F cusMercati L'APPROFONDIMENTO SUI TEMI CHIAVE DI MERCATO - Eurizon Capital
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F cus Mercati L’APPROFONDIMENTO SUI TEMI CHIAVE DI MERCATO 2 marzo 2020 Coronavirus. Riflessioni sul momento attuale. EURIZON CAPITAL SGR S.P.A. Sede Legale: Piazzetta Giordano dell’Amore, 3 - 20121 Milano - Italia Tel. +39 02 8810.1 - Fax +39 02 8810 65 00 Capitale sociale eur 99.000.000,00 i.v. - Codice Fiscale e n. Iscrizione Registro Imprese di Milano 04550250015 - Società partecipante al Gruppo IVA “Intesa Sanpaolo” - Partita IVA 11991500015 (IT11991500015) - Iscritta all’Albo delle SGR, al n. 3 nella Sezione Gestori di OICVM e al n. 2 nella Sezione Gestori di FIA - Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Intesa Sanpaolo S.p.A. ed appartenente al Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari. Socio Unico: Intesa Sanpaolo S.p.A. – Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
F cus Mercati 2 marzo 2020 La reazione dei mercati finanziari al Coronavirus Il mercato azionario globale (indice MSCI AC World) arrivava da una fase di risalita molto rapida, in cui si era portato molto sopra la media mobile a 200 giorni che, tipicamente, segna la tendenza di medio periodo. In questi ultimi giorni l’indice è sceso, riportandosi verso la media Il mercato azionario globale mobile a 200 giorni, ma lo ha fatto in un modo estremamente (indice MSCI All Country World) 700 rapido. Normalmente gli aggiustamenti verso la 200 giorni non 680 sono così rapidi. L’impatto del Coronavirus sui mercati 660 640 azionari è stato quindi molto forte. 620 Per quanto riguarda l’impatto sui portafogli, in parte la 600 580 componente obbligazionaria ha potuto attutire gli effetti perché i 560 tassi governativi sono scesi molto e quindi gli investimenti 540 520 obbligazionari hanno avuto performance positive. I tassi sono 500 scesi più negli Stati Uniti che in Germania. In Germania i tassi 480 460 sono vicini ai minimi segnati lo scorso anno; negli Stati Uniti, con 440 il tasso a 10 anni ormai prossimo all’1%, sono stati segnati nuovi 420 400 minimi assoluti. 16 17 18 19 20 L’impatto del Coronavirus sui mercati finanziari è stato quindi importante. I numeri del Coronavirus Fino a due settimane fa il Coronavirus stava regredendo. In realtà anche attualmente il Coronavirus sta retrocedendo. Se Coronavirus: ancora malati e contagiati al giorno 66,000 7,500 guardiamo il numero totale di persone che in questo momento, in 7,000 60,000 num ero ancora base alle statistiche ufficiali, sono affette da Coronavirus (ossia, il 54,000 m alati 6,500 6,000 saldo fra il numero totale di contagiati da inizio periodo meno i 48,000 5,500 deceduti e meno i guariti), il numero di malati sta scendendo. 5,000 42,000 4,500 Stiamo vedendo che anche il numero totale dei contagi sta 36,000 4,000 30,000 3,500 scendendo. num ero nuovi 3,000 24,000 contagiati In Cina il virus sta retrocedendo, dimostrando che le misure 2,500 18,000 2,000 di contenimento adottate dalla autorità stanno avendo effetto. 12,000 1,500 Stiamo però assistendo ad una globalizzazione del virus con 1,000 6,000 500 un focolaio in Italia e un’estensione anche ad altri Paesi. In 0 0 20-gen 27-gen 03-feb 10-feb 17-feb 24-feb 02-mar questi ultimi giorni, il numero totale dei nuovi contagi ha quindi ripreso a salire. Sarà allora importante verificare se l’ipotesi di “temporaneità” del virus che il mercato aveva elaborato fino al caso italiano resterà ancora valida. Coronavirus: nuovi contagiati e nuovi guariti al giorno Sarà ad esempio importante vedere se in Italia accadrà 7,500 quanto è avvenuto in Cina, ovvero, che dopo l’esplosione del 7,000 6,500 contagio e dopo l’adozione di forti misure di contenimento 6,000 sono state necessarie poco più di 2 settimane, intorno ai 16 5,500 5,000 giorni, per iniziare a registrare una discesa nel numero dei 4,500 16 giorni num ero nuovi nuovi contagi. 4,000 guariti 3,500 Il mercato è quindi ora in una fase interrogativa: “Quanto 3,000 tempo occorrerà attendere affinché le misure adottate in Italia 2,500 num ero nuovi 2,000 producano effetto, facendo scendere il numero di nuovi contagi?” contagiati 1,500 1,000 Al momento ancora non si registrano effetti. Siamo infatti solo al 500 nono giorno da quando sono state adottate delle misure forti di 0 20-gen 27-gen 03-feb 10-feb 17-feb 24-feb 02-mar contenimento del virus e per il momento il numero di contagiati sta ancora salendo. Documento ad uso esclusivo dei collocatori e dei clienti professionali e/o qualificati. È vietata la diffusione al pubblico. 2 di 5
F cus Mercati 2 marzo 2020 Come indicato anche dall’Istituto Superiore di Sanità, questa settimana sarà probabilmente cruciale per vedere se il numero di contagi in Italia al giorno inizierà a scendere e quello dei guariti a salire. Se anche l’Italia, come nel caso della Cina, mostrerà che è sufficiente adottare delle forti misure di contenimento per veder regredire i contagi, allora l’espansione del virus verrà nuovamente giudicata temporanea e allora anche gli impatti macroeconomici potranno essere giudicati come temporanei. Ne deriverebbe che questa seconda ondata del virus, la sua globalizzazione al di fuori della Cina, porterebbe gli investitori a giudicare l’effetto del Coronavirus semplicemente un po’ più prolungato rispetto a quanto avevano ipotizzato all’inizio, quando l’evento era circoscritto alla sola Cina. Sarà dunque importante trovare conferme all’ipotesi di temporaneità dell’impatto del Coronavirus. Le evidenze macroeconomiche Per gli investitori sarà importante vedere che l’impatto macroeconomico del Coronavirus è temporaneo. In questi giorni è iniziato il rilascio dei primi dati macroeconomici relativi a febbraio. In particolare gli indicatori sulla Cina mostrano un evidente indebolimento: l’indicatore di fiducia delle imprese cinesi è ad esempio andato in territorio di forte contrazione dell’attività. Questo era in qualche modo atteso dagli investitori. Presumibilmente potrebbe accadere lo stesso per gli indicatori europei e statunitensi. È però importante che il fenomeno continui ad essere visto come temporaneo e che venga quindi interpretato come un “vuoto d’aria” per l’economia. Un vuoto d’aria che verrà colmato nel momento in cui il virus sarà contenuto e l’attività economica riprenderà in modo normale, e non un evento recessivo come quello accaduto nel 2008/2009. Al momento, l’ipotesi più probabile e centrale è che Coronavirus sia un evento “contenuto”, sia in termini di estensione sia di tempo, con conseguenze temporanee sull’economia, quindi un “vuoto d’aria” e non la fine di un ciclo economico. Peraltro, tutte le autorità di politica economica sono al lavoro per cercare di contenere al massimo gli effetti macro di rallentamento che necessariamente dovremo attenderci. La Federal Reserve ha dichiarato che è disposta a tagliare i tassi d’interesse in un periodo ravvicinato e potrebbe già farlo nella prossima riunione del 18 marzo. La Banca del Giappone ha detto che espanderà la propria politica monetaria, in Europa c’è un dibattito per permettere uno sforamento degli obiettivi di Deficit, quindi fare Spesa Pubblica a sostegno dell’economia in attesa che il vuoto d’aria vada a ricolmarsi da solo una volta che il virus verrà contenuto e si comincerà ad aprire le economie. Questo è lo scenario centrale che sarà però da validare con i numeri sul contagio che verranno rilasciati tra questa settimana e la prossima. Altre evidenze a sostegno della temporaneità degli effetti del Coronavirus Come accennato sopra, l’aggiustamento del mercato azionario globale è stato molto rapido, molto violento. Prima del Coronavirus la borsa americana si era distanziata molto dal valore della media mobile a 200 giorni. Normalmente distanze di quel tipo preannunciano una correzione. Il mercato ha già corretto tanto rispetto a quello che era l’eccesso di breve periodo. Il mercato si è già portato molto avanti nello scontare scenari negativi. Distanze di eccesso molto forti (si veda il 2008), si hanno quando i mercati temono il rischio di una recessione. Al momento, però, lo scenario centrale è che l’indebolimento da Coronavirus potrebbe essere un vuoto d’aria per l’economia e non una recessione. Indicazioni simili le possiamo trovare anche nella volatilità, guardando l’indice VIX. I mercati erano molto tranquilli (ossia, poco volatili) prima di Coronavirus. Il livello di nervosismo che si è registrato in quest’ultima settimana è stato in realtà già registrato in altre occasioni in questo ciclo economico, dal 2010 in poi. Documento ad uso esclusivo dei collocatori e dei clienti professionali e/o qualificati. È vietata la diffusione al pubblico. 3 di 5
F cus Mercati 2 marzo 2020 Oltre a questi livelli di nervosismo, tendenzialmente si va quando il Volatilità implicita nelle opzioni sull'S&P 500 mercato vede un rischio recessione (si vedano i livelli del 2008). Un 80 rischio che va monitorato, ma che al momento non appare come 75 70 centrale. 65 Anche la volatilità evidenzia dunque che i mercati si sono 60 55 portati molto avanti nello scontare uno scenario 50 45 potenzialmente molto negativo ma che probabilmente non si 40 35 realizzerà, se questa settimana le statistiche sul Coronavirus 30 mostreranno una regressione nei contagi. 25 20 15 10 Dal punto di vista dei mercati azionari, le valutazioni si sono un po’ 5 corrette. 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Il rapporto prezzo-utili si è un po’ corretto e le valutazioni stanno dunque diventando più interessanti. Nel momento in cui troverà conferma l’ipotesi che l’impatto del Coronavirus è temporaneo, gli investitori torneranno a guardare le valutazioni dei mercati, che in questo momento sembrano invece contare poco. Con la discesa delle quotazioni azionarie delle ultime settimane, le valutazioni si sono rafforzate a favore dell’investimento azionario. Va infatti osservato che i tassi di interesse hanno continuato a scendere e il rendimento degli utili aziendali, prezzato dalle azioni, invece è risalito. Il premio al rischio delle azioni, rispetto alle obbligazioni, si è quindi ulteriormente allargato. Nel momento in cui si avrà conferma dell’effetto temporaneo del Coronavirus sull’economia, che potrebbe comunque essere importante e corrispondere a un trimestre di calo per l’economia globale, a quel punto gli investitori torneranno a guardare le valutazioni dei mercati e verrà quindi data la giusta importanza alla considerazione che, in un contesto di crescita economica che prosegue, le asset class di rischio possono dare rendimenti interessanti a fronte di tassi d’interesse che ne offrono sempre meno. Altro tema chiave da monitorare nelle prossime settimane è la corsa per le elezioni americane. Martedì 3 marzo ci sarà il “Super Tuesday”: il giorno in cui molti Stati americani votano per le primarie per la nomina del candidato democratico e, quindi, chi sfiderà Trump a novembre nelle elezioni. Le probabilità di una vittoria di Sanders alle primarie sono molto alte, ma stanno risalendo le probabilità di Biden. Sanders è un candidato con idee social-democratiche che potrebbe non piacere agli investitori, se dovesse diventare Presidente degli USA. Probabilmente gli investitori preferirebbero una sfida Biden-Trump. Sanders potrebbe essere un rischio nel momento in cui dovesse vincere il “Super-Martedì”. Va detto però che gli investitori stanno già guardando a novembre e, in questo caso, le probabilità di vittoria dei Repubblicani (e quindi di Trump) sono superiori a qualsiasi candidato democratico. Quindi, in qualche modo, il “rischio Sanders”, se si dovesse concretizzare, sembra essere compensato dall’idea che alla fine sarà Trump a vincere le elezioni. Per questo in questo momento i mercati sembrano temere di più l’imprevedibilità legata al Coronavirus che non quella legata alle elezioni americane. Tornando al tema Coronavirus, questa settimana per l’Italia dovrebbe essere una settimana cruciale. L’Italia è un osservato speciale. Se le misure prese, molto forti in tema di restrizione dell’economia, avranno l’effetto positivo di contenere il virus, allora i mercati probabilmente torneranno a ragionare sulla temporaneità dell’evento. Documento ad uso esclusivo dei collocatori e dei clienti professionali e/o qualificati. È vietata la diffusione al pubblico. 4 di 5
F cus Mercati 2 marzo 2020 AVVERTENZE GENERALI Il presente documento è preparato e distribuito da Eurizon Capital SGR S.p.A. (la “SGR”), società di gestione del risparmio appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, autorizzata in Italia e soggetta alla supervisione di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento di servizi e attività di investimento. Il presente documento costituisce una comunicazione di marketing e non è stato pertanto redatto in conformità alle disposizioni di legge volte a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetto ad alcun divieto prima della diffusione. Opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento riflettono la visione personale dell’autore (Team Macro Research di Eurizon Capital SGR) e sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento. Tali opinioni possono differire da quelle espresse da altri soggetti appartenenti al Gruppo Intesa Sanpaolo e dalle scelte di investimento poste in essere dai gestori della SGR. Nulla del contenuto del presente documento deve essere inteso come ricerca in materia di investimenti o come una raccomandazione o suggerimento, implicito o esplicito, rispetto ad una strategia di investimento avente ad oggetto gli strumenti finanziari trattati o emittenti strumenti finanziari, né una sollecitazione o offerta, né consulenza in materia di investimenti, legale, fiscale o di altra natura. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente causati dall’utilizzo della presente comunicazione o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione al presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede. Tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Eurizon Capital SGR relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse e non vi è alcuna garanzia che i risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Conflitti di interesse Nell’ambito della propria attività di prestazione di servizi o attività d’investimento e servizi accessori, la SGR può trovarsi in situazioni di conflitto d’interesse nei confronti dell’Investitore. Ai sensi della vigente normativa la SGR è tenuta ad individuare le circostanze che generano o potrebbero generare un conflitto di interesse che possa ledere gravemente l’interesse di uno o più Investitori e a dotarsi di una efficace politica di gestione dei conflitti di interesse, adeguata alle dimensioni ed all’organizzazione della SGR stessa, nonché alla natura, alle dimensioni ed alla complessità della sua attività. La SGR ha identificato una serie di situazioni di conflitto di interesse che possono sorgere al momento della fornitura dei servizi o attività di investimento e servizi accessori prestati e ha definito le procedure da seguire e le misure da adottare per gestire tali conflitti. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Politica di gestione di conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet della SGR (www.eurizoncapital.it). Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di modifica o aggiornamento da parte dell’autore, senza alcun obbligo da parte di Eurizon Capital SGR di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale comunicazione sia stata in precedenza distribuita. Il presente documento è destinato alla distribuzione in Italia solo ai clienti professionali e controparti qualificate, come definite dalla direttiva MiFID 2004/39/CE in forma cartacea o elettronica. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto a cui è consegnato da Eurizon Capital SGR e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte della Società. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui al presente documento è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Chi riceve il presente documento è obbligato ad uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Documento ad uso esclusivo dei collocatori e dei clienti professionali e/o qualificati. È vietata la diffusione al pubblico. 5 di 5
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