Gli studi di settore per architetti - Dott. Paolo Dalle Carbonare
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STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA Gli studi di settore per architetti Dott. Paolo Dalle Carbonare Ordine degli architetti di Treviso Sala congressi Ca’ del Galletto Treviso, 11 novembre 2003 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA GLI ARCHITETTI VISTI DAL FISCO Il rapporto tra fisco e contribuente è molto cambiato negli ultimi anni. Ed in particolare è cambiato il rapporto tra le varie forme previste dal fisco per effettuare i controlli sui contribuenti. Il legislatore della grande riforma tributaria del 1972/73, introducendo l’obbligo quasi generalizzato di tenuta delle scritture contabili aveva sicuramente pensato ad un sistema di controllo analitico, basato esclusivamente sul controllo della contabilità ufficiale del contribuente mediante accessi, ispezioni e verifiche effettuati dall’organo accertatore. Il proliferare della normativa fiscale, l’estensione degli obblighi contabili ad un numero elevatissimo di contribuenti ha definitivamente condotto il legislatore a prendere atto della impraticabilità di un generalizzato ricorso a forme di accertamento analitico e ad intervenire con provvedimenti volti alla determinazione presuntiva o automatica dei redditi, specie nei confronti di imprese minori e lavoratori autonomi. Tale processo iniziò già dal 1984 con la famosa e contestatissima legge “Visentini ter” che prevedeva la possibilità per gli uffici dell’amministrazione finanziaria di ricostruire il reddito delle singole attività in base a “coefficienti presuntivi di reddito” basati sulle caratteristiche principali dell’attività. L’esperimento fallì soprattutto perché i metodi di costruzione di detti indici erano troppo opinabili e pertanto facilmente contestabili dal contribuente. La tendenza era comunque di passare a strumenti di determinazione induttiva dei redditi: siamo transitati attraverso i “coefficienti presuntivi di compensi e ricavi”, i “coefficienti di congruità”, la “minimum tax”, i parametri, per giungere all’attuale strumento di determinazione automatica del reddito rappresentata dagli Studi di settore, che rappresenta la fase attuale di un processo di progressivo ridimensionamento del valore probatorio delle scritture contabili a beneficio di metodi di accertamento basati su strumenti “automatici”. Questo non significa ovviamente l’abolizione dei sistemi di accertamento analitico che assumono tuttavia nel nostro sistema fiscale attuale un carattere molto selettivo, con l’obiettivo di dissuadere dall’evasione, facendola apparire rischiosa e poco conveniente, viste le possibilità di essere scoperti: i controlli non servono tanto a produrre gettito immediato, ma a indurre i contribuenti all’adempimento volontario. Statisticamente è stato constatato che basta un numero anche modesto di controlli per indurre i contribuenti all’autotassazione, ma è stato parimenti verificato che tale effetto è fortemente vanificato dai “condoni fiscali”, 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA specie quelli come previsti dall’attuale normativa commisurate alle imposte dichiarate, che si risolvono in un vero e proprio premio a chi ha evaso di più. STUDI DI SETTORE Gli studi di settore sono uno strumento che, secondo l’Agenzia delle Entrate1, permette di determinare i ricavi che con più probabilità possono essere attribuiti al contribuente, individuando la capacità di produrre ricavi mediante la rilevazione, per ogni singola attività economica, delle relazioni esistenti tra le variabili contabili e quelle strutturali, sia interne che esterne all’attività, tenendo conto delle caratteristiche dell’area territoriale in cui opera il soggetto. Cosa sono Sulla base delle informazioni precedentemente fornite per mezzo di questionari, la metodologia degli studi di settore consente di definire, per ogni singola attività economica, gruppi omogenei di esercenti arti e professioni in base a caratteristiche strutturali comuni. Si tratta di un metodo di classificazione che permette di assegnare ciascun professionista al gruppo omogeneo di appartenenza. Per ciascun gruppo omogeneo è prevista una funzione che descrive l’andamento dei ricavi o dei compensi in relazione alle specifiche variabili contabili e strutturali dell’attività professionale. E’ stato elaborato un software, denominato GERICO (liberamente scaricabile dal sito del Ministero delle Finanze), che sulla base delle informazioni inserite indica al contribuente "il" cluster (così viene denominato il gruppo omogeneo) a cui il professionista appartiene. Di ogni cluster il contribuente può conoscere il “profilo”, cioè una descrizione dettagliata del professionista-tipo che dà la connotazione specifica al gruppo omogeneo. Congruità e coerenza Inserendo nel software Gerico i valori delle variabili contabili ed extra contabili richieste, è possibile verificare la posizione del contribuente in ordine a due distinti aspetti della sua “normalità statistica”: La congruità attesta anzitutto se i ricavi o i compensi del contribuente sono pari almeno ai ricavi attesi sulla base delle sue caratteristiche. La coerenza La correttezza dei comportamenti del contribuente viene monitorata in base alla coerenze di determinati indicatori 1 Circolare n. 29/E dell’11.04.2002 dell’agenzia delle Entrate 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA economici. Nel caso degli studi di architettura la coerenza viene monitorata sulla base della resa oraria degli addetti. Le cause di esclusione - ricavi o compensi superiori a 5.164.569 di euro - periodo d’imposta di durata inferiore o superiore a dodici mesi - determinazione del reddito con criteri forfetari; - anno di inizio e anno di cessazione dell’attività; - modifica in corso d’anno dell’attività esercitata; - incaricati alle vendite a domicilio Costituisce inoltre causa che esclude l’applicazione dello studio di settore l’esistenza di un periodo d’imposta di “non normale svolgimento dell’attività” (impresa è in liquidazione ordinaria, ovvero in liquidazione coatta amministrativa o fallimentare, attività produttiva prevista dall’oggetto sociale non ancora iniziata, la costruzione dell’impianto si è protratta oltre il primo periodo, mancata concessione delle autorizzazioni amministrative necessarie, svolgimento di una attività di ricerca propedeutica allo svolgimento di altra attività produttiva di beni e servizi, interruzione dell’attività per tutto l’anno a causa della ristrutturazione dei locali, anno in cui l’imprenditore individuale o la società hanno affittato l’unica azienda, per gli esercenti arti e professioni, il periodo in cui si è verificata l’interruzione dell’attività per la maggior parte dell’anno a causa di provvedimenti disciplinari). Condizioni per l’accertamento in base agli studi di settore I professionisti possono vedersi applicato l’accertamento in base agli studi di settore: - qualora in almeno due periodi d’imposta su tre consecutivi l’ammontare dei ricavi determinabili sulla base degli studi di settore risulti superiore all’ammontare dei compensi o ricavi dichiarati con riferimento agli stessi periodi d’imposta; - nel caso di tenuta della contabilità ordinaria quando, a seguito di una specifica ispezione sia stata accertata l’inattendibilità della contabilità. Va tuttavia ricordato che negli anni 2000, 2001 e 2002 gli studi di settore sono stati applicati ai professionisti solo in via sperimentale, e pertanto le indicazioni relative alla coerenza ed alla congruità sono state utilizzate negli anni precedenti solo per la formulazione dei criteri di selezione delle posizioni da sottoporre a controllo ma non potevano essere usati da soli per l’accertamento. Va sottolineato tuttavia che, una volta approvato lo studio in via definitiva al termine dei tre anni, lo stesso avrà valenza retroattiva, pertanto il contribuente non congruo negli anni della sperimentazione, che è tale anche con il software definitivo, può essere sottoposto ad accertamento. Effetti dell’accertamento sulla base degli studi di settore 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA La legge consente all’Agenzia delle Entrate di procedere all’accertamento mediante contestazione al contribuente di aver conseguito maggiori compensi, anche senza una verifica sul posto. L’organo accertatore può infatti prescindere dall’esame delle scritture contabili, in quanto il conteggio dei ricavi o dei compensi fornito dagli studi di settore può essere direttamente utilizzato per emanare d’ufficio un accertamento, qualora i ricavi o i compensi dichiarati risultino al di sotto del valore di riferimento. Si realizza cioè l’inversione dell’onere della prova, nel senso che qui l’Agenzia delle Entrate può limitarsi a chiedere conto al contribuente di come mai i suoi ricavi o compensi siano al di sotto del conteggio derivante dallo studio approvato. Il contribuente, tuttavia, non riceverà accertamenti in base al conteggio di Gerico, senza aver avuto la possibilità di spiegare le ragioni dello scostamento, né riceverà iscrizioni a ruolo, senza essere ammesso al contraddittorio preventivo. Prima infatti il contribuente riceve l’invito al contraddittorio (il contribuente viene invitato ad addurre le proprie ragioni presso l’Agenzia delle Entrate territorialmente competente). Le motivazioni addotte dal contribuente in sede di contraddittorio dovranno essere attentamente valutate dagli uffici, i quali dovranno anche motivare dettagliatamente il rigetto o l’accoglimento di tali argomentazioni. Come difendersi dagli studi di settore Lo scostamento dei compensi percepiti rispetto a quanto determinato sulla base degli studi di settore potrà essere giustificato non solo in base a prove documentali certe, che abbiano un riscontro diretto ed immediatamente quantificabile sui ricavi dichiarati, ma anche in base ad un ragionamento di tipo presuntivo che si fondi su elementi certi e che conduca a valutazioni che abbiano una reale capacità di convincimento dell’ufficio2. In particolare, possono essere evidenziate circostanze specifiche o elementi che non sono presi in considerazione dallo studio di settore (che costituisce uno strumento idoneo a rappresentare l’andamento dell’attività in condizioni di normalità) e, pertanto, non incidono nella determinazione del relativo risultato. Il contribuente, inoltre, può rappresentare situazioni peculiari che hanno determinato perturbazioni nello svolgimento dell’attività in maniera tale da compromettere il risultato gestionale dell’impresa o la capacità di conseguire compensi nell’ambito dell’attività professionale. Gli studi di settore degli architetti 2 Suprema Corte di Cassazione, n. 2891 del 27 febbraio 2002. 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA Lo studio di settore relativo agli studi di architettura è identificato dal codice SK18, che ha identificato i seguenti cluster (o gruppi omogenei): 1. Studi di grandi dimensioni (mq 137, 5 computer, software per disegno architettonico, un dipendente, vari collaboratori, prevalentemente progettazione definitiva/esecutiva e direzione lavori); 2. Studi di piccole dimensioni specializzati nella progettazione definitiva/esecutiva e nella direzione dei lavori (forma individuale, 31 mq, senza personale); 3. Studi di medie dimensioni specializzati nella progettazione definitiva/esecutiva e nella direzione dei lavori (è il più numeroso, mq 43, collaboratori ma non dipendenti); 4. Professionisti specializzati nell’attività di collaudo (individuale, anzianità elevata, esercitano anche lavoro dipendente); 5. Studi specializzati in campo urbanistico (forma individuale, mq 40, 1 computer, collaborazioni saltuarie, no dipendenti); 6. Studi di medie dimensioni (associazione, 71 mq, 2 computer, collaboratori); 7. Professionisti specializzati in attività peritali, in particolare di tipo giudiziale (individuali); 8. Professionisti prevalentemente impegnati in attività di consulenza (Individuale, 27mq, no dipendenti); 9. Studi specializzati in studi di fattibilità, progettazione e rilievo (individuale, 44 mq, 1 computer, no dipendenti, ha collaboratori); 10. Giovani professionisti che collaborano prevalentemente con studi di progettazione (individuale, 22 mq spesso uso promiscuo, no dipendenti); 11. Professionisti che operano nella progettazione e direzione lavori prevalentemente per persone fisiche (30 mq, assente dipendenti, basse collaborazioni); 12. Professionisti specializzati in attività peritali, in particolare di tipo estimativo (30 mq, no dipendenti). Le variabili Una volta classificato in uno o più cluster il professionista, al fine della determinazione del reddito di riferimento vengono moltiplicati i dati contabili ed extracontabili richiesti negli studi di settore per dei coefficienti stabiliti per ogni singolo cluster. La somma dei prodotti costituisce il reddito di riferimento. La variabili considerate al fine della determinazione del reddito di riferimento di un architetto sono: - Valore dei beni strumentali - Numero dei soci - Spese per i collaboratori coordinati continuativi 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
STUDIO PAOLO DALLE CARBONARE DOTTORE COMMERCIALISTA - Spese per prestazioni di lavoro dipendente - Compensi a terzi per prestazioni direttamente afferenti l’attività professionale - Consumi - Altre spese - Numero di rilievi - Numero di studi di fattibilità - Numero di progettazioni preliminari - Numero di progettazioni definitive/esecutive - Numero di progettazioni urbanistiche e ambientali - Numero di direzioni lavori/misure e contabilità - Numero di collaudi - Numero di perizie di stima - Numero di perizie giudiziali - Numero di consulenze - Età professionale 31100 TREVISO – VIALE DELLA REPUBBLICA N. 253/E – TEL. 0422/422776 FAX 0422/301885 E-MAIL p.dallecarbonare@tin.it C.F. DLL PLA 63E18 H781Q – P.IVA 02245210261
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