GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...

Pagina creata da Claudia Marchi
 
CONTINUA A LEGGERE
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
GRAVIDANZE
  E NASCITE
     SENZA
  VIOLENZA
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
Indice
                                                         1. Il progetto Gravidanze e Nascite senza violenza                                Pag. 4
                                                         2. Localizzazione e durata                                                        Pag. 6
                                                         3. I partner                                                                      Pag. 8
                  REPORT DEL PROGETTO
                                                         4. La violenza perinatale                                                         Pag. 10
 GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA                         4.1 Il problema individuato                                                   Pag. 10
                                                             4.2 L’incidenza                                                               Pag. 14
Progetto per la prevenzione e il contrasto delle forme       4.3 Le sfide del progetto                                                     Pag. 18
          di violenza domestica perinatale.              5. Finalità e obiettivi perseguiti                                                Pag. 22
                                                         6. Fasi e azioni                                                                  Pag. 24
                                                             6.1 I Fase: Attività iniziali                                                 Pag. 25
          ideato e realizzato dall’Associazione                     6.1.1 Organizzazione operativa                                         Pag. 25
                                                                    6.1.2 Costituzione del Tavolo di lavoro                                Pag. 25
                                                                    6.1.3 Elaborazione di materiali informativi                            Pag. 26
                                                                    6.1.4 Mappatura delle risorse presenti sul territorio                  Pag. 28
                                                             6.2 I Fase: Formazione                                                        Pag. 29
                        in sinergia con                             6.2.1 Formazione iniziale                                              Pag. 29
                                                                    6.2.2 Formazione in itinere                                            Pag. 30
                                                             6.3 I Fase: Sperimentazione                                                   Pag. 33
                                                                    6.3.1 Elaborazione di strumenti e procedure per la sperimentazione     Pag. 33
                                                                    6.3.2 Realizzazione delle attività di screening                        Pag. 37
                                                                    6.3.3 Offerta di percorsi di sostegno alla maternità                   Pag. 41
                                                             6.4 II Fase: Diffusione                                                       Pag. 44
                                                                    6.4.1 Costruzione di una piattaforma on-line                           Pag. 44
                                                                    6.4.2 Elaborazione e diffusione dei risultati del progetto             Pag. 44
                     con il contributo di                7. Risultati ottenuti                                                             Pag. 46
                                                             7.1 I risultati della formazione                                              Pag. 47
                                                             7.2 I risultati della sperimentazione                                         Pag. 53
  FONDO DI BENEFICENZA ED OPERE                              7.3 I risultati della diffusione                                              Pag. 76
  DI CARATTERE SOCIALE E CULTURALE
                                                             7.4 L’impatto del progetto                                                    Pag. 77
                                                         8. Testimonianze                                                                  Pag. 80
                                                         9. Conclusioni                                                                    Pag. 94
                                                         10. Il Melograno                                                                  Pag. 96
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
1                                                       1. Gravidanze e nascite senza violenza

                                                                                         fenomeno, che per la sua specificità       a promuovere spazi di confronto e di

                                         IL PROGETTO
                                                                                          e per le sue caratteristiche richiede     scambio tra operatori ed enti che a
                                                                                          strumenti altrettanto specifici di in-    vario titolo sono coinvolti nell’impe-

                                         GRAVIDANZE
                                                                                          tercettazione e di prevenzione/riso-      gno a combattere quella che il WHO
                                                                                          luzione dei danni provocati.              definisce una pesante “piaga sociale”.

                                             E NASCITE                                      Il progetto ha inteso accendere un

                                      SENZA VIOLENZA
                                                                                         riflettore sulla problematica e con-
                                                                                         tribuire al processo, ormai in atto da
                                                                                         anni, di sensibilizzazione e formazio-
                                                                                         ne degli operatori sociali e sanitari
                                                                                         sul tema della violenza di genere, ac-
                                                                                         crescendone in particolare le com-
                                                                                         petenze necessarie per riconoscere
                                                                                         e contrastare efficacemente quella
                                                                                         esercitata nel periodo perinatale.
                                                                                            Si è operato su due direttrici: la

    I
                                                                                         prima ha riguardato lo studio e la
          l progetto si colloca all’interno   con vissuti o problematiche che si ri-     sperimentazione di specifiche meto-
          della grave tematica della vio-     attivano e si complicano durante l’at-     dologie e strumenti per individuare
          lenza di genere, focalizzando-      tesa di un figlio.                         precocemente donne in gravidanza
          ne un particolare e specifico           Pur avendo gravi ripercussioni sul-    su cui è o è stata esercitata violenza,
    aspetto: la violenza subita in varie       la salute delle madri e dei bambini, la   per offrire loro un percorso integrato
    forme (fisica, sessuale, psicologica,      violenza legata al periodo perinatale     di supporto e protezione; la seconda
    economica) da una donna durante la         è ancora poco studiata e sottostima-      ha riguardato la sensibilizzazione sul-
    gravidanza e nei primi periodi dopo        ta in Italia, diversamente da altri pa-   la tematica, attraverso la realizzazione
    la nascita del bambino oppure in pe-       esi occidentali, dove da anni è stata     di una piattaforma on-line, finalizzata
    riodi precedenti della propria vita        attivata un’attenta sorveglianza del      a diffondere i risultati del progetto e

4                                                                                                                                                                            5
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
2                                                                                                        2. Localizzazione e durata

                                                                                     negli ospedali della capitale1,2.
                                                                                        In particolare per quanto riguarda
                                                                                     le due strutture ospedaliere partner

                                      LOCALIZZAZIONE
                                                                                     del progetto, il Report di Salute Lazio
                                                                                     rileva che nel 2018 vi sono stati 1.202

                                            E DURATA
                                                                                     parti al S.Giovanni, di cui il 35% da
                                                                                     donne straniere, e 3.969 al Policlinico
                                                                                     Casilino, di cui il 26% da donne stra-
                                                                                     niere.
                                                                                        La scelta del territorio dove è stata
                                                                                     effettuata la sperimentazione si col-
                                                                                     lega anche al fatto che il Lazio è una
                                                                                     delle regioni con i più alti tassi di vio-
                                                                                     lenza contro le donne, è al secondo
                                                                                     posto per numero di femminicidi con-
                                                                                     sumati e presenta un indice di rischio
                                                                                     significativamente superiore al valore

    I
                                                                                     medio nazionale, pari a 5,3 femmini-
           l progetto è stato realizzato a       Roma è il comune italiano con il    cidi in famiglia per milione di donne
           Roma da novembre 2018 a no-        numero di nascite in assoluto più      (3,7 in Italia). Triste primato anche
           vembre 2020. Era stata previ-      alto in Italia: nel 2018 sono nati     per la provincia di Roma che ha il più
           sta una durata di 18 mesi, che     21.078 bambini, di cui il 25% circa    alto numero dei femminicidi familiari,
    non è stato possibile rispettare a cau-   da madri straniere. A Roma, inol-      seguita da Milano e da Firenze3,4.
    sa delle interruzioni delle attività in   tre, partorisce un elevato numero
    seguito alla sopraggiunta pandemia        di donne non residenti nel comu-
    da Covid19 e all’osservanza delle mi-     ne (circa 11.000 l’anno), portando
    sure ministeriali decretate per conte-    così a più di 32.000 l’anno il nume-     I.STAT 2018
                                                                                     1
                                                                                     2
                                                                                       Salute Lazio, Le nascite nel Lazio – Anno 2018, Regione Lazio, giugno 2019
    nerla.                                    ro totale dei parti che avvengono        Istat, La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia, Istituto Nazionale di Statistica, Roma, 2015
                                                                                     3
                                                                                     4
                                                                                       EU.R.E.S. III Rapporto su Caratteristiche, dinamiche e profili di rischio del femminicidio in Italia, Roma, novembre 2015

6                                                                                                                                                                                                                  7
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
3                                                                                 3. I partner

                                                                                         nell’attività di formazione iniziale. La   ha partecipato con un’équipe com-
                                                                                         dott.ssa Longo è stata affiancata nel      posta da una psicologa, dott.ssa Elisa
                                                                                         suo ruolo, in particolare per l’attività   betta Perotti, una ginecologa, dott.ssa
                                                                                         di formazione, dalla dott.ssa Anna De      Lucia Bonessio e tre ostetriche, dott.
                                                                                         Santi, sociologa dello stesso Diparti-     ssa Maria Carparelli, dott.ssa Maria
                                                                                         mento.                                     Cristina Griguoli, dott.ssa Maria Car-

                                                        I PARTNER
                                                                                                                                    men Marro, collaborando alle diverse
                                                                                         Azienda Ospedaliera San Giovanni-          azioni del Tavolo di lavoro e attuan-
                                                                                         Addolorata – Roma                          do, in particolare, la sperimentazione
                                                                                         U.O.C. Ostetricia e Ginecologia – Di-      programmata.
                                                                                         rettore: prof. Francesco Maneschi
                                                                                         https://www.hsangiovanni.roma.it/          ASL ROMA 2
                                                                                         Nell’ambito del progetto la struttura      U.O.C. Tutela Salute Donna ed Età

    I
                                                                                         ha partecipato con un’équipe com-          Evolutiva - Area ostetrica – Respon-
           l progetto è stato ideato e rea-    Lanzi, dott.ssa Mariangela Martina,       posta da una ginecologa, dott.ssa Gu-      sabile: dott.ssa Patrizia Proietti
           lizzato dall’Associazione di pro-   dott.ssa Elena Speziale, dott.ssa An-     drun Rudolph, e quattro ostetriche,        https://www.aslroma2.it/
           mozione sociale Il Melograno        namaria Trovato, in sinergia con i se-    dott.ssa Sabrina Antolini, dott.ssa Eli-   Nell’ambito del progetto la struttura
           Centro Informazione Materni-        guenti partner:                           sabetta D’Angelo, dott.ssa Eleonora        ha partecipato con un’équipe com-
    tà e Nascita di Roma, con un un’équi-                                                D’Ercole, dott.ssa Donatella Germoni,      posta da cinque ostetriche che ope-
    pe composta dalla responsabile di          Istituto Superiore di Sanità              collaborando alle diverse azioni del       rano nei Consultori Familiari Pietra-
    progetto, dott.ssa Raffaella Scalisi,      https://www.iss.it/                       Tavolo di lavoro e attuando, in parti-     lata, Monza, Canepiglie, Condottieri,
    due coordinatrici, dott.ssa Federica       Gli accordi formali con l’Istituto Supe   colare, la sperimentazione program-        dott.ssa Filomena Cinquegrana, dott.
    Marini, dott.ssa Silvia Tassini, un’o-     riore di Sanità hanno previsto il coin-   mata.                                      ssa Barbara Collalti, dott.ssa Giusep-
    stetrica, dott.ssa Patrizia Mazza, tre     volgimento della dott.ssa Eloise Lon-                                                pina Malatesta, dott.ssa Maria Luisa
    psicologhe, dott.ssa Francesca Del-        go, antropologa del Dipartimento          Policlinico Casilino - Roma                Piras, dott.ssa Patrizia Proietti, colla-
    la Rocca, dott.ssa Rosa Monachelli,        Neuroscienze e responsabile dell’U-       U.O.C. Ostetricia e Ginecologia - Di-      borando alle diverse azioni del Tavolo
    dott.ssa Luana Panichi, sei operatrici     nità operativa del progetto REVAMP,       rettore: prof. Herbert Valensise           di lavoro e attuando, in particolare, la
    domiciliari, dott.ssa Cristina Covre,      con il ruolo di supervisione scientifi-   https://www.policlinicocasilino.it/        sperimentazione programmata.
    dott.ssa Lisa Di Donato, sig.ra Licia      ca dell’intero progetto e di docenza      Nell’ambito del progetto la struttura

8                                                                                                                                                                               9
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
4                                                                                                              4. La violenza perinatale

                                                                                         quattro sia stata vittima di una forma
                                                                                         di violenza in gravidanza5.
                                                                                            Chi lavora da anni nel campo ha ri-                                           “Il fatto che la donna sia più

                                               LA VIOLENZA
                                                                                         levato con evidenza come la gravidan-                                            vulnerabile, abbia minore au-
                                                                                         za sia, insieme alla separazione non                                             tonomia sia emotiva che fi-

                                                PERINATALE
                                                                                         consensuale, uno dei principali fattori                                          nanziaria, può essere vissuto
                                                                                         che scatenano o incrementano la vio-                                             dal partner come un’opportu-
                                                                                         lenza domestica. L’arrivo di un figlio,                                          nità per stabilire potere e con-
                                                                                         infatti, fa spesso emergere aspetti di-                                          trollo sulla donna.
                                                                                         sfunzionali della coppia, suscitando                                              […] Anche il puerperio rappre-
                                                                                         nel partner vissuti di ambivalenza, ge-                                          senta un momento di particola-
                                                                                         losia, risentimento, delusione, ancor                                            re rischio, in cui è possibile che
                                                                                         più quando sono presenti condizioni                                              ricomincino comportamenti
                                                                                         di vulnerabilità sociale o fragilità psi-                                        violenti cessati in precedenza.
                             4.1 Il problema individuato                                 cologiche. La donna può diventare og-                                            […] Molto raramente si tratta
                                                                                         getto di percosse, lesioni e aggressio-                                          di episodi isolati, il più delle
                                                                                         ni fisiche, ma anche di maltrattamenti                                           volte sono invece aggressio-

     L
                                                                                         psichici, umiliazioni, insulti, derisioni                                        ni che si ripetono almeno due
                e violenze contro le donne       Difficilmente si pensa che ci possa     e svalutazione delle capacità mater-                                             volte nel corso della gravidan-
                e le violenze contro i bam-   essere un legame tra violenza e na-        ne; può essere privata dal partner di                                            za (60%) o anche più spesso
                bini sono da tempo ormai      scita di un figlio, sono considerati due   alcune libertà personali o controllata                                           (15%)”5.
                riconosciute, studiate e      termini molto distanti tra loro ed è       ossessivamente in tutto ciò che fa, ri-
     contrastate, ma quasi sempre in per-     diffuso lo stereotipo secondo il quale     cattata o minacciata di morte.
     corsi separati, manca una specifica      la gravidanza ha una funzione protet-
     attenzione alla violenza che coinvol-    tiva rispetto alla violenza.
     ge contemporaneamente sia la don-           Purtroppo la realtà smentisce
     na che il bambino, durante il periodo    questo luogo comune: si stima che
     perinatale.                              nel mondo almeno una donna su              5
                                                                                             Dubini V., Curiel P., La violenza come fattore di rischio in gravidanza, AOGOI Risveglio Ostetrico anno I - n. 1/2 – 2004

10                                                                                                                                                                                                                       11
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                    4. La violenza perinatale

        Secondo il WHO6 le violenze dome-           di nascita pretermine, morte feta-         Sono fattori scatenanti, perché                                       al dolore, panico e sensazione di per-
     stiche sono la seconda causa di morte          le, ridotto incremento ponderale,       poco controllabili dalla donna, i cam-                                   dere il controllo con conseguenti di-
     in gravidanza, dopo l’emorragia, per           ridotte o tardive cure prenatali,       biamenti corporei della gravidanza,                                      stocie di parto; può avere effetti pa-
     le donne di età compresa tra i 15 e i          maggior rischio di subire, a sua        la vulnerabilità emotiva, le frequenti                                   togeni in gravidanza, può bloccare la
     44 anni e il rischio di essere vittima di      volta, violenza e abuso in età suc-     e invasive visite ostetriche, il dolo-                                   donna nell’affidarsi alle cure medico-
     femminicidio aumenta di ben tre vol-           cessive.                                re del travaglio, l’intensità della fase                                 ostetriche e nell’accettare procedure
     te per le donne che vengono abusate                                                    espulsiva del parto e le manovre che                                     invasive (come le visite vaginali o gli
     durante la gravidanza7. E sono altre-          Gli esiti della violenza non riguar-    si effettuano, l’incontro con i medici,                                  esami ematici) o al contrario può ren-
     sì documentate pesanti ripercussioni        dano solo l’integrità fisica e psicolo-    spesso estranei, che rappresentano                                       dere la donna estremamente dipen-
     sulla salute fisica e psichica della don-   gica della donna o del feto/bambino,       un’autorità istituzionale, la responsa-                                  dente, insicura e incapace di prende-
     na, del feto e del neonato, che ren-        ma anche lo strutturarsi della relazio-    bilità del prendersi cura di un neona-                                   re decisioni anche dopo la nascita del
     dono una “gravidanza violenta” a tutti      ne genitoriale, poiché viene minato il     to completamente dipendente.                                             bambino; può interferire negativa-
     gli effetti una “gravidanza a rischio”8:    processo di costruzione di un valido                                                                                mente nell’allattamento, può accen-
                                                 legame di attaccamento, lo sviluppo          La memoria della violenza così riat-                                   tuare sentimenti ambivalenti verso il
     • nella madre: maggior incidenza            delle competenze materne, quali la         tivata nelle donne ‘sopravvissute’ può                                   bambino o sentimenti di depressio-
       di iperemesi gravidica, algie pel-        sensibilità e la capacità di rispondere    avere gravi effetti10,11: può indurre al                                 ne, può ostacolare lo sviluppo delle
       viche, infezioni del tratto urina-        in modo sintonico alle richieste del       momento del parto possibili stati dis-                                   competenze materne e l’avvio di una
       rio, rottura d’utero, distacco di         bambino, la capacità di offrire un con-    sociativi e flashback, reazioni intense                                  relazione di attaccamento sicuro.
       placenta, aborto, corionamnio-            tenimento sicuro.
       tite, preeclampsia, esacerbazio-             Vi è, inoltre, un ulteriore aspetto,
       ne di malattie croniche (diabete,         ancora poco considerato: alcuni stu-
       ipertensione), ansia, attacchi di         di9 hanno evidenziato come episodi
       panico, depressione, disturbi del         di violenza e di abuso sessuale subiti
       sonno e dell’alimentazione, di-           in passato, soprattutto nell’infanzia      6
                                                                                              World Health Organization, World Report on violence and health 2002
                                                                                            7
                                                                                              Mac Farlane J, Campbell JC, Watson K. Intimate partner stalking and femicide: urgent implications for women’s safety. Obstetrics
       sturbo post-raumatico da stress,          e nell’adolescenza e non sufficiente-        and Gynecology, 2002, 100(1):27-36.
                                                                                            8
                                                                                              Dubini V., Curiel P., La violenza come fattore di rischio in gravidanza, AOGOI Risveglio Ostetrico anno I - n. 1/2 – 2004
       abuso di fumo, alcool, droghe;            mente elaborati si riattualizzino, più o   9
                                                                                              Simkin P., Klaus P. When survivors give birth CSE, MFT Classic Day Publishing, 2005
                                                                                            10
                                                                                               Grussu,P., Dal Bello, A., Quatraro, R. Salute psicologica perinatale in donne con storie infantili di abuso sessuale, maltrattamento e
                                                 meno coscientemente, in gravidanza            trascuratezza: una rassegna sistematica qualitativa. In Psicologia clinica dello sviluppo, Rivista quadrimestrale. 2/2019, 175-200.
                                                                                            11
                                                                                               Houd S., Maghella P., (a cura di)Emergenze nel parto. Riconoscerle e gestirle in tea. Numeri Primi Editore, 2013
     • nel bambino: aumentata incidenza          o durante il parto.

12                                                                                                                                                                                                                                      13
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                            4. La violenza perinatale

                                                        4.2 L’incidenza                    ogni anno da 6.000 a 25.000 circa gra-
                                                                                           vidanze gravate da questo fattore di
                                                                                           rischio.

                                                                                              I dati sono sicuramente sottosti-
                                                                                           mati perché gli ostacoli che rendono
                                                                                           difficile la rilevazione della violenza di
        In Italia non sono molti gli studi in-   gravidanze, secondo altri tra 3,9% e      genere sono ancora più evidenti per
     torno a questo tema. L’Istat nell’ulti-     8,7%13. In ogni caso non c’è una gran     quanto riguarda la violenza perinata-
     ma indagine sulla violenza12, ha rile-      differenza tra paesi industrializzati e   le, come ha segnalato il Progetto RE-
     vato un 11,8% di donne che ha subìto        non, per il fatto univocamente rico-      SPONSE17:
     violenze dal partner anche quando           nosciuto che la violenza sulle donne è
     era in gravidanza (10,2% nel 2006) e        presente in forma endemica in tutti i     a) c’è una maggiore riluttanza delle
     tra queste “la situazione più comune        paesi del mondo e coinvolge trasver-      donne in gravidanza a denunciare il
     è che l’intensità della violenza, duran-    salmente tutti gli strati sociali14.      partner per:
     te la gravidanza, è rimasta costante                                                  • vergogna, senso di colpa e la sen-
     (57,7%), per il 23,7% è diminuita, per         Considerando che in Italia avven-         sazione di essere parzialmente re-
     l’11,3% è aumentata e per il 5,9% è         gono circa 460.000 nascite l’anno15          sponsabile della violenza;
     iniziata.”                                  e che circa il 30% delle gravidanze si    • paura di rappresaglie da parte del
        Ma è un dato limitato. Non si è in       interrompe spontaneamente o vo-              perpetratore, anche sul bambino;
     grado di conoscere la percentuale           lontariamente16, si può desumere          • paura di perdere il sostentamento
     di violenza perinatale sul totale del-      che il numero complessivo di donne           economico;
     le gravidanze. È possibile effettuare       che iniziano una gravidanza si aggiri
     una stima sulla base degli studi rea-       intorno ai 650.000 l’anno. Pertanto
     lizzati in diversi paesi del mondo, sia     anche riferendosi all’incidenza più       12
                                                                                              ISTAT La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia, Istituto Nazionale di Statistica, Roma, 2015
                                                                                           13
                                                                                              Van Parys A-S, Verhamme A, Temmerman M, Verstraelen H (2014) Intimate Partner Violence and Pregnancy: A Systematic Review
     pur non univoci. Secondo alcuni studi       bassa di violenza perinatale, rilevata       of Interventions. PLoS ONE 9(1)
                                                                                           14
                                                                                              Dubini V., La violenza come fattore di rischio in gravidanza, AOGOI Risveglio Ostetrico anno I - n. 1/2 – 2004
     l’incidenza della violenza in gravidan-     negli studi sopra citati (tra lo 0,9% e   15
                                                                                              Istat Indicatori demografici, Istituto nazionale di statistica, Roma, 2018
                                                                                           16
                                                                                              Istat La salute riproduttiva della donna, Istituto nazionale di statistica, Roma, 2018
     za oscilla tra 0,9% e 20,1% su tutte le     il 3,9%) potrebbero esserci in Italia     17
                                                                                              Progetto di contrasto alla violenza di genere cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Daphne (2016-
                                                                                              2017)

14                                                                                                                                                                                                                           15
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                4. La violenza perinatale

     • mancanza di consapevolezza e di          • paura di attirare l’attenzione sullo       Anche negli studi relativi al mal-                                  sona e come donna, sia una serie di
        capacità di identificare come vio-        stato di immigrazione irregolare o      trattamento infantile si rileva che in                                 aiuti che la sostengano come madre:
        lenti gli atti subiti, soprattutto in     di perdere lo status in seguito alla    Italia la capacità d’intercettazione del                               interventi volti a favorire lo strutturar-
        caso di violenza psicologica o eco-       separazione dal coniuge violento;       maltrattamento cresce con il crescere                                  si di un legame di attaccamento sicu-
        nomica;                                                                           dell’età dei bambini assistiti e c’è una                               ro, interventi di sostegno e valorizza-
     • paura dello stigma e dell’esclusio-      b) gli operatori che vengono a contat-    carenza di interventi preventivi e di                                  zione delle competenze materne, di
       ne sociale da parte della famiglie e     to con donne incinte o in puerperio:      presa in carico precoce “a causa della                                 promozione del contatto pelle a pel-
       della comunità;                          • spesso non conoscono a sufficien-       quale i bambini risultano meno pro-                                    le, principale veicolo di rassicurazione
     • paura dell’isolamento sociale e la          za le cause e le conseguenze della     tetti proprio nella fascia di età più de-                              per il neonato, di supporto all’allatta-
       sensazione di dover affrontare la           violenza perinatale;                   licata, quella dei primi anni di vita18”.                              mento al seno che, oltre ai molteplici
       violenza da sole;                        • possono avere pregiudizi e stereo-                                                                             benefici sulla salute del bambino, co-
     • bassa fiducia in se stesse e bassa          tipi anche legati a esperienze per-       Ed essendo la problematica della                                    stituisce un fattore di protezione nei
       autostima;                                  sonali;                                violenza perinatale poco analizzata                                    riguardi delle forme di maltrattamen-
     • mancanza di opzioni sicure per il        • non hanno strumenti metodolo-           e poco rilevata, risulta ancor più ca-                                 to da parte della madre, in particolar
       figlio e paura di perderne la custo-        gici, protocolli interni e procedure   rente l’offerta di percorsi di protezio-                               modo della trascuratezza19,20.
       dia;                                        specifiche per intercettare il pro-    ne e di sostegno alle donne vittime,
     • mancanza di opzioni realistiche (ad         blema e i bisogni sottostanti;         soprattutto per quanto riguarda la
       es. per risorse finanziarie, alloggio,   • non conoscono spesso i riferimen-       dimensione della maternità. Nel sup-
       lavoro o sicurezza);                        ti precisi dei servizi di supporto a   portare una donna vittima di violenza
     • preoccupazione per non essere               cui inviare le donne;                  nel periodo perinatale infatti è ne-
       creduta;                                 • possono avere incertezze sulla          cessario offrirle sia specifici percor-
     • sensazione di poca privacy duran-           normativa in materia di riservatez-    si per uscire dal contesto violento e
       te gli appuntamenti con i profes-           za e obbligo di segnalazione.          per riparare i danni subiti come per-
       sionisti della salute;
     • barriere linguistiche e culturali af-
                                                                                          18
                                                                                             Terre des Hommes, CISMAI, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (2015) Indagine nazionale sul maltrattamento dei bam-
       frontate da donne migranti appar-                                                     bini e degli adolescenti in Italia https://terredeshommes.it/dnload/Indagine-Maltrattamento-bambini-TDH-Cismai-Garante.pdf
                                                                                          19
                                                                                             Strathearn L., Mamun A., Najman J. M. et al., Does Breastfeeding Protect Against Substantiated Child Abuse and Neglect? A 15
       tenenti a minoranze etniche;                                                          Year Cohort Study in Pediatrics 200-9;123;483-493
                                                                                          20
                                                                                             ACP L’allattamento al seno come fattore di protezione del maltrattamento al bambino in Fin da piccoli, rivista on-line dell’Associa-
                                                                                             zione Culturale Pediatri, settembre-dicembre 2009, Anno I n°3, pag.5

16                                                                                                                                                                                                                                  17
GRAVIDANZE E NASCITE SENZA VIOLENZA - Il Melograno ...
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                     4. La violenza perinatale

                                      4.3 Le sfide del progetto                              attraverso parole, espressioni, movi-
                                                                                             menti, posizioni che la facciano senti-
                                                                                                                                                                      le varie forme di violenza di genere
                                                                                                                                                                      nel periodo perinatale.
                                                                                             re nuovamente senza il controllo sulla                                      Le azioni sono state pensate sulla
                                                                                             situazione che sta vivendo. Spiegare                                     base delle Linee Guida28,29,30,31, che
                                                                                             le procedure, prendere decisioni in-                                     raccomandano di privilegiare:
                                                                                             sieme, non toccare la donna senza                                        • la formazione e la sensibilizzazio-
                                                                                             che abbia dato il suo permesso, inter-                                       ne degli operatori;
        Se è vero che la violenza perinatale     pregresso abuso sessuale è possibile        rompere gli esami clinici di fronte a                                    • il lavoro multidisciplinare e di rete;
     è più difficile da “disvelare”, di contro   interrompere il processo negativo di        segnali di distress, fornire scelte pos-                                 • un’attenzione particolare alla pri-
     la gravidanza rappresenta una grande        trasmissione intergenerazionale del-        sibili, può aiutare la donna a non sen-                                      ma accoglienza, alle modalità con
     opportunità per intercettarla poiché        la violenza e, attraverso un’assisten-      tirsi sopraffatta, ma in controllo della                                     cui la donna viene a contatto con i
     • la quasi totalità delle donne gravi-      za rispettosa in gravidanza e al parto,     situazione23,24,25,26,27.                                                    servizi sanitari;
         de riceve cure perinatali con con-      indurre un processo di riparazione e                                                                                 • l’indicazione di procedure standar-
         tinuità;                                crescita, in cui la donna non si senta         Il presente progetto pertanto è                                           dizzate/protocolli per la rilevazio-
     • è facile che si instauri un rapporto      nuovamente violata22.                       stato elaborato nella consapevolezza                                         ne dei segnali indicatori di violen-
         di fiducia tra la donna e gli opera-       Nel corso della gravidanza e duran-      della grande responsabilità che han-                                         za;
         tori sanitari di riferimento;           te il parto, infatti, i confini del corpo   no gli “operatori della nascita” nel fare                                • l’attivazione di percorsi di soste-
     • è alta la motivazione della donna         femminile vengono necessariamente           emergere, prevenire e contrastare                                            gno personalizzati.
         rispetto all’essere una brava ma-       attraversati e ogni donna ha bisogno
         dre e a proteggere il bambino.          di sentirsi al sicuro e in mani sicure,
                                                 ma ancor di più ne ha bisogno la don-       21
                                                                                                Kitzinger S. Sheila Kitziger’s letter from Europe: silent is collusion, in Birth Issues in perinatal care, Berkeley, Calif. 29 settembre
                                                                                                2002 (3) 207-209
       Non sfruttare questa opportunità          na che ha subito un abuso durante il        22
                                                                                                Seng JS, Sperlich M, Low LK, Ronis DL, Muzik M, Liberzon I. Childhood abuse history, posttraumatic stress disorder, postpartum
                                                                                                mental health, and bonding: a prospective cohort study. J Midwifery Womens Health. 2013 Jan-Feb;58(1):57-68
     e ‘non vedere’ rappresenta una for-         quale si è sentita impotente e senza        23
                                                                                                Houd S. (2013) Emergenze nel parto. Riconoscerle e gestirle in team. Manuale per operatori. Numeri Primi Editore
                                                                                             24
                                                                                                Montgomery, E., Pope, C., Rogers, J. The re-enactment of childhood sexual abuse in maternity care: a qualitative study. BMC
     ma di collusione. “Silent is collusion”     alcun controllo. La chiave indispensa-         Pregnancy Childbirth 15, 194 (2015)
                                                                                             25
                                                                                                LoGiudice JA. A Systematic Literature Review of the Childbearing Cycle as Experienced by Survivors of Sexual Abuse. Nurs Womens
     come afferma Sheila Kitzinger21.            bile per prevenire una ri-traumatiz-           Health. 2017 Dec 2016 – Jan
                                                                                             26
                                                                                                Coles, J., Jones, K. Universal precautions: Perinatal touch and examination after childhood sexual abuse. Birth, 36(3); 2009
                                                 zazione, sia pur involontaria da parte      27
                                                                                                Seng JS, Sparbel KJ, Low LK, Killion C. Abuse-related posttraumatic stress and desired maternity care practices: women’s
                                                                                                perspectives. J Midwifery Womens Health. 2002 Sep-Oct;47(5):360-70
        Inoltre, per quanto riguarda in par-     di chi l’assiste e si prende cura di lei,   28
                                                                                                AOGOI Linee Guida contro la violenza alle donne in http://www.aogoi.it - aogoi@aogoi.it
                                                                                             29
                                                                                                Weiss R. E., Domestic Violence in Pregnancy in http://pregnancy.about.com
     ticolare le donne ‘sopravvissute’ ad un     sta nel non riattivare l’abuso subìto       30
                                                                                                Presidenza del Consiglio dei Ministri Piano strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020
                                                                                             31
                                                                                                NHS (National Institute for Health and Care Excellence) Antenatal care for pregnancy 2008

18                                                                                                                                                                                                                                         19
Gravidanze e Nascite senza violenza                                              4. La violenza perinatale

      Era il mio piccolo segreto, e mi aiutavano tutti a mantenerlo.
      Lui mi teneva ferma e mi prendeva a testate. Mi trascinava per tutta la casa
      tirandomi per i vestiti, per i capelli, pugni, calci, testate, ginocchiate.
      E seguitava a farmi male, male, male… Bevevo…
      Con i bambino era difficile andare avanti così… Li volevo, non li volevo ab-
      bandonare… anche se qualche volta non li volevo per niente.
      … Nessuno di loro, dei dottori mi guardava in faccia.
      Nessuno di loro vedeva niente…
      Chiedetemelo
      Una domanda. Una sola. Io avrei risposto. Io avrei detto tutto.
      Mi ha picchiata. È stato lui. Salvatemi.
      Gli avrei detto tutto. Bastava che mi facessero la domanda giusta.
      Chiedetemelo
      Il dottore non mi guardava mai in faccia… Mi esaminava in vari punti ma
      non mi guardava mai negli occhi. Non mi guardava mai quando parlava.
      Non mi vedeva. Ha bevuto, diceva tra sé. Lo vedevo arricciare il naso, sen-
      tiva l’odore e tirava le conclusioni. Nessuno dei dottori mi ha mai guardata.
      … Come stai?… Chiedetemelo…
      all’ospedale
      per favore, chiedetemelo
      al centro sanitario
      in Chiesa
      chiedetemelo, chiedetemelo, chiedetemelo

      (tratto da Doyle R., La donna che sbatteva nelle porte. Guanda, Milano,
      2000)

20                                                                                                                21
5                                                        5. Finalità e obiettivi perseguiti

                                                                                         • promuovere una maggior con-
                                                                                           sapevolezza nelle donne vittime
                                                                                           rispetto al bisogno inespresso di

                           FINALITÀ E OBIETTIVI
                                                                                           aiuto;
                                                                                         • offrire efficaci percorsi di soste-

                                    PERSEGUITI
                                                                                           gno che garantiscano protezione
                                                                                           rispetto agli esiti negativi della vio-
                                                                                           lenza sulle donne stesse, sui loro
                                                                                           figli e sulla relazione genitoriale.

                                                                                         2. Ampliare l’integrazione e la messa
                                                                                         in rete di operatori, strutture e servizi
                                                                                         che si occupano di violenza e maltrat-
                                                                                         tamento alle donne nel periodo peri-
                                                                                         natale.

     I
            l progetto ha inteso promuove-     Sono stati perseguiti i seguenti obiet-
            re un processo di sensibilizza-    tivi:
            zione sociale a cascata finaliz-   1. Accrescere e rafforzare negli ope-
            zato ad accrescere l’attenzione    ratori del settore materno-infantile la
     sulle diverse forme di violenza peri-     capacità di:
     natale, favorirne l’emersione, preve-     • individuare precocemente le don-
     nire e contrastare i gravi danni che          ne vittime di violenza perinatale
     genera sulla salute fisica e psichica         attraverso specifici strumenti e
     delle donne e dei loro figli.                 metodologie;

22                                                                                                                                                                        23
6                                                                                  6. Fasi e azioni

                                                                                                                            6.1 I FASE: Attività iniziali

                                                 FASI E AZIONI                               6.1.1 Organizzazione operativa               dettaglio le diverse attività da imple-
                                                                                                                                          mentare.
                                                                                                Il Melograno ha provveduto innan-
                                                                                             zitutto a costituire l’équipe interna di     6.1.2 Costituzione del Tavolo di
                                                                                             progetto, individuando i diversi com-        lavoro
                                                                                             ponenti e affidando loro gli incarichi
                                                                                             con i relativi atti amministrativi.             Sono stati organizzati diversi in-
                                                                                                Come in ogni altro progetto realiz-       contri con le figure responsabili delle
                                                                                             zato, è stata messa particolare cura         strutture partner per illustrare il pia-
                                                                                             nella scelta delle operatrici, il cui gra-   no di avvio del progetto e per con-
                                                                                             do di motivazione e di professionalità       cordarne le modalità. A seguito di tali

     I
           l progetto si articola in due fasi:      Le azioni sono state articolate in       è un elemento rilevante per il buon          incontri ciascuna struttura ha indivi-
           una prima fase di lavoro loca-        modo interdipendente tra loro, pia-         esito del progetto.                          duato gli operatori a cui affidare, con
           lizzato territorialmente ed una       nificandole affinché l’output genera-          L’équipe interna è risultata così         le dovute autorizzazioni, l’incarico di
           seconda di diffusione a livello       to dalla prima rappresentasse l’input       composta: una responsabile di pro-           partecipanti al Tavolo di lavoro multi-
     nazionale. Si è scelto infatti di proce-    per la seconda e così via, in un pro-       getto, due coordinatrici, un’ostetrica,      disciplinare previsto dal progetto.
     dere nella direzione di un progressivo      cesso a cascata, al fine di garantire sia   tre psicologhe, sei operatrici domici-          Dopo alcune modifiche iniziali il Ta-
     ampliamento del campo, partendo             l’efficacia interna, e quindi un control-   liari.                                       volo è risultato composto da:
     da una sperimentazione circoscritta         lo puntuale dei processi, sia la solidi-       In diverse riunioni tra la respon-        • 1 ginecologa e 4 ostetriche dell’A-
     per poi divulgarne i risultati a livello    tà del raggiungimento dell’obiettivo        sabile, le coordinatrici e le referenti          zienda Ospedaliera San Giovanni-
     più esteso.                                 finale.                                     dell’I.S.S. sono state definite in detta-        Addolorata;

24                                                                                                                                                                                   25
Gravidanze e Nascite senza violenza

     • 3 ostetriche, 2 ginecologhe e 1 psi-      volantino sui servizi di sostegno alla
       cologa del Policlinico Casilino;          maternità offerti dal Melograno alle
     • 5 ostetriche dei Consultori familia-      donne coinvolte nel progetto.
       ri dell’ASL Roma 2;
     • 1 ostetrica e 3 psicologhe dell’As-          Per la cartolina è stato scelto un for-
       sociazione Il Melograno.                  mato piccolo, facilmente maneggevo-
                                                 le e acquisibile in modo discreto.
       Nel presente Report le figure sud-
     dette vengono di seguito nominate              Ogni struttura ha affisso le locandi-
     come ‘operatrici’.                          ne nei reparti, negli ambulatori e nei
                                                 locali con maggior affluenza di donne
        Al Tavolo hanno partecipato, inol-       in gravidanza (sale d’attesa o di prima
     tre, la responsabile del progetto, le       accoglienza, corridoi centrali, ecc.),
     due coordinatrici interne delle attività    allo scopo di rendere maggiormente
     del progetto e le referenti dell’I.S.S.,    visibile sia l’adesione dell’intera strut-
     con funzioni diversificate di gestione.     tura al progetto, sia i canali di acces-
                                                 so dei percorsi di aiuto. Con lo stes-
     6.1.3 Elaborazione       di   materiali     so scopo nei luoghi di affissione delle
     informativi                                 locandine sono stati anche lasciate
                                                 le cartoline a disposizione di tutte le
        Nello stesso periodo iniziale sono       utenti.
     stati prodotti alcuni materiali informa-
     tivi: una locandina illustrativa del pro-
     getto con gli indirizzi dei Centri anti-
     violenza a cui rivolgersi, una cartolina
     con lo stesso testo della locandina, da
     distribuire a tutte le donne coinvolte
     nelle diverse attività di screening e un

26                                                                                            27
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                                6. Fasi e azioni

     6.1.4 Mappatura delle risorse pre-
     senti sul territorio
                                                specifici offerti da ognuno e dei con-
                                                tatti per attivarli.
                                                                                                                                                    6.2 I FASE: Formazione
        Prima di iniziare la fase di speri-        Il documento è stato distribuito a
     mentazione il Tavolo di lavoro ha ri-      tutte le partecipanti al Tavolo e si è ri-
     tenuto fondamentale l’azione, già          velato un importante strumento per
     prevista nel progetto, di mappatura        la fase di sperimentazione, utile per           L’art.15 della Convenzione di Istan-                                riere che ostacolano l’intercetta-
     dettagliata di tutti i centri, esistenti   facilitare sia il compito delle opera-       bul32 e di conseguenza anche tutti i                                   zione delle donne vittime di vio-
     a Roma e nel Lazio, dedicati alla vio-     trici di screening sia la costruzione di     Piani strategici nazionali sulla violenza                              lenza perinatale;
     lenza di genere (Case rifugio, Centri      concrete reti di supporto per le don-        maschile contro le donne33 indicano                                  • far acquisire la necessaria padro-
     antiviolenza, Sportelli di ascolto), al    ne, come descritto nel paragrafo sui         chiaramente la formazione degli ope-                                   nanza nell’utilizzare gli strumenti
     fine di poter offrire alle donne vittime   risultati.                                   ratori che si occupano in vario modo                                   scelti per la sperimentazione con
     individuate precisi riferimenti per in-                                                 di violenza di genere come attività                                    le procedure individuate.
     traprendere un percorso di uscita dal                                                   basilare per la prevenzione e l’indivi-
     circuito della violenza.                                                                duazione di ogni forma di violenza.                                  6.2.1 Formazione iniziale
        Per tale azione sono state incarica-                                                    Per questo la prima azione del pro-
     te due operatrici del Tavolo apparte-                                                   getto è stata dedicata a formare tutto                                  Con il contributo rilevante dell’I.S.S.
     nenti all’Associazione Il Melograno.                                                    il gruppo delle operatrici allo scopo                                è stato messo a punto un Piano forma-
        A ciascun centro contattato è sta-                                                   di:                                                                  tivo definendo gli obiettivi di ciascuna
     to presentato il progetto, inviata una                                                  • accrescere le loro conoscenze in                                   sessione, il programma con l’artico-
     scheda sintetica e soprattutto defini-                                                      merito alla tematica;                                            lazione dei contenuti e la scelta del-
     te le modalità di collaborazione nella                                                  • elaborare i vissuti che il tema su-                                le metodologie, anche sulla base del
     costruzione di una rete efficace.                                                           scita a livello personale e profes-                              Modello formativo IMPLEMENT sulla
        Questa capillare mappatura ha con-                                                       sionale;                                                         violenza di genere per operatori sani-
     sentito l’elaborazione di un documen-                                                   • facilitare il superamento delle bar-                               tari34.
     to di facile consultazione, contenente
                                                                                             32
                                                                                                Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie generale - n. 153 02.07.2013
     l’elenco dei vari centri, suddivisi per                                                 33
                                                                                                v. Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020 e precedenti in http://www.pariopportunita.gov.
                                                                                                it/contro-la-violenza-sessuale-e-di-genere/
     municipi, con l’indicazione dei servizi                                                 34
                                                                                                http://www.psytel.eu/implement/implement_train_ITA_web.pdf

28                                                                                                                                                                                                                                29
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                           6. Fasi e azioni

       Nei mesi di marzo, aprile a maggio         supervisionare la principale attività       presentante di ciascuna struttura, di          In particolare si sottolinea un aspet-
     2019 si sono svolti 4 incontri per una       di screening avviata nelle strutture        feedback relativi all’andamento della       to importante del lavoro di supervi-
     durata complessiva di 30 ore, in cui si      (v. paragrafo successivo), rafforzare       sperimentazione: osservazioni sinte-        sione svolto rispetto al linguaggio uti-
     sono alternate diverse sessioni di la-       le competenze necessarie a gestire          tiche sullo svolgimento, eventuali cri-     lizzato dalle operatrici coinvolte nella
     voro:                                        le difficoltà di un lavoro complesso        ticità di tipo organizzativo e/o relative   sperimentazione.
     • lezioni frontali sui vari aspetti della    e contenere l’intenso e inevitabile         alle procedure;
        tematica, di approfondimento del-         coinvolgimento emotivo delle singole        2) un secondo momento centrato                 Nelle procedure stabilite per lo
        la letteratura e di presentazione di      operatrici.                                 sull’analisi approfondita di un collo-      Screening 1 (v. paragrafo successivo),
        esperienze realizzate in Italia e in         Per questa attività si è deciso di av-   quio di screening, particolarmente          era stato indicato di applicare lo stru-
        altri paesi europei;                      valersi anche dell’esperienza di due        problematico o significativo, attraver-     mento elaborato, formulando le do-
     • coinvolgimento attivo delle par-           operatrici della Cooperativa sociale        so:                                         mande senza una fredda rigidità, ma
        tecipanti rispetto ai vissuti e alle      Be Free, che dal 2007 gestisce nella        • la presentazione del colloquio da         inserendole in un colloquio fluido e
        problematiche che il tema suscita         Regione Lazio sportelli, centri anti-           parte dell’operatrice che l’ha effet-   con modalità attivanti una relazione
        a livello personale e professionale,      violenza e case rifugio per vittime di          tuato;                                  di fiducia con la donna e la sua dispo-
        con una particolare attenzione ai         violenza e di tratta. Questa collabora-     • la narrazione dettagliata del suo         nibilità ad ‘aprire’ il racconto.
        pregiudizi e agli stereotipi;             zione, rivelatasi da subito molto posi-         svolgimento;                               Ma proprio questa importante ca-
     • presentazione degli strumenti ela-         tiva, ha facilitato anche la costruzione    • l’esposizione degli aspetti emotivi       ratteristica di ‘duttilità’ dello strumen-
        borati per la successiva sperimen-        del percorso di supporto per alcune             suscitati nell’operatrice e le diffi-   to ha reso necessario lavorare a lungo
        tazione;                                  delle donne prese in carico.                    coltà incontrate;                       per ridurre al minimo la discrezionali-
     • simulazioni mirate al rafforzamen-                                                     • simulazione del colloquio, in alcu-       tà dell’operatrice nel linguaggio usato
        to delle capacità di conduzione di           Da giugno 2019 a luglio 2020 si              ni casi;                                e per evitare i rischi di un’eccessiva
        colloqui di screening.                    sono svolti 7 incontri di 4 ore (di cui     • discussione di gruppo guidata dal-        personalizzazione e di una trasforma-
                                                  uno on-line a seguito delle disposizio-         le conduttrici dell’incontro e con-     zione delle finalità dello screening.
     6.2.2 Formazione iniziale                    ni ministeriali legate alla pandemia di         divisione di impressioni, osserva-
                                                  Covid19), strutturati in due parti:             zioni, riflessioni, suggerimenti;          Si è quindi posta un’attenzione par-
       In seguito all’esito dei primi incontri                                                • rilettura da parte dell’operatrice        ticolare alla consapevolezza di ciò che
     svolti si è deciso di attivare incontri di   1) un primo momento centrato sulla              della situazione presentata alla        le parole veicolano oltre il loro signi-
     formazione in itinere, al fine di poter      comunicazione, da parte di una rap-             luce degli spunti offerti dal gruppo.   ficato stretto, in termini di giudizio,

30                                                                                                                                                                                     31
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                 6. Fasi e azioni

     colpevolizzazione, paternalismo, ecc.
     e su come rimanere aderenti al ruolo
                                                                                     6.3 I FASE: Sperimentazione
     ben definito dell’operatrice.

        L’ultimo incontro è stato intera-
     mente dedicato al confronto sull’e-
     sperienza svolta, rileggendo insieme        6.3.1 Elaborazione di strumenti                                    letteratura secondo la quale il perio-
     il percorso fatto in tanti mesi di lavo-    metodologici e procedure per la                                    do perinatale è una delle condizioni
     ro e come era stato vissuto in termini      sperimentazione                                                    in cui è preferibile ed efficace effet-
     personali, di gruppo e di struttura. Il                                                                        tuare ‘screening universali’ rispetto a
     confronto si è svolto prima in piccoli         Il primo lavoro del Tavolo è stato                              ‘indagini mirate su casi singoli’35,36, è
     gruppi e successivamente in plenaria        quello di mettere a punto gli stru-                                stato analizzato un programma dell’A-
     ed è stato stimolato da una traccia         menti, diversificati a seconda dei vari                            zienda AUSL di Modena di contrasto
     scritta con una serie di domande.           contesti, da utilizzare per la rilevazio-                          alla violenza domestica in gravidanza
                                                 ne della violenza perinatale.                                      realizzato nei Consultori familiari dal
                                                    Al fine di ottimizzare tempi e risor-                           2012 e tuttora in atto. Il programma
                                                 se tale compito è stato affidato ad un                             è stato illustrato nei dettagli dalla re-
                                                 piccolo gruppo che nei mesi di febbra-                             sponsabile, dott.ssa Paola Picco, in
                                                 io e marzo 2019 ha lavorato intensa-                               diversi incontri, che hanno permesso
                                                 mente, studiando e approfondendo                                   al gruppo di approfondire sia la docu-
                                                 la conoscenza della letteratura e del-                             mentazione scientifica che ha motiva-
                                                 le sperimentazioni realizzate a livello                            to l’esperienza sia le modalità concre-
                                                 nazionale e internazionale inerenti                                te con cui è stata realizzata, i punti di
                                                 alla tematica del progetto.                                        forza e soprattutto le criticità rilevate
                                                    In particolare, alla luce di un’im-                             nel corso del tempo.
                                                 portante indicazione desunta dalla
                                                35
                                                   WHO (2013), Responding to intimate partner violence and sexual violence against women: WHO Clinical and policy guidelines.
                                                   (WHO 2013)
                                                36
                                                   UNFPA-WAVE, (“Strengthening Health System Responses to Gender-based Violence in Eastern Europe and Central Asia” (2014), p. 67

32                                                                                                                                                                                  33
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                                             6. Fasi e azioni

        Dopo questa prima fase di studio si                                      A questo è stata allegata una sche-                               o disturbi per la riservatezza e l’agio   all’interno di un colloquio con la don-
     è deciso di avviare la sperimentazio-                                    da con l’elenco degli indicatori di                                  della donna (presenza nella stanza        na, anche seguendo un differente or-
     ne di una prima attività di screening                                    sospetto correlati alla violenza do-                                 di altri colleghi, telefono che squil-    dine o utilizzando parole leggermen-
     (di seguito definita Screening 1) se-                                    mestica perinatale, rilevabili nella                                 la, spazio inadeguato, ecc.);             te diverse, in relazione alla narrazione
     condo il modello di Modena.                                              raccolta di dati anagrafici e anam-                              2) applicare lo strumento di screening        della donna;
        È stato messo a punto lo strumen-                                     nestici e nell’osservazione diretta                              elaborato dopo una presentazione              4) chiudere lo screening dando infor-
     to da utilizzare, composto da:                                           durante il colloquio di screening.                               alla donna delle finalità del progetto        mazioni a tutte le donne riguardo alla
                                                                                 Sono state, inoltre, definite detta-                          in atto nella struttura, procedendo           rete dei servizi di supporto disponibili
     - 5 domande dell’Abuse Assessment                                        gliatamente le procedure per appli-                              solo se la donna esprime il proprio           e procedendo con le donne ‘positive’
     Screen37 (nella versione italiana utiliz-                                care lo screening, nonché uno sche-                              consenso;                                     o ‘dubbie’ secondo quanto indicato
     zata nei Consultori di Modena) riguar-                                   ma articolato con le diverse azioni da                           3) formulare le domande di screening          nello ‘schema di azioni da attivare in
     danti l’aver subito, nell’ultimo anno e                                  mettere in atto, a seconda degli esiti.                          non come una rigida intervista, ma            base all’esito dello screening’.
     in gravidanza, violenza fisica, psicolo-                                 Si è deciso di:
     gica o sessuale da parte del partner o                                   1) proporre lo Screening 1 in modo
     di altri familiari;                                                      ‘universale’, ovvero di proporlo, sen-
                                                                              za effettuare una selezione, a tutte
     - 3 domande riguardanti:                                                 le donne incontrate/visitate/assistite
     • l’aver subito abusi sessuali in età                                    da ciascuna operatrice incaricata, nei
        pregressa;                                                            luoghi e nei giorni individuati, rispet-
     • la condivisione con il partner del-                                    tando le seguenti condizioni:
        la scelta di intraprendere la gravi-                                  • la donna deve essere sola;
        danza;                                                                • l’operatrice deve avere il tempo
     • gli eventuali accessi al Pronto Soc-                                       sufficiente per applicare corretta-
        corso nell’ultimo anno.                                                   mente lo screening;
                                                                              • non ci devono essere interferenze

     37
          Basile KC, Hertz MF, Back SE. Intimate Partner Violence and Sexual Violence Victimization Assessment Instruments for Use in
          Healthcare Settings:Version 1. Atlanta (GA): Centers for Disease Control and Prevention, National Center for Injury Prevention and
          Control; 2007.

34                                                                                                                                                                                                                                      35
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                                                 6. Fasi e azioni

         Contemporaneamente l’Associa-                                          Screening 2, è stato sperimentato, in                              6.3.2 Realizzazione delle attività di        parte la scelta iniziale. Si è osserva-
     zione Il Melograno non potendo ap-                                         un secondo momento, anche nel re-                                  screening                                    to, infatti, che la maggior parte delle
     plicare lo Screening 1, per motivi                                         parto di ostetricia dell’Ospedale San                                                                           donne ricoverate in reparto erano in
     strutturali e organizzativi, ha deciso di                                  Giovanni.                                                             Terminata la formazione iniziale e        procinto di partorire o avevano parto-
     effettuare l’attività di screening utiliz-                                    Il Melograno, inoltre, ha deciso di                             considerati i suoi esiti il Tavolo ha av-    rito da uno o due giorni. Erano quindi
     zando una versione lievemente mo-                                          svolgere un’attività di studio in merito                           viato la sperimentazione con le mo-          in una fase speciale e delicatissima di
     dificata dello strumento elaborato,                                        alle caratteristiche degli interventi di                           dalità messe a punto, definendola un         alta concentrazione sull’evento della
     somministrabile in una diversa mo-                                         home visiting38 realizzati, per definire                           primo studio conoscitivo sull’applica-       nascita e ciò rendeva inopportuno e
     dalità, ovvero compilato dalla donna                                       quanto l’intervento di sostegno, svol-                             bilità degli strumenti scelti, prelimi-      poco efficace lo screening, soprattut-
     in forma anonima e restituito in un                                        to con la peculiare metodologia elabo-                             nare ad un eventuale successivo lavo-        to per la parte di rilevazione di abusi
     raccoglitore chiuso. Al questionario è                                     rata e validata da più di 20 anni, pos-                            ro di standardizzazione e validazione.       sessuali pregressi. Le donne in quelle
     stato accluso un foglio di spiegazione                                     sa essere considerato uno strumento                                   A giugno 2019 è iniziata la speri-        condizioni, diversamente dalle donne
     del progetto e delle sue motivazio-                                        facilitante l’emersione della violenza                             mentazione secondo le procedure              ricoverate in reparto per patologie
     ni, nonché i riferimenti (telefonici e                                     domestica perinatale. Per un’esigen-                               stabilite. Ciascuna struttura ha indica-     durante la gravidanza, esprimevano
     di posta elettronica) per poter con-                                       za di semplicità nella descrizione del-                            to le modalità, i luoghi e i giorni in cui   molte resistenze sia a rievocare l’abu-
     tattare un’operatrice a cui richiedere                                     la sperimentazione, quest’attività,                                realizzarla:                                 so subito sia ad accogliere le proposte
     maggiori informazioni o un aiuto spe-                                      avendo la stessa finalità dei due scre-                            1) Il gruppo operativo dell’Azienda          di aiuto per l’elaborazione del trauma
     cifico. Insieme al questionario sono                                       ening precedenti, è stata denominata                               Ospedaliera San Giovanni ha scelto           passato e di sostegno personalizzato
     stati distribuiti anche il volantino del                                   Screening 3, sia pur impropriamente,                               di effettuare lo Screening 1:                nel puerperio.
     progetto e quello dei servizi di sup-                                      non essendo in realtà una vera attivi-                             • nel reparto di ostetricia;                     Si è scelto pertanto di effettuare in
     porto alla maternità a cui accedere.                                       tà di screening.                                                   • nel Pronto Soccorso ostetrico;             reparto lo Screening 2 utilizzando il
     L’utilizzo di tale questionario, definito                                                                                                     • nell’ambulatorio della gravidanza;         questionario autosomministrato ela-
                                                                                                                                                   • nell’ambulatorio della gravidanza          borato dal Melograno, che consenti-
     38
          “L’home visiting è uno strumento operativo per accompagnare e sostenere la genitorialità fragile attraverso la costruzione di                a termine.                               va di rispettare maggiormente la di-
          una relazione di aiuto. I contenuti e i metodi dell’HV secondo i criteri presentati dall’OMS (2006) prevedono un’azione sistematica
          centrata sul sostegno precoce al/ai genitore/i e al loro disagio, soprattutto quello connesso agli intrecci traumatici generati dall’e   Successivamente, negli incontri di           sponibilità della donna di affrontare
          sperienza parentale con le esperienze sfavorevoli subite nella loro infanzia. Si tratta di organizzare visite domiciliari - costruendo
          un’alleanza con i genitori - nei primi mesi di vita del bambino da parte di personale che inizialmente può anche essere sanitario,       monitoraggio effettuati presso la            il tema della violenza subita, consen-
          possibilmente la stessa assistente sanitaria conosciuta in ospedale, per poi essere sostituita da un operatore professionale pre
          parato specificamente per questo servizio. Le ricerche evidenziano come i programmi di HV riducono i rischi di maltrattamento e          struttura, sono emerse alcune cri-           tendole di richiedere un aiuto in un
          promuovono le risorse genitoriali.” in CISMAI (2017) Linee Guida per gli interventi di home visiting nella prevenzione del
          maltrattamento all’infanzia https://cismai.it/download/linee-guida-home-visiting/                                                        ticità che hanno fatto modificare in         secondo momento.

36                                                                                                                                                                                                                                          37
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                 6. Fasi e azioni

     2) Il gruppo operativo del Policlini-      donne frequentanti i diversi corsi, in      Melograno per un supporto nel           vuta, di essere vittime di una o più
     co Casilino ha scelto di effettuare lo     gravidanza e dopo il parto, organizza-      percorso nascita e che hanno rive-      forme di violenza perinatale.
     Screening 1:                               ti presso la sede associativa. La distri-   lato, nel corso dell’assistenza rice-
     • nell’ambulatorio dell’accoglienza        buzione è iniziata ad ottobre 2019 e
        della gravidanza;                       in ciascun incontro in cui è stata ef-
     • nell’ambulatorio del puerperio;          fettuata è stata preceduta da un mo-
     escludendo dalla scelta iniziale l’am-     mento di presentazione della temati-
     bulatorio di patologia ostetrica, il       ca della violenza perinatale, durante
     Pronto soccorso ostetrico e il reparto     il quale le operatrici spiegavano gli
     IVG, per mancanza di spazi adeguati e      obiettivi del progetto, il significato e
     per problemi legati all’organizzazione     le motivazioni delle azioni messe in
     interna.                                   campo e fornivano chiarimenti alle
                                                domande.
     3) La ASL Roma 2 ha scelto di effettua-       Contemporaneamente ha avviato
     re la sperimentazione dello Screening      anche lo Screening 3, individuando
     1 in 4 Consultori familiari (Pietralata,   quante donne erano vittime di vio-
     Condottieri, Canapiglie e Monza), du-      lenza perinatale tra tutte le donne
     rante i colloqui individuali di ingresso   assistite, tra novembre 2018 e luglio
     ai corsi di accompagnamento alla na-       2020, con interventi di home visiting
     scita e di accesso all’Ambulatorio del     in progetti sociali di supporto alla
     puerperio/Spazio allattamento. Tale        maternità fragile, ed evidenziando
     scelta non ha subito modifiche in cor-     tra queste quante avevano rivelato
     so d’opera.                                per la prima volta all’operatrice do-
                                                miciliare la violenza subita e cosa in
     4) L’Associazione Il Melograno ha          particolare avesse favorito tale rive-
     scelto di effettuare lo Screening 2 di-    lazione. Nell’ambito di quest’attività
     stribuendo il questionario autocom-        sono state anche incluse nello stu-
     pilato in forma anonima a tutte le         dio tre donne che si sono rivolte al

38                                                                                                                                                                          39
Gravidanze e Nascite senza violenza                                                                                                                                                             6. Fasi e azioni

        Nel cronogramma di progetto era            È stata stravolta completamente la      6.3.3 Offerta di percorsi di sostegno                                metodologia nel migliorare il rappor-
     stata prevista una durata di 10 mesi       routine e lo stress creato in tutti gli    alla maternità                                                       to tra i nuclei in difficoltà e i servizi,
     per l’attività di sperimentazione, ma la   operatori sanitari nel fronteggiare la                                                                          nel facilitare l’implementazione di
     pandemia di Covid19 ha causato uno         pandemia ha inciso negativamente              Il Melograno ha avviato, con le pro-                              reti sociali protettive e nell’accrescere
     slittamento dei tempi a luglio 2020.       anche nei mesi in cui la sperimenta-       prie operatrici, anche le attività di                                l’integrazione tra le risorse di suppor-
        Per il lockdown le attività di scre-    zione è di nuovo ripresa. Si sono inol-    supporto alla maternità previste nel                                 to disponibili sul territorio.
     ening sono state inevitabilmente so-       tre riaccentuati gli aspetti di medica-    progetto.                                                               Tutto ciò trova ampio riscontro nel-
     spese sia negli Ospedali, fortemente       lizzazione del lavoro ostetrico quando        L’attività più consistente è stata                                la letteratura che riguarda i servizi
     impegnati a fronteggiare l’emergen-        invece con lo screening negli ospedali     quella di home visiting con la speci-                                socio sanitari nell’area materno-in-
     za, sia nei Consultori che hanno do-       era stato aperto proprio uno spazio        fica metodologia messa a punto dal                                   fantile. In particolare una recente ras-
     vuto interrompere ogni attività sa-        oltre la medicalizzazione della nasci-     Melograno in oltre vent’anni di lavoro                               segna di studi39 indica i programmi di
     nitaria non considerata urgente. E         ta.                                        con famiglie fragili nel primo anno di                               visite a domicilio nel puerperio come
     anche quando è terminato il periodo                                                   vita del bambino. Attraverso diverse                                 molto promettenti nel contrastare la
     di lockdown, non è stato possibile ri-        Al tempo stesso la sospensione del-     ricerche realizzate in collaborazione                                violenza domestica in gravidanza e i
     prendere in pieno la sperimentazione       lo screening ha reso le operatrici an-     con l’Università Sapienza di Roma tale                               suoi effetti.
     in tutte le strutture sia perché è stato   cora più consapevoli dell’importanza       metodologia è risultata particolar-                                     Per questo nel presente progetto
     raccomandato di ridurre il più possi-      e dell’utilità di poterlo effettuare con   mente efficace nell’accrescere l’auto-                               si è scelto di dedicare una particolare
     bile il tempo dei colloqui individuali,    le modalità individuate. “Lo scree-        stima, l’empowerment, la sensibilità                                 attenzione all’offerta di questa tipolo-
     sia perché le procedure imposte dai        ning mi è mancato!” hanno detto in         e la capacità delle madri di entrare in                              gia di intervento di sostegno.
     diversi DPCM non consentivano le at-       molte, sottolineando come durante il       rapporto sintonico con il figlio, risor-                                Sono stati realizzati interventi di
     tività di gruppo in presenza e hanno       lockdown si sentissero di nuovo sole,      se fondamentali nel percorso di usci-                                home visiting, per un totale di 520
     comunque ridotto il numero di acces-       non protette e impotenti di fronte al      ta dalla violenza e importanti fattori                               ore, di cui 125 ore per due donne ‘po-
     si delle donne nelle strutture.            tema della violenza, consapevoli del       protettivi rispetto alla trascuratezza e                             sitive’ allo Screening 1, individuate
                                                maggior pericolo che stavano corren-       al maltrattamento infantile. Non solo,                               da operatrici di Consultorio della ASL
        Si è pertanto registrata una forte      do quelle donne costrette a rimanere       è stata validata anche l’efficacia della                             e 395 ore per dieci donne ‘positive’
     penalizzazione di tutta la sperimenta-     sempre in casa con un compagno vio-
     zione, purtroppo proprio quando era        lento.
                                                                                           39
                                                                                                 Van Parys A-S, Verhamme A, Temmerman M, Verstraelen H., Intimate Partner Violence and Pregnancy: A Systematic Review of
     ormai entrata in pieno regime.                                                             Interventions. In PLoS ONE 9(1) (2014)

40                                                                                                                                                                                                                         41
Puoi anche leggere