Elementi di geografia fisica 4
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Gli organismi interagiscono in vario modo con altri individui della stessa specie, con quelli di specie diverse e con l’ambiente in cui vivono. Gli organismi sono condizionati dalle caratteristiche dell’ambiente in cui vivono, ma al tempo stesso lo modificano con le loro attività. L’ecologia si occupa di queste interazioni e dei loro effetti sui singoli individui e sull’ambiente a tutti i livelli di organizzazione: da quello di organismo a quello di ecosistema. Un ecosistema è l’insieme di tutte le forme di vita (chiamate anche fattori biotici) e di tutti i fattori non viventi (o abiotici) di una determinata zona. Considerazioni preliminari
L’insieme di tutti gli ecosistemi della Terra viene chiamato biosfera (o ecosistema globale). La biosfera comprende l’atmosfera fino ad alcuni chilometri di altezza. Della biosfera fanno parte anche le acque continentali e quelle degli oceani fino a diversi chilometri di profondità. Il suolo ospita forme di vita fino a una profondità di circa 1500 m. La biosfera e i suoi confini
Comunità habitat Comunità specie popolazioni Popolazioni nicchie ecologiche La biosfera non è omogenea
Una comunità biologica è l’insieme di tutti gli organismi che vivono in un determinato territorio. La varietà di organismi di una comunità è detta biodiversità o diversità biologica e dipende sia dal numero totale di specie presenti sia dal numero di individui di ciascuna specie. Gli organismi di una comunità sono legati tra loro da tre tipi principali di interazioni: la competizione (interspecifica, intraspecifica); la predazione; la simbiosi (parassitismo, commensalismo, mutualismo). I cambiamenti che si verificano nella composizione in specie di una comunità biologica sono chiamati successione ecologica (primaria o secondaria). Le comunità biologiche
Le comunità biologiche sono formate da gruppi di individui appartenenti a specie diverse che vivono insieme in una determinata area. Ciascun gruppo della stessa specie è detto popolazione. Indipendentemente dall’area considerata, tutte le popolazioni hanno due caratteristiche importanti: la densità degli individui che la compongono e la modalità della loro distribuzione nello spazio. Il modo in cui i membri di una popolazione sono disposti in una certa area definisce il modello di dispersione di quella popolazione (tre tipi: aggregato, uniforme, casuale). Le popolazioni
Densità dipendenti Fattori limitanti Densità indipendenti
Zone polari e ghiacci Tundra Foreste di conifere Foreste decidue delle zone temperate Praterie delle zone temperate Macchia mediterranea Savane Deserti Foreste tropicali Gli ecosistemi terrestri (biomi)
1. Il nome di molti biomi deriva dal tipo di vegetazione predominante. 2. Ogni bioma è caratterizzato dalle specie animali e vegetali adattate a quell’ambiente. 3. La distribuzione dei biomi sulla superficie terrestre dipende dal clima. 4. Due regioni con clima simile possono presentare lo stesso bioma (gli organismi hanno sviluppato gli stessi adattamenti). 5. Il passaggio da un bioma a un altro è graduale e i loro confini non sono così «netti» come si vede sulle carte. 6. All’interno dei biomi principali esistono delle variazioni locali e ciascuno di essi può essere ulteriormente suddiviso in categorie. Osservazioni sui biomi
Ecosistemi di 1. Gli ecosistemi di acqua salata si trovano in tre zone degli oceani e acqua salata dei mari: intercotidale (parte emersa parte sommersa), pelagica (più (oceano), bentonica (fondo del mare). consistenti) e Zona fotica (fino a circa 100 metri di profondità) e afotica. di acqua dolce 2. Gli ecosistemi di acqua dolce si distinguono a seconda che si (maggiore trovino a monte o valle in fiumi e torrenti, oppure nei laghi e negli stagni. biodiversità). Fattori importanti sono la luce (zona fotica e afotica) e la temperatura. Gli ecosistemi acquatici
Il funzionamento degli ecosistemi Riciclaggio della materia Flussi di energia (catene (carbonio, azoto, trofiche): fosforo): Ciclo dell’acqua entrano ed escono non vi sono apporti dall’ecosistema dall’esterno
I flussi di energia: le catene trofiche (ad ogni passaggio – 90%)
L’evoluzione della Terra Le caratteristiche attuali del nostro pianeta sono il risultato di un’evoluzione durata miliardi di anni. Studiando i fossili contenuti nelle rocce sedimentarie e integrando queste informazioni con i dati che si ricavano utilizzando il metodo radiometrico, gli scienziati hanno costruito una scala dei tempi geologici (o scala stratigrafica) che riassume le tappe della storia del pianeta. Eòne Ere geologiche Periodi
I fossili I fossili sono resti o impronte di organismi viventi, rimasti «inglobati» negli strati delle rocce sedimentarie. I fossili aiutano a ricostruire l’evoluzione della Terra (fossili guida) e del clima. I processi di fossilizzazione più comuni sono la mineralizzazione, per organismi con parti dure del corpo, e la carbonizzazione, per i vegetali. Un processo meno comune è l’inglobamento.
La comparsa dell’uomo 1.Durante il Quaternario comparve il genere Homo, al quale appartiene la nostra specie (Homo sapiens). 2.I resti umani più antichi finora scoperti risalgono a circa 2 milioni di anni fa e sono stati trovati in Africa centrale. 3.(2 milioni di anni fa) Homo habilis (1, 7 milioni di anni) Homo erectus (200.000 anni fa) Homo neanderthalensis e sapiens
Ecumene, sub-ecumene, anecumene. Gli uomini si concentrano in poche aree della superficie terrestre. Le terre Due fattori: la distanza dal mare (-) e abitate ed il l’altitudine (-). popolamento La densità della popolazione: aritmetica, fisiologica. I grandi focolai umani.
Popolamento ottimo, sovrappopolamento, sottopopolamento Molti territori sono sovrappopolati o Il sottopopolati popolamento Il sovrappopolamento generalmente e le conduce all’emigrazione migrazioni Grandi ondate migratorie in età storica Le migrazioni nell’età moderna e contemporanea
Internazionali Interne (R-R, R-U, U-U) Forzate (coatte) Le migrazioni Permanenti Temporanee Pendolari (intermodalità)
Paesi di origine: • Riduzione delle nascite e delle persone attive; • Effetti economici incerti (riorganizzazione vs sottopopolamento e abbandono). Paesi di destinazione: • Immigrazione e natalità più elevata+ crescita demografica • Crescita del settore terziario vs nuove questioni sociali. Effetti dei fenomeni migratori
1. Sparso 2. Accentrato L’insediamento rurale
La distinzione tra centro rurale e città si basa sulle funzioni e non sulle dimensioni demografiche. L’insediamento Funzioni di base vs funzioni urbano interne Morfologia urbana: topografia + fattori storici e culturali
Ortogonale Radiocentrica La pianta urbana A spina di pesce A struttura composita
L’indice di urbanizzazione Pianificazione territoriale, deurbanizzazione e rurbanizzazione Confini «sfumati» tra città e campagna Località centrali e regioni complementari Il modello di Christaller La rank-size rule Il modello di Losch Pianificazione ed economia urbana
Differenziazione sociale Zone funzionali vs nuclei multipli Aree verdi e migrazioni in periferia Centri storici e «gentrification» Le città nelle economie in via di sviluppo La divisione sociale e funzionale dello spazio urbano
Reti piramidali, policentriche ed incoerenti Le relazioni Modello gravitazionale, tra città massa e flussi materiali Città nodali (gateways) vs località centrali
L’urbanizzazione diffusa Esplosione vs Città legale e implosione città reale urbana
Conurbazione Agglomerazione Area metropolitana Megalopoli Le forme dell’urbanizzazione diffusa
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