Grande Giove: Juno è in orbita - ALDAI
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Grande Giove: Juno è in orbita Alla scoperta del più grande pianeta del sistema solare oggetto di studio anche della sonda Juno della Nasa in orbita attorno a Giove dopo un viaggio di 3 miliardi di km lungo ben 5 anni. Relatore: Ing. D. Pezzella Questa sera andiamo qui!
Giove: Raggio: 69’911 km (Terra x 10) Distanza dal Sole: 778.3 M km (45 minuti luce) Massa: 18’99 x 10^24 kg (Terra x 317) Rotazione: 9h 55m Rivoluzione: 11.9 a Numero Satelliti: >60
I 4 satelliti medicei questa mattina all’alba E come li vide Galileo nel 1610 I 4 satelliti medicei: ad oggi sono noti oltre 60 satelliti di Giove
Anno 1676: la 1° misura della velocità della luce tramite l’eclisse di Io Io percorre un orbita ogni P=42 h e 29 m attorno a Giove; ovvero in 6 mesi (tempo necessario affinchè la Terra compia mezzo giro attorno al Sole) Io avrà fatto circa 102 rotazioni. Quindi dalla Terra l’eclisse di Io arriverà con un ritardo pari al tempo che la luce impiega a percorrerre il diametro dell’orbita terrestre. Romer pertanto misurò questo intervallo di tempo: ∆t= 102 (P) +2r/c dove c (velocità della luce era a quel tempo ignota, o ritenuta infinita) e r il raggio dell’orbita terrestre... Quindi se c non è infinito ci sarà un ritardo (o anticipo) dell’eclisse! ∆t misurato da Romer= 11 min LA MISURA PORTO’ AD UN VALORE DI CIRCA 210’000 KM/S (Il valore corretto è 299’792 km/s) Giove + Io fotografati dalla sonda Cassini: 12 Dic 2000, distanza 19.5 Milioni km (117km/pixel)
• La migliore foto a colori Giove mai effettuata dall’uomo (in attesa di Juno 2016). 60 km/pixel distanza 10 Gm, mosaico di 27 (9 x RGB) immagini • Si vedono solo nuvole (le più piccole strutture visibili sono più grandi degli uragani più violenti terrestri) spazzate da venti a 480 km/h; le nuvole sono formate da ammoniaca, acqua e H2S. Cassini: Closest Approach December 29 2000 L’alba del nuovo millennio a bordo della Cassini: foto del 1/1/2001
La macchia rossa e Io: 37 anni fa A sinistra, foto della macchia rossa del 1879, a dx del 2014 A destra dipinto del 1711 di Donato Creti Sotto disegno di un astronomo del 1880 e di G. Cassini di fine ‘600 (Nord /Sud invertiti).
Evoluzione macchia rossa in 20 anni: HST Il ciclone di 400 anni si sta esaurendo! Anche la New Horizon (che è transitata vicino a Plutone l’anno scorso, nel 2007 ha scattato qualche foto! Qui si vedono le bande di gas (Polo Sud a sinistra) con gli uncini e I vortici atmosferici
Esplorazione di Giove e dei pianeti esterni La rotazione di Giove E’ il pianeta più veloce del sistema solare Periodo di rotazione: circa 10 h Ovvero 45’000 km/h all’equatore (contro i 1600 km/h della Terra) Le forze centrifughe schiacciano il pianeta: raggio polare: 66800 km, raggio equatoriale: 71500 km) -> Rotazione differenziale (ai poli più lenta!)
Il nucleo di Giove La densità di Giove ≈ 1.34 g/cm3 ovvero ¼ della Terra! ⇒ Quindi non può essere un pianeta roccioso ma deve essere composto da elementi leggeri (Idrogeno + Elio) ⇒ La pressione al nucleo raggiunge 50 Matm ⇒ La temperatura arriva a 20’000 K L’atmosfera di Giove e della Terra
La sonda Galileo • La sonda effettuò la prima osservazione di nubi di ammonica nell'atmosfera del pianeta. • Si studiò la magnetosfera di Giove e di Io. • La sonda fornì diverse prove a sostegno della tesi della presenza di oceani liquidi sotto la superficie ghiacciata di Europa • Su Ganimede venne rilevato un campo magnetico, il primo satellite a possederne uno. • Lanciata dalla NASA nel 1989, raggiunge • 1000 km sotto le nuvole Giove 6 anni dopo e dopo altri 8 anni in l’Idrogeno è così compresso da orbita, (2003) si decise di terminare la diventare liquido! missione inviandola nell’atm di Giove • Si scoprì che rispetto alle • Molto prima nel 1995 una sonda fu sganciata previsioni, c’è pochissima acqua dall’orbiter per entrare nell’atm a circa 50 (deficit pari a circa 20 masse km/s… riuscì a funzionare per circa 1 h fra le terra!) nubi di Giove a pressioni pari a 23 atm! L’atmosfera di Giove: le nuvole e le bande 3 strati: 1. Cristalli di Ammoniaca (NH3) 2. NH4 SH: Idrosolfuro di ammonio 3. Cristalli di acqua
Le bande di gas Bande chiare e scure visibili anche al telescopio Moti convettivi ascendenti e discendenti VLT di ESO infrarosso (immagine del 27 Giu 2016) Questo assaggio dell'atmosfera turbolenta di Giove, che ribolle di nubi di gas freddi, è stato possibile usando sequenze di esposizioni di Giove molto brevi, per un totale di migliaia di inquadrature, e scartando quelle turbolenti. Le inquadrature selezionate vengono allineate e combinate per produrre le immagini finali, veramente splendide come quelle mostrate qui.
• Giove si comprime di circa 2 cm all'anno . • Alla base di questo fenomeno sta il meccanismo di Kelvin-Helmholtz: quando un pianeta di raffredda, si provoca una diminuzione della pressione idrostatica che comprime il corpo celeste. Tale compressione genera calore che il pianeta irraggia nello spazio • Pertanto GIOVE emette circa 1.6 volte dell’energia ricevuta dal Sole per irraggimento • Stella mancata: le stelle più piccole conosciute hanno lo stesso volume ma sono 40 volte più massicce di Giove... • Bastava poco per avere 2 Soli sulla Terra con Giove che avrebbe brillato nel cielo per 11 mesi all’anno! Gli anelli di Giove I 3 anelii di Giove ripresi dalla sonda Galileo (in alto) e dalla New Horizon (in basso)
Gli anelli di Giove Tutti I giganti gassosi (non solo Saturno) hanno gli anelli Gli anelli di Giove Gli anelli di Giove sono composti da minuscole particelle di polvere micrometriche che cadono sul pianeta di continuo per l’enorme campo magnetico di Giove. Quindi gli anelli devono essere di continuo riforniti di nuova polvere… CHE COSA ALIMENTA QUESTO CONTINUO FLUSSO DI POLVERI?
Io come ripreso dalla sonda Galileo il 3 Luglio 1999 durante il più radente dei fly-by Feb 2007 la New Horizon durante la manovra di gravity assist riprende Io I vulcani di Io: centinaia di bocche eruttive su un satellite che è 40 volte più piccolo della Terra e poco più grande della Luna (+15% volume). Emette 1 ton/s di SO2 che finisce nel campo magnetico di Giove e negli anelli rilasciando una potenza di 1500 GW nell’UV (500 centrali nucleari!). Sotto : io all’infrarosso da Terra (telescopio 10 m Keck)
Il campo magnetico di Giove E’ 14 volte più intenso di quello terrestre e 100 volte più grande: si estende fino a 70 volte il suo diametro verso il Sole, mentre in direzione opposta raggiunge l’orbita di Saturno! Dovuto alla dinamo interna dell’idrogeno metallico del nucleo Si scoprì negli anni 50 che Giove è una forte sorgente Radio con con picchi ogni 42 h (orbita di Io!) Come sulla Terra l’asse magnetico non è parallelo a quello di rotazione e come sulla Terra si formano le Aurore ai poli di Giove Il plasma orbita a forma di ciambella attorno a giove in circa 10 h
Le aurore di Giove Le aurore sono 1000 volte più potenti che sulla Terra! Il flusso di particelle è così intenso da formare correnti di Milioni di Ampere con dosi di radiazioni fino a ~ 100 volte le dosi letali per l’uomo Callisto In blocco mareale come gli altri medicei
Callisto • E’ il più lontano da Giove fra i 4 satelliti medicei: orbita in 16 g a 1.9 Mkm • Diametro 4800 km (+30% Luna) • Bassa densità (1.9 g/cm3) quindi molta acqua ( si pensa ad uno strato di acqua liquida a 100 km di profondità • Ha la superficie più craterizzata del Sistems Solare! • La NASA ritiene plausibile dopo il 2050 una missione umana su Callisto che fra tutte le lune è favorita dall’assenza di attività geologiche e bassi livelli di radiazione Ganimede E’ la più grande fra le lune di Giove.. Come dimensioni supera Mercurio!
• Orbita in 7 g a 1 Mkm da Giove • E’ in risonanza 1:2:4 con Europa e Io (raro esempio di risonanza di Laplace a 3 corpi) • La superficie ha un albedo del 43%: quindi molto ghiaccio in superficie. • Ha un campo magnetico intrinseco (unico fra i satelliti nel sitema solare) provocato da un dinampo interna (come la Terra) oppure da un oceano salato sotto la superficie. • Una una tenue atmosfera di O2 scoperta dalla Galileo che fra il 1996 ed il 2000 fece 6 sorvoli a bassa quota (260 km dal suolo!). Europa: un mondo d’acqua Densità media 3g/cm3 La superficie presenta pochi segni di impatto meteorico.. C’è un continuo ricambio di materiale da sotto!
Caratteristiche di Europa • Orbita in 85 h a 670’000 km da Giove • Leggermente più piccolo della Luna • La superficie giovane e le sue strutture certificano la presenza di un grosso oceano sotterraneo • La vicinanza con Giove riscalda gli interni di Europa per effetti mareali: questo calore mantiene liquido l’oceano • C’è più acqua su Europa che sulla Terra Sotto la superficie di Europa • T superficiale: -163°C • I grandi crateri di impatto sono circondati da cerchi concentrici e chiari
Vita Sotto la superficie di Europa? ●La fotosintesi è quasi impossibile, tuttavia è probabile che gli effetti della radiazione sul ghiaccio e sull’acqua liquida offrano l'instabilità chimica necessaria per alimentare una biosfera e quindi per una eventuale vita nell'oceano di Europa ●E' possibile che l'attività idrotermale e/o organica e ossidante favoriscano reazioni chimiche sulla superficie di Europa che mescolandosi nell’oceano stesso potrebbero fornire energia all’ecosistema. ●Situazione simile al lago Vostok (Antartide) a 3.7 km di profondità e alle sorgenti idotermali negli oceani terrestri Esplorazione di Europa ● Molti studi sono stati effettuati da NASA, ESA, JAXA, Russi, Cinesi… ●La missione NASA Europa Clipper proposta nel 2013 per individuare sito di atterraggio per un lander con a bordo strumenti atti a cercare forme di vita (partenza prevista 2025) ●L’ESA intende sorvolare Europa con la sonda JUICE in partenza nel 2022 con arrivo nel 2030 ●Atterrare su Europa e perforare decine di km di ghiaccio oggi NON è fattibile
JUNO: la missione + difficile? Lift off 5 agosto 2011 JUNO: il lungo viaggio
JUNO: 9 Oct 2013 Fly-by Terra • Per effetto fionda si aumenta la velocità fino a circa 60 km/s • Per motivi ignoti quel giorno a 558 km da Terra la sonda entrò in safety mode... Ma tutto andò bene! • La sonda è alimentata da 3x24m2 pannelli solari in grado di fornire 400 W in prossimità di Giove dove il flusso solare è 1/25 • A bordo 9 strumenti per misurare: • Le proprietà strutturali e la dinamica generale di Giove attraverso la misurazione della massa e delle dimensioni del nucleo, dei campi gravitazionali e magnetico ; • misurare la composizione dell'atmosfera gioviana, il profilo termico, il profilo di velocità dei venti e l'opacità delle nubi a profondità maggiori di quelle raggiunte dalla sonda Galileo.
• A bordo tanta ITALIA • spettrometro JIRAM per lo studio delle aurore e dell’atmosfera, • strumento radio KAT studiato per ottenere informazioni sugli strati bassi dell’atm di Giove • sistema di puntamento automatico Star Tracker per mantenere la rotta • 3 statuine LEGO da 4 cm (Galileo, Giove e Giunone) • Targa in Alluminio dedicata al Sidereus Nuncius di Galileo La prima foto di Juno il 21 Giu 2016 a 9 milioni di km, dopo un boost dei motori di 35 minuti per portarlo in traiettoria polare Per la prima volta vedremo I poli di Giove e le sue lune da una prospettiva diversa Tutti gli strumenti saranno spenti per evitare problemi coi campi elettro magnetici in prossimità di Giove quando a 60 km/s (velocità relativa rispetto al pianeta) Juno sarà passata a 4’200 km sopra le nuvole di Giove PRECISIONE PAZZESCA: 4’200 KM A 960’000’000 KM DI DISTANZA PERCORSI A 200’000 KM/H (paragone 1 cm su lancio di 2.5 km )
• Le orbite polari sono state scelte per impedire a Juno di finire nelle fasce equatoriali ad altissima radiazione • A metà ottobre 2016 ulteriori manovre lo porteranno in orbita di 14 g durante le quali Juno si tufferà da N a S verso Giove • Le radiazioni sono così intense che in 1 anno gli strumenti si prendono una dose pari a 100 milioni di raggi x ai denti! • Il rigonfiamento equatoriale di Giove tralsa il piano orbitale di 1°/orbita verso la zona equatoriale
Doodle del 4 Lug 2016 Al Jazeera Repubblica BBC Corriere JUNO: 1° perigiove del 26-28 Ago Montaggio di 10 foto scattate a 10 h di distanza durante il 1° perigiove (la macchia rossa è quasi nello stesso posto) Le macchie scure sono le ombre dei satelliti medicei La 1° immagine risale alle 13:15 UTC del 25 Ago ad una distanza di 2.3 Mkm mentre l’ultima è stata scattata in uscita dalla 1° orbita il 29 Ago alle 15:45 UTC a 2.5 Mkm
JUNO: 1° perigiove del 26-28 Ago Il polo nord di Giove ripresa il 27 Ago a 703’000 km La minima distanza è stata raggiunta alle 13:44 UTC dello stesso giorno quando JUNO è passata a 4’200 km dalle nuvole di Giove! Mai più la sonda di avvicinerà cosi tanto a Giove! JUNO: 1° perigiove del 26-28 Ago Il polo nord di Giove ripresa il 27 Ago a 78’000 km dalle nuvole Il polo N è a sinistra, parzialmente in ombra: Dettaglio che mostra una corrente a getto in direzione Est- >Ovest probabilmente dovuta ad una differenza di temperatura Le piccole formazioni ovali e/o a spirale non erano mai state viste finora! Alcune nubi mostrano ombre -> sono più elevate!
JUNO: 1° perigiove del 26-28 Ago Aurore australi: Il polo Sud di Giove ripresa il 27 Ago nell’infrarosso dallo strumento Italiano JIRAM a 4 ore dal minimo avvicinamento. Le osservazioni eseguite tra 3.3 e 3.6 micron di lunghezza d’onda corrispondono alle emissioni degli ioni di idrogeno che, eccitati dalle particelle energetiche che precipitano dalla magnetosfera gioviana, portano alla comparsa delle aurore JUNO: 1° perigiove del 26-28 Ago Dettaglio del polo sud di Giove ripreso il 27 Ago a 38’000 km sopra le nuvole L’immagine copre fino a 20 S dall’equatore e mostra buona parte dell’emisfero australe.
JUNO: 1° perigiove del 26-28 A proposito di onde radio: Ago La Voce di Giove registrata ‘live’ da Juno JUNO: future emozioni • 1° Perigiove 26-28 Agosto... Il 1° vero test per gli strumenti a bordo (perchè il passaggio del 5 Luglio è stato fatto in modalità safety (OK la sonda è SOPRAVVISSUTA) • 2° PeriGiove (19 Ott 2016)...si accorcia l’orbita a 14 giorni...e la Juno Cam farà un film completo su Giove lungo la sua orbita • Poi ci saranno altri 34 sorvoli (33 + gran finale)! • Siccome la JUNO CAM NON è uno strumento scientifico, ma solo per il pubblico NON è stata protetta come gli altri strumenti.. Quindi si prevede il funzionamento corretto solo fino a dicembre 2016 , dopo 8 orbite.. Però forse funzionerà anche per tutto il 2017...
JUNO: 2° Perigiove problemi • 13 ore prima del 2° PeriGiove (19 Ott) il computer di bordo segnala un’anomalia e mette la sonda in safety mode (forse per l’elevata radiazione) che pertanto sorvola Giove con gli strumenti OFF!! • Ma i tecnici hanno notato un problema di apertura di alcune valvole del motore che impiegavano minuti e non secondi ad aprirsi ... Quindi 5 giorni prima del PRM si è deciso di NON effettuare la PRM • A Feb 2017 si è deciso di NON effettuare la PRM e quindi di mantenare le orbite allungate: in totale quindi si faranno solo 20 orbite da 54 giorni e la missione è stata estesa per oltre 20 mesi... • Verso la fine del 2019 (Ottobre), a meno di ulteriori correzioni, l’orbita di Juno la porterà in ombra rispetto al Sole per un tempo superiore alla capacità di stoccaggio delle batterie di bordo! JUNO: 4° perigiove
JUNO: 4° perigiove JUNO: 5° perigiove
JUNO: 5° perigiove
JUNO: 6° perigiove 11 Luglio 2017 da soli 9.866 km dalla famosa Macchia Rossa di Giove (GRS): il gigantesco ciclone che, pur in fase di costante e misteriosa riduzione, misura 16.350 km. MAI nessuna macchina spaziale era passata così vicino al massimo ciclone del Sistema Solare ! il cuore della Macchia Rossa appare circondato da venti che spirano a 600 km/h e da nuvole dove sembra di percepire una chiara (ed imprevista!) stratificazione, secondo le prime indicazioni di un altro fondamentale strumento di bordo, il radiometro a micronde. Sono state anche tentate misure gravimetriche (micro variazioni Doppler dei segnali radio tramite lo strumento italiano KaT) per cercare di capire cosa si cela nelle profondità della GRS (un accumulo di materia in risalita?, un canale vuoto da cui emerge materiale profondo?). JUNO: 7° perigiove i Perigiovi positivamente dedicati alla scienza sono dunque stati finora sette: da essi stanno emergendo alcune conclusioni generali sull’ interno di Giove (shift Doppler dei segnali radio durante i passaggi alla minima distanza), sul suo campo magnetico, sui suoi cicloni, sulle sue regioni polari.In particolare i poli del gigante gassoso si sono inizialmente (e sorprendentemente!) rivelati un tappeto di cicloni e vortici. Ma ci si chiedeva se si trattasse di strutture stabili o variabili e, in questo secondo caso, quali fossero i tempi di variazione. Su questo punto è interessante fare un confronto netto della morfologia del polo Sud a quasi un anno di distanza: quello che si osserva è una caotica variazione delle strutture minori (ovali e filamenti intrecciati) ma una costanza nella dimensione e nella posizione delle strutture cicloniche. Al momento nessuno sa spiegare il perché di questa situazione. Ma altre informazioni utili arriveranno presto, ossia durante il Perigiove del 24 ottobre 2017.
per finire ..GIOVE in HD Prossime missioni verso il sistema solare esterno • ESA/NASA con arrivo >2030 (Orbiter + 2 sonde per Titano) • Prima si prevede uno studio delle lune di Giove: JUICE (Jupiter Icy Moon Explorer) dell’ESA con partenza nel 2022 e arrivo 8 anni dopo Europa Clipper della NASA con partenza nel 2022 • Probabile una missione su Urano/Nettuno fra 15 anni • SATURNO: Titano ed Encelado meritano una visita e si parla di una missione su Titano TSSM (Titan Saturn System Mission) la cui data di partenza è rimandata sine die • Ago 2018: Osirix Rex raggiunge Bennu e ne porta a casa 1 kg (2023) • Capodanno 2019: New Horizon raggiunge MU69 a 7 miliardi di km
GRANDE GIOVE!
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