Aiuti umanitari e protezione civile

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Aiuti umanitari e protezione civile
LE POLITICHE
     D E L L’ U N I O N E
           EUROPEA
                            Aiuti umanitari
                            e protezione
           Aiutare
        le vittime          civile
     di catastrofi
        e conflitti
  e proteggere le
persone a rischio
                            Gl i aiut i um anit ar i eur o p ei f ann o una
                            r eal e d if fer en za p er t ut t e l e vit t im e
                            d i c al am it à e c o n f l it t i nel m o n d o .
Aiuti umanitari e protezione civile
INDICE
                                                                            Perché abbiamo bisogno di una
                                                                            politica in materia di aiuti
                                                                            umanitari e protezione civile —
                                                                            Salvare vite ed evitare sofferenze
                                                                            umane ��������������������������������������������������� 3
               LE POLITICHE                                                 La strategia dell’UE — Un approccio
     ­D ELL’UNIONE EUROPEA                                                  basato sulle esigenze ��������������������������� 7

                                                                            Cosa fa l’Unione — Rispettare gli
    Questa pubblicazione fa parte di una serie che illustra le              impegni ���������������������������������������������� 10
varie politiche europee, spiegando quali sono le competenze
             dell’Unione europea e quali risultati ha ottenuto.             Dove andiamo — Soddisfare le
                                                                            esigenze �������������������������������������������� 15
                     Le pubblicazioni sono disponibili online:
          http://ec.europa.eu/pol/index_it.htm                              Per saperne di più ���������������������������� 16
                      http://europa.eu/!VF69Kf

                       Funzionamento dell’Unione europea
                                      L’Europa in 12 lezioni
           Europa 2020: la strategia europea per la crescita
                      I padri fondatori dell’Unione europea

                            Affari esteri e politica di sicurezza
                                        Affari marittimi e pesca
                                                 Agenda digitale
                                                      Agricoltura
                       Aiuti umanitari e protezione civile
                                                   Allargamento
                                                        Ambiente
                                              Azione per il clima     Le politiche dell’Unione europea
                                               Banche e finanza       Aiuti umanitari e protezione civile
                                                          Bilancio
                                                      Commercio       Commissione europea
                                                     Concorrenza      Direzione generale della Comunicazione
                                                    Consumatori       Informazioni per i cittadini
                      Cooperazione internazionale e sviluppo          1049 Bruxelles
                                   Cultura e settore audiovisivo      BELGIO
                                                           Dogane
                                                           Energia    Manoscritto aggiornato nel novembre 2014
                                                          Fiscalità
                                           Frontiere e sicurezza      Copertina e illustrazione a pag. 2: © Jupiterimages
                 Giustizia, diritti fondamentali e uguaglianza
                                                          Imprese     12 pagg. — 21 × 29,7 cm
                     Istruzione, formazione, gioventù e sport         ISBN 978-92-79-42495-3
                                                 Lotta antifrode      doi:10.2775/81984
                                                Mercato interno
                                              Migrazione e asilo      Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione
                                     Occupazione e affari sociali     europea, 2015
                                               Politica regionale
                                          Ricerca e innovazione       © Unione europea, 2015
                                                            Salute    La riproduzione è autorizzata. Per l’uso o la riproduzione
                             Sicurezza dei prodotti alimentari        di singole fotografie, occorre chiedere l’autorizzazione
                                                         Trasporti    direttamente al titolare del copyright.
                     Unione economica e monetaria ed euro
Aiuti umanitari e protezione civile
A iuti   umanitari         e prote z ione        ci v ile
                                                                                                                        3

   Perché abbiamo bisogno di una politica in
   materia di aiuti umanitari e protezione civile
Salvare vite ed evitare sofferenze umane
Le immagini di conflitti e catastrofi che invadono           Ciò significa combinare la risposta alle catastrofi con
i nostri schermi televisivi e le prime pagine dei giornali   un’ampia gamma di attività per:
derivano dalla crescente complessità e vulnerabilità del
mondo in cui viviamo. Con l’aumento delle calamità           • ridurre il rischio di catastrofi, ad esempio mediante
naturali e dei conflitti, crescono anche le esigenze           strategie per mitigare le conseguenze dei
umanitarie. La risposta dell’Unione europea (UE)               cambiamenti climatici;
consiste nel fornire in tutto il mondo un’assistenza di
emergenza alle vittime di catastrofi e conflitti sulla       • migliorare la preparazione alle catastrofi, sviluppando
base delle loro esigenze, in particolare attraverso la         ad esempio sistemi di allarme rapido;
direzione generale della Commissione europea per gli
Aiuti umanitari e la protezione civile (ECHO), che ha il     • assicurare una graduale transizione dopo la fase di
compito di alleviare le sofferenze, preservare la dignità      emergenza, in particolare ricollegandosi alle strategie
delle vittime e salvare vite umane. Si tratta di una delle     in materia di aiuti allo sviluppo;
espressioni più tangibili del valore fondamentale della
solidarietà, proprio dell’UE.                                • rafforzare la resilienza generale delle popolazioni, ad
                                                               esempio investendo in misure che aiutino a preparare
Negli ultimi anni le emergenze si sono moltiplicate. Nel       le popolazioni a shock futuri.
2014 si sono registrate per la prima volta quattro
emergenze di terzo livello, la categoria più alta secondo    Servono costanti aggiustamenti per rispondere alle
la classificazione delle Nazioni Unite. L’UE è presente in   nuove sfide causate dall’evolversi delle minacce globali.
tutte e quattro le zone di crisi: Siria, Sud Sudan,          Per migliorare l’efficacia della sua risposta alle crisi, nel
Repubblica centrafricana e Iraq, ma viene anche in aiuto     2010 l’UE ha riunito sotto uno stesso tetto gli aiuti
delle popolazioni bisognose dell’Afghanistan, della          umanitari e la protezione civile.
regione del Sahel e di molte parti dell’Africa,
dell’America centrale e meridionale e del Sud‑est            Il meccanismo dell’UE per la protezione civile aiuta
asiatico. Effettua inoltre operazioni di soccorso in aree    i paesi partecipanti a prevenire le catastrofi, prepararsi
di crisi «dimenticate», che godono di una scarsa             alle emergenze e mettere in comune le risorse da
attenzione internazionale.                                   rendere disponibili per una risposta rapida e coordinata
                                                             nei paesi eventualmente colpiti. Se gli aiuti umanitari
Per la comunità internazionale l’imperativo morale           dell’UE sono destinati ai paesi extra UE, il meccanismo
è aiutare le popolazioni più vulnerabili del mondo e la
Commissione europea da tempo è impegnata a prestare
soccorso. ECHO fornisce assistenza diretta alle persone
in difficoltà, a prescindere dalla loro nazionalità,
religione, sesso od origine etnica.

Il lavoro della Commissione europea non si limita ad
affrontare le conseguenze immediate delle catastrofi
e a venire in soccorso delle vittime, ma si estende
all’intero ciclo delle catastrofi: prevenzione,
preparazione, risposta e ricostruzione. Investire nella
prevenzione dei rischi e nella preparazione alle calamità
è infatti più utile che non sostenere i costi
dell’assistenza, ripresa e ricostruzione dopo un evento
avverso.
                                                             © ACTED

                                                                         L’UE finanzia gli aiuti umanitari in India dal 1996.
Aiuti umanitari e protezione civile
4                                                          L E   P O L I T I C H E   D E L L ’ U N I O N E   E U R O P E A

può essere attivato in caso di emergenze sia all’interno         loro paese, l’assistenza prestata ha fatto una reale
dell’UE che al suo esterno. È uno strumento che rafforza         differenza per le persone in stato di bisogno.
la collaborazione europea in materia di protezione civile
e affianca i provvedimenti adottati dagli Stati membri
a livello nazionale, regionale e locale, offrendo mezzi          Uniti nella solidarietà
efficaci per la prevenzione, la preparazione e la risposta
in caso di catastrofi naturali provocate dall’uomo.              Un’indagine condotta nel 2012 ha rivelato che
Questo quadro complementare e più snello consente                9 cittadini europei su 10 sono favorevoli al
una maggiore capacità di risposta e coordinamento e un           finanziamento degli aiuti umanitari da parte dell’UE.
uso migliore delle risorse.                                      Nonostante l’impatto della crisi economica, questa
                                                                 tendenza si sta accentuando e sostiene la necessità di
                                                                 un forte impegno europeo in questo campo. La
Insieme per fare la differenza                                   stragrande maggioranza ha anche riconosciuto che
                                                                 un’azione coordinata dell’UE nel campo della protezione
Insieme agli Stati membri, l’Unione europea è il                 civile per affrontare le catastrofi è più efficace degli
principale donatore di aiuti umanitari del mondo. Ogni           interventi dei singoli paesi.
anno, i finanziamenti erogati dal bilancio dell’UE danno
assistenza a più di 120 milioni di persone di oltre 90           Gli aiuti umanitari sono una responsabilità condivisa tra
paesi non europei.                                               l’Unione e i suoi paesi membri e gli aiuti sono forniti in
                                                                 collaborazione con operatori internazionali e locali. Nel
Pur rappresentando solo una frazione della spesa                 campo della protezione civile, all’Unione spetta
dell’Unione — meno dell’1 % del bilancio annuale —               sostenere, coordinare e integrare le attività dei paesi
l’importo di più di un miliardo di euro all’anno si              membri. Il ruolo di coordinamento le ha consentito di
è rivelato determinante per soddisfare le esigenze delle         puntare su obiettivi più alti mettendo in comune risorse
popolazioni nelle situazioni di crisi. Dagli aiuti alle          e conoscenze.
Filippine per stabilizzare il paese a seguito del tifone
Haiyan del 2013, alla protezione dei civili a seguito            Per gestire l’impatto a lungo termine delle catastrofi
delle inondazioni che hanno devastato parti della                e accelerare la prevenzione e la preparazione, aiuti
Bosnia‑Erzegovina e Serbia nel 2014, al coordinamento            umanitari e risposta alle crisi devono procedere
dei ponti aerei verso la Guinea, Sierra Leone e Liberia          parallelamente alle attività in altri campi, incluse la
dopo la più vasta epidemia del virus Ebola mai                   cooperazione allo sviluppo e la protezione ambientale.
registrata, all’aiuto prestato a milioni di persone colpite      Si rende pertanto indispensabile un coordinamento
dalla fame nel Sahel, agli sforzi in corso per assistere         a livello dell’UE.
milioni di rifugiati siriani in fuga dal conflitto in atto nel

                                                                                                   Questa famiglia del Burundi,
© European Union

                                                                                                   dopo essere stata sfollata, ha
                                                                                                   potuto rientrare a casa grazie
                                                                                                   al sostegno al reinsediamento
                                                                                                   dell’UE.
Aiuti umanitari e protezione civile
A iuti    umanitari           e prote z ione     ci v ile
                                                                                                                5

                                                            Le iniziative promosse dalla Commissione per
 Perché dobbiamo rafforzare la resilienza
                                                            sviluppare la resilienza nel Sahel e nel Corno
 delle persone vulnerabili                                  d’Africa, nel quadro della risposta alla crisi causata
 Ogni anno milioni di persone sono colpite da siccità,      dalla siccità in tali regioni, hanno dato risultati
 inondazioni, frane, cicloni, terremoti, tsunami,           promettenti. Queste iniziative (rispettivamente
 incendi e altre calamità. Si stima che il 97 % delle       AGIR‑Sahel e SHARE) tentano di spezzare il circolo
 vittime di catastrofi naturali vive nei paesi in via di    vizioso di siccità, carestia e povertà, rafforzando il
 sviluppo, che pagano il più alto tributo in termini di     coordinamento tra aiuti umanitari e assistenza allo
 vite umane. È pertanto indispensabile accrescere la        sviluppo. L’iniziativa SHARE nel Corno d’Africa ha già
 resilienza delle persone vulnerabili di questi paesi       mobilizzato 350 milioni di euro dal 2012 e sarà
 affinché possano affrontare e superare meglio le           seguita da una serie di progetti nell’ambito dell’11°
 catastrofi.                                                Fondo europeo di sviluppo. L’iniziativa AGIR punta
                                                            a raccogliere 1,5 miliardi di euro per accrescere la
                                                            resilienza nel Sahel dal 2014 al 2020.
 Come si concretizza l’aiuto dell’UE?
 Il rafforzamento della resilienza è al confine tra gli     L’accento posto dalla Commissione europea sulla
 aiuti umanitari e l’assistenza allo sviluppo. È in         resilienza permetterà di salvare più vite umane,
 quest’ottica che nel 2012 la Commissione europea           aumentare l’efficienza in termini di costi
 ha proposto al Parlamento europeo e al Consiglio           e contribuire a ridurre la povertà — accelerando
 una nuova politica per far sì che gli aiuti umanitari      così l’impatto degli aiuti e promuovendo lo sviluppo
 e allo sviluppo dell’UE possano aumentare la               sostenibile.
 resilienza e ridurre la vulnerabilità delle persone
 colpite dalle catastrofi mediante piani di gestione
 delle crisi e sistemi di allarme rapido.

 A Vanuatu, bambini aiutano
                                                                                                                © European Union

  a costruire un modello del
    vulcano del Monte Garet,
       la principale minaccia
              per le loro vite.
Aiuti umanitari e protezione civile
6                                                                                      L E    P O L I T I C H E   D E L L ’ U N I O N E     E U R O P E A

Una risposta comune alle crescenti
minacce                                                                                                                   Alleviare gli effetti delle catastrofi
                                                                                                                          legate al clima: il caso di Vanuatu
La portata e la frequenza delle emergenze umanitarie
                                                                                                                          Quella del Pacifico è una delle regioni più soggette
che si verificano ogni anno nel mondo è in aumento.                                                                       a catastrofi del mondo, in termini di ricorrenza,
I cambiamenti climatici, l’aumento della popolazione,                                                                     gravità e portata dei rischi potenziali. È altamente
l’urbanizzazione, le attività industriali e il degrado                                                                    soggetta a cicloni, terremoti, tsunami, inondazioni,
ambientale costituiscono insieme la maggiore causa di                                                                     frane, incendi ed eruzioni vulcaniche, nonché ad
questo fenomeno.                                                                                                          epidemie.

Dal primo intervento nell’ex Jugoslavia lacerata dalla                                                                    Nell’arcipelago di Vanuatu nel Pacifico, uno dei
guerra del 1992, alla devastante catastrofe umanitaria                                                                    paesi meno sviluppati del mondo, i cambiamenti
in corso in Siria, alle operazioni rapidamente coordinate                                                                 climatici hanno acuito la minaccia delle calamità
di protezione civile nelle Filippine a seguito del tifone                                                                 naturali.
Haiyan e alle alluvioni in Serbia e Bosnia‑Erzegovina del
2014, l’UE ha ripetutamente dimostrato di essere                                                                          L’UE sta aiutando le comunità locali ad affrontare
all’altezza delle nuove e crescenti sfide umanitarie.                                                                     gli effetti delle catastrofi e a migliorare la loro
                                                                                                                          preparazione a tali eventi, ad esempio mediante la
                                                                                                                          valutazione delle minacce, la pianificazione per
                                                                                                                          fronteggiare le emergenze e la costruzione di rifugi
                                                                                                                          contro i cicloni. Tra il 2007 e il 2012 ha erogato
                                                                                                                          4,3 milioni di euro per migliorare la preparazione
                                                                                                                          alle catastrofi e 2,3 milioni di euro per assistere le
                                                                                                                          comunità colpite dalle calamità naturali nella
                                                                                                                          regione del Pacifico occidentale. Nella regione
                                                                                                                          è attualmente in corso un programma di
                                                                                                                          preparazione del valore di 3 milioni di euro.

                        TENDENZE RIGUARDANTI LE VITTIME DI CATASTROFI

                                             700                                                                                                                                       450
                                                                                                                                                432
                                                                                                                           421
                                                                      Vittime (in milioni)*                                                              414
                                                                                                                    413
                                                                      Numero di catastrofi dichiarate
                                                                                                                                                                                       400
                                                                                                                            658

                                                                                                                                                                       386
                                             600

                                                                                                                                                                 343
                                                                                                                                                                                       350
                                                                                                                                          355

                                             500
                                                                                                                                                                               332
Numero di vittime dichiarate (in milioni)*

                                                                                                                                                                                       300
                                                                                                                                                                                             Numero di catastrofi dichiarate

                                                         278
                                                                                 259
                                             400
                                                                                                                                                                                       250

                                                                                                        227
                                                                                                              343

                                                                                                                                                                                       200
                                             300
                                                               284

                                                                                         267

                                                                                                                                                                                       150
                                                                                                                                                                                 245

                                             200
                                                                                                                                                                         217

                                                                                                                                                                                       100

                                             100
                                                                                                                                                                                       50

                                               0                                                                                                                                       0
                                                    1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

                                                   *Vittime: morti e totale delle persone colpite

Fonte: Centro per la ricerca sull’epidemiologia delle catastrofi (CRED).
A iuti    umanitari          e prote z ione          ci v ile
                                                                                                                           7

   La strategia dell’UE
Un approccio basato sulle esigenze

L’UE presta assistenza sulla base delle esigenze dei            lanciato l’iniziativa «EU Aid Volunteers» (per ulteriori
diretti interessati e si rivolge ai più bisognosi               informazioni, vedere il capitolo «Dove andiamo»).
a prescindere dalla loro nazionalità, religione, sesso,
origine etnica o appartenenza politica.

Gli aiuti sono attentamente dosati per rispondere alle            Valori fondamentali comuni
caratteristiche specifiche di ciascuna emergenza,                 I partner dell’UE nel campo degli aiuti umanitari
tenendo conto di fattori come età e sesso delle vittime.          devono sottoscrivere alcuni principi fondamentali:
Prima di prendere una decisione sui finanziamenti l’UE
effettua una valutazione delle esigenze.
                                                                  —— umanità: è necessario dare risposta alla
                                                                     sofferenza dovunque si verifichi;
L’UE si interessa in modo particolare alle situazioni di
crisi che, pur richiedendo ancora un’assistenza, non              —— neutralità: gli aiuti non devono favorire alcuni
sono più al centro dell’attenzione dei media                         gruppi rispetto ad altri;
internazionali e dei donatori. Per tali crisi «dimenticate»
                                                                  —— imparzialità: gli aiuti devono essere forniti solo
l’UE conduce una valutazione specifica, in modo da
                                                                     sulla base delle esigenze, senza discriminazioni;
individuare le esigenze sul campo e prestare soccorso.
                                                                  —— indipendenza: l’unico scopo degli aiuti
                                                                     umanitari è alleviare la sofferenza umana, non
Aiuto dove e quando richiesto                                        possono essere al servizio di qualsiasi altro
                                                                     obiettivo.
Gli aiuti umanitari e gli interventi di protezione civile
sono spesso realizzati in condizioni estreme: gli aiuti
devono raggiungere le vittime in tempi molto brevi ed
essere adeguati alle loro esigenze specifiche, e questo         Sul campo
quando problemi logistici e di sicurezza rendono difficile
l’accesso alle zone colpite.                                    Per soddisfare le esigenze di base delle vittime di una
                                                                determinata catastrofe e aiutarle a proteggere i loro
Oltre a disporre di 347 addetti presso la sua sede              mezzi di sostentamento, gli aiuti umanitari finanziati
centrale, l’UE può contare su una rete mondiale di 44           dall’UE possono assumere svariate forme, a seconda
uffici locali specializzati, presenti in 39 paesi di tutto il   delle circostanze specifiche dell’evento.
mondo, nonché su 148 esperti umanitari, sostenuti da
320 dipendenti locali. Nelle situazioni di crisi, offrono       L’assistenza alimentare può includere la fornitura di
supporto tecnico alle operazioni finanziate dall’UE,            alimenti di emergenza per gli sfollati, tra cui prodotti
effettuano il monitoraggio degli interventi e aiutano           alimentari specifici per i bambini con gravi problemi di
a coordinare i donatori a livello locale. Contribuiscono        malnutrizione in aree colpite dalla siccità e sementi
inoltre alle politiche e strategie di intervento.               e fertilizzanti per gli agricoltori. Aiuti in denaro e buoni
                                                                pasto e l’assistenza alimentare migliorano le condizioni
L’UE fornisce finanziamenti a circa 200 organizzazioni          di vita e cercano di risolvere problemi nutrizionali.
partner, tra cui agenzie specializzate delle Nazioni Unite
(ONU), organizzazioni non governative (ONG), agenzie            L’assistenza medica include campagne di vaccinazione
dell’UE ed organizzazioni quali il Comitato                     per evitare epidemie, cura dei feriti e allestimento di
internazionale della Croce rossa e la Federazione               strutture sanitarie di base. A questo si aggiungono la
internazionale delle società nazionali della Croce rossa        fornitura di farmaci e attrezzature ospedaliere, la
e della Mezzaluna rossa. Per i finanziamenti da                 formazione del personale e l’accesso all’assistenza
assegnare a questi partner, l’UE si basa sulle proposte         sanitaria di base, con particolare attenzione alle
che le vengono presentate per rispondere alle esigenze          persone vulnerabili, come le donne in stato di
delle popolazioni colpite. L’UE assicura che i fondi            gravidanza e i bambini.
erogati siano coordinati con quelli direttamente messi
a disposizione dai suoi paesi membri e da altri operatori       L’acqua potabile e le reti fognarie sono una priorità
umanitari.                                                      nelle zone colpite da catastrofi, poiché le strutture
                                                                igienico‑sanitarie sono indispensabili per evitare la
Per sostenere ed integrare progetti umanitari in paesi          diffusione delle malattie. Le attività di aiuto includono
dove l’assistenza è maggiormente necessaria, l’UE ha            la creazione di fontane, pozzi e latrine, condotte idriche,
8                                                                 L E    P O L I T I C H E    D E L L ’ U N I O N E   E U R O P E A

il trattamento delle acque reflue e l’educazione                RIPARTIZIONE DEL BILANCIO PER SETTORE D’INTERVENTO
all’igiene.                                                     (DATI 2013)

Un riparo è essenziale per la sopravvivenza e una forma           Acqua e servizi             Coordinamento e sostegno 5 %
basilare di sicurezza per coloro che hanno perso la casa          igienico-sanitari              Preparazione alle calamità 1 %
                                                                  13 %
a seguito di una calamità. Gli interessati ricevono tende,                      Protezione         Trasporti 1 %       Cibo
                                                                                7%                                     e alimentazione
protezioni in plastica o altri tipi di riparo. Le operazioni
                                                                                                                       40 %
di emergenza possono anche comprendere riparazione
delle infrastrutture, azioni di sminamento, sostegno
psicosociale e istruzione.

Molte operazioni servono inoltre a preparare le
popolazioni locali ad affrontare le catastrofi e ridurne
l’impatto sulle loro comunità.

                                                                    Assistenza sanitaria                      Ripari 19 %
  Rafforzare la preparazione alle                                   e sostegno medico 14 %
  catastrofi a livello mondiale:                               Fonte: Commissione europea
  il programma Dipecho
  Quando è impossibile prevedere le calamità ed
  evitare le catastrofi, migliorare la preparazione
  delle popolazioni e predisporre adeguati
                                                               e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia. Mettendo
  meccanismi di risposta può spesso ridurre le perdite
  di vite umane. È questo l’obiettivo di Dipecho, il           insieme le risorse dei paesi partecipanti, il meccanismo
  programma dell’UE per la preparazione alle                   garantisce una migliore tutela delle persone,
  catastrofi.                                                  dell’ambiente e degli edifici. La responsabilità di
                                                               rispondere agli effetti immediati di una catastrofe
  I progetti realizzati nel quadro del programma               spetta in primo luogo al paese in cui l’evento si
  riguardano la formazione, lo sviluppo delle                  è verificato. Tuttavia, qualsiasi paese dell’UE o extra UE
  competenze, la sensibilizzazione, l’introduzione o il        le cui capacità siano insufficienti per far fronte a una
  miglioramento di sistemi locali di allarme rapido            catastrofe può richiedere assistenza tramite il
  e di una pianificazione di contingenza. Includono            meccanismo di protezione civile. Le situazioni di
  anche semplici misure di preparazione che possono            catastrofe includono inondazioni, incendi boschivi,
  spesso essere realizzate direttamente dagli abitanti         terremoti, tempeste o tsunami, nonché atti di
  del posto. Nella maggior parte dei casi,                     terrorismo, incidenti tecnologici o radiologici e catastrofi
  contribuiscono attivamente alle attività del                 ambientali come l’inquinamento marino.
  programma.
                                                               Quando un paese colpito richiede assistenza, il centro
  I progetti sono realizzati da agenzie per gli aiuti          operativo del meccanismo dell’UE per la protezione
  basate in Europa e da agenzie dell’ONU in                    civile, il Centro di coordinamento della risposta alle
  collaborazione con ONG ed enti locali. Il programma          emergenze (ERCC), comunica le esigenze specifiche del
  Dipecho interessa otto regioni a rischio catastrofi:
                                                               paese in questione a tutti i paesi partecipanti. Questi
  Caraibi, America centrale, America meridionale, Asia
                                                               offrono quindi assistenza in natura e l’aiuto di esperti
  centrale, Asia meridionale, Asia sud‑orientale, Africa
  sud‑orientale, Oceano Indiano sud‑occidentale                a sostegno degli interventi di emergenza in loco. Può
  e regione del Pacifico.                                      trattarsi dell’invio di squadre di ricerca e soccorso,
                                                               postazioni mediche, beni di prima necessità, impianti di
                                                               purificazione delle acque o pompe di elevata capacità,
                                                               nonché di attrezzature per la decontaminazione in caso
Unire le forze per affrontare le crisi                         di incidenti chimici o biologici. L’ERCC coordina gli
a livello mondiale                                             interventi europei permettendo l’incontro di richieste
                                                               e offerte di assistenza, facilitando e spesso
Il meccanismo dell’UE per la protezione civile si              cofinanziando il trasporto degli aiuti e, se necessario,
occupa dell’intero ciclo delle catastrofi: prevenzione,        inviando squadre per monitorare la situazione. L’ERCC
preparazione, risposta. Attualmente coinvolge 32 paesi,        è operativo 24 ore al giorno per sette giorni alla
i 28 membri dell’UE più Islanda, Norvegia, Montenegro          settimana.
A iuti             umanitari   e prote z ione     ci v ile
                                                                                                                      9

Il meccanismo dell’UE per la protezione civile rafforza
inoltre la preparazione alle catastrofi dei paesi             Preparazione tramite simulazioni
partecipanti mediante programmi di formazione,                EU Prometheus, un importante esercizio di
esercitazioni o scambi di esperti tra i vari paesi. Queste    simulazione, si è svolto in Grecia nel 2014.
iniziative costituiscono delle occasioni di apprendimento     Intendeva verificare la capacità di collaborazione
per il personale della protezione civile dei paesi            e risposta degli Stati membri nell’ambito del
partecipanti. Aiutano a migliorare la rapidità e il           meccanismo dell’UE per la protezione civile. Vi
coordinamento degli interventi di protezione civile e a       hanno preso parte squadre provenienti da Grecia,
promuovere il trasferimento delle conoscenze e la             Croazia, Italia e Cipro, insieme all’ERCC. Dell’ERCC si
creazione di reti.                                            è voluto anche testare il processo decisionale e il
                                                              ruolo.
I finanziamenti sono destinati anche ai progetti per la
prevenzione e la preparazione. Questi possono includere       L’esercizio ha simulato una duplice catastrofe sul
                                                              campo: un vasto incendio scoppiato nei pressi di
la promozione della ricerca su temi relativi alle
                                                              una zona abitata aveva interessato un’area
catastrofi, il rafforzamento degli strumenti di allerta
                                                              industriale e provocato un’esplosione. Le operazioni
precoce o il sostegno a campagne di sensibilizzazione         di soccorso e spegnimento delle fiamme sono state
destinate al grande pubblico. Il meccanismo dell’UE per       condotte simultaneamente e le zone abitate
la protezione civile si concentra sulle aree nelle quali un   evacuate.
approccio europeo può apportare un valore aggiunto
maggiore e stabilisce un collegamento tra la protezione       Altri scenari degli anni precedenti prevedevano un
civile e altri settori delle politiche dell’UE per            incendio boschivo causato da scintille provenienti
massimizzarne l’impatto.                                      dai freni di un treno o l’inondazione di un villaggio
                                                              a causa della rottura di un bacino idrico.
                                                              Esercitazioni di questo tipo sono organizzate ogni
                                                              anno con il contributo finanziario dell’UE.

                                                                                           Nel 2014 l’esercizio EU
                                                                                           Prometheus ha verificato la
© European Union

                                                                                           capacità di collaborazione
                                                                                           e risposta degli Stati membri
                                                                                           nel campo della protezione
                                                                                           civile.
10                                                                  L E   P O L I T I C H E    D E L L ’ U N I O N E   E U R O P E A

                   Cosa fa l’Unione
Rispettare gli impegni
L’Unione europea ha aiutato milioni di vittime di                 Oltre due decenni di solidarietà
catastrofi in tutto il mondo. Attualmente fornisce in
media più di 1 miliardo di euro all’anno per sostenere le         ECHO, la direzione generale della Commissione europea
popolazioni più vulnerabili del mondo. Insieme ai fondi           per gli Aiuti umanitari e la protezione civile, ha
stanziati singolarmente dai paesi europei, questi                 festeggiato i suoi 20 anni di esistenza nel 2012. La
contributi fanno dell’UE il principale donatore a livello         strada percorsa da quando è stata istituita è lunga. La
mondiale. Ogni anno l’Unione eroga aiuti umanitari                decisione di crearla è stata adottata dagli allora 12
a oltre 120 milioni di persone di 92 paesi extra UE.              paesi membri dell’UE in quanto le dimensioni e la
                                                                  diversità delle crisi umanitarie che colpivano il mondo
Da quanto è stato istituito nel 2001, il meccanismo               nel 1991 rendevano evidenti i limiti della capacità di
dell’UE per la protezione civile ha monitorato oltre 300          intervento dell’Europa. Catastrofi di grande
catastrofi e ricevuto più di 180 richieste di assistenza.         portata,come il conflitto nell’ex Jugoslavia, il ciclone nel
Dal 2010 al 2014 il meccanismo è stato attivato per               Bangladesh e la carestia in Somalia, richiedevano un
più di 80 emergenze nell’UE e nel mondo.                          maggiore coordinamento a livello di UE per intervenire
                                                                  in modo più rapido ed efficace.
I risultati non si possono misurare solo in termini di
statistiche degli interventi: l’impatto meno visibile della       ECHO ha iniziato ad operare con circa 40 dipendenti
preparazione alle catastrofi e della loro prevenzione             e da allora è diventata un’organizzazione grande ma
è altrettanto importante nell’approccio dell’UE in                efficiente, con 300 persone che lavorano nella sede di
materia di aiuti umanitari e protezione civile. Il quadro         Bruxelles e più di 400 esperti di aiuti umanitari in
attuale consente ai paesi dell’UE di collaborare in               servizio nei suoi 44 uffici locali, presenti nei paesi più
maniera efficiente e di promuovere il rispetto                    esposti alle crisi in Africa, Asia e America Latina. Oltre
e l’osservanza delle norme internazionali in questo               alle risorse umane e finanziarie, anche il quadro delle
campo.                                                            sue azioni è stato costantemente adeguato per
                                                                  consentire all’UE di rispondere alle crescenti sfide.
© European Union

Gli afghani ricevono strumenti di lavoro nell’ambito di una risposta finanziata da ECHO ad una
siccità che ha provocato la fame e costretto la popolazione ad abbandonare la sua terra.
A iuti    umanitari         e prote z ione          ci v ile
                                                                                                                         11

Nel 2007 le istituzioni dell’UE e gli allora 27 paesi              aiuti umanitari a favore di sei milioni di persone,
membri hanno approvato un documento politico                       vittime del conflitto e delle inondazioni stagionali. In
fondamentale dal titolo «Consenso europeo sull’aiuto               Pakistan 12,5 milioni di persone hanno ricevuto ripari,
umanitario». Questo sottolineava che gli aiuti umanitari           cibo, acqua potabile, strutture igieniche e sanitarie
dell’UE non sono uno strumento politico e ribadiva                 dopo le inondazioni che hanno colpito il paese.
i principi guida degli aiuti umanitari: umanità, neutralità,
imparzialità e indipendenza. Definiva inoltre                    • Quando nel 2011 un terremoto devastante e uno
chiaramente i ruoli dei vari operatori nelle zone di crisi         tsunami hanno colpito il Giappone, l’UE ha fornito 400
per rafforzare la capacità di aiuto dell’UE.                       tonnellate di aiuti in natura e inviato una squadra
                                                                   della protezione civile europea con esperti in questioni
Il trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre           logistiche e radiologiche. Gli aiuti finanziari europei
2009, ha introdotto una base giuridica per gli aiuti               sono andati alle famiglie nelle province più
umanitari dell’UE e per le politiche in materia di                 gravemente colpite.
protezione civile. ll documento definisce il ruolo dell’UE
per migliorare la protezione dalle catastrofi e la loro          • Nel 2012 l’UE ha aiutato milioni di persone colpite
prevenzione e afferma che l’UE deve applicare il diritto           dalla fame nel Sahel e l’assistenza umanitaria ha
internazionale sugli aiuti umanitari, compresi i principi          raggiunto centinaia di migliaia di rifugiati siriani in
di imparzialità e non discriminazione.                             fuga dal conflitto in corso nel loro paese.

L’UE sta valutando alcuni piani per rafforzare                   • Dall’inizio della guerra civile nel Sud Sudan, nel 2013,
e continuare a migliorare il modo in cui gestisce gli              oltre 1,7 milioni di persone hanno abbandonato le
interventi in caso di calamità.                                    loro case, compresi i 450 000 sfollati in fuga verso
                                                                   i paesi vicini. L’UE è riuscita a dare a 2,4 milioni di
                                                                   persone cibo, assistenza sanitaria, acqua e servizi
Interventi rapidi ed efficienti                                    igienico‑sanitari, riparo e protezione.

L’UE ha fornito aiuti alle vittime di numerose sciagure in       • Nel 2014, a seguito delle catastrofiche inondazioni
tutto il mondo. Segue una breve selezione degli                    nei Balcani, è stato attivato il meccanismo dell’UE per
interventi principali.                                             la protezione civile, con 23 Stati membri che hanno
                                                                   inviato squadre di soccorso, elicotteri di salvataggio,
• La guerra nell’ex Jugoslavia ha lasciato dietro di sé            motoscafi, generatori di elettricità, sacchi di sabbia,
  centinaia di migliaia di profughi, affamati                      tende, coperte e kit di pronto soccorso umanitario.
  e traumatizzati nel 1992. L’UE ha fornito aiuti, tra cui
  300 000 tonnellate di cibo, coperte, materassi
  e articoli per l’igiene personale.                             Intensificare la prevenzione per salvare
                                                                 vite umane
• Le vittime che fuggivano dal genocidio in Ruanda nel
  1994 hanno ricevuto aiuti dall’UE sotto forma di               Gli sforzi dell’UE hanno riguardato azioni sia all’interno
  assistenza sanitaria, come interventi di reidratazione         che all’esterno degli Stati membri, con risultati come il
  e vaccini per i bambini. Coloro che sono tornati nei loro      coordinamento efficiente degli aiuti a livello europeo
  villaggi distrutti hanno ricevuto kit per il reinsediamento.   o la formazione di esperti locali in altre parti del mondo.

• Dalla caduta del regime dei Talebani nel 2001, l’UE ha         • L’UE ha messo a punto varie iniziative di allarme
  fornito oltre 584 milioni di euro in aiuti per soddisfare        rapido, come la piattaforma online «Meteoalarm» e il
  i bisogni primari della popolazione afghana.                     «Sistema globale di allarme e coordinamento delle
                                                                   catastrofi», un sistema di raccolta dati e allerta in
• Nel 2004 lo tsunami nell’Oceano Indiano ha ucciso                funzione 24 ore su 24. Ha inoltre investito in sistemi
  più di 230 000 persone. Il primo intervento dell’UE              di allarme e rilevazione per calamità specifiche come
  è stato incentrato sulla sopravvivenza delle vittime.            terremoti, inondazioni, incendi boschivi e tsunami.
  I progetti a più lungo termine hanno riguardato la
  costruzione di accampamenti per i senza tetto,                 • Gli investimenti dell’UE nella prevenzione delle
  finanziamenti per gli operatori sanitari e l’acquisto di         catastrofi e nelle tecnologie di mitigazione, insieme
  pescherecci per ridare alla popolazione possibilità di           alla stretta collaborazione con altri partner, hanno
  sostentamento.                                                   condotto alla messa a punto del «Sistema europeo di
                                                                   allarme sugli incendi boschivi» e del «Sistema
• Nel 2010 vaste operazioni di aiuto hanno riguardato il           europeo di allarme inondazioni».
  Sudan e il Pakistan. Nel Sudan l’UE ha sostenuto gli
12                                                         L E   P O L I T I C H E   D E L L ’ U N I O N E   E U R O P E A

CASISTICA                                                 e viene privata delle libertà fondamentali, della
Siria: una complessa catastrofe dal punto di              tutela e dell’istruzione.
vista umanitario e della sicurezza
                                                          Sebbene condizioni d sicurezza limitino l’accesso
Dalle violente repressioni delle proteste nel marzo       alle aree sotto assedio, l’UE ha erogato quasi
2011, il conflitto siriano si è progressivamente          3 miliardi di euro dall’inizio della crisi, diventando il
trasformato in una guerra civile vera e propria, con      principale donatore di aiuti umanitari nel conflitto
gravi conseguenze umanitarie all’interno del paese        siriano. Gli aiuti intendono rispondere alle esigenze
e nelle regioni limitrofe.                                più pressanti delle persone più vulnerabili in Siria
                                                          e nei paesi confinanti e prevedono, in particolare,
Decine di migliaia di persone hanno perso la vita nei     assistenza sanitaria e servizi igienico‑sanitari.
combattimenti e metà della popolazione è stata
costretta a fuggire per cercare protezione in zone        Finora è stato possibile soccorrere circa 10,8 milioni
più sicure. Oltre tre milioni di sfollati hanno cercato   di persone colpite dalla crisi e bisognose di aiuto
riparo nei paesi vicini, mentre altri sono sotto          con un’assistenza medica di emergenza, generi
assedio nelle zone di conflitto.                          alimentari, protezione, acqua potabile, servizi
                                                          igienico‑sanitari, alloggi e servizi logistici. L’UE
La situazione ha continuato a deteriorarsi causando       continua a svolgere un ruolo di primo piano nella
la più grave crisi dal punto di vista umanitario          risposta internazionale alla crisi siriana con la sua
e della sicurezza del mondo. Un’intera generazione        costante presenza umanitaria sul campo, un
di bambini è esposta alla guerra, violenza e morte        maggiore coordinamento a livello internazionale
                                                          e le attività di sensibilizzazione.

CASISTICA                                                 fame» — tra un raccolto e l’altro —, e gli aiuti alla
                                                          ripresa di nei periodi successivi.
Sahel: richiamare l’attenzione del mondo su
una crisi dimenticata                                     La risposta umanitaria a questa crisi è riuscita
Dal 2011 al 2013 una persona su otto ha sofferto          a salvare molte vite e a ridurne l’impatto sulle
di fame cronica nel mondo, e questa cifra è in            famiglie. L’UE è stata fondamentale per riportare la
continua espansione a causa dell’aumento della            crisi del Sahel sotto i riflettori. Al di là degli aiuti di
popolazione e della crescente frequenza e intensità       emergenza messi a disposizione, si batte anche
delle catastrofi naturali e dovute all’uomo, che          perché l’insicurezza alimentare sia riconosciuta
riducono la capacità delle comunità più vulnerabili       come un problema strutturale, sottolineandone la
a provvedere a se stesse.                                 centralità nella lotta alla povertà.

La fascia del Sahel, che attraversa tutta l’Africa        Nella regione del Sahel e nel Corno d’ Africa, il
subsahariana, è tra le regioni più povere del mondo.      ripetersi della siccità ha determinato una situazione
Crisi alimentari consecutive, siccità e sottosviluppo     acuta di insicurezza alimentare per milioni di
espongono al rischio della fame decine di milioni di      persone. Tuttavia, il problema tocca anche le
persone. Con l’aumentare dell’importanza di questa        popolazioni vulnerabili di altri paesi, tra cui Pakistan
crisi umanitaria, aumenta anche il sostegno dell’UE.      e Yemen. Oltre un terzo del bilancio dell’UE per gli
Dagli inizi del 2012, l’Unione ha incrementato i suoi     aiuti umanitari viene utilizzato per fornire
aiuti umanitari nell’area portandoli a oltre              assistenza alimentare di emergenza, ponendo
507 milioni di euro. Il suo intervento si basa su un      l’Unione tra i principali donatori di assistenza in
approccio per fasi, che combina il potenziamento          questo campo Dal 2010 ECHO ha sostenuto più di
della resilienza tramite l’iniziativa AGIR, con la        100 milioni di persone in stato di grave insicurezza
riposta alle emergenze durante le «stagioni della         alimentare.
A iuti             umanitari       e prote z ione         ci v ile
                                                                                                                             13

          CASISTICA                                                  elicotteri di salvataggio, motoscafi, generatori di
                                                                     elettricità, sacchi di sabbia, tende, coperte e kit di
          Inondazioni nei Balcani: la collaborazione
                                                                     pronto soccorso umanitario, nonché l’invio di oltre
          dell’UE in una situazione complessa                        800 operatori nei due paesi. Inoltre due squadre
          Nel maggio 2014 la Serbia e la Bosnia‑Erzegovina           della protezione civile europea sono state inviate in
          sono state colpite da inondazioni devastanti, le più       Serbia e Bosnia‑Erzegovina per contribuire al
          gravi mai registrate nel corso di un secolo. Centinaia     coordinamento degli interventi di soccorso
          di migliaia di persone hanno perso i loro mezzi di         e assistere nelle operazioni di salvataggio. Soltanto
          sussistenza e sono state evacuate dalle loro case.         in Bosnia‑Erzegovina sono state salvate più di
                                                                     1 700 persone. La Commissione europea ha anche
                                                                     cofinanziato il trasporto del materiale e personale.
          La situazione era complessa. Le città sono rimaste
                                                                     Inoltre sono state elaborate oltre 80 mappe
          senza elettricità e acqua corrente e mancavano
                                                                     satellitari per sostenere sia i paesi colpiti che quelli
          bottiglie d’acqua, cibo, farmaci e coperte. In molte
                                                                     che hanno prestato soccorso.
          delle zone colpite sono rimaste danneggiate le
          infrastrutture chiave della regione, come ponti
          e strade, nonché le strutture sanitarie e scolastiche.     In aggiunta all’assistenza in natura fornita dai paesi
          Secondo le stime, in Serbia e Bosnia‑Erzegovina            dell’UE attraverso il meccanismo europeo per la
          sono state colpite dalle alluvioni, dal fango e dalle      protezione civile, l’Unione ha erogato aiuti umanitari
          frane oltre tre milioni di persone.                        per 3 milioni di euro al fine di aiutare le popolazioni
                                                                     più vulnerabili. Ciò ha permesso di aiutare mezzo
                                                                     milione di persone, anche se nei due paesi restano
          È stato attivato il meccanismo dell’UE per la
                                                                     ancora da realizzare importanti lavori di recupero
          protezione civile con offerte provenienti da 23 Stati
                                                                     e ricostruzione.
          membri. L’assistenza in natura ha compreso
© European Union

                                                                                                  Attraverso il meccanismo
                                                                                                  dell’UE per la protezione civile,
                                                                                                  in Bosnia‑Erzegovina un
                                                                                                  elicottero presta soccorso alle
                                                                                                  vittime delle inondazioni.
14                                                                L E   P O L I T I C H E   D E L L ’ U N I O N E   E U R O P E A

          CASISTICA                                                I paesi colpiti e le organizzazioni umanitarie si
                                                                   stanno sforzando di controllare la diffusione del
          Ebola in Africa occidentale: la risposta dell’UE
                                                                   contagio, ma sono confrontati a circostanze difficili,
          al peggiore contagio mai registrato                      come scarse possibilità di trasporto, la
                                                                   contaminazione e morte degli operatori sanitari, la
          L’Africa occidentale è attualmente esposta alla
                                                                   mancanza di attrezzature mediche, la crescente
          peggiore epidemia di Ebola di tutti i tempi. È la
                                                                   insicurezza alimentare e l’accesso limitato all’acqua
          prima volta che la regione è colpita da questo virus
                                                                   potabile e ai servizi igienico‑sanitari.
          scoperto nel 1976. Dopo il primo caso individuato in
          Guinea nel marzo 2014, il virus si è velocemente
          diffuso alla Liberia e Sierra Leone, infettando          Di fronte a questa situazione, la Commissione
          e uccidendo migliaia di persone. In mancanza di un       europea ha inviato esperti e attrezzature
          vaccino o trattamento specifico, l’Ebola presenta un     e organizzato ponti aerei per l’invio di beni
          tasso di mortalità che va dal 60 al 90 %,                e l’evacuazione di emergenza del personale.
          rendendola una delle malattie più mortali.
                                                                   L’UE sta intensificando gli sforzi per contenere
          L’UE è stata fra i primi ad affrontare l’epidemia        l’incessante propagazione del virus. Su richiesta
          e a rispondere alle necessità sul campo. La              dell’Organizzazione mondiale della sanità, è stato
          Commissione europea e gli Stati membri hanno             anche attivato il meccanismo dell’UE per la
          erogato oltre 1 miliardo di euro. Questo aiuto ha        protezione civile, in modo da fornire una risposta
          consentito di rafforzare i sistemi sanitari nazionali,   globale e coordinata nella regione mediante l’invio di
          fornire aiuti umanitari e allo sviluppo urgenti alle     aiuti in natura e ulteriori esperti.
          popolazioni colpite, allestire laboratori mobili e di
          ricerca medica e inviare attrezzature e personale.

                                                                                                    La più grande epidemia di
                                                                                                    Ebola mai registrata
                                                                                                    nell’Africa occidentale
                                                                                                    richiede un’intensificazione
© European Union

                                                                                                    degli sforzi per evitare che il
                                                                                                    virus si diffonda
                                                                                                    ulteriormente e mieta altre
                                                                                                    vittime.
A iuti    umanitari         e prote z ione          ci v ile
                                                                                                                        15

   Dove andiamo
Soddisfare le esigenze
In tutto il mondo l’UE è in prima linea nella risposta
umanitaria, e non soltanto come principale donatore di
aiuti, ma anche quando si tratta di fissare norme per il
rispetto del diritto e dei principi umanitari internazionali.
È fondamentale che il meccanismo istituito per
affrontare le emergenze sia all’altezza delle sfide di un
mondo sempre più fragile e con una crescente varietà
di nuove esigenze. Ecco perché l’UE cerca

                                                                © European Union
costantemente di adeguare e migliorare gli sforzi per
rispondere alle catastrofi in maniera più efficace ed
efficiente.

L’UE ritiene che la risposta migliore comporti la
disponibilità delle risorse necessarie a livello locale. Per    Diana Tonea, cittadina rumena inviata a Haiti come membro
questo motivo è impegnata a rafforzare la resilienza            del corpo volontario europeo, definisce la sua esperienza
delle comunità locali in modo che possano affrontare            «stimolante e gratificante.»
meglio eventuali shock futuri.

L’UE parteciperà attivamente alle discussioni del vertice       L’UE garantirà che i volontari siano inviati dove vi
umanitario mondiale per migliorare l’efficacia del              è maggior bisogno delle loro competenze e possano
sistema umanitario internazionale.                              contribuire a rafforzare le capacità e il volontariato
                                                                a livello locale. La sicurezza dei volontari è una priorità.
Anche il coordinamento della protezione civile sta
ampliando le sue competenze e sfere d’intervento.               Nella prima serie di progetti pilota, più di 250 europei
È stata adottata una nuova base giuridica. Sono stati           sono stati inviati in oltre 40 paesi, tra cui Haiti,
introdotti diversi strumenti innovativi, come la                Indonesia, Mozambico e Tagikistan. Per prepararli
condivisione volontaria delle risorse degli Stati membri        all’attività sul campo, ricevono una formazione teorica
e la creazione di un centro pienamente operativo — il           e pratica prima del loro invio. Una volta conclusa la fase
Centro di coordinamento della risposta alle emergenze.          pilota, il primo corpo di volontari partirà nel 2015.
La protezione civile dispone inoltre di un maggiore
margine di manovra per invocare la clausola di                  Il programma permetterà di rafforzare la capacità
solidarietà e la collaborazione strategica con i partner        dell’Unione di erogare aiuti umanitari basati sulle
internazionali e tra i servizi della Commissione.               esigenze e di formare i leader umanitari di domani,
                                                                dando al tempo stesso ai giovani europei la possibilità
                                                                di dimostrare la loro solidarietà alle persone in stato di
L’iniziativa «EU Aid Volunteers»                                bisogno.

Per dare ai cittadini la possibilità di partecipare alle
attività di aiuto umanitario, L’UE ha istituito un corpo
volontario europeo. Come previsto dal trattato di
Lisbona, nel settembre 2012 la Commissione europea
ha presentato una serie di piani che consentono a circa
18 000 persone di partecipare come volontari ad
operazioni umanitarie nel mondo fino al 2020.

Il programma di volontariato è aperto a giovani che
desiderano intraprendere una carriera negli aiuti di
emergenza e a persone che già possiedono
un’esperienza in questo campo.
16

                                                                                                                                  NA-01-14-999-IT-C
                                                                L E   P O L I T I C H E   D E L L ’ U N I O N E   E U R O P E A

 L’iniziativa dell’UE «Bambini della pace»,                   Grazie a una serie di progetti finanziati dall’Unione
 un lascito del premio Nobel per la pace                      europea e attuati dalle organizzazioni umanitarie
                                                              partner, l’iniziativa «Bambini della pace» ha finora
 Il 10 dicembre 2012 l’Unione europea è stata
                                                              interessato più di 108 000 bambini e bambine di
 insignita del premio Nobel per la pace. L’UE ha
                                                              12 paesi del mondo: Pakistan, Repubblica
 deciso di utilizzare la somma di denaro ricevuta per
                                                              democratica del Congo, Etiopia, Iraq (rifugiati
 lanciare l’iniziativa «Bambini della pace»
                                                              siriani), Sud Sudan, Ciad, Repubblica centrafricana,
 e finanziare progetti umanitari che garantiscano
                                                              Somalia, Afghanistan, Myanmar/Birmania, Colombia
 l’istruzione dei bambini colpiti dalla guerra. Dal
                                                              ed Ecuador.
 2012 ha costantemente aumentato i fondi destinati
 all’iniziativa.

 I bambini sono le vittime più vulnerabili dei conflitti.
 Il 90 % delle vittime sono civili, per la metà
 bambini. Sette milioni di bambini sono rifugiati
 e oltre 13 milioni sono stati sfollati nel proprio
 paese a causa della guerra. Più di 28 milioni non
 possono frequentare la scuola. Le azioni volte ad
 aiutare e proteggere questi bambini intendono in
 particolare offrire un accesso all’istruzione, un
 ambiente scolastico sicuro e un sostegno
 psicosociale per superare le esperienze traumatiche
 legate alla guerra.

                                                            L’istruzione aiuta le giovani vittime di conflitti a restare
                                                            bambini.

                                                              Bambini della pace (http://ec.europa.eu/echo/en/
                                                              what/humanitarian‑aid/children‑of‑peace)

     Per saperne di più

XX   Aiuti umanitari e protezione civile dell’UE (http://ec.europa.eu/echo/)
XX   EU Aid Volunteers (http://ec.europa.eu/echo/en/what/humanitarian‑aid/eu‑aid‑volunteers)
XX   Bambini della pace (http://ec.europa.eu/echo/en/what/humanitarian‑aid/children‑of‑peace)
XX   Domande sull’Unione europea? Europe Direct può darti una mano: 00 800 6 7 8 9 10 11 —
     http://europedirect.europa.eu

                                                                                                ISBN 978-92-79-42495-3
                                                                                                doi:10.2775/81984
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