Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr

Pagina creata da Caterina Albano
 
CONTINUA A LEGGERE
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

 Farmaci Antidepressivi

            Depressione

prevalenza di depressione maggiore e
distimia pari all’11% (14.2% nelle donne e
7,2% negli uomini)
Nel periodo 2010-2013 il 6,5% degli adulti
tra i 18 e i 60 anni ha riferito sintomi di
depressione

                                                      1
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

    Biologia della depressione
Disregolazione di diversi sistemi di trasmissione del
SNC, coinvolgenti in particolari i seguenti
neurotrasmettitori: noradrenalina (NA) e serotonina
(5HT) ma anche acetilcolina (ACH), acido gamma-
amino-butirrico (GABA) e dopamina (DA).

Il sistema serotoninergico centrale ha un ruolo
importante nella regolazione del sonno, dell’appetito,
delle attività sessuali, del dolore e dei ritmi circadiani,
funzioni profondamente alterate nella depressione.

Alterazione delle funzioni ipotalamiche, con
disfunzioni neuroendocrine (a carico di ormoni
tiroidei, corticosteroidi, prolattina, ormone
somatotropo)

Alterazioni del sonno: ridotta latenza REM, aumentata
densità REM, anomala distribuzione circadiana del
sonno REM, riduzione del sonno ad onde lente

       Farmaci e depressione
La terapia farmacologica è l’approccio di prima scelta
(ma non deve essere l’unico) nella depressione

Esistono diversi farmaci antidepressivi efficaci ma la
terapia farmacologica ha diversi limiti:

   Latenza nella risposta;

   Un terzo dei pazienti trattati risponde in maniera
   insufficiente;

   Solo 30-40% pazienti ha una remissione completa
   dei sintomi;

   Reazioni avverse sia a breve che lungo termine;

   Molte interazioni farmacologiche

                                                                      2
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

         Farmaci Antidepressivi (AD)

       Il meccanismo farmacodinamico generale
       degli antidepressivi è quello di aumentare la
       disponibilità a livello sinaptico delle amine
       neurotrasmettitrici (serotonina, noradrenalina
       e, in misura minore, dopamina)

       Tale meccanismo è immediatamente efficace
       nel controllo del dolore e attiva una cascata
       di meccanismi (post-sinaptici, epigenetici etc)
       che solo dopo alcune settimane determinano
       una adeguata risposta antidepressiva e/o
       ansiolitica

         IPOTESI MONOAMINERGICA DELLA DEPRESSIONE

Enzimi MAO           Neurotrasmettitori monoamine (dopamina,
distruggono i        noradrenalina, serotonina)
neurotrasmettitori

     STATO NORMALE -- no        DEPRESSIONE – da carenza
         depressione               di neurotrasmettitori

                                             Stahl S M, Essential
                                             Psychopharmacology (2000)

                                                                                 3
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

   L’aumento dei livelli di neurotrasmettitori nelle sinapsi
                 riporta allo stato normale

Inibitori delle MAO bloccano la
distruzione delle moamine

                                       Altri antidepressivi bloccano la
                                       ricaptazione delle monoamine
                                  Stahl S M, Essential Psychopharmacology (2000)

                                                                                           4
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

                 Farmaci Antidepressivi
                      (prima generazione)

    Classe farmacologica                     Principali principi attivi
Inibitori monoaminossidasi tranilcipromina (+ trifluoperazina,
(IMAO)                     Parmodalin®); moclobemide (Aurorix®);
                           fenelzina (Margyl®)

Antidepressivi triciclici             Amine terziarie: amitriptilina
(TCA)                                 (Laroxyl®, etc.); clomipramina
                                      (Anafranil®); imipramina (Tofranil®)
                                      Amine secondarie: desipramina
                                      (Nortimil®); nortriptilina (Noritren®)

                 Farmaci Antidepressivi
                    (seconda generazione)
    Classe farmacologica                      Principali principi attivi
Inibitori selettivi ricaptazione   citalopram (Seropram®,etc.); escitalopram
serotonina (SSRI)                  (Cipralex®, etc.); fluoxetina (Prozac®, etc.);
                                   fluvoxamina (Maveral®, etc.); paroxetina
                                   (Seroxat®, etc.); sertralina (Zoloft®, etc.)

Inibitori selettivi ricaptazione   reboxetina (Edronax®)
noradrenalina (NARI)

Inibitori ricaptazione             venlafaxina ( Zarelis®, etc.); duloxetina
serotonina e noradrenalina         (Yentreve®, etc.)
(SNRI)

Inibitori ricaptazione             bupropione (Zyban®, etc.)
noradrenalina e dopamina
(NDRI)

                                                                                            5
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

               Farmaci Antidepressivi
                  (seconda generazione)
    Classe farmacologica                 Principali principi attivi
Antidepressivi noradrenergici mianserina (Lantanon®); mirtazapina
e serotoninergici specifici   (Remeron®, etc.)
(NaSSA)

Antidepressivi ad azione       trazodone (Trittico®); nefazodone (Reseril®)
serotoninergica mista (SARI)

Agonisti melatoninergici       agomelatina ( Valdoxan®, etc.)

    Inibitori della monoaminossidasi (IMAO)

       I primi AD commercializzati. Inibitori
       irreversibili e non selettivi delle due isoforme
       degli enzimi: MAO-A (catabolizzano in
       prevalenza serotonina e noradrenalina) e
       MAO-B (catabolizzano in prevalenza
       dopamina)

       Epatotossici, provocano crisi ipertensive gravi
       quando somministrati insieme a cibi contenenti
       tiramina (es. formaggi). Oggi trovano scarso
       impiego nella pratica clinica

                                                                                      6
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

              Antidepressivi triciclici (TCA)

         Devono il loro nome alla presenza nella struttura
        chimica di tre anelli. Inibiscono non selettivamente
        la ricaptazione di serotonina (più attive le amine
        terziarie) e noradrenalina (più attive le amine
        secondarie). Bloccano anche i recettori H1
        dell’istamina, i recettori colinergici e i recettori α-1
        adrenergici. Sono inoltre stabilizzatori delle
        membrane (azione chinidino-simile)

        Largamente impiegati in passato sono oggi
        considerati di seconda scelta, soprattutto negli
        anziani e nei pazienti con polipatolgie, a causa dei
        loro molteplici effetti avversi derivanti dalle
        molteplici azioni farmacologiche

              Effetti avversi degli AD triciclici
       AZIONE                                   EFFETTI
 Anticolinergica        Secchezza delle fauci, stipsi, ritenzione urinaria, stati
                        confusionali, visione offuscata, deliri

 Antiadrenergica        Ipotensione ortostatica, tachicardia, vertigini,
                        disturbi della sfera sessuale

 Antistaminergica       Sonnolenza, aumento ponderale, riduzione della
                        performance cognitiva anche a basse dosi

 Chinidinosimile        Alterazioni ECG, rischio di aritmie soprattutto con dosi
                        elevate

La possibilità di insorgenza di aritmie ventricolari rende ad alto rischio
l’impiego degli AD triciclici nei pazienti con disturbi cardiaci. Questi farmaci
sono inoltre a rischio nei pazienti anziani, ipotesi, prostatici, epilettici, e in
quelli con problemi di stitichezza, glaucoma e ritenzione urinaria

                                                                                             7
Farmaci Antidepressivi - Depressione - Univr
29/11/2016

         Tossicità acuta da AD triciclici

   • Azione eccitante con crisi convulsive
   • Azione cardiotossica quindi gravi aritmie ipercinetiche
     sopra e sottoventricolari
   • Nessun antidoto
   • Lavaggio gastrico anche dopo ore (rallentano la
     motilità)
   • Carbone attivato (1 g/kg come dose singola oppure
     0,5 g/kg ogni 6 ore per 24 h)
   • Monitoraggio
   • Sostegno funzioni vitali

Inibitori selettivi del reuptake serotonina (SSRI)
   Gli SSRI inibiscono il trasportatore della serotonina con
   differente potenza e selettività: la paroxetina è il
   composto più potente, il citalopram il più selettivo.
    La fluoxetina è l’unica che antagonizza anche i recettori
    5HT2c con aumentato rilascio di noradrenalina e
    dopamina e conseguente effetto favorevole sull’umore.
   Hanno scarsa affinità con i recettori colinergici,
   adrenergici o istaminergici. Presentano così una migliore
   tollerabilità rispetto ai TCA.
   Anche se l’inibizione del trasportatore della serotonina è
   il meccanismo principale alcuni SSRI agiscono anche sul
   reuptake della noradrenalina (fluoxetina), della dopamina
   (sertralina), antagonizzano i recettori colinergici
   (paroxetina), i recettori dell’istamina (citalopram). Queste
   azioni sono alla base delle differenze tra i diversi SSRI.

                                                                          8
29/11/2016

               Farmacocinetica degli SSRI

                 Emivita (h)      Legame       Biodisponibilità
                                proteine (%)         (%)
Citalopram          33              82               95
Escitalopram        27              56               80
Fluoxetina*       1-4 gg            95               80
Fluvoxamina        15-22            77              >53
Paroxetina         10-21            93              >64
Sertralina          26              98              >44

          La fluoxetina ha un metabolita attivo
          (norfluoxetina) con emivita di 5-7 gg

 Inibitori Selettivi della Serotonina (SSRI)
              Reazioni avverse

Comuni
• Nausea, vomito, inappetenza, diarrea
• Irritabilità, ansia, insonnia, cefalea, aumentata
  sudorazione
• Sonnolenza
• Disfunzioni sessuali (diminuzione libido, impotenza,
  ritardo eiaculazione, anorgasmia,

Rari
• SIADH
• Alterazioni della funzione piastrinica
• Sintomi extrapiramidali
• Emorragie gastrointestinali (?)

                                                                          9
29/11/2016

CONCLUSIONS
This study supports a small increased risk of upper GI haemorrhage
with the use of SSRI antidepressants compared with the older TCA
drugs, but to a lesser extent than previously reported due to
confounding by alcohol use. The small elevation in risk of GI
haemorrhage with SSRI and venlafaxine should be weighed against
the therapeutic benefit of their use.

                                                                            10
29/11/2016

          SSRI inibitori degli enzimi CYP450

                     CYP1A2      CYP2C9      CYP2C19      CYP2D6     CYP3A4

 Citalopram            -             -           -          +          -
 Escitalopram          -             -           -         -/+         -
 Fluoxetina            +            ++         +/++       +++        +/++
 Fluvoxamina          +++           ++         +++          +         ++
 Paroxetina            +             +          +         +++          +
 Sertralina            -            +            -        +/++         +

 Inibizione: - assente; + lieve; ++ moderata; +++ elevata

   L’inibizione enzimatica degli SSRI è alla base delle interazioni con
                             gli altri farmaci.

Inibitori reuptake serotonina e noradrenalina (SNRI)
   Come gli TCA inibiscono la ricaptazione sia di
   serotonina che di noradrenalina, ma non hanno azione
   antagonista sui recettori, quindi come gli SSRI sono più
   tollerabili. I due SNRI disponibili, venlafaxina e
   duloxetina, presentano un differente grado di inibizione
   dei due trasportatori. La duloxetina è più potente e con
   inibizione più bilanciata
   Profilo tollerabilità sovrapponibile a quello degli SSRI,
   tuttavia per l’effetto noragdrenergico possono provocare
   aumento pressione arteriosa dose-dipendente.
   Monitorare pressione e frequenza cardiaca, oltre che gli
   enzimi epatici (effetti epatici con duloxetina)
   La duloxetina ha anche l’indicazione per il dolore
   neuropatico diabetico

                                                                                     11
29/11/2016

              Farmacocinetica degli SNRI

                 Emivita (h)           Legame        Biodisponibilità
                                     proteine (%)          (%)
Venlafaxina          5                   27                92
Duloxetina         10-12                >90                50

         SNRI e inibizione enzimi CYP450
                 CYP1A2        CYP2C9      CYP2C19   CYP2D6      CYP3A4

Venlafaxina         -            -             -         +          +
Duloxetina          -            -             -        ++          +
 Inibizione: - assente; + lieve; ++ moderata; +++ elevata

 Inibitori ricaptazione noradrenalina e dopamina (NDRI)

   Il bupropione, unico farmaco in commercio, ha una
   debole azione inibitoria sui trasportatori della
   noradrenalina e della dopamina

   Forma dei metaboliti attivi che hanno una maggiore
   affinità per il trasportatore della noradrenalina, il più
   importante l’idrossibupropione che raggiunge
   concentrazioni ematiche e cerebrali più elevate

   Provoca minori disturbi sula sfera sessuale rispetto
   agli AD con azione serotoninergica

   Inibisce moderatamente solo il CYP2D6

                                                                                 12
29/11/2016

Inibitori selettivi reuptake noradrenalina (NARI)

 Un solo principio attivo disponibile, la reboxetina, non
 agisce su serotonina e dopamina.

 Reazioni avverse più comuni: insonnia, tachicardia,
 irritabilità, sudorazione, secchezza fauci, stipsi,
 difficoltà della minzione

 Debole inibitore CYP2D6 e CYP3A4

 Elevato legame farmaco-proteico (97%), emivita di
 12-16 ore

   Antidepressivi noradrenergici e serotoninergici
                  specifici (NaSSA)

 Antagonizzano i recettori presinaptici α-2 adrenergici
 con aumento del rilascio di serotonina e
 noradrenalina.

 La mirtazapina, il farmaco più rappresentativo della
 classe, è anche un antagonista di recettori
 serotoninergici e quindi provoca minori effetti
 gastrointestinali e sulla sfera sessuale rispetto agli
 SSRI e SNRI. Ha però anche azione antagonista sui
 recettori dell’istamina causa della sua azione
 sedativa.

                                                                   13
29/11/2016

            Agonisti melatoninergici
L’agomelatina è il più recente antidepressivo entrato in
commercio in Italia e nel mondo. E’ un agonista dei
recettori MT1 e MT2 della melatonina e un antagonista dei
recettori serotoninergici 5HT2b e 5HT2c
L’azione combinata porta ad una risincronizzazione dei
ritmi circadiani, rilascio di noradrenalina e dopamina nella
corteccia e sintesi fattori neurotrofici
Efficacia discutibile (mancano studi di confronto), in Italia è
stato messo in classe C pertanto è a carico dei pazienti. E’
il più costoso tra gli antidepressivi
Agomelatina è controindicata in pazienti con transaminasi
elevate. Di recente sono stati riportati casi di danno
epatico (anche fatali), bisogna sempre monitorare
funzionalità epatica. Controindicata >75 anni

                                                                         14
29/11/2016

                   Hypericum perforatum

            L'iperico è in commercio in Italia come specialità
            medicinale (Quiens, Nervex) contenente 300
            mg di estratto secco di Hypericum perforatum L.
            e soggetta a prescrizione medica ripetibile

Meccanismo d’azione: inibizione della ricaptazione della
serotonina, noradrenalina e dopamina; inibizione della
ricaptazione del GABA a livello presinaptico; aumento dei
recettori postsinaptici per la serotonina.
Efficace nelle depressioni lievi-moderate non raccomandato
per depressioni severe.
Problema rilevante le interazioni farmacologiche

                   Hypericum perforatum

            Potente inibitore dei citocromi CYP450 e della
            pompa di efflusso P-glicoproteina

Inteferisce sulla cinetica di: warfarin, ciclosporina, anti-HIV
(efavirenz, indinavir, ritonavir, etc.), antiepilettici
(carbamazepina, fenobarbital, fenitoina), contraccettivi orali,
digossina, teofillina, tacrolimus, antiemicranici, altri
antidepressivi, etc.

                                                                         15
29/11/2016

          Efficacia degli antidepressivi

Selective Publication of Antidepressant Trials and Its Influence on
Apparent Efficacy
Erick H. Turner, M.D., Annette M. Matthews, M.D., Eftihia Linardatos,
B.S.,Robert A. Tell, L.C.S.W., and Robert Rosenthal, Ph.D.

New England Journal of Medicine, 17 January 2008

Su 74 RCT di fase II e III registrati all’FDA, il 31% non è mai
stato pubblicato. 37 studi, il cui esito era stato valutato come
positivo dall’FDA, sono stati pubblicati.
Tra gli studi giudicati come sfavorevoli, 22 non sono stati
pubblicati e 11 pubblicati con modalità tali da fare sembrare
positivi i risultati.

Considerando solo ciò che è pubblicato in letteratura, il 94%
degli studi riporta esiti positivi, rispetti ad una percentuale del
51% se si considera la globalità degli studi in possesso
dell’FDA

                                                                               16
29/11/2016

                                                 Lancet, March 2009

Scelta AD

                       Azione mirata sui sintomi prevalenti
            clinica

                       Ottimizzare la bilancia fra effetti collaterali
       tollerabilità   e risposta clinica

       sicurezza       Cautela nelle interazioni

                                                                                17
29/11/2016

Dinamica temporale degli effetti
degli antidepressivi

              8

               6
Settimane di
trattamento con
antidepressivi 4

              2

             0
                   Effetti sinaptici   Effetti collaterali   Effetti terapeutici
                     ore - giorni         ore - giorni        4 - 6 settimane

                                                                                          18
29/11/2016

Posizione sugli AD della Società Italiana di Farmacologia

     Gli AD hanno una sostanziale equivalenza di efficacia
     antidepressiva ma differiscono per la tollerabilità e per le
     interazioni farmacologiche
     Rispetto a IMAO e TCA i nuovi antidepressivi sono più
     tollerati e sicuri. Pertanto le principali linee-guida li
     indicano, in particolare gli SSRI, come farmaci di prima
     scelta
     Le principali differenze tra i nuovi antidepressivi
     riguardano gli effetti avversi
     La diversa azione inibitoria sui citocromi va tenuta
     presente nella scelta di un AD nei pazienti in trattamento
     con altri farmaci
     Valutare sempre le carateristiche del singolo paziente
     Tenere in considerazione i costi

     Uso degli antidepressivi in Italia

                                                                           19
29/11/2016

Rapporto OsMed 2015

Rapporto OsMed 2014

                             20
29/11/2016

Rapporto OsMed 2015

Rapporto OsMed 2015

                             21
Puoi anche leggere