Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI

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Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
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                                                                                                                       www.macchinealimentari.it
ISSN 1824-341X - Anno XV

                                                                                                                                                   settembre 2018
                           trasformazione, materiali, confezionamento, mercato, normativa e ricerca

                                                                       Generatori di vapore
                                                                  per le aziende alimentari
                                        P PROTAGONISTI                   P FOCUS                 P PACKAGING
                                        PRODUZIONE, QUALITÀ,             LA SITUAZIONE           CARRAGENINE PER
                                        AMBIENTE                         DELLE ENERGIE           LA PREPARAZIONE DI PELLICOLE
                                        A COLLOQUIO CON ILARIA NOCENTE   RINNOVABILI IN ITALIA   COMMESTIBILI
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
© www. corradofrignani.com

                                                                                     Caldaia
                                                                                     matr. Pr3158
                                                                                     Collaudata
                                                                                     il   12   luglio   1929

                                                                                                                                       Generatori di vapore
                                                                                                                                       produzione di vapore
                                                                                                                                        2.000-30.000 kG/h,
                                                                                                                                          rendimento fino a
                                                                                                                                                      97%.

                             MINGAZZINI s.r.l.
                             Via Egidio Pini, 29/A - 43126 Parma - ITALY - Tel. +39 0521 1880611 - +39 0521 983641 - Fax +39 0521 293547
                             www.mingazzini.it - email: info@mingazzini.it
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
settembre 2018 | SOMMARIO
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www.macchinealimentari.it

PROTAGONISTI
Ilaria Nocente
Produzione, qualità,
ambiente                         12
Maria Zemira Nociti

◗ TECNOLOGIA
Energie rinnovabili
Il punto della situazione
in Italia                        18
Massimo Gozzi

FOCUS: GENERATORI DI VAPORE
Industria alimentare:
un’ampia scelta
per le aziende                   22
                                                                                                    12
Stefania Milanello

                                      KUKA ROBOTER ITALIA                L’ANGOLO DELLE TESI
STUDI SCIENTIFICI                     Preparazione, flessibilità,        Ottimazione tecnologica
Progettazione di sistemi              metodo                        27   e stabilità ossidativa
operanti in condizioni non                                               di una formulazione RUTF
stazionarie                      25   A cura della redazione
                                                                         alternativa                              36
Danilo Balbi
                                      AUTOMATION24                       Isabella Dallera

                                      Nuovo Shop: design moderno,
SOLUZIONI DALLE AZIENDE 26 comprovato servizio                  28       PASTA, PANE&PIZZA
Clara Biancardi
                                      A cura delle redazione             Valutazione della qualità
                                                                         di nuove formulazioni
                                                                         salutistiche e funzionali
                                      NOTIZIE AZIENDE               30
                                                                         del pane                                 38
                                      Clara Biancardi
                                                                         Danilo Balbi

                                      ◗ RICERCA
                                      “SEMPLICE”                         DOLCI,CIOCCOLATO&CAFFÈ
                                      Il cibo ecosostenibile secondo     Approccio misto
                                      l’Università Cattolica del Sacro   per la determinazione della
                                      Cuore                         34   qualità di gomme
                                                                         da masticare                40
                                      Isabella Dallera

                                35                                              settembre 2018 Macchine   Alimentari   3
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
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                                                                                                                               www.macchinealimentari.it
           ISSN 1824-341X - Anno XV

                                                                                                                                                           settembre 2018
                                      trasformazione, materiali, confezionamento, mercato, normativa e ricerca

                                                                                                                                                                            CARNI
                                                                                                                                                                            Effetto di diete integrate con
                                                                                  Generatori di vapore
                                                                             per le aziende alimentari                                                                      erbe aromatiche sulla qualità
                                                                                                                                                                            di salumi                      42
                                                   P PROTAGONISTI                   P FOCUS               P PACKAGING
                                                   PRODUZIONE, QUALITÀ,             LA SITUAZIONE DELLE   CARRAGENINE PER LA
                                                   AMBIENTE                         ENERGIE RINNOVABILI   PREPARAZIONE DI PELLICOLE
                                                   A COLLOQUIO CON ILARIA NOCENTE   IN ITALIA             COMMESTIBILI

           MacchineAlimentari n. 6 Settembre 2018                                                                                                                                                                                                             INNOVAZIONE
Direttore responsabile                                                                                                                                                      CONSERVE                                                                          Il meglio del packaging
Gabriele Lanzarotti
                                                                                                                                                                            Nuovi metodi per la                                                               italiano                    54
Coordinamento scientifico
Dante Marco De Faveri                                                                                                                                                       valutazione sensoriale dei                                                        Paola Setti
Coordinamento redazionale
Antonio Ratti                                                                                                                                                               derivati del pomodoro                                                        44
Tel. 02.60852339
antonio.ratti@macchinealimentari.it                                                                                                                                                                                                                           IL PUNTO
Redazione
Via Medardo Rosso, 11
                                                                                                                                                                            ADDITIVI&INGREDIENTI                                                              Packaging cellulosico
20159 Milano
Tel. 02.60852300
                                                                                                                                                                            Frumenti convenzionali                                                            riciclabile, biodegradabile
redazione@macchinealimentari.it                                                                                                                                             e pigmentati                                                                 45   e compostabile: legislazione
Collaboratori di redazione
Danilo Balbi, Clara Biancardi, Isabella Dallera,                                                                                                                                                                                                              e normative tecniche         57
                                                                                                                                                                             ◗ CORSO FAD
Francesca De Carlo, Dante Marco De Faveri,
Graziano Elegir, Massimo Gozzi, Stefania Milanello,                                                                                                                                                                                                           Francesca De Carlo
Simone Montonati, Maria Zemira Nociti,
Cesare Santiago, Paola Setti

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Donatella Sgaria
Tel. 02.60852332
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                                                                                                                                                                             DEGLI ALIMENTI:                                                                  L’uso delle carragenine
Tariffe: Italia annuo € 45,00; Abbonamento digitale € 34,00
                                                                                                                                                                             le sanzioni amministrative                                                       per la preparazione
IVA compresa - Costo copia singola € 2,20 (presso l’editore,                                                                                                                 e gli aggiornamenti italiani
fiere e manifestazioni) - Copia arretrata (se disponibile) € 5.00                                                                                                                                                                                             di pellicole commestibili   62
+ spese di spedizione                                                                                                                                                        per il regolamento (UE)

                                                                                                                                                                                                                                                 46
                                                                                                                                                                                                                                                              Francesca De Carlo
Pubblicità e Relazioni Pubbliche
Stefano Piccinelli
                                                                                                                                                                             1169/2011
Tel.: 02 39090235
stefano.piccinelli@tecnichenuove.com

Assistente Pubblicità (traffico)
Maria Grazia Longoni

                                                                                                                                                                             PACKAGING
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pubblicita@macchinealimentari.it

                                                                                                                                                                             & TECNOLOGIE                                                                      Editoriale
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                                                                                                                                                                              Packaging&
                                                                                                                                                                                                                                                               Dante Marco De Faveri
Tecniche Nuove Spa
Via Eritrea, 21 - 20157 Milano
                                                                                                                                                                                                                                                               NOTIZIARIO                 6
                                                                                                                                                                                                                                                 Tecnologie

tel. 02 390901 - fax 02 3551472                                                                                                                                                                                       e
commerciale@tecnichenuove.com
                                                                                                                                                                                   54
                                                                                                                                                                                                        Innovazion                   ano
                                                                                                                                                                                                                      packaging itali
                                                                                                                                                                                                        Il meglio del
                                                                                                                                                                                                         Paola Setti                                           Maria Zemira Nociti
Grafica e impaginazione
                                                                                                                                                                                                                                             57
                                                                                                                                                                                                                            Il punto
                                                                                                                                                                                                                                 labile,
                                                                                                                                                                                                                   lulosico ricic
Maria Pilia                                                                                                                                                                                          Packaging celle e compostabile:

                                                                                                                                                                               richieste del
                                                                                                                                                                                            la
                                                                                                                                                                                                      biodegradabinormative tecniche
                                                                                                                                                                                                    legislazione
                                                                                                                                                                                                                 e             Graziano Elegir                 RISPARMIO ENERGETICO       10
Editore
                                                                                                                                                                                                        Materiali ragenine                                     Simone Montanati

                                                                                                                                                                                   62
                                                                                                                                                                                                        L’uso delle car one
                                                                                                                                                                                                                       azi
                                                                                                                                                                                                        per la prepar mestibili

                                                                                                                                                                                   Francesca De
                                                                                                                                                                                                Carlo
                                                                                                                                                                                                         di pellicole com
                                                                                                                                                                                                                                                               PACKAGING&COMPONENTI       65
                                                                                                                                                                                                                                                               Lorena Origo
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                                                                                                                                                                                       65
                                                                                                                                                                                                                                                 53
                                                                                                                                                                                                                       iende
                                                                                                                                                                                                             Notizie az
Registrazione: Tribunale di Milano N.187 del 22/03/2004
                                                                                                                                                                                                                                                               INDICE INSERZIONISTI       68
                                                                                                                                                                                                                        ardi
                                                                                                                                                                                                             Clara Bianc

Iscrizione al R.O.C. nr 3276 del 30/11/2001

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New Press, Via De Gasperi, 4 - Cermenate (Co)                                                                                                                                                                                                                  INDIRIZZI UTILI            69
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Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
EDITORIALE |

                          Il punto di svolta

                          L
                                               a crisi economica che ha caratterizzato l’inizio di questo nuovo
                                               millennio e alcuni tragici eventi verificatisi nello stesso periodo (primo
                                               fra tutti l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001), hanno
                                               spesso condotto i commentatori di tutto il mondo a ritenere che nulla
                                               sarebbe stato più come prima. Un’analisi attenta del mondo che ci
                                               circonda non può che confermarlo. É vero, ora è diverso. Il mondo in
                                               cui siamo cresciuti è finito e non tornerà più (Gregg Braden, Il potere
                          della resilienza). L’errore più grande che possiamo commettere è quello di rimanere
                          concentrati sull’attesa che ritorni la normalità del vecchio mondo, rifiutando l’esistenza
                          del cambiamento. In realtà, stiamo attraversando un punto di svolta unico e irreversibile,
                          determinato da eventi estremi che, per la prima volta nella storia dell’umanità, si
                          stanno manifestando contemporaneamente, dovuti alle concomitanti crisi climatiche,
                          economiche, demografiche ed energetiche le quali, inevitabilmente, condizioneranno in
                          modo inequivocabile le produzioni alimentari, che dovranno essere non solo sostenibili,
                          ma anche a basso costo. Infatti, se da un lato il mutamento climatico in atto impone una
                          sempre maggiore attenzione agli aspetti di sostenibilità, dall’altro l’aumento demografico
A Dante Marco De Faveri   dei prossimi decenni, accompagnato da sacche di povertà in continuo aumento, richiede
                          con insistenza produzioni alimentari a basso costo. Oggi, invece, alimenti base per le
                          popolazioni più povere, come il mais e il riso, risultano fuori dalla portata economica di
                          un numero sempre maggiore di individui, generando crescenti fenomeni di malnutrizione.
                          In questo contesto, l’industria alimentare si troverà presto a dover competere e la sfida sin
                          qui vincente del cibo sostenibile non sarà più sufficiente. Sarà necessaria una sfida nella
                          sfida e il risultato dovrà essere quello del cibo sostenibile e a basso costo. Uno dei fattori
                          limitanti, sul quale focalizzare da subito l’attenzione, è sicuramente quello energetico
                          perché il sistema alimentare è altamente energivoro e, nel mondo globalizzato, lo è ancora
                          di più. Ogni fase della filiera comporta notevoli consumi di energia, dai trattori nei campi,
                          al confezionamento e alla conservazione dei prodotti finiti, fino alla loro distribuzione
                          globalizzata che consente ovunque il consumo di qualunque prodotto in ogni mese
                          dell’anno. Ciò determina anche una elevata “carbon footprint”, con il conseguente effetto
                          “circolare” che si ripercuote sul clima e, quindi, ancora una volta sul cibo, tanto da far
                          ritenere, nel breve termine, il sistema non più sostenibile. L’obiettivo di ridurre i consumi
                          energetici e la relativa incidenza economica risulta, pertanto, irrinunciabile e prioritario, e
                          il semplice miglioramento tecnologico delle prestazioni di macchine, impianti e mezzi di
                          trasporto, potrebbe non bastare. Per raggiungerlo, alcuni fra i pensatori più illuminati del
                          nostro tempo ritengono che debba essere il modo di consumare e di produrre alimenti
                          a mutare, privilegiando materie prime locali, nel rispetto della stagionalità. D’altro canto,
                          se nulla sarà più come prima e gli eventi estremi saranno la nostra normalità, dovranno
                          essere i comportamenti e le iniziative che sapremo assumere a guidare il cambiamento,
                          altrimenti potremo solo subirlo.•

                                                                                                settembre 2018 Macchine     Alimentari   5
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
NOTIZIARIO |
    A Maria Zemira Nociti

    Ricerca
    Riso geneticamente modificato per migliorare il contenuto di ferro e zinco
    Un gruppo di ricercatori dell’Institute of
    Molecular Plant Biology dell’ETH di
    Zurigo ha modificato geneticamente una delle
    varietà di riso più diffuse. L’obiettivo dello
    studio era incrementare il valore nutrizionale
    del prodotto, aumentando la concentrazione
    di ferro e zinco nella parte edibile della
    pianta (l’endosperma dei chicchi di riso).
    Si è pertanto intervenuti sul genoma della
    pianta inserendovi tre nuovi geni. Il primo
    incrementa l’assorbimento di ferro e zinco
    dal terreno, tramite le radici della pianta, il
    secondo facilita la mobilizzazione del ferro
    immagazzinato nei vacuoli e il terzo regola il
    comportamento della ferritina (proteina che
    favorisce l’immagazzinamento del ferro nelle
    cellule). I chicchi di riso di queste piante
    sperimentali presentavano una quantità di
    ferro pari al 90% del contenuto raccomandato                Seguirà una sperimentazione in campo. Se                    di questi nutrienti qualora il riso venisse
    ed una quantità di zinco pari al 170% del                   l’accumulo dei due minerali nell’endosperma                 utilizzato per la dieta umana o come mangime.
    contenuto raccomandato. Le piante sono                      sarà confermato anche in campo, si valuterà                 I risultati della ricerca sono riportati nella
    state testate di laboratorio ed in serra.                   la loro biodisponibiltà ed il migliorato apporto            rivista Plant Technology Journal.

    I prodotti di trasformazione dei mirtilli mantengono
    una buona quantità di composti fenolici
                                                                                               Uno studio pubblicato sul Journal of Food Science ha confrontato il contenuto
                                                                                               di composti fenolici nei mirtilli freschi e in alcuni prodotti da questi derivati
                                                                                               (purea, infusioni, liquori, succhi freschi o pastorizzati). I composti fenolici fanno
                                                                                               parte della categoria dei composti fitochimici che comprendono un insieme
                                                                                               eterogeneo di sostanze che possono avere benefici effetti sulla salute se ingeriti
                                                                                               a livelli significativi. Sono metaboliti secondari che non intervengono direttamente
                                                                                               nei processi di assimilazione, respirazione, trasporto e differenziazione della
                                                                                               pianta. Sono caratterizzati dalla presenza di un gruppo aromatico (anello
                                                                                               benzenico) legato ad uno o più gruppi ossidrilici (–OH). In questo studio,
                                                                                               per la loro identificazione è stata utilizzata la tecnica LC-MS (cromatografia
                                                                                               liquida e spettrofotometria di massa). É stato dapprima valutato il profilo ed il
                                                                                               contenuto fenolico dei mirtilli tal quali. La medesima analisi è stata condotta su
                                                                                               purea, infusioni, liquori, succhi freschi o pastorizzati, ricavati dalla medesima
                                                                                               materia prima. La ricerca ha evidenziato una notevole differenza in termini
                                                                                               di caratteristiche biochimiche e concentrazione di fenoli, tra materia prima e
                                                                                               prodotti trasformati. La lavorazione riduce notevolmente il contenuto di fenoli,
    diminuiscono le antocianine, ossia i principali componenti fenolici dei mirtilli. Nei mirtilli freschi la concentrazione dei composti fenolici risultava pari a 5,190 mg su
    100 g di materia prima secca), nella purea il valore scendeva a 2,719 mg/100 g. Le infusioni ne contenevano 2,469 mg/100 g, i liquori 1,830 mg/100 g. Nei succhi
    freschi e pastorizzati il valore si riduceva rispettivamente a 921 mg/100 e 1,099 mg/100 g sul secco. Sia pur in presenza di una riduzione significativa, purea, infusioni
    e liquori di mirtillo costituiscono comunque una buona fonte di composti fenolici, disponibili nell’intero arco dell’anno.

6    Macchine Alimentari settembre 2018
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
Impatto ambientale della produzione di 40 grammi di proteine di origine animale
Per valutare e migliorare la sostenibilità    più completo finora pubblicato su questa        di confronto: consumo energetico, emissione
della produzione di 40 grammi di proteine     tema. É stata raccolta e valutata la            di gas serra, potenziale diffusione di
di origine animale, una ricerca pubblicata    letteratura relativa agli ultimi dieci anni,    eccesso di nutrienti (per esempio fertilizzanti
sulla rivista Frontiers in Ecology and the    sono stati considerati centinaia di life-       nell’ambiente), possibile emissione di
Environment ha confrontato allevamenti        cycle assessments per la produzione di          sostanze che contribuiscono alle piogge
da carne, allevamenti di prodotti ittici      diversi tipi di proteine animali, 300 life-     acide. I dati sono stati parametrati a 40
(pesce gatto, salmone, gamberi, ostriche,     cycle assessments sulla produzione di           grammi di proteine (indicativamente il
cozze, capesante), pesca di piccoli pesci     alimenti di origine animale ed altri 148        contenuto di una hamburger di medie
(sardine, aringhe, sgombri). Gli autori       studi non proprio specialistici ma comunque     dimensioni nonchè la dose giornaliera
hanno dichiarato che si tratta dello studio   esaustivi. Ne sono stati ricavati 4 parametri   raccomandata di assunzione di proteine con
                                                                                              la dieta). In generale, l’analisi ha evidenziato
                                                                                              che la produzione più sostenibile sia quella
                                                                                              degli allevamenti di molluschi, seguita
                                                                                              dalla pesca di piccoli pesci. Anche altri
                                                                                              tipi di pesca (merluzzo, merlano nasello
                                                                                              e simili) hanno un impatto ambientale
                                                                                              relativamente basso. Lo stesso dicasi per
                                                                                              l’allevamento dei salmoni. L’allevamento
                                                                                              di bovini ed altri animali da carne hanno
                                                                                              un ridotto consumo energetico rispetto a
                                                                                              tutti i tipi da acquacoltura considerati. Gli
                                                                                              allevamenti di pesce gatto, gamberi e tilapia
                                                                                              hanno il maggior consumo di elettricità
                                                                                              dovuto alla necessità di avere un costante
                                                                                              ricircolo dell’acqua. La acquacoltura da
                                                                                              pesce gatto e gli allevamenti di bovini da
                                                                                              carne producono 20 volte più gas serra
                                                                                              rispetto agli allevamenti di molluschi, alla
                                                                                              pesca di piccoli pesci, agli allevamenti di
                                                                                              salmoni ed agli allevamenti avicoli. Le acque
                                                                                              colture di molluschi determinano la maggior
                                                                                              dispersione di nutrienti potenzialmente
                                                                                              pericolosi per gli ecosistemi. Gli allevamenti
                                                                                              di bovini da carne e la pesca non hanno
                                                                                              questo problema. Gli allevamenti bovini
                                                                                              emettono metano che può determinare un
                                                                                              incremento delle piogge acide. Su questo
                                                                                              fronte gli allevamenti di prodotti ittici e la
                                                                                              pesca non hanno alcuna controindicazione
                                                                                              in tal senso. Questi risultati possono
                                                                                              essere utilizzati da Governi e Ministeri
                                                                                              dell’agricoltura per incoraggiare alcuni tipi
                                                                                              di produzione di proteine di origine animale
                                                                                              rispetto ad altri.

                                                                                                     settembre 2018 Macchine     Alimentari      7
Generatori di vapore per le aziende alimentari - Periodici PVI
NOTIZIARIO |

    Focus sulle etichette Usa
                                                                                  illazioni. Per esempio le calorie apportate da una porzione di OREO,
                                                                                  nuova ricetta, sono 160 ed i grassi totali sono 7 grammi, esattamente
                                                                                  come nella formulazione precedente. Altri Paesi stanno prendendo
                                                                                   i medesimi provvedimenti. La Danimarca aveva vietato l’uso
                                                                                  dei grassi trans di origine naturale fin dal 2003 ed in maggio di
                                                                                  quest’anno la Organizzazione mondiale della sanità aveva sollecitato
                                                                                  i Governi dei Paesi aderenti ad eliminare i grassi trans. Se molti tra i
                                                                                  Paesi industrializzati li hanno già ridotti drasticamente imponendo dei
                                                                                  limiti molto stringenti, lo stesso non può dirsi per i Paesi con economie
                                                                                  meno floride.

                                                                                  Modificate le modalità
                                                                                  per indicare gli zuccheri aggiunti a
                                                                                  miele e sciroppo d’acero
    Negli Stati Uniti è entrato in vigore il                                      FDA sta valutando i commenti ricevuti a seguito della consultazione
    divieto di utilizzo di acidi grassi trans                                     pubblica sulla bozza di Linea guida relativa a come indicare nella
    da processi industriali                                                       tabella nutrizionale gli zuccheri aggiunti allo sciroppo di acero ed al
    Il 18 giugno ultimo scorso, in Usa è entrato in vigore il divieto di          miele. La nuova tabella nutrizionale da riportare sull’etichetta degli
    vendere alimenti contenenti acidi grassi trans derivanti da processi          alimenti destinati al mercato Usa prevede l’indicazione degli zuccheri
    industriali. Le aziende alimentari hanno avuto tre anni per modificare        aggiunti così come definiti nelle Dietary Guidelines for Americans
    le proprie ricette. La norma era infatti stata approvata nel 2015. Il         edizione 2015-2020. Secondo questo documento si considerano
    divieto trae origine dall’idea che una loro eccessiva assunzione con la       zuccheri aggiunti, sia quelli presenti nelle ricette degli alimenti, sia
    dieta può contribuire ad aumentare il colesterolo cattivo nel sangue.         quelli confezionati e venduti tal quali (per esempio un vaso di miele, una
    Messi a punto nei primi anni del secolo scorso ed usati a partire             confezione di sciroppo di acero, una confezione di zucchero). Secondo
    dagli anni 50’ per prolungare la shelf life e migliorare la texture degli     le Dietary Guidelines, i cittadini statunitensi non dovrebbero ricavare dagli
    alimenti, cominciarono a destare sospetti negli anni 90’ quando alcuni        zuccheri aggiunti più del 10% della assunzione calorica quotidiana.
    ricercatori ne collegarono l’utilizzo ad un aumento del colesterolo           Nel febbraio 2018, FDA aveva pubblicato la bozza di una Linea guida che
    nel sangue e ad una maggiore rigidità delle membrane cellulari,               avrebbe dovuto indicare ai produttori di miele e di sciroppo d’acero come
    dove possono accumularsi in quantità elevate. Nel 2006 FDA aveva              riportare in etichetta l’indicazione relativa agli zuccheri aggiunti in queste
    modificato il 21 CFR section 109 obbligando le aziende a riportarne           due categorie di prodotti, senza far sorgere il dubbio che il prodotto
    il valore nella tabella nutrizionale. Nel 2015 una nuova modifica             fosse stato adulterato aggiungendo per esempio sciroppo di mais o altri
    normativa ne aveva decretato il divieto di utilizzo a partire dal giugno di   dolcificanti. FDA ha proposto di usare un simbolo “†,” sulla Nutrition
    quest’anno, dando di fatto tempo alle aziende di riformulare i prodotti.      Facts, inserendolo subito dopo la percentuale di Daily Value, in modo
    Ad oggi sono pressoché scomparsi dai prodotti commercializzati in             da attirare l’attenzione dei consumatori su una nota esterna alla tabella
    USA. La riformulazione non è stata facile. Le principali difficoltà hanno     nutrizionale.La nota avrebbe dovuto riportare informazioni veritiere sul
    riguardato pop corn e crostate, tanto è vero che alcune associazioni di       significato di “added sugars” per questi specifici prodotti. Durante la
    categorie hanno chiesto ad FDA di poter continuare ad usare i grassi          consultazione pubblica FDA ha ricevuto oltre 3 mila commenti, richieste
    trans in alcune specifiche situazioni (per esempio per migliorare il          di chiarimenti su questa nota, segno che la Linea guida non era riuscita
    sapore di alcuni prodotti o ungere le teglie per la cottura dei prodotti da   a fare chiarezza sul tema. FDA pubblicherà le risposte ai commenti
    forno). In questi casi FDA ha concesso un’ulteriore deroga di un anno.        ricevuti e deciderà come modificare le Linee Guida per renderle più
    Nel frattempo sono sorti dubbi e preoccupazioni in merito a quanto            chiare a tutti.
    utilizzato per riformulare le ricette. Gli ambientalisti hanno dichiarato
    la propria avversità rispetto all’uso dell’olio di palma. I nutrizionisti
    hanno ventilato l’ipotesi che, per mantenere sapore e texture, le aziende
    possano aver incrementato il contenuto totale di grassi. Una ricerca
    condotta sui prodotti in commercio nel 2017 ha smentito queste

8    Macchine Alimentari settembre 2018
Nella Dietary Fiber altri otto carboidrati a lunga catena
   FDA ha pubblicato la Linea guida intitolata “The Declaration of Certain Isolated or Synthetic Non-Digestible Carbohydrates as Dietary Fiber on Nutrition
   and Supplement Facts Labels”. Il documento si occupa specificatamente dei nuovi otto carboidrati non digeribili che le aziende potranno includere nel
   conteggio delle dietary fiber da riportare in etichetta ed in particolare nella tabella nutrizionale (prodotti alimentari) e nella Supplement Facts (integratori).
   Le otto nuove Dietary Fiber sono: fibre ricavate dalle pareti cellulari delle piante (è una categoria molto ampia categoria che include tra le altre le fibre
   derivate dalla canna da zucchero, le fibre derivate dalle mele e fibre similari), arabinoxylani, algianti, inulina e fruttani inulino simili, amido con un elevato
   contenuto di amilosio (detto anche resistant starch 2), galattoligosaccaridi, polidestrosio, maltodestrine /destrine resistenti. L’ammissione di queste
   sostanze è stata basata sui dati scientifici che FDA ha raccolto e valutato utilizzando come fonti i dossier sottoposti alla sua attenzione dai produttori,
   commenti presentati da questi ultimi, studi e valutazioni condotti da enti di ricerca, revisioni della letteratura scientifica in materia. Il parere è stato
   espresso seguendo le procedure indicate nelle Linee guida Review of the Scientific Evidence on the Physiological Effects of Certain Non-Digestible
   Carbohydrates. FDA ha aperto una consultazione pubblica sul tema.

Innovazione
Contrasto in merito alle responsabilità di supervisione sui processi
di produzione di carni “artificiali”
È polemica tra USDA e FDA in merito alla responsabilità di
supervisionare i processi di produzione delle carni artificiali. Il
settore carni è da sempre giurisdizione di USDA (U.S. Dept. of
Agriculture), ma in un comunicato ufficiale i vertici FDA hanno
avocato a sé il compito di formulare norme, standard e di vigilare
su questo nuovo settore che sta destando un notevole interesse
da quando aziende come Memphis Meats e Tyson Foods, ed un
imprenditore come Bill Gates si occupano di questi temi. Anche
se per arrivare ad una produzione su scala industriale ed ad una
estesa commercializzazione di questi prodotti passerà ancora
qualche anno, FDA ha convocato una prima riunione pubblica
sul tema. In base al Federal Food, Drug, and Cosmetic Act, the
FDA ha giurisdizione sugli alimenti, sugli articoli usati nel settore
alimentare e sui loro componenti. Secondo i vertici della Agenzia,
le cellule che contribuiranno alla produzione di carni artificiali, la
tecnologia e le carni così ottenute rientrano quindi nelle competenze
di FDA. A sostegno di tale ipotesi vi sono la complessità di una
tecnologia ancora priva di standard e norme adeguate ed il fatto
che ad oggi, spetta ad FDA la supervisione di prodotti alimentari
ottenuti direttamente da colture di cellule microbiche, algali, lieviti e
muffe generate su larga scala. FDA supervisiona anche i programmi che portano a definire l’analisi del rischio di applicazione di altre nuove tecnologie per esempio
alimenti derivati da piante geneticamente modificate. Si occupa inoltre di problemi inerenti alla sicurezza d’uso di tecnologie per ottenere colture di cellule utilizzate
in contesti terapeutici. USDA non è disposta a cedere il proprio diritto ad occuparsi del tema perché in base alla normativa federale, l’ispezione di carne e pollame
sono totalmente di sua competenza. A sostegno di USDA si sono schierate le associazioni dei produttori di carne, per esempio NCBA (National Cattlemen’s Beef
Association) che ha annunciato la propria partecipazione all’incontro pubblico organizzato da FDA. Farà presente l’opportunità che di questo tema si occupi USDA,
perché ha una lunga esperienza in materia e da sempre garantisce la sicurezza di carni bovine, suine, avicole e delle uova.

                                                                                                                             settembre 2018 Macchine       Alimentari        9
RISPARMIO ENERGETICO |
     A Simone Montonati

                                                                  Un nuovo studio scientifico                            Insufficienti i progressi
                                                                  rivela che limitare il                                 verso l’obiettivo di sviluppo
                                                                  riscaldamento globale                                  sostenibile in ambito
                                                                  non è abbastanza                                       energetico
                                                                  Gli obiettivi fissati dall’accordo sul clima di        Insoddisfacenti. Si può sintetizzare così il giudizio
                                                                  Parigi, oltre a essere difficilmente raggiungibili,    della Banca Mondiale sui progressi globali in materia
                                                                  potrebbero anche dimostrarsi incompleti. Secondo       di energia sostenibile registrati nel report 2018
     Il costo economico                                           uno studio pubblicato su “Nature”, l’aumento di        “Tracking SDG7: the energy progress report”. Il
     dei cambiamenti climatici                                    temperatura non è il solo parametro da tenere          documento analizza l’andamento mondiale rispetto
     L’impatto del riscaldamento globale viene                    in considerazione. L’intesa ottenuta dalle 196         agli obiettivi di sviluppo sostenibile (“Sustainable
     generalmente presentato in termini di aumento dei            nazioni presenti alla Conferenza di Parigi del 2015    Development Goal”) fissati dalle Nazioni Unite in
     fenomeni ambientali sfavorevoli come la proliferazione       prevede che, per arginare i danni dei cambiamenti      materia di “Energia conveniente e pulita” e racchiusi
     degli eventi climatici estremi, lo scioglimento dei          climatici, si debba contenere l’innalzamento della     nella sigla SDG7. Secondo il report “il mondo non
     ghiacciai, l’estensione delle desertificazioni, ecc. Le      temperatura globale “ben al di sotto dei 2°C”          è sulla strada per raggiungere SDG7” entro la
     conseguenze economiche, invece, restano un aspetto           rispetto ai livelli pre-industriali con l’impegno      scadenza fissata (2030). Gli attuali progressi, infatti,
     poco affrontato, soprattutto perché soggetto ad una          a fermarsi entro 1,5°C. Secondo il team                si rivelano inadeguati in tutti e quattro i campi presi
     serie di variabili difficili da prevedere: distribuzione     internazionale di scienziati che ha presentato         in considerazione: accesso all’elettricità e ai sistemi
     spaziale dei cambiamenti, differente risposta locale         la ricerca, però, limitare la temperatura non è        puliti per cucinare, energia rinnovabile ed efficienza
     al riscaldamento atmosferico, diversa propensione            sufficiente: “la crescita di CO2 in atmosfera”,        energetica. In tema di elettrificazione, il goal SDG7
     delle popolazioni a barattare i benefici attuali con un      spiegano nel loro articolo, “ha un impatto diretto     prevede di fornire accesso a tutta la popolazione
     bene futuro, ecc. Due recenti studi affrontano proprio       significativo sia nell’emisfero settentrionale sulla   mondiale entro il 2030 ma finora (cioè dal 2010 al
     questo tema giungendo, però, a conclusioni piuttosto         temperatura estiva e sullo stress provocato dal        2016) il miglioramento è stato solo del 4% e ora solo
     discordanti. Secondo Richard Tol, del Dipartimento           caldo, sia ai tropici sulle precipitazioni estreme”.   l’87% della popolazione dispone di elettricità. Sebbene
     Economia dell’Università del Sussex, in Inghilterra,         Secondo i loro studi, infatti, nell’area a nord        qualche paese abbia mostrato tassi di espansione
     “gli impatti economici complessivi dei cambiamenti           del 30° parallelo l’anidride carbonica accresce        confortanti (come Etiopia e Tanzania al 3% annuo e
     climatici sono negativi ma mediamente modesti e              il numero di giorni con temperature estreme e          il Kenya al 6%) ancora un miliardo di persone vive
     i severi impatti sulle nazioni meno sviluppate sono          peggiora l’indice che misura il malessere della        senza elettricità (di cui 600 milioni sono concentrati
     causati principalmente dalla povertà”. Secondo               popolazione generato dal caldo. In area tropicale,     in Africa). Anche la diffusione di metodi puliti per
     l’economista, alcune aree geografiche potrebbero             invece, l’effetto è un aumento del numero di           cucinare è troppo limitata. L’obiettivo per il 2030
     anche trarre giovamento dall’aumento della                   giorni con precipitazioni straordinarie. “Sistemi      sarebbe l’accesso universale ma finora meno del 60%
     temperatura e dei gas serra, almeno sul breve e              di geo-ingegneria che mirano a ridurre l’impatto       della popolazione globale dispone di metodi sicuri. Nel
     medio termine. Chi dipende da un tipo di agricoltura         del riscaldamento globale senza ridurre la             mondo muoiono ogni anno 4 milioni di persone per
     legata alle piogge, ad esempio, godrebbe di piante           concentrazione di CO2”, conclude lo studio, “non       l’avvelenamento provocato dai fumi di combustione
     più resistenti alla siccità grazie alla presenza di CO2 e    mitigheranno pienamente questi eventi estremi”.        del carbone e del legno. Deludenti anche l’incidenza
     chi è soggetto ad alti costi di riscaldamento verrebbe                                                                                  delle rinnovabili, cresciuta di meno
     alleggerito dall’aumento della temperatura media.                                                                                       dell’1% in cinque anni (dal 16,7%
     Sul lungo termine, chiarisce Tol, gli aspetti negativi                                                                                  al 17,5%) e l’efficienza energetica
     dovrebbero comunque superare i benefici. Marshall                                                                                       con l’indice globale di intensità
     Burke e alcuni colleghi della Stanford University                                                                                       energetica (misura l’energia richiesta
     descrivono una situazione molto meno serena.                                                                                            per unità di PIL) che si riduce ad un
     Secondo i loro calcoli, infatti, fallire nell’obiettivo di                                                                              ritmo annuale del 2,2%. Troppo poco
     contenere il riscaldamento globale a 1,5°C anziché                                                                                      rispetto al -2,6% da raggiungere
     2°C (sono i due limiti fissati dall’accordo sul clima di                                                                                entro il 2030. Unica nota positiva è il
     Parigi) produrrebbe, entro metà secolo, una perdita                                                                                     fatto che sei delle nazioni a maggior
     del PIL mondiale tra i 7.700 e gli 11.000 miliardi                                                                                      consumo del mondo hanno ridotto
     di dollari e di 36.400 miliardi (pari al 3,4% del PIL                                                                                   le loro necessità energetiche pur
     globale) entro fine secolo.                                                                                                             mantenendo un PIL in crescita.

10    Macchine Alimentari settembre 2018
✔
EVENTI
EVENTI
         FoodMicro Conference 2018                                                        Conferenza: “Food Contact
         3-6 settembre a Berlino (Germania)                                               Training”           ✔
                                                                                          18-19 settembre a Londra (Gran Bretagna)
         Organizzatore: MCI Deutschland GmbH
         Descrizione: “La biodiversità dei microbi di origine alimentare”                 Organizzatore: Smithers Pira
         è l’argomento scelto dagli organizzatori di questa conferenza                    Descrizione: Conferenza dedicata agli aspetti legali del food contact
         internazionale per racchiudere diverse aree di ricerca sulla microbiologia       in Europa e negli Stati Uniti. L’evento si presenta come un vero e
         alimentare. L’evento, che si svolgerà in collaborazione con il Comitato          proprio corso di formazione nel quale, oltre ad imparare le normative
         Internazionale sulla microbiologia e l’igiene alimentare (ICFMH),                del proprio mercato per l’utilizzo dei diversi materiali che entrano
         prenderà spunto da temi sociali (come i mutamenti socioeconomici                 a contatto con gli alimenti, i partecipanti potranno disporre di una
         che influenzano la produzione e la disponibilità globale di cibo) per            piattaforma per fare rete tra loro e creare occasioni di business. La
         analizzare i progressi scientifici nel campo della microbiologia alimentare      conferenza è ideata in modo da offrire una conoscenza accurata delle
         (ad esempio le ricerche sulla diffusione e trasmissione dei patogeni e il        più importanti aree normative in tema di food contact distinguendo
         ruolo dei batteri probiotici). Nello specifico, i topic affrontati saranno “la   dove necessario tra le diverse legislazioni nazionali. Attenzione
         biodiversità dei sistemi microbici lungo la filiera alimentare”, “l’ecologia     particolare sarà dedicata alle ultime novità introdotte dai legislatori e
         e l’interazione delle comunità microbiche associate agli alimenti”,              alle possibili modifiche future.
         “l’impatto degli interventi durante la produzione sulla biodiversità dei         www.smitherspira.com/events/training-courses/
         microorganismi”                                                                  food-contact-training-uk-september-2018
         www.foodmicro2018.com                                                            www.smitherspira.com/contact?evid=4604b9c1-dc93-
         foodmicro@mci-group.com                                                          447d-bb77-9084ff1b594d&site=SmithersPira

         Workshop “The international                                                      Conferenza Internazionale
         Food Operations & Processing
         Simulation” (FOODOPS 2018)                                   ✔
                                                                                          “From Seed to Pasta”
                                                                                          19-21 settembre a Bologna
                                                                                                                                       ✔
         17-19 settembre a Budapest (Ungheria)
                                                                                          Organizzatore: Avenue media Srl
         Organizzatore: FOODOPS Organization Committee                                    Descrizione: Terza edizione di questa conferenza internazionale
         Contatto: Francesco Longo                                                        dedicata alla filiera di produzione del grano duro. Quest’anno
         Descrizione: FOODOPS è un workshop dedicato ai metodi di                         l’evento si concentrerà sugli effetti che i cambiamenti climatici
         simulazione e di modellizzazione applicati allo sviluppo dei processi            possono avere sulla futura disponibilità di questo prodotto e su
         produttivi e alla gestione operativa nell’Industria Alimentare. Lo scopo         come la ricerca scientifica può contribuire ad individuare soluzioni
         degli organizzatori è quello di raccogliere e presentare lavori scientifici      efficaci. In particolare, spiegano gli organizzatori, la recente
         che rappresentino un superamento dello stato dell’arte e che possano             conclusione del sequenziamento del genoma del grano duro e i
         rappresentare approcci metodologici innovativi. Verranno illustrati risultati    progressi nell’agricoltura di precisione e nella realizzazione di modelli
         ed aspetti critici delle ricerche riguardanti l’applicazione dei modelli         computazionali potrebbero fornire un nuovo impulso allo sviluppo di
         computazionali in diverse fasi della produzione: progettazione degli             cultivar a prova di clima. Per i Paesi del Mediterraneo le implicazioni
         impianti, trasformazione del prodotto, distribuzione, catena del freddo,         socio-economiche sono altamente rilevanti dato che i prodotti a base
         tracciabilità, inventario, shelf-life, sostenibilità, previsioni economiche.     di grano duro rappresentano un elemento base nell’alimentazione
         www.msc-les.org/conf/foodops2018/tracks.html                                     dell’area. Si discuterà anche del programma finanziato dalla UE
         www.msc-les.org/conf/foodops2018/index.html                                      denominato “PRIMA” (Partnership for Research and Innovation
         f.longo@unical.it                                                                in the Mediterranean Area) che mira a migliorare la produttività e
                                                                                          sostenibilità delle coltivazioni nei Paesi del Mediterraneo.
                                                                                          www.fromseedtopasta.com
                                                                                          congressi@avenuemedia.eu

                                                                                                                   settembre 2018 Macchine         Alimentari         11
PROTAGONISTI | Ilaria Nocente
     A Maria Zemira Nociti

     Ilaria Nocente
     Produzione, qualità,
     ambiente
     L’agroalimentare è un punto di forza dell’economia pugliese: ortofrutta, cereali, olio, vino,
     prodotti tipici. Le esportazioni crescono, grazie anche a un consolidato gruppo di medie
     imprese locali, caratterizzate da buoni livelli organizzativi e propensione a investire in qualità
     e tecnologia

     L
               e aziende interpellano un consulente quando hanno ne-      ◗ Tra i molti percorsi di studi possibili ha scelto di
               cessità di cambiare. Può essere un’esigenza dettata da     specializzarsi nel comparto alimentare...
               un momento di turbolenza o da una crisi, o può esse-       Sono sempre stata affascinata dalla chimica degli alimenti. Mi
               re il mezzo per acquisire un cliente, vincere una sfida,   piace cucinare, osservare come cambiano gli ingredienti a se-
     evolvere e crescere. Il consulente è quindi chiamato a suppor-       conda delle tecniche di cottura. Mi sono sempre chiesta cosa
     tare tecnicamente l’imprenditore e le funzioni coinvolte nell’ide-   voglia veramente dire “scadenza di un alimento”. Ho cerca-
     azione, supervisione, implementazione del nuovo processo. Se         to le risposte a queste mie curiosità, fin dalle scuole superio-
     il progetto va a buon fine, team e maestranze sperimentano un        ri, seguendo le lezioni di chimica degli alimenti. Quando si è
     successo che rende tutti più forti. L’azienda potrà replicare ed     trattato di scegliere il percorso universitario, ho avuto accanto
     espandere il modello adottato che diventerà il catalizzatore di      una grande guida nonché sostenitrice: mia madre. All’epoca
     ulteriori miglioramenti organizzativi. Ne abbiamo parlato con la     aveva molto più chiara di quanto avessi io, questa mia predi-
     dottoressa Ilaria Nocente, tecnologa alimentare pugliese, li-        sposizione per lo studio dei processi alimentari, la chimica e
     bera professionista con studio a Taviano (LE).                       la microbiologia. Aveva ragione.
                                                                                                                         ☛       Segue a pag. 14

12   Macchine Alimentari settembre 2018
PROTAGONISTI | Ilaria Nocente

                                                                                con il pubblico e soprattutto sono riuscita a raggiungere la cifra
                                                                                richiesta per l’iscrizione al “master in qualità e certificazioni ali-
                                                                                mentari” organizzato dal CSAD di Bari. Era un passo avanti ver-
                                                                                so il mio vero obiettivo: diventare una consulente indipendente.

                                                                                ◗ É stata la decisione giusta?
                                                                                La migliore possibile. Durante il corso ho avuto modo di appro-
                                                                                fondire le mille sfaccettature del pacchetto igiene, ho imparato
                                                                                ad impostare sistemi di autocontrollo igienico sanitario taglia-
                                                                                ti su misura per le singole realtà, ad applicare correttamente la
                                                                                metodologia HACCP. Mi sono inoltre perfezionata nelle logiche
                                                                                sottese a diverse certificazioni di sistema e di prodotto. Prezio-
                                                                                sissimi sono stati anche i lavori di gruppo e le simulazioni di al-
                                                            Ilaria Nocente      cune attività di consulenza. Il corso era strutturato per moduli,
                                                                                ciascuno terminava con esame. Ho quindi conseguito diversi at-
     ◗ Perché tra le molte Università che offrono il corso                      testati di formazione, tra questi: Auditor ISO 9001 e ISO 22000,
     di laurea in Scienze e tecnologie alimentari ha scelto                     qualificati Cepas.
     l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza?
     Mia sorella frequentava Giurisprudenza all’Università Cattolica
     del Sacro Cuore e mi ha segnalato il valore e l’ottima reputazio-          ◗ Cosa l’ha indotta a specializzarsi come consulente
     ne della facoltà di Agraria dell’Università di Piacenza. Ho deci-          in ambito certificazioni?
     so di iscrivermi, i miei genitori mi hanno dato fiducia e non li ho        Durante il corso di Laurea specialistica avevo sostenuto l’esame
     delusi. Una borsa di studio, ottenuta in base a reddito e merito,          di “Certificazioni e qualità nel comparto agroalimentare”. Questo
     mi ha permesso di frequentare i corsi ed affrontare le spese del           corso mi ha rivelato tante nuove possibilità di sbocchi profes-
     vivere lontano da casa per cinque anni. Per poterla riottenere             sionali. Il master è stato il mezzo per ampliare le conoscenze di
     anno dopo anno, mi sono impegnata molto e mi sono laureata                 base ed un acceleratore verso il mio obiettivo. Sono infatti stata
     nei tempi previsti.                                                        assunta da una società che si occupa di consulenza e certifi-
                                                                                cazione qualità. Come responsabile di settore dovevo prendere
     ◗ Ne è valsa la pena?                                                      direttamente anche le decisioni più difficili, Ho portato alla certi-
     Si. A Piacenza ho trovato un’organizzazione impeccabile e va-              ficazione diverse aziende alimentari. E’ stata un’ottima palestra.
     lidissimi docenti che mi hanno invogliata ad affrontare lo studio
     con metodo, rigore ed entusiasmo. Ho imparato tantissimo e so-
     prattutto ho capito che la laurea non è un punto di arrivo ma un           LA PRIMA CERTIFICAZIONE
     trampolino di lancio. Non si può mai smettere di studiare ed ap-
     profondire gli aspetti utili a consolidare la professionalità acquisita.   ◗ Ricorda ancora la sua prima certificazione?
                                                                                Fu un’emozione fortissima. Avevo portato ad una doppia certifi-
                                                                                cazione, BRC e IFS, una piccola realtà, che trasformava prodot-
     IL PRIMO LAVORO                                                            ti ortofrutticoli. Avevo lavorato in piena sintonia con la proprietà
                                                                                e con il responsabile qualità e sicurezza alimentare, cambiando
     ◗Come è stato il suo ingresso                                              progressivamente le prassi fino a renderle conformi ai requisiti
     nel mondo del lavoro?                                                      previsti dai due standard internazionali. L’azienda ha ottenuto il
     Cinque giorni dopo la laurea sono stata contattata da una multi-           massimo punteggio, confermando implicitamente anche la qua-
     nazionale, organizzata in franchising. È un’azienda che, attraver-         lità del mio lavoro.
     so l’educazione alimentare e l’adozione di uno stile di vita sano,
     guida i clienti verso il raggiungimento ed il mantenimento del peso        ◗Come è proseguita la sua carriera?
     ottimale. Ho lavorato con loro per due anni. Non era esattamen-            Nel 2016 ho lasciato la società di consulenza per dedicarmi alla
     te il lavoro cui aspiravo, ma ho fatto tanta esperienza a contatto         libera professione. Ho rischiato e sono felice di averlo fatto. Amo

14    Macchine Alimentari settembre 2018
talmente il mio lavoro che a volte dimentico che è lavoro. Non è
facilissimo, perché le aziende del Sud Italia conoscono poco la
figura del tecnologo alimentare, ma sono ottimista.

L’AGROALIMENTARE IN PUGLIA

◗ I rendiconti economici pubblicati da istituzioni e
banche, delineano il settore agroalimentare pugliese
come un quadro in chiaro-scuro, tante luci ed
altrettante ombre. Qual è il suo punto di vista?
La Puglia è ricca di materie prime (ortofrutta e cereali in primis),
utilizzate tal quali o per produrre vino, olio, conserve ed una mi-
riade di prodotti tipici. Siamo primi in Italia per ortaggi coltivati
non in serra, secondi, dopo la Sicilia, per i frutteti, terzi per la
produzione di legumi. Nel 2017, il valore delle esportazioni dell’or-
tofrutta pugliese ha superato i 750 milioni di euro. I principali
mercati di destinazione sono stati: Germania, Tunisia, Gran
Bretagna, Svizzera, Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania,
Grecia. Le aziende agricole più grandi hanno un buon livel-
lo di specializzazione, i titolari sono affiancati da agronomi
che aiutano l’impresa ad evolvere per restare al passo con i
tempi. Vi è per altro ancora qualche difficoltà nell’interfac-          L’IMPORTANZA DELL’ACQUA
ciarsi con la “grande distribuzione” che chiede volumi certi
e qualità costante.                                                     ◗ Nel suo percorso professionale si è occupata
                                                                        dell’acqua come ingrediente e come utility,
◗ Secondo gli stessi report, l’industria alimentare                     affrontando temi come la valutazione dei rischi
pugliese presenta un alto numero di realtà,                             microbiologici dell’acqua a consumo umano ed i
caratterizzate da pochissimi addetti (4,5 in media) e                   piani di autocontrollo finalizzati alla diminuzione del
scarso ricorso alle nuove tecnologie Cosa ostacola                      rischio dovuto a contaminazione da Legionella...
l’evoluzione del settore?                                               Per le aziende agroalimentari l’acqua è un valore sotto tutti i
Il produrre in prevalenza specialità locali, contraddistinte da una     punti di vista: è usata come alimento, ingrediente, per il lavag-
forte tradizione. L’adozione di nuove tecnologie è frenata dal          gio ed il risciacquo di prodotti, contenitori di vetro, attrezzature,
desiderio di preservare l’artigianalità dei prodotti. L’artigianalità   nonché come utility nei processi di pastorizzazione, sterilizza-
è utilizzata come leva di marketing, atta ad attrarre un consu-         zione, raffreddamento. L’acqua è un mezzo indispensabile per
matore in cerca di genuinità, ma frena l’innovazione ed induce          lo sviluppo dei microrganismi, compresi gli alteranti ed i patoge-
l’imprenditore a non porsi il problema dell’efficienza produttiva.      ni, mobilizza soluti, enzimi e prodotti di reazione. Negli alimenti
Per contro, le medie aziende che hanno investito in ricerca e           è presente come acqua legata (non disponibile come solvente
sviluppo e si sono dotate di tecnologie avanzate sono cresciute         in reazioni di degradazione dell’alimento di tipo chimico, fisico
rapidamente in termini di fatturato e competitività. In un conte-       o microbiologico) e come acqua libera trattenuta nella matrice
sto dove prevalgono le imprese familiari, c’è una forte necessità       dell’alimento dalle sole forze fisiche e quindi in grado di condi-
di professionisti e tecnici preparati su temi quali sistemi quali-      zionare la stabilità e la sicurezza igienica dell’alimento.
tà, ricerca e sviluppo, impostazione dei processi. Dovrebbero
affiancare l’imprenditore per aiutarlo a gettare le basi per pro-       ◗ Come è la situazione approvvigionamento
getti di miglioramento, stabilire obiettivi plausibili ed aiutarlo a    dell’acqua in Puglia?
coglierli. Cresce il numero delle aziende certificate, segno che        La maggior parte delle aziende utilizza acqua distribuita dagli
qualche cosa sta cambiando.                                             acquedotti pubblici. È acqua potabile, certamente sicura fino

                                                                                                     settembre 2018 Macchine   Alimentari       15
PROTAGONISTI | Ilaria Nocente

                                                                              qualità delle acque destinate al consumo umano. Nel sud della
                                                                              Puglia, le Autorità competenti non rilasciano il giudizio di idoneità
                                                                              sulle acque derivanti da pozzo, nemmeno se opportunamente
                                                                              trattate. E’ un divieto che potrebbe avere risvolti drammatici, ad
                                                                              esempio per contenere i costi le aziende potrebbero decidere di
                                                                              utilizzarle comunque senza dichiararlo apertamente.

                                                                              ◗ Quanto alla Legionella?
                                                                              Il rischio non è legato alla ingestione del microrganismo ma al-
                                                                              la sua inalazione o aspirazione. Inizialmente si riteneva che i
                                                                              microrganismi venissero veicolati solo da particelle di acqua
                                                                              aero-disperse provenienti da torri di raffreddamento o umidi-
                                                                              ficatori. Oggi prevalgono i casi attribuibili ad impianti che ri-
                                                                              scaldano e nebulizzano l’acqua. Nel 2015, la Conferenza Sta-
                                                                              to-Regioni ha approvato le Linee guida per la prevenzione ed il
                                                                              controllo della legionellosi. Il documento riunisce, aggiorna ed
                                                                              integra le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazio-
                                                                              nali e normative. Le Regioni hanno in seguito pubblicato propri
                                                                              documenti di recepimento. Anche il Decreto legislativo 81/2008
                                                                              e successive modifiche ed integrazioni prevede un protocollo di
                                                                              analisi del rischio, prevenzione e protezione da legionella negli
                                                                              ambienti di lavoro. Le categorie più a rischio sono anziani, bam-
                                                                              bini, malati, donne in attesa di un bambino. I consulenti hanno
                                                                              il dovere di formare gli operatori sulle buone prassi da applicare
                                                                              per abbassare il rischio associato alla presenza di Legionella in-
                                                                              sediatasi per esempio nei serbatoi di accumulo delle acque. Le
                                                                              aziende alimentari e le strutture turistico - ricettive pugliesi sono
                                                                              molto attente al problema.

                                                                              ◗ Come proseguirà la sua carriera?
                                                                              Ho scelto questa professione perché mi piace, ho un ottimo rap-
     al contatore, ma è importante ricordare che l’azienda ha precise         porto con i clienti e dedico loro molto tempo. Mi affianca una bio-
     responsabilità su tutto quanto avviene dopo il contatore. E’ per-        loga. Continueremo a fare un lavoro di qualità, seguendo i clienti
     tanto tenuta ad accertare il perdurare dei requisiti di potabilità. Il   ed insistendo sulla formazione. Effettuo anche audit di seconda
     passaggio in tubazioni, la sosta in serbatoi di accumulo o cister-       parte per una società attiva nella Grande Distribuzione, in futuro
     ne non correttamente sanificati e manutentati possono conta-             spero di poter operare anche come auditor di terza parte. L’u-
     minarla e pregiudicare l’intero processo produttivo. E’ pertanto         nico aspetto negativo è l’assenza di una norma che definisca le
     necessario implementare un efficace piano di controlli chimici,          caratteristiche professionali e le competenze per svolgere que-
     fisici e microbiologici delle acque. Il problema aumenta quando          sta attività. Per esempio, mi trovo spesso di fronte a manuali di
     le aziende non hanno una connessione diretta con la rete idrica          autocontrollo igienico copia – incolla, che non rispecchiano la re-
     pubblica e devono stoccare l’acqua in cisterne, fornite da auto-         altà aziendale, “venduti” all’imprenditore da ragionieri, geometri
     botti. Mi permetto di chiamarlo “problema”, perché alcune azien-         ed altri professionisti senz’altro preparati sul proprio settore ma
     de potrebbero ricorrere ad una valida alternativa: utilizzare acqua      privi di formazione specifica in materia di sicurezza alimentare.
     di pozzo previa autorizzazione delle Autorità competenti. Ho ef-         Mi aspetterei una norma che ponga fine a questa anomalia,
     fettuato diversi campionamenti sulle acque di pozzo, la maggior          autorizzando ad operare in tal senso solo chi ha ricevuto una
     parte rispettano i requisiti di potabilità imposti dal Decreto legi-     formazione specifica. Vorrei inoltre un maggiore riconosci-
     slativo 31/2001 attuazione della Direttiva 98/83/CE relativa alla        mento della figura del tecnologo alimentare.•

16    Macchine Alimentari settembre 2018
TECNOLOGIA |
     AMassimo Gozzi

     Energie rinnovabili
     Il punto della situazione
     in Italia

     Un lavoro dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano fornisce i termini di quanto accade
     nel mondo dell’energia rinnovabile in Italia. Le tendenze di crescita e il rinnovo degli impianti

     L’
                    impiego delle fonti energetiche rinnovabili (essen-   degli impianti, considerando che le forme incentivanti hanno
                    zialmente fotovoltaico, eolico e biomasse, men-       sino ad ora dimostrato di essere il principale “motore” dello
                    tre la fonte idroelettrica viene considerata ormai    sviluppo della cosiddetta “energia verde”.
                    storicamente consolidata) è stato importante in
                    Italia nel corso degli ultimi dieci anni e merita     La potenza installata in Italia
      di essere indagato il suo ulteriore sviluppo nei prossimi an-       Nel corso del 2017 le rinnovabili tornano a crescere in ma-
      ni. Importante per l’industria, ed in particolare per l’industria   niera decisa, con oltre 900 MW di installazioni con un +15%
      alimentare, è cercare di intravvedere all’interno dei numero-       rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie a fotovoltai-
      si dati a disposizione quali potrebbero essere le applicazioni      co (410 MW) ed eolico (360 MW). È il quarto anno consecuti-
      da valutare come possibile investimento. A livello legislativo,     vo di crescita e ci si è riavvicinati alla fatidica soglia di 1 GW,
      la Strategia Energetica Nazionale (SEN) fissa nuovi obietti-        che potrebbe riportare l’Italia nelle posizioni di testa delle clas-
      vi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il   sifiche di nuove installazioni da rinnovabili. Con il contributo del-
      nostro Paese. Vediamo in questa sede come questi obiettivi          le installazioni 2017, complessivamente la potenza installata da
      si traducono in potenza installata, in numero e dimensione          rinnovabili in Italia raggiunge quasi i 53 GW (36 GW se si esclude

18    Macchine Alimentari settembre 2018
Figura 1 - Potenza installata in Italia. Complessivamente la potenza
                                                                               installata da rinnovabili raggiunge quasi i 53 GW
                                                                                 (36 GW se si esclude l’idroelettrico “storico”)

l’idroelettrico “storico” già installato nel nostro
Paese prima degli anni ‘00), ossia più del 40%
del parco complessivo di generazione italiano
(pari a circa 117 GW, che non ha visto nel cor-
so dell’ultimo anno nessun incremento di po-
tenza connesso a produzione da fonte tradizio-
nale). Nel 2017 le rinnovabili hanno contribuito
al 36,2% della produzione e alla copertura del
32,4% della domanda elettrica nazionale che ha
superato i 320 TWh (22,7% della domanda se
si esclude ancora una volta l’idroelettrico “sto-
                                                        Figura 2 - Evoluzione nella generazione da fonti rinnovabili. Il fotovoltaico è
rico”) (Figura 1). Relativamente alla evoluzione
nella generazione da fonti rinnovabili, il fotovol-          previsto arrivi nel 2030 a 72 TWh, mentre l’eolico è previsto a 40 TWh
taico è previsto arrivi nel 2030 a 72 TWh, mentre
l’eolico è previsto a 40 TWh (Figura 2). Per com-
pletezza si riportano i dati relativi alla Biomassa
in Italia, ovvero potenza cumulata, sommando
le quattro diverse tipologie di biomassa utilizza-
te per la produzione elettrica, con una crescita
complessiva contenuta (Figura 3). I dati sopra
riportati e le considerazioni che seguono sono
il frutto di un lavoro recentemente presentato da
Energy Strategy Group del Politecnico di Milano,
che annualmente presenta (attraverso la pubbli-
cazione di un Report) la situazione di diversi temi
legato all’ energia e costituisce un valido punto di
riferimento per gli operatori del settore. È quindi
possibile dare uno sguardo più approfondito alle
diverse fonti, che presentano una situazione piuttosto variegata; in        Figura 3 - Potenza cumulata, sommando le quattro diverse
questa sede ci concentreremo però principalmente sul solare fo-             tipologie di biomassa utilizzate per la produzione elettrica,
tovoltaico in quanto più vicino alle possibili applicazioni industriali.             con una crescita complessiva contenuta

Il fotovoltaico
Focalizzandoci, all’interno delle differenti fonti rinnovabili, sulla pro-
duzione da solare fotovoltaico, iI volume complessivo di poten-
za installata in Italia era di circa 19.670 MW a fine 2017, grazie
alla nuova potenza installata pari a circa 410 MW, in crescita di
circa il 10,8% rispetto a quanto accaduto nell’anno precedente
(Figura 4). Il ritorno alla crescita delle installazioni, dopo il forte rallen-
tamento del 2015 conseguente al venire meno degli incentivi statati,
resta un segno positivo circa la possibilità del mercato di esprime-
re ormai una domanda che, sebbene su livelli non comparabili al
periodo 2010-2013, può però essere considerata completamen-
te indipendente dai meccanismi di incentivazione. Dopo la virata                  parla di un 16% della potenza installata in impianti oltre 1 MW. Ve-
verso il settore residenziale verificatasi fino al 2015, è interessan-            diamo inoltre la ripartizione della potenza per zona geografica. Le
te sottolineare l’inversione di tendenza che si è avuta a partire dal             motivazioni sono differenti: nel Nord ci si aspetta grande diffusione
2016, con il ritorno agli impianti di grande taglia. Il dato del 2017             di impianti di piccola taglia, soprattutto residenziali e commerciali.

                                                                                                                settembre 2018 Macchine   Alimentari       19
TECNOLOGIA |

               Come si ammodernano gli impianti
              Lo studio dell’Energy Strategy Group ha evidenziato in modo interessante le cause che hanno giustificato interventi di
              riqualificazione degli impianti e le azioni intraprese. Nel Fotovoltaico l’intervento di revamping/repowering più diffuso ha
              riguardato la sostituzione di moduli deteriorati oltre le previsioni iniziali, provocando il loro decadimento prestazionale
              (40% del campione). La principale causa scatenante è stata, per il 24% degli interventi di ammodernamento, la correzione
              di errori progettuali commessi durante la fase di “corsa agli incentivi” dei vari Conti Energia. I risultati degli interventi sono
              stati decisamente positivi, con il 61% degli operatori che dichiara aumenti del “performance ratio” (PR). Viceversa, il maggior
              freno agli interventi di ammodernamento è stata la bassa sostenibilità economica dell’intervento (per il 35% del campione)
              che non ha peraltro particolarmente beneficiato dei supporti economici del Piano Industria 4.0 (con solo il 17% del campione
              che dichiara di avervi avuto accesso). Nell’Eolico vi è una netta prevalenza degli interventi di revamping “light”, indicati dal
              61% del campione come l’operazione maggiormente effettuata. Il principale motivo alla base degli interventi è da ricercarsi
              nell’evoluzione tecnologica dei componenti. Ben l’83% degli intervistati ha registrato un aumento del PR, e per molti di loro
              superiore al 5%. Diversamente dal fotovoltaico, la principale barriera è stata la mancanza di iter autorizzativi “ad hoc”. Le
              Biomasse mostrano una predilezione per l’installazione di sistemi di monitoraggio avanzati che permettono una gestione
              oculata della produzione. Proprio l’evoluzione di questi sistemi è stata indicata come la causa maggiore dell’implementazione
              di azioni correttive. È comunque da rilevare una buona percentuale di risposte che indicano nell “upgrade” per la produzione
              di biometano una buona opportunità. La percentuale di coloro che hanno registrato un aumento del PR è inferiore rispetto
              alle altre fonti, ma la maggiore barriera è in questo caso la bassa sostenibilità economica degli interventi.

                                                                                                         sità energetica maggiore guardando alla
  Figura 4 - Potenza Fotovoltaica installata in Italia. Il ritorno alla crescita
                                                                                                         singola turbina, ma necessita di grande
 delle installazioni,dopo il rallentamento del 2015, resta un segno positivo
     circa la possibilità del mercato di esprimere ormai una domanda                                     spazio tra un generatore e l’altro, portando
      completamente indipendente dai meccanismi di incentivazione                                        questo valore intorno ai 7-8 MW/km2; tut-
                                                                                                         tavia ciò consente l’utilizzo anche agricolo
                                                                                                         del territorio posto tra gli aerogeneratori,
                                                                                                         comportando un effettivo “consumo di
                                                                                                         suolo” nettamente inferiore al fotovoltaico.
                                                                                                         Per questo motivo nella citata SEN si fa
                                                                                                         riferimento allo sfruttamento del fotovol-
                                                                                                         taico in primo luogo nelle aree industriali
                                                                                                         dismesse. Queste, secondo un’indagine
                                                                                                         ISTAT del 2011, occupano una superficie
                                                                                                         pari a 9.000 km2. Considerando un con-
                                                                                                         sumo di suolo, indicato in precedenza,
                                                                                                         pari a 30-40 MW/km2 e il totale delle in-
     Nel Sud e nelle isole una maggiore diffusione di impianti di gran-           stallazioni di grandi dimensioni (“utility scale”) previste, pari a
     de taglia, che possano sfruttare le maggiori ore di irraggiamento            15 GW, l’area totale necessaria è di circa 375-500 km2, ovvero
     annuale (Figura 5). In termini generali l’approccio degli operatori è        il 4-5% di questa superficie.
     tornato ad essere positivo su questo tipo di installazioni ed è quindi
     più che plausibile ritornare a distribuzioni per taglia più “equilibrate”.   Rifacimenti e potenziamenti
     Riferendoci alla potenza installata al 2017, il valore del mercato           La attività di aggiornamento degli impianti apre ad un mercato
     delle nuove installazioni è stato pari a circa 661 milioni di Eu-            che inevitabilmente diverrà importante, stante la grande quan-
     ro. Il mercato residenziale ha pesato per circa 414 mln di Euro              tità di installazioni che già attive da diversi anni. La propensione
     (poco più del 60% del totale), rappresentando il 50% della po-               all’attività di revamping/repowering di impianti ad energia rinno-
     tenza installata, con livelli di costo al kW installato nell’intorno dei     vabile, ossia la percentuale di operatori che ha effettuato o inten-
     2.000 Euro, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente.          de effettuare interventi sul parco installato che ha in proprietà/
     Da sottolineare invece il calo dei costi per gli impianti di taglia più      gestione. Bene, dalla ricerca è emerso che iI 55% dei principali
     grande, scesi sotto la soglia del milione di Euro al MW (Figura 6).          operatori di mercato ha effettuato, o effettuerà a breve, inter-
                                                                                  venti di revamping/repowering, ed un ulteriore 10% lo sta pia-
     Il consumo del suolo                                                         nificando. Questo è ancor più vero per il fotovoltaico e l’eolico
     Il tema dell’impatto ambientale conseguente all’installazione de-            dove la quasi totalità dei soggetti coinvolti ha già fatto interventi
     gli impianti di produzione rinnovabili viene affrontato nel Report           o pianifica di metterli in atto sui propri impianti nel breve termi-
     attraverso i dati di consumo del suolo. Il fotovoltaico denota una           ne, mentre per le biomasse oltre l’80% non ha effettuato inter-
     densità di circa 30-40 MW/km2 e l’attuale normativa è divenuta               venti ma prevede di farli nei prossimi due anni. Considerando il
     molto restrittiva. Per inciso si può dire che l’eolico ha una den-           parco installato sotto il controllo di questi operatori, la potenza

20    Macchine Alimentari settembre 2018
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