Format Italia: un percorso Quattro
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Format Italia: un percorso formativo. Quattro appuntamenti FormaT è un innovativo percorso di formazione per formatori dei giovani dai 18 ai 30 anni. FormaT, attraverso un Core Team internazionale e una rete di formatori e di esperti sparsi in tutto il mondo, promuove un programma di formazione attiva, integrale e trinitaria. La prima edizione di FormaT Italia ha proposto 4 appuntamenti online, da marzo a giugno 2021, ed ha visto coinvolti nel complesso quasi un centinaio di formatori provenienti da diverse regioni italiane e da diversi ambiti formativi. Per il biennio 2022-23 FormaT Italia propone un nuovo percorso di quattro appuntamenti in presenza a partire dalla primavera 2022. Il primo appuntamento del biennio si articolerà in tre sessioni uguali che si svolgeranno in diverse regioni italiane per favorire un’ampia partecipazione dei formatori, nelle seguenti date: 1-3 aprile a Castel Gandolfo per il Centro Italia 23-25 aprile in varie località per il Sud Italia 27-29 maggio a Verona per il Nord Italia
ORARI, COSTI, TEMI E TUTTI I DETTAGLI SUL SITO: https://sites.google.com/view/formatitalia/home-page +393496434723 italia.formatlab@gmail.com Per iscrizioni: http://tiny.cc/modulo-iscrizioni Ucraina: accordo con Caritas- Spes per l’assistenza alla
popolazione I contributi raccolti dal Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN), andranno a sostenere le attività di assistenza alla popolazione realizzate da Caritas-Spes Ucraina. Non si fermano le azioni di guerra in Ucraina e tra la popolazione ci sono migliaia di sfollati in fuga e moltissimi che cercano di sopravvivere tra rifugi e ricoveri di emergenza, dove si può ricevere un primo sostegno. Con i contributi raccolti attraverso l’appello lanciato dal Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari, AMU e AFN stanno sostenendo anzitutto le azioni della Caritas-Spes Ucraina, che sta fornendo prima assistenza a migliaia di persone costrette ad abbandonare le proprie case per fuggire verso il confine o per rifugiarsi nei ricoveri sotterranei allestiti all’impronta dove possibile. L’impegno di Caritas-Spes è quello di offrire un rifugio sicuro, cibo, medicinali e prodotti di igiene, oltre ad un supporto psicologico a circa 500 madri con bambini sfollate e ospitate nei propri centri. Più di 2500 persone stanno inoltre ricevendo aiuti attraverso le Caritas parrocchiali e 14 mense che rimangono attive nelle zone di Kiev, Lutsk, Berdiansk, Kamenets-Podolsky, Zhytomyr, Charkiv, Leopoli, Odessa, Vinnitsa, e in varie città della Regione della Transcarpazia. (leggi tutto l’articolo) Per sostenere l’azione in Ucraina e l’assistenza alle famiglie
sconvolte dalla guerra è possibile donare online sui siti: AMU: www.amu-it.eu/dona-online-3/ AFN: www.afnonlus.org/dona/ oppure attraverso bonifico sui seguenti conti correnti: Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU) IBAN: IT 58 S 05018 03200 000011204344 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN) IBAN: IT 92 J 05018 03200 000016978561 presso Banca Popolare Etica Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2T84A Causale: Emergenza Ucraina Foto: © Caritas-Spes Ucraina “Gocce di spiritualità” al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo A Castel Gandolfo, nei Castelli Romani, si riprendono i weekend di “Gocce di Spiritualità”, un’iniziativa per la conoscenza e approfondimento della spiritualità di comunione del movimento dei focolari, tramite week-end residenziali, con momenti di meditazione, esperienze di vita, scambio e conoscenza reciproca. Per informazioni: infocmi@centromariapoli.org Tel: 06 9359091
WhatsApp: +39 331 9429 694 Comunicato stampa: l’Italia dica no alla guerra e alle armi nucleari. Adesso. 01.03.2022 Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi L’Italia dica no alla guerra e alle armi nucleari. Adesso. Siamo impegnati in tanti appelli e iniziative per la pace, per dire no alla guerra, nella condanna dell’invasione russa e nell’attivarsi per il pieno soccorso umanitario e l’accoglienza della popolazione ucraina. Mentre soffiano venti di guerra e di morte, e si affaccia anche la possibilità del ricorso alle bombe nucleari, chiediamo all’Italia di aderire ora, proprio in questi giorni, al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. Ci appelliamo al Governo e al Parlamento italiano perché ADESSO dica no alle bombe nucleari sul nostro territorio, a Ghedi e ad Aviano. Sabato scorso ci siamo trovati a Roma, “Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” per un incontro tra oltre 40 realtà nazionali del cattolicesimo italiano. Avremo modo di ritornare con calma su questo cammino e impegno. Ma ORA chiediamo questo gesto che apparentemente può sembrare
sconsiderato e folle. Ma è la guerra ad essere pura follia! Un gesto che potrebbe essere visto come debolezza, o resa. E invece è un gesto che riporta sul tavolo i valori veri della pace, della vita. La pace ha bisogno di scelte che possono sembrare folli e insensate, ma che in realtà possono scompigliare la ‘logica’ irrazionale della guerra ed evitare la catastrofe. Siamo convinti, come spesso denunciato da papa Francesco e in sintonia con la Campagna “Italia ripensaci”, che non solo l’uso ma anche il possesso di armi nucleari sia assurdo, irrazionale, immorale, illegale, inaccettabile. Decidiamo ora, subito, di aderire al Trattato. Sarà un segnale per tutti in un momento in cui si è adombrata la terribile possibilità di utilizzo di ordigni atomici. Siamo convinti che ci vuole più coraggio a scegliere la pace che non la guerra. E questo è il momento. Con tale consapevolezza partecipiamo alla giornata di preghiera e digiuno per la pace proposta da papa Francesco. Giuseppe Notarstefano Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana Emiliano Manfredonia Presidente nazionale delle Acli Giovanni Paolo Ramonda Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII Cristiana Formosa e Gabriele Bardo Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia Mons. Giovanni Ricchiuti Presidente nazionale di Pax Christi Per informazioni:
Segreteria organizzativa: Laila Simoncelli, Comunità Papa Giovanni XXIII lailaita@libero.it cell. 3313063098 Michele Tridente, Segretario Generale dell’Azione cattolica italiana m.tridente@azionecattolica.it Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale Acli stefano.tassinari@acli.it Carlo Cefaloni, Movimento dei Focolari, redazione rivista “Città Nuova” carlo.cefaloni@gmail.com Don Renato Sacco, Consiglio nazionale Pax Christi renatosacco1@gmail.com Anselmo Palini, saggista palini.anselmo@gmail.com #Seguimi. VIENI: un incontro straordinario
No alla guerra. L’impegno dei Focolari in Italia. Intervento di Cristiana Formosa e Gabriele Bardo al Convegno promosso da Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi.
Pubblichiamo l’intervento di Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, Delegati del MdF in Italia, al Convegno che si è tenuto a Roma sabato 26 febbraio 2022 dal titolo “Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari”, un confronto assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche firmatarie del documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. «Il Movimento dei Focolari, come noto, è nato proprio sotto le bombe della seconda guerra mondiale, uno scenario che paurosamente ritorna nelle immagini che proprio in questi giorni ci raggiungono dall’est europeo. Purtroppo la crisi odierna fa seguito ad innumerevoli altre, delle quali però abbiamo meno coscienza perché non raccontate dai nostri media, ma altrettanto devastanti, come lo è ogni guerra. Chiara Lubich e le sue prime compagne, proprio in quel contesto che poteva portare solo a scoraggiamento e paura, impugnarono la potente arma del Vangelo e riuscirono a dare coraggio e speranza a tutti quelli che incontravano, suscitando una vera rivoluzione, quella dell’amore: un amore concreto, volto a risolvere i problemi sociali di Trento, la loro città: un esempio tuttora! La terribile cronaca di questi giorni ci fa riflettere. Forse è il momento di dare una sferzata al disorientamento in cui possiamo essere caduti e reagire con una nuova radicalità nella vita evangelica.
Il trovarci qui è un segno importante di un cammino iniziato da tempo e che deve essere portato avanti insieme, con rinnovato slancio e impegno. Ci siano di profondo stimolo queste parole di Papa Francesco pronunciate nel febbraio 2020: “E’ necessario affermare che la più grande struttura di peccato, o la più grande struttura di ingiustizia, è la stessa industria della guerra, poiché è denaro e tempo a servizio della divisione e della morte. Il mondo perde ogni anno miliardi di dollari in armamenti e violenza, somme che porrebbero fine alla povertà e all’analfabetismo se si potessero ridestinare.” Ancora il Papa, nell’agosto 2019 a Hiroshima, riguardo al problema delle armi nucleari: “Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche”. Utopia il pensiero di Papa Francesco? Il rischio infatti può essere quello di parlare di pace, ma poi cedere all’impotenza in cui ci sentiamo di fronte alle decisioni dei potenti della terra come se tutto dipendesse da loro. Sappiamo invece che se prendiamo sul serio la responsabilità dei singoli e ci uniamo a tutti quelli che seguono la voce della coscienza, si può cominciare a fare breccia in quelle decisioni che sembrano ineluttabili. Due esempi concreti a cui il Movimento dei Focolari ha dato e
dà un contributo fattivo insieme ad altre associazioni. In Sardegna, nella regione del Sulcis Iglesiente, nasce nel 2017 il Comitato Riconversione RWM, una fabbrica di bombe utilizzate nell’ormai cronico conflitto in Yemen. Con grande tenacia si stanno portando avanti idee e progetti per la riconversione industriale della fabbrica, nonostante la diffidenza di parte della popolazione locale e i rapporti non facili con le istituzioni. Nel maggio del 2019 si scopre che nel porto di Genova transitano carichi di armi destinati al Medio Oriente. I lavoratori portuali decidono di rifiutarsi di scaricare quelle navi, prontamente appoggiati dalla società civile tramite la rete “Genova aperta alla pace”. Queste due esperienze sicuramente hanno dato il proprio contributo alla decisione, circa un anno fa, del governo italiano nel vietare l’export di bombe all’Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Per essere concreti, dobbiamo far sentire la nostra opinione di cittadini, di credenti che riconoscono l’assurdità della guerra. La storia ci sta insegnando ancora una volta che la corsa agli armamenti non garantisce stabilità e pace. Sappiamo che è molto complicato che l’Italia aderisca al Trattato per la proibizione delle armi nucleari senza un’azione comune, una spinta dal basso, che deve nascere e crescere anche a livello europeo. Mai come in questo momento è necessario un forte movimento di opinione pubblica che crei le condizioni per portare i nostri governi a firmare e ratificare il Trattato. Finché resta un argomento di nicchia, di cui pochi, nell’ambito dei nostri movimenti e associazioni, si interessano, ciò resterà senza esito positivo. Come Movimento dei Focolari in Italia vogliamo impegnarci in tal senso, coinvolgendo tutti i membri e attivando tutti i nostri contatti in essere con amici di altre chiese cristiane, di altri credi religiosi e di convinzioni diverse.» Cristiana Formosa e Gabriele Bardo RIVEDI LO STREAMING COMPLETO:
Ucraina: al via la raccolta fondi in sostegno alla popolazione Il Coordinamento Emergenze del Movimento dei Focolari ha avviato una raccolta fondi straordinaria in sostegno della popolazione ucraina, attraverso le ONLUS Azione per un Mondo Unito (AMU) e Azione per Famiglie Nuove (AFN). I contributi versati verranno gestiti congiuntamente da AMU e AFN per far arrivare alla popolazione ucraina aiuti di prima necessità per l’alimentazione, le cure mediche, la casa, il riscaldamento e l’accoglienza in diverse città del Paese, anche in collaborazione con le Chiese locali. È possibile donare online sui siti AMU e AFN (https://www.afnonlus.org/dona/) oppure attraverso bonifico. Tutte le informazioni sul sito Focolare.org Gen Rosso a Lampedusa ed in Colombia Concerto a Lampedusa L’attuale situazione mondiale ci richiama a una presa di coscienza che l’umanità è davvero una grande famiglia. In famiglia c’è accoglienza. Un’accoglienza che ci spinge a dedicarci a chi è più fragile e ha più bisogno. E ciò che vive la gente di Lampedusa, isola simbolo della migrazione.” Il Gen Rosso desidera perciò sostenere con la sua musica e con la sua
presenza la popolazione locale che accoglie chi – per guerra, fame, violenza – è costretto a lasciare la sua terra. In collegamento con migliaia di “Ragazzi e Ragazze per l’Unità” del Movimento dei Focolari di tutto il mondo con il progetto “Hombre Mundo”. In Colombia con il musical Streetlight Da diversi anni il Gen Rosso opera nel mondo dell’educazione tramite progetti di “Arte&Educazione”. Attraverso varie tipologie di workshop si arriva a portare sul palco, alcuni giovani “neo-artisti” per lanciare, insieme al Gen Rosso, messaggi importanti per i loro compagni di scuola (o Università ) e per il più vasto pubblico della città . Quindi progetti CON i giovani e PER la città . Anche in questo periodo prosegue, infatti, l’impegno della band in campo solidale ed educativo con un appuntamento speciale.Da tempo, gli artisti del Gen Rosso in collaborazione con Mosaico – Gen Rosso Local Project della Spagna, stanno accompagnando i ragazzi ospiti del Centro Educativo “Sol Naciente”, in Colombia, in un progetto che li porterà a mettere in scena lo storico musical “Streetlight”. Come è nata l’idea? Dopo un fruttuoso concerto-meeting online con tutti i ragazzi del CENTRO EDUCATIVO “Sol Naciente” in Colombia, seriamente compromesso dalla situazione del Covid 19, giànel 2020 e ̀ nato il desiderio di continuare in qualche modo, in mezzo appunto al lockdown, l’esperienza artistica con il Gen Rosso. In
maniera naturale la scelta è caduta sul musical Streetlight, più volte oggetto di progetti educativi del gruppo. L’idea principale era quella di offrire agli studenti la possibilità di diventare veri attori del musical. Di fatto, il Gen Rosso per più di un anno ha seguito nei vari particolari i preparativi che stanno entrando nella fase finale. Sono stati inviati agli studenti i video-tutorial, assieme a diversi appuntamenti online, per aiutare ad imparare coreografie e canzoni del musical. Nelle prossime settimane, una rappresentanza del Gen Rosso e Mosaico, raggiungerà il Paese per preparare la rappresentazione finale. La prima sarà trasmessa in diretta streaming il 12 marzo prossimo. Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi. Importante appuntamento a Roma sul tema:“Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari” svoltosi sabato 26 febbraio 2022. RIVEDI LO STREAMING: «Quali sono oggi gli ostacoli che nella nostra società impediscono la presa di consapevolezza della reale minaccia dell’apocalisse nucleare denunciata da Papa Francesco? Quali percorsi e azioni credibili possiamo condividere per poter incidere sulle scelte strategiche di contrasto alla guerra da
parte del nostro Paese?» Sabato 26 febbraio 2022 saremo a Roma per cercare di dare una risposta condivisa a queste domande. Ci ritroveremo, quindi, per riflettere sulle radici della pace alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa, e per rinnovare l’impegno per scelte concrete di pace. Ci troveremo alla Domus Mariae, in va Aurelia 481, dalle ore 10 alle ore 13, per confrontarci assieme alle oltre 40 Associazioni cattoliche che la scorsa primavera hanno firmato il documento in cui si chiede al Governo italiano di aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. L’iniziativa si collega idealmente con lo storico evento che in contemporanea vedrà riuniti a Firenze vescovi e sindaci del Mediterraneo nel segno della profezia di pace di Giorgio La Pira, che invitava “a trasformare le armi distruttive in strumenti edificatori di pace e di civiltà” e ad “abbattere i muri per costruire ponti”. L’incontro di Roma e l’appuntamento di Firenze assumono ancora più significato alla luce di quanto stiamo vivendo in questi giorni con angoscianti scenari di guerra che minacciano il cuore dell’Europa. Tale situazione interpella fortemente la coscienza di ognuno nell’essere autentico costruttore e artigiano di pace. Papa Francesco non si stanca di denunciare la follia della guerra e l’immoralità non solo dell’uso ma anche del semplice possesso delle armi nucleari, richiamando l’urgenza di essere ‘artigiani’ di pace. “Come è triste quando persone e popoli fieri di essere cristiani vedono gli altri come nemici e pensano di farsi la guerra” (Angelus 20.02.2022). L’incontro di sabato 26 febbraio alla Domus Mariae a Roma vedrà il saluto iniziale del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Giuseppe Notarstefano. Seguiranno gli interventi di mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura,
Gravina, Acquaviva delle Fonti e presidente nazionale di Pax Christi; di Maria Bianco, del Coordinamento delle teologhe italiane; e di Maurizio Simoncelli dell’Archivio Disarmo di Roma. Interverranno poi diversi responsabili di associazioni e realtà del mondo cattolico italiano, per rinnovare il proprio impegno per dire NO alla guerra e alle bombe nucleari. Un impegno che raccoglie l’appello di San Giovanni Paolo II il quale nel 1990 gridò: “Mai più la guerra, avventura senza ritorno!”. Un appello che ricordava a tutti l’accorato discorso di San Paolo VI all’ONU, il 4 ottobre 1965: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!” Ed è preoccupante proprio l’assenza delle Nazioni Unite in questi giorni, sia nell’opera diplomatica per scongiurare un conflitto sia nella presenza sul terreno come forza di mediazione e di pace. Al termine dell’incontro verrà rilanciato l’invito al Governo e al Parlamento italiano ad affrontare la questione dell’adesione al Trattato di proibizione delle armi nucleari come richiesto dalla società civile con la campagna “Italia ripensaci”. Si ribadirà inoltre che la guerra è sempre e comunque un fratricidio, un oltraggio a Dio e all’uomo, un’opzione che va tolta dalle agende della politica per fare spazio alla diplomazia e al confronto. L’incontro, di cui alleghiamo il programma, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Youtube di Azione Cattolica Italiana. Roma, 21 Febbraio 2022 Giuseppe Notarstefano Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana
Emiliano Manfredonia Presidente nazionale delle Acli Giovanni Paolo Ramonda Responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII Cristiana Formosa e Gabriele Bardo Responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia Mons. Giovanni Ricchiuti Presidente nazionale di Pax Christi Info: Per qualsiasi informazione in merito all’appuntamento di sabato 26 febbraio 2022 a Roma ci si può rivolgere alla referente organizzativa, Laila Simoncelli, della Comunità Papa Giovanni XXIII (lailaita@libero.it cell. 3313063098) o agli altri componenti della segreteria organizzativa: Michele Tridente, Segretario Generale dell’Azione cattolica italiana m.tridente@azionecattolica.it Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli stefano.tassinari@acli.it Carlo Cefaloni, del Movimento dei Focolari, componente la redazione della rivista “Città Nuova” carlo.cefaloni@gmail.com Don Renato Sacco, componente il Consiglio nazionale di Pax Christi renatosacco1@gmail.com Anselmo Palini, saggista, palini.anselmo@gmail.com Comunicato stampa _26 febbraio 2022
Marzo 2022 “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12). La parola di vita di questo mese e ̀ tratta dalla preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli, il Padre Nostro. È una preghiera profondamente radicata nella tradizione ebraica. Anche gli ebrei chiamavano e chiamano Dio “Padre nostro”. Ad una prima lettura, le parole di questa frase ci inchiodano: possiamo chiedere a Dio di cancellare i nostri debiti, come suggerisce il testo greco, nello stesso modo con cui noi stessi siamo capaci di farlo con chi ha una mancanza verso di noi? La nostra capacità di perdono e ̀ sempre limitata, superficiale, condizionata. Se Dio ci trattasse secondo la nostra misura, sarebbe una vera e propria condanna! “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Sono invece parole importanti che esprimono prima di tutto la consapevolezza di essere bisognosi del perdono di Dio. Gesù stesso le ha consegnate ai discepoli, e dunque a tutti i battezzati, perché con esse possano rivolgersi al Padre con semplicitàdi cuore. Tutto nasce dal nostro scoprirci figli nel Figlio, fratelli e imitatori di Gesù che per primo ha fatto della sua vita un cammino di adesione sempre piùtotale alla volontàamorosa del Padre. ̀ solo dopo aver accolto il dono di Dio, il suo amore senza E
misura, che possiamo chiedere tutto al Padre, anche di farci essere sempre più simili a Lui, persino nella capacità di perdonare i fratelli e le sorelle con cuore generoso, giorno dopo giorno. Ogni atto di perdono e ̀ una scelta libera e consapevole, che va sempre rinnovata con umiltà . Non e ̀ mai un’abitudine, ma un percorso impegnativo, per il quale Gesù ci fa pregare quotidianamente, come per il pane. “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Quante volte le persone con cui viviamo: in famiglia, nel quartiere, sul posto di lavoro o di studio, possono averci fatto un torto e ci e ̀ difficile riprendere un rapporto ̀ qui che possiamo chiedere la grazia di positivo. Che fare? E imitare il Padre: «[…] Alziamoci al mattino con una “amnistia” completa nel cuore, con quell’amore che tutto copre, che sa accogliere l’altro così com’è, con i suoi limiti, le sue difficoltà, proprio come farebbe una madre con il proprio figlio che sbaglia: lo scusa sempre, lo perdona sempre, spera sempre in lui… Avviciniamo ognuno vedendolo con occhi nuovi, come se non fosse mai incorso in quei difetti. Ricominciamo ogni volta, sapendo che Dio non solo perdona, ma dimentica: è questa la misura che richiede anche a noi» (1). ̀ una meta alta, verso cui possiamo camminare con l’aiuto E della preghiera fiduciosa. “Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Tutta la preghiera del Padre nostro ha poi la prospettiva del “noi”, della fraternità : chiedo non solo per me, ma anche per e con gli altri. La mia capacità di perdono e ̀ sostenuta dall’amore degli altri e, d’altro canto, il mio amore può in
qualche modo sentire proprio l’errore del fratello: forse dipende anche da me, forse non ho fatto tutta la mia parte perche ́ si sentisse accolto, compreso … A Palermo, una città italiana, le comunità cristiane vivono un’intensa esperienza di dialogo, che richiede di superare alcune difficoltà. Biagio e Zina raccontano: «Un giorno un pastore amico ci ha invitati presso alcune famiglie della sua Chiesa, che non ci conoscevano. Noi avevamo portato qualcosa da condividere per il pranzo, ma quelle famiglie ci hanno fatto capire che questo incontro non era molto gradito. Con dolcezza, Zina ha fatto assaggiare loro alcune particolarità che aveva cucinato e alla fine abbiamo pranzato insieme. Dopo il pranzo, hanno cominciato a evidenziare i difetti che vedevano nella nostra Chiesa. Non volendo entrare in una guerra verbale, abbiamo detto: quale difetto o differenza fra le nostre Chiese può impedirci di volerci bene? Abituati a continue diatribe, sono rimasti meravigliati e disarmati da una risposta così ed abbiamo cominciato a parlare del Vangelo e di ciò che ci unisce, che è sicuramente molto di più di ciò che ci divide. Venuto il tempo di salutarci, non volevano più che andassimo via; a quel punto abbiamo proposto di pregare il Padre Nostro, durante il quale abbiamo avvertito forte la presenza di Dio. Ci hanno fatto promettere che saremmo ritornati perché intendevano farci conoscere tutto il resto della comunità e così è stato in tutti questi anni». Letizia Magri ______________________________________________________________ __________ 1 C. Lubich, Parola di Vita dicembre 2004, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; CittàNuova, Roma 2017) p. 739.
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Chiara Lubich: “Gocce di luce”. Milano 2004. Podcast Una trasmissione a cura di Maffino Redi Maghenzani. Collaborazione tecnica: Pasquale Bernardi Trasmesso dalla cittadella di Loppiano. In collaborazione con il Centro Chiara Lubich ed il Centro Santa Chiara audiovisivi.
In questi episodi ascolteremo dalla viva voce di Chiara Lubich, stralci di discorsi pubblici incentrati per lo più sulla spiritualità dell’Unità, frutto del Carisma che la Chiesa ha riconosciuto. Milano, 20 marzo 2004 – Cittadinanza onoraria, Palazzo Marino. Canzone del Gen Rosso: “L’amore vince tutto” https://youtu.be/1OzGqA7ZQN0 Discorsi in ambito civile ed ecclesiale (Opere di Chiara Lubich – 10) ANCHE SU YOUTUBE Parola di Vita Marzo 2022. Podcast
È il nostro maestro!! Constatare quanto siano straordinari gli adolescenti, mi sorprende sempre! Insegno alla scuola elementare, la mia classe è una realtà veramente speciale. Ogni volta essa si compone come un caleidoscopio, infatti, in base a chi e quanti arrivano a scuola, organizzo le ore di lezione. ( Sono di sostegno ai ragazzi/e di Culture Rom e Sinti). Avevo finito le mie ore mattutine, quando, incamminandomi verso l’uscita, ho visto venirmi incontro i ragazzi della IV. Mi sono fermato per salutarli; ‘batti 5’ e altri modi con i quali ognuno preferisce manifestare il suo originale saluto. Le due maestre, sorprese di quel siparietto, rivolgendosi a loro chiedono chi fosse questo signore. “È il nostro maestro!” esclamarono in coro. Rimasi sorpreso da quella loro dichiarazione. Proprio la settimana prima, avevo sostituito una loro maestra, in classe o nel campetto a giocare, quelle poche ore del pomeriggio a loro erano bastate per annoverarmi tra i loro maestri. Basta veramente poco per far sentire l’altro amato, e i più piccoli lo sanno fare da veri… maestri!!! Grazie, affiderei il mondo a voi! Agostino Spolti Cammino sinodale adolescenti. Aperti alle sorprese
Cammino sinodale adolescenti. Aperti alle sorprese 1 file(s) 1.67 MB Scarica
PROGETTO COMPLETO #Seguimi. Adolescenti con Papa Francesco il 18 aprile:
un cammino di preparazione Papa Francesco: il 18 aprile 2022 incontrerà gli adolescenti italiani. L’evento vedrà coinvolti tutti i ragazzi della Chiesa italiana dai 12 ai 17 anni e per tutti s’intende provenienti da diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni. Per maggior informazioni: https://giovani.chiesacattolica.it/seguimi/ Anche noi vogliamo contribuire alla preparazione di un evento così importante ed educativo. Lo faremo con 5 schede, una per settimana, curate da Agostino Spolti (ormai conosciuto con precedenti lavori per il Cammino sinodale degli adolescenti), educatore e sociologo della comunicazione. Ecco la presentazione del progetto ed il piano di pubblicazione con relative date:
#Seguimi. Adolescenti con Papa Francesco
il 18 aprile 1 file(s) 674.63 KB Scarica https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-ch e-cammina-insieme-proposta-formativa-per-adolescenti/ Comunità di Sant’Egidio. Sì alla pace, no alla guerra Di nuovo il fantasma della guerra torna ad affacciarsi in Europa. Non si può accettare che nel nostro continente, già devastato nel corso del Novecento da due guerre mondiali, si possa ancora ricorrere allo strumento militare per risolvere problemi e contese. Ma non è ugualmente accettabile che la società civile resti indifferente di fronte a questa minaccia. È da troppo tempo che non si scende in piazza per la pace, lasciandola decidere solo nei palazzi. “La guerra è sempre una pazzia”, ha detto papa Francesco. Occorre mobilitarsi subito per respingere la follia e il rischio dell’aggressione armata ma scegliere con decisione la via del dialogo e della pace. Per questo la Comunità di Sant’Egidio promuove una manifestazione per la pace in Ucraina che si terrà in Piazza SS. Apostoli giovedì 17 febbraio alle ore 17.30 La Comunità di Sant’Egidio fa appello a tutte le forze politiche, alle organizzazioni sindacali e della società civile, ad unirsi a questa mobilitazione: un raduno senza
bandiere, con la sola appartenenza della pace, per chiedere che si continui a parlare e a negoziare e non si ricorra alle armi. Roma, 15 febbraio 2022 Per aderire scrivere a segreteriagenerale@santegidio.org I Focolari aderiscono al minuto per la pace Il 16 febbraio 2022 parte l’iniziativa di “un minuto per la Pace”, proposta da Azione cattolica italiana e Forum internazionale di Ac (Fiac), che, raccogliendo l’invito di Papa Francesco e dei vescovi italiani a pregare per la pace, chiedono a tutti di dedicare, appunto, un minuto alla preghiera per la pace, specialmente dopo i recenti avvenimenti accaduti tra Ucraina e Russia. La pace è anche un bene troppo prezioso per lasciarlo alla sola responsabilità dei potenti, come ci ricorda Papa Francesco, nel Messaggio per la 55ª Giornata mondiale per la pace. Anche il Movimento dei Focolari aderisce all’iniziativa. Da alcuni anni le comunità dei focolari hanno intensificato la preghiera comune per la pace attraverso il Time out quotidiano alle ore 12 di ogni fuso orario. Nato per iniziativa di Chiara Lubich nel 1991, durante la prima guerra del Golfo, e di fronte alle guerre assurde che insanguinano il pianeta, il Time out consiste nel prendere un minuto di silenzio o di preghiera per chiedere la pace e rimettere a fuoco l’impegno personale a costruirla laddove siamo.
La sfida del Sinodo: le comunità si incontrano Stiamo vivendo la prima fase del percorso sinodale, quella narrativa o della comunione e come si legge nel documento di presentazione, “ricordiamo che lo scopo del Sinodo e quindi di questa consultazione non è produrre documenti, ma «far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani» (DP, 32). “A tre mesi circa dall’apertura del processo sinodale, – si legge in una nota del sito ufficiale del Sinodo – il Consiglio Ordinario ha espresso grande soddisfazione per l’andamento del processo a livello locale. Ben 98% delle conferenze episcopali e sinodi delle chiese orientali a livello mondiale hanno nominato una persona o un’intera équipe per l’implementazione del processo sinodale”. Sono già arrivati alcuni contributi delle comunità dei Focolari sparse in Italia che vogliamo mettere in comune proprio per incoraggiarci in questo cammino che stiamo vivendo insieme alla Chiesa. La nota comune che caratterizza gli incontri delle comunità è quella di vivere con grande gioia questo tempo di grazia per tutta la Chiesa, scoprirsi in cammino insieme e riscoprire la bellezza delle diverse vocazioni sia all’interno del Movimento dei Focolari che nella Chiesa. E’ una ricchezza che non deve essere dispersa ma che deve segnare una crescita per tutte le comunità che si stanno confrontando.
Particolarmente importante è la ricca comunione che caratterizza questi incontri, l’ascolto profondo e il dialogo che ne segue, molto sentito e arricchente. Da Manfredonia scrivono che è stato un momento di vero ascolto e di dialogo nel quale ognuno ha potuto mettere in evidenza il proprio pensiero e stato d’animo con molta naturalezza, mentre tutti gli altri erano in un profondo ascolto. È venuto fuori che ascoltare gli altri significa io ti ascolto fino in fondo perché tu sei importante per me. E sono state raccontate bellissime e forti esperienze. Emanuel, un giovane di 23 anni ha detto: “Nonostante frequenti la comunità da diversi anni, questa sera ho conosciuto veramente ciascuno di voi”. Da Roma: “Si vuole puntare a costruire più decisamente la famiglia fra tutti, conoscendoci ed amandoci di più, in modo poi di poter dare testimonianza a tutti coloro che ci vedono: “Guardate come si amano e l’un per l ‘altro sono pronti a morire!” Non mancano quindi riflessioni ed esperienze su come è impostata la vita di comunità, della nostra relazione con il territorio nel quale viviamo, nell’abbracciare le ferite dell’umanità che incontriamo quotidianamente, del nostro servizio agli ultimi e agli emarginati: una fase preparatoria molto interessante che ci ha risvegliato e riconvertiti, mettendo nei cuori di ciascuno un amore più forte per Dio e per i fratelli. Patrizia Mazzola Leggi anche gli altri articoli relativi al Sinodo.
Il momento presente Del film tv su Chiara Lubich L’amore vince tutto mi aveva colpito soprattutto come lei, a causa della guerra, aveva imparato a vivere in pienezza il tempo presente, l’unico realmente suo. Viceversa, il mio modo di vivere era diventato una corsa continua; impaziente con i figli quando dovevo attenderli per accompagnarli a scuola, lo ero anche con mia moglie quando perdeva tempo a prepararsi prima di uscire. Ed ecco – imprevedibile e disturbatore dei miei ritmi – arrivare il Covid-19! Per giorni ero stato nervoso e agitato, mentre vedevo mia moglie approfittare delle limitazioni dovute alla pandemia per fare ciò che non era riuscita a fare in tempi normali, come riprendere contatti con amiche e compagni di università . Insomma, sembrava felice. Una ulteriore spinta l’ho avuta dal parroco, che in una riunione via Internet ha proposto di sfruttare questo tempo come un’occasione per “fermarsi” con se ́ stessi e vivere le azioni della vita, anche se ripetitive, come se fossero un capolavoro da compiere (Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022) Il positivo del cambiamento Mentre passo in rassegna la vita di un intero anno segnato dall’imprevisto della pandemia, ho l’impressione di assistere a un film d’azione che ha ci scombussolato un po’ tutti, genitori e figli. Dover cambiare programmi e ritmo di vita e ̀
stato spesso duro, faticoso, ma e ̀ anche vero che ha portato una ventata di novitànella nostra famiglia. Ci siamo accorti, infatti, di nuove possibilità di rapportarci fra noi, di bisogni ai quali prima non facevamo caso. Se con i figli la fede s’era rivelata un tabù (meglio evitare di parlarne!), eccoci ora davanti alle nostre fragilità , a paure di dimensioni planetarie, a interrogativi prima sopiti… Il vero cambiamento peròe ̀ iniziato quando ci siamo chiesti il senso di quello che stava accadendo. Abituati ad avere risposte ad ogni domanda, stavolta rimanevamo interdetti davanti al mistero, all’ignoto. In breve, ci siamo trovati più solidali non solo fra noi in famiglia ma abbiamo allargato lo sguardo sugli altri, oltre la nostra cerchia ristretta. Ci siamo ritrovati a considerare l’umanitàcome una sola famiglia (Tratto da Il Vangelo del giorno, Città Nuova, anno VIII, n. 1, gennaio-febbraio 2022) L’azzardo dell’unità. Dal libro L’UNITA’. Diretta online 3 marzo Piste di riflessione per comprendere e vivere l’unità secondo il carisma di Chiara Lubich. Dal libro L’UNITA’, Uno sguardo dal Paradiso 49 di Chiara Lubich (Città Nuova – Centro Studi Scuola Abbà.
RIVEDI LO STREAMING DEL 24 FEBBRAIO D i r e t t a o n l i n e s u d i C i t t à N u o v a : cittanuovatv www.youtube.com/user/cittanuovatv Chiamati a dare il nostro contributo al Sinodo In atto il percorso del Sinodo 2021-2023 dal titolo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. In questa prima fase, oltre il coinvolgimento di ognuno nella propria comunità parrocchiale o diocesana, siamo invitati a dare un contributo anche come Movimento dei Focolari. Il perché della nostra partecipazione “Considerando che le Associazioni dei fedeli sono ‘palestra di sinodalità’ (…) sono un partner particolare in questa fase di consultazione, all’inizio di questa avventura ecclesiale desidero mettermi vicino a tutti voi per incoraggiarvi e sostenervi in questo cammino insieme con il popolo di Dio”, diceva il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, nella lettera indirizzata a Margaret Karram nel maggio del 2021, convocando il Movimento dei Focolari a vivere con tutta la Chiesa il percorso verso il Sinodo dei Vescovi 2023 Come risposta a quest’invito della segreteria del Sinodo dei Vescovi, la Presidente dei Focolari ha nominato un équipe internazionale per preparare la prima tappa, ossia il tempo
dell’ascolto. Come Movimento siamo invitati quindi a cercare occasioni di confronto sul tema della sinodalità nella prospettiva del carisma dell’unità. Per facilitare il cammino di riflessione, condivisione e ascolto, l’équipe ha iniziato il “cammino sinodale” da luglio 2021. Oltre ad un video di interviste, pubblicato sul canale YouTube del Movimento dei Focolari, è stato realizzato un sussidio di approfondimenti per aiutare gli appartenenti al Movimento a vivere il processo sinodale, raccogliere ed elaborare contributi da offrire alla segreteria del Sinodo. Link al vademecum in italiano Fonte: focolare.org Prosegue inoltre anche il Cammino sinodale delle Chiese in Italia. Il Cammino sinodale si articolerà in tre fasi. La prima è quella narrativa che si svilupperà nell’arco di un biennio dedicato all’ascolto (2021-2023): nel primo anno si
raccoglieranno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire. https://camminosinodale.chiesacattolica.it/ Video di presentazione ed attuazione del cammino sinodale alle comunità del Movimento dei Focolari: https://www.focolaritalia.it/2021/12/02/cammino-sinodale-itali ano/ Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti. Pubblicheremo regolarmente su questo nostro sito alcune schede (scaricabili e condivisibili sui social) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli adolescenti, saranno accompagnati nelle varie tappe da due simpatici personaggi TEO & KERY. Vedi il materiale, cliccando sul link qui sotto: https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-ch e-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/ Gen Verde: da aprile 2022 inizia il tour! Ripartire insieme più compatte che mai! Un’idea chiara quella con la quale il Gen Verde si tuffa nel nuovo anno. Siamo
ancora agli inizi, eppure si pensa e si progetta… il calendario, quasi fosse una scacchiera, pullula di impegni e concerti e la primavera sembra dietro l’angolo. “Dopo due anni di pandemia non siamo più le stesse – spiega Beatrice An, una delle compositrici del Gen Verde – e per questo stiamo rinnovando il nostro concerto: musiche, luci, coreografie, video, costumi… tutto”. “Una scelta dettata da un grande desiderio – continua Beatrice An – comunicare più e meglio chi siamo, i valori in cui crediamo e per i quali siamo pronte a metterci in gioco”. Il messaggio non cambia: il mondo unito è possibile, anche oggi, anche ora, quando i contesti cambiano e il focus si rinnova. Ad ispirare sono l’autenticità, la vicinanza, le relazioni vere, l’intercultura, la diversità… senza tralasciare la creatività. “È per questo – spiega Colomba Bai – che stiamo lavorando affinché nei nostri concerti ci sia maggior coinvolgimento del pubblico e più spontaneità. Durante la pandemia si è sprigionata un’onda di creatività e… non resta che immergerci insieme nello spettacolo!”. Dove? Nella locandina trovate le date confermate finora. Ma continuate a seguirci perché stiamo ancora costruendo il nostro tour in giro per l’Europa! Leggi tutto sul sito del Gen Verde
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