E-Government e città digitali: l'esperienza italiana - Prof. ing. Pierluigi Ridolfi
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e-Government e città digitali: l’esperienza italiana Prof. ing. Pierluigi Ridolfi Consulente CNIPA Knowledge Society Forum – Telecities Summer event 2007 Bologna - 28 giugno 1
L’amministrazione elettronica L’e-Government identifica una nuova maniera di erogare servizi della pubblica amministrazione mediante processi che si avvalgono di tecnologie digitali (ICT). Obiettivi: rendere i servizi più accessibili, più rapidi e meno costosi: valore economico; offrire ai cittadini e alle imprese nuovi servizi: valore aggiunto; dimostrare la trasparenza dell’azione amministrativa e garantire maggiore partecipazione (e-Democracy): valore politico; contribuire alla riduzione del digital divide: valore sociale. 2
Un po’ di storia Le prime applicazioni di e-Government risalgono agli inizi dell’era informatica: già trent’anni fa, proprio a Bologna, furono realizzate applicazioni d’avanguardia. Gli interventi programmatici del Governo per promuovere applicazioni avanzate sono molto più recenti: I fase e-Government: 2002 II fase e-Government: 2005 t-Government: 2005 m-Government: 2006 3
Strategia di fondo Promuovere l’efficienza della PA. Dare una “spinta” all’innovazione nella PA. Valorizzare le iniziative “periferiche”. Puntare sull’interattività e sulla multicanalità. Privilegiare il “front-office” rispetto al “back-office”. Gettare le basi per esperienze concrete, riutilizzabili. Introdurre criteri di misura della qualità e di soddisfazione del cittadino. 4
I fase Bando pubblico per sollecitare progetti strutturali e applicativi. 470 progetti presentati, 134 approvati. 500 Meuro di investimenti, 120 di cofinanziamenti. 5.000 enti coinvolti, 4.000 servizi ai cittadini e alle imprese. 98% dei progetti completati con successo. 79% dei servizi previsti già disponibili. ritardo medio di 23 mesi, ma bassissima “mortalità”. 5
II fase Valorizzazione dell’esperienza. Linee d’azione specifiche: e-Democracy (57 progetti) Riuso Servizi infrastrutturali a livello locale (56 progetti) Inclusione dei piccoli comuni nelle iniziative e-Government Investimenti complessivo di 500 Meuro di cui 118 di cofinanziamenti. 6
t-Government La Televisione Digitale Terrestre per servizi al cittadino. Investimenti complessivo di 32 Meuro di cui 7 di cofinanziamenti. 29 progetti approvati. Interattività “moderata”. 15 progetti “in onda”. 7
m-Government Utilizzo del telefono cellulare come mezzo interattivo multimediale per ottenere servizi dalla PA: Richiesta di servizi: • accesso ad alcuni referti medici; • informazioni locali; Messaggi informativi: • scadenze; • comunicazioni al personale in missione. Micropagamenti: • parcheggi; • biglietti autobus; Funzioni di identificazione in rete (CNS) su SIM. 8
Public alerting Utilizzo del telefono cellulare come mezzo di comunicazione - in caso di calamità - con i cittadini in zone determinate. Tecnologia “cell broadcasting”: invio di un messaggio a tutti gli italiani presenti nell’area interessata con invito a segnalare la propria situazione; prima applicazione concreta nel caso dello Tsunami 2005; sistema pronto per interventi immediati, in qualunque parte del mondo. 9
Pagamenti a favore della PA Accordo Cnipa, ABI e gli operatori di telefonia mobile (TIM, Vodafone, Wind e 3Italia). Progetto congiunto “e-Government” e “e-Banking”. Centro servizi con numero unico nazionale per pagamenti attivati dal proprio conto corrente via telefonino: 9 milioni di conti on-line; 20 milioni di transazioni per via telematica; evidente gradimento del pubblico per le procedure e-Banking; al PC si aggiunge il telefonino. Garanzia “certificata” di sicurezza. 10
Sistema Pubblico di Connettività “L’insieme di strutture organizzative, infrastrutture tecnologiche e regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la circolarità del patrimonio informativo della PA, necessarie per assicurare l’interoperabilità e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni”. Fase 1: Servizi di connettività ed interoperabilità di base. Fase 2: Servizi di interoperabilità evoluta e cooperazione applicativa. Disciplinato dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Gare espletate, che comprendono: reti di collegamento (multifornitore); servizi di gestione di portali; soluzioni multicanali; servizi per le PAC, estensibili alle PAL; architettura di base per la cooperazione applicativa. 11
Scenario tecnologico a breve per la PA Infrastrutture: Rete nazionale (SPC) e reti regionali: • connettività controllata; • molteplicità di soluzioni tecniche (cavo, satelliti, etere) Reti di telefonia mobile Diffusione delle nuove tecnologie (Video Conferenza, VoIP, WI- FI, WI-MAX) Dotazioni periferiche: PC (557 mila) Telefonini 12
Valutazione della situazione attuale Si sta concludendo la fase degli esperimenti e delle iniziative a macchia di leopardo. Le amministrazioni, anche a seguito delle iniziative governative di stimolo, si sono attrezzate con strutture tecniche adeguate, pronte a recepire le opportunità di innovazione. L’ICT ha trovato spazio in numerosi settori, non amministrativi: Videosorveglianza in determinate zone della città; Controllo movimento mezzi pubblici; Accesso controllato; Gestione risorse umane sul territorio. Altre applicazioni ICT di interesse del cittadino: Informazioni sul traffico locale; Accesso ai servizi mediante telefonino 13
Scenario applicativo a breve per la PA La maggior parte dei processi amministrativi tra PA e PA, tra PA e privati e i processi al servizio diretto del cittadino si baseranno sulle infrastrutture di rete. La totalità, o quasi, delle transazioni – non solo quelle della PA – avverranno in modo telematico. Inizialmente i nuovi processi si affiancheranno a quelli tradizionali; in un secondo momento gli attuali processi scompariranno e non vi saranno alternative. Il futuro si presenta come tecno-dipendente: arco temporale presumibile da 5 a 10 anni. Occorre: identificare i futuri inconvenienti possibili e la loro pericolosità; formulare strategie di difesa; valutare i rischi durante il transitorio e a regime. 14
Problemi di sicurezza (1) Inquinamento magnetico: aspetti sanitari: • massima attenzione; • ogni evidenza porta a escluderli, con alcune precauzioni. aspetti ambientali: • “effetto api” (mancata impollinazione, scarsi raccolti); • dati contradditori e molto approssimativi. Distruzione fisica di infrastrutture: soluzioni di riserva e di emergenza; interventi formativi sulle persone; nuovi professionisti in grado di gestire i disastri. 15
Problemi di sicurezza (2) Vulnerabilità dei sistemi crittografici: inconsistenza scientifica: i metodi sono sicurissimi; normali precauzioni di comportamento da parte dell’utente nella gestione dei dispositivi crittografici; cultura della sicurezza. Attacco alla privacy: mito del “grande fratello”; inevitabile accettazione di alcuni limiti. 16
Minacce tecniche alla rete Hacker (virus, troian, adwere, spyware, spam). Subcultura degli hacker: creatività manifestata con una straordinaria capacità informatica; rivendicazione di libertà artistica; finalità ideologiche realizzate nell’attacco al sistema; conclamata irresponsabilità delle conseguenze. Pericoli: paralisi delle infrastrutture (reti e periferiche): • sorveglianza continua; • estrema varietà del fronte tecnologico; sottovalutazione delle conseguenze: • scenari di crisi; • piani per interventi d’emergenza. 17
Scenario a breve Cambia il modo di lavorare: uffici senza scrivania: qualunque scrivania è valida; tutti gli ambienti wireless; accesso generalizzato alle banche dati aziendali; mobilità fisica minore; telelavoro come regola. Cambia il modo di vivere: rapporti con la PA solo telematici; tempo libero basato su tecnologie che vivono di mobilità; mobilità fisica guidata dal satellite; abitazione pervasa da infodomestici. Gestione consapevole della sicurezza: identificazione dei pericoli; “navigazione” sicura. 18
Conclusione Stiamo creando un ambiente di lavoro e di vita di cui non potremo più fare a meno. La città, il lavoro, la casa, il divertimento saranno sempre più basati sulle tecnologie digitali: un passo irreversibile. Capire il futuro attraverso la storia dell’espansione dell’energia elettrica. Conseguenze e gestione del black-out. Come si potrebbe manifestare un black-out informatico? Come gestirlo? Riflessione sulle reazioni umane in un ambiente fortemente tecnologico. Una nuova disciplina scientifica: la “tecnologia sociale”. 19
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