Gli scenari macroeconomici: i nuovi orientamenti delle imprese italiane - Gregorio De Felice 3 dicembre 2020 - Il Friuli
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Gli scenari macroeconomici: i nuovi orientamenti delle imprese italiane Gregorio De Felice @gregdefelice Direzione Studi e Ricerche 3 dicembre 2020
1 Italia: la minor crescita dovuta alla pandemia Effetto dello shock COVID-19 sul livello del PIL italiano 1850 (in miliardi di euro) 1800 1750 -2,7% 1700 1650 1600 pre-covid attuale current 1550 1500 2020 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2021 2022 2023 2024 2025 Fonte: elaborazioni e previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat
2 Recupero dei livelli di PIL del 2019 solo nel 2025 Il recupero di attività conseguente alla diffusione di un vaccino, assieme alla spinta da Next Generation EU, farà sì che il PIL italiano possa crescere al di sopra del potenziale per tutto il periodo 2021-2024. 6 4.7 4 2.2 2 1.5 1.0 0.3 0.6 0 -2 -4 La Germania recupera i livelli di -6 PIL del 2019 nel 2022, -8 la Francia nel 2023 -10 -9.0 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 Fonte: previsioni Intesa Sanpaolo su dati Istat
3 Ripresa a V per l’industria nei mesi estivi, rallentamento a settembre Produzione industriale e nelle costruzioni Rimbalzo più ampio in decisa ripresa sino ad agosto. che in altri Paesi UE Nuova flessione in settembre Fonte: Istat, elaborazioni Intesa Sanpaolo Fonte: Eurostat, elaborazioni Intesa Sanpaolo
4 Le priorità da affrontare DIGITALIZZAZIONE DIGITALIZZAZIONE (smart working, Maggiore attenzione ai temi legati alla didattica) e automazione, anche per SALUTE SALUTE (con rafforzamento garantire maggiore sicurezza e Farmaceutica e Biotecnologie) e limitare i rischi sanitari all’ambiente domestico INTERNAZIONALIZZAZIONE E MERCATI ESTERI ESTE: le maggiori opportunità di crescita continueranno a essere offerte dai mercati più lontani ENVIRONMENT: la spinta dalla ENVIRONMENT LE PRIORITA’ transizione in chiave green (industria, mobilità, abitare) GOVERNANCE : trasparenza ed etica GOVERNANCE dell’organizzazione; rispetto diversità di genere nel board; equilibrio tra proprietà SOCIAL : capitale umano, inclusione SOCIAL e controllo; legalità, rispetto delle leggi e e benessere lavorativo (merito, della deontologia valorizzazione, formazione, sicurezza, welfare, codice etico…)
Transizione green: Germania leader in Europa. 5 Italia ben posizionata, soprattutto nel manifatturiero Emissioni GHG complessive nell’Unione Europea Intensità di emissione dell’industria manifatturiera (esclusa attività compensativa del suolo): di Italia, Germania, Francia e Spagna (Kg di variazioni % 2012 e 2018 rispetto al 1990 emissioni GHG per euro di valore aggiunto) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat, Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su inventari GHG dati Eurostat, conti nazionali ambientali e OECD
6 Primato europeo nei brevetti Primo posto dell’UE per brevetti climate change mitigation, con una quota del 25,2% nel periodo 2009-16, davanti a USA (23,6%) e Corea (18,7%). Oltre il 30% delle invenzioni europee riguarda il settore energetico (rinnovabili); buona attenzione anche per trasporti e industria. In Europa guida la Germania, seguita a distanza da Francia e Italia. L’evoluzione dei brevetti mondiali totali e Brevetti ambientali mondiali: suddivisione ambientali (indice 1993=100) per macro-categorie Fonte: elaborazioni su dati OECD
Non solo green: in Triveneto 122 mila imprese impegnate 7 in ESG Nel 2018 le imprese del Triveneto con almeno una azione adottata di sostenibilità e/o sicurezza erano circa 122 mila (pari al 15% del totale Italia), e all’81% delle imprese del Triveneto con 3 addetti e più. Imprese Triveneto che hanno intrapreso azioni ESG (2018, migliaia imprese con almeno 3 addetti) almeno un'azione di sostenibilità e /o sicurezza 122 migliorano il benessere lavorativo 103 riducono l’impatto ambientale delle proprie attività 98 incrementano i livelli di sicurezza ineterni ed esterni 98 sostengono o realizzano iniziative di interesse collettivo 47 sostengono o realizzano iniziative a beneficio del territorio 43 0 20 40 60 80 100 120 140 Nota: la rilevazione riguarda le imprese con 3 e più addetti, che corrispondono al 24% del totale imprese italiane; le imprese potevano indicare più risposte Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
8 Elevata attenzione a benessere e sicurezza lavorativa, iniziative per collettività e territorio Peso Azioni intraprese Triveneto vs Italia (2018, in % totale imprese con almeno 3 addetti) 80 69 69 68 70 67 65 67 65 65 65 65 65 63 sostengono o realizzano iniziative 60 a beneficio del territorio 50 sostengono o realizzano iniziative di interesse collettivo 40 38 40 riducono l’impatto ambientale 31 30 delle proprie attività 29 29 30 27 25 incrementano i livelli di sicurezza interni ed esterni 20 migliorano il benessere lavorativo 10 0 Italia Trentino Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
Grandi imprese più attente ai temi ESG, ma buona 9 diffusione di azioni su benessere lavorativo e ambiente tra le micro Peso azioni intraprese per dimensione (2018, in % imprese) 82.3 Migliorare il benessere lavorativo 74.1 67.6 84.2 Ridurre l'impatto ambientale 71.8 65.2 88.7 Sicurezza all’interno impresa o territorio 74.9 62.2 56.3 Iniziative di interesse collettivo 34.0 30.5 Grandi 49.0 Piccole e Medie Iniziative a beneficio tessuto produttivo territorio 32.0 28.6 Micro 0 20 40 60 80 100 Nota: la rilevazione riguarda le imprese con 3 e più addetti. Micro imprese: 3-9 addetti; Piccole e Medie imprese: 10-249 addetti; Grandi imprese: almeno 250 addetti. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
10 La fotografia delle azioni di sostenibilità ambientale messe in campo… Triveneto: Peso azioni di sostenibilità ambientale intraprese (2018, in % imprese con più di 3 addetti) 58.6 raccolta differenziata e riciclo rifiuti 58.5 39.8 58.4 gestione dei rifiuti per contenimento e controllo inquinanti 38.7 36.1 36.5 contenimento dei prelievi e dei consumi di acqua 36.2 35.2 35.1 risparmio materiale utilizzato nei processi produttivi 33.3 34.2 29.9 contenimento inquinamento acustico e/o luminoso 28.1 28.5 24.3 contenimento emissioni atmosferiche 22.2 21.7 19.0 scelta supply chain sostenibile 16.9 20.1 14.5 circolarità scarti del processo produttivo reimmessi nella produzione 13.0 13.5 Veneto 13.7 trattamento acque di scarico per controllo di inquinanti 11.0 Friuli-Venezia Giulia 12.4 5.3 riutilizzo e riciclo acque di scarico 4.2 Trentino Alto Adige 5.9 0 10 20 30 40 50 60 70 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
11 … e delle azioni per migliorare il benessere lavorativo Triveneto: Peso azioni per migliorare il benessere lavorativo (2018, in % imprese) 37.6 sviluppo professionale del personale 45.7 45.2 40.5 coinvolgimento del personale nella definizione degli obiettivi aziendali 41.5 42.1 33.3 tutela delle pari opportunità del personale 41.3 42.4 31.1 mantenimento occupazione anche con riduzione dei profitti 36.0 36.7 6.6 figura interna con responsabilità sociale 9.1 Trentino Alto Adige 8.3 6.9 Veneto assunzione personale in disagio oltre gli obblighi di legge 5.0 4.9 Friuli-Venezia Giulia 0 10 20 30 40 50 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
Le strategie di sostenibilità delle imprese del Triveneto 12 guidate dalla mission e dai legami con la comunità Prime 2 motivazioni principali delle azioni di sostenibilità e sicurezza intraprese (2018, peso delle principali motivazioni per ogni azione, %) Azione Motivazione Fa parte strategia/ mission aziendale 40.0 Sicurezza 38.5 Coerente con l'attività principale 34.0 34.2 Consolida legami con comunità locale 34.7 Sviluppare interesse 31.9 collettivo Fa parte strategia/ mission aziendale 25.7 25.9 Triveneto Consolida legami con comunità locale 30.3 Sviluppare economia 28.8 28.2 Italia territorio Fa parte strategia/ mission aziendale 25.8 Coerente con l'attività principale 39.7 Mantenere benessere 37.3 Migliora reputazione 25.9 lavorativo 26.6 Ridurre impatto ambientale Migliora reputazione 31.8 32.1 Fa parte strategia/ mission aziendale 28.0 27.8 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Nota: la rilevazione riguarda le imprese con 3 e più addetti. La somma degli istogrammi non è pari a 100 poiché era possibile più di una risposta. Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
13 Essere sostenibili conviene: lo richiede il mercato… Maggior prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per un prodotto sostenibile (2018, %) 40 37 35 30 28 25 20 20 15 10 7 5 5 3 0 disposto a disposto a disposto a disposto a non disposto a non sa pagare +20% pagare da +11% pagare da +6% a pagare +5% pagare di più a +20% +10% Fonte: Eurobarometer 2018
14 … e offre ritorni in termini di competitività Premio di sostenibilità: relazione tra sostenibilità e produttività per le aziende manifatturiere sostenibili rispetto a quelle non sostenibili* 12 (Anni 2015-2018, valori % ) L’adozione di azioni di +10.2 sostenibilità in azienda mitiga i 10 rischi di lungo termine: +7.9 8 Cambiamenti climatici. 6 +4.5 Migliora la supply chain. 4 Riduce i rischi sulle materie 2 prime e di inquinamento. 0 Imprese lievemente Imprese mediamente Imprese altamente sostenibili sostenibili sostenibili Note: valori incrementali rispetto al benchmark con sostenibilità nulla. Fonte: Istat rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2018
15 Si può fare di più: cambio di passo con più investimenti… Investimenti fissi lordi 130 (2008= 100, valori concatenati) 119.5 120 110.1 110 100 90.5 90 83.9 80 83.7 70 60 50 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Triveneto Italia Germania Spagna Francia Fonte: elaborazioni intesa Sanpaolo, su dati Prometeia, Eurostat
16 … soprattutto immateriali Imprese con investimenti effettuali nel 2016-18 e in programma nel 2019-21 (2018, in % imprese con almeno 3 addetti) Investimenti effettuali nel 2016-18 Investimenti in programma nel 2019-21 Capitale umano e formazione 55.2 54.3 92.5 Capitale umano e formazione 74.3 50.1 Tecnologie e digitalizzazione 50.0 87.9 46.7 Tecnologie e digitalizzazione 67.4 45.4 Ricerca e sviluppo 33.9 Responsabilità sociale ed 75.8 27.4 43.5 ambientale 25.1 Responsabilità sociale ed 29.0 73.2 ambientale 24.4 Ricerca e sviluppo 51.4 29.3 16.0 2019-21 48.5 Internazionalizzazione Internazionalizzazione 29.0 11.6 2016-18 12.6 Grandi 0 15 30 45 60 Piccole e Medie 0 20 40 60 80 100 Micro Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su Censimento Permanente Imprese ISTAT
17 Finanza e investitori credono nella sfida ambientale La pandemia ha ulteriormente Numero di fondi ESG creati per anno a livello globale rafforzato la domanda di investimenti che tengano conto dei fattori ambientali, sociali e di governance sottolineando l’importanza di modelli di business sostenibili e resilienti. I fondi d’investimento sostenibili, a livello globale, hanno raggiunto asset totali per un controvalore pari a 1000 miliardi di dollari e sono cresciuti del 35% rispetto a fine dicembre 2019. Nota: i fondi d’investimento sostenibili sono quei fondi che integrano uno o più fattori ambientali, sociali e di governance, nella scelta di allocazione del portafoglio. Fonte: Bloomberg, Intesa Sanpaolo
18 Importanti comunicazioni Gli economisti che hanno redatto il presente documento dichiarano che le opinioni, previsioni o stime contenute nel documento stesso sono il risultato di un autonomo e soggettivo apprezzamento dei dati, degli elementi e delle informazioni acquisite e che nessuna parte del proprio compenso è stata, è o sarà, direttamente o indirettamente, collegata alle opinioni espresse. La presente pubblicazione è stata redatta da Intesa Sanpaolo S.p.A. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Intesa Sanpaolo S.p.A. affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l'accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome Intesa Sanpaolo S.p.A. La presente pubblicazione non si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti ai quali si rivolge. Intesa Sanpaolo S.p.A. e le rispettive controllate e/o qualsiasi altro soggetto ad esse collegato hanno la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi materiale sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della clientela. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: https://group.intesasanpaolo.com/it/governance/dlgs-231-2001) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della clientela. In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento Delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sulle disposizioni tecniche per la corretta presentazione delle raccomandazioni in materia di investimenti o altre informazioni che raccomandano o consigliano una strategia di investimento e per la comunicazione di interessi particolari o la segnalazione di conflitti di interesse e successive modifiche ed integrazioni, dal FINRA Rule 2241, così come dal FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4 – tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono disponibili nelle “Regole per Studi e Ricerche” e nell'estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse”, pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A all’indirizzo https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures. Tale documentazione è disponibile per il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta al Servizio Conflitti di interesse, Informazioni privilegiate ed altri presidi di Intesa Sanpaolo S.p.A., Via Hoepli, 10 – 20121 Milano – Italia. Inoltre, in conformità con i suddetti regolamenti, le disclosure sugli interessi e sui conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo sono disponibili all’indirizzo https://group.intesasanpaolo.com/it/research/RegulatoryDisclosures/archivio-dei-conflitti-di-interesse ed aggiornate almeno al giorno prima della data di pubblicazione del presente studio. Si evidenzia che le disclosure sono disponibili per il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta a Intesa Sanpaolo S.p.A. – Industry & Banking Research, Via Romagnosi, 5 - 20121 Milano - Italia. A cura di: Gregorio De Felice, Chief Economist, Direzione Studi e Ricerche, Intesa Sanpaolo
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