GESTIONE DELL ICTUS ISCHEMICO IN MEDICINA D'URGENZA - FORMAZIONE Dott.ssa Antonietta Cattani - Full Day Srl
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
GESTIONE DELL’ICTUS DELL ICTUS ISCHEMICO IN MEDICINA D’URGENZA FORMAZIONE Dott.ssa Antonietta i C Cattanii
FORMAZIONE E’ importante promuovere tra tutte le figure professionali coinvolte nell’assistenza e nella cura dell’ictus una cultura comune e competenze adeguate anche a livello organizzativo e legate alla gestione multidisciplinare dell’evento.
L’ictus L ictus cerebrale colpisce ogni anno a o 155 milioni o d di pe persone so e nel mondo 200 – 250.000 in Italia. Il numero dei decessi è destinato a raddoppiare nel 2020.
Nel Lazio: l'incidenza di ictus cerebrale è pari a 10.000 casi ll'anno, anno, con una mortalità preospedaliera di circa il 30%. Nel 2013 si sono verificati circa 7000 ricoveri p per ictus ischemico e 1700 per ictus emorragico.
Stime attuali e proiezioni al 2020 dei casi incidenti di ictus attesi nella popolazione italiana 300000 278.66 264.38 4 244.58 1 9 250000 di cas Nr. d 188.84 199.04 200000 4 6 174.70 7 150000 2010 2015 2020 Primo ictus Primo ictus e recidive
Ci sono chiare hi evidenze id che h un’assistenza ’ i t tempestiva e con approccio multidisciplinare di risultati dia i lt ti positivi iti i aii fini fi i della d ll morbilità bilità e della d ll mortalità.
La specifica formazione del personale medico, medico infermieristico e di altre figure professionali e ll’utilizzo utilizzo di approcci clinico‐diagnostici clinico diagnostici condivisi rappresenta un elemento fondamentale nel “percorso ictus”
PERCORSO ICTUS Attivazione di una rete di integrazione per la gestione della patologia cerebrovascolare acuta non traumatica elettivamente mediante il coordinamento operativo delle Stroke-Units concepite come strumento professionale di riferimento per tutti gli attori sanitari coinvolti nella gestione dell dell’assistito assistito colpito da ictus.
PERCORSO ICTUS La finalità è garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale mediante appropriatezza e continuità di cura del singolo malato.
PERCORSO ICTUS 118 avvia il paziente colpito da accidente cerebrovascolare nel luogo di cura idoneo Dipartimento Emergenza ed d Accettazione attiva il Codice Stroke Medico della Stroke Unit segue tutte le fasi del percorso terapeutico
PERCORSO ICTUS • Razionalizzare le risorse p di inoperosità • Ridurre i tempi p ((stesura di un’istruzione operativa di coordinamento tra il soccorso territoriale, il prontop soccorso periferico e l’ ospedale dedicato)
Nello svolgimento del soccorso sul t it i territorio il 118 non può ò incidere i id significativamente sul fattore tempo (nella f fase preospedaliera d li i t tempi i sono scarsamente modificabili).
La differenza deve consistere: nel rapido riconoscimento della patologia ictus, nella precisazione del momento di manifestazione dei sintomi, sintomi in una raccolta di notizie anamnesticamente recenti e remote che possano facilitare il compito del neurologo e avviare il paziente verso il percorso dedicato. dedicato
Il corso di formazione,, all’interno di q questa azienda, è stato strutturato ripercorrendo le singole g fasi del p processo assistenziale,, individuando le criticità e le figure professionali coinvolte al fine di g p garantire l’integrazione e la qualità dell’intero p percorso.
Tutti T tti gli li operatori t i sono stati t ti formati f ti per conoscere l’intero processo assistenziale in modod da d potersi t i inserire i i con tempestività, t ti ità appropriatezza e competenza nella fase di l loro pertinenza. ti
DESTINATARI: Personale P l operante t iin C.O. C O addetto dd tt all triage telefonico e al Dispatch Personale operante sui mezzi di soccorso
PERSONALE OPERANTE IN C.O. CO Nell sistema N i iinformatico, f i all’interno ll’i d della ll scheda malore, l’operatore, in caso di sospetto ictus, i somministra i i lla CCSS e riporta l’ora di insorgenza dei sintomi.
Personale operante sui mezzi di soccorso E’ dotato di una scheda ictus
Nella N ll f fase i i i l iniziale ( (gennaio i 2015) il 2015), processo formativo è stato comune con il PTV neurologi, PTV: l i neuroradiologi, di l i personalel infermieristico di reparto e di PS e personalel 118 le l cuii postazioni t i i afferiscono ff i per competenza al policlinico stesso. Esperienza assolutamente positiva perché ha evidenziato problematiche comuni e mai altrimenti discusse.
Ogni operatore, alla fine del processo formativo, doveva essere in grado di: Conoscere gli elementi fondamentali delle principali linee guida e dei percorsi assistenziali C Conoscere il modello d ll organizzativo i ti dell’assistenza specifica all’ictus (fase preospedaliera, d li ospedaliera, d li riabilitativa) con particolare riguardo per la fase in cui opera
Elencare i criteri utilizzati per il riconoscimento precoce dei sintomi I criteri di attribuzione del codice di triage per assegnare correttamente le priorità di intervento Descrivere il ppercorso intraospedaliero p Collaborare in un team multiprofessionale
RISULTATI Sono stati formati 325 CPSI alla gestione del paziente con ictus. Particolare enfasi è stata data alla valutazione rapida e alla centralizzazione del paziente mirata alla somministrazione della terapia trombolitica entro i tempi stabiliti dallo studio SPREAD 2012
Puoi anche leggere