ECONERRE - Macron venti milioni di mascherine prima della nuova sede

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ECONERRE - Macron venti milioni di mascherine prima della nuova sede
ECONERRE - Macron venti milioni di
mascherine prima della nuova sede

L’azienda leader nel settore dell’abbigliamento tecnico Macron ha reagito all’emergenza aiutando
dove c’era bisogno e adesso è pronta a ripartire

di Rossella Pressi

“In meno di un mese abbiamo importato all’incirca 20milioni di mascherine chirurgiche e FFP2 che
sono state distribuite principalmente a ospedali e strutture sanitare”. A queste vanno aggiunte oltre
400mila tute e presto anche i camici raggiungeranno numeri ragguardevoli. I numeri sono quelli di
Macron, azienda italiana leader internazionale nel settore dell’abbigliamento tecnico sportivo, un
fatturato di oltre 112mln di euro nel 2019 (+15% sul 2018) di cui il 65% in Europa (20% nel solo UK
dove ha il maggior numero di sponsorizzazioni) e 245 dipendenti, che non ci ha pensato un attimo e
in piena emergenza ha cercato un modo per essere utile. Non attraverso una riconversione dei suoi
stabilimenti, ma cercando contatti in Cina con chi già produceva questi materiali affinché fosse
possibile farli arrivare in Italia nel più breve tempo possibile e soprattutto nel momento di maggiore
necessità.

Macron #NOICISIAMO
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“Abbiamo contattato la nostra sede cinese – spiegano in azienda – e abbiamo dato loro mandato di
cercare aziende locali produttrici di questi dispositivi per poterli così acquistare e portare dove ne
avevamo più bisogno cioè in Italia. Una volta capito che si poteva fare, abbiamo contattato le
Istituzioni. Noi ci abbiamo messo le nostre sedi operative e la logistica, mentre della distribuzione si
sono occupate le Istituzioni”. “Ci è sembrato naturale mettere a disposizione la nostra competenza e
la nostra filiera in un momento così complicato per il nostro Paese e per il mondo intero – ha
dichiarato Gianluca Pavanello, CEO di Macron –. Abbiamo una organizzazione in Asia molto
radicata e capillare in grado di gestire la produzione di varie tipologie di dispositivi di protezione
individuale oggi così necessari. È nato così il progetto no-profit “Stop Covid-19/Macron
#noicisiamo”. La capacità di reazione dimostrata in un così breve tempo mi fa essere molto
orgoglioso dello sforzo e dell’impegno da tutti dimostrato”.
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Gian Luca Pavanello a.d. Macron

In meno di 10 giorni è stata attivata la produzione su larga scala delle diverse tipologie di
dispositivi che vengono trasportati, grazie ad appositi voli dedicati, fino al centro di distribuzione
aziendale alle porte di Bologna, a Valsamoggia, da dove poi vengono distribuiti nelle diverse
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destinazioni finali. Per Macron un’azione no-profit andata avanti mentre sul territorio si accendeva il
dibattito sui prezzi di vendita delle mascherine chirurgiche.

“Visto che la richiesta di questi dispositivi era molto alta anche da parte dei privati – spiega
Natascia Mongardi, responsabile comunicazione di Macron –, abbiamo creato una sezione e-
commerce dedicata al B2B attraverso la quale possiamo rifornire le aziende che si rivolgono
direttamente a noi”. A questo, si è aggiunto l’accordo con il Comune di Bologna in base al quale, i
residenti in città possono acquistare online e ricevere a domicilio mascherine chirurgiche al prezzo
fissato dalla legge. Fino al 14 giugno, collegandosi al sito stop-covid.macron.com/comunebologna e
registrandosi con credenziali e codice fiscale, ogni residente a Bologna ha potuto acquistare le
mascherine in confezioni da 50 pezzi al prezzo di legge, fino al massimo due confezioni. Macron ha
messo a disposizione sulla piattaforma 500.000 mascherine in tutto. Il pagamento con carta di
credito, con costi di transazione coperti da Macron, che ha gestito anche la spedizione a domicilio (al
costo di 6,99 euro): le mascherine sono state consegnate anche attraverso i rider del Cantiere
consegne etiche, progetto promosso dal Comune e dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana (Fiu).

Al progetto “Stop Covid-19/Macron #noicisiamo”, nell’ambito del quale Macron ha anche donato
2.500 mascherine chirurgiche alla cooperativa sociale Società Dolce per le persone senza
dimora accolte nei dormitori di Bologna, si aggiunge inoltre la donazione di oltre 100mila euro al
Policlinico Sant’Orsola di Bologna fatta anche a nome dei dipendenti. “Un gesto dovuto – lo
descrive il CEO – per fornire un concreto supporto per meglio affrontare questa emergenza.
Un’iniziativa, come tante altre, resa possibile dall’atteggiamento responsabile di tutte le persone che
lavorano in Macron”.

L’azienda tra gestione dell’emergenza Covid-19 e core business

Persone che, al di là delle attività frenetiche legate al progetto “Stop Covid” che hanno coinvolto più
o meno tutti quanti in azienda, si sono trovate – come tutti gli italiani – a doversi adattate a nuove
modalità di lavoro. “L’azienda ha rallentato e adottato tutte le disposizioni – spiegano da Macron –
quindi smart working, uso degli igienizzanti e delle mascherine, distanziamento tra le postazioni di
lavoro e, in qualche caso anche la cassa integrazione, modalità che è stata attivata prevalentemente
in Italia. Quello che ci manca di più è la parte commerciale che per noi è fondamentale”.

Club in Europa con Macron

Il core business di Macron è infatti costituito dal “Teamwear” cioè l’abbigliamento e gli accessori
per atleti e società sportive di calcio, rugby, basket, volley, baseball, handball, futsal, running. Oltre
90 club professionistici in tutto il mondo tra cui, per rimanere sul territorio, il Bologna FC e la
Virtus Pallacanestro Bologna. In Europa per il quarto anno consecutivo Macron è il terzo brand
più importante nella classifica UEFA delle sponsorizzazioni tecniche di calcio in Europa.
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Mappa di club Macron nel mondo

Un’altra area importante di fatturato è il “Merchandising” che comprende official kit, prodotti free
time e accessori per i tifosi dei Club sponsorizzati Macron.

Con lo sport fermo in tutto il mondo, anche se con delle differenze tra le diverse aree geografiche,
sono queste le aree che più di altre soffrono l’emergenza in corso. “Anche se – precisano dal quartier
generale di Valsamoggia– la nostra produzione avviene prevalentemente in Asia in una zona
abbastanza lontana da quella del focolaio e uno stop vero e proprio a causa del Covid-19 non si è mai
registrato e le collezioni future sono tutte regolarmente in fase di sviluppo”.

Completano l’offerta Macron la linea “Macron Running” per i patiti della corsa e “Athleisure”,
abbigliamento sportivo per il tempo libero. Aree supportate da una rete distributiva costituita da
quasi 150 punti vendita monomarca (erano 132 nel 2018) che diventano punto di riferimento
Macron sul territorio per le società sportive e i singoli atleti.

Macron, la nuova sede e la ripartenza

Ora come si riparte? “Non possiamo dire di aver ridimensionato gli obiettivi 2020 perché sono
valutazioni ancora premature da fare – precisano dall’azienda –. Con tutta probabilità alcune cose
verranno rimandate di qualche mese. Tra quelle confermate c’è invece sicuramente il nostro nuovo
stabilimento. I cantieri infatti sono ripartiti ed entro l’estate saremo tutti operativi nella nuova sede.”
L’insediamento è stato ufficialmente consegnato il 16 giugno dalla multinazionale VGP NV, società
leader europea nella fornitura di immobili ad uso produttivo e logistico di investimenti immobiliare.
Sorge a Valsamoggia, su un terreno di circa 55mila mq, sui quali sono stati edificati 22mila mq che
ospiteranno tutte le attività di logistica (16mila e105 mq) – attualmente distribuite su tre diversi
impianti – e gli uffici centrali (6.700 mq) in una palazzina uffici con finiture di pregio. Il nuovo
spazio – quindi dedicato a sede centrale e il magazzino distributivo – è stato concepito con una
particolare attenzione all’impatto ambientale. Il progetto del tipo build to suit, prevede infatti la
realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile
(per un totale di 350 kWp) per le attività dello stabilimento, la predisposizione di ampie vasche per
l’accumulo di acqua meteorica al fine di soddisfare le esigenze di irrigazione e la piantumazione di
circa 150 alberi e 3.000 arbusti. Quasi 15.000 mq di prato. I quasi trecento parcheggi comprendono
anche spazi specifici per i veicoli elettrici e il complesso ha ottenuto la BREEAM Very Good
Certification.
Gian Luca Pavanello, ceo di Macron

“Meno di un anno fa – commenta Gianluca Pavanello, amministratore delegato di Macron –
stavamo iniziando a costruire la nostra nuova sede. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo grazie
all’impegno e alla partecipazione di tutti. Per questo motivo, sono grato a VGP per l’ottimo lavoro
svolto e per come ha saputo interpretare abilmente le nostre richieste ed esigenze. Il nostro nuovo
edificio è funzionale, moderno e sostenibile. È un luogo che può essere vissuto appieno ogni giorno e
dove possiamo sviluppare ulteriormente il nostro business. La nuova sede di Macron si affaccia sul
mondo, ma le sue radici sono saldamente radicate nella nostra terra, l’Emilia-Romagna, alla quale
siamo orgogliosi di appartenere”.

Dunque, un bel momento anche se, per via le nuove prescrizioni di sicurezza, non si è potuto
festeggiare come si voleva. “Ci sarà modo per recuperare – affermano dall’azienda–. Intanto c’è
tanta voglia di ripartire. Con attenzione, senza mai abbassare la guardia ma con tanta energia e
ottimismo”.

                            Direttore responsabile: Claudio Pasini. Segreteria di redazione c/o Unioncamere
Viale Aldo Moro, 62 – 40127 Bologna (BO) – Tel. 051 637 70 26 – Fax. 051 637 70 50 – Email: comunicazione@rer.camcom.it
“Econerre-economia Emilia-Romagna” (Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6285 del 27 aprile 1994 – Iscrizione ROC – Registro Operatori
Comunicazione n. 26898)
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