Iº Corso di Anestesia del Cane e del Gatto - Anestesie speciali

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Iº Corso di Anestesia del Cane e del Gatto - Anestesie speciali
Iº Corso
di Anestesia del Cane e del Gatto
                  4. Anestesie speciali
Iº Corso di Anestesia del Cane e del Gatto - Anestesie speciali
INDICE                                               Modulo 4

4. ANESTESIE SPECIALI

1. ANESTESIA NEI PAZIENTI PEDIATRICI                      2
  1.1   DIFFERENZE FISIOLOGICHE                           2
  1.2   DOSAGGIO DEI FARMACI                              6
  1.3   PREMEDICAZIONE                                    7
  1.4   ANESTETICI INIETTABILI                            12
  1.5   ANESTETICI INALATORI                              16
  1.6   ALTRE TECNICHE DI ANESTESIA                       19
  1.7   MONITORAGGIO                                      20
  1.8   ESEMPI DI PROTOCOLLI ANESTETICI                   24

2. ANESTESIA NEI SOGGETTI CON INSUFFICIENZA EPATICA       27
  2.1   FUNZIONI EPATICHE                                 27
  2.2 CONSIDERAZIONI PREANESTETICHE                       28
  2.3 SCELTA DEL PRODOTTO ANESTETICO                      31

3. ANESTESIA NEI SOGGETTI CON PATOLOGIE ORMONALI          34
  3.1   DIABETE                                           34
  3.2 INSULINOMA                                          38
  3.3 IPERTIROIDISMO FELINO                               40

4. ANESTESIA IN CASO DI TORSIONE DELLO STOMACO            43
  4.1   GENERALITÀ                                        43
  4.2 CONSIDERAZIONI PRECHIRURGICHE                       44
  4.3 SCELTA DEL PROTOCOLLO ANESTETICO                    47
  4.4 TRATTAMENTO POSTOPERATORIO                          48
Modulo 4

5. ANESTESIA NEI PAZIENTI EPILETTICI                          51
  5.1   CONSIDERAZIONI PREANESTETICHE                         51
  5.2 SCELTA DEL PROTOCOLLO ANESTETICO                        51
  5.3 PERIODO DI RECUPERO                                     52

6. ANESTESIA IN OFTALMOLOGIA                                  53
  6.1   CONSIDERAZIONI GENERALI                               53
  6.2 ANESTESIA NELLA CHIRURGIA DELLE STRUTTURE EXTRAOCULARI 56
  6.3 ANESTESIA NELLA CHIRURGIA DELLE STRUTTURE INTRAOCULARI 58

7. ANESTESIA NEI PAZIENTI GERIATRICI                          63
  7.1   CONSIDERAZIONI FISIOLOGICHE                           63
  7.2   SCELTA DEL PROTOCOLLO ANESTETICO                      66

8. ANESTESIA NEI PAZIENTI CARDIOPATICI                        69
  8.1   GENERALITÀ                                            69
  8.2 CONSIDERAZIONI PREANESTETICHE                           70
  8.3 SCELTA DEL PROTOCOLLO ANESTETICO                        72

9. ANESTESIA NEI CESAREI                                      75
  9.1   INTRODUZIONE                                          75
  9.2 SCELTA DEL PROTOCOLLO ANESTETICO                        81
        9.2.1   CONSIDERAZIONI GENERALI                       81
        9.2.2 ANESTESIA EPIDURALE                             83
        9.2.3 NEUROLEPTOANALGESIA                             87
        9.2.4 ANESTESIA GENERALE                              88
  9.3 CASI                                                    90
Modulo 4. Anestesie speciali

                    Iº Corso di Anestesia
                    del cane e del gatto

4. ANESTESIE SPECIALI

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 1 ANESTESIA NEI PAZIENTI PEDIATRICI

                                         L’anestesia nei pazienti neonati o pediatrici
                                         non risulta frequente nella clinica veterinaria.
                                         Nonostante questo, sono molte le procedure
                                         che, in un paziente pediatrico, possono
                                         richiedere un’anestesia generale.

 1.1 DIFFERENZE FISIOLOGICHE

         Le risposte siologiche normali dell’animale adulto si sviluppano a
         partire dalla 6ª-8ª settimana di vita. Fino a questo momento tutti i
         sistemi dei cuccioli e dei gattini sono immaturi e dovremo prendere
         precauzioni speciali nell’anestesia di questi pazienti (Tabella 1).

 Tabella 1.

 PARAMETRI FISIOLOGICI NEI PAZIENTI PEDIATRICI ED ADULTI

 PARAMETRO                              PAZIENTE PEDIATRICO              PAZIENTE ADULTO

 Frequenza respiratoria                         20 - 40                      10 - 20
 (respiri al minuto)

 Frequenza cardiaca                            160 - 210                    80 - 130
 (battiti al minuto)

 Pressione arteriosa sistolica                 60 - 100                     100 - 140
 (mmHg)

 Pressione arteriosa diastolica                 40 - 60                     60 - 100
 (mmHg)

 Temperatura                       Fino alle 4 settimane: 35.5 – 36.0      38.0 - 39.0
 (ºC)                              A partire dalle 4 settimane: > 37.5

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 Ematocrito (%)                                  Neonato: 55                37 - 50
                                     A partire dalle 2 settimane: 27 - 35

 Emoglobina                                   Neonato: 11 - 17              12 - 18
 (g/dL)                               A partire dalle 2 settimane: 8 - 10

 Eritrociti                                      Neonato: 55                5.5 - 8.5
 (milloni/μL)                         A partire dalle 2 settimane: 3 - 5

          A. APPARATO RESPIRATORIO

          I cuccioli ed i gattini presentano varie particolarità per quanto riguarda
          il loro apparato respiratorio, che possono interferire con l’anestesia:

                z   Le grandi dimensioni della lingua, adattata alla suzione, che in
                     molti casi non permette la visualizzazione del laringe.
                z   L’entrata del laringe, così come l’insieme delle vie respiratorie, è
                     ristretta, il che causerà grande resistenza al passaggio dell’aria,
                     e le ostruzioni di muco o saliva si potranno produrre in modo
                     frequente, perciò l’intubazione sarà di vitale importanza. Inoltre
                     la mucosa laringea risulta molto delicata e ripetuti tentativi
                     di intubazione forzata con tracheotubi potrebbero portare ad
                     edema laringeo postoperatorio.
                z   Presentano un livello metabolico più elevato, per cui il consumo di
                     ossigeno è maggiore. Questo si ri ette in un volume minuto più
                     elevato che negli animali adulti. Nonostante questo, non hanno la
                     capacità di incrementare il loro volume tidalico, perciò, l’aumento
                     del volume minuto si otterrà con frequenze respiratorie più elevate.
                     Per contro, i pediatrici sono molto sensibili ai farmaci depressori
                     del respiro.

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        Tutti questi punti, sommati al fatto che presentano una risposta minore agli
        aumenti di PaCO2 e alla diminuzione della PaO2 fanno sì che i cuccioli ed i
        gattini siano più esposti alle ostruzioni delle vie aeree ed all’ipossia.

        B. APPARATO CARDIOVASCOLARE

        In modo simile a quello che si veri ca a livello polmonare, il cuore dei
        pazienti pediatrici ha poca capacità contrattile, perciò il mantenimento
        della portata cardiaca dev’essere realizzato mediante variazioni della
        frequenza cardiaca. Nonostante questo, i cuccioli ed i gattini possono
        controllare di cilmente i fabbisogni di frequenze cardiache superiori
        in modo e cace, in quanto lo scarso sviluppo del loro sistema
        nervoso centrale fa sì che questo non risponda nel modo previsto
        all’ipotensione, né a farmaci simpaticomimetici. Inoltre, il cuore dei
        neonati /pediatrici non ha una grande compliance, e non segue
        come nell'adulto la legge di Frank-Starling (il muscolo cardiaco regola
        la forza della sua contrazione in relazione alla quantità di sangue
        presente nel ventricolo alla ne della diastole: più il sangue entra,
        maggiore è la quantità di quello eiettato). Le camere cardiache non
        si dilatano e e non è in grado di adattarsi facilmente a variazioni di
        volume ematico improvvise, pertanto la somministrazione di uidi non
        può essere troppo abbondante. Non superare i 5 ml/kg.

        Dovranno essere controllati specialmente i farmaci che inducono bradicardia
        ed ipotensione, ed anche le perdite di sangue durante l’intervento chirurgico.
        Il controllo della pressione arteriosa nei pazienti pediatrici può
        essere di cile da valutare, in quanto la loro pressione arteriosa
        media (PAM) è inferiore a quella degli animali adulti (50-60 mmHg).
        Il controllo del tempo di riempimento capillare (TRC) ed il colore delle
        mucose sono buoni indicatori della perfusione periferica.

        C. FUNZIONE EPATICA E RENALE

        L’incompleto sviluppo delle funzioni epatica e renale avrà conseguenze
        dirette sul metabolismo e l’escrezione di molti degli anestetici ed
        analgesici utilizzati comunemente in medicina veterinaria.

        Per l’immaturità del sistema enzimatico microsomiale del fegato,
        la durata d’azione di molte sostanze risulta incrementata. Sarà di
        vitale importanza somministrare dosi basse, e realizzare dosaggi
        maggiormente ridistribuiti.

        Il digiuno non dovrebbe protrarsi oltre 1 ora, per evitare ipoglicemie

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        gravi, in quanto le riserve di glicogeno nel fegato sono scarse, e
        la gluconeogenesi è ridotta. I reni presentano minor capacità di
        concentrazione di urina, ed una funzionalità ridotta. Farmaci come la
        ketamina, che sono escreti in forma attiva nei gatti, dovranno essere
        controllati, in quanto presenteranno un’azione più durevole.

        D. TERMOREGOLAZIONE

        I cuccioli ed i gattini hanno di coltà a mantenere la temperatura
        corporea, e sono facilmente soggetti all’ipotermia. Le loro dimensioni
        ed il loro peso ridotto, unitamente alla scarsità di riserve di grasso,
        sono alcuni dei fattori che predispongono all’ipotermia, che risulterà
        aggravata dallo scarso controllo vasomotore e dalla ridotta capacità
        del centro termoregolatore che questi pazienti presentano.

        Per evitare l’ipotermia sarà necessario somministrare uidi a temperatura
        corporea, usare metodi di riscaldamento (coperte elettriche, coperte
        con circolazione di acqua od aria calda, borse dell’acqua calda) e
        ridurre i tempi dell’intervento chirurgico.

        E. COMPARTIMENTI IDRICI: RIDISTRIBUZIONE DEI FARMACI

        I cuccioli ed i gattini presentano una percentuale di acqua
        corporea (75-85% nei pediatrici vs. 50-60% negli adulti) e di acqua
        extracellulare (43% nei pediatrici vs. 22% negli adulti) superiore a
        quella degli animali adulti. Questo comporterà un maggior volume
        di ridistribuzione dei farmaci. Nello stesso modo, l’ipoalbuminemia ed
        il minore legame con le proteine plasmatiche, faranno sì che vi sia una
        maggior quantità libera di farmaco.

        Anche il poco tessuto adiposo corporeo in uirà sulla ridistribuzione
        dei farmaci e, in generale, tutti i farmaci presenteranno parametri
        farmacocinetici più elevati nei pazienti pediatrici.

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 1.2 DOSAGGIO DEI FARMACI

        Per le caratteristiche     siologiche dei pazienti pediatrici, descritte
        precedentemente, è ovvio pensare che le dosi dei farmaci utilizzati durante
        l’anestesia non possono essere le stesse che per un animale adulto.

        I principali farmaci e le dosi             che utilizziamo sono riportati nella
        seguente tabella:

 DOSAGGIO DEI FARMACI

 FARMACO                                    DOSI mg/kg                       VIA

 Atropina                                     0.02 – 0.04                 IV, IM, SC

 Glicopirrolato                              0.005 – 0.01                 IV, IM, SC

 Acepromazina                                 0.01 – 0.03                 IV, IM, SC

 Dexmedetomidina                               1-2 μg/kg                 EV, IM, SC

 Diazepam                                      0.1 – 0.4                      IV

 Midazolam                                          0.2                   IV, IM, SC
 Morfina                                  0.05 – 0.2 (cane)                IM, SC
                                          0.05 – 0.1 (gatto)               IM, SC

 Petidina                                          1 – 4                   IM, SC

 Fentanil                                    3 – 7 μg/kg                      IV
                                        Cerotti:   2-7 kg : 25 μg
                                                    7-20 kg : 50 μg

 Sulfentanil                                 0,2-0,5 ug/kg                  EV/IM

 Buprenorfina                                0.005 – 0.02                 IV, IM, SC

 Butorfanolo                                  0.05 – 0.2                  IV, IM, SC

 Naloxone                                      0.01 – 0.1                   IV, IM

 Tiopentale                                        8 – 10                     IV

 Propofol                                          2 – 4                      IV

 Etomidato                                     0.5 - 1.5                      IV

 Ketamina                                           1-3                       IV
                                                   5 – 10                    IM

                                                                                       6/91
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 1.3 PREMEDICAZIONE

        A causa delle di erenze siologiche che presentano i cuccioli ed i
        gattini rispetto agli animali adulti, in questo paragrafo spiegheremo
        i punti più importanti da tenere presenti durante la premedicazione.

        A. ANTICOLINERGICI

        Esiste una discreta controversia sull’utilizzo degli anticolinergici prima
        o durante l’anestesia degli animali pediatrici.

        Possono essere somministrati in modo preventivo, per evitare
        bradicardie, e quindi diminuzioni brusche della portata cardiaca.
        Nonostante questo, si pensa che, a causa del non completo sviluppo
        del sistema nervoso autonomo, questi prodotti non abbiano nessun
        e etto no alla seconda settimana d’età.

                                                Il loro uso è stato anche descritto
                                                per ridurre le secrezioni del tratto
                                                respiratorio ed evitare ostruzioni,
                                                anche se il loro uso può rendere
                                                queste secrezioni più dense, ed
                                                aumentare il rischio di ostruzioni,
                                                quindi il loro uso è controindicato
                                                nei pazienti pediatrici con problemi
             Solfato di atropina. Angelini..    respiratori.

                             L’atropina a dosi di 0.02-0.04 mg/kg SC, IV, IM
                             è il prodotto più utilizzato. Il glicopirrolato (0.005-
                             0.01 mg/kg IM, IV, SC), prodotto non disponibile per
                             il momento in Italia, impiega un po’ più di tempo per
                             manifestare l’inizio del proprio e etto, però presenta
                             certi vantaggi rispetto all’ atropina, in quanto la
                             sua azione è più lunga e non produce tachicardia
                             sinusale, frequente con l’atropina.

         Glicopirrolato.
         Glycopirrolate®.

                                                                               7/91
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Modulo 4. Anestesie speciali

        B. TRANQUILLANTI

        Fenotiazine

        L’acepromazina è la rappresentante più conosciuta di questo gruppo, e la
        più usata. Può essere somministrata a basse dosi (inferiori a 0.03 mg/
        kg) in pazienti pediatrici sani. Nonostante questo, è un grande depressore
        del sistema cardiovascolare (produce vasodilatazione, ipotensione ed
        ipotermia). Inoltre, la vasodilatazione che produce si manifesterà come
        un’ipotermia. Per tutti questi motivi, l’acepromazina non è raccomandata
        nei pazienti pediatrici, specialmente se di età inferiore alle 8 settimane.

        La clorpromazina, che appartiene a sua volta a questo gruppo,
                                       si utilizza meno frequentemente.
                                       Il suo uso più comune è come
                                       antiemetico. Nonostante questo,
                                       può essere anche usata come
                                       tranquillante a dosi di 0.4 - 1
                                       mg/kg. Il suo e etto è più lungo
                                       di quello dell’acepromazina, ma
                                       risulta più sicura negli animali
                                       giovani, in quanto manifesta meno
                                       e etti a livello cardiovascolare.

              Clorpromazina. Largactil®.

        Benzodiazepine

                                   Sono i prodotti di prima scelta per sedare
                                   gli animali pediatrici, anche se quando sono
                                   somministrati possono produrre eccitazione
                                   paradossale. Il meccanismo con il quale si produce
                                   questa eccitazione è sconosciuto ma numerosi
                                   studi clinici hanno dimostrato che la loro comparsa
                                   è più frequente negli animali sani quando le
                                   benzodiazepine vengono somministrate da sole.

                                   Solitamente non hanno effetti a livello
                                   cardiaco      né  respiratorio,   anche     se
                                   sono state descritte apnee successive alla
                                   somministrazione di benzodiazepine. Il loro
                                   metabolismo è epatico, perciò, in pazienti
                                   pediatrici, dovremo utilizzare preferibilmente
                                   dosi ridotte.

                                                                                 8/91
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        Esiste un antagonista per contrastare i loro effetti, il flumazenil,
        che si può somministrare a dosi di 1 mg/kg IV se compaiono e etti
        non desiderati dopo la somministrazione di benzodiazepine.

        Il rappresentante più conosciuto è il Diazepam; deve sempre essere
        somministrato per via IV e le dosi variano tra 0.1- 0.4 mg/kg. Il
        Diazepam nel paziente adulto è legato per un 96% alle proteine
        plasmatiche. Nei pazienti pediatrici la percentuale libera di farmaco
        aumenterà, rendendo più probabile il sovradosaggio. Un altro fattore da
        tener presente è che la preparazione commerciale del Diazepam utilizza
        come diluente il glicole propilenico. Questo prodotto, somministrato in
        modo rapido per via IV, può dare ipotensione e bradicardia.

                                        Il Midazolam       è la benzodiazepina
                                        di di prima scelta in quanto non ha
                                        eccipienti ed è solubile in acqua, per cui
                                        può essere somministrato per qualsiasi
                                        via. Il suo metabolismo è più rapido
                                        e, non avendo come diluente il glicole
                                        propilenico, è più sicuro del Diazepam
                                        dal punto di vista cardiovascolare.
              Midazolam. Ipnovet®.

        _2-agonisti

        Questo gruppo di tranquillanti dovrebbe essere evitato nei pazienti
        pediatrici di età inferiore alle 8 settimane, in quanto deprimono il
        sistema cardiovascolare e respiratorio, il che causerebbe al cucciolo
        o al gattino una caduta importante della frequenza cardiaca, della
        portata cardiaca ed.

        Il loro metabolismo epatico fa sì che in questi pazienti vengano eliminati
        in modo lento. Gli _-2 agonisti più moderni, quali medetomidina e
        soprattutto dexmedetomidina, sono più selettivi nei confronti dei recettori
        _-2 rispetto agli _-1, e hanno un metabolismo rapido (Dexmedetomidina).
        Possono essere impiegati a basse dosi con sicurezza senza che diano
        fenomeni di depressione cardiovascolare (Medetomidina 2-3 ug/Kg EV
        o IM; Dexmedetomidina 1-2 ug/kg EV o IM).

                Riassunto. Tranquillanti.

                                                                              9/91
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        C. ANALGESICI NARCOTICI

        L’uso degli analgesici è ampiamente raccomandato, sia nei pazienti
        adulti che in pazienti pediatrici. Gli analgesici permettono di diminuire
        le dosi di altri prodotti più tossici che si utilizzano nell’induzione o
        nel mantenimento dell’anestesia. Nonostante questo, non sono privi
        di e etti secondari. Tra questi, i più importanti sono la depressione
        cardiaca (bradicardia) e respiratoria che, in alcuni casi, può diventare
        signi cativa dal punto di vista clinico.

             Oppioidi agonisti puri: per tutti vale la regola dell’azione
             vagotonica importante, che può essere controllata con la
             somministrazione preventiva o terapeutica di atropina (20-40
             ug/kg IM o EV)

             La mor na, sia nei pazienti adulti che pediatrici, deprime il
             sistema respiratorio ed el sistema cardiovascolare
             (bradicardia). Questi e etti saranno maggiormente visibili nei
                                         cuccioli e gattini per le particolarità
                                           siologiche che questi presentano.
                                         La somministrazione di mor na
                                         produce anche una diminuzione
                                         dell’attività basale, il che si tradurrà
                                         in una diminuzione della temperatura
                                         che, nei pazienti pediatrici, può
                Morfina. Morfina Braun .
                                      ®  essere di vitale importanza.

             L’ossimorfone, non disponibile in Italia, potrebbe essere una
             buona alternativa all’uso di mor na, in quanto produce meno
             e etti secondari, ed ha una potenza analgesica simile.

                                           Anche la petidina, somministrata
                                           per via sottocutanea 30 minuti prima
                                           dell’induzione anestetica, risulta un
                                           prodotto relativamente sicuro nei
                                           pazienti pediatrici. Nonostante questo,
                                           trattandosi di un oppiaceo in grado
                                           di liberare istamina, non dovrebbe
                   Petidina. Dolantina®.   essere somministrato per via EV.

                                                                            10/91
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             L’utilizzo del Fentanil nei cuccioli e nei gattini dev’essere limitato
             unicamente a quei casi nei quali il dolore intraoperatorio sarà
             o è significativo in quanto deprime in modo molto importante il
             sistema cardiovascolare e respiratorio, potendo arrivare a causare
             gravi bradicardie ed apnee. Dobbiamo tenere conto che, anche se
             la sua durata d’azione è breve, la depressione respiratoria può
             rimanere presente durante varie ore.

             Le principali vie di somministrazione del fentanil sono quella
             intravenosa e quella intramuscolare. Si dovrà avere particolare
             cautela nell’uso di cerotti transdermici di fentanil in animali
             pediatrici, per il peso ridotto che hanno questi pazienti. Il cerotto
             più piccolo disponibile sul mercato è quello da 25μg e può
             essere usato per pazienti di meno di 7 kg. Nonostante questo,
                                                    può risultare eccessivo per
                                                    cuccioli o gattini di peso
                                                    ridotto. In questi casi non è
                                                    una buona soluzione quella
                                                    di dividere il cerotto a metà,
                                                    in quanto ci sarebbero
                                                    importanti      perdite     del
                                                    principio attivo ed in questo
                                                    caso la dose che staremo
                                                    somministrando      all’animale
                                                    sarà sempre approssimativa.
                       Fentanil. Fentanest®.

             Oppioidi agonisti parziali e agonisti-antagonisti

             La Buprenorfina (agonista parziale) ed il Butorfanolo (agosnista-
             antagonista) sono delle buone scelte nei pazienti pediatrici in
             quanto presentano un effetto depressore minimo o nullo
             sui sistemi respiratorio e cardiaco. Nonostante questo, negli
             interventi chirurgici o procedimenti molto dolorosi possono non
             essere su cienti per contrastare il dolore.

             Il grande vantaggio degli oppioidi è che possono essere antagonizzati
             mediante un oppioide antagonista puro, come il Naloxone.

                    Buprenorfina. Transtec®.        Butorfanolo. Torbugesic®.

                                                                                11/91
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                                   Naloxone. Narcan®.

                 Riassunto. Analgesici.

 1.4 ANESTETICI INIETTABILI

        Generalmente, molti degli anestetici iniettabili possono essere usati sia
        per l’induzione dell’anestesia che per il mantenimento di quest’ultima.
        Nonostante questo, nei pazienti pediatrici gli agenti anestetici iniettabili
        di solito si usano solo in alcuni casi, per l’induzione dell’anestesia,
        in quanto sono considerati più sicuri gli agenti volatili sia per
        l’induzione che per il mantenimento dell’anestesia.

        La principale indicazione per l’anestesia con agenti iniettabili è la
        velocità con la quale si produce l’induzione, il che permette di avere un
        rapido accesso alle vie respiratorie. Inoltre, per il temperamento nervoso
        di questi animali, le induzioni con sola mascherina di solito causano
        uno stress importante se non sono stati adeguatamente premedicati.

        A. BARBITURICI (TIOPENTALE SODICO)

        I barbiturici, nei pazienti pediatrici, specialmente se di età inferiore alle
        4-6 settimane, non sono consigliati per diversi motivi:

             1. Deprimono il sistema cardiovascolare e il sistema respiratorio.
             2. Il sovradosaggio da barbiturici nei pazienti pediatrici può essere
                frequente, dovuto alla minore quantità di proteine plasmatiche
                che questi pazienti presentano, facendo sì che la quantità di
                farmaco libero sia maggiore.

                                                                               12/91
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             3. Il loro metabolismo, totalmente epatico, sarà ritardato, in
                quanto questi pazienti non hanno sviluppato completamente il
                loro sistema enzimatico microsomiale.
             4. La percentuale di grasso corporeo nei cuccioli e nei gattini è
                inferiore, e questo in uenzerà la ridistribuzione del farmaco
                rallentandone inoltre il metabolismo.

                                                  L’uso di questi prodotti nei
                                                  pazienti pediatrici ci porterà a
                                                  tempi di recupero lunghi, con
                                                  un rischio anestetico elevato.
                                                  In ogni caso, se si opta per
                                                  l’uso del tiopentale sodico nei
                                                  pazienti pediatrici, dovremo
                                                  assicurarci che abbiano più di
                                                  4 settimane d’età, diminuire le
                                                  dosi del 40-50% ed utilizzarlo
                                                  a basse concentrazioni (1,25%)
              Tiopentale Sodico. Tiobarbital®.

        B. AGENTI NON-BARBITURICI AD AZIONE ULTRACORTA

        All’interno di questo gruppo di farmaci sono raggruppati una grande
        quantità di anestetici dalle caratteristiche molto diverse.

        I più importanti, nell’anestesia odierna, sono il Propofol e l’Etomidato.

             Propofol

             Il propofol è un anestetico fenolico che può essere usato sia
             per l’induzione che per il mantenimento dell’anestesia nei pazienti
             adulti. In pediatria il suo uso per il mantenimento dell’anestesia
             non è raccomandato, in quanto potrebbe produrre lunghi tempi di
             recupero, come succede con il tiopentale sodico, dovuto al suo
             legame con le proteine plasmatiche, al suo metabolismo, ed alla
             sua ridistribuzione nel grasso corporeo.

             Gli e etti secondari del propofol sono simili a quelli causati dai
             barbiturici. Il propofol produce una depressione respiratoria e
             cardiovascolare similare a quella del tiopentale sodico. Il principale
             vantaggio del propofol rispetto ai barbiturici è il suo rapido
             metabolismo, non sono aritmogenici e non sono istolesivi.

                                                                             13/91
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        Questo fa sì che il suo uso nei pazienti pediatrici sia considerato
        un’opzione valida.

                                        Nei gatti l’utilizzo continuato di infusioni
                                        continue di propofol durante vari giorni può
                                        portare alla produzione di corpi di Heinz,
                                        per la scarsa capacità di coniugazione di
                                        composti fenolici che presenta la specie
                                        felina.

                                        Le dosi raccomandate nei pazienti adulti
                                        variano tra 4 e 8 mg/kg per via IV,
                                        dipendendo dal fatto che il paziente sia stato
                                        premedicato o meno. Nei pazienti pediatrici
                                        dovremo adeguare le dosi verso il basso, 2-4
                                        mg/kg, EV.
           Propofol. Propovet®.

        Etomidato

        L’etomidato è un derivato imidazolico che viene metabolizzato in modo
        rapido nel fegato, ed è escreto tramite l’urina.

        È l’agente anestetico di scelta nei pazienti che presentano qualsiasi
        tipo di alterazione cardiaca o respiratoria, in quanto ha un e etto
        depressante molto scarso su questi sistemi. Nonostante questo,
        anche se sembra essere un anestetico iniettabile ideale per i pazienti
        pediatrici per lo scarso potere depressore che presenta, vi sono autori
        che sconsigliano il suo uso nei cuccioli e nei gattini. Il motivo è che
        il suo utilizzo è stato associato ad emolisi acuta ad opera del
        glicole propilenico e, nei pazienti pediatrici, i pigmenti prodotti da
        questa emolisi, possono compromettere la ltrazione glomerulare.

                                              Attualmente sul mercato esistono
                                              formulazioni di etomidato senza glicole
                                              propilenico, che quindi evitano questo
                                              tipo di alterazioni.

            Etomidato. Hypnomidate®.

                                                                                14/91
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        C. AGENTI      DISSOCIATIVI (KETAMINA)

        Gli agenti dissociativi agiscono in un modo completamente diverso
        rispetto al resto degli agenti anestetici in quanto, mentre questi
        ultimi agiscono mediante diversi meccanismi, deprimendo il sistema
        nervoso centrale, gli agenti dissociativi producono anestesia per una
        sovrastimolazione del sistema nervoso centrale, per cui i ri essi oculare
        e laringeo non verranno persi, le pupille si manterranno dilatate, e gli
        animali presenteranno rigidità muscolare.

        I loro e etti a livello del sistema cardiaco e respiratorio variano in
        funzione della dose e della via di somministrazione. Generalmente, quando
        si somministrano per via intramuscolare, si produce un incremento della
        pressione arteriosa, il che li rende inadatti nei pazienti con una pressione
        intracranica o intraoculare aumentata. Somministrati per via intravenosa,
        e soprattutto a dosi elevate, di possono produrre ipotensione e periodi di
        apnea o respiro apneustico.

        Nonostante questi e etti, la Ketamina è considerata un anestetico
        relativamente sicuro nei pazienti adulti, e soprattutto nella specie felina.

        Nei pazienti pediatrici può non essere la scelta migliore. La Ketamina
        aumenta la produzione di saliva, il che può causare gravi conseguenze,
        dovuto alle ridotte dimensioni delle loro vie aeree. Questo, unitamente
        al fatto che il ri esso laringeo e faringeo persistono con l’utilizzo della
        ketamina, renderà maggiormente di coltosa l’intubazione.

        Il metabolismo a cui è sottoposta la Ketamina è il principale
        inconveniente per il suo utilizzo negli animali pediatrici, in quanto i
        metaboliti che si producono dopo il suo passaggio attraverso il fegato
        sono attivi, e possono causare una tossicità renale importante.

        In ogni caso, quando usiamo ketamina si consiglia di somministrarla
        sempre unitamente ad altri prodotti, principalmente benzodiazepine,
        per ridurne la dose e gli e etti indesiderati.

        Lo Zoletil®, un prodotto disponibile nel nostro Paese, è una miscela
        di tiletamina, un agente dissociativo somigliante alla ketamina, e
        zolazepam, una benzodiazepina. Il suo uso non è indicato nei pazienti
        pediatrici, poichè presenta un periodo d’azione più lungo, ed
        effetti secondari più marcati della ketamina.

                 Riassunto. Induzione.

                                                                              15/91
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 1.5 ANESTETICI INALATORI

        Gli anestetici inalatori sono il gruppo di anestetici che gode di maggiore
        popolarità per quanto riguarda l’anestesia dei pazienti pediatrici, in
        quanto sono considerati prodotti più sicuri rispetto agli anestetici
        iniettabili. Il fatto che siano eliminati principalmente per via respiratoria,
        senza richiedere un ampio metabolismo epatico, fa sì che presentino
        certi vantaggi rispetto ai prodotti iniettabili.

        A. UTILITÀ

        Nei pazienti pediatrici, gli agenti inalatori si usano sia nell’induzione
        che nel mantenimento dell’anestesia generale.

        Il metodo migliore per realizzare induzioni anestetiche con gas volatili
        è mediante le camere d’induzione. Queste camere, disponibili in
        diversi formati, permettono di realizzare induzioni anestetiche evitando
        lo stress che la manipolazione può causare ai nostri pazienti. Si
        possono costruire camere d’induzione utilizzando teche di vetro alle
        quali si adatta un’entrata per i gas.

        Questa di solito è una soluzione molto economica per realizzare
        induzioni anestetiche con agenti inalatori.

        Si possono anche usare maschere d’induzione. In questo caso
        dovremo scegliere una maschera che si adatti alle dimensioni del
        nostro paziente, per questo dovremo disporre di maschere di diverse
        misure, al ne di ridurre lo spazio morto strutturale .

        Il mantenimento anestetico dovrà essere realizzato preferibilmente
        mediante l’intubazione del paziente.

                                    Camera d’ induzione.

                                                                                16/91
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        B. SISTEMI ANESTETICI E MATERIALE SPECIFICO

        Per poter realizzare un’anestesia inalatoria nei pazienti pediatrici,
        dobbiamo tener presente che questi pazienti sono di dimensioni ridotte,
        e che avremo bisogno di materiale appropriato alla loro taglia.

        Sonde endotracheali

        Dovremo disporre di sonde endotracheali di piccolo calibro. Sul mercato
        possiamo facilmente trovare sonde di 2 o 2.5 mm di diametro, utili
        per la gran parte dei nostri pazienti pediatrici. Per animali più piccoli
        possiamo costruire sonde endotracheali più piccole utilizando la parte
        in plastica di cateteri endovenosi di diverse misure.

          Materiale necessario:                   - Tagliare la siringa in base alla taglia
          - collettore tubo endotracheale-          dell'animale.
            ossigeno                              - Unire il collettore alla siringa nella
          - siringa da 1 ml                         sua parte distale.
          - catetere via periferica               - Unire il catetere via periferica
                                                    (senza l'anima in metallo) alla parte
                                                    prossimale della siringa.

                                Sonda endotracheale. Costruzione.

                                                                                      17/91
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        Per poter realizzare l’intubazione di questi pazienti, dobbiamo disporre di un
        laringoscopio con lame piccole. Nonostante questo, può risultare di cile
        visualizzare l’epiglottide, per le grandi dimensioni della lingua. In questi casi
        si può usare un’anima metallica di un catetere, anche se dovremo evitare di
        lesionare le strutture laringee con la punta di questo strumento.

        Un altro punto importante da tenere presente nell’intubazione nei pazienti
        pediatrici sarà la scelta della lunghezza della sonda endotracheale. Dovranno
        essere evitati gli spazi morti, quindi la sonda endotracheale non dovrà
        fuoriuscire eccessivamente dalla cavità buccale del paziente. Allo stesso
        modo, è da evitare un’eccessiva lunghezza della sonda, in quanto potremmo
        e ettuare un’intubazione bronchiale. Si raccomanda inoltre di non riempire
        eccessivamente con aria il manicotto della sonda, per evitare lesioni alla
        trachea.

        C. SISTEMI ANESTETICI

        Il requisito principale che deve soddisfare un sistema anestetico per pazienti
        pediatrici è quello di o rire una resistenza molto bassa e di presentare
        pochi spazi morti. In questo senso il SISTEMA T DI AYRE è l’ideale per i
        cuccioli ed i gattini. L’inconveniente principale di questo sistema è che, a
        causa del gran usso di ossigeno che richiede, di solito induce ipotermie,
        che in questi pazienti possono essere importanti. Per questo motivo,
        dovremo e ettuare un controllo attento e continuo della temperatura.

                                                         Nei pazienti di peso superiore
                                                         ai 5 kg, questa perdita di
                                                         temperatura può essere
                                                         ridotta mediante l’uso di
                                                         sistema anestetici come il
                                                         Magill o il sistema di Bain.
                                                         Quest’ultimo sistema ha la
                                                         caratteristica di permettere
                                                         il riscaldamento del gas in
                                                         entrata da parte dei gas
                                                         esausti "caldi" che passano
                                                         nel tubo più esterno. espira.
                      Circuito T di Ayre.

                                                                                   18/91
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        D. AGENTI INALATORI

        Esistono diversi agenti anestetici volatili. Tra questi, i più conosciuti sono
        l’Alotano e l’Iso urano. Tra questi due, l’Iso urano è l’anestetico volatile
        di scelta. Tra i suoi vantaggi, rispetto all’Alotano, vanno sottolineati la
        rapida induzione e recupero che produce, ed il fatto che solo un 2%
                                         sia metabolizzato nel fegato (rispetto
                                         a valori superiori al 10% dell’Alotano).
                                         Il principale inconveniente è che il suo
                                         odore può far sì che gli animali siano
                                         restii a respirarlo, e, utilizzandolo per
                                         induzioni con mascherina, manifestino
                                         una certa resistenza all’applicazione
                                         della mascherina stessa.
                                         Esistono       altri   prodotti    come     il
                                         Sevo urano ed il Des urano, anch’essi
                                         molto sicuri per i cuccioli, e con tempi
                                         di induzione e recupero molto rapidi.
                                         Nonostante il suo costo elveato,
                                         il Sevol uorano trova in queste
                                         circostanze la massima espressione
                                         delle sue potenzialità.

 1.6 ALTRE TECNICHE DI ANESTESIA

        A causa del rischio associato che esiste anestetizzando un paziente
        pediatrico, si possono usare altre tecniche anestetiche, come l’anestesia
        locale. Queste tecniche risultano utili realizzare piccoli interventi
        chirurgici, e possono essere su cienti dopo una leggera sedazione.
        Nella chirurgia maggiore risultano interessanti, in quanto permettono di
        diminuire la dose di anestetici generali, aumentando così la sicurezza
        dell’anestesia. Inoltre, trovano largo impiego nel trattamento analgesico
        post-operatorio in diverse condizioni patologiche.

        Bupivacaina. Bupivacaina Braun® 0.75%         Lidocaina. Lidocaina®, Esteve

                                                                                  19/91
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        Utilizzeremo preferibilmente lidocaina al 2% (meglio diluirla
        all’1%). La bupivacaina può essere usata quando si richiedano tempi
        di anestesia superiori, però senza superare mai la dose di 2 mg/kg.
        Inoltre, trovano largo impiego nel trattamento analgesico post-
        operatorio in diverse condizioni patologiche.

                 Anestesia epidurale.
                 (Dimens. 2.074 KB - con modem de 56K - 4.83’, con ADSL 256 - 1.71’)

        L’anestesia epidurale è un’altra tecnica molto e cace per l’anestesia
        di cuccioli e gattini. Mediante questa tecnica si possono ottenere
        un’anestesia ed un’analgesia eccellenti per la chirurgia del terzo
        posteriore. Per ottenere un e etto analgesico più potente si può
        utilizzare, insieme alla lidocaina o alla bupivacaina, un analgesico
        oppioide come la buprenorfina a dosi di 0.01 mg/kg o la mor na.
        La mor na per via epidurale dev’essere priva di additivi, e si utilizza
        a dosi di 0.1 mg/kg.

 1.7 MONITORAGGIO

                                                              Il monitoraggio nel periodo
                                                              anestetico     e     durante    il
                                                              recupero anestetico di cuccioli
                                                              e gattini è di vitale importanza
                                                              dovuto alle caratteristiche
                                                                siologiche di cui abbiamo già
                                                              parlato all’inizio del capitolo.

                                                              Dovremo      e ettuare      un
                                                              monitoraggio del sistema
                                                              cardiovascolare e respiratorio,
                                                              e della temperatura corporea.
                   Cucciolo addormentato.

        A. MONITORAGGIO DI BASE

        Possiamo controllare la frequenza cardiaca e respiratoria
        semplicemente con uno stetoscopio ed osservando i movimenti
        respiratori. In caso di anestesia generale, invece, si può optare per lo
        stetoscopio esofageo, che ci fornisce indicazioni precise senza interferire

                                                                                         20/91
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        con l'operatività del chirurgo. Con lo stetoscopio esofageo abbiamo
        indicazioni sia cardiache che respiratorie (frequenza respiratoria ed
        eventuali rumori respiratori).

                                        Fonendo esofageo.

        I sitemi di monitoraggio semplici, come i pulsossimetri, ci serviranno
        per ottenere informazioni supplementari del sistema cardiovascolare,
        come la saturazione dell’ossigeno. Molti di questi pulsossimetri
        dispongono anche di sonde per il controllo della temperatura corporea.
        Queste sonde vengono collocate nell’esofago o nel retto, e possono
        essere molto utili durante il risveglio anestetico, in quanto forniscono
        una misurazione costante della temperatura.

        In caso di non disporre di un sistema di monitoraggio della temperatura,
        ci potrà bastare un termometro.

                                          Pulsossimetro.

                                                                          21/91
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        B. MONITORAGGIO STRUMENTALE MULTIPARAMETRICO

        Sarà il monitoraggio “raccomandato” nei pazienti pediatrici, anche se,
        a causa del costo elevato di certi apparecchi, non tutti gli ambulatori
        lo hanno a disposizione.

        Sul mercato esistono molti tipi di monitor multiparametrici, con i quali,
        oltre alla frequenza cardiaca e respiratoria, potremo controllare molti
        altri parametri.

        La pressione arteriosa può essere di di cile monitoraggio nei
        pazienti pediatrici. Può essere realizzato in modo invasivo, incannulando
        un’arteria, anche se, visto il piccolo calibro dei vasi, sarà di vitale
        importanza che la persona incaricata di e ettuare questa procedura
        abbia una grande esperienza.

        I metodi non invasivi di misurazione della pressione arteriosa possono
        essere un'alternativa alla misurazione diretta. Nonostante questo, le
        misurazioni ottenute con monitor di tipo oscillometrico possono essere
        erronee e fallaci se non troviamo un manicotto delle dimensioni
        adeguate a quelle del paziente, e, nei pazienti pediatrici, questa può
        essere la limitazione principale.

        Il Doppler, anche se ci o re solo la misurazione della Pressione
        Arteriosa Sistolica, è un metodo economico, che di solito funziona
        correttamente nei pazienti di dimensioni ridotte (pediatrici, esotici).

                           Esempi di manicotti di dimensioni diverse.

        VALORI FISIOLOGICI (mm Hg):
             zSistolica: 60 – 100 (100 – 140)
             zDiastolica: 40 – 60 (60 – 100)
             zMedia: 50 – 60 (>70)

        I valori tra parentesi corrispondono a quelli di un animale adulto.

                                                                           22/91
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        L’elettrocardiogramma ci fornirà informazioni sull’attività elettrica
        del cuore. Gli elettrodi potranno essere applicati sottoforma di pinze,
        ventose autoadesive o aghi transcutanei. Negli animali pediatrici
        raccomandiamo l’uso di aghi transcutanei, in quanto solitamente sono
        quelli che mantengono nel modo più adeguato la temperatura corporea.
        Quando si usano le pinze per l’elettrocardiogramma dobbiamo applicare
        alcool mentre se si utilizzano gli elettrodi dovremo rasare alcune zone
        del paziente, in entrambi i casi, si ha una predisposizione all’ipotermia.

        La valutazione del sistema respiratorio può prevedere i seguenti
        monitoraggi: capnometria/capnogra a, la percentuale di gas anestetici
        inspirati, e di altri parametri come il volume tidalico e la frequenza
        respiratoria. La conoscenza di tutti questi parametri sarà di grande
        utilità, per sapere il grado di depressione respiratoria del nostro
        paziente.

                                     Monitoraggio nel cucciolo.
                           I valori osservati nel monitor corrispondono ai valori
                                         fisiologici per un cucciolo.

                                                                                    23/91
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 1.8 ESEMPI DI PROTOCOLLI ANESTETICI

 Caso 1: Gattino persiano di 10 settimane, con dispnea inspiratoria dovuta
 a stenosi degli orifici nasali. Si invia a chirurgia per intervento chirurgico
 correttivo.

                                  Farmaci:
                                        - Midazolam 0.2 mg/kg + Butorfanolo 0.2 mg/kg
                                  Via di somministrazione:
 Premedicazione
                                        - Intramuscolare
                                  Tempo d’attesa no all’induzione:
                                        - 20 – 30 minuti
                                  Induzione:
                                        - Propofol 2-5 mg/kg, EV oppure Ketamina 4-5 mg/kg
 Induzione                                EV.
                                        - Lidocaina in spray per facilitare l'intubazione.
                                        - Sonda endotracheale da 2,5 mm.

                                  Iso urano
                                        - Vaporizzatore tra 1.5 e 2%
 Mantenimento
                                        - Sistema di anestesia: T di Ayre; usso di O2 di 700
                                          mL/kg/minuto.

 Analgesia postoperatoria         Butorfanolo 0.2 mg/kg

                                         Gatto persiano.

                                                                                             24/91
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 Caso 2: Golden Retriever di 8 settimane con frattura del femore. Stato generale
 buono. Molto nervoso.

                                  Farmaci:
                                        - Midazolam 0.2 mg/kg + Petidina 4 mg/kg
                                  Via di somministrazione:
 Premedicazione
                                        - Intramuscolare
                                  Tempo d’attesa no all’induzione:
                                        - 20 – 30 minuti
                                  Propofol 4 mg/kg
 Induzione                              - Somministrazione lenta in base a dose-e etto
                                        - Sonda endotracheale da 7 mm.

                                  Iso urano
                                        - Vaporizzatore tra 1 e 1,5%
 Mantenimento                           - Sistema di anestesia: Bain.
                                  Epidurale
                                        - Bupivacaina 0.2 mL/kg + mor na 0,1 mg/kg

 Analgesia postoperatoria         FANS in un'unica somministrazione

                                        Golden Retriever.

                                                                                         25/91
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 Caso 3: Cucciolo, incrocio, di 6 settimane d’età, 2.5 kg peso con perforazione
 oculare. Si invia a chirurgia.

                                  Farmaci:
                                        - Buprenor na 0.01 mg/kg + Finadyne® 0.5 mg/kg
                                  Via di somministrazione:
 Premedicazione                         - Intramuscolare
                                  Tempo d’attesa no all’induzione:
                                        - 20 – 30 minuti. Si somministra uidoterapia a 10 mL/
                                        kg/h.

                                  Diazepam 0.5 mg/kg intravenoso
                                  Propofol 4 mg/kg
 Induzione
                                        - Somministrazione lenta secondo dose-e etto.
                                        - Sonda endotracheale da 3.5 mm.

                                  Sevo urano
                                        - Vaporizzatore al 2%
 Mantenimento
                                        - Sistema di anestesia: T di Ayre; usso di O2 di 700
                                          mL/kg/minuto.

 Analgesia postoperatoria         Buprenor na 0.0 mg/kg

                                            Cucciolo.

                                                                                          26/91
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 2 ANESTESIA NEI SOGGETTI CON
 INSUFFICIENZA EPATICA

 2.1 FUNZIONI EPATICHE

        Quando ci troviamo di fronte ad un’insu cienza epatica, saranno
        colpite tutte quelle funzioni che il fegato svolge, che in uiranno
        sul metabolismo dei farmaci: la loro unione alle proteine, la loro
        distribuzione, ecc…

        Funzioni alterate:
             z   Sintesi proteica, con speciale attenzione all’albumina, ed ai
                  fattori della coagulazione. Non sono sintetizzati nel fegato le
                  a-globuline ed il fattore VIII della coagulazione.
             z   Bilirubina. Formazione ed escrezione.
             z   Metabolismo del glucosio: Glucogenogenesi, Glicogenolisi e
                  glicogenogenesi.
             z   Metabolismo dei lipidi.
             z   Metabolismo ormonale.
             z   Eliminazione di batteri a opera delle cellule del Kup er

        Esempio di biopsia epatica con trucut.   Immagine di un tumore epatico.

                                                                             27/91
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 2.2 CONSIDERAZIONI PREANESTETICHE

        A. RISULTATI ANALITICI EMATOLOGICI E BIOCHIMICI

        Di fronte al sospetto di un’alterazione epatica dovremo prendere in
        esame con particolare attenzione i risultati dell’analitica del sangue.
        Non solo dovremo prestare attenzione all’alterazione degli enzimi
        epatici, ma dovremo anche tenere presenti, tra gli altri, aspetti come i
        fattori della coagulazione (specialmente se realizzeremo un intervento
        chirurgico, in quanto potranno risultare ridotti) ed il livello di proteine
        sieriche.

        Perciò, nel preoperatorio di un animale con sospetto di alterazione
        epatica dovremmo determinare, in base ai mezzi economici disponibili,
        e seguendo quest’ordine:
             zEmoglobina ed ematocrito.

             z Proteine totali ed albuminemia.
             z Fosfatasi alcalina.
             z Transaminasi.
             z Tempo di protrombina e piastrine.
             z Bilirubina .
             z Creatinina e urea.
             z Glucosio.
             z Elettroliti, gas arteriosi e pH.

        I risultati più preoccupanti sono l’incremento di bilirubina nel siero,
        l’aumento del tempo di protrombina e la diminuzione dell’albumina. I
        cambiamenti delle transaminasi e della fosfatasi alcalina avvengono
        più tardi.

        Per quanto riguarda la coagulazione, si modi cano tutti i fattori,
        eccetto l’VIII, che non è sintetizzato nel fegato, ed inoltre inibitori,
        antitrombina, proteina C, S ed antitripsina.

        Quando abbiamo il sospetto di shunt portosistemico è raccomandabile
        anche realizzare una misurazione dei livelli di ammonio con un test di
        tolleranza, ed anche degli acidi biliari.

                                                                             28/91
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        Fattori da controllare nell’anestesia di un paziente con
        insufficienza epatica:
        - La dose degli anestetici
        - La vascolarizzazione epatica
        - La ventilazione dell’animale

        B. DOSE DI ANESTETICI

        In un paziente con alterazione epatica dovremo ridurre la dose totale
        di anestetici che somministriamo, in quanto questi ultimi avranno
        maggiore e etto per tre motivi:
              1. L’ipoalbuminemia lascerà una maggior proporzione di
                 anestetico libero nel sangue, che è quello che arriva al SNC
                 per agire.
                 Dovremo somministrare la dose al suo limite inferiore.
                 In un paziente sano sottoposto a chirurgia addominale vi è
                 una ridistribuzione dei uidi e delle proteine. L’albumina dello
                 spazio intravasale passa a siti extracellulari anomali, con una
                 diminuzione della pressione colloidosmotica nel plasma, ed un
                 aumento nei uidi interstiziali. Questo squilibrio è compensato
                 da un incremento nella sintesi di albumina.
                 Quando esiste insu cienza epatica non vi saranno meccanismi
                 compensatori, per cui è favorita l’emoconcentrazione per
                 minimizzare l’emangio...
              2. Il metabolismo è ridotto, quindi l’anestetico ha e etto per un
                 tempo maggiore.
              3. Maggiore sensibilità agli anestetici. Si pensa che incrementi
                 l’attività inibitrice del GABA per modi che metaboliche.

        C. VASCOLARIZZAZIONE EPATICA

        Così come riduciamo la dose di anestetici, dobbiamo cercare di far sì
        che la vascolarizzazione epatica, non risulti alterata, in quanto essa
        in uisce sul processo anestetico.

        In un paziente sveglio, il usso epatico è mantenuto mediante meccanismi
        compensatori. Il 25% della gittata cardiaca va a vascolarizzare il
        fegato. Del usso sanguigno epatico, il 25% arriva dall’arteria epatica

                                                                          29/91
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        ed il 75% dalla vena porta. Il 50% dell’ossigeno arriva dall’arteria
        epatica e altrettanto dalla porta.

        Vi è una perfetta regolazione del usso, quando il usso portale aumenta
        durante la digestione, aumenta la resistenza nell’arteria epatica, e
        diminuisce il suo usso. Quando cala il usso nella vena porta, diminuisce
        anche la resistenza nell’arteria epatica, ed il suo usso è incrementato.

        In un animale con epatopatia, sarà di vitale importanza evitare che questa
        regolazione sia alterata. Alcuni fattori che riducono il usso epatico sono:
             z    L’alotano altera questa regolazione, e diminuisce il flusso
                  nel fegato (non succede con l’iso urano)
             z   L’ipotensione
             z   L’ipovolemia
             z   La diminuzione della PaCO2 arteriosa.

        D. VENTILAZIONE

        In generale, gli animali con epatopatia potranno presentare ascite.
        Questo farà sì che l’addome eserciti una pressione sul torace,
        impedendo una corretta espansione polmonare, ed anche una
        diminuzione del volume tidale. La conseguenza sará la comparsa
        di un’insufficienza respiratoria con presenza d’ipossia, per cui
        l’utilizzo della ventilazione controllata sarà ampiamente raccomandato.

        Durante l’utilizzo della ventilazione controllata in un paziente con
        epatopatia sarà importante controllare la capnogra a. È consigliabile
        mantenere livelli di circa 45 mm di Hg di CO2 espirato, cercando di
        fare in modo che questi valori non diminuiscano eccessivamente nel
        momento in cui si adotti una ventilazione eccessiva.

        Un’eccessiva ventilazione può produrre:
        1. Diminuzione del ritorno venoso nelle vene cave, in quanto compresse
        dai polmoni in constante espansione, diminuzione del riempimento
        atriale che si converte in una riduzione no al 35% della gittata
        cardiaca.
        2. La diminuzione della CO2 porta ad una diminuzione del usso
        portale, con riduzione generale della vascolarizzazione epatica.
        3. La diminuzione della CO2 provoca alcalosi, in quanto permette il
        passaggio di ammoniaca al cervello, e crisi convulsive nei pazienti
        con epatopatia.

                                                                             30/91
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        4. La diminuzione della CO2 provoca una diminuzione del tono
        inotropo del cuore, e la diminuzione del calcio ionizzato circolante.
        5. La diminuzione della CO2 altera la curva di dissociazione
        dell’emoglobina, incrementando l’a nità della Hb per l’O2 che non è
        ceduto ai tessuti.

 2.3 SCELTA DEL PRODOTTO ANESTETICO

        Le principali considerazioni durante l’anestesia nei pazienti con
        insu cienza epatica sono:

        2.3.1 PREMEDICAZIONE

        Le principali considerazioni saranno:
             z    Evitare l’utilizzo di fenotiazine ed _2-agonisti.
             z    Se abbiamo bisogno di sedare il paziente, utilizziamo
                  benzodiazepine. Tenere presente che vi sarà maggior quantità
                  di farmaco libero, e che la sua farmacocinetica sarà ritardata.
             z   Usare analgesici (dose al limite inferiore) in base al tipo
                  di intervento chirurgico: mor na, buprenor na, butorfanolo,
                  fentanil,…
             z   Il remifentanil è ideale per pazienti con epatopatie
             z   Preossigenare

        2.3.2 INDUZIONE

        Utilizzeremo preferibilmente prodotti come:
             z   Propofol: rapido metabolismo anche negli animali con
                  alterazioni epatiche. Esistono vie extraepatiche di metabolismo.
             z   Agenti inalatori (isoflurano o sevoflurano): se l’animale è
                  tranquillo.

        Evitare barbiturici per il loro e etto cumulativo ed il loro lento
        metabolismo.

                                                                            31/91
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                   Propofol. Propovet®.           Sevoflurano. Sevoflo®.

        2.3.3 MANTENIMENTO

             z    Eviteremo l’alotano
             z   Si raccomandano iso urano o sevo urano
             z   Realizzare un buon monitoraggio.
             z   Evitare iperventilazione, mantenere capnogra a a 45.

                                                                           32/91
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                  Esempio di protocollo anestetico.

 Caso 1: Cucciolo, incrocio, razza grande, di 12 settimane. 10kg di peso. Si
 presenta per una chirurgia di shunt portosistemico. Presenta cachessia ed
 alterazioni del profilo ematologico e biochimico.

                                  Farmaci:
                                        - Fentanil: 2-4 μg/kg EV
                                  Via di somministrazione:
 Premedicazione
                                        - EV
                                  Tempo d’attesa no all’induzione:
                                        - 5-7 min.

                                  Mascherina di sevo urano
                                        - Si inizia con il vaporizzatore al 1.5% e si aumenta
 Induzione                                gradualmente no al 3.5%.
                                        - Lidocaina in spray per facilitare l’intubazione.
                                        - Sonda endotracheale da 7 mm.

                                  Sevo urano
                                        - Vaporizzatore 2%
                                        - Sistema di anestesia: Bain; usso di O2 di 300 mL/kg/
 Mantenimento                             minuto.
                                  Infusione continua di fentanil.
                                        - 3-4 μg/kg/ora
                                        - Permette di diminuire la dose di anestetici generali.

 Analgesia postoperatoria         Buprenor na 0- 5 μg/kg , IM

                                                                                             33/91
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 3 ANESTESIA NEI SOGGETTI CON PATOLOGIE
 ORMONALI

 3.1 DIABETE

        I pazienti diabetici, in generale, avranno bisogno di essere anestetizzati
        in caso di interventi chirurgici programmati. Tra questi interventi
        chirurgici, il più frequente sarà la ovarioisterectomia, per non avere,
        in seguito, tappe di di cile controllo della malattia dopo il calore, per
        il mantenimento di un elevato livello di progesterone, ed il blocco dei
        recettori dell’insulina. È frequente anche operare animali con cataratta,
        complicazione tipica, dovuta ad un eccesso di glucosio nel sangue.

        3.1.1 CONSIDERAZIONI PREANESTETICHE

        Il fattore principale da tenere presente in questi pazienti sarà il
        mantenimento della glicemia. Per riuscirci, sarà imprescindibile
        modi care il meno possibile la vita dell’animale, evitare di ospedalizzarlo
        se non vi è necessità, e reintrodurre l’animale alla sua routine abituale
        il prima possibile se non abbiamo problemi con la chirurgia.

        GESTIONE PREOPERATORIA

        Durante il periodo preoperatorio sarà di vitale importanza piani care
        il tipo di digiuno che dovrà essere realizzato e quale sarà lo schema
        di somministrazione dell’insulina. Per interferire il meno possibile nella
        vita normale del paziente, in un paziente diabetico, dovremo piani care
        qualsiasi intervento chirurgico programmato nelle prime ore del mattino
        per diminuire al massimo le ore di digiuno.

        DIGIUNO

        Il digiuno non dev’essere prolungato. Il giorno prima dell’intervento
        chirurgico il paziente riceverà la sua dieta e la dose di insulina
        abituali. Il cibo sarà ritirato la sera prima dell’intervento chirurgico
        (digiuno di 8-10 ore).

                                                                             34/91
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        INIEZIONE DI       INSULINA

        Per quanto riguarda la somministrazione di insulina, possiamo seguire
        due protocolli:

        Prima alternativa: Realizzare un controllo della glicemia nella clinica
        prima di iniettare la dose di insulina e, in funzione dei risultati:
        - Se il glucosio è superiore a 250 mg/dL iniettare tutta la dose di insulina.
        - Se il glucosio si trova tra 150 e 250 mg/dL iniettare il 50% della dose
        abituale.
        - Se il glucosio è leggermente inferiore a 150 mg/dL non inietteremo insulina.
        - Se il glucosio è inferiore a 80 mg/dL inizieremo un’infusione di destrosio al 5%
        ed attenderemo che si innalzino i livelli prima di iniziare l’intervento chirurgico.

        Seconda alternativa: Iniettare nel modo abituale, alla stessa ora alla
        quale si inietta quando l’animale si trova nel proprio domicilio, il 50%
        della dose che viene somministrata tutti i giorni. Quest'alternativa è
        abbastanza rischiosa e da considerarsi solo come ultima soluzione.

        FLUIDOTERAPIA

        La uidoterapia sarà in funzione dei livelli di glucosio, e potrà essere
        modi cata durante la chirurgia se si osservano alterazioni della glicemia.

        Generalmente:
             z   Tra 150 e 250 mg/dL: somministreremo Ringer Lattato
             z   Al di sotto di 150 mg/dL: somministreremo 5mL/kg/ora di
                  Destrosio al 5% e 5mL/kg/ora di Ringer Lattato.

        3.1.2 SCELTA DEL PRODOTTO ANESTETICO

        Tutti i prodotti anestetici scelti dovranno essere di azione e metabolismo
        rapidi. Per questo motivo eviteremo prodotti come l’acepromazina e gli _2-
        agonisti. Gli _2-agonisti sono controindicati, in quanto diminuiscono la
        produzione di insulina nei pazienti con insu cienza pancreatica parziale
        o non completa. E se il paziente è anche cardiopatico possono prodursi
        bradicardie, calo del rendimento cardiaco ed essere favorite le aritmie.
        Inoltre eviteremo i barbiturici, e preferiremo l’iso urano all’alotano.

                                                                                       35/91
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        Allo stesso modo, per diminuire la quantità di anestetici generali,
        un’anestesia epidurale è una buona scelta con lidocaina al 2% applicata
        nello spazio lombosacrale.

        Questa risulta essere una buona scelta per interventi chirurgici del
        terzo caudale, o addominali come l’ovarioisterectomia.

        PREMEDICAZIONE

        Il miglior protocollo consiste nell’utilizzo di benzodiazepine; il diazepam
        e, ancora meglio, il midazolam, unitamente ad analgesici oppiacei
        (specialmente buprenor na e butorfanolo).

        INDUZIONE

        Per indurre, il propofol o gli agenti inalatori come il sevoflurano
        (somministrato mediante camera d’induzione o mascherina) sono una scelta
        adeguata.
        L’etomidato è indicato nei pazienti diabetici che inoltre presentano
        cardiopatie, anche se, se è per operare di cataratta, la possibilità di
        vomito e convulsioni limita il suo uso.

        MANTENIMENTO

        Manterremo l’anestesia con isoflurano o sevoflurano.
        Risulta vivamente consigliabile l’utilizzo dell’anestesia loco-regionale
        con lidocaina al 2%, sia mediante la realizzazione di un’epidurale
        che con somministrazione locale. In questo modo, potremo diminuire
        la quantità di anestetici generali somministrati.
        Realizzeremo analgesia postoperatoria convenzionale.

        3.1.3 RISVEGLIO

        Dopo il risveglio dell’animale, realizzeremo un controllo del glucosio;
        se è superiore a 150 mg/dL somministreremo il 50% della dose
        abituale di insulina, mentre se risulta inferiore non inietteremo insulina.
        Sarà il momento di inviare l’animale a casa a nché si rimetta, ed i
        proprietari inizino a stimolare l’alimentazione.

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