ADOZIONI INTERNAZIONALI - Nuovi Paesi, antiche emergenze. Gli enti aprono frontiere con percorsi originali, ma la sfida si vince a casa
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
NEL NOME DEL FIGLIO ADOZIONI INTERNAZIONALI Nuovi Paesi, antiche emergenze. Gli enti aprono frontiere con percorsi originali, ma la sfida si vince a casa di Anna Spena In Burkina si sperimenta l’affido pre-adottivo, in Sierra Leone si parte ex-novo. Ma specialisti e mutuo aiuto, anche degli adottati adulti, sono decisivi nella vita di tutti i giorni VITA #02 46
2. ACCOGLIENZA, COME CAMBIARE A sinistra, Edvige e Giorgio, in Burkina e papà si chiama «S Faso, insieme alla famiglia affidataria con Giorgio Chini, cui ha vissuto Ahmed prima che fosse allora adesso io adottato dalla coppia. mi chiamo Ah- A destra, Emma e Guido insieme alla loro med Chini?». bambina H., la prima coppia italiana La voce di sot- che ha adottato in Sierra Leone tofondo è quella di Ahmed men- tre si assicura con la mamma Edvi- ge che Chini sia anche il suo cogno- me. Ahmed è nato in Burkina Faso, ha 8 anni, è arrivato con Giorgio ed Edvige in Italia a luglio dello scorso anno. «Abbiamo iniziato il percorso dell’adozione a 45 anni, adesso ne ab- biamo entrambi 52», racconta Edvi- ge. «Il Burkina è un Paese a rischio, te esplicite, a volte meno. Ma è giusto delicato, e la diffusione del Covid ha così, lavoreremo insieme per trovare reso tutto più complesso e allunga- le risposte di cui ha bisogno. Intanto to i tempi». Ahmed ha vissuto i pri- adesso mi guarda e dice: “Mamma, ba- mi due anni della sua vita in un istitu- sta, mi consumi di baci”. Ma alla fine i to. Quando la struttura ha chiuso per baci se li lascia dare lo stesso». mancanza di fondi, una tata che lavo- rava lì lo ha portato a casa con lei, nel Le risposte suo villaggio. «La famiglia non nasce al primo in- «Dopo la chiusura dell’istituto», contro», dice Sara Guarda, coordina- spiega Marina Raymondi, specialista trice del Centro Psicologico ed Edu- Minori adottati per anno adozioni Centro italiano aiuti all’in- cativo-Ciaipe, del Ciai. «Nei primi fanzia-Ciai, che ha seguito l’adozione anni, i genitori hanno bisogno di es- del bambino, «Ahmed ha vissuto in un sere accompagnati nella creazione di 2000 429 (dati 16.11-31.12) villaggio abitato solo da una famiglia, un legame con i loro figli e spesso, a 2001 1.797 quella che lo ha accolto: il marito, le loro volta, i minori si portano dentro due mogli e altri figli». una domanda: “Questa volta mi pos- 2002 2.225 Ciai segue i bimbi che vivono con le so fidare dell’adulto che ho davanti?”». 2003 2.772 famiglie affidatarie durante tutta la Ciaipe, nel 2021, ha seguito 107 fami- 2004 3.402 strada che poi li porterà alle famiglie glie in psicoterapia e 252 famiglie con adottive. «A livello puramente teori- interventi di sostegno post adozione. 2005 2.874 co», spiega Raymondi, «l’accoglienza Hanno partecipato alle attività forma- 2006 3.188 in famiglia anziché in istituto è prefe- tive 487 persone tra genitori e opera- 2007 3.420 ribile. Ma questo assioma non è sem- tori. «I bisogni sono tanti e cambiano pre vero. I fattori da considerare in- a seconda del momento in cui si tro- 2008 3.977 fatti sono molto diversi, come il Paese va a vivere la famiglia adottiva», spie- 2009 3.964 d’origine o l’età del minore. Quindi si ga Guarda. «Negli ultimi anni è au- valuta sempre in base al singolo caso». mentata, per esempio, la richiesta di 2010 4.130 Edvige se lo ricorda bene il giorno in sostegno durante l’inserimento sco- 2011 4.022 cui ha incontrato suo figlio la prima lastico dei minori». Ciaipe sostiene, 2012 3.106 volta: «Mi commuovo ancora quando non solo le famiglie che hanno intra- penso a come questo bambino si è af- preso il percorso dell’adozione inter- 2013 2.825 fidato a noi. Mi commuove il ricordo nazionale, ma anche quella nazionale, 2014 2.206 della festa che abbiamo fatto al villag- le famiglie affidatarie e quelle ricom- 2015 2.216 gio, prima della partenza, e di questo poste dove c’è un genitore naturale e passaggio da famiglia a famiglia. Mi l’altro no. «Il discorso del ritorno alle 2016 1.872 chiedevo: “È la cosa giusta portarlo origini rimane fortissimo per gli ado- FONTE: COMMISSIONEADOZIONI.IT 2017 1.439 via?”». Quando sarà più grande Ah- lescenti. “Perché i miei genitori bio- med, se lo vorrà, tornerà in Burkina: logici non mi hanno tenuto?”. Perciò 2018 1.394 «A volte chiede di vedere le fotografie con Ciaipe lavoriamo moltissimo an- 2019 969 del villaggio, ma non lo fa con tristez- che con loro attraverso 2020 526 za. Mi sembra un bambino sereno, lo strumento dei viaggi pieno di risorse. Capita che mi chie- di ritorno». Bisogna par- 2021 563 da: “Io da dove arrivo?”, “Io non sono tire da una verità: «Le fa- uscito dalla tua pancia vero?”. Dentro miglie adottive nascono di lui ci sono queste domande, a vol- da due storie che si in- 47 febbraio 2022
NEL NOME DEL FIGLIO contrano, e spesso sto- rie di dolore. L’80% del- Adozioni per Paese, 2021 IO, ADOTTATA le coppie che adotta non è riuscita a concepire un Colombia 100 Fondamentale bambino naturalmente India Ungheria 85 56 e i minori adottati sono condividere stati bambini non voluti. Per questo è Ucraina 39 Bulgaria 35 le nostre storie importante la formazione: l’incontro tra queste storie deve essere guidato Russia 33 prima e sostenuto poi». Bolivia 32 Anche Ai.Bi, Amici dei Bambi- Filippine 22 ni, all’inizio del 2021, ha costituito Thailandia 21 Family Relationship International Congo Rep. Popolare 18 School-Faris , un centro a disposizio- Burkina Faso 17 ne delle famiglie e degli operatori del Vietnam 16 sociale. «Abbiamo sviluppato diversi Burundi 15 corsi per sostenere le famiglie», spie- Perù 15 ga Michele Torri, responsabile del- Haiti 10 le attività istituzionali dell’organiz- Romania 8 zazione. «Tra cui corsi pre-idoneità Corea del Sud 7 , un percorso post-idoneità, corsi di Brasile 6 approfondimento sugli special needs, Cile 4 bambini grandi, abuso e ricerca delle Costa Rica 4 origini. Negli ultimi 10 anni l’adozio- Reoubblica Dominicana 3 Devi Vettori, 37 anni, è ne internazionale è cambiata, accom- Albania 2 consulente formatrice nel campo pagnare la coppia, anche una volta ri- Ecuador 2 dell’adozione, e presidente entrata in Italia, è fondamentale per Lituania 2 dell’associazione Legami adottivi. il percorso di crescita della famiglia». Moldavia 2 Un lavoro il suo che l’ha portata Investire sull’accompagnato delle Benin 1 sui passi anche della sua storia famiglie, dei minori e poi dei giovani Bielorussia 1 personale, aiutando le famiglie adulti adottati è l’unica soluzione pos- Honduras 1 adottive che prima non avevano sibile. L’adozione è un percorso lungo Polonia 1 un supporto. tutta la vita. Amici don Bosco Onlus, Repubblica Ceca 1 per esempio, da diversi anni valorizza Senegal 1 Sono stata adottata dall’India, il ruolo di protagonisti della formazio- Serbia 1 da una famiglia di Firenze nel ne degli adottati adulti: «Un gruppo Togo 1 1986, quindi prima della legge di adulti, dai 37 ai 45 anni, con espe- in vigore oggi. Avevo 22 mesi. rienze adottive molto diverse tra lo- Adozioni per ente, 2021, top 20 Dopo il mio arrivo i miei genitori ro, si confronta con famiglie che stan- Autorizzazione rilasciata dalla CAI sono stati “lasciati” al buon senso, no iniziando adesso il loro percorso», senza essere seguiti dagli enti di spiega Daniela Bertolusso coordina- Cifa 46 collegamento. Oggi, grazie alle trice dell’associazione. «Il confronto Spai 45 associazioni, c’è del personale con gli adottati adulti permette ai ge- Gvs Onlus 44 formato che segue l’inserimento nitori di “lanciare” un sguardo nel fu- Patrizia Nidoli 28 dei bambini in famiglia. turo e di vedersi attraverso gli occhi, Ariete 24 Nel nostro caso ci siamo trovati da le emozioni ed i sentimenti dei figli Ernesto 24 soli ad affrontare ogni passaggio, che accoglieranno». Amici Don Bosco 22 anche più avanti, nel periodo Asa 22 della crescita. I momenti di crisi Aprirsi a nuovi Paesi Lo Scoiattolo 22 sono naturali, ma il sostegno di H., 7 anni, è la prima bambina adot- Bambarco 20 professionisti e di altri genitori tata da una coppia italiana in Sier- Ciai 20 adottivi è fondamentale. ra Leone. Per Emma e Guido l’idea Nadia 20 dell’adozione è nata nell’estate del AiBi 19 FONTE: COMMISSIONEADOZIONI.IT Crescendo, si è mai sentita fuori 2018. Dopo un corso di formazio- Int. Action 18 posto per via della sua storia di ne per avvicinarsi al percorso hanno Aiau 15 adozione? capito che quella era la loro strada. La Maloca 14 Si, per tanto tempo. Avere una «Non eravamo ancora sposati», rac- Mehala 14 storia iniziata in un contesto conta Emma. «Abbiamo organizzato Naaa 14 diverso da quello in cui si una cerimonia alla fine di settembre». Avsi 13 cresce diventa un elemento che Emma e Guido volevano adottare S. Egidio 13 costituisce fortemente la propria nei Paesi latino americani. «Invece il giorno che abbiamo firmato il man- VITA #02 48
2. ACCOGLIENZA, COME CAMBIARE dato, ci hanno proposto la Sierra Le- che casa mia”. Da lì qualcosa è cambia- one. Non era nei nostri piani: ci sia- to. Non volevamo essere “pionieri”», personalità, ma non identifica la mo dati qualche giorno per pensare conclude Emma, «non volevamo es- mia essenza. Allora a scuola ero e poi abbiamo detto sì». Dalla firma sere i primi ad adottare in Sierra Leo- l’unica con tratti somatici “diversi”, del mandato all’arrivo di H. a Berga- ne ma siamo molto fortunati, nostra fi- e me ne veniva chiesta spesso la mo ci sono voluti più anni del previsto glia è una bambina spettacolare». ragione o, addirittura, mi sentivo e, nel mezzo, tre viaggi in Sierra Leo- La Sierra Leone è un Paese com- io di doverla spiegare. Quasi a ne, documenti sbagliati e visti che non plesso, non ha mai ratificato la con- giustificarmi. È grazie anche a arrivavano. venzione dell’Aja sulle adozioni. Ma noi ragazzi adottivi che la cultura «Il primo viaggio l’abbiamo fatto ad anche se è difficile, aprire a nuovi Pae- italiana sta cambiando. aprile del 2021. Mentre eravamo lì, do- si è l’unica strada. «Non si può rimane- po qualche giorno che ci vedevamo, H. re fermi», dice Marco Rossin, respon- In questo percorso personale, ha iniziato a mettermi in borsa i suoi sabile delle adozioni internazionali che ruolo ha giocato il rapporto oggetti personali. “Oggi vengo con di Fondazione Avsi, l’ente che ha se- con i compagni di scuola e con te?”, mi ha detto all’orecchio. Quando guito l’adozione: «La Sierra Leone è gli insegnanti? le ho spiegato che ancora non era pos- completamente destrutturata. Eppu- Il confronto con i coetanei sibile è come se si fosse sentita rifiu- re non è un luogo dove manca il biso- è stato fondamentale ma è tata. Il secondo viaggio l’abbiamo fat- gno da parte dei bambini. Sulle ado- grazie al lavoro che faccio, to lo scorso luglio, sette settimane in zioni c’è una legge locale dalle maglie come consulente, e insieme appartamento con lei. Al momento di larghe. Ma bisogna fare uno sforzo in alle associazioni che le pratiche tornare in Italia l’ambasciata ha rifiu- più e trovare in loco interlocutori affi- di integrazione a scuola sono tato il visto per nostra figlia, manca- dabili». Nel Paese non esiste un data- migliorate. Ad esempio, alle va il timbro del ministero degli Affari base dei minori abbandonati, si inte- elementari, quando le ho esteri. Lì sono crollata. Siamo torna- ragisce direttamente con gli istituti. frequentate, avevano istruito la ti in Italia e poi ripartiti, per la terza «Bisogna conoscere i bambini, capi- Giornata dei bambini adottati. volta, all’inizio di settembre. H., che re quanto è coerente il certificato di Provando ad includere ma nei primi due viaggi voleva venire con nascita, procedere con gli esami me- avevano creato un noi e un loro. noi, la terza volta ci ha respinti. In ae- dici. È tutto più complesso, tutto am- O, ancora, quando si affronta la roporto, arrivati a Bergamo, cammi- plificato. È importante che le organiz- storia personale come momento nava cinque metri avanti a noi. Siamo zazioni scoprano altri Paesi non solo propedeutico ai vissuti comuni dei andati avanti così, per più di un me- per occuparsi di adozioni internazio- ragazzi, ci veniva chiesto: «Porta la se e mezzo, con questo atteggiamen- nali ma impegnandosi sul territorio prima ecografia». E io non ce l’ho to. Poi un giorno, a casa, stavo fischiet- per sviluppare progetti continuati- la prima ecografia. Tutto cambia tando, e lei mi ha detto: “Dai basta”. Le vi e potenziare, o in alcuni casi crea- se chiedi: «Porta la prima foto di ho risposto: “Potrò fischiettare a ca- re, una struttura che agevoli anche gli te». L’ambiente in classe — non sa mia?”. E lei: “Mamma, questa è an- affidi e le adozioni nazionali». solo per storie di adozione, anche per storie di affido e separazione dei genitori — deve essere Un gruppo accogliente e aperto all’ascolto. di famiglie seguite dal Oltre che in famiglia, c’è tanto da Ciai, insieme lavorare sul come approcciarsi, ai loro figli, ma anche vivere, l’adozione durante internazionale? un viaggio Collaboro col Ciai, l’ente con cui di ritorno sono stata adottata: abbiamo alle origini iniziato a fare un lavoro con figli organizzato adottivi adulti, con laboratori di dall’ente scrittura sulle nostre storie, e con me c’è sempre un terapeuta. Anche se siamo stati tutti adottati, le storie e le paure che escono dalle parole sono sempre diverse: dal senso di gratitudine per chi ci ha adottato, al peso di lasciarli soli. Dalla rabbia per essere stati abbandonati, al senso di colpa di essere stati adottati in mezzo a tanti. Incontrarci e ascoltarci aiuta. (L.C.) CIAI 49 febbraio 2022
Puoi anche leggere