Guglielmo Marconi Reginald Fessenden

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Guglielmo Marconi Reginald Fessenden
Guglielmo Marconi

                                   Reginald Fessenden
                    Nikola Tesla
Guglielmo Marconi Reginald Fessenden
Telefono mobile
                  Telefono fisso
Guglielmo Marconi Reginald Fessenden
Guglielmo Marconi Reginald Fessenden
Guglielmo Marconi Reginald Fessenden
L'invenzione della radio è frutto di una serie di esperimenti tenuti alla fine
dell'Ottocento che dimostravano la possibilità di trasmettere informazioni tramite
le onde elettromagnetiche. Il primo a riuscirci fu Tesla nel 1893. Marconi a soli
ventun'anni, riuscì a trasmettere un segnale in codice morse a circa due chilometri
di distanza da Bologna, nello stesso anno però Tesla inviava segnali distinti tra
due punti distanti circa 50 km. Marconi continuò a perfezionare l'invenzione, che
fu ribattezzata il "telegrafo senza fili", non esitando ad uscire anche dai confini
italiani. Nel 1943, cinque mesi dopo la morte di Tesla, una sentenza della Corte
Suprema degli Stati Uniti attribuì a Tesla la precedenza rispetto a Marconi, del
brevetto base della radio. L'invenzione di Marconi aveva però un limite: la
difficoltà di trasmettere i suoni, che avrebbe agevolato la diffusione a livello di
massa del nuovo strumento. Il primo, che riuscì nell'intento fu Fessenden nel
1900, riesce a trasmettere a circa un chilometro e mezzo di distanza, un breve
messaggio vocale. Era nata la radio. L'inventore del mezzo radiofonico molto
spesso viene considerato Marconi e non Fessenden. Nel 1906 Fessenden
trasmette il primo programma radiofonico della storia: parole e musica vennero
udite nel raggio di 25 km dalla stazione trasmittente. La radio era pronta per
entrare nelle case di tutto il mondo. Lo scoppio della seconda guerra mondiale e
l'ingresso dell'Italia nel 1940, favoriscono il lancio definitivo della radio che era
all'epoca il mezzo più potente e più veloce. Passata la guerra, vengono ricostruiti
gli impianti di diffusione e la radio che nel 1949 assume il nome di RAI (Radio
Audizioni Italia. Il prezzo degli apparecchi scende vertiginosamente e la radio
entra nelle case della maggioranza degli italiani. Nel 1954 l'avvento della
televisione, spinge la radio a cercare nuove strategie per reggere la concorrenza
del nuovo strumento. La radio avvia la sua programmazione giornaliera e
notturna. Negli anni ‘80 aumenta la professionalità dei conduttori , la qualità dei
programmi, le dimensioni degli studi .
Guglielmo Marconi Reginald Fessenden
L’invenzione del telefono fu attribuita al Meucci che nel 1871 dimostrò il
funzionamento del suo apparecchio che chiamò telettrofono, anche se il primato
spetta a Manzetti, che riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di
comunicare a distanza già negli anni cinquanta dell'Ottocento, ma senza riuscire a
diffondere ulteriormente l'invenzione. Manzetti, come riportano numerose
testimonianze dell'epoca, riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di
comunicare a distanza utilizzando il principio di induzione magnetica mentre il primo
dispositivo di Meucci consisteva in due fili attorcigliati e stretti tra i denti. Meucci,
avuta notizia dai giornali, scrisse a Manzetti parlando di idee simili. Manzetti morì a 52
anni nel 1877, tutti i suoi prodotti scientifici vennero ceduti dalla moglie Anzola e a
due viaggiatori americani. Nel 1860 Reis presentò una macchina per la trasmissione
elettronica di suoni musicali tramite una barretta vibrante sotto l'influenza di
un campo elettromagnetico. Questo dispositivo non era comunque in grado di
trasmettere la voce. Gray lo inventò indipendentemente e ne diede dimostrazione
nel 1876, ma due ore prima di presentare la richiesta di brevetto, Bell presentò la sua
(anche se il progetto da lui proposto non funzionava). Come risultato, soprattutto negli
Stati Uniti e Canada, Bell viene accreditato dell'invenzione. Nel 1871 Meucci aveva
presentato un brevetto provvisorio, da rinnovarsi annualmente. Nel 2002 il Congresso
degli Stati Uniti ha riconosciuto, storicamente, ad Meucci l’invenzione del telefono.I
primi telefoni erano basati sul trasporto del suono attraverso l'aria, piuttosto che
tramite segnali elettrici generati dalla voce.La prima introduzione pratica del telefono
in Italia ebbe luogo a Milano il 1877 quando fu attivata la linea tra due apparecchi
costruiti dai fratelli Gerosa . Nel 1879 tutti gli uffici del telegrafo di Roma furono uniti
alla linea telefonica .Il primo vero servizio telefonico ebbe però inizio nel 1881 con
l'attivazione della linea di Uberti di Roma. Entro la fine dell'anno gli abbonati erano
già 900. La cornetta nacque quando un centralinista svedese ebbe l'idea di legare il
microfono e il ricevitore ad un bastoncino, in modo da poter avere una mano libera.La
prima telefonata transatlantica avvenne tra New York e Londra, 1927.
I telefoni sono strumenti che ci permettono un
approccio più diretto con le persone che ci
circondano perche ci danno la possibilità di
contattare chiunque in breve tempo dovunque si
trovi.
Pero hanno una influenza che può essere negativa
se si abusa del loro utilizzo, rendendoci chiusi in
noi stessi e creando persone che sanno
comunicare unicamente dietro lo schermo del
cellulare. E’ un grande strumento di socialità che
permette anche ai più timidi di esporsi nella vita
sociale in maniera modulata e quasi intimista.
                         A cosa serve il Telefono?.... A
                         TELEFONARE … 
Il telefono è nato nel 1877. Per molti anni il nuovo strumento rimase il
 privilegio di pochi. Solo dopo la prima guerra mondiale la situazione
 cominciò a cambiare . Ma non molti avevano il telefono. Fino al 1950
 la diffusione del telefono era molto limitata. Era considerato
 normale, usare il telefono solo occasionalmente, da un “posto
 pubblico”, o da una cabina, o dal luogo di. Anche dieci o venti anni
 dopo la maggior parte delle famiglie italiane non aveva il telefono in
 casa. Nel 1925 c’erano 130.000 telefoni in Italia. Arrivarono a 500.000
 nel 1940, a un milione nel 1951. Anche negli anni della crescita
 economica la diffusione del telefono non aumentava molto
 velocemente. La telefonia mobile fu inventata nel 1947, ma i primi
 “cellulari” nacquero nel 1979 e furono messi in commercio nel 1983.
 Dieci anni più tardi cominciò una crescita più veloce, che ebbe una
 forte accelerazione, particolarmente in Italia. Il numero di telefoni
 cellulari ha superato quello delle linee “residenziali” e il totale delle
 linee “fisse”. Le differenze si stanno progressivamente attenuando,
 perché anche negli altri paesi l’uso della telefonia mobile sta
 crescendo, anche se con un andamento meno improvviso di quello
 che si è verificato negli anni scorsi in Italia.
Wikipedia
Libro di testo s. sociali
Scuola.net
Scuola Zoo
StudentVille.it
Studenti.it
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Anna
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