ECCO IL DECRETO MISE CON LA ATECO - LISTA - Agricolae
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ECCO IL DECRETO MISE CON LA NUOVA LISTA ATECO. REINTRODOTTI BARATTOLI E LATTINE PER GARANTIRE BENI ALIMENTARI SU SCAFFALI Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il decreto Mise firmato dal ministro Patuanelli con la ‘correzione’ della lista ATECO dei prodotti la cui linea produttiva non può essere interotta perché essenziali. 1. L’elenco dei codici di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020 è sostituito dall’allegato 1 del presente decreto. 2. Per le attività di seguito elencate si applicano le seguenti ulteriori prescrizioni: a) le “Attività delle agenzie di lavoro temporaneo (interinale)” (codice ATECO 78.2) sono consentite nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 e di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020, come modificato dal presente decreto ministeriale; b) le “Attività dei call center” (codice ATECO 82.20.00) sono consentite limitatamente alla attività di “call center in entrata (inbound), che rispondono alle chiamate degli utenti tramite
operatori, tramite distribuzione automatica delle chiamate, tramite integrazione computer- telefono, sistemi interattivi di risposta a voce o sistemi simili in grado di ricevere ordini, fornire informazioni sui prodotti, trattare con i clienti per assistenza o reclami” e, comunque, nei limiti in cui siano espletate in relazione alle attività di cui agli allegati 1 e 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 e di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020, come modificato dal presente decreto ministeriale; c) le “Attività e altri servizi di sostegno alle imprese” (codice ATECO 82.99.99) sono consentite limitatamente all’attività relativa alle consegne a domicilio di prodotti. 3. In conformità a quanto previsto dall’articolo 1, comma 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020, le imprese le cui attività sono sospese per effetto del presente decreto completano le attività necessarie alla sospensione entro il 28 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza. Art. 2 (Disposizioni finali) 1. Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla data del 26 marzo 2020. Qui di seguito AGRICOLAE pubblica il decreto in PDF: DM-MiSE-25-03-20.pdf Era già stato scritto: ECCO LA LISTA ATECO. REINTRODOTTI BARATTOLI E LATTINE PER BENI
ALIMENTARI Posted by Redazione × Pubblicato il 25/03/2020 at 17:39 Pronta la lista ATECO dei prodotti considerati essenziali. Dopo un lungo confronto tra il governo e i sindacati, la lista precedentement e pubblicata ed entrata in vigore da oggi – e ripubblicata nel decretone datato 24 marzo summa di tutti i provvedimenti presi finora – viene ‘corretta’ e aggiustata. Tra i segmenti che possono proseguire le linee produttive – senza dover riccorrere alla lettera D dell’articolo 1 affollando le refetture di richieste – ricompare la fabbricazione di vetro cavo a codice ATECO 23.13 e la fabbricazione di imballaggi leggeri di metallo codice ATECO 25 92. I contenitori per le conserve alimentari, beni di prima necessità, vengono così reintrodotti senza dover avere l’ok dalle prefetture e fare la fila per immettere e garantire il prodotto sugli scaffali. Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lista che verrà pubblicata nel decreto in via d definizione al Mise: ATECO
ECCO LA LISTA ATECO. REINTRODOTTI BARATTOLI E LATTINE PER BENI ALIMENTARI Pronta la lista ATECO dei prodotti considerati essenziali. Dopo un lungo confronto tra il governo e i sindacati, la lista precedentement e pubblicata ed entrata in vigore da oggi – e ripubblicata nel decretone datato 24 marzo summa di tutti i provvedimenti presi finora – viene ‘corretta’ e aggiustata. Tra i segmenti che possono proseguire le linee produttive – senza dover riccorrere alla lettera D dell’articolo 1 affollando le refetture di richieste – ricompare la fabbricazione di vetro cavo a codice ATECO 23.13 e la fabbricazione di imballaggi leggeri di metallo codice ATECO 25 92. I contenitori per le conserve alimentari, beni di prima necessità, vengono così reintrodotti senza dover avere l’ok dalle prefetture e fare la fila per immettere e garantire il prodotto sugli scaffali. Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lista che verrà pubblicata nel decreto in via d definizione al Mise: ATECO Era già stato scritto: DPCM, PER GARANTIRE BENI ALIMENTARI SI DOVRA FARE LA FILA IN
PREFETTURA. LATTINE E BOTTIGLIE ESCLUSE DA LISTA. GOVERNO AL LAVORO. LE RICHIESTE IN PREFETTURA STANNO ARRIVANDO A CENTINAIA Posted by Redazione × Pubblicato il 24/03/2020 at 14:26 M e n t r e P a l a z z o Chigi è al lavoro con imprese e sindacati per ‘correggere’ la lista ATECO, stanno arrivando a centinaia le richieste alla Prefettura da parte delle aziende interessate dal punto D dell’articolo uno del nuovo DPCM della presidenza del Consiglio. Ovvero quello che prevede la possibilità per le aziende di non interrompere la produzione previa autorizzazione della prefettura e indicazione della destinazione del materiale. Che deve servire a garantire i beni di prima necessità. Tra coloro che devono inviare la richiesta in prefettura anche i produttori di bande di latta e bottiglie di vetro, con cui vengono distribuite e vendute circa il 90 per cento delle conserve alimentari, dai pomodori al tonno, ai fagioli al mais. E così via. Vale a dire quei beni di prima necessità che vengono presi d’assalto ai supermercati. In sostanza, la filiera di beni alimentari di prima necessità
dovrà fare la fila per poter garantire la produzione. “Nessuno vuole fermare l’industria che sostiene il Paese che non può e non deve fermarsi, c’è stato tavolo che ha definito le attività essenziali ma poi le attività sono raddoppiate” ha detto la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David che ad Agorà su Rai 3 ha sottolineato che “per quanto riguarda l’industria metalmeccanica c’è anche la produzione delle giostre”. E ha precisato poi come “le richieste alla prefettura in questi giorni stanno arrivando a centinaia”. Per adesso domani in Lombardia e Lazio c’è lo sciopero. DPCM, MANCANO LATTINE E BOTTIGLIE PER BENI ALIMENTARI. TEMPI PIU LUNGHI E PIU BUROCRAZIA PER GARANTIRE SCAFFALI PIENI. ECCO IL TESTO. LA LISTA SI E’ FATTA, DA IERI, PIU CORTA. E PER PRODOTTI NECESSARI A PRODUZIONE ALIMENTARE CI VORRA OK PREFETTURA Posted by Redazione × Pubblicato il 22/03/2020 at 21:29 Un giorno di discussione intensa a Palazzo Chigi – dopo l’annuncio su facebook da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte – per trovare la quadra sul testo del DPCM che restringe le misure per le linee produttive delle imprese italiane.
Oggetto di scontro la lista dei settori dalla comprovata necessità per il Paese, contenuti nella lista ATECO. Agroalimentare e sanità – come insegnano tutte le guerre – sono i due asset a cui è impossibile rinunciare e il cui approvigionamento bisogna garantire nei tempi e nei modi. Rispetto alla lista su cui stava lavorando Palazzo Chigi – pubblicata da AGRICOLAE nella serata di ieri – Speranza e Conte – si apprende – avrebbero insistito per un ulteriore stretta, non troppo condivisa dal ministro dell’Economia Gualtieri. Sono stati così eliminati i codici ATECO relativi alle bottiglie in vetro e alle bande di alluminio per le lattine. Due settori dai quali dipendono il 90 per cento della produzione dei pelati in scatola ma anche tonno, fagioli, mais e tutti quei prodotti in scatola che costituiscono un bene necessario. La soluzione trovata – al punto D dell’articolo uno – sarebbe quella di dare la possibilità alle aziende interessate di continuare la produzione previa comunicazione alla prefettura, indicandone la destinazione. Una ‘quadra’ che sembra non essere proprio in linea con la necessità di garantire i beni di prima necessità sugli scaffali senza ritardi, lungaggini e aumenti di burocrazia. Soprattutto in un contesto che vede le aziende lavorare spesso a ranghi ridotti e le persone assaltare i supermercati. Considerando anche che la psicosi da scaffale vuoto è sempre dietro l’angolo.
DPCM, PER GARANTIRE BENI ALIMENTARI SI DOVRA FARE LA FILA IN PREFETTURA. LATTINE E BOTTIGLIE ESCLUSE DA LISTA. GOVERNO AL LAVORO M e n t r e P a l a z z o Chigi è al lavoro con imprese e sindacati per ‘correggere’ la lista ATECO, stanno arrivando a centinaia le richieste alla Prefettura da parte delle aziende interessate dal punto D dell’articolo uno del nuovo DPCM della presidenza del Consiglio. Ovvero quello che prevede la possibilità per le aziende di non interrompere la produzione previa autorizzazione della prefettura e indicazione della destinazione del materiale. Che deve servire a garantire i beni di prima necessità. Tra coloro che devono inviare la richiesta in prefettura anche i produttori di bande di latta e bottiglie di vetro, con cui vengono distribuite e vendute circa il 90 per cento delle conserve alimentari, dai pomodori al tonno, ai fagioli al
mais. E così via. Vale a dire quei beni di prima necessità che vengono presi d’assalto ai supermercati. In sostanza, la filiera di beni alimentari di prima necessità dovrà fare la fila per poter garantire la produzione. “Nessuno vuole fermare l’industria che sostiene il Paese che non può e non deve fermarsi, c’è stato tavolo che ha definito le attività essenziali ma poi le attività sono raddoppiate” ha detto la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David che ad Agorà su Rai 3 ha sottolineato che “per quanto riguarda l’industria metalmeccanica c’è anche la produzione delle giostre”. E ha precisato poi come “le richieste alla prefettura in questi giorni stanno arrivando a centinaia”. Per adesso domani in Lombardia e Lazio c’è lo sciopero. Era già stato scritto: DPCM, MANCANO LATTINE E BOTTIGLIE PER BENI ALIMENTARI. TEMPI PIU LUNGHI E PIU BUROCRAZIA PER GARANTIRE SCAFFALI PIENI. ECCO IL TESTO. LA LISTA SI E’ FATTA, DA IERI, PIU CORTA. E PER PRODOTTI NECESSARI A PRODUZIONE ALIMENTARE CI VORRA OK PREFETTURA Posted by Redazione × Pubblicato il 22/03/2020 at 21:29
Un giorno di discussione intensa a Palazzo Chigi – dopo l’annuncio su facebook da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte – per trovare la quadra sul testo del DPCM che restringe le misure per le linee produttive delle imprese italiane. Oggetto di scontro la lista dei settori dalla comprovata necessità per il Paese, contenuti nella lista ATECO. Agroalimentare e sanità – come insegnano tutte le guerre – sono i due asset a cui è impossibile rinunciare e il cui approvigionamento bisogna garantire nei tempi e nei modi. Rispetto alla lista su cui stava lavorando Palazzo Chigi – pubblicata da AGRICOLAE nella serata di ieri – Speranza e Conte – si apprende – avrebbero insistito per un ulteriore stretta, non troppo condivisa dal ministro dell’Economia Gualtieri. Sono stati così eliminati i codici ATECO relativi alle bottiglie in vetro e alle bande di alluminio per le lattine. Due settori dai quali dipendono il 90 per cento della produzione dei pelati in scatola ma anche tonno, fagioli, mais e tutti quei prodotti in scatola che costituiscono un bene necessario. La soluzione trovata – al punto D dell’articolo uno – sarebbe quella di dare la possibilità alle aziende interessate di continuare la produzione previa comunicazione alla prefettura, indicandone la destinazione.
Una ‘quadra’ che sembra non essere proprio in linea con la necessità di garantire i beni di prima necessità sugli scaffali senza ritardi, lungaggini e aumenti di burocrazia. Soprattutto in un contesto che vede le aziende lavorare spesso a ranghi ridotti e le persone assaltare i supermercati. Considerando anche che la psicosi da scaffale vuoto è sempre dietro l’angolo. DPCM, MANCANO LATTINE E BOTTIGLIE PER BENI ALIMENTARI. TEMPI PIU LUNGHI E PIU BUROCRAZIA PER GARANTIRE SCAFFALI PIENI. ECCO IL TESTO
Un giorno di discussione intensa a Palazzo Chigi – dopo l’annuncio su facebook da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte – per trovare la quadra sul testo del DPCM che restringe le misure per le linee produttive delle imprese italiane. Oggetto di scontro la lista dei settori dalla comprovata necessità per il Paese, contenuti nella lista ATECO. Agroalimentare e sanità – come insegnano tutte le guerre – sono i due asset a cui è impossibile rinunciare e il cui approvigionamento bisogna garantire nei tempi e nei modi. Rispetto alla lista su cui stava lavorando Palazzo Chigi – pubblicata da AGRICOLAE nella serata di ieri – Speranza e Conte – si apprende – avrebbero insistito per un ulteriore stretta, non troppo condivisa dal ministro dell’Economia Gualtieri. Sono stati così eliminati i codici ATECO relativi alle bottiglie in vetro e alle bande di alluminio per le lattine. Due settori dai quali dipendono il 90 per cento della produzione dei pelati in scatola ma anche tonno, fagioli, mais e tutti quei prodotti in scatola che costituiscono un bene necessario. La soluzione trovata – al punto D dell’articolo uno – sarebbe quella di dare la possibilità alle aziende interessate di continuare la produzione previa comunicazione alla prefettura, indicandone la destinazione.
Una ‘quadra’ che sembra non essere proprio in linea con la necessità di garantire i beni di prima necessità sugli scaffali senza ritardi, lungaggini e aumenti di burocrazia. Soprattutto in un contesto che vede le aziende lavorare spesso a ranghi ridotti e le persone assaltare i supermercati. Considerando anche che la psicosi da scaffale vuoto è sempre dietro l’angolo. Era già stato scritto: PALAZZO CHIGI HA TROVATO LA QUADRA. DPCM FIRMATO. ECCOLO Posted by Redazione × Pubblicato il 22/03/2020 at 20:29 F i r m a t o i l D P C M a t t o a contenere la diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale. Dopo qualche smussamento per far si che alcuni segmenti produttivi essenziali non venissero fermati a causa del blocco totale, Palazzo Chigi ha trovato la quadra.
Qui di seguito AGRICOLAE pubblica in PDF il decreto: DPCM 22 MARZO Per saperne di più sulla lista iniziale: CORONAVIRUS, ECCO LA LISTA DELLE ATTIVITA ESSENZIALI CHE RESTANO OPERATIVE Posted by Redazione × Pubblicato il 22/03/2020 at 01:19 A s e g u i t o d e l l e m i s u re restrittive predisposte dal governo per far fronte all’emergenza Coronavirus, qui di seguito AGRICOLAE riporta la lista delle attività riconosciute come servizi essenziali: Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
Istruzione Assistenza sanitaria Servizi di assistenza sociale residenziale Assistenza sociale non residenziale Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi Industrie alimentari Pesca e acquacoltura Industria delle bevande Riparazione e manutenzione di trattori agricoli Riparazione e manutenzione di altre macchine per l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia Servizi veterinari Riparazione e manutenzione di apparecchi medicali per diagnosi, di materiale medico chirurgico e veterinario, di apparecchi e strumenti per odontoiatria Installazione di apparecchi medicali per diagnosi, di apparecchi e strumenti per odontoiatria Installazione di apparecchi elettromedicali Riparazione e manutenzione di macchine per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere Riparazione di apparati di distillazione per laboratori, di centrifughe per laboratori e di macchinari per pulizia ad ultrasuoni per laboratori Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali
Fabbricazione di spago, corde, funi e reti Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento) Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro Fabbricazione di carta Stampa e riproduzione di supporti registrati Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Fabbricazione di prodotti chimici Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici Fabbricazione di articoli in gomma Fabbricazione di articoli in materie plastiche Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia Fabbricazione di prodotti refrattari Produzione di alluminio e semilavorati Fabbricazione di apparecchi elettromedicali (incluse parti staccate e accessori) Fabbricazione di altri strumenti per irradiazione ed altre apparecchiature elettroterapeutiche Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori) Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche Riparazione e manutenzione di attrezzature di uso non
domestico per la refrigerazione e la ventilazione Riparazione e manutenzione di aeromobili e di veicoli spaziali Riparazione e manutenzione di materiale rotabile ferroviario, tranviario, filoviario e per metropolitane (esclusi i loro motori) Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Raccolta, trattamento e fornitura di acqua Gestione delle reti fognarie Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti Installazione di impianti elettrici Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria (inclusa manutenzione e riparazione) in edifici o in altre opere di costruzione Installazione di impianti per la distribuzione del gas (inclusa manutenzione e riparazione) Installazione di impianti di spegnimento antincendio (inclusi quelli integrati e la manutenzione e riparazione) Manutenzione e riparazione di autoveicoli Commercio di parti e accessori di autoveicoli per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori Commercio all’ingrosso di carta, cartone e articoli di cartoleria
Commercio all’ingrosso di articoli antincendio e antinfortunistici Trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano) Trasporto ferroviario di merci Trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane Trasporto con taxi Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente Trasporto di merci su strada Trasporto mediante condotte di gas Trasporto mediante condotte di liquidi Trasporto marittimo e per vie d’acqua Trasporto aereo Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti Servizi postali e attività di corriere Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Ricerca scientifica e sviluppo Traduzione e interpretariato Servizi di vigilanza privata Servizi connessi ai sistemi di vigilanza Attività di sterilizzazione di attrezzature medico sanitarie Pulizia e lavaggio di aree pubbliche, rimozione di neve e
ghiaccio Altre attività di pulizia Attività dei call center Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria Qui di seguito AGRICOLAE pubblica la lista ATECO delle attivita reputate essenziali: LISTA ATTIVITA ATECO ESSENZIALI
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