DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA - Domaine de ...

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
      CENTRO DI ARTE E NATURA

STAGIONE D’ARTE 2017

INSTALLAZIONI
ED ESPOSIZIONI
DI ARTE CONTEMPORANEA

APRILE - NOVEMBRE 2017

ARTI PLASTICHE

SHEILA HICKS
SAM SZAFRAN
EL ANATSUI
URSULA VON RYDINGSVARD
STÉPHANE GUIRAN
SARA FAVRIAU
KARINE BONNEVAL
MARIE DENIS
ANDREA WOLFENSBERGER
MÂKHI XENAKIS
REBECCA LOUISE-LAW

FOTOGRAFIA
E VIDEO

MIGUEL CHEVALIER
DAVIDE QUAYOLA
STÉPHANE GUIRAN

APERTO TUTTO L’ANNO      WWW.DOMAINE-CHAUMONT.FR   T. 33 (0) 254 209 922
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
CENTRO DI ARTE E NATURA
9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE

INDICE

INTRODUZIONE                                                              Pagina 5

I. ARTI PLASTICHE                                                         Pagina 7

Ordine speciale della Regione Centro-Valle della Loira
Sheila Hicks

Mostre e ordini annuali
Sam Szafran
El Anatsui
Ursula von Rydingsvard
Stéphane Guiran
Sara Favriau
Karine Bonneval
Marie Denis
Andrea Wolfensberger
Mâkhi Xenakis
Rebecca Louise-Law

II. FOTOGRAFIA E VIDEO                                                    Pagina 41
Miguel Chevalier
Davide Quayola
Stéphane Guiran

III. DA VEDERE ANCHE A CHAUMONT-SUR-LOIRE NEL 2017                        Pagina 49

IV. IL DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                      Pagina 55
1. Una missione polivalente
2. Un ambizioso progetto culturale
3. Gli attori della Tenuta
4. Opere e installazioni 2008 - 2016
5. Agenda 2017

V. INFORMAZIONI UTILI                                                     Pagina 65

VI. SELEZIONE DI MATERIALE FOTOGRAFICO DISPONIBILE PER LA STAMPA          Pagina 69

                                                                   www.domaine-chaumont.fr   3
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
    CENTRO DI ARTE E NATURA
    9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE

    13 nuovi artisti parteciperanno alla 9esima stagione d’arte di Chaumont-sur-Loire, che, come ogni anno, celebra il legame
    tra arte, natura e patrimonio.
    In primo luogo, l’americana Sheila Hicks, installata da lungo tempo in Francia, ha diffuso i sontuosi colori di un’installazione
    monumentale, sulle pareti della Galleria del Fienile, nell’ambito di un’importante commessa finanziata dalla Regione
    Centro-Valle della Loira.
    Altro evento dell’anno 2017: un’esposizione di un artista raro e inclassificabile, Sam Szafran, la cui passione per la natura
    e l’universo vegetale ha dato nascita ad opere dotate di un’eccezionale potenza poetica. Le sue favolose arborescenze
    verdi possono essere ammirate nelle Gallerie Alte del Castello.
    2017 sarà anche segnato dal ritorno dell’illustre artista ghanese El Anatsui, che realizzerà per l’estate un’opera ispirata alle
    gabarre della Loira.
    Lo scultore Stéphane Guiran ha messo in risalto il Maneggio delle Scuderie con una spettacolare installazione di fiori di
    quarzo traslucide, intitolata “Le Nid des Murmures”.
    Sara Favriau ha disposto, dal canto suo, le sue capanne aracnee e le sue colonne scolpite nel Granaio delle Api, mentre
    Marie Denis e Karine Bonneval hanno seminato le loro delicate piante di zucchero, erbari ed altri preziosi lavori di pazienza
    negli appartamenti privati del Castello e nell’Asineria.
    Ursula von Rydingsvard ha sistemato la sua monumentale scultura “Anastazia” nel Parco Storico. Andrea Wolfensberger
    ha preso possesso della Galleria Alta dell’Asineria con le sue sculture di cartone, mentre Mâkhi Xenakis espone delicate
    corolle nella galleria del Cortile dei Giardinieri.

    Infine, in linea con il tema 2017 del Festival Internazionale dei Giardini, legato al “potere dei fiori”, due creatori, grandi
    esperti degli strumenti numerici, ci fanno scoprire fantastici universi: Miguel Chevalier, nel Parco Storico, con la sua opera
    “In out-Paradis artificiels” e Davide Quayola, nella Galleria bassa del Fienile con affascinanti “Jardins d’été”, provenienti
    da un soggiorno artistico trascorso a Chaumont-sur-Loire. L’artista britannica Rebecca Louise-Law ha sparso, sotto la
    pensilina delle Scuderie, migliaia di fiori naturali, che si aggiungono ai fiori di vetro o zucchero ed ai fiori virtuali dell’anno
    2017, dando quindi un profumo di Eden a questa nuova stagione artistica.

                                                                                                         Chantal Colleu-Dumond
                                                                                            Commissario della 9a stagione artistica

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE
    CENTRO DI ARTE E NATURA
    9a STAGIONE D’ARTE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE

    I. ARTI PLASTICHE
    ORDINE SPECIALE DELLA REGIONE CENTRO-VALLE DELLA LOIRA
    AFFIDATA A SHEILA HICKS

                                                                                     “Glossolalia”, installation de Sheila Hicks pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017 - © 2ric Sander
6                                                      www.domaine-chaumont.fr   7
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CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                               ARTI PLASTICHE

SHEILA HICKS
“GLOSSOLALIA”
GALLERIA DEL FIENILE

                                                                Sheila Hicks à Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                         © Éric Sander

APPROCCIO DELL’ARTISTA
In un castello, che ospita un’importante collezione di
antichi arazzi, opere e giardini e mondialmente conosciute,
e dopo i “Fleurs fantômes” di Gabriel Orozco ispirati alle
carte da parati delle camere da letto degli ospiti della
Principessa de Broglie e le vetrate di Sarkis, era del tutto
naturale invitare un artista che ha portato al suo apice
un’arte che ricorre a tutte le potenzialità offerte dalle
bellezze della natura.

Sheila Hicks usa, con una virtuosità fenomenale, il filo,
le fibre e i loro colori, come un pittore ricorre ai propri
pigmenti.

Ogni creazione è, per lei, un viaggio, un’esplorazione
che inizia con i meravigliosi volumi colorati ed i cordami
monumentali in un’ampia gamma di fibre naturali e
sintetiche, che la accompagnano ininterrottamente e con
i quali inventa universi infinitamente poetici.

Installazioni monumentali o delicati collage e tessiture di
lana o lino si avvalgono della stessa scienza del colore di
questa illustre artista, che conosce perfettamente tutte le
pratiche legate al filo che ha potuto scoprire nei luoghi più
insoliti, durante i suoi numerosissimi viaggi di scoperta.

8          www.domaine-chaumont.fr                                                                        www.domaine-chaumont.fr   9
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CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                           ARTI PLASTICHE

DATI BIOGRAFICI
Nel 1964, Sheila Hicks sceglie di installarsi a Parigi per         seguenti manifestazioni: 20a Biennale di Sydney, a Glasgow
viverci e fondare il suo atelier. Nata nel Nebraska nel 1934,      International Festival, Weaving & We–2nd Triennial of Fiber
allieva di Josef Albers e George Kubler alla Yale School of        Art di Hangzhou. Lo stesso anno, il Joslyn Art Museum
Art and Architecture, ricca dell’esperienza ricavata durante       d’Omaha (Nebraska) le dedica una retrospettiva intitolata
i suoi viaggi nell’America del Sud e i suoi cinque anni di         Sheila Hicks: Material Voices. In Francia, ha esposto le
permanenza in Messico, ha trasformato il suo atelier di            sue opere nel 2014 presso il Palais de Tokyo (Parigi) e il
Parigi, città dove si è installata, in un centro, sempre attivo,   Consortium (Digione); all’estero, presso la 30a Biennale di
di opere aperte dove fili e materiali tessili danno forma a un     São Paulo nel 2012, la Biennale del Whitney (New York) nel
“linguaggio internazionale” tattile, sensibile e immediato.        2014 e l’Hayward Gallery (Londra) nel 2015.
Per lei, la creazione è un processo mai fermo che si
alimenta degli incontri e dei dialoghi che la segnano, delle       Sarà l’ospite della Biennale di Venezia nel 2017 e del Centre
culture e delle tecniche studiate, nonché delle architetture       Pompidou nel 2018.
impiegate per la realizzazione delle sue installazioni.
Negli anni ‘60, Sheila Hicks elabora opere il cui punto
di equilibrio si situa a metà strada tra le arti applicate e
l’arte contemporanea. Nel 2016, partecipa, tra l’altro, alle

                                                                                                                                                                                             Double page :
                                                                                                                                                                                             “Glossolalia”,
                                                                                                                                   installation de Sheila Hicks pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                                                                             © Éric Sander

10         www.domaine-chaumont.fr                                                                                                          www.domaine-chaumont.fr                                     11
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CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                  ARTI PLASTICHE

FARE DI UNA RIGA UN’OPERA
“Chaumont-sur-Loire è per me un luogo a parte, come un             di essere nell’invenzione continua, e di creare qualcosa
rifugio, uno spazio dove la mia libertà di creare è molto          che non esiste.
grande.
La galleria del Fienile è uno spazio del tutto inusuale,           Una delle chiavi di questa sete di rinnovo permanente
la cui architettura mi ha immediatamente ispirata. Mi              deve essere trovata negli universi contraddittori della mia
è subito venuta l’idea di usare i trogoli di questa stalla,        infanzia: quello del “general store” posseduto in città da
dove si nutrivano i vitelli ai tempi della Principessa de          mio nonno materno dove avevo l’imbarazzo della scelta
Broglie, come ricettacolo delle balle di pigmenti naturali         tra numerosissime cose e quello della fattoria di mia
accumulati, anch’esse cibo e base delle opere installate           nonna paterna, Ida, più sobria, dove bisognava inventare
sulle pareti e nello spazio.                                       ininterrottamente tutto dal nulla. Queste influenze opposte
                                                                   sono una delle chiavi della mia ossessione perpetua di
I “satelliti” agganciati alle pareti sono come costellazioni       creazione.
di un giardino interstellare, interplanetario.
Il calcestruzzo grigio antico e patinato dal tempo di questa       Amo creare colori che non sono nella natura. Sono
galleria permette un fertile dialogo con gli infiniti colori       nell’invenzione permanente di nuove scoperte. Così,
delle fibre.                                                       questi satelliti colorati installati sui muri offrono colpi e
                                                                   sorprese.
Nel Domaine di Chaumont-sur-Loire, dove la natura gioca
un grande ruolo, uso per la prima volta elementi naturali          Secondo me, tutti i colori possono combinarsi assieme.
come i rami, i ramoscelli, i fastelli che si intrecciano con le    Ciò dipende dalla quantità dei vari strati di materia, dalla
corde ed i pigmenti. Ho voluto combinare la natura con le          quantità di luce e dalla densità delle ombre dei raggi di
fibre ed i fili che sono l’essenza del mio lavoro.                 colore, nonché dai fili di seta o lino intrecciati, tesi, che
Questi elementi sono associati a un pannello centrale              conferiscono alle opere la loro presenza.
tessuto a mano, nel Guatemala, come un ricco paesaggio
formato da sontuosi colori primari ed a questa colata              Dal colore nascono un’energia, una forza spirituale, un
giallo e oro, come se fosse una cascata celeste, che ci            sentimento di pace.
apporta la pace.
                                                                   Indubbiamente, i colori generano emozioni pure e parlano
L’opera si chiama “GLOSSOLALIA”, ‘glossolalie’ essendo             direttamente alle anime.” Sheila Hicks
l’espressione di una lingua misteriosa e incomprensibile,
come i segni della galleria: sanscrito, stenografia... spetta
a ognuno di noi riconoscere questi linguaggi reali o
inventati, che sono forse il linguaggio degli angeli.

Benché vi si ritrovano alcuni elementi abituali del mio
vocabolario, quello che ho creato a Chaumont-sur-Loire
è davvero unico.
                                                                                                                                          Page de droite :
Quello che mi ha sempre ispirato è il rifiuto della ripetizione,                                                                            “Glossolalia”,
                                                                                  installation de Sheila Hicks pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
la voglia di non rifare quello che ho già creato. Ho la voglia                                                                              © Éric Sander

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     ARTI PLASTICHE

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SAM SZAFRAN
“ARBORESCENCES”
GALLERIE ALTE DEL CASTELLO

                                                                                                                          © Didier Gicquel

APPROCCIO ARTISTICO                                                                                                                          Sam SZAFRAN, Sans titre, 2016. Aquarelle sur carton, 200 x 300 cm. Galerie Claude Bernard
                                                                                                                                                                                                          © GCB /Jean-Louis Losi, Paris
                                                                                                                                                                                                                           ADAGP, Paris
Sam Szafran è un artista risolutamente atipico, un pittore           giardini sospesi. Il rigoglio vertiginoso e misterioso di questi
decisamente libero, inclassificabile, fuori da ogni norma            paesaggi interni nasconde un’incredibile potenza poetica.
o corrente. Dotato di una sensibilità e di una cultura
eccezionali, ha saputo convertire le numerose sofferenze             “Vi è sempre una sensazione di squilibrio in quello che
della sua vita difficile in opere d’arte dalla forza e dalla         faccio.”
virtuosità davvero singolari.                                        “Ho una prospettiva che si avvicina più alla prospettiva
                                                                     araba, basata sull’ovale dell’occhio, che alla tradizionale
Tra le sue 2 000 opere, vi sono 800 acquerelli e 1 200 pastelli      prospettiva geometrica caratterizzata da una linea
aventi un’incredibile ricchezza cromatica, concepiti con             d’orizzonte e punti di fuga”.
una prodigiosa desterità da questo artista che dichiara              “Ne risulta altre cose ovvero un’altra atmosfera, un
“avere quello che gli serve per poter disegnare durante 400          altro sistema, un altro modo di vedere. È un’invenzione
anni”.                                                               perpetuamente ricominciata.”
“I suoi disegni fungono da pretesto per intavolare un gioco          “Ho bisogno del caos. Il mio atelier è un immenso caos con
astrato con una perfetta abilità che anima l’inanimato e             pile di libri, pastelli sparsi qua e là, ammucchiamento di una
conferisce all’inerte la potenza della vita”. Jean Clair             miriade di cose. Ho bisogno, per fare nascere qualcosa, di
                                                                     partire dal caos”. Sam Szafran
Tre temi principali sono al centro, in un modo ossessivo, di
tutte le sue opere: gli atelier, le scale e le piante.

Ovviamente i suoi fantastici fogliami e le sue magnifiche
arborescenze saranno mostrati a Chaumont-sur-Loire
durante un’esposizione che riunisce numerosi capolavori
dell’artista provenienti da collezioni private.
Con le sue giungle inestricabili di filodendri, le sue allucinanti
cascate di foglie finemente cesellate di monstere, Sam
Szafran reinventa la natura, concentrata in straordinari
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE CENTRO DI ARTE E NATURA - Domaine de ...
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                 PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                         ARTI PLASTICHE

DATI BIOGRAFICI
1934. Nascita il 19 novembre a Parigi. Figlio maggiorenne di     1974. Trasloca a Malakoff dove vive ancora oggi. Prime
genitori ebrei immigrati dalla Polonia. Trascorre i primi anni   Scale. Esposizione presso la Galleria Artel, Ginevra.
della sua infanzia nel quartiere parigino delle Halles.          1977-1978. Primi acquerelli che svilupperà poi attorno al
1940-1944. Sam Szafran sfugge, durante la guerra, alla           tema degli Atelier, delle Serre e delle Scale.
retata del Vel d’Hiv e si nasconde in un primo tempo da          1980. “Pastels”, esposizione presso la Galleria Claude
contadini nel Loiret. Incarcerato a Drancy, viene liberato       Bernard, Parigi.
dagli Americani e trova rifugio nel Lot da repubblicani          1987. “Aquarelles”, esposizione presso la Galleria Claude
spagnoli.                                                        Bernard, Parigi.
1944. Inviato dalla Croce Rosse a Winterthur in Svizzera.        Verso 1987. Inizia a combinare il pastello e l’acquerello, il
Suo padre e gran parte della sua famiglia muoiono nei            secco e il bagnato attorno al tema delle serre, delle scale                                                                                  Sam SZAFRAN, Sans titre (Lilette dans les feuillages), 2005.
campi nazisti.                                                   e delle città.                                                  Sam SZAFRAN, Feuillage, 1989. Aquarelle, 150 x 100 cm. Collection privée
                                                                                                                                 © GCB /Jean-Louis Losi, Paris
                                                                                                                                                                                                             Aquarelle et pastel sur papier, 41 x 31,5 cm. Collection privée
                                                                                                                                                                                                                                             © GCB /Jean-Louis Losi, Paris
1947. Partenza con sua madre e sua sorella a Melbourne in        1988-1989. Esposizione personale a Caja Iberia, Saragozza.      ADAGP, Paris                                                                                                                  ADAGP, Paris

Australia da un suo zio materno                                  1992. Esposizione personale presso la Galleria Vallois,
1951. Di ritorno in Francia, segue corsi di disegno a Parigi e   Parigi.
conduce una vita di artista particolarmente dura e precaria.     1993. Gran Premio delle Arti della Città di Parigi.
1953-1958. Académie de la Grande Chaumière, nell’atelier         1999-2000. “Cinquanta anni di Pittura”, Retrospettiva
de Henri Goetz; fa la conoscenza di Jean Ipousteguy,             presso la Fondazione Pierre Gianadda a Martigny, Svizzera.
Orlando Pelayo, Jacques Delahaye, Nicolas de Staël, Jean-        Inizio dei grandi paesaggi urbani.
Paul Riopelle, Joan Mitchell, Yves Klein, Jean Tinguely e di     2000-2001. Retrospettiva presso il museo della Vita
tanti altri; vari atelier di fortuna.                            Romantica, Parigi.
Scoperta dei collage di Kurt Schwitters, delle matériologies     2004-2005. Lavora con il ceramista Juan Gardy Artigas
e delle texturologies di Dubuffet, Hantaï e Réquichot.           per il Padiglione Szafran, esposizione il Padiglione Szafran
1958-1965. Periodo dei Cavoli. Una scatola di pastelli           presso la Fondazione Gianadda, Martigny.
offertagli segna un’importante svolta nella sua creazione        2008. Esposizione Galleria Hopkins-Custot, Padiglione
artistica, il pastello diventando ormai il suo strumento         delle Arti e del Design, Giardino delle Tuileries, Parigi.
prediletto.                                                      2010. Retrospettiva presso il Museo Max Ernst di Brühl,
1961. Incontro determinante con Alberto Giacometti.              vicino a Colonia, Germania.
1963. Matrimonio con Lilette Keller.                             2011. Premio Piero Crommelynck.
1964. Nascita del loro figlio Sébastien; Szafran integra la      2013. Retrospettiva presso la Fondazione Gianadda,
Galleria Claude Bernard.                                         Martigny, dove espone per la prima volta le sue opere di
1965. Incontro con Jacques Kerchache, che organizza la           grandissimo formato. Commendatore dell’ordine delle Arti
prima esposizione personale dell’artista.                        e delle Lettere.
1969-1970. Periodo degli Atelier.
1970. “Fusains”; esposizione presso la Galleria Claude           Sam Szafran è rappresentato dalla Galleria Claude Bernard.
Bernard, Parigi.
1972. “Pastels”, esposizione presso la Galleria Claude
Bernard, Parigi. Periodo delle Tipografie. Raggiungere per
un po’ Arrabal, Roland Topor e il gruppo Panique.

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                        ARTI PLASTICHE

EL ANATSUI                                                                                                                                       “L’arte sorge da situazioni particolari e credo che gli artisti
                                                                                                                                                 possono beneficiare soltanto di quello che il loro ambiente
                                                                                                                                                 riflette su di loro”.
                                                                                                                                                 “Art grows out of each particular situation and I believe
PEDILUVIO NEL CORTILE DELLA FATTORIA                                                                                                             that artists are better off working with whatever their
                                                                                                                                                 environnment throws up”.
                                                                                                                                                 (El Anatsui: Gawu: [Oriel Mostyn Gallery, Llandudno, 22
                                                                                                                                                 November 2003 - 7 January 2004] / [forew. by Martin Barlow;
                                                                                                                                                 texts by Sylvester Okwunodu Ogbechie and Atta Kwami;
                                                                                                                                                 interview with El Anatsui by Gerard Houghton], Llandudno:
                                                                                                                                                 Oriel Mostyn Gallery, 2003).

                                                                                                         El Anatsui à Chaumont-sur-Loire, 2015
                                                                                                                                © Eric Sander    El Anatsui è stato invitato a intervenire, a Chaumont-sur-
                                                                                                                                                 Loire, nel 2015 nella Galleria del Fienile. Vi ha progettato
APPROCCIO ARTISTICO
                                                                                                                                                 un’opera eccezionale “XiXe” che sarà esposta fino al
Mondialmente rispettato e riconosciuto, El Anatusi vede                                                                                          mese di febbraio 2017. Nel 2016, ha realizzato nel Parco
                                                                     Le sue tende metalliche, simili a sipari o arazzi preziosi,
la sua fama crescere ulteriormente dopo aver ricevuto il                                                                                         Storico un’opera intitolata “Ugwu”, che significa “collina” in
                                                                     hanno abbellito numerose e prestigiose facciate tra
Leone d’Oro della Biennale di Venezia del 2015 per l’insieme                                                                                     italiano, in linea con le sculture di legno che ama realizzare.
                                                                     cui quella del Palazzo Fortuny durante la 52a Biennale
delle sue opere. L’artista è conosciuto per le sue sculture                                                                                      Attingerà, questa volta, la propria ispirazione dalla natura
                                                                     di Venezia (Fresh and Fading Memories, 2007) o quella
di legno e argilla, nonché per i suoi assemblaggi complessi                                                                                      situata in prossimità del Domaine.
                                                                     dell’Alte Nationalgalerie di Berlino (Old National Gallery)
di materiali riciclati. Alla fine degli anni ‘70, privilegia l’uso   (Ozone Layer and Yam Mouds, 2010), senza dimenticare
di cocci di vetro e frantumi di ceramica (serie Vasetti rotti,                                                                                   Nel 2017, si ispira alle gabarre della Loira, tradizionali
                                                                     il Palazzo Galliera, a Parigi (Broken Bridge, 2012), la Royal
1976-1982). Due decenni dopo, realizza le sue prime opere                                                                                        battelli a fondo piatto, che utilizzerà per creare una nuova
                                                                     Academy di Londra (TSIATSIA - searching for connection,
in “tessuto” a base di “materiali poveri”.                                                                                                       opera legata al Pediluvio del Cortile della Fattoria.
                                                                     2013)… Ha recentemente preso possesso della High Line,
                                                                     antica ferrovia sopraelevata di New York, trasformata in un
Le installazioni murali monumentali di El Anatsui (Sasa              parco sospeso dotato di una “parete” di metallo e specchi
(Manteau), 2004, Coll. MNAM-CCI, Centre Pompidou),                   (Broken Bridge II, 2012-2013).
nonché le sue sculture su pavimento (Tiled flower
garden, 2012; AG + BA, 2014) sono costituite da “materiali           El Anatsui attinge la propria ispirazione nelle tradizioni
di scarto” ossia capsule di bottiglie in alluminio, lattine          africane del riciclaggio e nella rivisitazione di oggetti
frantumate e appiattite o lamiere tagliate. L’artista                usurati lavorati a mano. Ha saputo dare al ricupero il
assembla accuratamente tutti questi materiali e li unisce            ruolo fondamentale del suo processo creativo. Le sue
tra di loro con fili di rame. Le opere, dapprima composte            opere interrogano gli scambi commerciali mondiali, la
su un pavimento, vengono quindi attaccate al muro. Le                distruzione, la trasformazione dei materiali, simboli degli
loro forme flessibili e irregolari evocano drappeggi, arazzi         eventi vissuti dal continente africano.
o vestiti (Man’s Cloth, Woman’s Cloth, 2002). Le opere dai
colori vivaci e cangianti si ispirano alle grandi stoffe kente,
decorate con motivi simbolici, indossate dai capi ghanesi.
                                                                                                                                                                                                                                             © Eric Sander

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                               PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                       ARTI PLASTICHE

DATI BIOGRAFICI
El Anatsui è nato a Anyako (Ghana) nel 1944. Vive e lavora a      Contemporania Barcelona (CCCB, 2001); 8e Osaka Sculpture
Nsukka (Nigeria). Laureato del Collegio d’arte dell’Università    Triennale (1995); 44a Biennale di Venezia (1990)…
di Scienza e Tecnologia di Kumasi nel Ghana (1969),               Nel 2013, vince il prestigioso premio Charles Wollaston
completa la sua formazione classica con l’apprendimento           Award per la sua opera TSIATSIA (searching for connection,
delle antiche tecniche della cultura ashanti: incisione,          2013). Questo gigantesco tendaggio dai colori cangianti,
ceramica, terracotta… Negli anni ‘70, integra il gruppo di        creato a partire da materiali di ricupero, decorava la
artisti nigeriani Nsukka, associato all’Università del Nigeria.   facciata della Burlington House, durante l’esposizione
Inoltre, è stato insegnante presso l’Università del Nigeria       dell’estate 2013 della Royal Academy of Arts a Londra
dal 1975 al 2011.                                                 (Royal Academy’s 245th Summer Exhibition).
                                                                  Nel 2014, El Anatsui è stato promosso al grado di
Nel 1990, è uno dei cinque artisti scelti per rappresentare       Accademico onorario della Royal Academy of arts di
l’Africa alla 44a Biennale di Venezia.                            Londra.

Ha esposto le proprie opere in tutto Il mondo: Mnuchin            Nel 2015, riceve il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per
Gallery, New York (2014); Jack Shainman Gallery, New York         l’insieme delle sue opere.
(2014); Royal Academy of Arts, Londra (2013); Akron Art
Museum, Akron, Ohio, USA (2012) (esposizione itinerante           Le sue opere fanno parte delle seguenti collezioni pubbliche:
(2012-2015): Gravity and grace: Monumental Works by El            African Studies Gallery, University of Nigeria, Nsukka; MNAM-
Anatsui; Brooklyn Museum, New York; Des Moines Art                CCI, Centre Pompidou, Parigi; The Metropolitan Museum of
Center, Iowa; Bass Museum of Art, Miami; Museum of                Art, New York; The Museum of Modern Art, New York; Los
Contemporary Art San Diego, California); Sterling and             Angeles County Museum of Art, California; Indianapolis
Francine Clark Art Institute (The Clark), Williamstown            Museum of Art, Indianapolis; The National Museum of
(2011) ; National Museum of Ethnology, Osaka (2010); Royal        African Art, Smithsonian Institute, Washington DC; Royal
Ontario Museum, Toronto (2010) (esposizione itinerante            Ontario Museum, Toronto; Missoni, Milano; Musée Ariana,
(2010-2012): El Anatsui: When I Last Wrote To You About           Ginevra; The British Museum, Londra; Clarks International
Africa); National Museum of Ethnology, Osaka (2010)               Art Collection, Somerset; Guggenheim Abu Dhabi, Abu
(esposizione itinerante (2010-2011): A fateful Journey:           Dhabi ; Osaka Foundation of Culture, Osaka ; Setagaya Art
Africa In the Works of El Anatsui; Rice University Art Gallery,   Museum, Tokio…
Houston (2010); Jack Shainman Gallery, New York (2013,
2010, 2008); The Metropolitan Museum of Art, New York             El Anatsui è rappresentato da Jack Shainman Gallery, New
(2008); National Museum for African Art, Smithsonian              York; October Gallery, Londra; Inception Gallery, Parigi.
Institute, Washington; 52a Biennale di Venezia (2007);
Biennale of African Art, Senegal (2006); Hayward Gallery
(2005); Museum Kunst Palast, Düsseldorf, Germania (2004)
(esposizione itinerante (2004-2007): Africa Remix; Centre
Pompidou, Parigi; Mori art Museum, Tokio; Moderna Museet,
Stoccolma); Gwangju Biennale, Gwangju, South Korea
(2004); the National Museum of African Art, Smithsonian
Institute, Washington (2000-2001); the Centro de Cultura
                                                                                                                                                            © Eric Sander

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CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                        ARTI PLASTICHE

URSULA VON RYDINGSVARD                                         DATI BIOGRAFICI
                                                               Ursula von Rydingsvard è nata, nel 1942, a Deensen, in          “Queste forme astratte come firme possono essere messe
“ANASTAZIA”                                                    Germania. Ha ottenuto un Bachelor in Arts e un Master in        in relazione con cose nel mondo reale, rivelando la traccia
PARCO STORICO                                                  Arts dell’Università di Miami, Coral Gables (1965), nonché      della mano umana e invocando forme e forze naturali.
                                                               un Master in Fine Arts dell’Università di Columbia (1975) e     Queste forme comprendo tipicamente vasi semplici
                                                               un dottorato onorifico del Maryland Institute College of Art,   e tazze. Molte suggeriscono utensili o altri artefatti
                                                               Baltimora (1991).                                               come pale, cucchiai e recinti, oppure fanno riferimento
                                                               Scultrice famosa, l’artista lavora a Brooklyn, New York         alle abitazioni primitive, alle formazioni geologiche, al
                                                               da oltre 30 anni. Dopo il suo diploma dell’Università di        paesaggio o al corpo”.
                                                               Columbia nel 1975, ha iniziato a lavorare con un materiale
                                                               privilegiato: il cedro.
                                                               Ursula Von Rydingsvard è soprattutto conosciuta per le
APPROCCIO ARTISTICO                                            sue sculture a grande scala, spesso monumentali, le cui
                                                               travi sono realizzate con del cedro che ritaglia e assembla,
Le sculture massicce di Ursula von Rydingsvard rivelano la     ricoprendole di grafite in polvere. Usa volutamente lastre di
traccia della mano umana e assomigliano a tazze in legno,      cedro frantumate aventi varie lunghezze.
utensili e pareti che sembrano fare eco al patrimonio                                                                                                                                                     Double page :
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familiare dell’artista nella Polonia preindustriale prima                                                                              installation d’Ursula von Rydinsgvard pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                                                                                          © Éric Sander
della Seconda Guerra mondiale.
L’artista ha trascorso la propria infanzia nei campi nazisti
e nei campi di profughi del dopoguerra. I suoi primi ricordi
dolorosi ispirano il suo lavoro carico di una grande potenza
emotiva.
Ursula von Rydingsvard costruisce alte strutture di cedro,
creando una rete complessa di singole travi, sagomata
mediante tagli affiliati e lirici, quindi assemblate assieme
onde formare superfici sensuali, puzzle-like...
Ha ricevuto numerosi premi tra cui il premio Joan Mitchell
(1997), un Oscar dell’Accademia Americano delle Arti e
delle Lettere (1994), borse della Fondazione John Simon
Guggenheim (1983) e del National Endowment for the
Arts (1979, 1986). Ha ricevuto il premio dell’Associazione
internazionale dei critici d’arte (1992, 2000).
Ha esposto le proprie opere presso il Madison Square Park,
New York (2006), il museo Neuberger, l’Università dello
Stato di New York (2002) e presso il Storm King Art Center
(1992). Vive e lavora a New York..

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                                         PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                                                 ARTI PLASTICHE

STÉPHANE GUIRAN                                                                                                                                    DATI BIOGRAFICI
                                                                                                                                                   Stéphane Guiran è nato nel 1968 in Francia, nel Var. Vive e
“LE NID DES MURMURES”                                                                                                                              lavora a Eygalières ed a Barcellona. Dopo avere studiato
MANEGGIO DELLA SCUDERIE                                                                                                                            presso l’Essec, lascia, nel 2001, il mondo della grafica per
                                                                                                                                                   quello della scultura.
                                                                                                                                                   Dal 2002 al 2011, realizza prevalentemente opere a partire
                                                                                                                                                   da linee d’acciaio. Tali opere sono in linea con il lavoro da
                                                                                                                                                   lui svolto durante gli anni che ha dedicato alla grafica.
                                                                                                                                                   Nel 2004, si cimenta con la fonderia durante un anno di
                                                                                                                                                   residenza artistica a Barcellona, il che gli aprirà le porte
                                                                                                                                                   della scultura monumentale. Durante questo periodo, il suo
                                                                                                      Stéphane Guiran à Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                  © Éric Sander    lavoro affinato sulla linea evoca una scrittura immaginaria,
APPROCCIO ARTISTICO                                                                                                                                spesso ispirata alla calligrafia e ai haiku giapponesi, che si
                                                                                                                                                   dispiega nello spazio.
Stéphane Guiran ha progettato una           veniva, un tempo, cristallizzata.              spiccheranno il loro volo dalle finestre                Nel 2011, integra la Galleria Alice Pauli e inizia ad esplorare
straordinaria installazione di fiori di     Aerea, possiede la leggerezza di una           aperte ai soffi del vento. Fino alle                    altri mezzi espressivi: dapprima la fotografia, attorno
quarzo per il Maneggio delle Scuderie       cattedrale costellata da finestre aperte       orecchie del mondo. Fino ai canticchi                   ai riflessi nella serie delle Simmetrie. Quindi il vetro e il
di Chaumont-sur-Loire. Tale accumulo,       ai venti e agli uccelli.                       delle stelle che li trasformeranno in                   cristallo, che assumono rapidamente un posto prevalente
dolce e infintamente poetico, è in          Riuniti in questo scrigno sistemato tra        costellazioni. Tessendo una mappa
                                                                                                                                                   nelle sue opere. Il cristallo lo conduce a realizzare forme
perfetta linea con l’architettura del       terra e cielo, i quattromila geodi di quarzo   cantata fatta di bozzoli di sé. Sogni
                                                                                                                                                   maggiormente organiche, ampiamente ispirate al suo
Maneggio.                                   diventano un immenso amplificatore             pronti a schiudersi. Per costruire un
                                                                                                                                                   legame intimo con la natura. Esplora il cristallo, seguendo
                                            dei mormorii. Un esaltatore dei silenzi.       mondo dove la poesia guida gli esseri
                                            Che ogni visitatore osi deporvi le             umani verso il risveglio che sonnecchia                 varie espressioni contemporanee, in quanto materia
“Ho immaginato un nido fatto di
geodi raccolti qua e là nell’atlante        sue chimere. I suoi desideri. I suoi           dentro di loro”. Stéphane Guiran                        riciclata attraverso il suo lavoro sul calcino oppure in
marocchino. Fiori di pietre colte dalla     sogni segreti. Tutti questi silenzi                                                                    quanto pixel o elemento di disegno nei dialoghi con i
mano dell’uomo. Come poemi raccolti                                                                                                                cristalli ricavati dalla natura e da altre pietre cristalline.
dal suolo. Da questi geodi spezzati                                                                                                                Natura e astrazione coesistono nel suo lavoro come due
spunta una dolce purezza. Quella del                                                                                                               facce di uno stesso specchio. Le sue ultime creazioni
quarzo, guardiano dei mormorii. Si dice                                                                                                            fungono da legame tra il suo lavoro di scultura e quello
che il quarzo bianco sia magico e possa                                                                                                            sull’immagine attraverso installazioni che possono
                                                                                                                                                                                                                                                                                    Double page :
dare la massima risonanza ai pensieri                                                                                                              mescolare cristallo e video e nelle quali mira a coinvolgere                                                           “Le Nid des Murmures”,
e alle emozioni. Inoltre, è in grado di                                                                                                            lo spettatore nelle emozioni che suscitano dentro di lui i
                                                                                                                                                                                                                     installation de Stéphane Guiran pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                                                                                                                                                                    © Éric Sander
cantare le parole silenziose nascoste                                                                                                              cristalli.
dentro di noi.
Una creazione sonora, composta a
partire dai mormorii di bambini, illumina
questo viaggio poetico.
Il Maneggio delle Scuderie del Domaine
de Chaumont-sur-Loire possiede
un’architettura del tutto particolare.
Fa risplendere il basamento terrestre
di questo antico forno dove la materia
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                    PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                            ARTI PLASTICHE

SARA FAVRIAU                                                                                                   DATI BIOGRAFICI
                                                                                                               Sara Favriau, nata nel 1983, vive e lavora a Parigi. Esplora           Installazione YIA Art Fair#04 e, nel 2015, quello Amis du
“OU, PROLOGUE POUR UNE CHIMÈRE”                                                                                le pratiche antiche e moderne. Le tecnicità tradizionali               Palais de Tokyo. Questo stesso anno, la Galleria Maubert le
FIENILE DELLE API                                                                                              si mescolano, sotto forma di palinsesto, con quelle                    ha dedicato la sua prima esposizione personale, “La houle
                                                                                                               contemporanee. La sua ricerca rappresenta un tentativo                 se déroulant au fracas de la coque (…), je sabrais l’écume”
                                                                                                               di riflessione poetica sui meccanismi della storia. Lavora a           (“Il mare lungo sviluppandosi con il fracasso della scocca
                                                                                                               partire da materiali raccolti il più delle volte in siti industriali   (…) facevo a pezzi la spuma”). Da febbraio a maggio 2016,
                                                                                                               e aggira la funzione originale del prodotto, liberandolo dal           un’esposizione personale dedicata alle opere di Sara
                                                                                                               suo camino tradizionale per fargli seguire uno decisamente             Favriau, intitolata “La redite en somme, ne s’amuse pas de
                                                                                                               più semplice Da questa sintesi, nasce la possibilità di una            sa répétition singulière” (“Insomma, il luogo comune non
                                                                                                               storia.                                                                si prende gioco della sua singolare ripetizione”), è stata
                                                                     Sara Favriau à Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                              © Éric Sander                                                                           allestita presso il Palais de Tokyo a Parigi.
APPROCCIO ARTISTICO                                                                                            Sara Favriau ha conseguito, nel 2007, il diploma della
                                                                                                               Scuola Nazionale Superiore delle Belle Arti di Parigi (atelier
Sara Favriau scolpisce il legno con un’energia e                 .                                             Giuseppe Penone). Nel 2005, è stata ospite in residenza
un’inventività eccezionali, lavorando la materia, fino a                                                       della Villa Medici. Nel 2014, ha vinto il Premio della Migliore
concepire forme aracnee che giocano con lo spazio del
                                                                                                                                                                                                                                                               Double page :
Granaio delle Api, come nelle sue sorprendenti “colonne                                                                                                                                                                                     “où, prologue pour une chimère”,
                                                                                                                                                                                                    installation de Sara Favriau pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
rosicchiate”.                                                                                                                                                                                                                                                  © Éric Sander

Sara Favriau, molto legata all’idea del prolungamento,
crea passerelle tra forma e contenuto. Si impadronisce
delle tecniche classiche delle opere e le prolunga
con codici moderni: la formatura trasforma i blister in
bassirilievi antropomorfici, la scultura di tasselli lavorati
disegna la trama di capanne, l’intarsio degli strati del
legno compensato genera il motivo di una grata di legno.
“È questa porta aperta che fa esistere l’opera, liberandola
da ogni descrizione, oscillando tra forma e significato”.

L’artista ha recentemente iniziato un lavoro scultoreo
a partire da tasselli di legno presi a prestito dal settore
edile. Li ritaglia, scolpisce e assembla per creare frazioni
di capanne di varie dimensioni. Dal mobile all’abitazione.
Offre una nuova funzionalità e una seconda vita a tutti
questi pezzi di legno. Scolpiti, questi semplici tasselli sono
allo stesso tempo più solidi (perché ritagliati nel senso
della fibra) e più fragili (perché più sottili). “Rendo nobile
la funzione dell’‘intelaiatura’ mediante processi e gesti
semplici. L’oggetto diventa ibrido tra struttura e ornamento
e offre una nuova fase di lettura, al di là del processo di
fabbricazione”.
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                                                     PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                                                             ARTI PLASTICHE

KARINE BONNEVAL                                                                                                                                                                                                               DATI BIOGRAFICI
                                                                                                                                                             schiavitù per lo sfruttamento dello zucchero. Napoleone          Nata nel 1970 a La Rochelle, vive nella regione Centro Valle della
“SACCHARUMANIA”                                                                                                                                              manda in rovina il commercio triangolare, che ha arricchito      Loira.
CASTELLO                                                                                                                                                     città come Nantes e Bordeaux, costringendo Delessert a
                                                                                                                                                                                                                              Esposizioni personali (selezione)
                                                                                                                                                             estendere la coltivazione della barbabietola da zucchero.        2015
                                                                                                                                                             La piaga della schiavitù sarà abolita solo mezzo secolo          Dendromité, ESAD Orléans, Francia
                                                                                                                                                             dopo. Oggi, mangiamo troppo zucchero. Il diabete è una           2012
                                                                                                                                                             delle malattie più temute dall’umanità. Bisogna diffidare        Bonpland et Acclimatation, projection et rencontre à l’Alliance
                                                                                                                                                             dallo zucchero”. Gilles Fumey, geografo dell’alimentazione,      française en association avec le MAMBA, Buenos Aires, Argentina
                                                                                                                                                                                                                              Moteurs !, exposition à la borne du pays où le ciel est toujours
                                                                                                                                                             2013, a proposito di Makarka e delle divise degli esploratori.
                                                                                                                                                                                                                              bleu, La Châtre, Francia
                                                                                                              Karine Bonneval à Chaumont-sur-Loire, 2017                                                                      Je cherche des parfums nouveaux, des fleurs plus larges, des
                                                                                                                                          © Éric Sander      La canna da zucchero illustra i legami complessi che             plaisirs inéprouvés, la Maréchalerie énsa-v, Versailles, Francia
APPROCCIO ARTISTICO                                                                                                                                          intratteniamo con l’universo vegetale.                           Hybrides véhicules, Galerie MET de la Châtre, Parigi, Francia
                                                                                                                                                             Saccharum officinarum è una pianta la cui origine                2010
Karine Bonneval ha sistemato, in vetrine installate negli                                                                                                    geografica non è certa. Diffusa dall’uomo e incrociata con       Dans un jardin, musée des Beaux-Arts, Rouen, Francia
                                                                   quello che gli può offrire. Spesso, ne ha paura e vuole
                                                                                                                                                                                                                              Projection d’Acclimatation, Faculté d’Arts plastiques, Lille,
appartamenti storici del Castello, fiori di zucchero, fragili      dominarlo. Conseguenze nefaste garantite.                                                 altre specie di canna da zucchero, non esiste più allo stato
                                                                                                                                                                                                                              Francia
e poetici, scolpiti a partire a questo materiale del tutto         Lo zucchero, anche se piace a tutti, è una delle peggiori                                 selvatico. Le canne da zucchero risultano essere, oggi, le
inatteso.                                                          piaghe dell’umanità. Tutti amano lo zucchero che è stato                                  prime piante coltivate a livello mondiale.                       Esposizioni collettive (selezione)
                                                                   ricercato freneticamente sin dalla preistoria. Alessandro,                                “L’oro bianco”, una volta prodotto grazie alla schiavitù, è      2016
“Da parecchi anni, Karine Bonneval concentra la propria            conquistatore della Grecia, riporta la canna da zucchero                                  all’origine di numerose guerre. Oggi, è un prodotto di base      La force de l’empathie, Watou kunstenfestival, Belgio
ricerca sulle relazioni paradossali che intratteniamo                                                                                                        a buon mercato ovunque nel mondo. Il suo biancore e              Back to the trees, forêt de Chaux, Francia
                                                                   dall’India. La acclimata nel Mediterraneo prima che i coloni
                                                                                                                                                                                                                              Fantômes et apparitions, Château du Rivau, Lémeré, Francia
con l’universo vivente, attraverso le nozioni di territorio,       la coltivassero nelle Antille. Quindi, con la complicità                                  i suoi cristalli cosparsi da pagliuzze racchiudono tutta
                                                                                                                                                                                                                              Microscopie du Banc, Micro Onde, Vélizy-Villacoublay, Francia
esotismo, esplorazione, ibridazione, materie prime.                dei capi africani, verrà messa in atto la peggiore delle                                  l’ambiguità della nostra storia comune.                          2015
Interroga la nostra relazione con la natura, che l’uomo ha                                                                                                                                                                    Jardins d’hiver, La Graineterie Centre d’Art, Houilles, Francia
addomesticato senza accorgersi che fa parte integrante                                                                                      Double page :                                                                     Chimères, Château du Rivau, Léméré, Francia
di tutto quello che domina. Con la scultura, il video e                                                                                “Saccharumania”,
                                                                               installation de Karine Bonneval pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                                                                                                              Triennale de Vendôme
l’installazione, cerca di mettere a nudo l’alterità necessaria                                                                              © Éric Sander                                                                     Jardiniers terrestres, jardiniers célestes, biennale d’art
                                                                                                                                                                                                                              contemporain de Melle, Francia
tra gli uomini e gli altri essere viventi, in particolare quelli
                                                                                                                                                                                                                              GlocauAir, open studios, Berlino, Germania
vegetali. Con poesia, ma anche con malizia, associando il                                                                                                                                                                     2014
naturale e l’artificiale, l’artigianale e l’industriale, pone la                                                                                                                                                              Les habits de château, Château de Maisons, Maisons-Laffitte,
domanda dell’adattamento et del dialogo con un ambiente                                                                                                                                                                       Francia
costituito dai nostri interlocutori privilegiati”. Gunther                                                                                                                                                                    Marc Plas invite, Galerie the window, Parigi, Francia
Ludwig, 2015                                                                                                                                                                                                                  A posteriori, ensa-v, Versailles, Francia
                                                                                                                                                                                                                              Le secret, Château du Rivau, Léméré, Francia
                                                                                                                                                                                                                              2013
La canna da zucchero è la pianta più coltivata in tutto il                                                                                                                                                                    Design culinaire à 4 mains, avec Carole Belenus, MAC/VAL, Vitry-
mondo.                                                                                                                                                                                                                        sur-Seine, Francia
“Da dove viene quello che mangiamo? L’uomo guarda la                                                                                                                                                                          Passe-moi le sel ! , 15ème parcours contemporain, Fontenay le
natura come se fosse una curiosità. La bracca, gioca con                                                                                                                                                                      Comte, Francia
lei, se ne serve come se fosse una dispensa. Da milioni di                                                                                                                                                                    Dés-tresse et délacé treize, Maison des tresses et lacets, Parc
                                                                                                                                                                                                                              Naturel Régional du Pilat, Francia
anni, l’uomo decodifica il suo ambiente tentando di capire
30         www.domaine-chaumont.fr                                                                                                                                                                                                                  www.domaine-chaumont.fr                  31
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                         PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                 ARTI PLASTICHE

MARIE DENIS                                                                                               DATI BIOGRAFICI
                                                                                                          Marie Denis è nata nel 1972 a Bourg-Saint-Andéol,                SLACK ! Deux-Caps Art Festival, Artists installations 16 km
“HERBIER DE CURIOSITÉS”                                                                                   nell’Ardèche. Vive a Parigi e lavora ovunque.                    de balades insolites, 36 km de côte, Francia
ASINERIA                                                                                                  Dopo le Belle Arti di Lione, è stata ospite della Villa Medici   Contresens-Dissidence–Tolérance, une sélection d’œuvres
                                                                                                          nel 1999.                                                        des Abattoirs – Frac Midi-Pyrénées, Francia
                                                                                                          Le sue opere sono scultoree. I “regni” della natura ne sono      Résidence duo/Atelier-Refuge Marie Denis & Nathalie Prally,
                                                                                                          il filo conduttore.                                              Ardèche, Francia
                                                                                                          Le sue sculture, oggetti e fotografie amano aggirare le          Studio à l’invitation de Kamila Régent - nappe brodée in
                                                                                                          regole del savoir-faire per poetizzarle.                         progress - “caresses”
                                                                                                          Marie Denis è rappresentata dalla Galleria Alberta Pane.         COOP CLUB continue! Coopérative proposée par M. Mercier
                                                                                                                                                                           pour le salon MAD à la Maison Rouge, Francia
                                                                 Marie Denis à Chaumont-sur-Loire, 2017   Ultime esposizioni personali
                                                                                         © Éric Sander
                                                                                                          2016
APPROCCIO ARTISTICO                                                                                       L’Herbier Noir, Galerie Alberta Pane, Parigi, Francia                                                                                    Double page :
                                                                                                          Pâques et salon rouge, Galerie Kamila Régent, Saignon,                                                                          “Herbier de Curiosités”,
                                                                                                                                                                                         installation de Marie Denis pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
Molto creativa e profondamente legata alla natura, Marie                                                  Francia                                                                                                                                  © Éric Sander

Denis propone a Chaumont-sur-Loire un poetico gabinetto                                                   2015
delle curiosità vegetali, giocando con la massima sottilità                                               Secret Garden, Bruxelles, Belgio
con l’architettura dell’Asineria e del Cortile della Fattoria.                                            L’Installation éphémère, Galerie Kamila Régent, Saignon,
                                                                                                          Francia
                                                                                                          2014
La natura è la “sostanza putativa” di Marie Denis che
                                                                                                          Patrimoine culturel, patrimoine naturel, Journées
ricorre a numerose tecniche di creazione: intrecciature,
                                                                                                          européennes du patrimoine, Hôtel du ministre, Quai
assemblaggi, sculture, trasformazione della materia                                                       d’Orsay, Parigi, Francia
vegetale non hanno più alcun segreto per lei. Reinventa                                                   2013
e mette in risalto, con la massima finezza, palme, rami,                                                  Un Jardin, Plot Hr, Rouen, Francia
fogliami.                                                                                                 Lucy, Galerie Alberta Pane, Parigi, Francia
                                                                                                          YIA Art Fair (Young International Artists), Galerie Alberta
Marie Denis colleziona con passione oggetti inediti e vari,                                               Pane, Lille, Francia
mescolando ingegnosamente il naturale e l’artificiale.                                                    La Forêt de l’art contemporain, œuvre spécifique pour site,
Inoltre, ricorre ad associazioni libere di immagini e pensieri                                            Forêt des Landes de Gascogne, Francia
attorno all’idea della natura, creando erbari fantastici o
“pazienze”. Riciclaggi, assemblaggi, compenetrazioni,                                                     Ultime esposizioni collettive
                                                                                                          2016
rivisitazioni di oggetti vari sono il suo pane quotidiano.
                                                                                                          Paysages sublimés, Centre d’art contemporain Chanot,
                                                                                                          Clamart, Francia
Marie Denis dialoga ininterrottamente con le forme della
                                                                                                          Entrare nell’ opera, Galleria Massimodeluca, Mestre, Italie
natura. Sgrana i suoi erbari e le sue “sculture di curiosità”                                             Xème Biennale de Gonnesse, Francia
in un dialogo rivendicato con il patrimonio. Ama rivisitare                                               Flower Power, Galerie de multiples, Parigi, Francia
incessantemente il suo lavoro mediante formati che fa                                                     2015
evolvere e cesellamenti delle materie.                                                                    Choices Collectors Week-end, Palais des Études des
                                                                                                          Beaux-Arts, Parigi, Francia
                                                                                                          Jardins d’hiver, La Graineterie, Houilles, Francia
32         www.domaine-chaumont.fr                                                                                                                                                               www.domaine-chaumont.fr                                     33
DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                                                       PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                                                               ARTI PLASTICHE

ANDREA WOLFENSBERGER                                                                                                                               DATI BIOGRAFICI
                                                                                                                                                   Nata nel 1961 a Zurigo, vive e lavora a Zurigo, nonché a          Denkspuren I, Institut für Neurobiochemie der Universität
“0/1. ZWISCHEN NULL UND EINS”                                                                                                                      Waldenburg (Cantone di Basilea).                                  Witten/Herdecke, Germania
GALLERIA ALTA DELL’ASINERIA                                                                                                                        Professoressa incaricata in varie alte scuole pedagogiche         Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera
                                                                                                                                                   in Svizzera e in Germania ed in particolare nell’alta scuola      Tweaklab, Bâle, Suisse
                                                                                                                                                   delle arti di Berna.                                              Aufführung von Hitzewelle, anlässlich von Three Voices
                                                                                                                                                   Borse della Confederazione Svizzera, del Cantone di Zurigo,       (Morton Feldman), Gare du Nord, Basilea, Svizzera;
                                                                                                                                                   delle Città di Ginevra e Zurigo per l’allestimento di atelier a   Kunsthaus Zug, Kirche St. Marien, Winsen, Germania;
                                                                                                                                                   Roma (Istituto Svizzero) ed a Parigi (Cité des Arts).             Theaterraum Oldenbourg, Germania (con Marianne
                                                                                                                                                   Rappresentata dalla Galleria Gisèle Linder, Basilea               Schuppe e Peter Vittali)
                                                                                                                                                   (rappresentata alla fiera ART Basilea e artgeneve) e dalla
                                                                                                 Andrea Wolfensberger à Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                 © Éric Sander     Galleria Bob Gysin, Zurigo (rappresentata ad artgeneve).
APPROCCIO ARTISTICO                                                                                                                                                                                                                                                                             Double page :
                                                                                                                                                                                                                                                                                 “0/1. zwischen null und eins”,
                                                                                                                                                   Esposizioni personali (selezione)                                          installation d’Andrea Wolfensberger pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                                                                                                                                                                                                                                © Éric Sander
“Andrea       Wolfensberger       ricorre    che ricordano le rese topografiche.        docile, uno stato silenzioso, un inizio                    2016
a vari modi espressivi ovvero                Da dove vengono queste variazioni?         che possiede dentro di lui l’infinito,                     L’écume des jours, Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera
pittura, disegno, video, scultura e          A che cosa corrispondono? Vari titoli      ma anche un’uscita o ancora un                             2015
installazioni. Questo artista svizzero       delle opere d’Andrea Wolfensberger,        ritorno al punto di partenza. Forza                        Wade in the water, Orbital Garden, Berna, Svizzera
lavora da parecchi anni adoperando           presenti nell’Asineria, contengono la      visiva, indefinita eincisa che si solleva                  2014
le tecnologie digitali per realizzare i      dicitura “0/1”. Il suo pezzo di maggiore   e si dispiega. Forza proveniente                           Falten, Galerie Gisèle Linder, Basilea, Svizzera (con Luzia
suoi video, ma anche per elaborare il        spicco in cartone ondulato si intitola     dall’universo dell’invisibile, resa                        Hürzeler)
processo creativo delle sue opere. Il        “0/1. zwischen null und eins”. Questo      visibile dall’artista”. Stralci di un testo                2012
suo estetismo non è il risultato di una      titolo indica un punto di partenza         di Esther Maria Jungo.                                     Waveform, Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera
ricerca e di un’acquisizione formali,                                                                                                              ...dein Wille geschähe..., reformierte Kirche, Zurigo-Witikon,
che si esauriscono nella materia e la                                                                                                              Svizzera
forma, bensì di un’interrogazione e di                                                                                                             2011
una ricerca costanti sulle possibilità                                                                                                             ...then listen again..., Kunstmuseum Solothurn, Solothurn,
di provare l’essenza della realtà e                                                                                                                Svizzera
della percezione nello spazio e nel                                                                                                                2009
tempo.                                                                                                                                             Galerie Gisèle Linder, Basilea, Svizzera
Il pezzo esposto nell’Asineria,                                                                                                                    Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera
realizzato in cartone ondulato, si                                                                                                                 2007
presenta come una scultura in                                                                                                                      Galerie Bob Gysin, Zurigo, Svizzera
movimento, che si avvale degli                                                                                                                     kunst@stpeterundpaul, Berna, Svizzera (con Kathrin
spostamenti dello spettatore. È                                                                                                                    Stengele)
accompagnata da numerosi lavori di                                                                                                                 2006
legno aventi dimensioni più ridotte.                                                                                                               Installation über der Kempt, Illnau-Effretikon, Svizzera
Questi studi o variazioni sembrano                                                                                                                 2003
essere terreni dai rilievi arati o incisi,                                                                                                         Sculpture at Schönthal, Kloster Schönthal, Langenbruck,
                                                                                                                                                   Svizzera
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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                                                                                             PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                                                                                                     ARTI PLASTICHE

MÂKHI XENAKIS                                                                                                                                   DATI BIOGRAFICI
                                                                                                                                                L’artista è nata, nel 1956, a Parigi dove       Nel 2004, invitata ad esporre sculture         costruire un rapporto solido con
                                                                                                                                                vive e lavora. Le sue opere figurano            alla Salpêtrière, scopre negli archivi         questo padre fuori norma. Nel 2017,
GALLERIA DEL CORTILE                                                                                                                            in numerose collezioni pubbliche:               dell’ente di pubblica assistenza               un nuovo libro più intimo sulla sua
DEI GIARDINIERI                                                                                                                                 Centre Pompidou, Manifattura i Sèvres,          l’inferno carcerario vissuto da migliaia       relazione con Louise Bourgeois viene
                                                                                                                                                Manifattura dei Gobelins, FNAC della            di donne a partire dall’epoca di Luigi         pubblicato dalle edizioni Actes Sud.
                                                                                                                                                città di Parigi. I suoi libri sono pubblicati   XIV e pubblica il libro intitolato “Le folli   La diversità e i legami che esistono
                                                                                                                                                dalla casa editrice Actes Sud.                  nell’inferno della Salpêtrière”. Presenta      nel suo lavoro costituito da sculture
                                                                                                                                                Il suo lavoro è stato esposto, tra l’altro,     parallelamente una serie di 260                e disegni, generati dalla necessità
                                                                                                                                                presso i seguenti musei: MAMCS di               sculture nella cappella.                       di creare la vita, conservando una
                                                                                                                                                Strasburgo, Orlando Museum of Art,                                                             parte di inquietudine, assumono oggi
                                                                                                                          © Willem Schalekamp   Museo della caccia e della natura,              Nel 2015, pubblica “Iannis Xenakis,            un senso più chiaro alla luce dei suoi
                                                                                                                                                Maison Rouge, Centre Pompidou,                  un padre sconvolgente” e ci immerge            numerosi libri.
APPROCCIO ARTISTICO                                                                                                                             Museo Zadkine, Musei delle Belli                questa volta nel processo creativo
                                                                                                                                                Arti di Besançon, Brest e Nancy,                delle opere di suo padre a partire
“Attraversano così un nero illimitato…”        consistenza sensuale del pastello, nella        ritrovo quella emozione in colui o colei         nonché presso la Cappella della Pitié           dagli archivi musicali e architettonici
avvertiva Baudelaire nel suo poema “I          sua pulsione e nelle sue ritrattazioni,         che lo guarda. Per questo invito a               Salpêtrière.                                    di quest’ultimo. Nella seconda parte,
Ciechi” (1857). Siamo questi infiniti ciechi   nella sua densità inestinguibile e nelle        Chaumont, ho voluto creare una nuova             Disegna e dipinge sin da bambina. Dopo          tenta di capire come ha potuto
davanti ai pastelli di Mâkhi Xenakis?          sue tensioni mobili, fino a raggiungere         corrispondenza tra le sculture blu che           avere conseguito un baccalaureato
Laddove, su un foglio bianco, grazie           il luogo vibrante di una luce, smorzando        ci accolgono nel cortile e i nuovi pastelli      scientifico, studia l’architettura con
a un paziente lavoro con la gomma,             le paure. Là, a una lega dal disegno, il        blu e viola che ci conducono verso i             Paul Virilio e crea decorazioni sceniche
il nero diventato illimitato, tenero           bianco si denuda come una tromba                “baratri” rosi e neri”. Mâkhi Xenakis            e costumi per il teatro, in particolare in
                                                                                                                                                                                                                                                                               Double page :
                                                                                                                                                                                                                                                                        Pastels © M. Xenakis
e lattiginoso, si espande in forme             di vita ritrovata, come un collo di luce,
                                                                                                                                                collaborazione con Claude Regy.
palpabili e sconosciute. Laddove, sul          oculo spalancato, aperto nel cuore del
                                                                                                                                                Nel 1987, dopo avere vinto una borsa
foglio da ricalco, improvvisamente             vortice di ombre e schiuse effimere.
ricoperto a sazietà, il rosa diventato a       Questi pastelli sono rifugi di vita…                                                             di studio Villa Medici fuori le mura,
sua volta illimitato, carnale e modulato       Marjorie Micucci.                                                                                si installa a New York per dipingere
si schiude in forme soavi e indefinite. I      “Scrivo, disegno e scolpisco in modo                                                             fino al 1989. Vi fa un incontro decisivo
pastelli di Xenakis sono corpi e luoghi,       regolare e autonomo. Questi tre modi                                                             con Louise Bourgeois. Di ritorno
nonché fruscii tattili e organi di vita        di espressione mi sono diventati                                                                 a Parigi, espone regolarmente il
che ricoprono l’immensità del vuoto,           indispensabili. Quello che non può                                                               proprio lavoro di disegni. Nel 1998,
il bianco cieco dove l’assente si è            esprimersi in un determinato ambito                                                              pubblica un’opera intitolata “Louise
rifugiato, dove il silenzio si è sotterrato,   può improvvisamente esprimersi in un                                                             Bourgeois, il cieco che fa la guida ai
dove il caos si è acquattato. Questi           altro. Non vi sono più momenti di vuoto e                                                        ciechi”. In questo libro, lanciata nella
pastelli profusi e seriali sono trappole       silenzio. Molti temi vi si incrociano e vi si                                                    ricerca dei luoghi d’infanzia di Louise
voluttuose dei nostri dubbi e dei nostri       rispondono a vicenda Quando inizio un
                                                                                                                                                Louise, ci svela i legami segreti che
sguardi, giardini delle delizie dei nostri     disegno o una scultura, aspetto questo
                                                                                                                                                si instaurano tra questi ultimi e le sue
desideri irrequieti, dove la lacrima           momento magico durante il quale
minerale aderisce al guscio vegetale e         apparirà, improvvisamente, qualcosa                                                              opere e ci immerge nella complessità
dove la polpa animale si accoppia con          di nuovo e vivo, legato alla nostra                                                              e nei misteri del processo creativo.
la lingua floreale. Dove gli alveoli marini    animalità, alla nostra universalità.                                                             Parallelamente, realizza le sue prime
ci attirano verso l’abisso originale della     Ho allora la deliziosa sensazione di                                                             sculture che espone, nel 1999, a Parigi
nascita di noi stessi e della nascita del      creare della vita e di allontanare, in                                                           e Gennevilliers, accompagnate dal
mondo. Il nostro sguardo viene catturato       qualche misura, la morte. Il lavoro                                                              libro intitolato “Talvolta sola”.
e diffuso da un mondo a contatto con la        viene realmente compiuto quando

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DOMAINE DI CHAUMONT-SUR-LOIRE                                                                                                                                                     PROGRAMMA 2017
CENTRO DI ARTE E NATURA                                                                                                                                                             ARTI PLASTICHE

REBECCA LOUISE-LAW                                                                     DATI BIOGRAFICI
                                                                                       L’artista, che vive a Londra, ha seguito una formazione
“LE JARDIN PRÉSERVÉ”                                                                   presso la facoltà delle Belle Arti dell’Università di
PENSILINA DELLE SCUDERIE                                                               Newcastle in Inghilterra, Rebecca Louise-Law lavora con
                                                                                       materiali naturali da più di 17 anni, pratica che implica uno
                                                                                       sfruttamento costante delle relazioni tra natura e uomo.
                                                                                       Le sue opere includono aspetti filosofici e spirituali: ogni
                                                                                       fiore viene selezionato per un motivo ben preciso. Il filo
                                                                                       di rame sul quale sono attaccati i fiori è diventato la sua
                                                                                       marca di fabbrica. I colori sono quindi accuratamente
                                                                                       scelti e organizzati.
                                                                 © Malcolm Crowthers
                                                                                       L’artista ha esposto le proprie installazioni in luoghi molto
APPROCCIO ARTISTICO                                                                    vari: gallerie, chiese… In particolare, durante il progetto
                                                                                       intitolato The Flower Garden Display’d ha sospeso
Rebecca Louise-Law si è specializzata nella trasformazione                             complessivamente 4 600 fiori alle volte di una chiesa.
di spazi in universi colorati e poetici. A tale scopo, ricorre
a una tecnica di sospensione di centinaia e persino di                                 “Amo catturare e prediligere oggettini naturali e belli per
migliaia di fiori.                                                                     creare un’opera d’arte che può essere osservata senza la
Ogni scultura di Rebecca Louise-Law mette in risalto la                                pressione del tempo. Preservare, apprezzare, celebrare e
bellezza dei cambiamenti naturali. Le sue opere evolvono                               condividere la bellezza della terra con il mondo è quello
alla stregua della natura che segue il proprio corso                                   che mi motiva”. Rebecca Louise-Law
e propongono un concetto alternativo della bellezza
cogliendo la preservazione e il deterioramento dei fiori.                              “La potenza delle installazioni di Rebecca risiede nella
Rebecca Louise-Law lavora con fiori freschi e secchi e                                 loro perpetua trasformazione. I fiori naturali si muovono in
permette alle sue opere di evolvere naturalmente. Le sue                               un modo squisito attraverso le fasi naturali del processo
installazioni sono progettate per durare indefinitamente.                              del loro deterioramento: appassiscono, si scolorano
Ogni elemento, cucito singolarmente, è la testimonianza                                e essiccano. Portando i visitatori su questa via del
dei cambiamenti di forma e colore che assumono i fiori con                             deterioramento, Rebecca prolunga il limite percepito della
il passare del tempo.                                                                  bellezza dei fiori e li impregna di un valore artistico che fa
                                                                                       che essi diventano molto più di semplici oggetti decorativi”.
                                                                                       Amanda Krampf, direttrice della Galleria Chandran

                                                                                       Double page :
                                                                                       “Le jardin préservé”,
                                                                                       installation de Rebecca Louise-Law pour le Domaine de Chaumont-sur-Loire, 2017
                                                                                       © Éric Sander

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