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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA STAGIONE D’ARTE 2017 INSTALLAZIONI ED ESPOSIZIONI DI ARTE CONTEMPORANEA APRILE - NOVEMBRE 2017 ARTI PLASTICHE SHEILA HICKS SAM SZAFRAN EL ANATSUI URSULA VON RYDINGSVARD STÉPHANE GUIRAN SARA FAVRIAU KARINE BONNEVAL MARIE DENIS ANDREA WOLFENSBERGER MÂKHI XENAKIS REBECCA LOUISE-LAW FOTOGRAFIA E VIDEO MIGUEL CHEVALIER DAVIDE QUAYOLA STÉPHANE GUIRAN APERTO TUTTO L’ANNO WWW.DOMAINE-CHAUMONT.FR T. 33 (0) 254 209 922
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE INDICE INTRODUZIONE Pagina 5 I. ARTI PLASTICHE Pagina 7 Ordine speciale della Regione Centro-Valle della Loira Sheila Hicks Mostre e ordini annuali Sam Szafran El Anatsui Ursula von Rydingsvard Stéphane Guiran Sara Favriau Karine Bonneval Marie Denis Andrea Wolfensberger Mâkhi Xenakis Rebecca Louise-Law II. FOTOGRAFIA E VIDEO Pagina 41 Miguel Chevalier Davide Quayola Stéphane Guiran III. DA VEDERE ANCHE A CHAUMONT-SUR-LOIRE NEL 2017 Pagina 49 IV. IL DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE Pagina 55 1. Una missione polivalente 2. Un ambizioso progetto culturale 3. Gli attori della Tenuta 4. Opere e installazioni 2008 - 2016 5. Agenda 2017 V. INFORMAZIONI UTILI Pagina 65 VI. SELEZIONE DI MATERIALE FOTOGRAFICO DISPONIBILE PER LA STAMPA Pagina 69 www.domaine-chaumont.fr 3
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE 13 nuovi artisti parteciperanno alla 9esima stagione d’arte di Chaumont-sur-Loire, che, come ogni anno, celebra il legame tra arte, natura e patrimonio. In primo luogo, l’americana Sheila Hicks, installata da lungo tempo in Francia, ha diffuso i sontuosi colori di un’installazione monumentale, sulle pareti della Galleria del Fienile, nell’ambito di un’importante commessa finanziata dalla Regione Centro-Valle della Loira. Altro evento dell’anno 2017: un’esposizione di un artista raro e inclassificabile, Sam Szafran, la cui passione per la natura e l’universo vegetale ha dato nascita ad opere dotate di un’eccezionale potenza poetica. Le sue favolose arborescenze verdi possono essere ammirate nelle Gallerie Alte del Castello. 2017 sarà anche segnato dal ritorno dell’illustre artista ghanese El Anatsui, che realizzerà per l’estate un’opera ispirata alle gabarre della Loira. Lo scultore Stéphane Guiran ha messo in risalto il Maneggio delle Scuderie con una spettacolare installazione di fiori di quarzo traslucide, intitolata “Le Nid des Murmures”. Sara Favriau ha disposto, dal canto suo, le sue capanne aracnee e le sue colonne scolpite nel Granaio delle Api, mentre Marie Denis e Karine Bonneval hanno seminato le loro delicate piante di zucchero, erbari ed altri preziosi lavori di pazienza negli appartamenti privati del Castello e nell’Asineria. Ursula von Rydingsvard ha sistemato la sua monumentale scultura “Anastazia” nel Parco Storico. Andrea Wolfensberger ha preso possesso della Galleria Alta dell’Asineria con le sue sculture di cartone, mentre Mâkhi Xenakis espone delicate corolle nella galleria del Cortile dei Giardinieri. Infine, in linea con il tema 2017 del Festival Internazionale dei Giardini, legato al “potere dei fiori”, due creatori, grandi esperti degli strumenti numerici, ci fanno scoprire fantastici universi: Miguel Chevalier, nel Parco Storico, con la sua opera “In out-Paradis artificiels” e Davide Quayola, nella Galleria bassa del Fienile con affascinanti “Jardins d’été”, provenienti da un soggiorno artistico trascorso a Chaumont-sur-Loire. L’artista britannica Rebecca Louise-Law ha sparso, sotto la pensilina delle Scuderie, migliaia di fiori naturali, che si aggiungono ai fiori di vetro o zucchero ed ai fiori virtuali dell’anno 2017, dando quindi un profumo di Eden a questa nuova stagione artistica. Chantal Colleu-Dumond Commissario della 9a stagione artistica 4 www.domaine-chaumont.fr 5
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE I. ARTI PLASTICHE ORDINE SPECIALE DELLA REGIONE CENTRO-VALLE DELLA LOIRA AFFIDATA A SHEILA HICKS “Glossolalia”, installation de Sheila Hicks pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 - © 2ric Sander 6 www.domaine-chaumont.fr 7
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE SHEILA HICKS “GLOSSOLALIA” GALLERIA DEL FIENILE Sheila Hicks à Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander APPROCCIO DELL’ARTISTA In un castello, che ospita un’importante collezione di antichi arazzi, opere e giardini e mondialmente conosciute, e dopo i “Fleurs fantômes” di Gabriel Orozco ispirati alle carte da parati delle camere da letto degli ospiti della Principessa de Broglie e le vetrate di Sarkis, era del tutto naturale invitare un artista che ha portato al suo apice un’arte che ricorre a tutte le potenzialità offerte dalle bellezze della natura. Sheila Hicks usa, con una virtuosità fenomenale, il filo, le fibre e i loro colori, come un pittore ricorre ai propri pigmenti. Ogni creazione è, per lei, un viaggio, un’esplorazione che inizia con i meravigliosi volumi colorati ed i cordami monumentali in un’ampia gamma di fibre naturali e sintetiche, che la accompagnano ininterrottamente e con i quali inventa universi infinitamente poetici. Installazioni monumentali o delicati collage e tessiture di lana o lino si avvalgono della stessa scienza del colore di questa illustre artista, che conosce perfettamente tutte le pratiche legate al filo che ha potuto scoprire nei luoghi più insoliti, durante i suoi numerosissimi viaggi di scoperta. 8 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 9
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE DATI BIOGRAFICI Nel 1964, Sheila Hicks sceglie di installarsi a Parigi per seguenti manifestazioni: 20a Biennale di Sydney, a Glasgow viverci e fondare il suo atelier. Nata nel Nebraska nel 1934, International Festival, Weaving & We–2nd Triennial of Fiber allieva di Josef Albers e George Kubler alla Yale School of Art di Hangzhou. Lo stesso anno, il Joslyn Art Museum Art and Architecture, ricca dell’esperienza ricavata durante d’Omaha (Nebraska) le dedica una retrospettiva intitolata i suoi viaggi nell’America del Sud e i suoi cinque anni di Sheila Hicks: Material Voices. In Francia, ha esposto le permanenza in Messico, ha trasformato il suo atelier di sue opere nel 2014 presso il Palais de Tokyo (Parigi) e il Parigi, città dove si è installata, in un centro, sempre attivo, Consortium (Digione); all’estero, presso la 30a Biennale di di opere aperte dove fili e materiali tessili danno forma a un São Paulo nel 2012, la Biennale del Whitney (New York) nel “linguaggio internazionale” tattile, sensibile e immediato. 2014 e l’Hayward Gallery (Londra) nel 2015. Per lei, la creazione è un processo mai fermo che si alimenta degli incontri e dei dialoghi che la segnano, delle Sarà l’ospite della Biennale di Venezia nel 2017 e del Centre culture e delle tecniche studiate, nonché delle architetture Pompidou nel 2018. impiegate per la realizzazione delle sue installazioni. Negli anni ‘60, Sheila Hicks elabora opere il cui punto di equilibrio si situa a metà strada tra le arti applicate e l’arte contemporanea. Nel 2016, partecipa, tra l’altro, alle Double page : “Glossolalia”, installation de Sheila Hicks pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander 10 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 11
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE FARE DI UNA RIGA UN’OPERA “Chaumont-sur-Loire è per me un luogo a parte, come un di essere nell’invenzione continua, e di creare qualcosa rifugio, uno spazio dove la mia libertà di creare è molto che non esiste. grande. La galleria del Fienile è uno spazio del tutto inusuale, Una delle chiavi di questa sete di rinnovo permanente la cui architettura mi ha immediatamente ispirata. Mi deve essere trovata negli universi contraddittori della mia è subito venuta l’idea di usare i trogoli di questa stalla, infanzia: quello del “general store” posseduto in città da dove si nutrivano i vitelli ai tempi della Principessa de mio nonno materno dove avevo l’imbarazzo della scelta Broglie, come ricettacolo delle balle di pigmenti naturali tra numerosissime cose e quello della fattoria di mia accumulati, anch’esse cibo e base delle opere installate nonna paterna, Ida, più sobria, dove bisognava inventare sulle pareti e nello spazio. ininterrottamente tutto dal nulla. Queste influenze opposte sono una delle chiavi della mia ossessione perpetua di I “satelliti” agganciati alle pareti sono come costellazioni creazione. di un giardino interstellare, interplanetario. Il calcestruzzo grigio antico e patinato dal tempo di questa Amo creare colori che non sono nella natura. Sono galleria permette un fertile dialogo con gli infiniti colori nell’invenzione permanente di nuove scoperte. Così, delle fibre. questi satelliti colorati installati sui muri offrono colpi e sorprese. Nel Domaine di Chaumont-sur-Loire, dove la natura gioca un grande ruolo, uso per la prima volta elementi naturali Secondo me, tutti i colori possono combinarsi assieme. come i rami, i ramoscelli, i fastelli che si intrecciano con le Ciò dipende dalla quantità dei vari strati di materia, dalla corde ed i pigmenti. Ho voluto combinare la natura con le quantità di luce e dalla densità delle ombre dei raggi di fibre ed i fili che sono l’essenza del mio lavoro. colore, nonché dai fili di seta o lino intrecciati, tesi, che Questi elementi sono associati a un pannello centrale conferiscono alle opere la loro presenza. tessuto a mano, nel Guatemala, come un ricco paesaggio formato da sontuosi colori primari ed a questa colata Dal colore nascono un’energia, una forza spirituale, un giallo e oro, come se fosse una cascata celeste, che ci sentimento di pace. apporta la pace. Indubbiamente, i colori generano emozioni pure e parlano L’opera si chiama “GLOSSOLALIA”, ‘glossolalie’ essendo direttamente alle anime.” Sheila Hicks l’espressione di una lingua misteriosa e incomprensibile, come i segni della galleria: sanscrito, stenografia... spetta a ognuno di noi riconoscere questi linguaggi reali o inventati, che sono forse il linguaggio degli angeli. Benché vi si ritrovano alcuni elementi abituali del mio vocabolario, quello che ho creato a Chaumont-sur-Loire è davvero unico. Page de droite : Quello che mi ha sempre ispirato è il rifiuto della ripetizione, “Glossolalia”, installation de Sheila Hicks pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 la voglia di non rifare quello che ho già creato. Ho la voglia © Éric Sander 12 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 13
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA 9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE ARTI PLASTICHE © Droits réservés 14 www.domaine-chaumont.fr 15
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE SAM SZAFRAN “ARBORESCENCES” GALLERIE ALTE DEL CASTELLO © Didier Gicquel APPROCCIO ARTISTICO Sam SZAFRAN, Sans titre, 2016. Aquarelle sur carton, 200 x 300 cm. Galerie Claude Bernard © GCB /Jean-Louis Losi, Paris ADAGP, Paris Sam Szafran è un artista risolutamente atipico, un pittore giardini sospesi. Il rigoglio vertiginoso e misterioso di questi decisamente libero, inclassificabile, fuori da ogni norma paesaggi interni nasconde un’incredibile potenza poetica. o corrente. Dotato di una sensibilità e di una cultura eccezionali, ha saputo convertire le numerose sofferenze “Vi è sempre una sensazione di squilibrio in quello che della sua vita difficile in opere d’arte dalla forza e dalla faccio.” virtuosità davvero singolari. “Ho una prospettiva che si avvicina più alla prospettiva araba, basata sull’ovale dell’occhio, che alla tradizionale Tra le sue 2 000 opere, vi sono 800 acquerelli e 1 200 pastelli prospettiva geometrica caratterizzata da una linea aventi un’incredibile ricchezza cromatica, concepiti con d’orizzonte e punti di fuga”. una prodigiosa desterità da questo artista che dichiara “Ne risulta altre cose ovvero un’altra atmosfera, un “avere quello che gli serve per poter disegnare durante 400 altro sistema, un altro modo di vedere. È un’invenzione anni”. perpetuamente ricominciata.” “I suoi disegni fungono da pretesto per intavolare un gioco “Ho bisogno del caos. Il mio atelier è un immenso caos con astrato con una perfetta abilità che anima l’inanimato e pile di libri, pastelli sparsi qua e là, ammucchiamento di una conferisce all’inerte la potenza della vita”. Jean Clair miriade di cose. Ho bisogno, per fare nascere qualcosa, di partire dal caos”. Sam Szafran Tre temi principali sono al centro, in un modo ossessivo, di tutte le sue opere: gli atelier, le scale e le piante. Ovviamente i suoi fantastici fogliami e le sue magnifiche arborescenze saranno mostrati a Chaumont-sur-Loire durante un’esposizione che riunisce numerosi capolavori dell’artista provenienti da collezioni private. Con le sue giungle inestricabili di filodendri, le sue allucinanti cascate di foglie finemente cesellate di monstere, Sam Szafran reinventa la natura, concentrata in straordinari 16 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 17
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE DATI BIOGRAFICI 1934. Nascita il 19 novembre a Parigi. Figlio maggiorenne di 1974. Trasloca a Malakoff dove vive ancora oggi. Prime genitori ebrei immigrati dalla Polonia. Trascorre i primi anni Scale. Esposizione presso la Galleria Artel, Ginevra. della sua infanzia nel quartiere parigino delle Halles. 1977-1978. Primi acquerelli che svilupperà poi attorno al 1940-1944. Sam Szafran sfugge, durante la guerra, alla tema degli Atelier, delle Serre e delle Scale. retata del Vel d’Hiv e si nasconde in un primo tempo da 1980. “Pastels”, esposizione presso la Galleria Claude contadini nel Loiret. Incarcerato a Drancy, viene liberato Bernard, Parigi. dagli Americani e trova rifugio nel Lot da repubblicani 1987. “Aquarelles”, esposizione presso la Galleria Claude spagnoli. Bernard, Parigi. 1944. Inviato dalla Croce Rosse a Winterthur in Svizzera. Verso 1987. Inizia a combinare il pastello e l’acquerello, il Suo padre e gran parte della sua famiglia muoiono nei secco e il bagnato attorno al tema delle serre, delle scale Sam SZAFRAN, Sans titre (Lilette dans les feuillages), 2005. campi nazisti. e delle città. Sam SZAFRAN, Feuillage, 1989. Aquarelle, 150 x 100 cm. Collection privée © GCB /Jean-Louis Losi, Paris Aquarelle et pastel sur papier, 41 x 31,5 cm. Collection privée © GCB /Jean-Louis Losi, Paris 1947. Partenza con sua madre e sua sorella a Melbourne in 1988-1989. Esposizione personale a Caja Iberia, Saragozza. ADAGP, Paris ADAGP, Paris Australia da un suo zio materno 1992. Esposizione personale presso la Galleria Vallois, 1951. Di ritorno in Francia, segue corsi di disegno a Parigi e Parigi. conduce una vita di artista particolarmente dura e precaria. 1993. Gran Premio delle Arti della Città di Parigi. 1953-1958. Académie de la Grande Chaumière, nell’atelier 1999-2000. “Cinquanta anni di Pittura”, Retrospettiva de Henri Goetz; fa la conoscenza di Jean Ipousteguy, presso la Fondazione Pierre Gianadda a Martigny, Svizzera. Orlando Pelayo, Jacques Delahaye, Nicolas de Staël, Jean- Inizio dei grandi paesaggi urbani. Paul Riopelle, Joan Mitchell, Yves Klein, Jean Tinguely e di 2000-2001. Retrospettiva presso il museo della Vita tanti altri; vari atelier di fortuna. Romantica, Parigi. Scoperta dei collage di Kurt Schwitters, delle matériologies 2004-2005. Lavora con il ceramista Juan Gardy Artigas e delle texturologies di Dubuffet, Hantaï e Réquichot. per il Padiglione Szafran, esposizione il Padiglione Szafran 1958-1965. Periodo dei Cavoli. Una scatola di pastelli presso la Fondazione Gianadda, Martigny. offertagli segna un’importante svolta nella sua creazione 2008. Esposizione Galleria Hopkins-Custot, Padiglione artistica, il pastello diventando ormai il suo strumento delle Arti e del Design, Giardino delle Tuileries, Parigi. prediletto. 2010. Retrospettiva presso il Museo Max Ernst di Brühl, 1961. Incontro determinante con Alberto Giacometti. vicino a Colonia, Germania. 1963. Matrimonio con Lilette Keller. 2011. Premio Piero Crommelynck. 1964. Nascita del loro figlio Sébastien; Szafran integra la 2013. Retrospettiva presso la Fondazione Gianadda, Galleria Claude Bernard. Martigny, dove espone per la prima volta le sue opere di 1965. Incontro con Jacques Kerchache, che organizza la grandissimo formato. Commendatore dell’ordine delle Arti prima esposizione personale dell’artista. e delle Lettere. 1969-1970. Periodo degli Atelier. 1970. “Fusains”; esposizione presso la Galleria Claude Sam Szafran è rappresentato dalla Galleria Claude Bernard. Bernard, Parigi. 1972. “Pastels”, esposizione presso la Galleria Claude Bernard, Parigi. Periodo delle Tipografie. Raggiungere per un po’ Arrabal, Roland Topor e il gruppo Panique. 18 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 19
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE EL ANATSUI “L’arte sorge da situazioni particolari e credo che gli artisti possono beneficiare soltanto di quello che il loro ambiente riflette su di loro”. “Art grows out of each particular situation and I believe PEDILUVIO NEL CORTILE DELLA FATTORIA that artists are better off working with whatever their environnment throws up”. (El Anatsui: Gawu: [Oriel Mostyn Gallery, Llandudno, 22 November 2003 - 7 January 2004] / [forew. by Martin Barlow; texts by Sylvester Okwunodu Ogbechie and Atta Kwami; interview with El Anatsui by Gerard Houghton], Llandudno: Oriel Mostyn Gallery, 2003). El Anatsui à Chaumont-sur-Loire, 2015 © Eric Sander El Anatsui è stato invitato a intervenire, a Chaumont-sur- Loire, nel 2015 nella Galleria del Fienile. Vi ha progettato APPROCCIO ARTISTICO un’opera eccezionale “XiXe” che sarà esposta fino al Mondialmente rispettato e riconosciuto, El Anatusi vede mese di febbraio 2017. Nel 2016, ha realizzato nel Parco Le sue tende metalliche, simili a sipari o arazzi preziosi, la sua fama crescere ulteriormente dopo aver ricevuto il Storico un’opera intitolata “Ugwu”, che significa “collina” in hanno abbellito numerose e prestigiose facciate tra Leone d’Oro della Biennale di Venezia del 2015 per l’insieme italiano, in linea con le sculture di legno che ama realizzare. cui quella del Palazzo Fortuny durante la 52a Biennale delle sue opere. L’artista è conosciuto per le sue sculture Attingerà, questa volta, la propria ispirazione dalla natura di Venezia (Fresh and Fading Memories, 2007) o quella di legno e argilla, nonché per i suoi assemblaggi complessi situata in prossimità del Domaine. dell’Alte Nationalgalerie di Berlino (Old National Gallery) di materiali riciclati. Alla fine degli anni ‘70, privilegia l’uso (Ozone Layer and Yam Mouds, 2010), senza dimenticare di cocci di vetro e frantumi di ceramica (serie Vasetti rotti, Nel 2017, si ispira alle gabarre della Loira, tradizionali il Palazzo Galliera, a Parigi (Broken Bridge, 2012), la Royal 1976-1982). Due decenni dopo, realizza le sue prime opere battelli a fondo piatto, che utilizzerà per creare una nuova Academy di Londra (TSIATSIA - searching for connection, in “tessuto” a base di “materiali poveri”. opera legata al Pediluvio del Cortile della Fattoria. 2013)… Ha recentemente preso possesso della High Line, antica ferrovia sopraelevata di New York, trasformata in un Le installazioni murali monumentali di El Anatsui (Sasa parco sospeso dotato di una “parete” di metallo e specchi (Manteau), 2004, Coll. MNAM-CCI, Centre Pompidou), (Broken Bridge II, 2012-2013). nonché le sue sculture su pavimento (Tiled flower garden, 2012; AG + BA, 2014) sono costituite da “materiali El Anatsui attinge la propria ispirazione nelle tradizioni di scarto” ossia capsule di bottiglie in alluminio, lattine africane del riciclaggio e nella rivisitazione di oggetti frantumate e appiattite o lamiere tagliate. L’artista usurati lavorati a mano. Ha saputo dare al ricupero il assembla accuratamente tutti questi materiali e li unisce ruolo fondamentale del suo processo creativo. Le sue tra di loro con fili di rame. Le opere, dapprima composte opere interrogano gli scambi commerciali mondiali, la su un pavimento, vengono quindi attaccate al muro. Le distruzione, la trasformazione dei materiali, simboli degli loro forme flessibili e irregolari evocano drappeggi, arazzi eventi vissuti dal continente africano. o vestiti (Man’s Cloth, Woman’s Cloth, 2002). Le opere dai colori vivaci e cangianti si ispirano alle grandi stoffe kente, decorate con motivi simbolici, indossate dai capi ghanesi. © Eric Sander 20 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 21
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE DATI BIOGRAFICI El Anatsui è nato a Anyako (Ghana) nel 1944. Vive e lavora a Contemporania Barcelona (CCCB, 2001); 8e Osaka Sculpture Nsukka (Nigeria). Laureato del Collegio d’arte dell’Università Triennale (1995); 44a Biennale di Venezia (1990)… di Scienza e Tecnologia di Kumasi nel Ghana (1969), Nel 2013, vince il prestigioso premio Charles Wollaston completa la sua formazione classica con l’apprendimento Award per la sua opera TSIATSIA (searching for connection, delle antiche tecniche della cultura ashanti: incisione, 2013). Questo gigantesco tendaggio dai colori cangianti, ceramica, terracotta… Negli anni ‘70, integra il gruppo di creato a partire da materiali di ricupero, decorava la artisti nigeriani Nsukka, associato all’Università del Nigeria. facciata della Burlington House, durante l’esposizione Inoltre, è stato insegnante presso l’Università del Nigeria dell’estate 2013 della Royal Academy of Arts a Londra dal 1975 al 2011. (Royal Academy’s 245th Summer Exhibition). Nel 2014, El Anatsui è stato promosso al grado di Nel 1990, è uno dei cinque artisti scelti per rappresentare Accademico onorario della Royal Academy of arts di l’Africa alla 44a Biennale di Venezia. Londra. Ha esposto le proprie opere in tutto Il mondo: Mnuchin Nel 2015, riceve il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per Gallery, New York (2014); Jack Shainman Gallery, New York l’insieme delle sue opere. (2014); Royal Academy of Arts, Londra (2013); Akron Art Museum, Akron, Ohio, USA (2012) (esposizione itinerante Le sue opere fanno parte delle seguenti collezioni pubbliche: (2012-2015): Gravity and grace: Monumental Works by El African Studies Gallery, University of Nigeria, Nsukka; MNAM- Anatsui; Brooklyn Museum, New York; Des Moines Art CCI, Centre Pompidou, Parigi; The Metropolitan Museum of Center, Iowa; Bass Museum of Art, Miami; Museum of Art, New York; The Museum of Modern Art, New York; Los Contemporary Art San Diego, California); Sterling and Angeles County Museum of Art, California; Indianapolis Francine Clark Art Institute (The Clark), Williamstown Museum of Art, Indianapolis; The National Museum of (2011) ; National Museum of Ethnology, Osaka (2010); Royal African Art, Smithsonian Institute, Washington DC; Royal Ontario Museum, Toronto (2010) (esposizione itinerante Ontario Museum, Toronto; Missoni, Milano; Musée Ariana, (2010-2012): El Anatsui: When I Last Wrote To You About Ginevra; The British Museum, Londra; Clarks International Africa); National Museum of Ethnology, Osaka (2010) Art Collection, Somerset; Guggenheim Abu Dhabi, Abu (esposizione itinerante (2010-2011): A fateful Journey: Dhabi ; Osaka Foundation of Culture, Osaka ; Setagaya Art Africa In the Works of El Anatsui; Rice University Art Gallery, Museum, Tokio… Houston (2010); Jack Shainman Gallery, New York (2013, 2010, 2008); The Metropolitan Museum of Art, New York El Anatsui è rappresentato da Jack Shainman Gallery, New (2008); National Museum for African Art, Smithsonian York; October Gallery, Londra; Inception Gallery, Parigi. Institute, Washington; 52a Biennale di Venezia (2007); Biennale of African Art, Senegal (2006); Hayward Gallery (2005); Museum Kunst Palast, Düsseldorf, Germania (2004) (esposizione itinerante (2004-2007): Africa Remix; Centre Pompidou, Parigi; Mori art Museum, Tokio; Moderna Museet, Stoccolma); Gwangju Biennale, Gwangju, South Korea (2004); the National Museum of African Art, Smithsonian Institute, Washington (2000-2001); the Centro de Cultura © Eric Sander 22 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 23
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE URSULA VON RYDINGSVARD DATI BIOGRAFICI Ursula von Rydingsvard è nata, nel 1942, a Deensen, in “Queste forme astratte come firme possono essere messe “ANASTAZIA” Germania. Ha ottenuto un Bachelor in Arts e un Master in in relazione con cose nel mondo reale, rivelando la traccia PARCO STORICO Arts dell’Università di Miami, Coral Gables (1965), nonché della mano umana e invocando forme e forze naturali. un Master in Fine Arts dell’Università di Columbia (1975) e Queste forme comprendo tipicamente vasi semplici un dottorato onorifico del Maryland Institute College of Art, e tazze. Molte suggeriscono utensili o altri artefatti Baltimora (1991). come pale, cucchiai e recinti, oppure fanno riferimento Scultrice famosa, l’artista lavora a Brooklyn, New York alle abitazioni primitive, alle formazioni geologiche, al da oltre 30 anni. Dopo il suo diploma dell’Università di paesaggio o al corpo”. Columbia nel 1975, ha iniziato a lavorare con un materiale privilegiato: il cedro. Ursula Von Rydingsvard è soprattutto conosciuta per le APPROCCIO ARTISTICO sue sculture a grande scala, spesso monumentali, le cui travi sono realizzate con del cedro che ritaglia e assembla, Le sculture massicce di Ursula von Rydingsvard rivelano la ricoprendole di grafite in polvere. Usa volutamente lastre di traccia della mano umana e assomigliano a tazze in legno, cedro frantumate aventi varie lunghezze. utensili e pareti che sembrano fare eco al patrimonio Double page : “Anastazia”, familiare dell’artista nella Polonia preindustriale prima installation d’Ursula von Rydinsgvard pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander della Seconda Guerra mondiale. L’artista ha trascorso la propria infanzia nei campi nazisti e nei campi di profughi del dopoguerra. I suoi primi ricordi dolorosi ispirano il suo lavoro carico di una grande potenza emotiva. Ursula von Rydingsvard costruisce alte strutture di cedro, creando una rete complessa di singole travi, sagomata mediante tagli affiliati e lirici, quindi assemblate assieme onde formare superfici sensuali, puzzle-like... Ha ricevuto numerosi premi tra cui il premio Joan Mitchell (1997), un Oscar dell’Accademia Americano delle Arti e delle Lettere (1994), borse della Fondazione John Simon Guggenheim (1983) e del National Endowment for the Arts (1979, 1986). Ha ricevuto il premio dell’Associazione internazionale dei critici d’arte (1992, 2000). Ha esposto le proprie opere presso il Madison Square Park, New York (2006), il museo Neuberger, l’Università dello Stato di New York (2002) e presso il Storm King Art Center (1992). Vive e lavora a New York.. 24 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 25
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE STÉPHANE GUIRAN DATI BIOGRAFICI Stéphane Guiran è nato nel 1968 in Francia, nel Var. Vive e “LE NID DES MURMURES” lavora a Eygalières ed a Barcellona. Dopo avere studiato MANEGGIO DELLA SCUDERIE presso l’Essec, lascia, nel 2001, il mondo della grafica per quello della scultura. Dal 2002 al 2011, realizza prevalentemente opere a partire da linee d’acciaio. Tali opere sono in linea con il lavoro da lui svolto durante gli anni che ha dedicato alla grafica. Nel 2004, si cimenta con la fonderia durante un anno di residenza artistica a Barcellona, il che gli aprirà le porte della scultura monumentale. Durante questo periodo, il suo Stéphane Guiran à Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander lavoro affinato sulla linea evoca una scrittura immaginaria, APPROCCIO ARTISTICO spesso ispirata alla calligrafia e ai haiku giapponesi, che si dispiega nello spazio. Stéphane Guiran ha progettato una veniva, un tempo, cristallizzata. spiccheranno il loro volo dalle finestre Nel 2011, integra la Galleria Alice Pauli e inizia ad esplorare straordinaria installazione di fiori di Aerea, possiede la leggerezza di una aperte ai soffi del vento. Fino alle altri mezzi espressivi: dapprima la fotografia, attorno quarzo per il Maneggio delle Scuderie cattedrale costellata da finestre aperte orecchie del mondo. Fino ai canticchi ai riflessi nella serie delle Simmetrie. Quindi il vetro e il di Chaumont-sur-Loire. Tale accumulo, ai venti e agli uccelli. delle stelle che li trasformeranno in cristallo, che assumono rapidamente un posto prevalente dolce e infintamente poetico, è in Riuniti in questo scrigno sistemato tra costellazioni. Tessendo una mappa nelle sue opere. Il cristallo lo conduce a realizzare forme perfetta linea con l’architettura del terra e cielo, i quattromila geodi di quarzo cantata fatta di bozzoli di sé. Sogni maggiormente organiche, ampiamente ispirate al suo Maneggio. diventano un immenso amplificatore pronti a schiudersi. Per costruire un legame intimo con la natura. Esplora il cristallo, seguendo dei mormorii. Un esaltatore dei silenzi. mondo dove la poesia guida gli esseri Che ogni visitatore osi deporvi le umani verso il risveglio che sonnecchia varie espressioni contemporanee, in quanto materia “Ho immaginato un nido fatto di geodi raccolti qua e là nell’atlante sue chimere. I suoi desideri. I suoi dentro di loro”. Stéphane Guiran riciclata attraverso il suo lavoro sul calcino oppure in marocchino. Fiori di pietre colte dalla sogni segreti. Tutti questi silenzi quanto pixel o elemento di disegno nei dialoghi con i mano dell’uomo. Come poemi raccolti cristalli ricavati dalla natura e da altre pietre cristalline. dal suolo. Da questi geodi spezzati Natura e astrazione coesistono nel suo lavoro come due spunta una dolce purezza. Quella del facce di uno stesso specchio. Le sue ultime creazioni quarzo, guardiano dei mormorii. Si dice fungono da legame tra il suo lavoro di scultura e quello che il quarzo bianco sia magico e possa sull’immagine attraverso installazioni che possono Double page : dare la massima risonanza ai pensieri mescolare cristallo e video e nelle quali mira a coinvolgere “Le Nid des Murmures”, e alle emozioni. Inoltre, è in grado di lo spettatore nelle emozioni che suscitano dentro di lui i installation de Stéphane Guiran pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander cantare le parole silenziose nascoste cristalli. dentro di noi. Una creazione sonora, composta a partire dai mormorii di bambini, illumina questo viaggio poetico. Il Maneggio delle Scuderie del Domaine de Chaumont-sur-Loire possiede un’architettura del tutto particolare. Fa risplendere il basamento terrestre di questo antico forno dove la materia 26 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 27
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE SARA FAVRIAU DATI BIOGRAFICI Sara Favriau, nata nel 1983, vive e lavora a Parigi. Esplora Installazione YIA Art Fair#04 e, nel 2015, quello Amis du “OU, PROLOGUE POUR UNE CHIMÈRE” le pratiche antiche e moderne. Le tecnicità tradizionali Palais de Tokyo. Questo stesso anno, la Galleria Maubert le FIENILE DELLE API si mescolano, sotto forma di palinsesto, con quelle ha dedicato la sua prima esposizione personale, “La houle contemporanee. La sua ricerca rappresenta un tentativo se déroulant au fracas de la coque (…), je sabrais l’écume” di riflessione poetica sui meccanismi della storia. Lavora a (“Il mare lungo sviluppandosi con il fracasso della scocca partire da materiali raccolti il più delle volte in siti industriali (…) facevo a pezzi la spuma”). Da febbraio a maggio 2016, e aggira la funzione originale del prodotto, liberandolo dal un’esposizione personale dedicata alle opere di Sara suo camino tradizionale per fargli seguire uno decisamente Favriau, intitolata “La redite en somme, ne s’amuse pas de più semplice Da questa sintesi, nasce la possibilità di una sa répétition singulière” (“Insomma, il luogo comune non storia. si prende gioco della sua singolare ripetizione”), è stata Sara Favriau à Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander allestita presso il Palais de Tokyo a Parigi. APPROCCIO ARTISTICO Sara Favriau ha conseguito, nel 2007, il diploma della Scuola Nazionale Superiore delle Belle Arti di Parigi (atelier Sara Favriau scolpisce il legno con un’energia e . Giuseppe Penone). Nel 2005, è stata ospite in residenza un’inventività eccezionali, lavorando la materia, fino a della Villa Medici. Nel 2014, ha vinto il Premio della Migliore concepire forme aracnee che giocano con lo spazio del Double page : Granaio delle Api, come nelle sue sorprendenti “colonne “où, prologue pour une chimère”, installation de Sara Favriau pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 rosicchiate”. © Éric Sander Sara Favriau, molto legata all’idea del prolungamento, crea passerelle tra forma e contenuto. Si impadronisce delle tecniche classiche delle opere e le prolunga con codici moderni: la formatura trasforma i blister in bassirilievi antropomorfici, la scultura di tasselli lavorati disegna la trama di capanne, l’intarsio degli strati del legno compensato genera il motivo di una grata di legno. “È questa porta aperta che fa esistere l’opera, liberandola da ogni descrizione, oscillando tra forma e significato”. L’artista ha recentemente iniziato un lavoro scultoreo a partire da tasselli di legno presi a prestito dal settore edile. Li ritaglia, scolpisce e assembla per creare frazioni di capanne di varie dimensioni. Dal mobile all’abitazione. Offre una nuova funzionalità e una seconda vita a tutti questi pezzi di legno. Scolpiti, questi semplici tasselli sono allo stesso tempo più solidi (perché ritagliati nel senso della fibra) e più fragili (perché più sottili). “Rendo nobile la funzione dell’‘intelaiatura’ mediante processi e gesti semplici. L’oggetto diventa ibrido tra struttura e ornamento e offre una nuova fase di lettura, al di là del processo di fabbricazione”. 28 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 29
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE KARINE BONNEVAL DATI BIOGRAFICI schiavitù per lo sfruttamento dello zucchero. Napoleone Nata nel 1970 a La Rochelle, vive nella regione Centro Valle della “SACCHARUMANIA” manda in rovina il commercio triangolare, che ha arricchito Loira. CASTELLO città come Nantes e Bordeaux, costringendo Delessert a Esposizioni personali (selezione) estendere la coltivazione della barbabietola da zucchero. 2015 La piaga della schiavitù sarà abolita solo mezzo secolo Dendromité, ESAD Orléans, Francia dopo. Oggi, mangiamo troppo zucchero. Il diabete è una 2012 delle malattie più temute dall’umanità. Bisogna diffidare Bonpland et Acclimatation, projection et rencontre à l’Alliance dallo zucchero”. Gilles Fumey, geografo dell’alimentazione, française en association avec le MAMBA, Buenos Aires, Argentina Moteurs !, exposition à la borne du pays où le ciel est toujours 2013, a proposito di Makarka e delle divise degli esploratori. bleu, La Châtre, Francia Karine Bonneval à Chaumont-sur-Loire, 2017 Je cherche des parfums nouveaux, des fleurs plus larges, des © Éric Sander La canna da zucchero illustra i legami complessi che plaisirs inéprouvés, la Maréchalerie énsa-v, Versailles, Francia APPROCCIO ARTISTICO intratteniamo con l’universo vegetale. Hybrides véhicules, Galerie MET de la Châtre, Parigi, Francia Saccharum officinarum è una pianta la cui origine 2010 Karine Bonneval ha sistemato, in vetrine installate negli geografica non è certa. Diffusa dall’uomo e incrociata con Dans un jardin, musée des Beaux-Arts, Rouen, Francia quello che gli può offrire. Spesso, ne ha paura e vuole Projection d’Acclimatation, Faculté d’Arts plastiques, Lille, appartamenti storici del Castello, fiori di zucchero, fragili dominarlo. Conseguenze nefaste garantite. altre specie di canna da zucchero, non esiste più allo stato Francia e poetici, scolpiti a partire a questo materiale del tutto Lo zucchero, anche se piace a tutti, è una delle peggiori selvatico. Le canne da zucchero risultano essere, oggi, le inatteso. piaghe dell’umanità. Tutti amano lo zucchero che è stato prime piante coltivate a livello mondiale. Esposizioni collettive (selezione) ricercato freneticamente sin dalla preistoria. Alessandro, “L’oro bianco”, una volta prodotto grazie alla schiavitù, è 2016 “Da parecchi anni, Karine Bonneval concentra la propria conquistatore della Grecia, riporta la canna da zucchero all’origine di numerose guerre. Oggi, è un prodotto di base La force de l’empathie, Watou kunstenfestival, Belgio ricerca sulle relazioni paradossali che intratteniamo a buon mercato ovunque nel mondo. Il suo biancore e Back to the trees, forêt de Chaux, Francia dall’India. La acclimata nel Mediterraneo prima che i coloni Fantômes et apparitions, Château du Rivau, Lémeré, Francia con l’universo vivente, attraverso le nozioni di territorio, la coltivassero nelle Antille. Quindi, con la complicità i suoi cristalli cosparsi da pagliuzze racchiudono tutta Microscopie du Banc, Micro Onde, Vélizy-Villacoublay, Francia esotismo, esplorazione, ibridazione, materie prime. dei capi africani, verrà messa in atto la peggiore delle l’ambiguità della nostra storia comune. 2015 Interroga la nostra relazione con la natura, che l’uomo ha Jardins d’hiver, La Graineterie Centre d’Art, Houilles, Francia addomesticato senza accorgersi che fa parte integrante Double page : Chimères, Château du Rivau, Léméré, Francia di tutto quello che domina. Con la scultura, il video e “Saccharumania”, installation de Karine Bonneval pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 Triennale de Vendôme l’installazione, cerca di mettere a nudo l’alterità necessaria © Éric Sander Jardiniers terrestres, jardiniers célestes, biennale d’art contemporain de Melle, Francia tra gli uomini e gli altri essere viventi, in particolare quelli GlocauAir, open studios, Berlino, Germania vegetali. Con poesia, ma anche con malizia, associando il 2014 naturale e l’artificiale, l’artigianale e l’industriale, pone la Les habits de château, Château de Maisons, Maisons-Laffitte, domanda dell’adattamento et del dialogo con un ambiente Francia costituito dai nostri interlocutori privilegiati”. Gunther Marc Plas invite, Galerie the window, Parigi, Francia Ludwig, 2015 A posteriori, ensa-v, Versailles, Francia Le secret, Château du Rivau, Léméré, Francia 2013 La canna da zucchero è la pianta più coltivata in tutto il Design culinaire à 4 mains, avec Carole Belenus, MAC/VAL, Vitry- mondo. sur-Seine, Francia “Da dove viene quello che mangiamo? L’uomo guarda la Passe-moi le sel ! , 15ème parcours contemporain, Fontenay le natura come se fosse una curiosità. La bracca, gioca con Comte, Francia lei, se ne serve come se fosse una dispensa. Da milioni di Dés-tresse et délacé treize, Maison des tresses et lacets, Parc Naturel Régional du Pilat, Francia anni, l’uomo decodifica il suo ambiente tentando di capire 30 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 31
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE MARIE DENIS DATI BIOGRAFICI Marie Denis è nata nel 1972 a Bourg-Saint-Andéol, SLACK ! Deux-Caps Art Festival, Artists installations 16 km “HERBIER DE CURIOSITÉS” nell’Ardèche. Vive a Parigi e lavora ovunque. de balades insolites, 36 km de côte, Francia ASINERIA Dopo le Belle Arti di Lione, è stata ospite della Villa Medici Contresens-Dissidence–Tolérance, une sélection d’œuvres nel 1999. des Abattoirs – Frac Midi-Pyrénées, Francia Le sue opere sono scultoree. I “regni” della natura ne sono Résidence duo/Atelier-Refuge Marie Denis & Nathalie Prally, il filo conduttore. Ardèche, Francia Le sue sculture, oggetti e fotografie amano aggirare le Studio à l’invitation de Kamila Régent - nappe brodée in regole del savoir-faire per poetizzarle. progress - “caresses” Marie Denis è rappresentata dalla Galleria Alberta Pane. COOP CLUB continue! Coopérative proposée par M. Mercier pour le salon MAD à la Maison Rouge, Francia Marie Denis à Chaumont-sur-Loire, 2017 Ultime esposizioni personali © Éric Sander 2016 APPROCCIO ARTISTICO L’Herbier Noir, Galerie Alberta Pane, Parigi, Francia Double page : Pâques et salon rouge, Galerie Kamila Régent, Saignon, “Herbier de Curiosités”, installation de Marie Denis pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 Molto creativa e profondamente legata alla natura, Marie Francia © Éric Sander Denis propone a Chaumont-sur-Loire un poetico gabinetto 2015 delle curiosità vegetali, giocando con la massima sottilità Secret Garden, Bruxelles, Belgio con l’architettura dell’Asineria e del Cortile della Fattoria. L’Installation éphémère, Galerie Kamila Régent, Saignon, Francia 2014 La natura è la “sostanza putativa” di Marie Denis che Patrimoine culturel, patrimoine naturel, Journées ricorre a numerose tecniche di creazione: intrecciature, européennes du patrimoine, Hôtel du ministre, Quai assemblaggi, sculture, trasformazione della materia d’Orsay, Parigi, Francia vegetale non hanno più alcun segreto per lei. Reinventa 2013 e mette in risalto, con la massima finezza, palme, rami, Un Jardin, Plot Hr, Rouen, Francia fogliami. Lucy, Galerie Alberta Pane, Parigi, Francia YIA Art Fair (Young International Artists), Galerie Alberta Marie Denis colleziona con passione oggetti inediti e vari, Pane, Lille, Francia mescolando ingegnosamente il naturale e l’artificiale. La Forêt de l’art contemporain, œuvre spécifique pour site, Inoltre, ricorre ad associazioni libere di immagini e pensieri Forêt des Landes de Gascogne, Francia attorno all’idea della natura, creando erbari fantastici o “pazienze”. Riciclaggi, assemblaggi, compenetrazioni, Ultime esposizioni collettive 2016 rivisitazioni di oggetti vari sono il suo pane quotidiano. Paysages sublimés, Centre d’art contemporain Chanot, Clamart, Francia Marie Denis dialoga ininterrottamente con le forme della Entrare nell’ opera, Galleria Massimodeluca, Mestre, Italie natura. Sgrana i suoi erbari e le sue “sculture di curiosità” Xème Biennale de Gonnesse, Francia in un dialogo rivendicato con il patrimonio. Ama rivisitare Flower Power, Galerie de multiples, Parigi, Francia incessantemente il suo lavoro mediante formati che fa 2015 evolvere e cesellamenti delle materie. Choices Collectors Week-end, Palais des Études des Beaux-Arts, Parigi, Francia Jardins d’hiver, La Graineterie, Houilles, Francia 32 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 33
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE ANDREA WOLFENSBERGER DATI BIOGRAFICI Nata nel 1961 a Zurigo, vive e lavora a Zurigo, nonché a Denkspuren I, Institut für Neurobiochemie der Universität “0/1. ZWISCHEN NULL UND EINS” Waldenburg (Cantone di Basilea). Witten/Herdecke, Germania GALLERIA ALTA DELL’ASINERIA Professoressa incaricata in varie alte scuole pedagogiche Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera in Svizzera e in Germania ed in particolare nell’alta scuola Tweaklab, Bâle, Suisse delle arti di Berna. Aufführung von Hitzewelle, anlässlich von Three Voices Borse della Confederazione Svizzera, del Cantone di Zurigo, (Morton Feldman), Gare du Nord, Basilea, Svizzera; delle Città di Ginevra e Zurigo per l’allestimento di atelier a Kunsthaus Zug, Kirche St. Marien, Winsen, Germania; Roma (Istituto Svizzero) ed a Parigi (Cité des Arts). Theaterraum Oldenbourg, Germania (con Marianne Rappresentata dalla Galleria Gisèle Linder, Basilea Schuppe e Peter Vittali) (rappresentata alla fiera ART Basilea e artgeneve) e dalla Andrea Wolfensberger à Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander Galleria Bob Gysin, Zurigo (rappresentata ad artgeneve). APPROCCIO ARTISTICO Double page : “0/1. zwischen null und eins”, Esposizioni personali (selezione) installation d’Andrea Wolfensberger pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander “Andrea Wolfensberger ricorre che ricordano le rese topografiche. docile, uno stato silenzioso, un inizio 2016 a vari modi espressivi ovvero Da dove vengono queste variazioni? che possiede dentro di lui l’infinito, L’écume des jours, Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera pittura, disegno, video, scultura e A che cosa corrispondono? Vari titoli ma anche un’uscita o ancora un 2015 installazioni. Questo artista svizzero delle opere d’Andrea Wolfensberger, ritorno al punto di partenza. Forza Wade in the water, Orbital Garden, Berna, Svizzera lavora da parecchi anni adoperando presenti nell’Asineria, contengono la visiva, indefinita eincisa che si solleva 2014 le tecnologie digitali per realizzare i dicitura “0/1”. Il suo pezzo di maggiore e si dispiega. Forza proveniente Falten, Galerie Gisèle Linder, Basilea, Svizzera (con Luzia suoi video, ma anche per elaborare il spicco in cartone ondulato si intitola dall’universo dell’invisibile, resa Hürzeler) processo creativo delle sue opere. Il “0/1. zwischen null und eins”. Questo visibile dall’artista”. Stralci di un testo 2012 suo estetismo non è il risultato di una titolo indica un punto di partenza di Esther Maria Jungo. Waveform, Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera ricerca e di un’acquisizione formali, ...dein Wille geschähe..., reformierte Kirche, Zurigo-Witikon, che si esauriscono nella materia e la Svizzera forma, bensì di un’interrogazione e di 2011 una ricerca costanti sulle possibilità ...then listen again..., Kunstmuseum Solothurn, Solothurn, di provare l’essenza della realtà e Svizzera della percezione nello spazio e nel 2009 tempo. Galerie Gisèle Linder, Basilea, Svizzera Il pezzo esposto nell’Asineria, Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera realizzato in cartone ondulato, si 2007 presenta come una scultura in Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera movimento, che si avvale degli kunst@stpeterundpaul, Berna, Svizzera (con Kathrin spostamenti dello spettatore. È Stengele) accompagnata da numerosi lavori di 2006 legno aventi dimensioni più ridotte. Installation über der Kempt, Illnau-Effretikon, Svizzera Questi studi o variazioni sembrano 2003 essere terreni dai rilievi arati o incisi, Sculpture at Schönthal, Kloster Schönthal, Langenbruck, Svizzera 34 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 35
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE MÂKHI XENAKIS DATI BIOGRAFICI L’artista è nata, nel 1956, a Parigi dove Nel 2004, invitata ad esporre sculture costruire un rapporto solido con vive e lavora. Le sue opere figurano alla Salpêtrière, scopre negli archivi questo padre fuori norma. Nel 2017, GALLERIA DEL CORTILE in numerose collezioni pubbliche: dell’ente di pubblica assistenza un nuovo libro più intimo sulla sua DEI GIARDINIERI Centre Pompidou, Manifattura i Sèvres, l’inferno carcerario vissuto da migliaia relazione con Louise Bourgeois viene Manifattura dei Gobelins, FNAC della di donne a partire dall’epoca di Luigi pubblicato dalle edizioni Actes Sud. città di Parigi. I suoi libri sono pubblicati XIV e pubblica il libro intitolato “Le folli La diversità e i legami che esistono dalla casa editrice Actes Sud. nell’inferno della Salpêtrière”. Presenta nel suo lavoro costituito da sculture Il suo lavoro è stato esposto, tra l’altro, parallelamente una serie di 260 e disegni, generati dalla necessità presso i seguenti musei: MAMCS di sculture nella cappella. di creare la vita, conservando una Strasburgo, Orlando Museum of Art, parte di inquietudine, assumono oggi © Willem Schalekamp Museo della caccia e della natura, Nel 2015, pubblica “Iannis Xenakis, un senso più chiaro alla luce dei suoi Maison Rouge, Centre Pompidou, un padre sconvolgente” e ci immerge numerosi libri. APPROCCIO ARTISTICO Museo Zadkine, Musei delle Belli questa volta nel processo creativo Arti di Besançon, Brest e Nancy, delle opere di suo padre a partire “Attraversano così un nero illimitato…” consistenza sensuale del pastello, nella ritrovo quella emozione in colui o colei nonché presso la Cappella della Pitié dagli archivi musicali e architettonici avvertiva Baudelaire nel suo poema “I sua pulsione e nelle sue ritrattazioni, che lo guarda. Per questo invito a Salpêtrière. di quest’ultimo. Nella seconda parte, Ciechi” (1857). Siamo questi infiniti ciechi nella sua densità inestinguibile e nelle Chaumont, ho voluto creare una nuova Disegna e dipinge sin da bambina. Dopo tenta di capire come ha potuto davanti ai pastelli di Mâkhi Xenakis? sue tensioni mobili, fino a raggiungere corrispondenza tra le sculture blu che avere conseguito un baccalaureato Laddove, su un foglio bianco, grazie il luogo vibrante di una luce, smorzando ci accolgono nel cortile e i nuovi pastelli scientifico, studia l’architettura con a un paziente lavoro con la gomma, le paure. Là, a una lega dal disegno, il blu e viola che ci conducono verso i Paul Virilio e crea decorazioni sceniche il nero diventato illimitato, tenero bianco si denuda come una tromba “baratri” rosi e neri”. Mâkhi Xenakis e costumi per il teatro, in particolare in Double page : Pastels © M. Xenakis e lattiginoso, si espande in forme di vita ritrovata, come un collo di luce, collaborazione con Claude Regy. palpabili e sconosciute. Laddove, sul oculo spalancato, aperto nel cuore del Nel 1987, dopo avere vinto una borsa foglio da ricalco, improvvisamente vortice di ombre e schiuse effimere. ricoperto a sazietà, il rosa diventato a Questi pastelli sono rifugi di vita… di studio Villa Medici fuori le mura, sua volta illimitato, carnale e modulato Marjorie Micucci. si installa a New York per dipingere si schiude in forme soavi e indefinite. I “Scrivo, disegno e scolpisco in modo fino al 1989. Vi fa un incontro decisivo pastelli di Xenakis sono corpi e luoghi, regolare e autonomo. Questi tre modi con Louise Bourgeois. Di ritorno nonché fruscii tattili e organi di vita di espressione mi sono diventati a Parigi, espone regolarmente il che ricoprono l’immensità del vuoto, indispensabili. Quello che non può proprio lavoro di disegni. Nel 1998, il bianco cieco dove l’assente si è esprimersi in un determinato ambito pubblica un’opera intitolata “Louise rifugiato, dove il silenzio si è sotterrato, può improvvisamente esprimersi in un Bourgeois, il cieco che fa la guida ai dove il caos si è acquattato. Questi altro. Non vi sono più momenti di vuoto e ciechi”. In questo libro, lanciata nella pastelli profusi e seriali sono trappole silenzio. Molti temi vi si incrociano e vi si ricerca dei luoghi d’infanzia di Louise voluttuose dei nostri dubbi e dei nostri rispondono a vicenda Quando inizio un Louise, ci svela i legami segreti che sguardi, giardini delle delizie dei nostri disegno o una scultura, aspetto questo si instaurano tra questi ultimi e le sue desideri irrequieti, dove la lacrima momento magico durante il quale minerale aderisce al guscio vegetale e apparirà, improvvisamente, qualcosa opere e ci immerge nella complessità dove la polpa animale si accoppia con di nuovo e vivo, legato alla nostra e nei misteri del processo creativo. la lingua floreale. Dove gli alveoli marini animalità, alla nostra universalità. Parallelamente, realizza le sue prime ci attirano verso l’abisso originale della Ho allora la deliziosa sensazione di sculture che espone, nel 1999, a Parigi nascita di noi stessi e della nascita del creare della vita e di allontanare, in e Gennevilliers, accompagnate dal mondo. Il nostro sguardo viene catturato qualche misura, la morte. Il lavoro libro intitolato “Talvolta sola”. e diffuso da un mondo a contatto con la viene realmente compiuto quando 36 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 37
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE PROGRAMMA 2017 CENTRO DI ARTE E NATURA ARTI PLASTICHE REBECCA LOUISE-LAW DATI BIOGRAFICI L’artista, che vive a Londra, ha seguito una formazione “LE JARDIN PRÉSERVÉ” presso la facoltà delle Belle Arti dell’Università di PENSILINA DELLE SCUDERIE Newcastle in Inghilterra, Rebecca Louise-Law lavora con materiali naturali da più di 17 anni, pratica che implica uno sfruttamento costante delle relazioni tra natura e uomo. Le sue opere includono aspetti filosofici e spirituali: ogni fiore viene selezionato per un motivo ben preciso. Il filo di rame sul quale sono attaccati i fiori è diventato la sua marca di fabbrica. I colori sono quindi accuratamente scelti e organizzati. © Malcolm Crowthers L’artista ha esposto le proprie installazioni in luoghi molto APPROCCIO ARTISTICO vari: gallerie, chiese… In particolare, durante il progetto intitolato The Flower Garden Display’d ha sospeso Rebecca Louise-Law si è specializzata nella trasformazione complessivamente 4 600 fiori alle volte di una chiesa. di spazi in universi colorati e poetici. A tale scopo, ricorre a una tecnica di sospensione di centinaia e persino di “Amo catturare e prediligere oggettini naturali e belli per migliaia di fiori. creare un’opera d’arte che può essere osservata senza la Ogni scultura di Rebecca Louise-Law mette in risalto la pressione del tempo. Preservare, apprezzare, celebrare e bellezza dei cambiamenti naturali. Le sue opere evolvono condividere la bellezza della terra con il mondo è quello alla stregua della natura che segue il proprio corso che mi motiva”. Rebecca Louise-Law e propongono un concetto alternativo della bellezza cogliendo la preservazione e il deterioramento dei fiori. “La potenza delle installazioni di Rebecca risiede nella Rebecca Louise-Law lavora con fiori freschi e secchi e loro perpetua trasformazione. I fiori naturali si muovono in permette alle sue opere di evolvere naturalmente. Le sue un modo squisito attraverso le fasi naturali del processo installazioni sono progettate per durare indefinitamente. del loro deterioramento: appassiscono, si scolorano Ogni elemento, cucito singolarmente, è la testimonianza e essiccano. Portando i visitatori su questa via del dei cambiamenti di forma e colore che assumono i fiori con deterioramento, Rebecca prolunga il limite percepito della il passare del tempo. bellezza dei fiori e li impregna di un valore artistico che fa che essi diventano molto più di semplici oggetti decorativi”. Amanda Krampf, direttrice della Galleria Chandran Double page : “Le jardin préservé”, installation de Rebecca Louise-Law pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 © Éric Sander 38 www.domaine-chaumont.fr www.domaine-chaumont.fr 39
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