I Romantici. Travolti dallo Sturm und Drang - di Simone Gramaglia e Chiara Lijoi - Le Dimore del Quartetto
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IL QUARTETTO, QUESTO SCONOSCIUTO I Romantici. Travolti dallo Sturm und Drang di Simone Gramaglia e Chiara Lijoi Violista del Musicologa Quartetto di Cremona 48 ARCHI maga zine
IL QUARTETTO, QUESTO SCONOSCIUTO Il Quartetto Joachim. Da sinistra a destra: Carl Halir, Robert Hausmann, Joseph Joachim, Emanuel Wirth. ARCHI zine 49 maga
IL QUARTETTO, QUESTO SCONOSCIUTO «O gni passione, così come un’opera ce la presenta, Milano (1864), anticipate da un esperimento è rivestita dalla musica con lo scintillio pur- torinese dei fratelli Marchisio iniziato nel 1854. pureo del Romanticismo, e ciò che sperimen- Proprio in occasione del primo concerto tenu- tiamo nella vita ci conduce fuori dalla vita nel regno tosi a Torino, è l’esecuzione dell’unico Quartet- dell’infinito. Così forte è la magia della musica, e sempre to d’archi in programma (il Quartetto n.3 op.24 di più potente il suo effetto, che dovrebbe affrancarsi da ogni George Onslow) a inquietare il pubblico, tanto altra arte». Così nel 1810 scriveva un allora sco- da indurre la critica a rilevare una «deficienza di nosciuto Ernst Theodor Amadeus Hoffmann complesso» nonostante la riconosciuta eccellenza (1776-1822) recensendo per la più importante degli esecutori. Il motivo è attribuito alla scarsa rivista musicale tedesca la Quinta di Beethoven, familiarità con «questo genere di composizioni, il qua- ricevuta nella riduzione per pianoforte a quattro le è gustato solo da coloro che sono bene iniziati nell’arte mani. Hoffman riconosce e descrive in parole musicale», e ben lontano dal repertorio pianistico una rivoluzione estetica che vede l’infinito e vocale che imperversava nelle sale. Tuttavia, si come unico proposito della musica assoluta. E in avverte forte l’esigenza di continuare in questa questa prospettiva, la musica strumentale è la direzione, che «conduce gli artisti e gli amatori a sola a poter esprimere con «assoluta purezza la comprendere il bello, finora da pochi conosciuto». propria peculiare essenza artistica». Tutto questo grande fermento porta il mondo Come ad ogni azione corrisponde una reazione del Quartetto ad una radicale e veloce evoluzio- uguale e contraria, così i Lumi della Ragione ne, interessando sempre più il grande pubblico erano stati spazzati via dallo sconvolgimento e delle sale da concerto e rendendo il Quartetto dall’impeto dello Sturm und Drang, lasciando stesso una scommessa che si può vincere e su spazio alla Sehnsucht romantica. Nelle arti, pren- cui sempre più musicisti decidono di puntare. de il sopravvento il misticismo, la tensione con- Una grande spinta a questa metamorfosi vie- tinua dell’anima verso l’infinito e l’eterno, ne data dalla coppia Beethoven-Schuppanzig. mentre germoglia e fiorisce velocemente la Allontanandosi dal modo di comporre classico coscienza del senso storico. È il momento della e rendendosi artista indipendente, Beethoven filosofia trascendentale. È l’epoca di Schopen- apre infatti le porte al futuro, dando coraggio a hauer, Schelling, Hegel. In questo quadro, il molti compositori. Il violinista Schuppanzigh, tempo è definito come forma generale della con il suo quartetto e le tante prime esecuzioni, figurazione dell’infinito nel finito, ma in quanto dimostra quanto questa attività possa portare forma, astratto dalla realtà. Tra le arti, è la musi- fama ed essere redditizia, ispirando ed entusia- ca ad appropriarsi più da vicino della dimensio- smando molti giovani colleghi. ne temporale – per dirla con Carl Dahlhaus, Ecco allora che dalla prima metà dell’Ottocen- l’aspetto percettibile del gioco musicale «viene to in poi nascono e si esibiscono in tutta Europa accolto nel gioco del tempo e, a sua volta, lo determina». moltissimi quartetti. Tra essi (e furono davvero In questa mappa celeste, la stella del Quartet- numerosi) sono da ricordare il Mayseder to, sospesa tra il suo equilibrio formale e simbo- Quartet (Mayseder era stato secondo violino di lico, sembrerebbe quasi investire i musicisti del Schuppanzigh prima di fondare il suo gruppo) titolo di “custodi dell’infinito”. Ma al di là delle che ebbe una lunga carriera, dal 1817 al 1860, lo teorie estetiche e dei sistemi trascendentali, cosa Jansa Quartet (1834 50) e lo Hellmesberger ne pensava veramente il pubblico? Quartet (1828 93) di cui fece parte, per un paio La prima metà dell’Ottocento è testimone del d’anni, anche il celebre violoncellista e didatta trasferimento della musica da camera dai palaz- David Popper. Un gruppo che fece molto par- zi aristocratici ai salotti della nascente alta bor- lare di sé fu il Müller Quartet, formato da ghesia. Dalla seconda metà del secolo poi, sulla quattro fratelli. Una critica berlinese del 1833 scia di ciò che stava accadendo Oltralpe, comin- definì il loro modo di suonare «una sola arcata, un ciano a nascere in tutta Italia le prime Società solo accento, un solo respiro, una sola anima». E se in del Quartetto: Firenze (1861), Napoli (1862), Germania i fratelli Müller imperversavano, in 50 ARCHI maga zine
IL QUARTETTO, QUESTO SCONOSCIUTO Inghilterra quattro sorelle davano vita al Lucas netrano profondamente questo mondo, facen- Quartet, ensemble rinomato che, insieme allo dolo crescere, migliorandolo. Rendendolo sem- Shinner Quartet, rappresentava uno dei primi pre più indipendente e raffinato. esempi assoluti di donne dedite a questa disci- Non solo. Il Quartetto contribuisce alla nascita plina. In Italia, a Firenze, venne fondato il di violisti professionisti, figure che si dedicassero Quartetto Fiorentino (1833-84) dal violinista a tempo pieno allo studio di questo strumento. alsaziano Becker e che vide sempre almeno due Con parti sempre più complesse ed impegni con- italiani tra i membri del gruppo. Il più noto e certistici sempre più pressanti era necessario ave- più a lungo con il gruppo fu il violista Luigi re più violisti e più preparati. Questo porta al Chiostro. L’ensemble si esibì molto all’estero passaggio della viola da strumento di mero più che in Italia, e fu molto famoso. Le crona- accompagnamento a strumento con possibilità e che ci parlano di addirittura 149 concerti in un potenzialità solistiche sempre più esplorate. anno in ben 17 luoghi diversi d’Europa. Insomma, l’Ottocento porta all’evoluzione In questo vortice di quartetti, concerti, sale da turbinosa del Quartetto e alla sua massima dif- concerto, impresari e tournée, si arriva velocemen- fusione, con conseguenze sul piano musicale, te a fine Ottocento con il Quartetto Joachim ma anche sociologico, tecnologico ed estetico (fondato dal grande violinista amico di Brahms) nel senso più ampio. Una musica avvertita come e con quello che viene considerato il primo complessa, riflesso sonoro di una trama dorata quartetto d’archi professionale della storia, il percepita come un disegno più alto alla cui bel- Czech Quartet, fondato a Praga nel 1892. lezza però esecutori e ascoltatori vogliono edu- Ma il Quartetto non si evolve da solo. Com- care l’orecchio e lo spirito. Che effetto avrà la positori come Schubert, Brahms, Mendelssohn, deflagrazione novecentesca su questo mondo? Schumann, Dvořák, liutai ed archettai, compe- Lo scopriremo presto. Alla prossima!
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