ANALISI CINETICA DELLO SPRINT DI ATLETI AMPUTATI E CONFRONTO CON ATLETI NORMODOTATI
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Knowledge Aided Engineering Manufacturing and Related Technologies ANALISI CINETICA DELLO SPRINT DI ATLETI AMPUTATI E CONFRONTO CON ATLETI NORMODOTATI Ing. Bonacini Dottorato in Disegno e Metodi di sviluppo prodotto- Ref. Prof.Cugini Dip. di Meccanica, Facoltà di Ingegneria, Politecnico di Milano
Schema della presentazione Sezioni: 1. Introduzione allo sprint di atleti normali e amputati 2. Struttura di una protesi da camminare e da correre 3. Acquisizione della corsa 4. Interpretazione dei dati 5. Sviluppi futuri 6. Conclusione Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Lo sprint CHRISTINE ARRON Camp Europea 100m 10,95 s Lo sprint è un tipo di corsa, che si sviluppa su distanze brevi e ad alte velocità. L’obiettivo dello sprint è coprire la distanza (100m –200m) nel minor tempo possibile. POWELL ASAFA Velocità media nel cammino 1.10 - 1.40 m/s World Record 100m Velocità media nello sprint 7 – 10,27 m/s 9,74 s Rieti 9 settembre 2007 Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Lo sprint di atleti amputati transtibiali (sotto il ginocchio) MARLON SHIRLEY (USA) 27 years old cat. T44 unilateral BK Recordman and Gold Medal Athens 2004 100m 11,08s OSCAR PISTORIUS (RSA) 20 years old cat.T43 bilateral BK 10,91 s 100m ,21,68 s 200m (world and gold medal paralymic games Athens 2004) 46,34 s 400m (min Bejing 2008 di 46s) Tab.1 Differenti performances tra atleti normali e atleti amputati Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
La struttura di una protesi di arto inferiore: da camminare Invaso “contenitore” della parte residua arto amputato, realizzato su misura del moncone del paziente dal tecnico ortopedico (Fibra di carbonio e resina da laminazione). Cuffia protegge il moncone da traumi e urti durante la camminata. (Poliuretano, silicone e stirene) Tubolare collegamento invaso-piede (leghe di titanio o fibra di carbonio) Piede accumula e restituisce energia in modo da consentire una camminata confortevole. (fibra di carbonio). Cover rivestimento estetico, in gomma espansa o PVC. Ginocchi meccanici o elettronici nel caso di amputazioni transfemorali Cuffie in silicone e stirene Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
La struttura di una protesi di arto inferiore: da correre Allineamento del piede di Ossur INVASO INVASO Applicazione del piede nel caso Applicazione del piede nel caso di distanza apice moncone- di distanza apice moncone- Protesi da correre con piede Springlite terra inferiore a 25 cm con terra superiore a 25 cm con (Otto Bock) attacco posteriore all’invaso attacco posto sotto l’invaso Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
I piedi per protesi da correre Piedi per soggetti amputati transtibiali Piede Flex Run della Ossur a forma di Piede Cheetah della Ossur “C” per distanze a forma di falce per lunghe transtibiali Piede Flex Sprint della Ossur a Piede Springlite della Otto forma di “L” per amputati Bock con flesso transfemorali Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
I piedi per protesi da correre • Tecnologia del settore aeronautico e militare. • Assorbe e accumula energia durante il caricamento del peso sul tallone • Design del tallone- tallone-avampiede consente efficace e graduale rilascio di energia che consente una camminata fluida e senza fatica per l’utente. • Numero di strati e spessore del laminato proporzionali al peso utente e livello di attività fisica MODULAR III: il primo piede utilizzato per correre Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Acquisizione della corsa: definizione del volume di acquisizione ANALISI CINETICA DELLA CORSA DI TRE ATLETI AMPUTATI SOTTO IL GINOCCHIO E DI TRE ATLETI NORMODOTATI TRAMITE IL SISTEMA OPTOELETTRONICO VICON E PEDANE PIEZOELETTRICHE KISTLER. TRE ACQUISIZIONI: Ia presso il palazzetto indoor della Fratellanza di Modena, (24 novembre 2005), IIa presso il Centro di preparazione Olimpica di Formia con analisi cinetica (15-18 dicembre 2005), IIIa presso il palazzetto indoor della Società Osa Saronno con analisi cinetica. (20 gennaio 2006) NELL’ANALISI DELLO SPRINT ALMENO 8 TELECAMERE A INFRAROSSI f= 100-400 HZ. VOLUME DI ACQUISIZIONE: VOLUME ALL’INTERNO DEL QUALE IL SOFTWARE PROCEDE ALLA CATTURA DEL SEGNALE RIFLESSO DAI MARKER. L'AREA DI PERFORMANCE O AREA DI CATTURA È LUNGA 12M E LARGA 5 M. L'ALTEZZA MASSIMA COPERTA È DI 2 METRI ED È SCELTA IN FUNZIONE DELL'ALTEZZA DEGLI ATLETI. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Misurazione dei parametri antropometrici Determinazione punto di repere per Diametro ginocchio misurare lunghezza gamba Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Markerizzazione dei soggetti: Kadaba, protocolllo utilizzato I punti di repere anatomici sugli arti inferiori: 1. Bacino (RASI, LASI, LPSI, RPSI) Dx e sn spine iliache anteriori e posteriori 1. Gamba (LKNE, LTHI, LANK, LTIB) Epicondilo femorale, 1/3 della coscia, malleolo esterno, 1/3 della tibia 1. Piede (LTOE, LHEE) secondo metatarso e calcagno Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Adattamenti alla protesi del protocollo Kadaba Per posizionare i marker sulla protesi viene adottato l’accorgimento di Bucley con l’atleta amputato sulle punte dei piedi: Marker sull’invaso in corrispondenza dell’epicondilo femorale e dell’appoggio sottorotuleo sei markers sul piede: tallone virtuale, malleolo virtuale, punta, secondo metatarso, 1/3 della gamba virtuale sull’attacco a “T” e 1/3 della gamba virtuale sul piede. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Limiti biomeccanici della protesi Meccanici Minor efficienza e quindi minor risposta elastica del piede protesico in fibra di carbonio rispetto ad un piede sano: infatti i piedi da corsa hanno una efficienza (rapporto fra potenza assorbita e potenza rilasciata) di circa l’80%% rispetto al 241% di un piede umano con una attiva ed efficace plantarflessione. L’angolo di flessione del ginocchio dell’arto protesizzato dipende dalla lunghezza del moncone e quindi dalla tipologia di invaso utilizzata: le invasature senza presa sui condili femorali, a forma di cono, realizzate per monconi tibiali di almeno 15 cm, consentono la completa flessione del ginocchio, nella fase di calciata dietro il gluteo. Per monconi più corti la flessione del ginocchio è inferiore di 20-30°. Ortopedici L’efficienza della protesi dipende da un corretto allineamento del piede rispetto all’invaso e dalla corretta scelta della classe del piede (lo spessore identifica la rigidezza del piede). Energetici L’assorbimento di energia da parte del moncone e della cuffia in materiale polimerico all’interno dell’invaso. Muscolari L’eventuale presenza di una contrazione isometrica da parte dei muscoli residui del moncone; Quando il piede meccanico della protesi tocca il terreno, la muscolatura dell’anca dal lato della protesi deve avanzare in modo compensare una forza contraria alla direzione di avanzamento, ricevuta dal terreno: infatti la forza di reazione è anteriore rispetto alle articolazioni di anca e ginocchio; per questo motivo l’articolazione dell’anca dal lato della protesi compie un lavoro di due o tre volte superiore rispetto al lato dell’arto sano in modo da aiutare il corpo nell’avanzamento e in modo da compensare l’ assenza della plantarflessione propulsiva del piede meccanico. Tecnico-atletici Nel caso di atleti principianti sono dovuti ad un utilizzo poco efficace della protesi e un recupero/potenziamento muscolare non efficace. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Le acquisizioni della corsa Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Parametri spazio-temporali: asimmetria arto sano-protesi • Larghezza della falcata : l’amputato allarga la corsa rispetto al normodotato, per ricercare un maggior equilibrio e per ragioni morfologiche del moncone (nei casi di monconi prossimali è evidente la postura leggermente ad “X” della protesi). •Lunghezza della falcata inferiore ai soggetti normali per i limiti funzionali legati alla protesi: limitata flessione di ginocchio e anca e assenza di plantarflessione alla caviglia. • Durata fase d’appoggio sull’arto sano, l’amputato rimane un tempo più lungo sull’arto sano per effettuare tutte le correzioni d’equilibrio dovute all’utilizzo di protesi. • Cadenza e velocità dello sprint sono inferiori per i limiti funzionali legati alla protesi Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Le differenti fasi dello sprint Initial contact Mid Stance Toe off Mid Swing Initial contact anca e ginocchio istante in cui il piede si dopo la massima il ginocchio si estende e CoG nella posizione più avanzano rispetto alla stacca dal terreno flessione del ginocchio in si prepara al nuovo bassa, anca flessa e caviglia, inizia la fase calciata dietro, la coscia contatto con il terreno ginocchio quasi propulsiva raggiunge la posizione completamente esteso, orizzontale caviglia dorsiflessa (a martello) Nel cammino la fase di stance è circa il 60%, nel running il 30% e nello sprint il 20%. La principale caratteristica dello sprint è la mancanza del double support in funzione del double swing e il contatto a terra a partire dall’avampiede invece che dal tallone. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Le convenzioni degli angoli delle articolazioni ZERO di RIFERIMENTO: coscia e tibia allineate e perpendicolari durante la fase di appoggio al terreno. CAVIGLIA se ruota verso l’alto formando un angolo positivo è dorsiflessa, ruotando verso il basso è plantarflessa GINOCCHIO in condizione di completa estensione è pari a 0, ogni sua variazione positiva denota la flessione del ginocchio; sul piano orizzontale si considera positiva la rotazione verso l’interno e negativa la rotazione verso l’esterno;sul piano frontale positiva la adduzione e quindi il varismo, negativo il valgismo ANCA l’angolo formato dalla coscia rispetto alla verticale è positivo e indica flessione dell’anca durante la fase di spinta, se negativo indica l’estensione; sul piano frontale viene considerato positivo l’angolo di avvicinamento della coscia rispetto alla verticale in fase di adduzione, negativo in fase di abduzione; sul piano orizzontale consideriamo positiva l’intrarotazione e negativa l’extrarotazione PELVIS per quanto riguarda il bacino vengono attribuiti valori positivi all’obliquity sul piano frontale nel caso di rotazione verso l’alto, al tilt sul piano sagittale nel caso di basculamento verso il basso, alla rotation nel caso di intrarotazione. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Analisi dei dati: bacino ------ arto sano ------ arto con protesi Gli angoli del bacino sono gli unici calcolati rispetto ad un riferimento assoluto, mentre tutti gli altri sono angoli relativi ossia calcolati rispetto ad altre articolazioni. •Il Range of Motion del Pelvic Tilt è proporzionale al consumo energetico, infatti durante la corsa l’atleta normodotato conserva una postura costante con il tronco leggermente inclinato in avanti. Gli atleti protesizzati presentano un ROM di circa 25, mentre la media degli atleti normali presenta un ROM di 10. • Per quanto riguarda il grafico dell’obliquity il bacino si abbassa in maniera accentuata dal lato della protesi durante la fase di stance presentando un picco minimo in fase di caricamento del piede che si comporta come una molla. Rispetto all’arto protesizzato, il bacino nella fase di swing presenta una andamento accentuato di arretramento del tronco dovuto ad una scarsa flessione dell’anca e del ginocchio. •Durante la fase di stance, sul piano orizzontale, il bacino presenta una intrarotazione che compensa l’adbuzione dell’anca in modo da consentire l’avanzamento durante lo sprint, mentre presenta una scarsa extrarotazione durante lo swing rispetto alla norma. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini •
Analisi dei dati: anca ------ arto sano ------ arto con protesi Nel piano sagittale l’arto sano presenta un anticipo nel raggiungimento della massima flessione dovuta ad una strategia di compensazione (dovuta al vincolo invaso). L’anca dell’arto amputato evidenzia una estensione prossima allo zero, minore rispetto ai normodotati (60°) in corrispondenza del toe-off e un valore minore del picco di flessione durante la fase di swing (circa 10-20° meno dei normali) dovuta ai limiti biomeccanici della protesi. Nel piano frontale durante la fase di contatto al terreno, l’anca dell’arto amputato va, contrariamente alla normalità in abduzione, per compensare l’intrarotazione del ginocchio e nel piano orizzontale compensa l’abduzione del ginocchio con una extrarotazione. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Analisi dei dati: ginocchio ------ arto sano ------ arto con protesi Il ginocchio dell’arto sano evidenzia un andamento sinusoidale nella norma, con la sola eccezione di un lieve anticipo nel raggiungimento del picco di massima della flessione (140°) dovuto ad un meccanismo di compensazione dell’arto protesizzato: l’invaso della protesi non consente una flessione del ginocchio superiore a 110° e per questo motivo il ginocchio dell’arto sano deve ruotare più velocemente. Il ginocchio dell’arto amputato non presenta l’andamento discendente in estensione dell’arto sano durante la fase di stance per il fatto che l’allineamento tra invaso e piede conserva sempre una certa flessione di circa 30°. Il comportamento del ginocchio dell’arto sano sul piano orizzontale è nella norma. Differentemente il ginocchio dell’arto amputato presenta una intra-rotazione costante dovuta al scarsa lunghezza e alla morfologia del moncone. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Analisi dei dati: caviglia ------ arto sano ------ arto con protesi La rotazione della caviglia dell’arto sano rientra nella norma. Il grafico dell’angolo della caviglia del piede meccanico presenta un tratto iniziale durante la fase di appoggio con una minore dorsiflessione dovuta alla forma e all’elasticità del piede meccanico, un tratto quasi orizzontale durante la fase di volo dovuto al mantenimento dell’angolo fissato dal profilo del piede. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Confronto tra i tre atleti amputati Le differenze fra i tre amputati per quanto riguarda anca, ginocchio e caviglia, sono all’interno del 10% max, ad eccezione di dei grafici del bacino che presentano una maggiore dispersione. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Forze scaricate al terreno GROUND REACTION FORCE 330 Piede sano 280 % BW 230 Piede Springlite Kgf 180 130 80 Piede Cheetah 30 -20 01 6 10 11 20 16 30 21 40 26 50 31 60 36 70 41 80 46 90 51 100 56 FASE DI STANCE FASE DI STANCE CONFRONTO DELLE FORZE SCARICATE AL ASSENZA DI UN PICCO MASSIMO DELLA CURVA DELLA FZ, TERRENO DA UNO STESSO ATLETA CON CURVA PIÙ AMPIA E PIÙ BASSA INDICE DI UNA MINOR DIFFERENTI PIEDI EFFICIENZA DI CORSA. ASIMMETRIA NELLE SPINTE PROPULSIVE DEI DUE ARTI 1 ARTO SANO (3234 N); DURANTE LA CORSA. 0,7 SPRINGLITE (2254 N); 2600-3500 N normalità 0,6 CHEETAH (1960 N) 2500- 3200 N arto sano amputati 2400-2550 N arto con protesi Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Componente negativa della Forza in direzione di avanzamento FASE DI CARICAMENTO: • FLESSIONE PIEDE • ABBASSAMENTO E ARRETRAMENTO VERTICE CURVA POSTERIORE DEL PIEDE (marker corrispondente al tallone virtuale) A CAUSA DELLA GEOMETRIA DEL PIEDE E ROTAZIONE CONGIUNGENTE PUNTO DI CONTATTO AL SUOLO-TALLONE DI 5° IN SENSO ORARIO. • GENERAZIONE UNA COMPONENTE DELLA FORZA NEGATIVA, CONTRARIA ALLA DIREZIONE DI AVANZAMENTO. (2/3 lavoro muscolare muscolatura anca) COMPONENTE NEGATIVA CESSA QUANDO LA PERPENDICOLARE AL PUNTO DI CONTATTO PASSA PER CIR GINOCCHIO Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Progettazione di un nuovo piede • ELIMINARE LA COMPONENTE NEGATIVA IN DIREZIONE DI AVANZAMENTO (GRAZIE AD UNA NUOVA MORFOLOGIA E UNA DIFFERENTE RIGIDEZZA DEI TRATTI DEL PIEDE) • MORFOLOGIA DEL PIEDE DEVE CONSENTIRE UNA MAGGIORE PLANTARFLESSIONE (40° atleti normodotati) • RISPOSTA ELASTICA E QUINDI PICCO DI MASSIMO DELLE FORZE Fz/Fx IN CORRISPONDENZA DEL MID STANCE • FUNZIONALITA’ DEL PIEDE SIMILE AL TENDINE D’ACHILLE (responsabile del 90% dell’efficienza della gamba) • ALLINEAMENTO PIEDE-INVASO PER SCARICARE UNA MAGGIOR FORZA AL TERRENO (FINE ASIMMETRIE TRA ARTI) • LARGHEZZA SEZIONE TRASVERSALE SUFFICIENTE DA GARANTIRE UN MAGGIOR EQUILIBRIO Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Obiettivi e Sviluppi futuri OBIETTIVO: FORNITURA DEI PIEDI AGLI ATLETI ITALIANI PER PECHINO 2008 Possibili sviluppi futuri: • Analisi dello stacco nel salto in lungo • Testare un campione più ampio di atleti • Definire un protocollo di testing con il Comitato Paralimpico, per il monitoraggio dell’allenamento e della preparazione degli atleti di interesse nazionale in differenti periodi dell’anno Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Pubblicazioni 17 Ingegraf2005 e XV ADM SivigliaPoster Tools and methods to optimize lower limb prosthesis design 1-3 giugno 2005 (Bertetti,Bonacini,Colombo,Magrassi) - IST-SPIEE Three Dimensional Image Capture and Applications VI Reverse engineering and rapid prototyping techniques to innovate prosthesis socket design 15-19 gen2006 in California (Bertetti,Bonacini,Colombo,Magrassi) - ART ABILITATION 18-20 settembre 2006 Esbjerg Danimarca Innovative implementation in socket design: testing and validation product (Bertetti,Bonacini,Colombo,Corradini,Cugini,Magrassi) - 5THCONGRESS OF BIOMECHANICS 29 luglio-4 Agosto 2006 Monaco Biomechanics of sprinting amputees athletes (Bertetti,Bonacini,Cugini) - XXIV INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON BIOMECHANICS IN SPORTSJuly 14 -18, 2006 Salzburg -Kinematics of sprinting: comparison between normal and amputeesathletes (Bertetti,Bonacini,Cugini,Zanetti) Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Pubblicazioni correlate Novacek The Biomechanics of Running Gait and Posture 7 (1998)77-95 · A.J. Harrison, J. Coghlan: A comparison of torque- velocity- power characteristics of maximal knee extension in sprint and endurance trained athletes · Amelia Ferro, Alicia Rivera, A kinematic study of the sprint events at the 1999 world championships in athletics in sevilla · Yuichi Haneda, Michiyoshi Changes in running velocity and kinetics of the lower limb joints in 100 m sprint running · John G. Buckley,” Sprint Kinematics of Athletes With Lower-Limb Amputations,” Arch Phys Med Rehabil 1999;80:501-508. · D. Pailler ,P. Sautreuil , J.-B. Piera , M. Genty , H. Goujon ” Evolution in prostheses for sprinters with lower-limb amputation,” Annales de réadaptation et de médecine physique 47 (2004) 374–381 · John G. Buckley Biomechanical adaptations of transtibial amputee sprinting in athletes using dedicated prostheses · Czernieck, j. m.; Gitter, A. G. Insights into amputee running: A muscle work analysis. American Journal of Physical Medicine and Rehabilitation, Baltimore, v.71, p.209-218, 1992. · Czerniecki, j. m.; Gitter, a. j.; Beck, j. c. Energy transfer mechanisms as a compensatory strategy in below knee amputee runners. Journal of Biomechanics, New York, v.29, n.6, p.717-722, 1996. · Michael R. Menard, D. Duncan Murray, “Subjective and Objective Analysis of an Energy-Storing Prosthetic Foot “ · Sreesha S. Rao, Lara A. Boyd, Sara J. Mulroy,”Segment Velocities in Normal and Transtibial Amputees: Prosthetic Design Implications” IEEE Transaction on Rehabilitation Engineering Vol6,June 1998 219 · Thomas Schmalz , Siegmar Blumentritt , Rolf Jarasch,” Energy expenditure and biomechanical characteristics of lower limb amputee gait: The influence of prosthetic alignment and different prosthetic components”, Gait and Posture 16 (2002) 255_/263 · H. Amy Tsai, R. Lee Kirby, Donald A. MacLeod, Monette M. Graham, “ Aided Gait of People With Lower-Limb Amputations: Comparison of 4-Footed and 2-Wheeled Walkers”, Arch PhysMed Rehabil 2003;84:584-91 · Mark D. Geil, PhD Energy Loss and Stiffness Properties of Dynamic Elastic Response Prosthetic Feet Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
Pubblicazioni correlate Enoka, r. m.; Miller, d. i.; Burgess, M. D. Below-knee amputee running gait. American Journal of Physical Medicine, Baltimore, v.61, n.2, p.66-84, 1982. · Fergason, j.r.; Boone, D.A. Custom design in lower limb prosthetics for athletic activity. Physical Medicine and Rehabilitation Clinics of North America, Philadelphia, v.11, n.3, p.684-699, 2000. · Miller, d.i. Resultant lower extremity joint moments in below-knee amputees during running stance. Journal of Biomechanics, New York, v.20, n.5, p.529-541,1987. · Postema, K.; Hermens, H.J.; De vries, J.; Koopman, H.F.J.M.; Eisma, W.H. Energy storage and release of prosthetic feet Part 1: biomechanical analysis relatede to user benefits. Prosthetics and Orthotics International, v.21, n.1, p.17-27, 1997a. · Energy storage and release of prosthetic feet Part 2: subjective ratings of 2 energy storing and 2 conventional feet, user choice of foot and deciding factor. Prosthetics and Orthotics International, v.21, n.1, p.28-34, 1997b. · Prince, f.; allard, p.; therrien, r.g.; mcfadyen, B.J. Running gait impulse asymmetries in below-knee amputees. Prosthetics and Orthotics International, v.16, n.1, p.19-24,1992. · Sin, s.w.; chow, d.h.k.; cheng, j.c.y. A new alignment jig for quantification and prescription of three-dimensional alignment for the patellar-tendon-bearing trans-tibial prosthesis. Prosthetics and Orthotics International, v.23, n.3, p.225-230, 1999. · Wing, d.c.; hittenberger, D.A. Energy-storing prosthetic feet. Archives of Physical Medicine and Rehabilitation, Chicago, v.70, n.4, p.330-335, 1989. · Winter, d.a.; sienko, s.e. Biomechanics of below-knee amputee gait. Journal of Biomechanics, New York, v.21, n.5, p.361-367, 1988. Zahedi, m.s.; spence w.d.; solomonidis, s.e.; paul J.P. Alignment of lower-limb protheses. Journal of Rehabilitation Research & Development, Baltomore, v.23, p.2-19, 1986. Analisi cinetica dello sprint di atleti amputati Ing.Bonacini
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