GUIDA ALL'INDICIZZAZIONE DI GOOGLE - Lorenzo Pederiva di

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GUIDA ALL’INDICIZZAZIONE DI GOOGLE

                                       di

                             Lorenzo Pederiva

     WDesigner Copyright © 2013. Lorenzo Pederiva. Tutti i diritti riservati.   1
In questa guida vi parlerò di tutto quell’insieme di tecniche per ottenere una presenza significativa nel motore di ricerca più utilizzato:
Google.

Nel sito wdesigner.it potrete trovare questa guida suddivisa in 5 parti per rendere la lettura meno pesante.

L’algoritmo utilizzato da Google per indicizzare i siti web nel suo motore di ricerca è in continua evoluzione, perciò se mai ci fosse qual-
cosa da integrare o avessi dimenticato qualcosa contattemi !

Ok, cominciamo :

- FATTORI PER IL DOMINIO :
      ETA’ DEL DOMINIO : non è un fattore fondamentale, ma sicuramente incide

      PAROLA CHIAVE COME PRIMA PAROLA NEL DOMINIO : la prima parola nel nome del dominio rappresenta il target per il sito in
       questione e avvantaggia il sito che la presenta rispetto a quello che non la possiede o la posiziona in altre posizioni all’interno del dominio.
       Esempio : keiwordabc.com otterrà un maggior punteggio rispetto a abckeiword.com

      PAROLE CHIAVE NEL SOTTODOMINIO : anche le parole chiave nel sottodominio conferiscono un punteggio ulteriore.

      STORIA DEL DOMINIO : un dominio con titolarità dubbie o sospette porta Google ad oscurarne alcuni link che puntano al sito.

      DOMINIO CON CORRISPONDENZA ESATTA : il nome del dominio deve corrispondere il più possibile al contenuto del sito.

      PUBBLICO VS PRIVATO WHOIS : un profilo privato su Whois può portare Google a pensare che abbiate qualcosa da nascondere e di con-
       seguenza penalizzarvi. Per ulteriori info sul servizio di Whois vi consiglio di cliccare qui.

      SPAMMER : se sarete classificati come tali subirete delle penalizzazioni.

      ESTENSIONI DI DOMINIO : avere una estensione di dominio per esempio come .it o come .en può aiutare il vostro site rank in quel specifi-
       co paese ( in questo caso Italia e Inghilterra ) ma lo limita al rank globale.

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- FATTORI PER IL SITE-LEVEL :
    PAGINA DI CONTATTO : il vostro sito deve contenere un ammontare sufficiente di informazioni per il contatto con l’amministratore del sito.

    FIDUCIA DEL SITO, TRUSTRANK : è un valore rappresentato dal numero di link provenienti da siti autorevoli.

    ARCHITETTURA DEL SITO : una struttura ben organizzata del sito aiuta Google ad organizzare e indicizzare i contenuti.

    AGGIORNAMENTI DEL SITO : quanto più spesso il sito viene aggiornato e meglio si presenta agli occhi di Google.

    NUMERO DI PAGINE : un numero consistente di pagine è un indice di valore per il vostro sito.

    PRESENZA DELLA SITEMAP : per Sitemap si intende un file xml, nel quale vengono fornite ai motori di ricerca informazioni riguardanti il
     proprio sito. I dati presenti nella Sitemap possono essere: url del sito, data dell’ultima modifica e la frequenza di aggiornamento. La presenza
     di questo file aiuta l’indicizzazione.

    TEMPO ONLINE : se per qualche ragione il sito rimane offline per troppo tempo, questo verrà penalizzato.

    LUOGO DEL SERVER : influenza il ranking rispetto alle varie regioni geografiche.

    TERMINI DEL SERVIZIO e PAGINA PRIVACY : sono due pagine che aiutano Google a capire se svolgiamo un lavoro degno di Internet.

    BARRA DI NAVIGAZIONE “BREADCRUMB” : un “breadcrumb” ( navigazione a briciole di pane ) è una lista di link in linea in cima o in fon-
     do della pagina che permette ad un visitatore di tornare indietro verso la sezione precedente o verso la home page.

    OTTIMIZZAZIONE MOBILE : avere un sito che si adatta a tutti i dispositivi ormai è un requisito fondamentale per i siti di nuova generazione.

    YOUTUBE : i video di Youtube hanno senza dubbio un trattamento preferenziale nelle Serp.

    USABILITA’ DEL SITO : questo fattore viene analizzato monitorando l’esperienza degli utenti all’interno del sito.

    GOOGLE ANALYTICS E WEBMASTER TOOLS : avere questi due programmi installati, favorisce Google ad interagire con vostro sito.

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Eccoci alla seconda parte della guida : parleremo dei fattori che influenzano il Page Level. Che cos’è il Page Level ?

Il Page Level rappresenta il punteggio assegnato da Google ad una singola pagina del tuo sito e si compone secondo i fattori elencati
qui sotto.

- FATTORI PER IL PAGE LEVEL :
      PAROLA CHIAVE NEL TITOLO : il titolo della pagina è il secondo fattore in termine di importanza dopo il contenuto.

      COME INIZIA IL TITOLO : i titoli che iniziano con la parola chiave, hanno più valore rispetto a quelli che le hanno in altre posizioni.

      PAROLE CHIAVE NEL TAG DESCRIPTION : il meta tag description di una pagina fornisce a Google ed altri motori di ricerca un sommario
       dell”argomento della pagina. Il meta tag descrption di una pagina può contenere una o due frasi oppure un piccolo paragrafo.

      PAROLE CHIAVE NELL’H1 : in html con h1 si identifica il titolo principale della pagina.

      FREQUENZA DELLA PAROLA CHIAVE : se la parola chiave viene usata più volte all’interno del sito, indirizza Google verso una direzione
       precisa e favorevole.

      LUNGHEZZA DEL CONTENUTO : avere un contenuto con più parole e più approfondito è da preferire rispetto ad uno corto e superficiale.
       Questo aspetto è strettamente legato anche alle Serp.

      DENSITA’ DI PAROLE CHIAVE : una buona presenza di parole chiave all’interno del sito aiuta Google a definire il sito sotto un argomento
       specifico.

      VELOCITA’ DI CARICAMENTO DELLA PAGINA HTML : sia Google che Bing usano i dati della velocità del caricamento della pagina per
       assegnare il punteggio.

      CONTENUTI DUPLICATI : contenuti duplicati all’interno dello stesso sito ha un’influenza negativa sul punteggio delle pagine.

      REL=CANONICAL : l’uso di questo tag aiuta Google a non considerare i contenuti duplicati. Riporto qui di seguito la definizione di pagina
       canonica per Google : “Una pagina canonica è la versione preferita di una serie di pagine con contenuti molto simili.”

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   CARICAMENTO PAGINA VIA CHROME : Google monitorizza la velocità delle pagine anche attraverso gli utenti di Chrome.

   OTTIMIZZAZIONE DELL’IMMAGINE : le immagini possono trasmetter a Google delle informazioni importanti attraverso il nome del file, il
    testo alt ( cioè il testo che vine visualizzato nel caso che il browser non riuscisse a caricare l’immagine ) , il titolo, la descrizione e la didasca-
    lia.

   DATA DEI CONTENUTI : Google favorisce i contenuti caricati recentemente. Spesso infatti la data dell’articolo vine evidenziata nelle Serp.

   AGGIORNAMENTO DELLE PAGINE : l’aggiornamento delle pagine è un buon fattore per i motori di ricerca.

   PROMINENZA PAROLE CHIAVE : avere la parola chiave compresa tra le prime 100 parole del contenuto, ne aumenta il valore.

   PAROLE CHIAVE IN H2 E H3 : i tag h2 e h3 sono tag riservati ai sottotitoli, che possono essere impiegati successivamente al tag h1.

   ORDINE DELLE PAROLE CHIAVE : mettere prima le parole chiave più importanti e successivamente quelle meno, comunica a Google una
    certa gerarchia di interesse all’interno del nostro sito.

   LINK IN USCITA : anche se non ufficialmente ancora confermato da Google, molti Seo importanti sostengono che linkare pagine importanti
    e celebri nei nostri contenuti possa aiutare l’indicizzazione.

   LINK IN USCITA COERENTI : naturalmente i link che puntano all’esterno del nostro sito, hanno senso se sono ben contestualizzati
    all’interno del nostro sito.

   GRAMMATICA E ORTOGRAFIA : un uso corretto di grammatica e ortografia, conferisce maggiore valore al contenuto.

   CONTENUTI SUPPLEMENTARI UTILI : un altro indice che contribuisce ad alzare il punteggio di qualità .

   NUMERO DI LINK INTERNI : il numero di link interni che puntano ad una pagina, la fanno risaltare rispetto alle altre.

   QUALITA’ DEI LINK INTERNI : link interni da pagine con un ottimo Page Level, hanno effetti rafforzanti per le altre pagine.

   BROKEN LINK : troppi ” link rotti ” possono essere segnale di un sito abbandonato e poco curato.

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   LINK AFFILIATI : essere proprietari di altri siti per “costruire” link che puntano alla nostra pagina, viene classificato come azione negativa d
    aparte di Google.

   LIVELLO DI LEGGIBILITA’ : non c’è nessun dubbio che Google effettui una stima di questo livello. Questo indice è strettamente legato alla
    qualità del contenuto.

   ERRORI HTML/W3C VALIDATION : troppi errori di codice html possono essere segnale di scarsa qualità del sito.

   AUTORITA’ DEL DOMINIO : una pagina situata in un domino più importante ha più valore rispetto ad una pagina situata in un sito minore.

   LUNGHEZZA URL : un url eccessivamente lungo può penalizzare il punteggio della pagina.

   EDITORE : un account verificato tramite Google Authorship conferisce maggior credibilità al contenuto e conferisce maggior valore alla pagi-
    na..

   CATEGORIA DELLA PAGINA : le pagine suddivise in categorie hanno un valore maggiore rispetto a quelle non .

   COLLABORAZIONI : come descritto da Yoast.com

   PAROLE CHIAVE NEGLI URL : rafforza il punteggio della pagina.

   STRINGA URL : le categorie negli url sono lette da Google e aiutano a conferire una buona struttura al link.

   ELENCHI PUNTATI E NUMERATI : oltre che a rendere più piacevole e scorrevole la lettura, sono ben visti da Google in quanto segno di
    ordine e precisione.

   PRIORITA’ DELLE SITEMAP : caricare i file sitemap.xml influisce positivamente sul Page Level.

   LINK ESTERNI : come sopra descritto, la loro presenza può aumentare il valore della nostra pagina, ma un eccessivo utilizzo di questa
    tecnica può riservare dei svantaggi. Da usare con moderazione.

   ETA’ DELLA PAGINA : Google apprezza i contenuti nuovi o regolarmente aggiornati.

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   LAYOUT USER FRIENDLY : il documento delle linee guida di Google, da importanza alla scelta di un layout facile ed intuitivo.

   DOMINIO “PARCHEGGIATO” : un dominio che viene trascurato, perde di valore nel tempo.

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Nella terza parte della guida all’indicizzazione di Google, parleremo principalmente di link.

Vedremo infatti quali sono i fattori che Google prende in considerazione per valutare la qualità del nostro sito analizzando i link in
entrata ed in uscita.

Pronti per conoscere anche questo aspetto ? Si comincia !

- FATTORI LINK :
      ETA’ DEL DOMINIO DEI LINK : più datato è il dominio da cui partono o da cui arrivano i link e più valore avranno quest’ultimi.

      N° DI PAGINE DA CUI RICEVI LINK

      N° DI DOMINI DA CUI RICEVI LINK : questo è uno dei fattori più importanti. Più siti diversi decidono di linkare il vostro sito, e più il vostro
       sito acquisirà valore.

      LINK PROVENIENTI DA .EDU o .GOV : i link provenienti da organozzazioni no-profit ( .edu ) o da siti governativi ( .gov ) hanno un discreto
       valore.

      IL PAGE RANK DA CUI PROVENGONO I LINK : per analizzare questo punto, vi sottopongo un esempio : una pagina di PageRank 3 linkata
       da una pagina di PageRank 2 vale meno di una pagina di PageRank2 linkata da una PageRank 8.

      LINK DA COMPETITORS : ricevere link da siti che occupano le nostre stesse Serp assume molto valore.

      CONDIVISIONE SOCIAL : l’ammontare delle condivisioni dai social network aumenta il valore dei link.

      LINK DA “BRUTTI QUARTIERI” : ricevere link da siti con contenuti consideerati sgradevoli da Google penalizza le vostre pagine.

      LINK ALL’HOME PAGE : se ricevete un link che punta alla vostra home page , quest’ultimo conferisce un’importanza particolare al sito.

      LINK SPONSORIZZATI : parole come ” sponsor “, ” link partner ” oppure ” link sponsorizzati ” può diminuire il valore del vostro sito.

      LINK CONTESTUALIZZATI : link che si trovano all’interno di cintenuti interessanti hanno più valore rispetto a link che si trovano su pagine
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vuote o su lunghi elenchi di altri link.

   ECCESSIVI REINDIRIZZAMENTI : potrebbero danneggiare il vostro sito.

   LINK ” ANCORA “ : gli ancoraggi all’interno del sito di una pagina sono ben valutati da Google.

   ATTRIBUTO TITLE : l’attributo title ( parole che compaiono quando si posiziona il cursore sopra il link ) in un link è ben visto dai motori di ri-
    cerca.

   POSIZIONE DEL LINK : In genere un link posizionato nel contenuto centrale della pagina ha più valore di un altro posizionato nel footer o
    nella sidebar .

   PAROLE CHIAVE NEL TITOLO : Google assegna più valore ai link che provengono da pagine che hanno come titolo delle keyword che
    assomigliano alle nostre.

   VELOCITA’ LINK : link che proveniente da pagine veloci danno maggior spinta nelle Serp.

   LINK WIKIPEDIA : ricevere link da Wikipedia conferisce un piccolo vantaggio in termini di affidabilità al nostro sito.

   CONTORNO LINK : i termini circostanti ai link che puntano alla nostra pagina aiuta Google a classificarci.

   LINK RECIPROCI : se Google verifica che c’è un eccessivo ” scambio di link ” tra siti , penalizzerà entrambi.

   DMOZ : non verificato. L’iscrizione a Dmoz.org potrebbe riservare dei vantaggi.

   FORUM LINK : Google considera ” scarsi ” e di poco valore i link provenienti dai forum.

   LUNGHEZZA DEL CONTENUTO : un link contenuto in una pagina con più di 1000 parole vale di più di un link in una pagina con poche
    parole.

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Nella quarta parte di questa guida, parleremo di come Google prende in considerazione l’interazione utenti e i segnali sociali del
nostro associati al nostro sito. Scopriremo l’importanza di essere social, come avevo già sottolineato in un mio articolo recente.

- INTERAZIONE UTENTI :
      CLICK ATTRAVERSO KEYWORD : se il valore CTR ( percentuale di click rispetto alle visualizzazioni ) acquisito attraverso una parola
       chiave è alto, la pagina riceverà una spinta nelle Serp.

      CLICK KEYWORDS : un alto livello CTR per tutte le parole chiave conferisce una spinta notevole al nostro sito.

      FREQUENZA DI RIMBALZO : la frequenza di rimbalzo è la percentuale di visite che non vanno oltre la pagina iniziale prima di uscire da un
       sito. Utenti che ” rimbalzano ” fuori subito dal nostro sito sono indice di scarsa qualità agli occhi di Google.

      TRAFFICO DIRETTO : è confermato che Google si avvale di Chrome per testare quanto spesso gli utenti puntano direttamente ad un sito
       senza passare per link o campagne pubblicitarie. In questo caso il sito riceverà un ottimo punteggio di qualità.

      TRAFFICO DI RITORNO : le pagine che gli utenti tornano a visitare hanno una spinta nelle Serp.

      N° PAGINE : avere un sito con più pagine e di conseguenza con più contenuti.

      SEGNALIBRO : le pagine vengono salvate tra i preferiti in Chrome vengono riconosciute interessanti da Google.

      N° DI COMMENTI : pagine con un numero elevato di commenti è segno di un ottima interazione utenti e qualità.

      TEMPO NEL SITO : più tempo trascorre l’utente all’interno del sito e più i nostri contenuti saranno valutati più leggibili e di maggior qualità.

- SEGNALI SOCIALI :
      N° DI TWEETS

      AUTORITA’ DEGLI ACCOUNT TWITTER : essere seguito e retwittato da pochi ma importanti account ha maggior valore rispetto a tanti fol-
       lower insignificanti.

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   N° LIKE DI FACEBOOK

   N° CONDIVISIONI FACEBOOK : le condivisioni hanno un valore maggiore rispetto ai like.

   AUTORITA’ DEGLI ACCOUNT FACEBOOK : come per Twitter, anche per qunto riguarda Facebook, hanno maggior valore citazioni da parte
    di account ” importanti ” rispetto ad un grande numero di account di poco conto.

   PIN DI PINTEREST : Pinterest è un social in grande espansione. Non è ancora confermato ma è molto probabile che Google lo prenda in
    considerazione.

   VOTI SUI SITI DI CONDIVISIONE : come per Pinterest, è probabile che google tenga conto delle pubblicazioni e delle votazioni su social
    come Reddit, Stumbleupon e Digg.

   N° DI GOOGLE +1 : anche se Matt Cutts sminuisce un po’ questa voce, i +1 su Google conferiscono valore alle nostre pagine.

   AUTORITA’ ACCOUNT GOOGLE+

   ACCOUNT VERIFICATO ( GOOGLE AUTHORSHIP ) : l’identità verificata conferisce maggior valore ai contenuti perché segnale di
    veridicità.

   RILEVANZA SEGNALE SOCIAL : Google probabilmente prende in considerazione anche i testi ed i contenuti che fanno da contorno ai link
    condivisi nei social.

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Eccoci nell’ultima parte della guida riservata ai fattori che influenzano l’indicizzazione.

Oggi parleremo dei fattori che aumentano il Valore del nostro Brand e delle possibili penalizzazioni che possiamo subire dall’algoritmo
di Google.

Naturalmente accetto ben volentieri revisioni, opinioni e commenti

- VALORE DEL BRAND
      NOME E TESTO ANCORATO : ancore all’interno del sito che puntano al nome del brand è un segnale forte e chiaro per indicare a Google
       che quello è il nome del nostro brand.

      RICERCA BRAND : se un utente durante la ricerca digita direttamente il nome del nostro brand, quest’ultimo assumerà importanza agli
       occhi di Google.

      N° LIKE e CONDIVISIONI DI FACEBOOK

      N° FOLLOWERS e RETWEET

      AGGIORNAMENTO PAGINA LINKEDIN : tenere aggiornata la pagina di Linkedin aggiungendo progetti svolti e allargando i contatti, au-
       menta il valore del nostro Brand.

      LISTA DIPENDENTI LINKEDIN : una lista lunga di dipendenti è segno di importanza e valore del Brand.

      LEGITTIMAZIONE DEGLI ACCOUNT SOCIAL : una pagina con 10000 fan e 2 post viene ha meno valore rispetto ad una pagina con la
       metà dei fan ma con molte interazioni da parte degli utenti.

      N° DI RSS SUBCRIBERS : Gli RSS o meglio i Feed RSS sono una “tecnologia” che rende comodo il tenersi informarsi tramite internet. I
       Subscribers non sono altro che gli utenti che si iscrivono a questo servizio.

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- FATTORI DEL WEB :
      PENALITA’ PANDA : i contenuti di scarsa qualità saranno penalizzati dall’algoritmo Google Panda e di conseguenza meno visibili.

      LINK VERSO ” BRUTTI QUARTIERI “ : i link verso siti scadenti o di scarso interesse comune può penalizzarci.

      REINDIRIZZAMENTI : non sono visti molto bene da Google e provocano una caduta dell’indicizzazione.

      POPUP e PUBBLICITA’ : troppa pubblicità e popup che distraggono l’utente dai contenuti, viene interpretato da Google come segnale di
       scarsa qualità.

      TROPPA OTTIMIZZAZIONE : dobbiamo prestare attenzione a non costruire un sito troppo imbottito di parole chiave o tag inutili perchè po-
       tremmo essere penalizzati.

      NASCONDERE AFFILIAZIONE LINK : state ben distanti dal ” nascondere ” link di affiliazione all’interno del vostro sito.

      CONTENUTI AUTOGENERATI : contenuti di questo genere non sono ben valutati da Google.

      META TAG SPAMMING : se Google si accorge che state aggiungendo parole chiave ai vostri meta tag in modo poco sensato, potrebbe pe-
       nalizzarvi.

      INFLUSSO INNATURALE DAI LINK : un improvviso incremento delle visite da parte di link sospetti potrebbe essere valutato da Google
       come tentativo da parte vostra di aggirare il sistema.

      GROSSA % DI LINK DI SCARSA QUALITA’ : influenza negativamente il nostro lavoro.

      LINK DA STESSO IP : troppi link provenienti da un unico indirizzi IP è interpretato come tentativo di ” link building ” e quindi classificato
       come fattore negativo.

      VENDITA E SCAMBIO LINKS : assolutamente da evitare.

La mia guida termina qui. Spero di esservi stato d’aiuto, a presto e continuate a seguirmi nel blog ! ;)

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