I SATELLITI salveranno Il PIaneTa Terra 20101 - Agenzia Spaziale Italiana
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Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04) art. 1, comma 1 EURO 20,00 1 2010 Marzo Anno II IL PIANETA terra salveranno I SATELLITI
Editoriale Costi/benefici: determinanti per le future missioni I vantaggi offerti dall’ambiente spaziale al progresso della conoscenza o al miglioramento delle nostre condizioni di vita si possono raggruppare in quattro categorie: la possibilità di osservare la Terra globalmente “dal di fuori”; l’accesso all’osservazione di tutta la radiazione elettromagnetica; la possibilità di eseguire esperimenti quasi in assenza di gravità (microgravi- tà); e la possibilità di esplorare in situ il sistema solare, sia con attività robotica che con l’intervento degli astronauti. Tutte queste potenzialità sono state messe a frutto, ma il rapporto tra utilità “applicativa” e utilità “scientifica” varia notevolmente. Per esempio, la prima è stata soprattutto utilizzata per rivoluzionare il sistema di telecomunicazioni, per migliorare le predizioni meteo e il monitoraggio dell’am- biente, per la localizzazione e la navigazione: una forte valenza applicativa che continuerà ad essere sfruttata evolvendo verso servizi “globali” sempre più sofisticati ed efficaci. Risultati puramente scientifici sono invece derivati dall’accessibilità all’intero spet- tro elettromagnetico. Un balzo di conoscenza era facilmente prevedibile – si apriva Piero Benvenuti una finestra di osservazione enormemente più ampia dello spiraglio di luce visibile da terra – ma il Cosmo e i suoi fenomeni si sono rivelati molto più complessi ed Dipartimento di Astronomia inattesi di quanto si potesse ragionevolmente prevedere. Nessuno avrebbe sospet- dell’Università di Padova tato, per esempio, che la maggior parte delle galassie ospitasse un gigantesco “buco e componente del CdA dell’ASI nero” – una quantità di materia pari a centinaia di milioni di “Soli” concentrata in un diametro inferiore alle dimensioni del nostro Sistema Solare – che gioca un ruolo determinante nella formazione della galassia stessa. I dati spaziali hanno 1 poi permesso di ricostruire le prime fasi dell’evoluzione dell’Universo e di scoprire e quantificare la presenza della materia oscura e dell’energia oscura, entità inattese che ci impongono, per comprenderne la natura, di modificare radicalmente i programmi di ricerca. Conseguentemente, le missioni spaziali astronomiche si sono sempre più specializzate, dedicate alla risoluzione di problemi specifici; questo mu- tamento ha avuto l’effetto positivo di costringere la comunità scientifica mondiale ad individuare le domande prioritarie cui cercare di dare risposta con missioni spaziali che, sempre più, si realizzano in collaborazioni internazionali – un circolo virtuoso non ancora riscontrabile con la stessa evidenza e rilevanza in altre aree della ricerca spaziale. Possiamo senz’altro affermare che lo spazio ha fatto compiere un salto quantico all’astrofisica e alla cosmologia. Altrettanto non possiamo dire delle altre due “condizioni” offerte dallo spazio e non riproducili sulla Terra: l’esplorazione umana e la microgravità. In questi casi il mix tra risultati applicativi e scientifici è più variato e forse manca un elemento di unificazione, ma al momento sarebbe difficile individuare un vero e proprio salto di conoscenza derivante dagli esperimenti umani e della Stazione Spaziale Internazionale. Esiste una grande quantità di singoli risultati, che genereranno “applicazioni” utili, ma la dispersione è ancora grande e rende problematica la definizione di una priorità condivisa degli esperimenti da realizzare. Bisognerebbe infine paragonare i costi di una missione scientifica “osservativa” o di “esplorazione robotica” con quelli globali di esperimenti di microgravità e di esplo- razione umana e, sulla base dei risultati sinora ottenuti e del rapporto costi/benefi- ci, delineare la strategia per la scienza spaziale dei prossimi decenni. Le conclusioni sembrano evidenti e le lasciamo volentieri al lettore. Piero Benvenuti 2010 Numero 1 SPACEMAG
Sommario N° 1 • Anno II Summary Marzo 2010 Trimestrale iscritto al tribunale di Roma n° 340/2009 in data 10/06/2009 Costi/benefici: determinanti per le future missioni................................................... 1 Direttore responsabile Marcello D’Angelo Direttore editoriale Il clima cambia e i satelliti Mariano bizzarri stanno a guardare..................................................... 9 Redattori Our planet is in danger?................................................. 14 Andrea Drudi Angelo MAuri Claudio Camerino Terremoti: l’occhio dei satelliti per le operazioni di soccorso.................................. 18 Editoriale Trasporti Srl Earthquakes: satellites vital in aid operations. .................. 20 Presidente PAOLO Silvestri Amministratore delegato Sarà possibile in futuro Laura Di Perna prevedere i terremoti?.............................................. 21 2 Sede legale Earthquakes can be foreseen?....................................... 22 16129 GENOVA Viale Brigata Bisagno, 14/4 Direzione e Redazione Cosmo-Skymed tra presente e futuro.................... 23 00187 ROMA Piazza San Silvestro, 13 Cosmo-Skymed between past and future....................... 25 Tel. +39 06 99330133 Fax +39 06 99330134 Centro stampa L’ASI non è un ente di ricerca................................. 26 Galeati industrie grafiche Srl 40026 Imola (BO) Via Selice, 187/189 Cosmic Vision e il piano Distribuzione nazionale per la scienza.......................................... 27 Poste italiane Spa A Cosmic Vision and the Italian space plan .................... 29 Abbonamento annuale Italia € 50,00 Estero € 80,00 Persi nello spazio: quo vadis, USA?......................... 30 Bonifico bancario: Lost in space: quo vadis, USA?........................................ 34 Editoriale Trasporti Srl Banca Monte dei Paschi di Siena IBAN: IT 40 T 01030 25701 000000266521 Stazione Spaziale Internazionale: www.spacemag.it un laboratorio di ricerca sotto le stelle.................. 36 abbonamenti@spacemag.it A laboratory among the stars......................................... 40 SPACEMAG Numero 1 2010
Comitato scientifico Presidente Mariano Bizzarri Componenti Un ingegnere decisamente Roberto Battiston con la testa tra le stelle ........................................... 42 Piero Benvenuti An engineer over the clouds, among stars. ..................... 44 Antonello Biagini Mario Cosmo Fulvio Drigani I nuovi protagonisti dello spazio. ........................... 46 Franco giannini Margherita Hack Newcomers to the Space Race...................................... 49 Sergio Marchi Silvano Moffa Viviana Panaccia Tecnologia italiana ettore petraroli a caccia delle origini dell’universo....................... 52 Giuseppe Reibaldi Pulsar hunting................................................................ 54 Roberto Vittori 3 Una boarding card per lo spazio........................... 56 In prima: A space ticket............................................................... 57 The most detailed portrait ever of the Earth’s land surface is being created with ESA’s Envisat environmental satellite. Avatar: molta high-tech per dire no alla… tecnologia................................. 58 Image Credit: NASA “Lo spazio oltre la terra”........................................... 59 Special thanks to: NASA, ASI, ESA, ISRO, CNSA, ROSCOSMOS for images Lo spazio a portata di click..................................... 60 and illustrations Le Parole dell’Universo............................................. 61 “Astri e particelle” ..................................................... 61 In collaborazione con: Glossario.................................................................... 62 Indice dei nomi. ....................................................... 64 2010 Numero 1 SPACEMAG
News Herschel torna a L’ESA conclude un NASA, ESA Want riveder le stelle contratto per Vega To Be Part Of Il satellite Herschel è Lo scorso fine gennaio Markus Chandrayaan-II di nuovo pienamente Bertschi, Capo del Diparti- operativo dopo 160 giorni mento Programma Lanciatori Mission di black-out. Gli ingegneri dell’ESA, e Jean-Yves Le Gall, NASA and European Spa- sono riusciti a risolvere di Arianespace, hanno firmato ce Agency (ESA) want to il problema che aveva un contratto che definisce i be part of Chandrayaan-II, messo fuori gioco lo spet- servizi di supporto di Aria- Markus Bertschi, the next Indian mission trografo HIFI uno dei tre nespace per la campagna di dipartimento lanciatori ESA to Moon, by sending their strumenti di osservazione qualifica e test combinati del instruments, ISRO Chai- a bordo del telescopio lanciatore leggero Vega. Il contratto con l’ESA defini- rman K Radhakrishnan dell’ESA lanciato con sce le responsabilità legali di Arianespace e i servizi said. Replying to a query Planck il 14 maggio 2009. operativi da fornire durante i test combinati e l’iniziale whether NASA and ESA HIFI, costruito apposi- campagna di integrazione e lancio di Vega. Markus have sent proposals to tamente per ricercare la Bertschi ha spiegato: “Questa è una parte del program- ISRO to be part of Chan- presenza di acqua nel ma di sviluppo VERTA. Il contratto quadro, che copre drayaan-II, expected in cosmo, aveva improvvisa- cinque missioni Vega, è stato firmato da Arianespace e 2012 or 2013, by sending mente subito un guasto dall’ESA a dicembre”. their instruments, Radha- all’impianto elettrico lo krishnan told reporters, scorso 3 agosto, proba- European Space Agency “They are all there actually bilmente a causa delle ra- (they have sent propo- diazioni cosmiche. In seg- Slovenia becomes sixth ESA European sals).” NASA and ESA are uito all’incidente, i tecnici among “several candida- del team ESA che ges- Cooperating State tes” who have evinced tiscono l’apparato hanno Slovenia becomes the sixth European country to sign interest in Chandrayaan-2, attivato uno dei circuiti the European Cooperating State Agreement with ESA. he said. elettronici di riserva che ESA’s Director of Legal Affairs and External Relations, controllano lo spettro- Peter Hulsroj, and Slovenian Minister of Higher Educa- National Aeronautics and grafo e hanno messo in tion, Science and Technology, Gregor Golobic, signed Space Administration 4 sicurezza lo strumento da the agreement at ESTEC, Noordwijk, The Netherlands, un’ulteriore anomalia dello European Space Agency on 22 January. This agreement strengthens Slovenia’s stesso genere relations with ESA and defines the legal basis for deve- loping a Plan for European Cooperating State (PECS) Agenzia Spaziale Italiana Charter, describing activities, projects and budget for Slovenia’s cooperation with ESA. Following the signing ceremony, Mr Golobic visited the ESTEC Test Centre, the Concurrent Design Facility and the Erasmus Centre. China Plans to European Space Agency launch 3rd moon probe in 2013 ESA and NASA celebrate the fifth anniversary Chang’e-3, around 2013 and expects to complete of Titan landing, in the Saturnian system the three-phase moon Five years ago the European Space Agency’s Huygens Probe made history when it mission in 2017, an landed on Titan, the largest moon in the Saturnian system. The touchdown on the official said. The remar- surface of Titan marked the first, and so far only, landing of a man-made probe in ks by Ye Peijian, chief the outer Solar System. Many of the scientists and engineers that worked on the designer of Chang’e-1, mission celebrated this anniversary in the science museum Cosmocaixa in Barce- the country’s first moon lona, Spain. They shared their memories with the public and reveal future projects, probe, and chief com- “much work remains to be done”, sayd ESA’s Huygens Project Scientist Jean- mander of Chang’e-2 Pierre Lebreton, “Titan has many different environments to explore further with in and Chang’e-3, followed situ probes”. The Cassini-Huygens spacecraft, consisting of NASA’s Cassini orbiter presentations by two and ESA’s Huygens Probe was launched on 15 October 1997. After six and a half space exploration experts years of interplanetary voyage Cassini-Huygens went into orbit around Saturn, and last week. The Chang’e-3 on 25 December 2004 the Probe was released on a ballistic trajectory to Titan. On mission will include an 14th January 2005 the Huygens Probe made an historic journey through Titan’s unmanned soft landing on hazy atmosphere carrying a suite of six scientific instruments that performed the moon and the rele- measurements and obtained images during the decent. Following a gentle landing ase of a moon rover to the Huygens Probe continued to function for several hours with the six instruments prospect the surface and performing well. interior of the moon. China National National Aeronautics and Space Administration European Space Agency Space Administration SPACEMAG Numero 1 2010
News Il programma New Executive Agency for UK Thales Alenia TESEO A new executive agency will be created to take the Space to Promuovere lo sviluppo di UK’s recession-busting space and satellite sec- built Jason-3 sinergie altamente specia- tor into a new space age, Science and Innovation lizzate per implementare Minister Lord Drayson said. This new bureaucra- operational il controllo dei flussi di cy busting agency will replace the British National oceanographic traffico e a vantaggio del Space Centre, and bring together for the first time the monitoraggio ambienta- six Government departments, two research councils, satellite le, attraverso l’utilizzo di the Technology Strategy Board and the Met Office Thales Alenia Space tecnologie satellitari. È that currently oversee the announced to have l’obiettivo del programma organisation of UK space signed with French Space Teseo firmato dal Co- activities to enhance Agency, the contract to mune di Roma e l’Agen- efficiencies. The Gover- build the Jason-3 satellite. zia Spaziale Italiana. Il nment’s am- bitious plans The Jason-3 operational protocollo di intesa nasce to accelerate growth and oceanographic mission nell’ambito del nuovo jobs within our world- involves a quadripartite piano di sviluppo di Roma leading space industry collaboration between Capitale, che crea per la were set out in Lord the two meteorological città l’esigenza di dotar- Drayson’s Lord Drayson, minister of speech at organizations Eumetsat si di risorse gestionali e the Appleton science and innovation Space Con- and NOAA, acting as the tecnologiche innovative, ference. Space has been one of the nation’s unsung leaders of the program, più adeguate all’obiettivo economic success stories in recent years – and a and CNES and its di fornire applicazioni e thriving sector will be vital in building Britain’s future. American counterpart servizi di pubblica utilità, The UK space and satellite sector has grown in real NASA. Jason-3 will caratterizzati da migliore terms by around 9 percent a year since 1999. These allow the continuity efficacia, disponibilità, tra- recession-busting trends are testament to the type of of high precision sparenza ed aderenza alle businesses that will generate the jobs of the future. It ocean topography reali necessità del cittadi- currently contributes £6.5bn a year to the UK eco- measurements beyond no. A seguito della firma nomy and supports 68,000 jobs. The new agency will TOPEX/Poseidon, del protocollo, l’Agenzia allow the UK to take full advantage of the opportu- Jason-1 and Jason-2, Spaziale Italiana mette a nities offered by a world increasingly dependent on which are now operational 5 disposizione della città di advances in space innovations and science. in orbit. Roma le sue tecnologie ed in particolare il satellite British National Centre National COSMO-Skymed. Space Center d’Études Spatiales Agenzia Spaziale Italiana Planck traccia la polvere fredda della Galassia Il satellite Planck dell’ESA ha iniziato la seconda di quattro osservazioni complete del cielo, che alla fine produrranno le stime più precise mai ottenute di dimensioni, den- sità, età, geometria, composizione e destino del nostro Universo. Sebbene l’obiettivo principale di Planck sia di realizzare una mappa dell’intero cielo, con una combinazio- ne senza precedenti di copertura di frequenze, risoluzione angolare, e sensibilità, è in grado di fornire anche dati importanti per moltissime altre applicazioni astrofisiche. Infatti una nuova immagine del satellite ha rivelato filamenti giganti di polveri fredde che attraversano la nostra galassia, L’analisi di queste strutture potrebbe aiutare a determinare le forze che formano la Via Lattea e che sono all’origine della formazio- ne delle stelle. Questa nuova immagine estende il campo di ricerca nelle strutture di polvere fredda della nostra galassia. Il colosseo fotografato da Cosmo-Skymed European Space Agency Record storico di dati per MRO Alla vigilia del suo quarto anno di servizio, Mars Reconaissance Orbiter, l’ultimo satellite della NASA dedicato allo studio di Marte, ha tagliato un traguardo decisamente storico nella cattura dati: 100 terabit, cento mila miliardi di bit. Oltre tre volte la quantità di dati raccolta da tutte le missioni spaziali messe insieme, non solo quelle su Marte, ma da ogni missione che ha oltrepassato l’orbita della Luna. Basti pensare che in 100.000 miliardi di bit sono racchiuse più informazioni che in 35 ore di video non compresso e ad altissima risoluzione o in 30.000 canzoni in formato mp3. “Ciò che colpisce di più la qualità di ciò che essi ci dicono circa i nostri pianeti vicini”, ha detto il Project Scientist del Mars Reconnaissance Orbiter, Rich Zurek, del Jet Propulsion Laboratory NASA di Pasadena, in California. National Aeronautics and Space Administration 2010 Numero 1 SPACEMAG
News Lockheed Martin New lunar images and data La decima wins contract available to public missione di to build GeoEye-2 The seven instruments aboard the Lunar Reconnaissan- “Leonardo” ce Orbiter provide varied and unique datasets. This Con il volo Shuttle STS Lockheed Martin Space photo album published in concert with the first major 131 si è compiuta la Systems Company has public data release, gives a small taste of each instru- decima missione di un been selected by Ge- ment’s measurements and highlights some of the nota- Multipurpose Pressurized oEye, Inc. to build the ble early achievements of the mission. The public can Logistic Module. Il modu- company’s next-genera- follow along with NASA on its journey of lunar discove- lo Leonardo (il primo dei tion, high-resolution Earth ry. ByMarch 15, the publicly accessible Planetary Data tre realizzati a Torino da imaging satellite system System release data sets from the seven instruments Thales Alenia Space Italia) known as GeoEye-2. on board NASA’s Lunar Reconnaissance Orbiter. “The ha trasportato equipag- Financial terms are not Planetary Data System is a NASA funded program to ar- giamenti da Terra alla being disclosed at this chive data from past and present planetary missions as Stazione Spaziale e dalla time. Lockheed Martin well as astronomical observations and laboratory data,” Stazione Spaziale a Terra, has begun start-up ac- said Dr. John Keller, LRO Deputy Project Scientist from con un carico al rientro re- tivities and procurement NASA Goddard Space Flight Center in Greenbelt, Md. cord, di oltre cinque ton- of long-lead components nellate. E’ stato il settimo to support the earliest National Aeronautics and Space Administration volo di Leonardo, l’ultimo possible launch date for prima di evolvere in PMM, GeoEye-2. This effort will Pressurized Multi-purpose lead to a contract award for the design, enginee- ISRO launches rockets to study Module e diventare parte integrante della Stazione ring and manufacturing solar eclipse Spaziale Internazionale. of the satellite and the The Indian space agency is launching five rockets Leonardo è stato connes- associated command and on Friday to study the effects of the millennium’s so alla Stazione, con- control system. longest annular solar eclipse in the southern part sentendo agli astronauti Satellite Imaging of the country, an official said. The Annular solar di trasferire il suo carico Corporation eclipse is seen formed over the skies of Ranchi, the di circa 8 tonnellate tra capital of Jharkhand, on Friday. AP The millennium’s importanti esperimenti 6 longest solar eclipse gave a unique chance to scientifici, rifornimenti e ISRO scientists and astronomy lovers to study the materiali necessari per India tests event with the space agency launching rockets la vita dell’equipaggio, cheaper rocket and celestial gazers in particolare i nuovi aiming telescopes “sleeping quarter” per- to reduce launch at the sky to watch sonali per gli astronauti the moon’s shadow vehicle cost covering the sun. che consentono loro di riposare in condizioni Vikram Sarabhai India successfully con- migliori, rimanendo isolati Space Centre (VSSC), ducted the flight test of dal resto dell’equipaggio. Thiruvananthapuram a new rocket that will Al termine della missio- launched a series drastically reduce the of Rohini Sounding ne STS 131 Leonardo è cost of its launch vehicles Rockets from stato nuovamente posto a by using oxygen in the TERLS, Thumba, bordo dello shuttle per far atmosphere to propel the to investigate the ritorno a Terra. spacecraft. “The flight Eclissi solare effects of the solar Tutte le missioni MPLM test of the advanced eclipse on the sono supportate dai tec- sounding rocket Wedne- atmosphere. “We recorded the event in special nici di ALTEC, la Società sday demonstrated our filters and obtained pictures to study the various partecipata dall’Agenzia capability to reduce the aspects of the celestial event,” said R C Kapoor, a Spaziale Italiana, che ope- cost of launch vehicles by scientist with the Bangalore-based Indian Institute of rano nella Sala Supporto using oxygen to propel a Astrophysics. As the moon started covering the sun, Missione in Torino. spacecraft at high speed astronomers from Varkala tried to capture the special Gli MPLM sono moduli into space”, ISRO direc- phenomenon during the eclipse known as ‘Baily’s utilizzati per il trasporto di tor S. Satish said. The Beads’, which occurs when sunlight passes through rifornimenti e materiali tra new propulsion technolo- the moon’s uneven surfaces, appearing as ‘beads la Terra e la Stazione Spa- gy will put India into the of lights’. These stunning bead like light formations ziale. Progettati e costruiti elite club of a few space- are created due to light filtering through the hills and da Thales Alenia Space faring countries that are valleys of the uneven surface of the moon and are per l’Agenzia Spaziale conducting similar tests crucial observations which can only be made during Italiana (ASI), nell’ambito and experiments. eclipses that can help define the solar diameter. di un accordo bilaterale tra NASA e ASI. Indian Space Research Organisation Indian Space Research Organisation Agenzia Spaziale Italiana SPACEMAG Numero 1 2010
News Russia launches Il terzo ATV si chiamerà “Edoardo Amaldi” three new L’Agenzia Spaziale Italiana è da tempo tra i protagonisti coinvolti nello sviluppo e utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale, attraverso la collaborazione con navigation l’Agenzia Spaziale Europea. Il programma industriale dell’ESA ha visto sin dall’inizio satellites il fattivo contributo dell’ASI anche nel programma ATV (Automatic Transfer Vehicle), veicolo di trasporto cargo destinato alle operazioni di supporto logistico alla Stazione A Russian Proton-M Spaziale. L’ATV è una navetta di trasferimento, priva di equipaggio, capace di raggiun- rocket was launched into gere la Stazione in modo del tutto automatico trasportando circa 6 tonnellate di carico space in 1 march with utile. Attualmente sono 2 gli ATV già realizzati, il Jules Verne ed il Johannes Kepler. three new satellites for Il terzo veicolo è attualmente in fase di costruzione per con dell’ASI e sarà chiamato Moscow’s GLONASS Edoardo Amaldi, in onore del fisico italiano, allievo di Enrico Fermi e fondatore del navigation system, aimed Cern di Ginevra. L’investimento complessivo del nostro continente in questo pro- at competing with US gramma è di circa 1,3 miliardi di euro da spendere in 11 anni di lavoro per realizzare e and European systems, lanciare almeno 5 ATV. a report said. The satellites were placed into orbit after the rocket European Space Agency blasted off from Russia’s Baikonur launch pad in Kazakhstan at 2119 ISS serviceable through 2020 GMT, a Russian space The heads of space agencies from Canada, Europe, agency spokesman said, Japan, Russia and the United States involved in the according to the Ria- ISS project met in Tokyo to review the prospects for Novosti news agency. cooperation over the next decade. “The heads of the The 1.4-tonne satellites agencies expressed their strong mutual interest in join 22 others that are continuing operations and utilization for as long as part of the GLONASS there are demonstrable benefits to using the ISS,” the system, which fell Russian Federal Space Agency Roscosmos said on into disrepair after the its website. Roscosmos said the participants in the collapse of the Soviet project “emphasized their common intent to underta- Union but which Russia ke the necessary procedures within their respective had hoped to restore governments to reach consensus later this year on 7 completely by last year. the continuation of the ISS until the next decade.” La Stazione Spaziale Internazionale Russian Federal Russian Federal Space Agency in orbita attorno alla terra Space Agency Ufo un po’ più terrestri:il programma Seti dichiara “forfait” Da più di un secolo, dalle rivelazioni di Schiapparelli e Flammarion, gli scienziati passano al setaccio la spazio profondo alla ricerca di forme di vita extraterrestre. Il successo, si dice, è stato scarso. Per non dire nullo. Né i programmi che prevedono l’uso di radiotelescopi, né le missioni su Marte, né tantomeno le analisi molecolari sui residui di asteroidi precipitati a terra, hanno finora consentito di appurare alcunché. A dispetto dell’evidenza negativa fin qui accumulata, alcuni scienziati – soprattutto i fisici – continuano imperturbabili a proclamare una incrollabile fede nell’esistenza di vita al fuori della Terra. Fede che, invero, sarebbe degna di ben altro. A margine di un simposio organizzato dalla Royal Society sulla esobiologia, Paul Davies, fisico illustre ed ancor più illustre sostenitore della tesi dell’esistenza di forme di vita aliena, nel corso del suo intervento ha riconosciuto – bontà sua! - che, a cinquanta anni dall’avvio del progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligen- ce), il programma deve ormai considerarsi “fallimentare”. A suo parere “dobbiamo mettere da parte la teoria secondo cui ET ci stia mandando messaggi dallo spazio Mariano Bizzarri e intraprendere un nuovo approccio […] concentrandoci sugli extraterrestri che già popolano il nostro pianeta”. Davies è convinto che «strani microbi» appartenenti ad un diverso albero della vita (definito «biosfera ombra») sarebbero osservabili in alcune nicchie ecologiche isolate (deserti, vulcani, laghi salati e valli dell’Antartide), giunti sulla Terra dalle profondità siderali. Dubitiamo molto che tali asserzioni possano essere condivise dai biologi. Auguriamo al Professor Davies buona fortuna, a lui così come ad altri illustri scienziati impegnati a cercare forme di vita “altrove”: sugli asteroidi, su Marte o chissà, su Titano. Come a suo tempo aveva ricordato Lovelock – incaricato dalla NASA di programmare i primi studi di esobiologia – è certo difficile pianificare ricerche volte a trovare un “qualcosa” – come la “vita” - di cui ancor oggi non sapremmo fornire una definizione soddisfacente. Auguriamoci anche che progetti di tal fatta, in un periodo di vacche magre per un po’ tutte le Agenzie Spaziali, non finiscano con il sottrarre fondi preziosi per soddisfare discutibilissime teorie. (Mariano Bizzarri) 2010 Numero 1 SPACEMAG
Storia di copertina Il clima cambia e i satelliti stanno a guardare Un pianeta in pericolo: 9 il ruolo dell’osservazione terrestre nella lotta ai cambiamenti climatici di Volker Liebig* I dati raccolti dimostrano che la Terra ha sempre subito grandi trasformazioni. Il cambiamento è una proprietà naturale del sistema Terra, ma ci sono prove sempre più schiaccianti che i cambiamenti imposti al sistema nel corso degli ultimi 150 anni non siano assolutamente confrontabili con quelli avvenuti in pre- cedenza. Nell’ultimo secolo, l’umanità ha spinto le concentrazioni dei gas serra ben oltre i massimi raggiunti durante l’ultimo milio- ne di anni. Per determinare se questi recenti cambiamenti indotti dall’uomo possano destabilizzare definitivamente il sistema Terra, bisogna comprendere a fondo e quantificare sia la naturale variabi- lità di questo sistema, sia le conseguenze delle attività umane. Le conseguenze di un riscaldamento del clima sono di vasta por- tata, con potenziali ricadute negative sulle falde acquifere e sulla produzione agricola mondiale. Si prevede che le temperature glo- bali continueranno ad aumentare, con conseguente mutamento dei fenomeni atmosferici, innalzamento del livello dei mari e un incremento della frequenza e dell’intensità di eventi climatici estre- mi quali tempeste, inondazioni, siccità e ondate di calore. 2010 Numero 1 SPACEMAG
Storia di copertina Comprendere il nostro pianeta e individuarne anni. Per esempio, i dati acquisiti dai satelliti dell’ESA ERS-2 le tendenze ed Envisat mostrano che i livelli del mare sono saliti di tre I componenti fondamentali del pianeta Terra sono numerosi millimetri l’anno a partire dai primi anni novanta. - atmosfera, terra, mare e ghiaccio. Le loro complesse intera- zioni creano e mantengono le condizioni che consentono la Monitoraggio dei principali indicatori climatici vita. Per fare in modo che gli scienziati possano comprendere La temperatura della superficie dell’oceano è una tra le più i fenomeni collegati al mutamento climatico, è vitale poter stabili delle diverse variabili geografiche che, se determina- osservare il quadro complessivo e deter- te globalmente, caratterizzano lo stato minare come questi processi si influen- del sistema climatico della Terra. La zano reciprocamente e sono influenzati dal sempre maggiore impatto delle atti- Analizzando i misurazione della temperatura superfi- ciale marina (SST) per lunghi periodi vità umane. I dati dei satelliti hanno migliorato la no-dati raccolti da è uno dei mezzi più affidabili per stabi- lire il livello del riscaldamento globale. stra capacità di monitorare e compren- dere questi effetti, nonché di mostrare diversi satelliti I dati che i satelliti di tutto il mondo stanno fornendo rientrano in un pia- in che modo l’accumulo in atmosfera no ambizioso per realizzare una nuova di gas serra varia nel tempo. Analizzan- do i dati raccolti dal satellite Envisat ESA gli scienziati generazione di prodotti per la misura- zione della SST in tempo reale da più dell’ESA dal 2003 al 2005, gli scienziati hanno prodotto la prima serie tempora- hanno prodotto sensori e in alta risoluzione. In futuro, questo piano offrirà una registrazione le che mostra la distribuzione globale dei più importanti gas serra antropogenici - la prima rigorosa dei dati climatici dell’SST. L’ESA sponsorizza il piano assieme all’ CO2 e metano - che contribuiscono al riscaldamento globale. Dati come questi mappa globale Ufficio Meteorologico Britannico e contribuisce al suo successo offrendo sono cruciali per stabilire basi concrete per misurare i programmi di riduzione della Co2 i dati del suo progetto Medspiration, che combina le informazioni raccolte delle emissioni. da più sistemi satellitari per produrre Per fare in modo che gli scienziati siano una serie affidabile di dati sulla super- in grado di identificare e analizzare tendenze e cambiamenti ficie marina per le acque circostanti il continente europeo e climatici di lungo periodo, è importante avere accesso a dati per l’intero oceano Atlantico. Una mappa dell’SST ad altis- continui su lunghi periodi di tempo. ESA offre agli scienziati sima risoluzione di tutti i 2 965 500 kilometri quadrati del 10 proprio questo, grazie a un archivio di dati di quasi venti mare Mediterraneo viene resa disponibile quotidianamente. SPACEMAG Numero 1 2010
Storia di copertina La quantificazione degli incendi è anch’essa importante per lo esistenti al monitoraggio di 20 000 ghiacciai, contribuendo studio continuativo del cambiamento climatico, dato che gli cosí alla realizzazione di un inventario globale dei ghiacciai incendi non si limitano a distruggere antiche foreste ricolme tramite osservazioni satellitari. di preziose forme di vita vegetale e animale, ma sono anche una delle principali cause di inquinamento atmosferico glo- Risposte efficaci alle esigenze degli scienziati bale. Circa 130.000 kilometri quadrati di foresta (quasi metà Sebbene i dati satellitari forniscano un’immagine sempre più delle dimensioni dell’Italia) vengono inghiottiti dalle fiamme nitida del nostro pianeta, la comunità scientifica ha identifi- ogni anno, pompando miliardi di tonnellate di fumo e di gas cato le aree nelle quali la mancanza di serie di dati precisi ren- serra nell’atmosfera. Nel 1998, ad esempio, El Niño alimentò de ancora difficile una reale comprensione della Terra come gli incendi nella regione del Borneo portando a un’emissio- sistema globale. ne di ben 2,5 miliardi di tonnellate di CO2 nell’atmosfera, Le esigenze sottolineate dagli scienziati includono l’otteni- equivalenti all’emissione totale di carbonio dell’Europa in mento di dati sul campo gravitazionale terrestre, sulla quan- quell’anno. Da decenni i satelliti sorvegliano continuamente tità di umidità presente al suolo, sulla salinità degli oceani e gli incendi che scoppiano sulla superficie della Terra. L’ESA sullo spessore delle calotte di ghiaccio terrestri e marine. In ha sviluppato il primo atlante pluriennale degli incendi glo- risposta a queste esigenze, l’ESA ha concepito una nuova fa- bali e rende disponibili online i dati quasi in tempo reale, miglia di satelliti chiamati Earth Explorer sin dal 1999. tramite il proprio servizio ATSR World Fire Atlas. L’atlante, Nel 2009, il satellite Gravity field and steady-state Ocean che è utilizzato anche per studi atmosferici, fornisce dati circa Circulation Explorer (GOCE) è stato il primo degli Earth sei ore dopo l’acquisizione e rappresenta un’importante risor- Explorer a entrare in orbita. GOCE sta raccogliendo dati gra- sa scientifica. La banca dati online copre il periodo compreso vitazionali tridimensionali da tutto il globo per produrre la tra il 1995 e oggi, mentre i dati completi iniziano a partire dal mappa più precisa del campo gravitazionale terrestre mai ri- 1997. Dal momento che i ghiacciai sono tra gli indicatori più cavata finora e per raffinare il modello del geoide. Una cono- affidabili del cambiamento climatico e poiché possono avere scenza precisa del geoide giocherà un ruolo molto importante effetti importanti sulla disponibilità di acqua dolce, la cono- nello studio del nostro pianeta, dei suoi oceani e della sua scenza dei cambiamenti recenti e del comportamento futuro atmosfera. Servirà da modello di riferimento per le misura- sono di grande interesse per i climatologi e gli organismi go- zioni e per i modelli di previsione del cambiamento del livello vernativi. L’intenso dibattito pubblico in corso sulla effettiva del mare, della circolazione oceanica e delle dinamiche delle rapidità con cui i ghiacciai dell’Himalaya si stanno ritirando calotte polari. Il satellite Soil Moisture and Ocean Salinity sottolinea la necessità di un costante monitoraggio dei ghiac- (SMOS) è stato il secondo Earth Explorer a entrare in orbita, ciai di tutto il mondo. A questo scopo, l’ESA ha fatto partire alla fine del 2009. SMOS è il primo satellite progettato per il progetto GlobGlacier nel 2007 come iniziativa di spicco mappare la salinità della superficie marina e per monitorare finalizzata allo sviluppo e all’applicazione delle metodologie l’umidità del suolo su scala globale. 11 2010 Numero 1 SPACEMAG
Storia di copertina Questi dati contribuiranno a migliorare la capacità di previ- Pronti alla sfida sione delle evoluzioni meteorologiche e degli eventi estremi, La Convenzione dell’ONU sui cambiamenti climatici (UN- ma anche a rendere più precise le previsioni climatiche sta- FCCC) - un trattato ambientale internazionale per stabiliz- gionali. CryoSat-2, il terzo Earth Explorer a essere lanciato zare le concentrazioni di gas serra in atmosfera - ha da lungo in orbita, misurerà con precisione le variazioni di spessore del tempo riconosciuto la necessità di osservazioni globali delle ghiaccio galleggiante sugli oceani polari e le variazioni dello variabili climatiche per quantificare lo stato del nostro cli- spessore delle vaste calotte di ghiaccio che coprono la Gro- ma. Di conseguenza, nel 1992 si è istituito il Global Climate enlandia e l’Antartide, portando a una Observing System (GCOS) per garan- migliore comprensione del ruolo gioca- tire che le osservazioni di alta qualità to dal ghiaccio nel sistema Terra. Oltre necessarie per rispondere ai problemi a questi, sono stati selezionati e sono in I satelliti correlati al clima venissero realizzate e corso di sviluppo altri tre satelliti Earth rese disponibili a tutti gli utenti. Per Explorer. I climatologi hanno inoltre espresso pre- hanno un raggiungere questo obiettivo, il GCOS ha definito una serie di variabili climati- occupazione in merito alla possibilità che carenze nelle osservazioni satellitari pos- ruolo cruciale che essenziali e ha richiesto alle agenzie spaziali di tutto il mondo di fornire per sano introdurre elementi di incertezza e portare a dei modelli erronei. Per rispon- nelle politiche queste variabili una serie di dati climati- ci affidabili e di alta qualità. dere a questa esigenza, l’ESA sta attual- mente sviluppando cinque satelliti, chia- ambientali L’ESA ha risposto a questa chiamata con la sua nuova Climate Change Initiative. mati Sentinel, dedicati alla sostituzione I dati archiviati dei satelliti dell’ESA dei satelliti per i quali è programmato il ritiro dal servizio. I Sentinel vengono svi- internazionali vengono combinati con i dati delle nuo- ve missioni per produrre informazioni luppati nel contesto dell’iniziativa Glo- su una vasta gamma di variabili climati- bal Monitoring for Environment and Se- che, quali ad esempio le concentrazioni curity (GMES) dell’Unione Europea, che unisce la capacità di gas serra, l’estensione e lo spessore delle calotte di ghiac- dell’Europa di raccogliere e gestire i dati satellitari insieme ai cio marine, nonché la temperatura e l’altezza della superficie dati raccolti in-situ relativi a problematiche ambientali e di marina. L’iniziativa fornisce alla comunità scientifica interna- sicurezza civile. Il GMES è uno dei programmi più ambiziosi zionale un potente strumento per monitorare e comprendere e di più ampia portata mai intrapresi, una pietra miliare per appieno lo stato del sistema climatico e contribuire alla previ- le ambizioni spaziali dell’Europa. L’ESA è responsabile dello sione dei possibili effetti di un cambiamento climatico. 12 sviluppo e della gestione della sua componente spaziale. SPACEMAG Numero 1 2010
Storia di copertina Sostegno alle politiche ambientali internazionali Oltre che per la climatologia, i dati satellitari giocano un ruo- lo potenzialmente cruciale nell’attuazione delle politiche di risposta al cambiamento climatico. L’importanza di tagliare le emissioni di questi gas ‘antropogenici’, o di origine umana, è stata sottolineata dalla conferenza UNFCCC, il COP15, svoltasi a Copenaghen, (Danimarca) dal 7 al 18 dicembre 2009. I rappresentanti di vari governi del mondo hanno partecipato all’evento per decidere sulla portata delle future riduzioni delle emissioni di gas serra lavorando alla stesura di un nuovo accordo internazionale prima della scadenza del Protocollo di Kyoto, nel 2012. Si è raggiunto un accordo su un processo secondo il quale i paesi indicheranno i propri obiettivi su base volontaria. Seguirà un lungo negoziato per cercare di rendere vincolanti questi obiettivi e per includerli in un trattato internazionale. Ogni anno circa 13 milioni di ettari di foresta pluviale - un’area delle dimensioni della Grecia - vengono disboscati rilasciando milioni di tonnellate di emissioni di carbonio in atmosfera. Secondo la nuova politica dell’UNFCCC, i pae- Una visione del Nord Italia ripresa da COSMO-SkyMed si intenzionati e pronti a ridurre le emissioni derivate dalla deforestazione riceveranno incentivi economici in cambio di questo loro impegno. Per sostenere questa politica, l’ESA ha avviato il progetto Forest Monitoring. Per misurare la ridu- zione di emissioni derivanti dalla deforestazione, è necessario rilevare le variazioni di superficie e densità delle aree fore- stali, nonché stimare i cambiamenti risultanti nel volume di carbonio in atmosfera, confrontando i dati con un livello di riferimento storicizzato o una proiezione. I dati storici dei satelliti verranno forniti dagli archivi dell’ESA che partono dal 1991, mentre i dati futuri verranno forniti dai prossimi satelliti Sentinel. 13 Il legame con la realtá quotidiana È molto importante rendere le immagini satellitari e le appli- cazioni più facilmente accessibili e comprensibili ai cittadini. Questo consente di far capire al pubblico l’effettivo impatto del cambiamento climatico a livello locale. L’ESA concentra i suoi sforzi in questo senso a Frascati, presso l’Earth Observa- tion Centre (ESRIN). L’ESRIN è responsabile della raccolta, archiviazione e distribuzione dei dati satellitari di osservazio- ne della terra agli utenti di tali servizi. I dati che i ricercatori dell’ESRIN ricavano dai satelliti dell’ESA consentono loro di L’immagine COSMO-SkyMed a 1 metro di risoluzione spaziale condurre una vasta gamma di analisi. Per esempio, sono in riprende la sommità dell’Etna grado di indagare sui cambiamenti dei livelli marini su lunghi Un satellite della costellazione di COSMO-SkyMed orizzonti temporali e - piú vicino a noi - di stabilire di quanto si alzi e si abbassi il monte Etna a seconda del livello di atti- vità sismica e vulcanica che si registra nel sottosuolo. Il Cen- tro ha stretti collegamenti con l’industria europea, l’Unione Europea e i ministeri della protezione civile, dell’agricoltura e dell’ambiente degli stati membri dell’ESA, oltre che con le università, gli istituti di ricerca e le autorità locali. L’ESRIN, che dà lavoro a oltre 600 persone, coopera anche con orga- nizzazioni internazionali, fra cui le agenzie dell’ONU e la Commissione Europea, e gioca un ruolo importante in nu- merosi progetti internazionali, fra cui l’International Charter on Space and Major Disasters. Su scala locale, l’ESRIN sorveglia 8000 aree ‘a rischio sismico’ in Italia, quali ad esempio l’Etna e il golfo di Napoli, mappan- do le variazioni del rischio. Si tratta di una parte cruciale della strategia di allarme preventivo per gli eventi sismici e vulcani- ci della regione. Dopo il terremoto da 6,3 gradi Richter che ha colpito L’Aquila e l’Italia centrale nell’aprile del 2009, gli scienziati dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA-CNR) e dell’Istituto Nazionale di Ge- ofisica e Vulcanologia (INGV) sono stati in grado di mappare 2010 Numero 1 SPACEMAG
Storia di copertina le deformazioni della superficie e di notare immediatamente by Interferometric SAR of Environmental Risk in Volcanic lo schema dello sciame sismico studiando dati radar del satel- Areas). lite Envisat dell’ESA e della costellazione COSMO-SkyMed dell’Agenzia spaziale italiana (ASI). Comprendere gli sciami Risposte efficaci sismici e i meccanismi di movimento delle faglie getta luce Da più di quarant’anni i satelliti forniscono dati preziosi sul sui rischi sismici futuri dell’area interessata. nostro pianeta, aumentando la nostra conoscenza delle mo- Gli scienziati e le agenzie italiane sono state rapide a con- dalità con cui la Terra agisce come sistema complesso e inte- cretizzare i vantaggi offerti dai dati satellitari. Gli scienziati rattivo e migliorando la nostra fiducia nelle previsioni relative dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Am- ai cambiamenti climatici. biente (IREA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) La richiesta di dati di questo tipo aumenta quotidianamente hanno utilizzato i dati dell’Envisat per mappare i cambia- dato che i governanti si trovano a fronteggiare la sfida del menti nella caldera dei Campi Flegrei - una regione ad anello cambiamento ambientale, la gestione di uno sviluppo soste- che include diversi vulcani - e hanno scoperto che l’area si è nibile e la risposta alle catastrofi naturali e ai problemi della sollevata di circa 2,8 centimetri dal 2005 al 2006. Dal 2002, sicurezza civile. Proprio per questo, l’incisivo programma di l’osservatorio vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Osservazione della Terra dell’ESA prevede il lancio di ben 17 Vulcanologia (INGV) ha incluso nei suoi rapporti di sorve- satelliti nei prossimi sette anni □ glianza i dati ricavati dai satelliti,, un’innovazione seguita a un progetto con l’ESA denominato MINERVA (Monitoring *Direttore Osservazione della Terra dell’ESA Our planet is in danger? In order to analyse long-term climatic trends and 14 changes, scientist need a continous flow of data R ecords show that the Earth has always undergone concentrations far beyond the maxima reached during major changes. Change is a natural property of the last million years. To determine whether these human- the Earth System, but there is mounting evidence induced recent changes could ultimately destabilise the that those imposed on the system during the last 150 Earth System, both natural system variability and the years cannot be compared with any previous changes. In consequences of human activities have to be fully under- SPACEMAG Numero 1 2010
Cover story The consequences of a warming climate are far-reaching, ways to establish the rate of global warming. Satellite potentially affecting fresh water resources and global food data from around the world are feeding into an ambitious production. Global temperatures are predicted to contin- scheme to deliver a new generation of multi-sensor, high- ue rising, bringing changes in weather patterns, rising sea resolution SST products in real time. In the future, this levels and increased frequency and intensity of extreme scheme will deliver a rigorous SST climate data record. weather events such as storms, floods, droughts and heat ESA is sponsoring the scheme along with the UK Met waves. Office and is contributing to it with data from its Medspi- Understanding our planet and detecting trends ration project, which combines data from multiple satel- Planet Earth is made up of many components – atmos- lite systems to produce a robust set of sea surface data phere, land, sea and ice. Their complex interactions for the waters around Europe and also the whole of the create and maintain conditions that support life. In order Atlantic Ocean. An ultra high-resolution SST map of all 2 for scientists to understand phenomena linked to climate 965 500 square kilometres of the Mediterranean Sea is change, it is vital to be able to see the big picture and to being made available daily. determine how these processes influence each other and Quantifying fire is also important for the ongoing study of are also increasingly influenced by human activity. climate change as fires not only destroy ancient forests Satellite data have improved our ability to monitor and full of valuable plants and wildlife but are also a ma- understand this influence and show how atmospheric jor cause of global air pollution. Some 130,000 square accumulations of greenhouse gases (GHGs) change over kilometres of forest (almost half the size of Italy) are burnt time. Analysing data from ESA’s Envisat satellite from each year, pumping billions of tonnes of smoke and 2003 to 2005, scientists produced the first time series GHGs into the atmosphere. The 1998 El Niño, for exam- showing the global distribution of the most important an- ple, helped encourage fires across Borneo that emitted up thropogenic greenhouse gases – CO2 and methane – that to 2.5 billion tonnes of CO2 into the atmosphere, equiva- contribute to global warming. Data like these are critical lent to Europe’s entire carbon emissions that year. for establishing baselines by which to measure emission Satellites have been continuously surveying fires burning reduction programmes. across the Earth’s surface for decades. ESA developed For scientists to be able to identify and analyse long-term the first multi-year global fire atlas and makes the data climatic trends and changes, it is important to have ac- available to users online in near-real time through its ATSR cess to continuous data over long periods of time. ESA World Fire Atlas. The atlas, which is also used to feed at- affords this to scientists by providing an archive of data mospheric studies, provides data approximately six hours going back nearly 20 years. For example, data acquired after acquisition and represents an important scientific by ESA’s ERS-2 and Envisat show sea levels have been resource. The online database covers 1995 to present, rising by three millimetres a year since the early 1990s. with complete yearly coverage beginning in 1997. 15 Monitoring key climate indicators Since glaciers are among the most reliable indicators The temperature of the surface of the ocean is one of of climate change and because they can have a major the most stable of several geographical variables which, influence on water availability, knowledge of the recent when determined globally, characterises the state of the changes and future behaviour is of great interest for Earth’s climate system. Measuring sea surface tempera- climate scientists and governing bodies. The ongoing ture (SST) on a long-term basis is one of the most reliable intense public debate on how rapidly the Himalayan 2010 Numero 1 SPACEMAG
Cover story glaciers are retreating highlights the necessity for the con- scheduled to go out of service. The Sentinels are being stant monitoring of glaciers worldwide. To this end, ESA developed within the European Union’s Global Monitor- started the GlobGlacier project in 2007 as a major effort ing for Environment and Security (GMES) initiative, which to develop and apply existing methodologies to monitor brings together the capacity of Europe to collect and 20 000 glaciers and contribute to a global glacier inven- manage satellite and in-situ data on the environment and tory using satellite observations. civil security. GMES is one of the most ambitious and en- Responding to the needs of scientists compassing programmes ever undertaken, and a corner- Although satellite data have provided an ever-clearer stone of European space ambitions. ESA is responsible picture of our planet, the scientific community has identi- for developing and managing its space component. fied areas where precise data sets are still needed to gain Rising to the challenge a better understanding of the Earth as a global system. The United Nations Framework Convention on Climate The needs outlined by the scientists included obtaining Change (UNFCCC) – an international environmental treaty data on Earth’s gravitational field, the amount of moisture to stabilise greenhouse gas concentrations in the atmos- in soil, the salinity of the oceans and the thickness of land phere – has long recognised the need for global observa- and sea ice. Responding to these needs, ESA adopted a tions of climate variables in order to quantify the state new family of satellites called Earth Explorers in 1999. of our climate. As a result, the Global Climate Observing In 2009, the Gravity field and steady-state Ocean Circu- System (GCOS) was established in 1992 to ensure that lation Explorer (GOCE) satellite became the first Earth the high-quality observations needed to address climate- Explorer in orbit. GOCE is collecting 3D gravity data all related issues are obtained and made available to all over the globe to produce the most accurate map of users. To meet this goal, GCOS defined a set of Essential the Earth’s gravitational field to date and to refine the Climate Variables and called on space agencies world- geoid. Precise knowledge of the geoid will play a very wide to deliver high-quality reliable climate data sets of important role in the study of our planet, its oceans and them. atmosphere. It will serve as the reference model for our ESA has responded to this call with its new Climate measurement and modelling of sea-level change, ocean Change Initiative. Archived ESA satellite data is being circulation and polar ice cap dynamics. The Soil Moisture combined with data from new missions to produce infor- and Ocean Salinity (SMOS) satellite became the second mation on a wide range of climate variables such as GHG Earth Explorer in orbit in late 2009. SMOS is the first concentrations, sea-ice extent and thickness, and sea- satellite designed both to map sea surface salinity and to surface temperature and height. The initiative provides monitor soil moisture on a global scale. These data will the international scientific community with a powerful tool contribute to better weather and extreme-event forecast- to monitor and understand better the state of the climate 16 ing as well as seasonal-climate forecasting. CryoSat-2, system and help to predict the effects a changing climate the third Earth Explorer put into orbit, will accurately may bring. measure the changes in the thickness of floating ice in the Supporting international environmental policies polar oceans and variations in the thickness of the vast Beyond climate science, satellite data play a potentially ice sheets that overlie Greenland and Antarctica, leading critical role in the implementation of policies that address to a better understanding of the role ice plays in the Earth climate change. The importance of cutting emissions from system. In addition to these, three other Earth Explorers these ‘anthropogenic’, or manmade, gases was highlight- have been selected and are under development. ed at the UNFCCC Conference, COP15, in Copenhagen, Climate scientists have also expressed concerns that Denmark, from 7–18 December 2009. Government repre- gaps in satellite observations can introduce uncertain- sentatives from around the world gathered at the event to ties and lead to erroneous modelling. In response, ESA is decide on the future extent of reductions in greenhouse currently developing five dedicated satellites, called the Sentinels, to replace the satellites View of a hurricane from the International Space Station SPACEMAG Numero 1 2010
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