Fare e-commerce dopo il lockdown: ecco i trend da seguire per uno shop di successo - Worldz
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Fare e-commerce dopo il lockdown: Fare e-commerce dopo il lockdown: ecco i trend da seguire per uno shop di successo Gli italiani hanno imparato ad acquistare Il Covid-19 e il lockdown hanno ridisegnato lo scenario economico del nostro Paese e hanno influenzato, in maniera significativa, anche online ed è importante che i retailer le abitudini di milioni di italiani. investano sempre di più nel digitale. Voglia di ripartire e di riprendere in mano le proprie abitudini sono gli obiettivi della “Fase 2 - Convivenza con il virus”, nel rispetto delle Ecco, secondo Worldz, i dati e i trend norme igienico-sanitarie, facendo bagaglio dei cambiamenti legati al diffondersi dell’emergenza sanitaria. più significativi registrati dal settore e-Commerce negli ultimi mesi A partire dal 4 maggio abbiamo assistito ad un primo e graduale allentamento delle misure restrittive che hanno consentito la riapertura di moltissime aziende e attività commerciali. Tuttavia, anche con la riapertura delle attività commerciali, la crescita del settore e-commerce continua, probabilmente proprio grazie alla presa di coscienza da parte dei retailer dei molteplici vantaggi di un canale di vendita digitale. 2
Fare e-commerce dopo il lockdown: 81 % AUMENTO DELLE VENDITE ONLINE NEL SETTORE 53 % CONSUMATORI ITALIANI CHE ACQUISTAVANO GIÀ E-COMMERCE SU PIATTAFORME E-COMMERCE In questi mesi, il settore eCommerce ha registrato un aumento delle vendite online pari all’81% - 30 punti percentuali in più rispetto al periodo che ha preceduto l’emergenza COVID-19 - secondo il rapporto Nielsen. Alcune aziende italiane avevano già cominciato a investire in questa direzione, come testimoniato dai dati dell’Osservatorio Multicanalità della School of Management del Politecnico di Milano, relativi all’anno 2019. Otto aziende italiane su dieci erano già multicanale, cioè promuovevano e vendevano prodotti e servizi su più canali di vendita (online, offline, sui Marketplace o attraverso gli stessi social network) così da raggiungere più facilmente i propri clienti. Infatti il 53% dei *consumatori italiani acquistava già su piattaforme e-commerce (con esattezza circa 27,8 milioni). Durante l’emergenza sanitaria, il boom degli acquisti online ha fatto comprendere ai retailer italiani quanto sia importante e necessario affiancare al proprio store fisico un canale di vendita digitale. Il cambiamento repentino del mercato ha convinto molti brand a compiere questo passo, spesso rimandato nel tempo. Solo un canale digitale, infatti, è in grado di garantire ai clienti un servizio che soddisfi i loro bisogni nonostante la distanza fisica, tutto comodamente dalla propria abitazione e in totale sicurezza. 3
Fare e-commerce dopo il lockdown: Per questo è divenuto prioritario adattare il proprio modello di business allo shopping online, mettendo a disposizione dei clienti strumenti e tecnologie che facilitino l’acquisto. Anche il consumatore più restio ai canali di vendita online si è approcciato a quest’ulti- mi e ne ha scoperto l’utilità e i vantaggi, soprattutto in termini di risparmio di tempo e talvolta economico. Stando infatti ai dati di Netcomm, il 75% degli utenti che ha comprato online nell’ultimo mese non lo aveva mai fatto prima, sottolineando le potenzialità dei canali digitali nell’ampliare il bacino di utenza di un’azienda. Invece chi già acquistava sul web ha utilizzato con più frequenza le piattaforme digitali. In funzione di questa analisi risulta davvero difficile poter tornare indietro e riservare nuovamente un ruolo marginale allo shopping online, proprio perché grazie a questo strumento numerose aziende hanno potuto salvaguardare il proprio business, nonostante le restrizioni del lockdown. Stando infatti al report di Havas Milano, il 69% degli italiani ha riscoperto anche quei piccoli negozi di quartiere che hanno deciso di dotarsi di un canale di vendita online e di non abbandonare quindi i clienti più affezionati. 75 69 Anche nella fase post lock down, la maggior parte dei clienti continua a preferire gli acquisti online, piuttosto che impiegare lungo tempo in fila o rimanere in luoghi chiusi, in presenza di numerose persone. Questo ci conferma che l’investimento delle aziende nel settore e-commerce non può arrestarsi proprio adesso. A tal proposito % % HA COMPRATO ONLINE HA RISCOPERTO I PICCOLI è indispensabile ottimizzare gli strumenti già in possesso e ricercarne sempre di nuovi NELL’ULTIMO MESE NEGOZI DI QUARTIERE in grado di migliorare l’esperienza d’acquisto sul proprio e-Commerce. E NON LO AVEVA MAI FATTO PRIMA 4
Fare e-commerce dopo il lockdown: È fondamentale offrire al cliente una fruizione piacevole ed efficace del proprio shop online poiché questo può influire notevolmente, sia in termini di tempo di permanenza sul sito sia di conversione dell’utente. Sono 0.05, infatti, i secondi sufficienti affinché un utente formuli la propria idea su un determinato sito, o su uno specifico prodotto (fonte Web). Risulta quindi importante migliorare la user experience e rispondere ai desideri degli utenti, proponendogli un’esperienza coinvolgente e performante. Questa panoramica generale fa sorgere una domanda: alla luce di tutti i cambiamenti, quali saranno quindi i trend del settore nella fase post lockdown? 1 2 3 SOCIAL ORGANIC LEAD COMMERCE INFLUENCER GENERATION 4 5 DYNAMIC WOM PRICING MARKETING 5
Fare e-commerce dopo il lockdown: Social Circa 35 milioni di italiani – dai Millenials alla Generazione Z - utilizzano quotidianamente canali social come Facebook e Instagram, e il 98% di questi Commerce vi accede tramite mobile. Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo online e questo influenza vari aspetti della nostra quotidianità, soprattutto le scelte di acquisto. Stando al report di Casaleggio Associati, il 75% dei consumatori acquista uno specifico prodotto dopo averlo visto sui social sul profilo del brand, di un influencer o meglio ancora sul profilo di un amico. Facebook è in grado di assicurare un’audience di massa, di fornire strumenti adatti per una pubblicità targettizzata e, più in generale, di generare traffico verso l’e-commerce. Instagram, invece, è un canale che consente di costruire un proprio visual storytelling attraverso il quale coinvolgere gli utenti, creare post sponsorizzati o utilizzare direttamente il tag shopping, per accedere alle informazioni sui prezzi e sui prodotti direttamente dal Feed di Instagram. Il Social Commerce è la versione 4.0 dello shopping online che consente agli utenti di vivere diversamente l’esperienza d’acquisto, integrandola con le proprie attività sui canali social come Facebook e Instagram. Le piattaforme social stanno diventando sempre più delle vetrine digitali che si prestano particolarmente a supportare le attività di vendita online, semplificando l’esperienza di acquisto degli utenti. Sui social network gli utenti hanno la possibilità di lasciare recensioni, condividere consigli di acquisto e scambiarsi opinioni su brand e prodotti. Per questo costituiscono un’importante opportunità di crescita per il business online delle aziende, in quanto consentono di assecondare l’evoluzione delle abitudini dei consumatori e di entrare in contatto con milioni di utenti. 6
Fare e-commerce dopo il lockdown: Organic Per un’azienda, avere un e-Commerce è una scelta necessaria ma affidarsi al solo strumento tecnologico non è sufficiente ad ampliare gli obiettivi di business. Occorre infatti investire in strumenti di digital marketing che portino clienti sullo shop e ne Influencer aumentino la notorietà online. Le esigenze del nuovo scenario economico-sociale han- no rivoluzionato anche il mercato dell’advertising ponendovi al centro il consumatore. Infatti, strategie come l’influencer marketing stanno vivendo un momento di cambia- mento. Tra i “driver” per le vendite online, agli ormai noti influencer, i brand stanno affiancando nuovi strumenti di comunicazione che rendono il consumatore protago- nista della conversazione online, con l’obiettivo di rafforzare il legame brand-cliente. È importante che le aziende puntino su contenuti e forme di advertising nuove che coinvolgano più direttamente i propri clienti soddisfatti e diano agli utenti la percezione che a consigliare quel prodotto o servizio sia un amico, e non un personaggio del web che lo sponsorizza dietro un compenso economico. Questo è confermato anche dal report di Stackla, dal quale emerge che il 90% dei consumatori reputa l’autenticità un fattore determinante su cui basa le proprie scelte di consumo e di acquisto. Alla luce di queste evoluzioni e inversioni di tendenza, uno dei trend che va via via affermandosi per l’influencer marketing è proprio quello degli organic influencer. Si tratta di utenti comuni che, dopo aver acquistato un determinato prodotto, condividono la loro esperienza d’acquisto sui canali social. Il passaparola online che ne deriva genera un vantaggio concreto per la brand awareness dello shop scelto. Coinvolgere i propri clienti in questo tipo di attività (magari a fronte di un reward), consente alle aziende di stabilire un rapporto solido e diretto con i propri clienti, migliorando il processo di loyalty. 7
Fare e-commerce dopo il lockdown: Lead Indirizzare la propria comunicazione verso un target specifico consente alle aziende di intercettare utenti potenzialmente interessati e aumentare le probabilità che questi ultimi facciano un acquisto. Il principale tassello di questa generation specifica fase del funnel è la lead generation, un’attività grazie alla quale un brand, con l’uso di software e tool digitali, riesce a profilare gli utenti che atterrano sul proprio e-Commerce. Avere un flusso costante e continuo di visitatori può consentire a uno shop online di ritagliarsi una posizione privilegiata rispetto alla concorrenza. Attraverso la costante profilazione degli utenti che visitano il proprio sito, le aziende ottengono una fotografia del proprio target che può essere arricchita nel tempo sempre di nuovi elementi (sesso, età, geolocalizzazione, mail, contatto telefonico, abitudini d’acquisto online) sempre nel rispetto della normativa GDPR. La lead generation si rivela uno strumento strategico che opera principalmente su due fronti: da un lato offre al brand la possibilità di creare e alimentare una comunicazione diretta con i contatti già acquisiti. Dall’altro lato consente di raggiungere nuovi potenziali clienti propensi a concludere un acquisto. Avendo profilato un utente, si ha la possibilità di ri-contattarlo tramite campagne di remarketing e invogliarlo ad atterrare nuovamente sul sito e potenzialmente portarlo alla conversione. Gli strumenti di lead generation rafforzano le attività di advertising. Un utente non convertito nel corso di una campagna di marketing, grazie alla profilazione, può essere contattato durante un arco di tempo più ampio e con diversi strumenti di marketing. 8
Fare e-commerce dopo il lockdown: Dynamic Un altro trend che sta influenzando il settore e-commerce è il Dynamic Pricing (letteralmente prezzo dinamico). Facciamo una piccola premessa: le oscillazioni cui sono soggetti i prezzi di alcuni beni o servizi è una variabile su cui il consumatore Pricing pone una certa attenzione. Sarà capitato a chiunque di temporeggiare nell’acquisto di un prodotto e di assistere poi ad una maggiorazione o diminuzione dei prezzi, rispetto all’ultima ricerca effettuata. Il fenomeno in questione, cioè il Dynamic Pricing, è una strategia di vendita che, in base ad alcuni algoritmi, fa in modo che il prezzo di un dato prodotto sia soggetto a variazioni. Erroneamente il consumatore è indotto a credere che queste fluttuazioni dei prezzi siano per lui principalmente svantaggiose: in realtà proprio perché si tratta di variazioni accade che, ai giorni in cui il prezzo di un determinato prodotto aumenta, corrispondono altrettanti giorni in cui il prezzo dello stesso articolo risulta particolarmente favorevole. Il Dynamic Pricing interessa anche il settore e-Commerce in quanto l’utilizzo di una strategia di prezzo con margini controllati può contribuire alla massimizzazione dei profitti di un brand. Le aziende possono così incentivare gli utenti all’acquisto e mantenere la propria competitività con altri brand e big del settore e-commerce (come Amazon), che da sempre applicano questa modalità di vendita. 9
Fare e-commerce dopo il lockdown: WOM Come accennato precedentemente, le aziende stanno pian piano modificando le loro strategie di comunicazione ed in particolare le modalità con le quali si rivolgono ai consumatori. Questo accade perché ad evolversi non sono solo abitudini Marketing d’acquisto degli utenti ma anche l’atteggiamento di questi verso il processo di acquisto stesso. È emerso che i clienti non hanno più un atteggiamento passivo nella scelta di un prodotto ma si interessano alle recensioni e alle opinioni di altri utenti, tendendo a diffidare dalla pubblicità a da suggerimenti di volti noti che sono chiaramente ingaggiati per parlare di un brand. Proprio per questi motivi, la strategia del cosiddetto WOM Marketing (letteralmente passaparola) sta conoscendo una certa crescita tra i brand. Il passaparola tra utenti rimane uno degli strumenti di marketing più efficaci, in quanto i consumatori sono più propensi ad ascoltare il parere di amici - o di persone che reputano vicine a loro – che hanno acquistato volontariamente e testato quel prodotto. Più i consumatori si fidano del brand, più saranno interessati a condividere la loro esperienza positiva con amici e contatti, incidendo sui tassi di conversione di un e-Commerce e determinandone un aumento pari anche al 70%. L’appeal generato dall’interazione spontanea dei clienti fidelizzati determina anche un abbattimento dei costi legati all’advertising e all’acquisizione di nuovi clienti. Soprattutto i social network si prestano ad essere dei canali idonei attraverso cui gli utenti possono condividere le loro considerazioni su un brand: stando alla survey realizzata da Sprout Social, il 94% degli utenti preferisce Facebook per la condivi- sione di aggiornamenti, seguito dal 39% che invece preferisce Instagram. 10
Fare e-commerce dopo il lockdown: Per questo Worldz è lo strumento che potrebbe fare al caso tuo. Grazie alle sue molteplici funzionalità, Worldz è un software in grado di aumentare il tasso di conversione del tuo e-Commerce e massimizzarne le performance. In che modo? • Integrando funzionalità social all’interno del tuo sito con una semplice installazione, trasformando con un unico step il tuo e-Commerce in un Social Commerce. • Ingaggiando gli utenti che visitano il sito con un Overlay comportamentale intelligente, che ne comprende il comportamento e li conduce lungo le diverse fasi del funnel • Applicando una strategia di dynamic pricing e invogliando all’acquisto con uno sconto personalizzato, proporzionale alla popolarità social degli utenti, in cambio della condivisione del prodotto acquistato sul proprio profilo Facebook o Instagram; • Aumentando la brand awareness sui canali social tra i contatti e follower dei propri clienti che vengono trasformati in organic influencer e attivano un passaparola positivo online (WOM marketing); • Profilando gli utenti che interagiscono sul tuo sito con l’Overlay comportamentale tramite un social login (Facebook o Instagram) e attivando un processo di lead generation; Se non hai ancora testato Worldz, cosa aspetti? Clicca qui e compila il form di contatto! • Ricontattando con dei reminder gli utenti profilati tramite email e Facebook push notification. 11
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