dojo: Musoken Milano Dojo: Shisei Torino Dojo: Yudokai Dojo Vicenza DETLEF UEDELHOVEN STEFANO VERRINA Rokudan Renshi Rokudan Renshi Dojo: Musokan Bologna Dojo: Musokan Bologna 10 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 11
STORIA DEGLI EUROPEI MEDAGLIE VINTE Le prime gare a carattere internazionale di iaido si sono tenute a partire dal 1994, ma non erano riconosciute dalla PALMARES ATLETI ITALIANI - COMPETIZIONI INDIVIDUALI federazione giapponese Zen Nippon Kendo Renmei e la partecipazione era, sostanzialmente, individuale e non Anni 2000 - 2008... con una convocazione da parte delle federazioni nazionali. Dal 2000 le gare sono state riconosciute dalla ZNKR e organizzate in modo formale, con la partecipazione di una delegazione ufficiale della ZKNR e di selezioni nazionali sia per le gare individuali sia per quella a squadre. Le competizioni si sono tenute in vari paesi europei. Nel 2005 si sono svolte in Italia, a Bologna, e nel nostro paese ritorneranno nel 2017, con sede a Torino. 2000 2001 2002 Nidan Zanoni argento Mudan Caliò oro Sandan Olivero bronzo Sandan Costanzia argento Shodan Piantato bronzo Yondan Pomero bronzo Casamassima bronzo Sandan Zanoni bronzo Godan Menegatti bronzo Yondan Maresi oro Grosso argento Yondan Casamassima bronzo 2003 2004 2005 Mudan Caroppo argento Yondan Casamassima F.S. Shodan Ibelli bronzo Baistrocchi bronzo Godan Menegatti argento Nidan De Vecchi oro Nidan Caliò bronzo Rokudan Amoruso bronzo Sandan Caliò argento Godan Menegatti argento Olivero bronzo Yondan Zanoni oro Godan Menegatti argento Grosso bronzo Rokudan Amoruso argento 2006 2007 2008 Nidan De Vecchi oro Shodan Battista bronzo Nidan Battista bronzo Yondan Zanoni oro Nidan Cauda bronzo Sandan De Vecchi bronzo Godan Casamassima bronzo F.S. Yondan Zanoni oro Godan Zanoni argento Rokudan Amoruso bronzo Rokudan Amoruso argento Rokudan Menegatti oro Menegatti F.S. Grosso argento 12 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 13
PALMARES ATLETI ITALIANI - COMPETIZIONI INDIVIDUALI PALMARES ATLETI ITALIANI - COMPETIZIONI A SQUADRE ...Anni 2009 - 2015 ...Anni 2000 - 2015 2009 2010 2011 Shodan Setti F.S. Sandan Cauda oro Mudan Buffo F.S. Sandan Cauda oro Godan Zanoni bronzo Sandan Cauda bronzo PRIMA CLASSIFICATA - ORO Godan Zanoni argento Godan Zanoni bronzo 1 7° EIC 2000 16° EIC 2009 Rokudan Menegatti argento Rokudan Grosso argento 18° EIC 2011 Menegatti bronzo TERZA CLASSIFICATA - BRONZO 2012 2013 2014 3 8° EIC 2001 11° EIC 2004 Yondan Cauda bronzo Mudan Cafagna bronzo Shodan Cardani bronzo 13° EIC 2006 Godan Zanoni oro Sandan Setti bronzo Nidan Ciancio bronzo 14° EIC 2007 15° EIC 2008 Rokudan Menegatti argento Rokudan Zanoni oro Yondan Sappino argento 20° EIC 2013 Menegatti bronzo Godan De Vecchi F.S. 21° EIC 2014 22° EIC 2015 Rokudan Zanoni oro FIGHTING SPIRIT 2015 2016 FS 11° EIC 2004 - Mario Menegatti Shodan Bonacina argento 13° EIC 2006 Nidan Cardani oro - Claudio Zanoni Rokudan Zanoni oro 14 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 15
COMPONENTI TEAM ITALIA 7º EIC Sittard 8º EIC Bruxelles 9º EIC Papendaal Paesi Bassi, 2000 Belgio, 2001 Paesi Bassi, 2002 mudan E. Pelizza – T. Piantato mudan G. Aiosa – A. Caliò shodan A. Caliò shodan P. Cimma shodan L. Ferraiolo – T. Piantato nidan T. Piantato – M. Rovei nidan C. Zanoni nidan R. Forte sandan D. Costanzia – G. Olivero - sandan Costanzia – Casamassima sandan D. Costanzia – C. Zanoni C. Zanoni yondan P. Grosso – R. Maresi yondan G. Piva yondan W. Pomero godan M. Menegatti – P. Grosso godan M. Menegatti – P. Grosso TEAM ITALIA Questi i numeri della Nazionale Italiana di IAIDO ai Campionati Europei (dal 2000 al 2015): CAMPIONATI MEDAGLIE EUROPEI DI BRONZO MEDAGLIE 10º EIC Parigi 11º EIC Stoccolma 12º EIC Bologna MEDAGLIE Italia 2005 DI FIGHTING Francia, 2003 Svezia, 2004 D’ORO mudan M. Baistrocchi – E. Caroppo mudan C. Ibelli mudan S. Battista – A. Minichiello SPIRIT shodan nidan L. Coletta – D. De Vecchi A. Caliò – T. Piantato shodan nidan M. Baistrocchi – E. Caroppo A. Caliò – D. Villa shodan nidan A. Cauda – C. Ibelli Baistrocchi – D. De Vecchi sandan C. Zanoni sandan T. Piantato sandan A. Caliò – G. Olivero yondan Casamassima – C. Zanoni MEDAGLIE yondan Costanzia – Casamassima yondan Casamassima – C. Zanoni godan M. Menegatti godan M. Menegatti godan P. Grosso – M. Menegatti rokudan L. Amoruso D’ARGENTO 16 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 17
13º EIC Brighton 14º EIC Parigi 15º EIC Magglingen 19º EIC Stevenage 20º EIC Mèze 21º EIC Vaanta U.K. 2006 Francia 2007 Svizzera 2008 U.K. 2012 Francia 2013 Finlandia 2014 mudan A. Minichiello – A. Setti mudan A. Lui mudan L. Masci – R. Milana – mudan S. Fransoni – M. Menozzi mudan C. Bonacina – V. Cafagna mudan C. Bonacina – P. Maniezzi shodan S. Battista – A. Cauda shodan A. Minichiello – S. Battista F. Sopetto shodan F. Gardin – F. Buffo shodan C. Laghezza – M. Menozzi shodan C. Cardani – M. Sozzi nidan D. De Vecchi nidan A. Cauda – F. Cordua shodan M. Carratù – P. Regaldi nidan P. Grassi – L. Masci nidan F. Ciancio – S. Mudu nidan F. Ciancio – F. Pescini sandan D. Villa sandan D. De Vecchi nidan S. Battista – A. Cauda sandan S. Battista – A. Setti sandan M. Carratù – P. Regaldi – sandan R. Milana – A. Setti yondan G. Olivero – C. Zanoni yondan C. Zanoni sandan E. Caroppo – D. De Vecchi yondan A. Cauda – L. Canovi A. Setti yondan S. Battista – A. Cauda – godan R. Maresi godan N. Casamassima yondan G. Olivero – T. Piantato godan C. Zanoni yondan A. Cauda – C. Sappino C. Sappino rokudan L. Amoruso – M. Menegatti rokudan L. Amoruso – M. Menegatti godan Casamassima – C. Zanoni rokudan M. Menegatti godan L. Depetris godan L. Depetris – D. De Vecchi rokudan P. Grosso – M. Menegatti rokudan M. Menegatti – C. Zanoni rokudan M. Menegatti – C. Zanoni 16º EIC Mierlo 17º EIC Parigi 18º EIC La Vella 22º EIC Berlino 23º EIC Budapest 24° EIC Torino Paesi Bassi 2009 Francia 2010 Andorra 2011 Germania 2015 Ungheria 2016 Italia 2017 mudan D. Clemente mudan E. Paganelli – S. Mudu mudan F. Buffo – F. Pescini mudan C. Greco – A. Theunissen mudan A. Mastrolilli – M. Ravera shodan L. Malavasi – A. Setti shodan V. Caruso shodan E. Paganelli shodan I. Baccarini – C. Bonacina shodan A. Ranieri Theunissen nidan S. Battista – M. Valentini nidan L. Malavasi – A. Setti nidan R. Milana – A. Setti nidan C. Cardani – M. Sozzi nidan C. Bonacina – C. Cardani sandan A. Cauda – C. Sappino sandan A. Cauda – C. Sappino sandan A. Cauda – P. Regaldi sandan F. Ciancio – E. Paganelli sandan F. Gardin – A. Natali yondan G. Olivero – T. Piantato yondan F. Forti – D. De Vecchi yondan L. Canovi – F. Forti yondan P. Regaldi – C. Sappino – yondan P. Regaldi – A. Setti godan Casamassima – C. Zanoni godan Casamassima – C. Zanoni godan C. Zanoni A. Setti godan D. De Vecchi – C. Sappino rokudan M. Menegatti rokudan P. Grosso rokudan P. Grosso – M. Menegatti godan D. De Vecchi – S. Fabbri rokudan G. Piva – C. Zanoni rokudan C. Zanoni 18 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 19
TEAM ITALIA 2016 NAZIONALE ITALIANA IAIDO Danielle Borra - Delegation Leader Alessandro Natali - Atleta Claudio Zanoni - Coach Davide De Vecchi - Coach Chiara Bonacina- Atleta Carlo Cardani- Atleta CLAUDIO ZANONI ROKUDAN COACH - ATLETA Giuseppe Piva - Atleta Alessandro Theunissen- Atleta Il momento nello iaido di cui sono più fiero è quando Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: poter Carlo Sappino - Atleta Alessio Mastrolilli- Atleta i miei allievi raggiungono un risultato importante as- provare l’emozione di fare l’esame da 8° dan a Kyoto in Andrea Setti - Atleta Mattia Ravera- Atleta sieme (tipo competizione a squadre). Giappone. Pierluca Regaldi - Atleta Anna Rosolini - Team Manager Il momento più difficile: non esiste; lo iaido è gioia Voglio ringraziare: mia moglie, Il mio Maestro Renè Van Filippo Gardin - Atleta Alessio Rastrelli - Team Manager sempre anche quando perdi una gara, è un attimo e poi è gioia rimettersi a praticare e migliorare. Amersfoort, il Maestro Ishido, Andy Watson, Michael Simonini, Peter Roeder e tutti compagni di pratica che in qualche modo mi hanno spinto, aiutato e motivato La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: per migliorare il mio iai ed il mio essere uomo. restare con i piedi per terra, umile, sempre. 20 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 21
GIUSEPPE PIVA DAVIDE DE VECCHI ROKUDAN ATLETA GODAN COACH - ATLETA Il momento nello iaido di cui sono più fiero: purtroppo Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: continuare Il momento nello iaido di cui sono più fiero: la vittoria Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: che sia un non ne ho ancora avuti. a praticare. nel taikai di Shizuoka davanti al mio Maestro. lungo termine. Il momento nello iaido più difficile: fortunatamente non Ringrazio: il maestro Furuichi, che da anni mi segue Il momento nello iaido più difficile: non ne ricordo. Ringrazio: mia mamma, mio papà e il mio Maestro. ne ho ancora avuti. con infinita pazienza. Sono loro che mi hanno permesso e mi permettono di fare quello che faccio. La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: che La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: che si può sempre migliorare. la perfezione non esiste e che bisogna sapersi accet- tare, se stessi e gli altri, per quello che si è. 22 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 23
CARLO SAPPINO ANDREA SETTI GODAN ATLETA YONDAN ATLETA Appagante è riuscire a superare un errore. Questa è Un grazie va ai molti che hanno faticato assieme a me Il momento dello iaido di cui sono più fiero: la prima Il muo obiettivo a lungo termine nello iaido: mi piacer- anche una lezione dello iaido, quella del “si può sempre e che hanno accettato le mie fatiche, in particolare alla volta in cui ho vinto la medaglia d’oro con la squadra ai ebbe poter diventare per altri studenti quello che il mio migliorare”, del “c’è sempre qualcosa da imparare”. Per mia famiglia ed a coloro che mi hanno regalato una campionati europei del 2011. maestro è per me: una guida. questo l’obiettivo, oggi come domani, è non fermarsi, parola, primi tra tutti: Danielle, Claudio e Renè. pur col doloroso rammarico di essere giunto tardi a Il momento dello iaido più difficile: quando un mio Ringrazio: sicuramente il mio maestro, Detlef, che come questa disciplina. compagno di pratica e amico (nakama) ha deciso di un padre ha saputo accompagnarmi nella pratica in tut- smettere di praticare. ti questi anni. Ma anche tutti coloro che ho incontrato lungo la “via” perché hanno contribuito attivamente alla La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: lo mia crescita in questa splendida disciplina. iaido è una disciplina crudele. Senza impegno non si ottengono risultati e non Non è forse questa anche la più importante lezione di vita? 24 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 25
PIERLUCA REGALDI FILIPPO GARDIN YONDAN ATLETA SANDAN ATLETA Il momento nello iaido di cui sono più fiero: la medaglia Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: riuscire a Ciò che mi rendere fiero nello iaido sono i compagni di Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: continuare a di bronzo ai Campionati Europei a Squadre di Mèze. non smettere mai di crescere come persona grazie alla pratica e i maestri che mi hanno sempre seguito nel praticare con compagni ed amici che mi rendono fiero Un risultato che sarebbe stato impossibile senza il pratica, aprendo sempre di più la mente agli insegna- mio percorso marziale. e, perché no, raggiungere l’ottavo dan. tangibile sostegno di tutta la Nazionale. menti dei maestri. Il momento nello iaido più difficile: quando all’interno Ringrazio: i miei genitori che mi hanno sempre spro- Il momento nello iaido più difficile: un brutto errore in Ringrazio: i maestri René Van Amersfoort, Danielle del gruppo si generano attriti per i motivi più disparati. nato a dare il massimo nel fare ciò che mi piace (a volte una semifinale di un Trofeo CIK. Mi aprì gli occhi su Borra e Claudio Zanoni che con estrema pazienza a modo loro), i maestri che ogni lezione, con tanta pa- quanto fosse ancora immatura la mia pratica. continuano a guidarmi, e tutti i compagni di pratica il zienza, mi insegnano lo iaido ed i compagni di pratica La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: da nei quali trovo sempre una grande ispirazione. cui impegno è di sprone costante a migliorare. La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: soli è molto difficile migliorarsi. l’importanza dell’attenzione al momento presente. 26 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 27
ALESSANDRO NATALI CHIARA BONACINA SANDAN ATLETA NIDAN ATLETA Il momento nello iaido di cui sono più fiero: riuscire Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: continuare a Il momento nello iaido di cui sono più fiera: quando Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: continuare a superare le difficoltà nella pratica. praticare iaido con passione. mi è stato proposto di far parte della squadra S.G.T. praticare per tutta la vita: credo possa farmi diventare Kiryoku e, successivamente, della Nazionale italiana. una persona migliore. Il momento nello iaido più difficile: quando non posso Ringrazio: tutte le persone che mi consentono di La fiducia è un onere che onora. praticare! proseguire con la pratica dello iaido: la mia famiglia, le Ringrazio: i miei maestri, Claudio Zanoni e Danielle Il momento nello iaido più difficile: imparare che, in Borra, i compagni dell’S.G.T. Kiryoku, naturalmente il persone da cui imparo e i compagni di pratica. La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: fondo, ogni aspettativa è vana. sensei Van Amersfoort e tutti coloro che, nel tempo, che è sempre possibile migliorare, con l’impegno e la hanno dato il loro contributo come praticanti o allena- La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: determinazione. tori in Nazionale. niente è perfetto, tutto è perfettibile! 28 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 29
CARLO CARDANI ALESSANDRO THEUNISSEN NIDAN ATLETA SHODAN ATLETA Il momento nello iaido di cui sono più fiero: la finale Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: praticare per Il momento nello iaido di cui sono più fiero: la prima Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: farlo. europea dei Nidan dello scorso anno, un’emozione inde- il più a lungo possibile. volta che sono riuscito a conquistare un posto in Sarebbe bello se tra 30 anni mi trovassi ancora a fare scrivibile praticare davanti a tutti i maestri e praticanti Nazionale, quando mi hanno consegnato lo zekken iaido in maniera regolare. d’Europa. Ringrazio: tutti coloro che mi accompagnano in questo dell’Italia. percorso, il mio Insegnante, i miei compagni di dojo e Ringrazio: le persone che mi hanno dato l’opportunità Il momento nello iaido più difficile: il momento più la mia famiglia. Il momento nello iaido più difficile: quando non posso di essere qui, oggi. difficile è stato il primo enbu davanti ai miei compagni allenarmi o sono costretto a rinunciare ad uno stage a di dojo. causa di un infortunio. La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: non La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: hai scuse, se sbagli è solo colpa tua. Con impegno ad affrontare con coraggio il domani. Ad affrontare costante e con grande dedizione tutto è possibile. con metodo, dedizione e perseveranza le sfide. A non mollare. 30 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 31
ALESSIO MASTROLILLI MATTIA RAVERA MUDAN ATLETA MUDAN ATLETA Ottenere risultati positivi in un allenamento mi rende fi- Spero di continuare a migliorare e ampliare la mia Il momento nello iaido di cui sono più fiero: quando Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: proseguire ero anche perché spesso è difficile comprendere e fare conoscenza dello iaido. eseguo un kata con naturalezza e con equilibrio nel cammino e perfezionare i kata fino a raggiungere i proprio un insegnamento o un concetto. Lo iaido mi Ringrazio il mio maestro, i miei compagni di dojo e miei limiti. ha insegnato che impegno e dedizione danno sempre della nazionale che mi hanno impartito ottime lezioni Il momento nello iaido più difficile: quando nonostante ottime soddisfazioni. e nozioni. mi venga spiegato nel dettaglio cosa sbaglio in un kata, Ringrazio: prima di tutto i miei Maestri, ma anche i non riesca a “percepire” l’errore e di conseguenza non Senpai e tutti i miei compagni di Via. riesca a correggerlo. La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: che la pazienza e la perserveranza che si applicano nella pratica in dojo possono portare benefici anche nel modo in cui si affronta la vita quotidiana. 32 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 33
ANNA ROSOLINI ALESSIO RASTRELLI SANDAN TEAM MANAGER SANDAN TEAM MANAGER Il momento nello iaido di cui sei più fiera: Le medaglie Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: continuare a Il momento nello iaido di cui sono più fiero: aver avuto Il mio obiettivo a lungo termine nello iaido: tramite la vinte insieme ai compagni di dojo alla nostra prima praticare per tutta la vita. l’onore e il piacere di accompagnare i miei maestri in pratica e l’insegnamento dello iaido riuscire a condurre uscita ai Campionati italiani, nel 2013. Giappone allenandomi nel dojo di Ishido Sensei con una vita serena, organizzata e senza stress. Ringrazio: innanzitutto i miei figli, che hanno sup- altri grandi maestri. Il momento nello iaido più difficile: Praticare iaido mi dà portato (sopportato?) questa mia passione, a cui Ringrazio: tutti coloro che in qualche modo hanno serenità e armonia, anche le delusioni e difficoltà nella sono arrivata, purtroppo, tardi; poi le tante persone Il momento nello iaido più difficile: prima di ogni gara contribuito, supportato e sopportato lo sviluppo e la pratica passano in secondo piano. che mi hanno insegnato e insegnano con pazienza, e i perché ho paura di non riuscire a dare il massimo di crescita del mio iaido. compagni di pratica, nel dojo e negli incontri periodici me stesso. La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: nella di stage, allenamenti e gare, che contribuiscono ad La lezione principale che lo iaido mi ha insegnato: vita, come nello iaido, si può sempre migliorare, con alimentare l’entusiasmo. miglioro nella pratica dello iaido, miglioro nella vita, con tanta fatica e con tanta soddisfazione. me stesso, nella relazione di coppia, nel rapporto con gli altri, belli e brutti, buoni e cattivi. 34 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 35
TIFATE PER NOI Non siamo una squadra, siamo un Paese. Una nazione, una squadra, un sogno. Coloriamo d’azzurro il nostro sogno! 36 Nazionale Italiana- 2016 Nazionale Italiana- 2016 37
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