Progetto Ambiente è Salute - REPORT a cura della dott.sa Paola Rossi Anima Mundi - Comune di Ferrara

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                  Progetto
              Ambiente è Salute

                    REPORT

                 a cura della

              dott.sa Paola Rossi

                  Anima Mundi
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1. Introduzione

     La salute e la qualità della vita, valori inscindibili
tra loro ed elementi centrali delle azioni per la tutela
nell’ambito     sanitario     ed    ambientale,     trovano
nell’educazione un fertile terreno che facilita le sinergie
e l’integrazione dei saperi, delle competenze e delle
organizzazioni.
     Nell’ambito delle attività rivolte ad educare e
informare la popolazione sono frequenti le condizioni in
cui l’integrazione fra questi due comparti oltre che essere
richiesta, è anche indispensabile per ottenere risultati di
qualità.
     Nel corso degli ultimi anni si è assistito a uno
sviluppo notevole del sistema educante orientato alle
problematiche di tutela ambientale, mentre nell’ambito
delle organizzazioni sanitarie hanno avuto prevalenza le
azioni di tipo informativo e le campagne di massa,
essendosi concentrata nell’ambito dei Piani per la salute
la ricerca della partecipazione alle scelte del governo per
la salute.

     All’interno   di   questo   scenario   culturale   ed
organizzativo, le reti dei servizi deputati a governare le
problematiche dell’ambiente e della salute, con le loro
ramificazioni complesse nel territorio regionale, hanno
comunque garantito risposte efficienti ed efficaci con alti
livelli di qualità.

    La complessità del concetto di salute e la parallela
complessità delle interazioni fra le variabili ambientali,
intese sia come fattore di rischio per la salute, sia come
fattori   causali   di   malattia,  rappresentano   l’area
concettuale in cui si collocano molte situazioni che
costituiscono aree di criticità operativa, organizzativa a
anche concettuale per i servizi chiamati a dare risposte ai
cittadini.
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    In considerazione della necessità di rendere coerente
una visione sistematica dei fenomeni e dei determinanti
ambientali e sanitari, è utile sottolineare che una visione
operativa dei problemi di salute di derivazione ambientale
può essere caratterizzata dall’esame    dei   suoi   risvolti
culturali, educativi e organizzativi.

     E’   importante  l’integrazione  dei   saperi,  delle
esperienze per consolidare e dare avvio a nuove visioni di
benessere. Da tutto ciò emerge l’opportunità di promuovere
in modo integrato i temi della salute e dei comportamenti
“sostenibili” per dare corpo a un “vivere sostenibile”
basato su stili di vita sobri, salutari ed essenziali.
     Il   riferimento   agli  aspetti   educativi,  deriva
dall’esigenza di creare condizioni per la genesi di azioni
e progetti concreti rivolti sia ai giovani sia all’intera
cittadinanza.

     In questo senso possono avere utilità i gruppi
interprofessionalità, interservizi, interdisciplinari per
creare   degli  strumenti  propositivi,  incentivanti  e
attivanti, attivi   su scale locale coinvolgendo tutti i
livelli di decisionali dal quartiere alla Regione, nel
rispetto delle specifiche competenze dei diversi attori
istituzionali.

     In Emilia Romagna nel 2005 alcuni operatori che in
campo ambientale e sanitario si occupano di educazione,
hanno ritenuto importante attivare un tavolo di confronto
su queste tematiche costituendo un gruppo regionale misto
con la finalità di favorire l’ integrazione dei saperi
ambientali e sanitari nell’ambito della promozione della
salute, degli stili di vita sostenibili, della cittadinanza
attiva, dell’accettazione della diversità come ricchezza,
della cultura della legalità, del diritto alla equità di
accesso ai servizi.
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      Il gruppo di lavoro denominato GRASS (Gruppo Regionale
Ambiente Salute Sostenibile), ha iniziato a lavorare in un
ottica interdisciplinare per costruire nuove conoscenze,
promuovere una visione sistematica dei fenomeni sviluppando
pratiche educative.

      Compongono   ad   oggi   il   gruppo   GRASS   esponenti   e
rappresentanti di:
   ARPA
   Rete dei CEA
   Assessorato Regionale Ambiente
   Assessorato Regionale Sanità
   Organizzazione non governative
   Rete A21 locale

      Sarebbe auspicabile in futuro anche il coinvolgimento
attivo    dell’Assessorato    Regionale   della    Pubblica
Istruzione, dei Dipartimenti di Sanità Pubblica e dei
Coordinamenti per l’ Educazione alla Salute delle ASL,
nonché delle varie Università del territorio regionale.

     In questa dimensione il gruppo GRASS ha proposto e
sviluppato un progetto     chiamato “Ambiente è Salute”.
Questo   progetto   è   stato   senz’altro  una   concreta
integrazione operativa fra i diversi soggetti attivi nello
scenario dei problemi di salute di derivazione ambientale
agendo con la rete dei CEA e dei laboratori di Educazione
Ambientale da tempo esistenti nella nostra Regione,
portatrice di competenze, cultura, radicamento nelle realtà
urbane e provinciali ed aree di eccellenza tematica, e con
i servizi sanitari (AUSL) e ambientali (ARPA) deputati alla
promozione della salute e alla prevenzione derivanti da
cause ambientale.
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2. Il Progetto
     Il    progetto        “Ambiente    è   Salute”        si    è   inserito

nell’ambito dei progetti finanziati dalla Regione Emilia

Romagna nel contesto del bando INFEA-CEA 2005/2006.
(VEDI ALLEGATO 2.1 PROGETTO \ Progetto Ambiente è salute.doc)

Gli attori coinvolti nel progetto sono stati i seguenti:

• CEASS L’Olmo (Modena)

• Centro IDEA (Ferrara)

• LEA Scandellara (Bologna)

• Osservatorio Agroambientale (Cesena)

• ARPA Emilia Romagna (Modena)

• Istituto Oncologico Romagnolo             (Faenza RA)

• Lega Tumori (Reggio Emilia)

• Associazione Ambiente e Lavoro (Piacenza)

     L’obiettivo      più     ambizioso,     ampiamente         condiviso   da

tutti partner del progetto è stato quello di creare una

sostanziale alleanza operativa del Sistema Regionale dell’
Educazione Ambientale con le politiche di prevenzione e di

miglioramento delle condizioni complessive di salute della
popolazione.

     Dal    punto     di     vista     operativo,     il   progetto    si   è

articolato attraverso quattro distinte fasi di lavoro, che
verranno descritte nei dettagli successivamente:
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1° fase: Audit
2° fase: Convegno

3° fase: Formazione
4° fase: Documentazione

Gli obiettivi del progetto sono stati i seguenti:

  •   Raggiungere una conoscenza approfondita dei progetti e

      delle azioni a cura di CEA, Scuole, ASL etc. che già

      oggi    prevedono      convergenze    delle   due   tematiche

      ‘Ambiente’ e ‘Salute’ in ambito regionale ed extra

      regionale;

  •   Fornire al sistema educativo regionale nuovi stimoli,

      approcci, strumenti, paradigmi per sostanziare nuove

      progettualità integrate e azioni di sistema;

  •   Incrementare le conoscenze specifiche e le competenze
      operative    degli     attori   del     sistema     educativo

      regionale,     utili     allo   sviluppo      delle     nuove
      progettualità sopra richiamate;

  •   Diffondere le conoscenze e gli sviluppi raggiunti con

      il presente progetto per allargare la base operativa

      di CEA, Scuole e altre Agenzie Educative coinvolgibili

      sotto questo profilo.
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                                 FASE DI AUDIT

      L’Audit, oltre a rappresentare il punto di partenza

del percorso, è stato anche estremamente importante per lo

sviluppo dell’intero progetto. L’obiettivo di questa fase è

stato infatti quello di realizzare un’esplorazione reale

dei progetti ‘inconsci’ realizzati dai CEA, dalle scuole o
da   altre    organizzazioni           in    ogni     provincia          partner       del

progetto      che         potessero          essere         legate         al         tema

ambiente/salute.

      Prima di fare ciò ogni referente ha organizzato in

ciascuna      delle           province      citate         precedentemente             (ad

eccezione     della       provincia         di    Piacenza)       un     incontro       di

presentazione            del    progetto         rivolto    a   tutti     i   CEA      del

territorio,       alle        scuole   interessate         di     ogni    ordine         e
grado,     alle        ASL,    alle    organizzazioni             varie         che     si

occupavano        di     ambiente      e    salute,        allo     scopo       di     far

conoscere l’iniziativa.

      Parallelamente a queste ricognizioni si è cercato a

anche di dare uno sguardo alle realtà extraregionali così

da avere un quadro conoscitivo più vasto e approfondito.

      Sulla        base         di     alcune        riflessioni           di         tipo

metodologico/operativo               (finalità      della       ricerca,      tempi      e
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risorse a disposizione per realizzarla) è stato individuato

come strumento di indagine una intervista.(VEDI ALLEGATO 2.2
PROGETTO \ Intervista Ambiente è Salute.doc)

         Dall’indagine svolta in ogni provincia le informazioni

che abbiamo ottenute sono state le seguenti:

                         Provincia di Ferrara

         Nella provincia di Ferrara, 7 sono stati i progetti

censiti       e   le     interviste   effettuate.     (VEDI     CARTELLA

AUDIT/PROVINCIA FERRARA)

         Tutti i progetti raccolti interagiscono con i Piani

locali di tipo partecipativo (A21, Piani di Zona e Piani

della Salute). Tutti gli attori dei progetti manifestano la

necessità di definire metodologie integrate e sinergiche e

di       sviluppare    nuovi   linguaggi   comuni   per   una     nuova

educazione al benessere. Gli ambiti tematici in cui si

sviluppano maggiormente l’interazione fra ambiente e salute

sono i seguenti:

     -   Stili di vita

     -   Prevenzione alle dipendenze

     I promotori dei progetti fanno parte nella maggior parte

dei casi dei CEA e della Pubblica Amministrazione e si

sviluppano soprattutto su scala locale.

     Dalle interviste effettuate si può concludere che c’è

stata una forte adesione al progetto e una grande interesse
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alla condivisione. D’altra parte però risulta essere ancora

presente una bassa conoscenza delle possibili interazioni e

collaborazioni che possono essere attivate per definire una

progettualità caratterizzata da una maggiore trasversalità

e efficacia.

                          Provincia di Bologna

         Nella    Provincia   di    Bologna   sono    stati       censiti   e

raccolti 6 progetti.(VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA BOLOGNA)
         La maggior parte dei progetti non interagisce con i

Piani di Zona, per la Salute e i percorsi di Agenda21

Locale.          Ma   soprattutto     non     sono        state     attivate

collaborazioni fra educatori ambientali ed educatori alla

salute.

         I promotori dei progetti fanno parte di alcuni CEA,

operatori dell’ARPA e AUSL, della Pubblica amministrazione,

di       associazioni    e    di    una   impresa     profit       (LCA-lab,
laboratorio di ricerca e consulenza ambientale spinn-off

ENEA).

     Gli    ambiti      dei   progetti      per     cui     era     prevista
un’interazione fra ambiente e salute sono stati i seguenti:

     -   Controllo dell’inquinamento dell’aria

     -   Educazione alimentare

     -   Stili di vita

     -   Interventi di pianificazione urbana
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  I principali punti di forza evidenziati dall’analisi dei

progetti sono stati i seguenti:

  -   Capacità    di    lavorare     in     rete    a   più   livelli      di

      partecipazione e coinvolgimento di tutti gli attori

      nella costruzione e gestione del progetto.

  -   Innovatività        dei      metodi      partecipativi            nella

      costruzione degli interventi che incidono sulla vita

      del territorio.

  -   Possibilità       di      valorizzare        le   percezioni,        le

      esperienze e le idee di bambini e ragazzi.

  Mentre le criticità evidenziate sono state le seguenti:

  - Valutazioni dei risultati, difficoltà nella verifica

      di mantenimento nel tempo delle buone pratiche.

  -   Difficoltà nella creazione di gruppi di genitori e

      insegnanti, stabili e motivati                all’ interno della

      scuola.

  -   Mancanza di un soggetto istituzionale che si faccia

      carico    del    coordinamento      programmatico       fra   i    vari

      soggetti coinvolti e del reperimento delle risorse per

      lo sviluppo del progetto.

  -   Gli incontri si limitano a trasferire delle conoscenze

      tecniche. Manca un approccio educativo che potrebbe

      essere integrato con collaborazioni più strette con

      gli insegnanti.

  Un progetto interessante, che ha suscitato particolare

attenzione, è stato il Progetto Life Cycle Assessment (LCA)
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come supporto metodologico per la valutazione dei danni

sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.

    L’obiettivo del progetto era di applicare la metodologia

LCA     a   degli    ambiti      strettamente          legati       alla    tematica

“ambiente      è     salute”,         per      evidenziare          attraverso     un

approccio scientifico, la relazione tra i danni prodotti

sull’ ambiente con quelli che si ripercuotono sulla salute

dell’ uomo e di conseguenza sul benessere e la qualità

della vita.

    LCA è un metodo scientifico che permette di valutare gli

impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o

attività, attraverso la quantificazione e l’individuazione

dei     consumi     di    energia      ed    emissioni       nell’ambiente.       Ciò

permette     di     valutare      le    opportunità          per    diminuire     gli

impatti      individuali         ed         offrire    una         prospettiva     di

miglioramento        ambientale,energetico,              economico          e   sulla
salute della collettività.

    I vantaggi di questo progetto sono stati i seguenti:

- Rigore scientifico e qualità del servizio di valutazione

ambientale.

-   Possibilità          di   applicazione       del    servizio        a    svariati

settori.

    Gli svantaggi invece sono:

    -   Assenza          di     interazione            con         le       pubbliche

        amministrazioni
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  -   Assenza di collaborazione con i centri di educazione

      ambientale

  -   Difficoltà       nel    comunicare    eventuali         risultati    alla

      cittadinanza

                       Provincia di Forlì- Cesena

      Nella provincia di Cesena e Forlì sono stati censiti

17 progetti.(VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA FORLI’ CESENA)
 Gli ambiti progettuali che vedono interazione effettive

fra ambiente e salute sono stati soprattutto:

- Stili di vita

- Alimentazione e aria

- Prevenzione alle dipendenze

      E’ stata evidenziata nella maggior parte dei casi una

stretta     collaborazione         fra     educatori          ambientali     ed
educatori     alla       salute          soggetti       che     appartengono

soprattutto ai CEA e alla pubblica amministrazione.

      Da evidenziare l’integrazione, in questa provincia,

dei progetti con Agenda21 Locale ma in particola modo con i

Piani della salute. Questo è avvenuto sia in modo diretto,

attraverso    delle      iniziative      svolte     dall’      AUSL,   sia   in

maniera       indiretta         attraverso        il         coinvolgimento,

l’interazione      e     la    collaborazione          con     le   strutture

sanitarie locali. Nessuna cooperazione invece con i Piani

di Zona.
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   Dall’analisi    della   situazione    sono   emersi   i   seguenti

punti di forza:

   -   Conferma     dei     risultati       ottenuti     attraverso

       l’attuazione del tavolo di lavoro denominato: “Gruppo

       di educazione alimentare e orientamento ai consumi”

       grazie al coordinamento e la supervisione delle azioni

       e i progetti di educazione alimentare e orientamento

       ai consumi della provincia.

   -   Attività promosse dall’Osservatorio Agroambientale in
       collaborazione con Enti pubblici, privati e scuole.

   -   Il proseguimento del progetto “Terra e Cibo”

                   Provincia di Reggio Emilia

       L’indagine svolta nella provincia di Reggio Emilia ha

coinvolto diversi attori fra cui:

- ARPA

- AUSL

- Provincia

- Istituto scolastico Don Dosetti
(VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA REGGIO EMILIA)

   Tra i progetti segnalati, i temi affrontati riguardano

principalmente:

   -   Raccolta differenziata dei rifiuti

   -   Inquinamento dell’aria e dell’acqua
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  -   Stili di vita, tra cui l’educazione alimentare

  -   Mobilità sostenibile

  I progetto coordinati da Arpa non sono stati inseriti

nei Piani di zona, Piani della salute e nei tavoli di

lavoro   di    Agenda21.     Differente    invece    la     progettualità

effettuata dall’AUSL, in quanto sempre presenti nei vari

Piani esistenti in Provincia.

  Dall’analisi      delle     percezioni    che     gli    attori     hanno

riguardo a questi progetti emerge:

  -   Il bisogno di coordinamento istituzionale

  -   La necessità di collaborazione fra saperi diversi

  -   La volontà di interagire con progetti condivisi su

      queste    tematiche,    dove   ognuno   porta       il   suo   sapere

      (tecnico, educativo ecc.)

  -   Si auspica la creazione di un coordinamento centrale

      dei     soggetti   e   delle   metodologie      d’intervento       in

      ambito educativo.

                         Provincia di Modena

      Nella    provincia     di   Modena   sono     stati      censiti   17

  progetti.

      La maggior parte di questi è stata attivata da:

  -   CEA

  -   Pubblica Amministrazione
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     -    Scuola

     -    Fondazioni/Istituzioni

          Anche in questo caso non sono state attuate nessun

     tipo         di   interazione     fra     educatori     ambientali    ed

     educatori alla salute.

          Gli ambiti maggiormente esplorati sono stati:

     -    Mobilità sostenibile

     -    Stili di vita

     -    Strumenti di pianificazione urbana

     -    Inquinamento dell’aria

     Molti progetti interagiscono con i piani A21 locali.

Solo una parte con i Piani per la Salute e nessuno con i

Piani di Zona.

                               Provincia di Ravenna

          I soggetti intervistati dal referente della provincia

di       Ravenna       fanno   parte   di    alcuni   CEA   di   Faenza.   Nel
colloquio con il coordinatore del CEA di Faenza sono state

esaminate le schede progettuali del Piano di azione Locale
di Agenda 21 e sono state individuate quelle che hanno come

partner le scuole:
         - Trasporto scolastico – percorsi sicuri (Scuola

         elementare)

         -   La    raccolta     differenziata:    selezionare      bene,   far

         vivere di più gli oggetti, acquisto consapevole, la
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    selezione dei prodotti in base alle tipologie di merce

    e   di    imballaggio,        produrre   meno     rifiuti       (scuola

    elementare e media inferiore).

    -   Acquisto     consapevole:        studio      del    problema      e

    selezione locale per bando di concorso per la migliore

    idea innovativa finalizzata a ridurre gli imballaggi

    non riciclabili (scuole medie superiori)

    -   Università       scuola    e   imprese      per    il     risparmio

    energetico:    F.R.E.D.        Energia   da     fonti       rinnovabili

    (Scuola elementare e media inferiore)

    E progetti che hanno come partner ARPA e/o AUSL:

    -        Controllo        inquinamento           elettromagnetico:

    monitoraggio periodico del livello elettromagnetico in

    punti significativi della città.

    - Risanamento coperture e manufatti in cemento amianto

    - Sistema informativo e interattivo sulla risorsa

    idrica e sui consumi idrici
    - Qualità dell’aria: consentire un agevole accesso ai

    cittadini a dati e altre informazioni sulla qualità

    dell’aria nel territorio di Faenza

    - Valorizzazione del Paesaggio Agrario e Naturale.

                              CONVEGNO
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      Si è svolto a Marzaglia Nuova (Modena), l'8 e 9 giugno

2006,    il      Convegno       "Ambiente     Educazione       Salute".     (VEDI

CARTELLA CONVEGNO/INFORMAZIONI SUL CONVEGNO)

      L'evento         che    era   rivolto      in    particolar       modo   ai

responsabili dei CEA, agli operatori della sanità, dell'

ARPA e agli insegnanti della Regione Emilia Romagna aveva

l'obiettivo di          far     comprendere       come    la    salute     della

popolazione sia condizionata in modo rilevante da vari tipi

di fattori di rischio presenti nell'ambiente.

      Questa relazione si è lentamente modificata nel corso

degli ultimi decenni comportando da un lato una importante

trasformazione dei profili epidemiologici e dall’altro lo

sviluppo         una         diffusa      riflessione          sulla      natura

dell’interazione fra uomo e ambiente.

      La capacità di comprendere i processi e di esaminarli

con capacità critica, poiché può consentire di effettuare

scelte individuali e collettive consapevoli, è anche una

delle maniere per riconsiderare la nostra relazione col

contesto ambientale.

      I temi perciò trattati durante la prima giornata sono

stati un contributo molto interessante per una riflessione

sul     nesso      ambiente,           salute,     educazione       attraverso

l’esposizione          di     diversi     punti       vista.    (VEDI    CARTELLA

CONVEGNO/FOTO)
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    Al mattino dopo una breve introduzione da parte delle

Autorità Sanitarie Locali del Comune di Modena si sono

affrontati diversi argomenti fra cui:

-   il rapporto esistente fra ambiente, salute e infanzia

-   il rapporto esistente fra ambiente, salute e bambini

-   il rapporto esistente fra ambiente, salute e ambiente

    costruito

-   il rapporto esistente fra ambiente, salute e attività

    fisica

-   il rapporto esistente fra ambiente, salute e marketing

    sociale

-   il rapporto esistente fra ambiente, salute e             visione di

    genere

-   il     rapporto      esistente      fra    ambiente,     salute    e

    cooperazione allo sviluppo
(VEDI CARTELLA CONVEGNO/ABSTRACT E PRESENTAZIONE RELATORI)

         Coinvolgenti e molto gradite dai partecipanti, sono

state i diversi momenti di benessere che si sono creati

durante      le   due   giornate   a   cura   di   alcune   associazioni

modenesi. Si sono svolte dimostrazioni pratiche di Yoga per

i bambini, cromoterapia, naturopatia e massaggi shiatsu,

biodanza, Yoga dell’armonia, meditazioni, rilassamento e

tai-chi.

         Questo per dimostrare come sia importante integrare il

benessere psichico con le normali attività quotidiane.
r e p o r t

       Durante     la        seconda       giornata       invece     sono      stati

presentati i risultati della fase di AUDIT effettuata nelle

cinque     province          e    fuori     dai        confini     regionali.      I

partecipanti       sono          stati      invitati       successivamente         a

riflettere e discutere, sulla base dei dati emersi, sullo

sviluppo del progetto regionale e delle sue innovazioni da

apportare    a    livello         locale    e     al    sistema.    (VEDI    CARTELLA

CONVEGNO/PRESENTAZIONI FASE AUDIT)

       Riportiamo       di       seguito    alcune       riflessioni        inerenti
l’indagine       che    è        stata     effettuata       da     ogni      partner

provinciale del progetto.

       Innanzitutto           per        quanto        riguarda     gli       ambiti

progettuali, alcuni temi, inerenti l’ interazione ambiente-

salute, risultano essere molto “gettonati” (stili di vita,

mobilità         sostienile,               progettazione            partecipata,

inquinamento dell’aria ecc.) rispetto ad altri                            che sono

altrettanto importanti come il rapporto ambiente/lavoro, la
bioarchitettura che non sono per niente affrontati.

       Risulta inoltre indubitabile l’esigenza di integrare i

vari     saperi.        Occorre           lavorare        molto     intensamente

sull’integrazione con i Piani di Zona,                     Paini per la Salute

e A21. Questo lo si potrebbe fare rafforzando la presenza

degli educatori ambientale nelle varie fasi progettuali per

essere più precisi e incisivi nel territorio                           di nostra

competenza.
r e p o r t

    Dalla     fase   di   Audit   emerge   inoltre   lo   scarso

coinvolgimento delle scuole. Queste ultime non solo come

utenti finali dei progetti, ma come soggetti promotori,

partner tecnici e funzionali ed elementi di snodo.

    Il ruolo dei CEA in un concetto come questo (Ambiente

è Salute) può essere quello di: facilitatori, portatori di

informazioni, attivatori di scambi infrasociali. Inoltre si

riconferma la necessità da parte della Sanità di avvalersi

degli strumenti dell'EA per contattare \ educare \ formare
le diverse fasce della cittadinanza.

    Incrementare     quindi   l'appoggio    dagli    Assessorati

regionali e provinciali.
r e p o r t

                              FORMAZIONE

       Sulla base dei fabbisogni formativi emersi nelle prime

due fasi del progetto (AUDIT e CONVEGNO) si sono realizzati

dei    percorsi   formativi     con   l’obiettivo       di    sostenere   la

progettualità espressa dai territori              e dare così maggiore

efficacia    alle    azioni    educative      e   di   sensibilizzazione

progettate.

       Il percorso di formazione si è dunque sviluppato a

seconda delle necessità in più eventi.

       Il primo appuntamento si è svolto a Modena il 7 e 8

novembre 2006.(VEDI CARTELLA FORMAZIONE/MODENA)

                            Tema dell’evento:

    Il dilemma dell’Educatore: perché l’intervento educativo

            sia efficace quale metodologia adottare?

                       Obiettivi dell’evento:

- Conoscere elementi di base della progettazione educativa

secondo l’approccio guilbertiano e costruttivistico

-    Facilitare   l’integrazione        dei   diversi    approcci      nella

progettazione       delle    attività    finalizzate         allo   sviluppo

sostenibile e ad un sano stile di vita;

- Confrontare differenti modi di pensare ed agire in un

ottica di integrazione e collaborazione.
r e p o r t

                              Concetti chiave

1. salute e sviluppo sostenibile

2. metodi educativi

3. valutazione di qualità degli interventi

     In questa occasione si è cercato di discutere sulle

strategie       da    adottare    per   orientare         i   comportamenti,

integrando    forme     di    comunicazione        con   strategie   per   la

promozione della salute, con un occhio di riguardo nella

valutazione di qualità di questi percorsi. (VEDI CARTELLA
FORMAZIONE/MODENA)

Il secondo appuntamento si è svolto sempre ad Modena il 23

e 24 novembre 2006.

                             Tema dell’evento:

    Scelte ambientali e stili di vita sostenibili: quali

          conoscenze per una possibile integrazione?

                        Obiettivi dell’evento:

-   Conoscere    gli     elementi       di    base       dell’epidemiologia

ambientale e della ricerca sociale;

-   Utilizzare       strumenti    utili      per         elaborare     piani

integrati di ricerca e azione in ambito educativo

- Integrare i saperi necessari per la gestione di problemi

e relazioni complesse

                              Concetti chiave
r e p o r t

1. ricerca sociale ed epidemiologica

2. costruzione sociale della realtà

3. integrazione dei saperi e           complessità

    In questa occasione si è discusso su come prevenire e

promuovere la salute, considerando i contesti progettuali

per cercare di integrare i concetti di ambiente e salute.

Il terzo e ultimo appuntamento si è svolto a Cesena il 29

novembre 2007.

    In    quest’ultimo        appuntamento       si    è     cercato    di
affrontare una tematica molto interessante, quasi sempre

esclusa   nella    progettualità       educativa,     cioè   quella    del

rapporto fra ambiente e salute.

    Si     è      discusso    sulla       percezione       del   rischio

nell’ambiente     di   vita   e   di   lavoro.   Si   è    parlato   della

bioarchitettura e quindi della relazione fondamentale fra

casa e salute. Ed infine un approccio particolare al tema

ambiente salute visto dal punto di vista culinario, lo

scambio di saperi e sapori tra culture.
r e p o r t

                           Documentazione

     Durante lo sviluppo del progetto è stato fondamentale

promuovere mediante diversi mezzi di comunicazione tutte le

fasi del progetti.

     Da subito è stata attivata una newsletter, che usciva

circa   mensilmente    e    che   informava      e   aggiornava   gli

interessati sugli sviluppi e sui risultati progressivamente

raggiunti. (VEDI CARTELLA FORMAZIONE)
     Inoltre, in alcune circostanze, su alcuni siti dei

partner dei progetto è stato possibile caricare i programmi

delle varie iniziative ma soprattutto gli abstract dei vari

relatori che sono intervenuti sia durante il convegno, sia

durante il periodo di formazione.

     Sono poi stati redatti due report, quello conclusivo

della   fase   di     audit   e    questo     presente   riassuntivo

dell’intero percorso.
r e p o r t

                Autovalutazione
A conclusione delle fasi operative del progetto il Gruppo
di Lavoro si è ritrovato a Bologna nell’inverno 2007 per
elaborare   un’Analisi  SWOT   (Strenght   –  Weakness   –
Opportunities – Threats) che consentisse a tutti i partner
di contribuire alla valutazione dinamica dello stesso. Di
seguito se ne riporta la sintesi.

       AMBIENTE E’ SALUTE                    SWOT

PUNTI DI FORZA (STRENGHT)         PUNTI DI DEBOLEZZA
                                      (WEAKNESS)
1. Sono state realizzate       1. Nei territori dove non si
   azioni concrete, mettendo      sono realizzati i momenti
   a sistema e in opera           formativi la
   attori diversi.                partecipazione è stata di
2. Il gruppo originario           fatto inferiore alle
   (GRASS) ha 'tenuto’.           attese.
3. Sono emersi nuovi attori    2. La sovrapposizione di date
   (ad esempio il CEA             nell’ultima fase, anche
   Energetica della provincia     con eventi a carattere
   di Piacenza).                  regionale e nazionale, ha
4. Alto tasso di fertilità        depresso la
   del progetto:                  partecipazione.
    è proseguito nell’anno    3. Le Istituzioni
      successivo, con Ambiente    direttamente coinvolte
      è Salute per tutti;         (Ass.to Ambiente e Ass.to
    è stato adottato dal         Sanità) non hanno dato il
      Comune di Modena per la     supporto politico e
      realizzazione               decisionale che ci si
      dell’agendario 2007.        sarebbe aspettati.
                               4. Ad oggi c’è una grande
                                  incertezza su come
                                  evolveranno i sistemi
                                  ‘Ambiente’ e ‘Sanità’.
                               5. Non siamo riusciti a
                                  sollecitare a sufficienza
                                  gli altri CEA, ancora poco
                                  sensibili alle tematiche
                                  del progetto.
r e p o r t

        OPPORTUNITA’                          MINACCE (THREATS)
       (OPPORTUNITIES)
1. L’ambito progettuale                   1. Scarsa legittimazione in
   definito dal progetto è                   ambito ‘Sanità’
   destinato a durare nel                 2. Non appena dovessimo
   tempo e a presentare                      ridurre l’intensità
   pertanto ulteriori                        dell’azione, l’interesse
   opportunità di lavoro e di                del sistema calerebbe
   intervento nella società.                 subito (questo dato è però
2. Sono possibili ulteriori                  relativo alla generalità
   percorsi di educazione                    dei progetti).
   sviluppati a livello                   3. L’ipercarico di progetti
   periferico (comunale o                    da parte di tutti i
   provinciale) con il                       partner può generare
   supporto di CEA ed Enti                   incomprensioni e tensioni.
   Locali diversi.                        4. E’ pericoloso dare per
3. Il progetto permetterebbe                 scontato che l’approccio
   di favorire l’estensione                  olistico sia diffuso negli
   dell’approccio olistico al                ambienti amministrativi di
   tema della salute e                       tutti gli Enti.
   dell’ambiente anche in
   quei settori
   tradizionalmente
   insensibili (P.A., ASL
   etc.)

     Il      percorso     di       lavoro     è      proseguito       con     la

sperimentazione attivata nel progetto ‘Ambiente è Salute

per tutti’ Infea 2006 (vedi progetto allegato).

     NOTA BENE
     Nella   versione   cartacea    del   presente    report   non   sono   stati

appositamente stampati tutti gli allegati. La documentazione completa

si trova nel CD rom disponibile presso le sedi di ciascun partner.
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