Guida all'upgrade SUSE Linux Enterprise Server 15 SP1

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SUSE Linux Enterprise Server 15 SP1

Guida all'upgrade
Guida all'upgrade
SUSE Linux Enterprise Server 15 SP1

In questa pubblicazione è indicata la procedura per eseguire gli upgrade e gli ag-
giornamenti di SUSE Linux Enterprise Server. Vengono descritti approcci diversi,
come ad esempio l'upgrade da un DVD di installazione, tramite avvio dalla rete o
mediante un sistema in esecuzione.

Data di pubblicazione: 03 Maggio 2022

SUSE LLC
1800 South Novell Place
Provo, UT 84606
USA
https://documentation.suse.com

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tagli. Ciò, tuttavia, non garantisce una precisione assoluta. SUSE LLC, le rispettive affiliate, gli autori e i
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Indice

           Informazioni sulla Guida vii
      1    Documentazione disponibile vii

      2    Feedback ix

      3    Convenzioni della documentazione ix

      1    Percorsi e metodi di upgrade 1
     1.1   Percorsi di upgrade a SLE 15 SP1 supportati 1

     1.2   Upgrade online e offline 3

      2    Ciclo di vita e supporto 5
     2.1   Terminologia 5

     2.2   Ciclo di vita dei prodotti 7

     2.3   Dipendenze e cicli di vita dei moduli 9

     2.4   Generazione del rapporto periodico sul ciclo di vita 9

     2.5   Livelli di supporto 10

     2.6   Registrazione e annullamento della registrazione di computer con
           SUSEConnect 12

     2.7   Identificazione della versione SLE 13

      3    Preparazione dell'upgrade 14
     3.1   Assicurarsi che il sistema attuale sia aggiornato 14

     3.2   Lettura delle note di rilascio 14

     3.3   Esecuzione del backup 15

     3.4   Elenco dei pacchetti installati e degli archivi 15

iv                                                                  Guida all'upgrade
3.5   Upgrade da SUSE Linux Enterprise Server 11 SP4 16
           Migrazione del database MySQL 16 • Migrazione del database
           PostgreSQL 17 • Creare certificati server non MD5 per applicazioni
           Java 19

     3.6   Chiusura dei guest delle macchine virtuali 20

     3.7   Regolazione della configurazione del client SMT 20

     3.8   Spazio su disco 22
           Verifica dello spazio su disco nei file system diversi da Btrfs 22 • Verifica
           dello spazio su disco nei file system Btrfs 23

     3.9   Upgrade di un server SMT (Subscription Management Tool) 23

    3.10   Disabilitazione temporanea del supporto di più versioni del kernel 24

    3.11   Upgrade su IBM Z 24

    3.12   IBM POWER: avvio di un server X 24

      4    Upgrade offline 25
     4.1   Panoramica concettuale 25

     4.2   Avvio dell'upgrade dal supporto di installazione 25

     4.3   Avvio dell'upgrade dall'origine di rete 26
           Upgrade manuale tramite l'origine di installazione di rete - Avvio da DVD
            27 • Upgrade manuale tramite l'origine di installazione di rete - Avvio
           tramite PXE 27

     4.4   Upgrade con AutoYaST 28

     4.5   Upgrade di SUSE Linux Enterprise 28

     4.6   Upgrade con SUSE Manager 30

     4.7   Aggiornamento dello stato della registrazione dopo il rollback 30

     4.8   Registrazione del sistema 31

      5    Upgrade online 32
     5.1   Panoramica concettuale 32

v                                                                               Guida all'upgrade
5.2   Workflow di migrazione del Service Pack 33

     5.3   Annullamento della migrazione di un Service Pack 33

     5.4   Upgrade con lo strumento di migrazione online (YaST) 34

     5.5   Upgrade con Zypper 35

     5.6   Upgrade con Zypper semplice 38

     5.7   Rollback di un Service Pack 39

     5.8   Upgrade con SUSE Manager 41

     5.9   Migrazione da openSUSE Leap a SUSE Linux Enterprise Server 41

      6    Backport del codice sorgente 44
     6.1   Motivi per eseguire il backporting 44

     6.2   Motivi contrari ai backport 45

     6.3   Implicazioni dei backport per l'interpretazione dei numeri di
           versione 46

     6.4   Verifica dei bug corretti e delle funzioni sottoposte a backport 46

      A    Licenze GNU 48

vi                                                                      Guida all'upgrade
Informazioni sulla Guida
Esistono due modi diversi per eseguire l'upgrade di SUSE Linux Enterprise Server. Non è possibile
analizzare tutte le combinazioni di avvio o server di installazione, installazioni automatizzate o
distribuzione di immagini. Questo manuale aiuta a selezionare il metodo corretto per eseguire
l'upgrade della propria installazione.

Libro «Guida all'upgrade»
      In questa parte vengono fornite alcune informazioni di base sulla terminologia, sui cicli
      di vita dei prodotti SUSE e sul rilascio dei Service Pack, nonché sulle policy di upgrade
      consigliate.

1 Documentazione disponibile

       Nota: Documentazione online e ultimi aggiornamenti
       La documentazione relativa ai nostri prodotti è disponibile all'indirizzo http://www.su-
       se.com/documentation/       , dove sono disponibili anche gli ultimi aggiornamenti ed è pos-
       sibile sfogliare ed effettuare il download della documentazione in vari formati.

Inoltre, di norma la documentazione dei prodotti è disponibile nel sistema installato in /usr/
share/doc/manual .

Per questo prodotto è disponibile la seguente documentazione:

Articolo «Riferimento rapido per l'installazione»
      Questo Riferimento rapido è una guida passo passo all'installazione di SUSE® Linux En-
      terprise Server 15 SP1.

Libro «Guida alla distribuzione»
      Illustra come installare sistemi singoli o multipli e come sfruttare le possibilità del prodotto
      per sviluppare un'infrastruttura. È possibile scegliere tra vari approcci che vanno dall'in-
      stallazione locale o da un server per l'installazione da rete fino alla distribuzione su larga
      scala tramite una tecnica di installazione controllata a distanza, altamente personalizzata
      e automatizzata.

Libro «Administration Guide»

vii                                                         Documentazione disponibile     SLES 15 SP1
Illustra operazioni di amministrazione del sistema quali manutenzione, monitoraggio e
       personalizzazione di un sistema installato.

Libro «Virtualization Guide»
       Descrive la tecnologia di virtualizzazione in generale e introduce libvirt, l'interfaccia di
       virtualizzazione unificata, oltre a fornire informazioni dettagliate su hypervisor specifici.

Libro «Storage Administration Guide»
       Fornisce informazioni su come gestire i dispositivi di memorizzazione in un SUSE Linux
       Enterprise Server.

Libro «AutoYaST Guide»
       AutoYaST è un sistema per la distribuzione automatica su larga scala di SUSE Linux Enter-
       prise Server tramite un profilo AutoYaST contenente dati di installazione e di configura-
       zione. Nel manuale è indicata la procedura di base per eseguire l'installazione automatica
       attraverso le fasi di preparazione, installazione e configurazione.

Libro «Security and Hardening Guide»
       Introduce concetti di base relativi alla sicurezza dei sistemi e copre la sicurezza sia in
       ambito locale, sia in rete. Viene mostrato come utilizzare il software di sicurezza fornito con
       il prodotto, come AppArmor, o il sistema di revisione che raccoglie in maniera affidabile
       informazioni sugli eventi rilevanti per la sicurezza.

Libro «System Analysis and Tuning Guide»
       Una guida per l'amministratore relativa alla rilevazione e risoluzione dei problemi e all'ot-
       timizzazione. Consente di scoprire come ispezionare e ottimizzare il sistema tramite stru-
       menti di monitoraggio e come gestire le risorse in modo efficiente. Contiene inoltre una
       panoramica di problemi e soluzioni comuni e ulteriori risorse di guida e documentazione.

Libro «Repository Mirroring Tool Guide»
       Una guida a Subscription Management Tool (un sistema proxy per SUSE Customer Center,
       che fornisce un archivio e destinazioni di registrazione) per l'amministratore. Informazioni
       su come installare e configurare un server SMT in locale, gestire archivi ed eseguirne la
       copia speculare, gestire computer client e configurare client per l'uso di SMT.

Libro «GNOME User Guide»
       Viene presentato il desktop GNOME di SUSE Linux Enterprise Server. Guida l'utente all'uso
       e alla configurazione del desktop e a eseguire task chiave. È rivolto principalmente agli
       utenti che desiderano utilizzare in modo efficiente GNOME come desktop di default.

viii                                                        Documentazione disponibile     SLES 15 SP1
2 Feedback
Sono disponibili vari canali di feedback:

Bug e richieste di miglioramento
      Per verificare i servizi e le opzioni di supporto disponibili per il proprio prodotto, fare
      riferimento a http://www.suse.com/support/ .
      La Guida per openSUSE è fornita dalla comunità. Per ulteriori informazioni consultare
      https://en.opensuse.org/Portal:Support     .
      Per riportare i bug relativi a un componente del prodotto, andare a https://scc.su-
      se.com/support/requests      , effettuare l'accesso e fare clic su Crea nuovo.

Commenti degli utenti
      È possibile inviare i propri commenti e suggerimenti relativi a questo manuale e agli altri
      documenti forniti con il prodotto. Per inserire commenti, utilizzare l'apposita funzionalità
      disponibile in ogni pagina della documentazione online oppure visitare la pagina http://
      www.suse.com/documentation/feedback.html          .

Posta
      Per fornire un feedback sulla documentazione del prodotto, è inoltre possibile inviare un'e-
      mail all'indirizzo doc-team@suse.com . Accertarsi di includere il titolo del documento, la
      versione del prodotto e la data di pubblicazione della documentazione. Per segnalare errori
      o suggerire miglioramenti, fornire una breve descrizione del problema e fare riferimento
      ai rispettivi numero di sezione e pagina (o URL).

3 Convenzioni della documentazione
Nella presente documentazione vengono utilizzati gli avvisi e le convenzioni tipografiche illu-
strati di seguito:

        /etc/passwd : nomi di directory e file

        SEGNAPOSTO : sostituire SEGNAPOSTO con il valore effettivo

        PERCORSO : PERCORSO della variabile d'ambiente

        ls , --help : comandi, opzioni e parametri

        utente : utenti o gruppi

ix                                                                           Feedback   SLES 15 SP1
nome pacchetto : nome del pacchetto

     Alt   ,   Alt   – F1 : un tasto o una combinazione di tasti da premere. I tasti vengono rappre-
    sentati in maiuscolo come su una tastiera

    File,File Salva con nome: voci di menu, pulsanti

    AMD/Intel        Questo paragrafo si riferisce esclusivamente all'architettura AMD64/Intel 64.
    Le frecce contrassegnano l'inizio e la fine del blocco di testo.
    IBM Z, POWER        Questo paragrafo si riferisce esclusivamente alle architetture IBM Z e PO-
    WER . Le frecce contrassegnano l'inizio e la fine del blocco di testo.

    Pinguini danzanti (Capitolo Pinguini, ↑altro manuale): riferimento a un capitolo di un altro
    manuale.

    Comandi che devono essere eseguiti con privilegi di root . Per eseguire tali comandi come
    utente senza privilegi, è spesso possibile anteporvi il prefisso sudo .

    root # command
    tux > sudo command

    Comandi che possono essere eseguiti anche da utenti senza privilegi.

    tux > command

    legali

               Avviso: avvertenza
               Informazioni essenziali che è indispensabile conoscere prima di procedere. Segnala
               problemi di sicurezza, potenziali perdite di dati, danni hardware o pericoli fisici.

               Importante: avviso importante
               Informazioni importanti che è consigliabile leggere prima di procedere.

               Nota: nota
               Informazioni aggiuntive, che illustrano ad esempio le differenze tra le varie versioni
               del software.

x                                                      Convenzioni della documentazione   SLES 15 SP1
Suggerimento: suggerimento
     Informazioni utili, come linee guida o consigli pratici.

xi                                           Convenzioni della documentazione   SLES 15 SP1
1 Percorsi e metodi di upgrade

SUSE® Linux Enterprise (SLE) consente di eseguire l'upgrade di un sistema esistente
alla nuova versione, ad esempio per passare da SLE 11 SP4 al Service Pack SLE 12
più recente. Non è necessaria una nuova installazione. I dati esistenti, quali home
directory, directory dei dati e configurazione di sistema, restano invariati. È possibi-
le eseguire l'aggiornamento da un'unità CD o DVD locale o da un'origine dell'instal-
lazione di rete centrale.
In questo capitolo viene illustrato come eseguire l'upgrade manuale del sistema
SUSE Linux Enterprise mediante DVD, la rete, un processo automatico o SUSE Ma-
nager.

1.1 Percorsi di upgrade a SLE 15 SP1 supportati
Prima di eseguire la migrazione, leggere il Capitolo 3, Preparazione dell'upgrade.

      Importante: gli upgrade tra architetture non sono supportati
      Gli upgrade tra architetture, come l'upgrade da una versione a 32 bit di SUSE Linux
      Enterprise Server a una versione a 64 bit, oppure l'upgrade da un big endian a un little
      endian non sono supportati.
      Nello specifico, l'upgrade da SLE 11 su POWER (big endian) a SLE 15 SP1 su POWER
      (nuovo: little endian) non è supportato.
      Inoltre, poiché SUSE Linux Enterprise 15 SP1 è disponibile solo nella versione a 64 bit, gli
      upgrade da qualsiasi sistema SUSE Linux Enterprise 11 a 32 bit a SUSE Linux Enterprise
      15 SP1 e versioni successive non sono supportati.
      Per eseguire un upgrade tra architetture, è necessario eseguire una nuova installazione.

      Nota: Service Pack ignorati
      Dopo l'installazione di tutti i Service Pack è il percorso di upgrade più sicuro. In alcuni casi
      è possibile ignorare 1 o 2 Service Pack quando si esegue l'upgrade. Tuttavia, si consiglia
      di non ignorare alcun Service Pack.

1                                             Percorsi di upgrade a SLE 15 SP1 supportati   SLES 15 SP1
Nota: Upgrade delle release principali
      Si consiglia di eseguire una nuova installazione quando si esegue l'upgrade a una nuova
      release principale, ad esempio da SUSE Linux Enterprise 11 a SUSE Linux Enterprise 12.

Upgrade da SUSE Linux Enterprise 10 (qualsiasi Service Pack)
     Non esistono percorsi di migrazione diretta a SUSE Linux Enterprise 15 SP1 supportati. In
     questo caso si consiglia di eseguire una nuova installazione.

Upgrade da SUSE Linux Enterprise 11 GA / SP1 / SP2 / SP3
     Non esistono percorsi di migrazione diretta a SUSE Linux Enterprise 15 SP1 supportati.
     Per poter passare a SLE 15 SP1, è necessario almeno SLE 11 SP4.
     Se non è possibile eseguire una nuova installazione, eseguire prima l'upgrade del Service
     Pack SLE 11 a SLE 11 SP4. Questi passaggi sono descritti nella SUSE Linux Enterprise 11
     Deployment Guide (https://www.suse.com/documentation/sles11/)               (in lingua inglese)

Upgrade da SUSE Linux Enterprise 11 SP4
     L'upgrade da a SLE 11 SP4 è supportato solo offline. Per ulteriori dettagli, vedere Sezione 1.2,
     «Upgrade online e offline».

Upgrade da SUSE Linux Enterprise 12 GA / SP1 / SP2
     Un upgrade diretto da SLE 12 GA/SP1/SP2 a SLE 15 SP1 non è supportato. Prima è neces-
     sario eseguire l'upgrade a SLE 12 SP3.

Upgrade da SUSE Linux Enterprise 12 SP3
     L'upgrade da SUSE Linux Enterprise 12 SP3 è supportato solo offline. Per ulteriori dettagli,
     vedere Sezione 1.2, «Upgrade online e offline».

Migrazione da openSUSE Leap 15
     La migrazione da openSUSE Leap 15 è supportata. Vedere Sezione 5.9, «Migrazione da ope-
     nSUSE Leap a SUSE Linux Enterprise Server». Per la migrazione è supportata solo l'installazione
     server di Leap.

2                                              Percorsi di upgrade a SLE 15 SP1 supportati   SLES 15 SP1
FIGURA 1.1: PANORAMICA DEI PERCORSI DI UPGRADE PIÙ BREVI

1.2 Upgrade online e offline
SUSE supporta due metodi di upgrade e migrazione diversi. Per ulteriori informazioni sulla
terminologia, vedere Sezione 2.1, «Terminologia». Tali metodi sono:

Online
     Tutti gli upgrade eseguiti dal sistema in esecuzione stesso sono considerati online. Esempi:
     connessione da SUSE Customer Center, RMT (Repository Mirroring Tool), SUSE Manager
     che utilizza Zypper o YaST.
     Per informazioni, vedere Capitolo 5, Upgrade online.
     Quando si esegue la migrazione tra Service Pack della stessa release principale, si consiglia
     la seguente Sezione 5.4, «Upgrade con lo strumento di migrazione online (YaST)» o Sezione 5.5,
     «Upgrade con Zypper».

Offline
     L'upgrade offline implica la non esecuzione del sistema operativo di cui eseguire l'upgrade.
     È necessario invece avviare un altro sistema operativo, ad esempio dal DVD di installazione
     o dalla rete, ed eseguire l'upgrade.
     Per informazioni, vedere Capitolo 4, Upgrade offline.

3                                                             Upgrade online e offline   SLES 15 SP1
Importante: Client SUSE Manager
    Se il computer è gestito da SUSE Manager, è necessario avviare la procedura di upgrade
    nell'interfaccia di gestione. Per informazioni, vedere:

         Migrazione del Service Pack: Sezione 5.8, «Upgrade con SUSE Manager»

         Upgrade a una nuova release principale di SLE: Sezione 4.6, «Upgrade con SUSE Ma-
         nager»

         https://
         www.suse.com/documentation/suse-manager-3/singlehtml/book_suma_best_practi-
         ces_31/book_suma_best_practices_31.html#bp.client.migration            .

4                                                             Upgrade online e offline   SLES 15 SP1
2 Ciclo di vita e supporto

In questo capitolo sono fornite informazioni di base sulla terminologia, sui cicli di
vita dei prodotti SUSE e sulle release dei Service Pack, nonché sulle policy di upgra-
de consigliate.

2.1 Terminologia
In questa sezione vengono utilizzati diversi termini. Per comprendere le informazioni, leggere
le definizioni riportate di seguito:

Backporting
       Il backporting è l'atto di adattare modifiche specifiche di una versione del e di applicarle a
       una versione precedente. Nella maggior parte dei casi, tale operazione consiste nel correg-
       gere le falle di sicurezza nei componenti software precedenti. Di norma rientra nella pro-
       cedura di manutenzione volta a fornire miglioramenti o (meno comune) nuove funzioni.

Delta RPM
       Un delta RPM è costituito unicamente dal di binario tra due versioni definite di un pac-
       chetto e ha quindi le dimensioni di download più piccole in assoluto. Prima di installare
       il pacchetto RPM completo, è necessario ricostruirlo sul computer locale.

Downstream
       Una metafora del processo di sviluppo del software nel mondo open source world (rispetto
       all'upstream). Il termine downstream si riferisce a persone o a organizzazioni come SUSE, che
       integrano il codice sorgente da upstream con altro software per creare una distribuzione
       che viene quindi utilizzata dagli utenti finali. Da i rispettivi sviluppatori, il software scorre
       quindi downstream mediante gli integratori verso gli utenti finali.

Extensions (Estensioni),
Prodotti aggiuntivi
       Le estensioni e i prodotti aggiuntivi di terze parti offrono ulteriori funzionalità valide per
       il prodotto a SUSE Linux Enterprise Server. Vengono fornite da SUSE e rispettivi partner
       e vengono registrate e installate in aggiunta al prodotto di base SUSE Linux Enterprise
       Server.

LTSS

5                                                                          Terminologia      SLES 15 SP1
LTSS è l'acronimo di Long Term Service Pack Support, un programma di supporto dispo-
     nibile come estensione per SUSE Linux Enterprise Server.

Release principale,
Versione General Availability (GA)
     La release principale di SUSE Linux Enterprise (o qualsiasi prodotto software) è una nuova
     versione che presenta funzioni e strumenti nuovi, rimuove le autorizzazioni per i compo-
     nenti obsoleti precedenti e include modifiche incompatibili con le versioni precedenti. Le
     release principali sono ad esempio SUSE Linux Enterprise 11 o 12.

Migrazione
     Aggiornamento a un Service Pack (SP) utilizzando gli strumenti di aggiornamento online
     o un supporto di installazione per installare le rispettive patch. Comporta l'aggiornamento
     allo stato più recente di tutti i pacchetti del sistema installato.

Destinazioni di migrazione
     Insieme di prodotti compatibili a cui può essere migrato un sistema, contenente la versio-
     ne di prodotti ed estensioni e l'URL dell'archivio. Le destinazioni di migrazione possono
     cambiare nel tempo e dipendono dalle estensioni installate. È possibile selezionare più
     destinazioni di migrazione, ad esempio SLE 12 SP2 e SES2 o SLE 12 SP2 e SES3.

Moduli
     I moduli sono parti completamente supportate di SUSE Linux Enterprise Server con un
     ciclo di vita diverso. Presentano un ambito chiaramente definito e vengono distribuite
     solo tramite canali online. La registrazione in SUSE Customer Center, RMT (Repository
     Mirroring Tool) o in SUSE Manager è un prerequisito per poter eseguire la sottoscrizione
     a questi canali.

Pacchetto
     Con pacchetto si intende un file compresso in formato rpm che contiene tutti i file di un
     determinato programma, inclusi i componenti facoltativi, come configurazione, esempi e
     documentazione.

Patch
     Una patch è costituita da uno o più pacchetti e può essere applicata mediante delta RPM.
     Potrebbe anche introdurre dipendenze in pacchetti non ancora installati.

Service pack (SP)

6                                                                          Terminologia   SLES 15 SP1
Combinazione di diverse patch in un formato facile da installare o distribuire. I service
     pack sono numerati e generalmente contengono correzioni della sicurezza, aggiornamenti,
     upgrade o miglioramenti di programmi.

Upstream
     Una metafora del processo di sviluppo del software nel mondo open source world (rispetto
     al donwstream). Il termine upstream si riferisce al progetto, all'autore o al gestore di un
     software distribuito come codice sorgente. Feedback, patch, miglioramenti delle funzioni o
     di altri componenti scorrono da utenti finali o collaboratori verso gli sviluppatori upstream.
     Questi decideranno se integrare o rifiutare la richiesta.
     Se un membro del progetto decide di integrare la richiesta, questa verrà riportata nelle
     versioni più recenti del software. Una richiesta accettata risulterà vantaggiosa per tutte le
     parti coinvolte nel progetto.
     I motivi di rifiuto di una richiesta possono essere molteplici. Ad esempio la richiesta non
     è conforme alle linee guida del progetto, non è valida, è già stata integrata oppure non
     rientra nell'ambito del progetto. Una richiesta non accettata risulta problematica per gli
     sviluppatori upstream in quanto devono sincronizzare le patch con il codice upstream. In
     genere si evita di seguire questa prassi, ma talvolta essa è indispensabile.

Aggiornamento
     Installazione di una versione minore più recente di un pacchetto, che generalmente con-
     tiene correzioni per bug e sicurezza.

Upgrade
     Installazione di una versione più recente principale di un pacchetto o di una distribuzione
     che include nuove funzioni.

2.2 Ciclo di vita dei prodotti
I cicli di vita dei prodotti SUSE sono i seguenti:

     Il ciclo di vita di SUSE Linux Enterprise Server è di 13 anni: 10 anni di supporto generale
     e tre anni di supporto esteso.

     Il ciclo di vita di SUSE Linux Enterprise Desktop è di 10 anni: sette anni di supporto generale
     e tre anni di supporto esteso.

     Le release principali vengono create ogni quattro anni. I Service Pack vengono creati ogni
     12-14 mesi.

7                                                              Ciclo di vita dei prodotti   SLES 15 SP1
SUSE supporta i Service Pack precedenti per i sei mesi successivi al rilascio del nuovo Service
Pack. Figura 2.1, «Release principali e service pack» illustra alcuni degli aspetti indicati.

FIGURA 2.1: RELEASE PRINCIPALI E SERVICE PACK

Se è necessario più tempo per progettare, convalidare e testare i piani di upgrade, con Long
Term Service Pack Support è possibile estendere il supporto di ulteriori intervalli di 12 mesi,
fino ad arrivare a 36 mesi aggiuntivi. In tal modo è possibile disporre di un supporto totale che
va da 2 fino a 5 anni su qualsiasi Service Pack. Per informazioni, vedere Figura 2.2, «Supporto a
lungo termine per service pack (LTSS)».

FIGURA 2.2: SUPPORTO A LUNGO TERMINE PER SERVICE PACK (LTSS)

Per ulteriori informazioni, fare riferimento a https://www.suse.com/products/long-term-servi-
ce-pack-support/    .
Per ulteriori informazioni sul ciclo di vita, sulla frequenza dei rilasci e sul periodo di supporto,
fare riferimento a https://www.suse.com/lifecycle .

8                                                                  Ciclo di vita dei prodotti   SLES 15 SP1
2.3 Dipendenze e cicli di vita dei moduli
Per un elenco di moduli con le rispettive dipendenze e cicli di vita, vedere https://www.su-
se.com/releasenotes/x86_64/SUSE-SLES/15/#Intro.ModuleExtensionRelated              .

2.4 Generazione del rapporto periodico sul ciclo di
vita
SUSE Linux Enterprise Server può verificare regolarmente le modifiche allo stato del supporto
di tutti i prodotti installati e inviare il relativo rapporto tramite e-mail in caso di modifiche.
Per generare il rapporto, installare zypper-lifecycle-plugin con zypper in zypper-li-
fecycle-plugin .

Abilitare la generazione di rapporti sul proprio sistema con il comando systemctl :

root # systemctl enable lifecycle-report

Il destinatario e l'oggetto dell'e-mail contenente il rapporto, nonché il suo periodo di generazione
possono essere configurati nel file /etc/sysconfig/lifecycle-report con qualsiasi editor di
testo. Le impostazioni MAIL_TO e MAIL_SUBJ definiscono il destinatario e l'oggetto dell'e-mail,
mentre DAYS imposta l'intervallo di generazione del rapporto.
Nel rapporto sono visualizzate le modifiche allo stato del supporto dopo che queste hanno avuto
luogo e non prima. Se la modifica ha luogo subito dopo la generazione dell'ultimo rapporto, si
potrebbe dover attendere fino a 14 giorni prima di ricevere la notifica sulla modifica. Tenere
presente quanto detto sopra quando si imposta l'opzione DAYS . Modificare le seguenti voci di
configurazione in base ai propri requisiti:

MAIL_TO='root@localhost'
MAIL_SUBJ='Lifecycle report'
DAYS=14

Il rapporto più recente è disponibile nel file /var/lib/lifecycle/report . Questo file contiene
due sezioni. Nella prima sezione l'utente viene informato in merito alla fine del supporto per i
prodotti utilizzati. Nella seconda sezione sono elencati i pacchetti unitamente alle relative date
di fine supporto e disponibilità dell'aggiornamento.

9                                                   Dipendenze e cicli di vita dei moduli   SLES 15 SP1
2.5 Livelli di supporto
L'intervallo per i livelli di supporto esteso inizia dal decimo anno e termina il tredicesimo anno.
Prevedono diagnosi continuata del livello di engineering L3 e correzione reattiva dei bug critici.
Con questi livelli di supporto si riceveranno aggiornamenti per exploit radice non facilmente
sfruttabili e altri exploit radice direttamente eseguibili senza intervento da parte dell'utente.
Vengono inoltre supportati l'hardware, i workload e i software stack esistenti con un elenco di
esclusione dei pacchetti limitato. Vedere Tabella 2.1, «Aggiornamenti di sicurezza e correzione dei
problemi» per una panoramica di quanto descritto.

TABELLA 2.1: AGGIORNAMENTI DI SICUREZZA E CORREZIONE DEI PROBLEMI

                 Supporto generale per service pack (SP)            Supporto ge- Supporto
                 più recenti                                        nerale per            esteso con
                                                                    SP preceden- LTSS
                                                                    ti, con LTSS

Funzione         Da 1 a 5 an-    Da 6 a 7 an-     Da 8 a 10         Da 4 a 10             Da 10 a 13
                 ni              ni               anni              anni                  anni

Servizi tecni-   Sì              Sì               Sì                Sì                    Sì
ci

Accesso a        Sì              Sì               Sì                Sì                    Sì
patch e corre-
zioni

Accesso a do-    Sì              Sì               Sì                Sì                    Sì
cumentazione
e knowledge
base

Supporto per     Sì              Sì               Sì                Sì                    Sì
stack e wor-
kload

10                                                                  Livelli di supporto          SLES 15 SP1
Supporto generale per service pack (SP)        Supporto ge- Supporto
                 più recenti                                    nerale per            esteso con
                                                                SP preceden- LTSS
                                                                ti, con LTSS

Funzione         Da 1 a 5 an-   Da 6 a 7 an-    Da 8 a 10       Da 4 a 10             Da 10 a 13
                 ni             ni              anni            anni                  anni

Supporto per     Sì             Sì              Limitato (in    Limitato (in          No
nuove instal-                                   base alle ri-   base alle ri-
lazioni                                         chieste di      chieste di
                                                partner e       partner e
                                                clienti)        clienti)

Richieste di     Sì             Limitato (in    Limitato (in    No                    No
potenziamen-                    base alle ri-   base alle ri-
to                              chieste di      chieste di
                                partner e       partner e
                                clienti)        clienti)

Abilitazione e Sì               Limitato (in    Limitato (in    No                    No
ottimizzazio-                   base alle ri-   base alle ri-
ne dell'hard-                   chieste di      chieste di
ware                            partner e       partner e
                                clienti)        clienti)

Aggiorna-        Sì             Sì              Limitato (in    Limitato (in          No
menti driver                                    base alle ri-   base alle ri-
via SUSE So-                                    chieste di      chieste di
lidDriver Pro-                                  partner e       partner e
gram (pre-                                      clienti)        clienti)
cedentemen-
te noto come
PLDP)

11                                                              Livelli di supporto          SLES 15 SP1
Supporto generale per service pack (SP)               Supporto ge- Supporto
                 più recenti                                           nerale per         esteso con
                                                                       SP preceden- LTSS
                                                                       ti, con LTSS

Funzione         Da 1 a 5 an-      Da 6 a 7 an-      Da 8 a 10         Da 4 a 10          Da 10 a 13
                 ni                ni                anni              anni               anni

Backport di      Sì                Sì                Limitato (in      N/D                N/D
correzioni da                                        base alle ri-
SP recente                                           chieste di
                                                     partner e
                                                     clienti)

Aggiorna-        Sì                Sì                Sì                Sì                 Sì
menti di sicu-
rezza critici

Risoluzione      Sì                Sì                Limitato (so-     Limitato (so-      Limitato (so-
dei difetti                                          lo difetti con    lo difetti con     lo difetti con
                                                     livello di gra-   livello di gra-    livello di gra-
                                                     vità 1 e 2)       vità 1 e 2)        vità 1 e 2)

2.6 Registrazione e annullamento della registrazione
di computer con SUSEConnect
In fase di registrazione il sistema riceve archivi dal SUSE Customer Center (vedere https://scc.su-
se.com/   ) o da un proxy di registrazione locale come SMT. All'interno del Customer Center, i
nomi degli archivi sono associati a URI specifici. Per visualizzare un elenco di tutti gli archivi
disponibili nel sistema, utilizzare zypper come indicato di seguito:

root # zypper repos -u

In tal modo si ottiene un elenco di tutti gli archivi disponibili nel sistema. Ogni archivio viene
elencato secondo il rispettivo alias, nome e a seconda che sia abilitato e venga aggiornato.
L'opzione -u fornisce inoltre l'URI di origine del canale.

                  Registrazione e annullamento della registrazione di computer con SUSEConnect     SLES 15

12                                                                                                      SP1
Per registrare il computer, eseguire SUSEConnect, ad esempio:

root # SUSEConnect -r REGCODE

Per annullare la registrazione del computer, è possibile utilizzare anche SUSEConnect:

root # SUSEConnect --de-register

Per verificare i prodotti installati localmente e il relativo stato, utilizzare il comando seguente:

root # SUSEConnect -s

2.7 Identificazione della versione SLE
Se è necessario identificare la versione di un'installazione SLE, controllare il contenuto del file
/etc/os-release .

Con zypper è disponibile un output XML leggibile dal computer:

tux > zypper --no-remote --no-refresh --xmlout --non-interactive products -i

SUSE
  Linux Enterprise offers [...]

13                                                     Identificazione della versione SLE   SLES 15 SP1
3 Preparazione dell'upgrade

Prima di iniziare la procedura di upgrade, assicurarsi che il sistema sia preparato
correttamente. Tra le varie operazioni, la preparazione prevede il backup dei dati e
il controllo delle note di rilascio.

3.1 Assicurarsi che il sistema attuale sia aggiornato
L'upgrade del sistema è supportato solo dal livello di patch più recente. Assicurarsi che siano
installati gli ultimi aggiornamenti del sistema eseguendo zypper patch o avviando il modulo
YaST Online-Update.

3.2 Lettura delle note di rilascio
Nelle note di rilascio è possibile trovare informazioni aggiuntive sulle modifiche apportate ri-
spetto alla release precedente di SUSE Linux Enterprise Server. Controllare le note di rilascio
per vedere se:

     l'hardware necessita di considerazioni speciali;

     i pacchetti software utilizzati hanno subito modifiche significative;

     è necessario adottare precauzioni speciali per l'installazione.

Le note di rilascio forniscono inoltre informazioni che non si è fatto in tempo a riportare nel
manuale. Contengono anche alcune note su problemi noti.
Se si ignora uno o più Service Pack, controllare anche nelle note di rilascio le informazioni
relative al Service Pack ignorato. In genere le note di rilascio contengono solo le differenze
tra due release consecutive. Se si leggono solo le note di rilascio attuali, si potrebbero perdere
importanti modifiche apportate rispetto alla release precedente.
Le attuali note di rilascio online sono disponibili in https://www.suse.com/releasenotes/ .
In alternativa, è possibile trovare le note di rilascio nel DVD di installazione alla directory docu .

14                                          Assicurarsi che il sistema attuale sia aggiornato   SLES 15 SP1
3.3 Esecuzione del backup
Prima di eseguire l'aggiornamento, copiare i file di configurazione esistenti su un supporto se-
parato (ad esempio un dispositivo a nastro, un disco rigido rimovibile e così via) per eseguire
il backup dei dati. Questo vale soprattutto per i file memorizzati in /etc e per alcuni file e di-
rectory in /var e /opt . Può anche essere opportuno salvare i dati dell'utente contenuti /home
(ovvero le directory HOME ) su un supporto di backup. Eseguire il backup di questi dati come
root . Infatti solo gli utenti root dispongono delle autorizzazioni di lettura per tutti i file locali.

Se in YaST si è selezionata la modalità di installazione Aggiornamento di un sistema esistente, è
possibile scegliere di eseguire un backup (del sistema) in un momento successivo. È possibile
includere tutti i file modificati e i file della directory /etc/sysconfig . Si tratta tuttavia di un
backup parziale in quanto mancano tutte le altre directory importanti indicate sopra. Trovare
il backup nella directory /var/adm/backup .

3.4 Elenco dei pacchetti installati e degli archivi
Spesso è utile salvare un elenco dei pacchetti installati, ad esempio quando si esegue una nuova
installazione di una release principale di SLE o si ripristina la versione precedente.
È opportuno sapere che nelle release più recenti di SUSE Linux Enterprise, non tutti i pacchetti
installati o gli archivi utilizzati sono disponibili. Alcuni potrebbero essere stati rinominati e
altri sostituiti. È inoltre possibile che alcuni pacchetti siano ancora disponibili per poter essere
utilizzati quando per default è in uso un altro pacchetto. Pertanto, potrebbe essere necessario
apportare manualmente alcune modifiche ai file. A tal fine, è possibile utilizzare un editor di
testo.
Creare un file denominato repositories.bak.repo contenente un elenco di tutti gli archivi
utilizzati:

 root # zypper lr -e repositories.bak

Creare anche un file denominato installed-software.bak contenente un elenco di tutti i
pacchetti installati:

 root # rpm -qa --queryformat '%{NAME}\n' > installed-software.bak

Eseguire il backup di entrambi i file. È possibile ripristinare gli archivi e i pacchetti installati
con i seguenti comandi:

 root # zypper ar repositories.bak.repo

15                                                                Esecuzione del backup     SLES 15 SP1
root # zypper install $(cat installed-software.bak)

        Nota: la quantità di pacchetti aumenta con un aggiornamento a
        una nuova release principale
        Un sistema di cui si è eseguito l'upgrade a una nuova versione principale (SLE X+1 ) può
        contenere più pacchetti rispetto al sistema iniziale (SLE X ). Contiene anche più pacchetti
        rispetto a una nuova installazione di SLE X+1 con la stessa selezione di modelli. I motivi
        di questo comportamento sono i seguenti:

             I pacchetti sono stati suddivisi per consentire una selezione più granulare degli stes-
             si. Ad esempio, 37 pacchetti texlive su SLE 11 sono stati suddivisi in 422 pac-
             chetti su SLE 12.

             Quando un pacchetto è suddiviso in altri pacchetti, tutti i nuovi pacchetti vengono
             installati nell'upgrade in modo che mantengano le stesse funzionalità della versione
             precedente. Per una nuova installazione di SLE X+1 è tuttavia possibile che il nuovo
             default sia di non installare tutti i pacchetti.

             È possibile che i pacchetti esistenti in SLE X siano stati mantenuti ai fini della
             compatibilità.

             Le dipendenze dei pacchetti e l'ambito dei modelli potrebbero essere stati modificati.

3.5 Upgrade da SUSE Linux Enterprise Server 11 SP4
Se si utilizzano certificati basati su MySQL, PostgreSQL o Java MD5 in SUSE Linux Enterprise
Server 11 SP4, preparare il sistema come descritto nelle sezioni seguenti.

3.5.1       Migrazione del database MySQL
A partire da SUSE Linux Enterprise 12, SUSE è passato da MySQL a MariaDB. Prima di iniziare
un upgrade, si consiglia vivamente di eseguire il backup del database.
Per eseguire la migrazione del database, procedere come segue:

     1. Eseguire il login al computer con SUSE Linux Enterprise 11.

16                                         Upgrade da SUSE Linux Enterprise Server 11 SP4   SLES 15 SP1
2. Creare un file di dump:

        root # mysqldump -u root -p --all-databases > mysql_backup.sql

       Per default, mysqldump non effettua il dump del database INFORMATION_SCHEMA o
        performance_schema . Per ulteriori informazioni, fare riferimento a https://dev.my-
       sql.com/doc/refman/5.5/en/mysqldump.html       .

     3. Memorizzare in una posizione sicura il file di dump, il file di configurazione /etc/my.cnf
       e la directory /etc/mysql/ per analizzarli in seguito (non per l'installazione!).

     4. Eseguire l'upgrade. Dopo l'upgrade, il file di configurazione precedente /etc/my.cnf re-
       sta inalterato. È possibile trovare la nuova configurazione nel file /etc/my.cnf.rpmnew .

     5. Configurare il database MariaDB in base alle proprie esigenze. Non utilizzare il file di
       configurazione e la directory precedenti, utilizzarlo invece come promemoria e adattarlo.

     6. Avviare il server MariaDB:

        root # systemctl start mysql

       Se si desidera avviare il server MariaDB a ogni avvio, attivare il servizio:

        root # systemctl enable mysql

     7. Verificare che MariaDB sia in esecuzione connettendolo al database:

        root # mysql -u root -p

3.5.2       Migrazione del database PostgreSQL
Con SUSE Linux Enterprise Server 15 SP1 viene fornita una versione più recente del database
PostgreSQL. A causa del lavoro richiesto per la migrazione del database, non è disponibile al-
cun processo di upgrade automatico. Il passaggio da una versione all'altra deve essere pertanto
effettuato manualmente.
Il processo di migrazione viene eseguito mediante il comando pg_upgrade , un metodo alterna-
tivo al classico dump e ricaricamento. Rispetto al metodo «dump e ricaricamento», pg_upgra-
de , rende più rapida la migrazione.

Ogni versione di PostgreSQL memorizza i file in directory specifiche della versione. Dopo l'ag-
giornamento le directory cambieranno da /usr/lib/postgresql96/ a /usr/lib/postgre-
sql10/ .

17                                                  Migrazione del database PostgreSQL     SLES 15 SP1
Per eseguire la migrazione del database, procedere come segue:

     1. Verificare che siano soddisfatte le seguenti condizioni preliminari:

             Eseguire l'upgrade di tutti i pacchetti della versione precedente di PostgreSQL all'ul-
             tima release mediante un aggiornamento di manutenzione.

             Creare una copia di backup del database esistente.

             Installare i pacchetti della nuova versione principale di PostgreSQL. Per SLE15 que-
             sto prevede l'installazione di postgresql10-server e di tutti i pacchetti da cui di-
             pende.

             Installare il pacchetto postgresql10-contrib contenente il comando pg_upgra-
             de .

             Verificare che sia disponibile spazio sufficiente nell'area dati di PostgreSQL, che per
             default è /var/lib/pgsql/data . Se lo spazio è limitato, provare a ridurre le di-
             mensioni con il comando SQL seguente su ciascun database. Questa operazione può
             richiedere molto tempo:

              VACUUM FULL

     2. Arrestare il server PostgreSQL:

        root # systemctl stop postgresql.service

     3. Ridenominare la directory dei dati precedente:

        root # mv /var/lib/pgsql/data /var/lib/pgsql/data.old

     4. Inizializzare la nuova istanza di database manualmente con il comando initdb o in modo
       automatico avviando e arrestando il server PostgreSQL:

        root # systemctl start postgresql.service
        root # systemctl stop postgresql.service

     5. Se i file di configurazione nella versione precedente sono stati modificati, si consiglia di
       riportare tali modifiche nei nuovi file di configurazione. Questo potrebbe avere un impatto
       sui file postgresql.auto.conf , postgresql.conf , pg_hba.conf e pg_ident.conf .
       Le versioni precedenti di questi file si trovano in /var/lib/pgsql/data.old/ , mentre
       le nuove versioni sono disponibili in /var/lib/pgsql/data .

18                                                   Migrazione del database PostgreSQL   SLES 15 SP1
Non è consigliabile limitarsi a copiare i file di configurazione precedenti, in quanto tale
       operazione può comportare la sovrascrittura delle nuove opzioni, delle nuove impostazioni
       di default e dei commenti modificati.

     6. Avviare il processo di migrazione come utente postgres :

        root # su - postgres
        postgres > pg_upgrade \
          --old-datadir "/var/lib/pgsql/data.old" \
          --new-datadir "/var/lib/pgsql/data" \
          --old-bindir "/usr/lib/postgresql96/bin/" \
          --new-bindir "/usr/lib/postgresql10/bin/"

     7. Avviare la nuova istanza di database:

        root # systemctl start postgresql.service

     8. Controllare che la migrazione sia stata eseguita correttamente. L'ambito della prova di-
       pende da caso di utilizzo e non esistono strumenti generici per automatizzare questo pas-
       saggio.

     9. Rimuovere tutti i pacchetti di PostgreSQL e la directory dei dati precedenti:

        root # zypper search -s postgresql94 | xargs zypper rm -u
        root # rm -rf /var/lib/pgsql/data.old

3.5.3       Creare certificati server non MD5 per applicazioni Java
Durante l'aggiornamento da SP1 a SP2, i certificati basati su MD5 sono stati disabilitati all'interno
di una correzione di sicurezza. Se sono presenti certificati creati come MD5, ricrearli seguendo
la procedura indicata:

     1. Aprire un terminale ed eseguire il login come root .

     2. Creare una chiave privata:

        root # openssl genrsa -out server.key 1024

       Se si desidera una chiave più sicura, sostituire 1024 con un numero più alto, ad esempio,
        4096 .

19                                   Creare certificati server non MD5 per applicazioni Java   SLES 15 SP1
3. Creare una richiesta di firma del certificato (CSR):

         root # openssl req -new -key server.key -out server.csr

     4. Firmare il certificato:

         root # openssl x509 -req -days 365 -in server.csr -signkey server.key -out
          server.crt

     5. Creare il file PEM:

         root # cat server.key server.crt > server.pem

     6. Spostare i file server.crt , server.csr , server.key e server.pem nelle directory
        rispettive dove si trovano le chiavi. Per Tomcat, ad esempio, la directory è /etc/tom-
        cat/ssl/ .

3.6 Chiusura dei guest delle macchine virtuali
Se il computer funge da server host per macchine virtuali per KVM o Xen, assicurarsi di spegnere
correttamente tutti i guest delle macchine virtuali prima dell'aggiornamento. altrimenti l'accesso
ai guest dopo l'aggiornamento potrebbe risultare impossibile.

3.7 Regolazione della configurazione del client SMT
Se il computer di cui si desidera effettuare l'upgrade è registrato come client di un server SMT,
eseguire le seguenti operazioni:
Verificare che la versione dello script clientSetup4SMT.sh sull'host sia aggiornata. clien-
tSetup4SMT.sh dalle versioni precedenti di SMT non è in grado di gestire i client SMT 12. Se
si applicano regolarmente patch software sul server SMT, è sempre possibile trovare la versione
più recente di clientSetup4SMT.sh in /repo/tools/clientSetup4SMT.sh .
Qualora l'upgrade del computer a una versione successiva di SUSE Linux Enterprise Server ri-
sultasse impossibile, annullare la registrazione del computer dal server SMT come descritto in
Procedura 3.1. Riavviare quindi il processo di upgrade.

PROCEDURA 3.1: ANNULLAMENTO DELLA REGISTRAZIONE DI UN CLIENT SUSE LINUX ENTERPRISE DA UN SERVER
SMT

     1. Eseguire il login sul computer client.

20                                               Chiusura dei guest delle macchine virtuali   SLES 15 SP1
2. Il passaggio seguente dipende dal sistema operativo del client:

             Per SUSE Linux Enterprise 11, eseguire i seguenti comandi:

              tux > sudo suse_register -E
              tux > sudo rm -f /etc/SUSEConnect
              tux > sudo rm -rf /etc/zypp/credentials.d/*
              tux > sudo rm -rf /etc/zypp/repos.d/*
              tux > sudo rm -f /etc/zypp/services.d/*
              tux > sudo rm -f /var/cache/SuseRegister/*
              tux > sudo rm -f /etc/suseRegister*
              tux > sudo rm -f /var/cache/SuseRegister/lastzmdconfig.cache
              tux > sudo rm -f /etc/zmd/deviceid
              tux > sudo rm -f /etc/zmd/secret

             Per SUSE Linux Enterprise 12, eseguire i seguenti comandi:

              tux > sudo SUSEConnect --de-register
              tux > sudo SUSEConnect --cleanup
              tux > sudo rm -f /etc/SUSEConnect
              tux > sudo rm -rf /etc/zypp/credentials.d/*
              tux > sudo rm -rf /etc/zypp/repos.d/*
              tux > sudo rm -f /etc/zypp/services.d/*

     3. Eseguire il login al server SMT.

     4. Verificare che l'annullamento della registrazione del client sia stato completato visualiz-
        zando l'elenco di tutte le registrazioni client:

         tux > sudo smt-list-registrations

     5. Se il nome host del client risulta ancora nell'output del comando, ottenere l' ID univoco
        dalla prima colonna (nell'elenco potrebbero essere presenti più ID per il client).

     6. Eliminare la registrazione per il client specificato:

         tux > sudo smt-delete-registration -g UNIQUE_ID

     7. Se nell'elenco risultano più ID per il client, ripetere il passaggio indicato sopra per ciascun
        ID univoco.

     8. Verificare che l'annullamento della registrazione del client sia completato eseguendo:

         tux > sudo smt-list-registrations

21                                           Regolazione della configurazione del client SMT   SLES 15 SP1
3.8 Spazio su disco
I programmi tendono a crescere da una versione all'altra. Quindi, prima di effettuare un ag-
giornamento, controllare lo spazio disponibile nella partizione. Se si teme di esaurire lo spazio
su disco, eseguire il backup dei dati prima di incrementare lo spazio disponibile, ad esempio
ridimensionando le partizioni. Non esiste una regola generale in merito allo spazio che deve
essere disponibile in ogni partizione. I requisiti di spazio dipendono dal particolare profilo di
partizionamento e dal software selezionato.

        Nota: verifica automatica della disponibilità di spazio sufficiente
        in YaST
        Durante la procedura di aggiornamento YaST controlla la quantità di spazio su disco
        disponibile su disco e visualizza un avviso se vi è la possibilità che l'installazione superi
        tale valore. In questo caso, l'aggiornamento potrebbe rendere inutilizzabile il sistema. È
        possibile ignorare l'avviso e continuare con l'aggiornamento solo se si sa esattamente cosa
        si sta facendo (sulla base dei test eseguiti in precedenza).

3.8.1      Verifica dello spazio su disco nei file system diversi da Btrfs
Per visualizzare lo spazio disponibile su disco, utilizzare il comando df . Come nell'Esempio 3.1,
«Visualizzare l'elenco con il comando df -h», la partizione radice è /dev/sda3 (montata come / ).

ESEMPIO 3.1: VISUALIZZARE L'ELENCO CON IL COMANDO df -h

Filesystem        Size   Used Avail Use% Mounted on
/dev/sda3          74G    22G    53G   29% /
tmpfs             506M      0   506M    0% /dev/shm
/dev/sda5         116G   5.8G   111G    5% /home
/dev/sda1          44G     4G    40G    9% /data

22                                                                     Spazio su disco    SLES 15 SP1
3.8.2     Verifica dello spazio su disco nei file system Btrfs
Se si utilizza Btrfs come file system radice nel computer in uso, assicurarsi di disporre di spazio
sufficiente. Nel caso peggiore, per un upgrade è necessaria la stessa quantità di spazio su disco
del file system radice attuale (senza /.snapshot ) per un nuovo snapshot. Per visualizzare lo
spazio su disco disponibile, usare il comando:

root # df -h /

Verificare lo spazio disponibile anche su tutte le altre partizioni montate. Sono stati comprovati
i seguenti consigli:

     Per tutti i file system, incluso Btrfs, è necessario spazio su disco sufficiente a effettuare il
     download e installare RPM di grandi dimensioni. Lo spazio degli RPM precedenti viene
     liberato solo dopo l'installazione di nuovi RPM.

     Per il file system Btrfs con snapshot, è necessaria almeno la stessa quantità di spazio su
     disco richiesta per l'installazione corrente. È consigliabile avere a disposizione il doppio
     dello spazio occupato dall'installazione corrente.
     Se lo spazio libero non è sufficiente, provare a eliminare gli snapshot precedenti con il
     comando snapper :

      root # snapper list
      root # snapper delete NUMBER

     Questa soluzione tuttavia potrebbe non funzionare in tutti i casi. Prima della migrazione,
     la maggior parte degli snapshot occupa una quantità ridotta di spazio.

3.9 Upgrade di un server SMT (Subscription
Management Tool)
Per un server sul quale è in esecuzione un SMT, è necessaria una procedura di upgrade speciale.
Fare riferimento al Libro «Repository Mirroring Tool Guide», Capitolo 2 «Migrate from SMT to RMT» nella
Repository Management Tool Guide (in lingua inglese).

23                                         Verifica dello spazio su disco nei file system Btrfs   SLES 15 SP1
3.10 Disabilitazione temporanea del supporto di più
versioni del kernel
SUSE Linux Enterprise Server consente l'installazione di più versioni del kernel, abilitando le im-
postazioni corrispondenti in /etc/zypp/zypp.conf . Per eseguire l'upgrade di un Service Pack,
il supporto di tale funzione deve essere temporaneamente disabilitato e può essere nuovamente
abilitato al termine dell'aggiornamento. Per disabilitare il supporto di più versioni, trasformare
in commento le righe corrispondenti in /etc/zypp/zypp.conf . Il risultato deve assomigliare
a quello riportato di seguito:

#multiversion = provides:multiversion(kernel)
#multiversion.kernels = latest,running

Per riattivare la funzione al termine dell'aggiornamento, rimuovere i segni di commento. Per
ulteriori informazioni sul supporto di più versioni, vedere Libro «Guida alla distribuzione», Capi-
tolo 19 «Installazione di più versioni del kernel», Sezione 19.1 «Abilitazione e configurazione del supporto
multiversione».

3.11 Upgrade su IBM Z
Per l'upgrade di un'installazione SUSE Linux Enterprise su IBM Z necessario il parametro del
kernel Upgrade=1 , ad esempio tramite parmfile. Vedere Sezione 5.4, «Parmfile - Automazione della
configurazione del sistema».

3.12 IBM POWER: avvio di un server X
In SLES 12 per IBM POWER, per default il display manager è configurato in modo che non venga
avviato un server X locale. In SLES 12 SP1 tale impostazione è stata invertita e ora il display
manager avvia un server X.
Per evitare problemi durante l'upgrade, l'impostazione di SUSE Linux Enterprise Server non
viene modificata automaticamente. Affinché il display manager avvii un server X dopo l'up-
grade, modificare come segue l'impostazione DISPLAYMANAGER_STARTS_XSERVER in /etc/sy-
sconfig/displaymanager :

DISPLAYMANAGER_STARTS_XSERVER="yes"

24                          Disabilitazione temporanea del supporto di più versioni del kernel   SLES 15 SP1
4 Upgrade offline

In questo capito viene illustrato come eseguire l'upgrade di un'installazione SUSE Li-
nux Enterprise esistente con YaST avviato da un supporto di installazione. Ad esem-
pio, il programma di installazione di YaST può essere avviato da un DVD, in rete o
dal disco rigido sul quale risiede il sistema.

4.1 Panoramica concettuale
Prima di eseguire l'upgrade del sistema, leggere la Capitolo 3, Preparazione dell'upgrade.
Per eseguire l'upgrade del sistema, effettuare l'avvio da un'origine di installazione, con la stessa
procedura che si utilizzerebbe per una nuova installazione. Tuttavia quando viene visualizzata
la schermata di avvio, è necessario selezionare Esegui l'upgrade (anziché Installazione). È possibile
avviare l'upgrade da:

       Supporti rimovibili. Tra questi supporti sono inclusi CD, DVD o dispositivi di memorizza-
       zione di massa USB. Per ulteriori informazioni, consultare la Sezione 4.2, «Avvio dell'upgrade
       dal supporto di installazione».

       Risorsa di rete. È possibile eseguire l'avvio dal supporto locale, quindi selezionare il ri-
       spettivo tipo di installazione di rete, oppure è possibile eseguire l'avvio via PXE. Per ulte-
       riori informazioni, consultare la Sezione 4.3, «Avvio dell'upgrade dall'origine di rete».

4.2 Avvio dell'upgrade dal supporto di installazione
Di seguito è descritta la procedura di avvio da un DVD, ma è possibile utilizzare anche un altro
supporto di installazione locale come un'immagine ISO in un dispositivo di memorizzazione
di massa USB. Il supporto e il metodo di avvio da selezionare dipendono dall'architettura del
sistema e dalla presenza del BIOS tradizionale o dello UEFI nel computer.

PROCEDURA 4.1: UPGRADE MANUALE A SUSE LINUX ENTERPRISE SERVER 15 SP1

     1. Selezionare e preparare un supporto di avvio, vedere Libro «Guida alla distribuzione».

     2. Inserire il DVD del programma di installazione di SUSE Linux Enterprise Server 15 SP1
       e avviare il computer. Viene visualizzata la schermata Benvenuti, seguita dalla schermata
       di avvio.

25                                                                 Panoramica concettuale      SLES 15 SP1
3. Facoltativo: per forzare l'installazione dei pacchetti solo da DVD non da altre origini del-
       la rete da parte del programma di installazione, aggiungere l'opzione di avvio media_u-
       pgrade=1 .

     4. Avviare il sistema selezionando Upgrade nel menu di avvio.

     5. Continuare con il processo di upgrade come descritto nella Sezione 4.5, «Upgrade di SUSE
       Linux Enterprise».

4.3 Avvio dell'upgrade dall'origine di rete
Per avviare un upgrade da un'origine di installazione di rete, verificare che siano soddisfatti i
seguenti requisiti:

REQUISITI PER L'UPGRADE DA UN'ORIGINE DI INSTALLAZIONE DI RETE

Origine di installazione di rete
       L'impostazione dell'origine dell'installazione di rete è configurata in base al Libro «Guida
       alla distribuzione», Capitolo 14 «Configurazione di un'origine di installazione di rete».

Connessione e servizi di rete
       Sia il server di installazione sia il computer di destinazione devono essere dotati di una
       connessione di rete funzionante. I servizi di rete obbligatori sono:

             DNS (Domain Name Service)

             DHCP (necessario solo per l'avvio tramite PXE, l'IP può essere impostato manualmen-
             te durante la configurazione)

             OpenSLP (facoltativo)

Supporto di avvio
       Un DVD di SUSE Linux Enterprise avviabile, un'immagine ISO o un'installazione PXE fun-
       zionante. Per i dettagli sull'avvio tramite PXE, vedere Libro «Guida alla distribuzione», Capi-
       tolo 15 «Preparazione dell'ambiente di avvio della rete», Sezione 15.4 «Preparazione del sistema di
       destinazione per l'avvio PXE». Per informazioni più approfondite sull'avvio dell'upgrade da un
       server remoto, fare riferimento al Libro «Guida alla distribuzione», Capitolo 11 «Installazione
       remota».

26                                                      Avvio dell'upgrade dall'origine di rete    SLES 15 SP1
4.3.1 Upgrade manuale tramite l'origine di installazione di rete -
Avvio da DVD
Questa procedura descrive l'esempio di avvio da un DVD, ma è possibile utilizzare anche un altro
supporto di installazione locale come un'immagine ISO in un dispositivo di memorizzazione di
massa USB. Il modo in cui si seleziona il metodo di avvio e si avvia il sistema dal supporto
dipende dall'architettura di sistema e dalla presenza nel computer di un BIOS tradizionale o di
uno UEFI. Per informazioni dettagliate, vedere i collegamenti di seguito.

     1. Inserire il DVD del programma di installazione di SUSE Linux Enterprise Server 15 SP1
        e avviare il computer. Viene visualizzata la schermata Benvenuti, seguita dalla schermata
        di avvio.

     2. Selezionare il tipo di origine di installazione di rete che si desidera utilizzare (FTP, HTTP,
        NFS, SMB o SLP). Generalmente è possibile effettuare questa scelta premendo                   F4   ma,
        se il computer è dotato di UEFI anziché di un BIOS tradizionale, potrebbe essere necessa-
        rio modificare i parametri di avvio manualmente. Per ulteriori dettagli, consultare Libro
        «Guida alla distribuzione», Capitolo 7 «Parametri di avvio» e Libro «Guida alla distribuzione»,
        Capitolo 8 «Procedura di installazione».

     3. Continuare con il processo di upgrade come descritto nella Sezione 4.5, «Upgrade di SUSE
        Linux Enterprise».

4.3.2 Upgrade manuale tramite l'origine di installazione di rete -
Avvio tramite PXE
Per effettuare un upgrade da un'origine di installazione di rete utilizzando Avvio PXE, procedere
come descritto di seguito:

     1. Modificare la configurazione del server DHCP per fornire le informazioni sull'indirizzo
        necessarie per l'avvio via PXE. Per informazioni, vedere la Libro «Guida alla distribuzione»,
        Capitolo 15 «Preparazione dell'ambiente di avvio della rete», Sezione 15.1 «Configurazione di un
        server DHCP».

     2. Impostare il server TFTP in modo che conservi l'immagine di avvio necessaria per l'avvio
        via PXE. A tal fine, utilizzare il DVD del programma di installazione per SUSE Linux En-
        terprise Server 15 SP1 o seguire le istruzioni riportate in Libro «Guida alla distribuzione»,
        Capitolo 15 «Preparazione dell'ambiente di avvio della rete», Sezione 15.2 «Configurazione di un
        server TFTP».

27                      Upgrade manuale tramite l'origine di installazione di rete - Avvio da DVD   SLES 15 SP1
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