Progetto Ambiente è Salute - REPORT a cura della dott.sa Paola Rossi Anima Mundi - Comune di Ferrara
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r e p o r t Progetto Ambiente è Salute REPORT a cura della dott.sa Paola Rossi Anima Mundi
r e p o r t 1. Introduzione La salute e la qualità della vita, valori inscindibili tra loro ed elementi centrali delle azioni per la tutela nell’ambito sanitario ed ambientale, trovano nell’educazione un fertile terreno che facilita le sinergie e l’integrazione dei saperi, delle competenze e delle organizzazioni. Nell’ambito delle attività rivolte ad educare e informare la popolazione sono frequenti le condizioni in cui l’integrazione fra questi due comparti oltre che essere richiesta, è anche indispensabile per ottenere risultati di qualità. Nel corso degli ultimi anni si è assistito a uno sviluppo notevole del sistema educante orientato alle problematiche di tutela ambientale, mentre nell’ambito delle organizzazioni sanitarie hanno avuto prevalenza le azioni di tipo informativo e le campagne di massa, essendosi concentrata nell’ambito dei Piani per la salute la ricerca della partecipazione alle scelte del governo per la salute. All’interno di questo scenario culturale ed organizzativo, le reti dei servizi deputati a governare le problematiche dell’ambiente e della salute, con le loro ramificazioni complesse nel territorio regionale, hanno comunque garantito risposte efficienti ed efficaci con alti livelli di qualità. La complessità del concetto di salute e la parallela complessità delle interazioni fra le variabili ambientali, intese sia come fattore di rischio per la salute, sia come fattori causali di malattia, rappresentano l’area concettuale in cui si collocano molte situazioni che costituiscono aree di criticità operativa, organizzativa a anche concettuale per i servizi chiamati a dare risposte ai cittadini.
r e p o r t In considerazione della necessità di rendere coerente una visione sistematica dei fenomeni e dei determinanti ambientali e sanitari, è utile sottolineare che una visione operativa dei problemi di salute di derivazione ambientale può essere caratterizzata dall’esame dei suoi risvolti culturali, educativi e organizzativi. E’ importante l’integrazione dei saperi, delle esperienze per consolidare e dare avvio a nuove visioni di benessere. Da tutto ciò emerge l’opportunità di promuovere in modo integrato i temi della salute e dei comportamenti “sostenibili” per dare corpo a un “vivere sostenibile” basato su stili di vita sobri, salutari ed essenziali. Il riferimento agli aspetti educativi, deriva dall’esigenza di creare condizioni per la genesi di azioni e progetti concreti rivolti sia ai giovani sia all’intera cittadinanza. In questo senso possono avere utilità i gruppi interprofessionalità, interservizi, interdisciplinari per creare degli strumenti propositivi, incentivanti e attivanti, attivi su scale locale coinvolgendo tutti i livelli di decisionali dal quartiere alla Regione, nel rispetto delle specifiche competenze dei diversi attori istituzionali. In Emilia Romagna nel 2005 alcuni operatori che in campo ambientale e sanitario si occupano di educazione, hanno ritenuto importante attivare un tavolo di confronto su queste tematiche costituendo un gruppo regionale misto con la finalità di favorire l’ integrazione dei saperi ambientali e sanitari nell’ambito della promozione della salute, degli stili di vita sostenibili, della cittadinanza attiva, dell’accettazione della diversità come ricchezza, della cultura della legalità, del diritto alla equità di accesso ai servizi.
r e p o r t Il gruppo di lavoro denominato GRASS (Gruppo Regionale Ambiente Salute Sostenibile), ha iniziato a lavorare in un ottica interdisciplinare per costruire nuove conoscenze, promuovere una visione sistematica dei fenomeni sviluppando pratiche educative. Compongono ad oggi il gruppo GRASS esponenti e rappresentanti di: ARPA Rete dei CEA Assessorato Regionale Ambiente Assessorato Regionale Sanità Organizzazione non governative Rete A21 locale Sarebbe auspicabile in futuro anche il coinvolgimento attivo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, dei Dipartimenti di Sanità Pubblica e dei Coordinamenti per l’ Educazione alla Salute delle ASL, nonché delle varie Università del territorio regionale. In questa dimensione il gruppo GRASS ha proposto e sviluppato un progetto chiamato “Ambiente è Salute”. Questo progetto è stato senz’altro una concreta integrazione operativa fra i diversi soggetti attivi nello scenario dei problemi di salute di derivazione ambientale agendo con la rete dei CEA e dei laboratori di Educazione Ambientale da tempo esistenti nella nostra Regione, portatrice di competenze, cultura, radicamento nelle realtà urbane e provinciali ed aree di eccellenza tematica, e con i servizi sanitari (AUSL) e ambientali (ARPA) deputati alla promozione della salute e alla prevenzione derivanti da cause ambientale.
r e p o r t 2. Il Progetto Il progetto “Ambiente è Salute” si è inserito nell’ambito dei progetti finanziati dalla Regione Emilia Romagna nel contesto del bando INFEA-CEA 2005/2006. (VEDI ALLEGATO 2.1 PROGETTO \ Progetto Ambiente è salute.doc) Gli attori coinvolti nel progetto sono stati i seguenti: • CEASS L’Olmo (Modena) • Centro IDEA (Ferrara) • LEA Scandellara (Bologna) • Osservatorio Agroambientale (Cesena) • ARPA Emilia Romagna (Modena) • Istituto Oncologico Romagnolo (Faenza RA) • Lega Tumori (Reggio Emilia) • Associazione Ambiente e Lavoro (Piacenza) L’obiettivo più ambizioso, ampiamente condiviso da tutti partner del progetto è stato quello di creare una sostanziale alleanza operativa del Sistema Regionale dell’ Educazione Ambientale con le politiche di prevenzione e di miglioramento delle condizioni complessive di salute della popolazione. Dal punto di vista operativo, il progetto si è articolato attraverso quattro distinte fasi di lavoro, che verranno descritte nei dettagli successivamente:
r e p o r t 1° fase: Audit 2° fase: Convegno 3° fase: Formazione 4° fase: Documentazione Gli obiettivi del progetto sono stati i seguenti: • Raggiungere una conoscenza approfondita dei progetti e delle azioni a cura di CEA, Scuole, ASL etc. che già oggi prevedono convergenze delle due tematiche ‘Ambiente’ e ‘Salute’ in ambito regionale ed extra regionale; • Fornire al sistema educativo regionale nuovi stimoli, approcci, strumenti, paradigmi per sostanziare nuove progettualità integrate e azioni di sistema; • Incrementare le conoscenze specifiche e le competenze operative degli attori del sistema educativo regionale, utili allo sviluppo delle nuove progettualità sopra richiamate; • Diffondere le conoscenze e gli sviluppi raggiunti con il presente progetto per allargare la base operativa di CEA, Scuole e altre Agenzie Educative coinvolgibili sotto questo profilo.
r e p o r t FASE DI AUDIT L’Audit, oltre a rappresentare il punto di partenza del percorso, è stato anche estremamente importante per lo sviluppo dell’intero progetto. L’obiettivo di questa fase è stato infatti quello di realizzare un’esplorazione reale dei progetti ‘inconsci’ realizzati dai CEA, dalle scuole o da altre organizzazioni in ogni provincia partner del progetto che potessero essere legate al tema ambiente/salute. Prima di fare ciò ogni referente ha organizzato in ciascuna delle province citate precedentemente (ad eccezione della provincia di Piacenza) un incontro di presentazione del progetto rivolto a tutti i CEA del territorio, alle scuole interessate di ogni ordine e grado, alle ASL, alle organizzazioni varie che si occupavano di ambiente e salute, allo scopo di far conoscere l’iniziativa. Parallelamente a queste ricognizioni si è cercato a anche di dare uno sguardo alle realtà extraregionali così da avere un quadro conoscitivo più vasto e approfondito. Sulla base di alcune riflessioni di tipo metodologico/operativo (finalità della ricerca, tempi e
r e p o r t risorse a disposizione per realizzarla) è stato individuato come strumento di indagine una intervista.(VEDI ALLEGATO 2.2 PROGETTO \ Intervista Ambiente è Salute.doc) Dall’indagine svolta in ogni provincia le informazioni che abbiamo ottenute sono state le seguenti: Provincia di Ferrara Nella provincia di Ferrara, 7 sono stati i progetti censiti e le interviste effettuate. (VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA FERRARA) Tutti i progetti raccolti interagiscono con i Piani locali di tipo partecipativo (A21, Piani di Zona e Piani della Salute). Tutti gli attori dei progetti manifestano la necessità di definire metodologie integrate e sinergiche e di sviluppare nuovi linguaggi comuni per una nuova educazione al benessere. Gli ambiti tematici in cui si sviluppano maggiormente l’interazione fra ambiente e salute sono i seguenti: - Stili di vita - Prevenzione alle dipendenze I promotori dei progetti fanno parte nella maggior parte dei casi dei CEA e della Pubblica Amministrazione e si sviluppano soprattutto su scala locale. Dalle interviste effettuate si può concludere che c’è stata una forte adesione al progetto e una grande interesse
r e p o r t alla condivisione. D’altra parte però risulta essere ancora presente una bassa conoscenza delle possibili interazioni e collaborazioni che possono essere attivate per definire una progettualità caratterizzata da una maggiore trasversalità e efficacia. Provincia di Bologna Nella Provincia di Bologna sono stati censiti e raccolti 6 progetti.(VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA BOLOGNA) La maggior parte dei progetti non interagisce con i Piani di Zona, per la Salute e i percorsi di Agenda21 Locale. Ma soprattutto non sono state attivate collaborazioni fra educatori ambientali ed educatori alla salute. I promotori dei progetti fanno parte di alcuni CEA, operatori dell’ARPA e AUSL, della Pubblica amministrazione, di associazioni e di una impresa profit (LCA-lab, laboratorio di ricerca e consulenza ambientale spinn-off ENEA). Gli ambiti dei progetti per cui era prevista un’interazione fra ambiente e salute sono stati i seguenti: - Controllo dell’inquinamento dell’aria - Educazione alimentare - Stili di vita - Interventi di pianificazione urbana
r e p o r t I principali punti di forza evidenziati dall’analisi dei progetti sono stati i seguenti: - Capacità di lavorare in rete a più livelli di partecipazione e coinvolgimento di tutti gli attori nella costruzione e gestione del progetto. - Innovatività dei metodi partecipativi nella costruzione degli interventi che incidono sulla vita del territorio. - Possibilità di valorizzare le percezioni, le esperienze e le idee di bambini e ragazzi. Mentre le criticità evidenziate sono state le seguenti: - Valutazioni dei risultati, difficoltà nella verifica di mantenimento nel tempo delle buone pratiche. - Difficoltà nella creazione di gruppi di genitori e insegnanti, stabili e motivati all’ interno della scuola. - Mancanza di un soggetto istituzionale che si faccia carico del coordinamento programmatico fra i vari soggetti coinvolti e del reperimento delle risorse per lo sviluppo del progetto. - Gli incontri si limitano a trasferire delle conoscenze tecniche. Manca un approccio educativo che potrebbe essere integrato con collaborazioni più strette con gli insegnanti. Un progetto interessante, che ha suscitato particolare attenzione, è stato il Progetto Life Cycle Assessment (LCA)
r e p o r t come supporto metodologico per la valutazione dei danni sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. L’obiettivo del progetto era di applicare la metodologia LCA a degli ambiti strettamente legati alla tematica “ambiente è salute”, per evidenziare attraverso un approccio scientifico, la relazione tra i danni prodotti sull’ ambiente con quelli che si ripercuotono sulla salute dell’ uomo e di conseguenza sul benessere e la qualità della vita. LCA è un metodo scientifico che permette di valutare gli impatti ambientali associati ad un prodotto, processo o attività, attraverso la quantificazione e l’individuazione dei consumi di energia ed emissioni nell’ambiente. Ciò permette di valutare le opportunità per diminuire gli impatti individuali ed offrire una prospettiva di miglioramento ambientale,energetico, economico e sulla salute della collettività. I vantaggi di questo progetto sono stati i seguenti: - Rigore scientifico e qualità del servizio di valutazione ambientale. - Possibilità di applicazione del servizio a svariati settori. Gli svantaggi invece sono: - Assenza di interazione con le pubbliche amministrazioni
r e p o r t - Assenza di collaborazione con i centri di educazione ambientale - Difficoltà nel comunicare eventuali risultati alla cittadinanza Provincia di Forlì- Cesena Nella provincia di Cesena e Forlì sono stati censiti 17 progetti.(VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA FORLI’ CESENA) Gli ambiti progettuali che vedono interazione effettive fra ambiente e salute sono stati soprattutto: - Stili di vita - Alimentazione e aria - Prevenzione alle dipendenze E’ stata evidenziata nella maggior parte dei casi una stretta collaborazione fra educatori ambientali ed educatori alla salute soggetti che appartengono soprattutto ai CEA e alla pubblica amministrazione. Da evidenziare l’integrazione, in questa provincia, dei progetti con Agenda21 Locale ma in particola modo con i Piani della salute. Questo è avvenuto sia in modo diretto, attraverso delle iniziative svolte dall’ AUSL, sia in maniera indiretta attraverso il coinvolgimento, l’interazione e la collaborazione con le strutture sanitarie locali. Nessuna cooperazione invece con i Piani di Zona.
r e p o r t Dall’analisi della situazione sono emersi i seguenti punti di forza: - Conferma dei risultati ottenuti attraverso l’attuazione del tavolo di lavoro denominato: “Gruppo di educazione alimentare e orientamento ai consumi” grazie al coordinamento e la supervisione delle azioni e i progetti di educazione alimentare e orientamento ai consumi della provincia. - Attività promosse dall’Osservatorio Agroambientale in collaborazione con Enti pubblici, privati e scuole. - Il proseguimento del progetto “Terra e Cibo” Provincia di Reggio Emilia L’indagine svolta nella provincia di Reggio Emilia ha coinvolto diversi attori fra cui: - ARPA - AUSL - Provincia - Istituto scolastico Don Dosetti (VEDI CARTELLA AUDIT/PROVINCIA REGGIO EMILIA) Tra i progetti segnalati, i temi affrontati riguardano principalmente: - Raccolta differenziata dei rifiuti - Inquinamento dell’aria e dell’acqua
r e p o r t - Stili di vita, tra cui l’educazione alimentare - Mobilità sostenibile I progetto coordinati da Arpa non sono stati inseriti nei Piani di zona, Piani della salute e nei tavoli di lavoro di Agenda21. Differente invece la progettualità effettuata dall’AUSL, in quanto sempre presenti nei vari Piani esistenti in Provincia. Dall’analisi delle percezioni che gli attori hanno riguardo a questi progetti emerge: - Il bisogno di coordinamento istituzionale - La necessità di collaborazione fra saperi diversi - La volontà di interagire con progetti condivisi su queste tematiche, dove ognuno porta il suo sapere (tecnico, educativo ecc.) - Si auspica la creazione di un coordinamento centrale dei soggetti e delle metodologie d’intervento in ambito educativo. Provincia di Modena Nella provincia di Modena sono stati censiti 17 progetti. La maggior parte di questi è stata attivata da: - CEA - Pubblica Amministrazione
r e p o r t - Scuola - Fondazioni/Istituzioni Anche in questo caso non sono state attuate nessun tipo di interazione fra educatori ambientali ed educatori alla salute. Gli ambiti maggiormente esplorati sono stati: - Mobilità sostenibile - Stili di vita - Strumenti di pianificazione urbana - Inquinamento dell’aria Molti progetti interagiscono con i piani A21 locali. Solo una parte con i Piani per la Salute e nessuno con i Piani di Zona. Provincia di Ravenna I soggetti intervistati dal referente della provincia di Ravenna fanno parte di alcuni CEA di Faenza. Nel colloquio con il coordinatore del CEA di Faenza sono state esaminate le schede progettuali del Piano di azione Locale di Agenda 21 e sono state individuate quelle che hanno come partner le scuole: - Trasporto scolastico – percorsi sicuri (Scuola elementare) - La raccolta differenziata: selezionare bene, far vivere di più gli oggetti, acquisto consapevole, la
r e p o r t selezione dei prodotti in base alle tipologie di merce e di imballaggio, produrre meno rifiuti (scuola elementare e media inferiore). - Acquisto consapevole: studio del problema e selezione locale per bando di concorso per la migliore idea innovativa finalizzata a ridurre gli imballaggi non riciclabili (scuole medie superiori) - Università scuola e imprese per il risparmio energetico: F.R.E.D. Energia da fonti rinnovabili (Scuola elementare e media inferiore) E progetti che hanno come partner ARPA e/o AUSL: - Controllo inquinamento elettromagnetico: monitoraggio periodico del livello elettromagnetico in punti significativi della città. - Risanamento coperture e manufatti in cemento amianto - Sistema informativo e interattivo sulla risorsa idrica e sui consumi idrici - Qualità dell’aria: consentire un agevole accesso ai cittadini a dati e altre informazioni sulla qualità dell’aria nel territorio di Faenza - Valorizzazione del Paesaggio Agrario e Naturale. CONVEGNO
r e p o r t Si è svolto a Marzaglia Nuova (Modena), l'8 e 9 giugno 2006, il Convegno "Ambiente Educazione Salute". (VEDI CARTELLA CONVEGNO/INFORMAZIONI SUL CONVEGNO) L'evento che era rivolto in particolar modo ai responsabili dei CEA, agli operatori della sanità, dell' ARPA e agli insegnanti della Regione Emilia Romagna aveva l'obiettivo di far comprendere come la salute della popolazione sia condizionata in modo rilevante da vari tipi di fattori di rischio presenti nell'ambiente. Questa relazione si è lentamente modificata nel corso degli ultimi decenni comportando da un lato una importante trasformazione dei profili epidemiologici e dall’altro lo sviluppo una diffusa riflessione sulla natura dell’interazione fra uomo e ambiente. La capacità di comprendere i processi e di esaminarli con capacità critica, poiché può consentire di effettuare scelte individuali e collettive consapevoli, è anche una delle maniere per riconsiderare la nostra relazione col contesto ambientale. I temi perciò trattati durante la prima giornata sono stati un contributo molto interessante per una riflessione sul nesso ambiente, salute, educazione attraverso l’esposizione di diversi punti vista. (VEDI CARTELLA CONVEGNO/FOTO)
r e p o r t Al mattino dopo una breve introduzione da parte delle Autorità Sanitarie Locali del Comune di Modena si sono affrontati diversi argomenti fra cui: - il rapporto esistente fra ambiente, salute e infanzia - il rapporto esistente fra ambiente, salute e bambini - il rapporto esistente fra ambiente, salute e ambiente costruito - il rapporto esistente fra ambiente, salute e attività fisica - il rapporto esistente fra ambiente, salute e marketing sociale - il rapporto esistente fra ambiente, salute e visione di genere - il rapporto esistente fra ambiente, salute e cooperazione allo sviluppo (VEDI CARTELLA CONVEGNO/ABSTRACT E PRESENTAZIONE RELATORI) Coinvolgenti e molto gradite dai partecipanti, sono state i diversi momenti di benessere che si sono creati durante le due giornate a cura di alcune associazioni modenesi. Si sono svolte dimostrazioni pratiche di Yoga per i bambini, cromoterapia, naturopatia e massaggi shiatsu, biodanza, Yoga dell’armonia, meditazioni, rilassamento e tai-chi. Questo per dimostrare come sia importante integrare il benessere psichico con le normali attività quotidiane.
r e p o r t Durante la seconda giornata invece sono stati presentati i risultati della fase di AUDIT effettuata nelle cinque province e fuori dai confini regionali. I partecipanti sono stati invitati successivamente a riflettere e discutere, sulla base dei dati emersi, sullo sviluppo del progetto regionale e delle sue innovazioni da apportare a livello locale e al sistema. (VEDI CARTELLA CONVEGNO/PRESENTAZIONI FASE AUDIT) Riportiamo di seguito alcune riflessioni inerenti l’indagine che è stata effettuata da ogni partner provinciale del progetto. Innanzitutto per quanto riguarda gli ambiti progettuali, alcuni temi, inerenti l’ interazione ambiente- salute, risultano essere molto “gettonati” (stili di vita, mobilità sostienile, progettazione partecipata, inquinamento dell’aria ecc.) rispetto ad altri che sono altrettanto importanti come il rapporto ambiente/lavoro, la bioarchitettura che non sono per niente affrontati. Risulta inoltre indubitabile l’esigenza di integrare i vari saperi. Occorre lavorare molto intensamente sull’integrazione con i Piani di Zona, Paini per la Salute e A21. Questo lo si potrebbe fare rafforzando la presenza degli educatori ambientale nelle varie fasi progettuali per essere più precisi e incisivi nel territorio di nostra competenza.
r e p o r t Dalla fase di Audit emerge inoltre lo scarso coinvolgimento delle scuole. Queste ultime non solo come utenti finali dei progetti, ma come soggetti promotori, partner tecnici e funzionali ed elementi di snodo. Il ruolo dei CEA in un concetto come questo (Ambiente è Salute) può essere quello di: facilitatori, portatori di informazioni, attivatori di scambi infrasociali. Inoltre si riconferma la necessità da parte della Sanità di avvalersi degli strumenti dell'EA per contattare \ educare \ formare le diverse fasce della cittadinanza. Incrementare quindi l'appoggio dagli Assessorati regionali e provinciali.
r e p o r t FORMAZIONE Sulla base dei fabbisogni formativi emersi nelle prime due fasi del progetto (AUDIT e CONVEGNO) si sono realizzati dei percorsi formativi con l’obiettivo di sostenere la progettualità espressa dai territori e dare così maggiore efficacia alle azioni educative e di sensibilizzazione progettate. Il percorso di formazione si è dunque sviluppato a seconda delle necessità in più eventi. Il primo appuntamento si è svolto a Modena il 7 e 8 novembre 2006.(VEDI CARTELLA FORMAZIONE/MODENA) Tema dell’evento: Il dilemma dell’Educatore: perché l’intervento educativo sia efficace quale metodologia adottare? Obiettivi dell’evento: - Conoscere elementi di base della progettazione educativa secondo l’approccio guilbertiano e costruttivistico - Facilitare l’integrazione dei diversi approcci nella progettazione delle attività finalizzate allo sviluppo sostenibile e ad un sano stile di vita; - Confrontare differenti modi di pensare ed agire in un ottica di integrazione e collaborazione.
r e p o r t Concetti chiave 1. salute e sviluppo sostenibile 2. metodi educativi 3. valutazione di qualità degli interventi In questa occasione si è cercato di discutere sulle strategie da adottare per orientare i comportamenti, integrando forme di comunicazione con strategie per la promozione della salute, con un occhio di riguardo nella valutazione di qualità di questi percorsi. (VEDI CARTELLA FORMAZIONE/MODENA) Il secondo appuntamento si è svolto sempre ad Modena il 23 e 24 novembre 2006. Tema dell’evento: Scelte ambientali e stili di vita sostenibili: quali conoscenze per una possibile integrazione? Obiettivi dell’evento: - Conoscere gli elementi di base dell’epidemiologia ambientale e della ricerca sociale; - Utilizzare strumenti utili per elaborare piani integrati di ricerca e azione in ambito educativo - Integrare i saperi necessari per la gestione di problemi e relazioni complesse Concetti chiave
r e p o r t 1. ricerca sociale ed epidemiologica 2. costruzione sociale della realtà 3. integrazione dei saperi e complessità In questa occasione si è discusso su come prevenire e promuovere la salute, considerando i contesti progettuali per cercare di integrare i concetti di ambiente e salute. Il terzo e ultimo appuntamento si è svolto a Cesena il 29 novembre 2007. In quest’ultimo appuntamento si è cercato di affrontare una tematica molto interessante, quasi sempre esclusa nella progettualità educativa, cioè quella del rapporto fra ambiente e salute. Si è discusso sulla percezione del rischio nell’ambiente di vita e di lavoro. Si è parlato della bioarchitettura e quindi della relazione fondamentale fra casa e salute. Ed infine un approccio particolare al tema ambiente salute visto dal punto di vista culinario, lo scambio di saperi e sapori tra culture.
r e p o r t Documentazione Durante lo sviluppo del progetto è stato fondamentale promuovere mediante diversi mezzi di comunicazione tutte le fasi del progetti. Da subito è stata attivata una newsletter, che usciva circa mensilmente e che informava e aggiornava gli interessati sugli sviluppi e sui risultati progressivamente raggiunti. (VEDI CARTELLA FORMAZIONE) Inoltre, in alcune circostanze, su alcuni siti dei partner dei progetto è stato possibile caricare i programmi delle varie iniziative ma soprattutto gli abstract dei vari relatori che sono intervenuti sia durante il convegno, sia durante il periodo di formazione. Sono poi stati redatti due report, quello conclusivo della fase di audit e questo presente riassuntivo dell’intero percorso.
r e p o r t Autovalutazione A conclusione delle fasi operative del progetto il Gruppo di Lavoro si è ritrovato a Bologna nell’inverno 2007 per elaborare un’Analisi SWOT (Strenght – Weakness – Opportunities – Threats) che consentisse a tutti i partner di contribuire alla valutazione dinamica dello stesso. Di seguito se ne riporta la sintesi. AMBIENTE E’ SALUTE SWOT PUNTI DI FORZA (STRENGHT) PUNTI DI DEBOLEZZA (WEAKNESS) 1. Sono state realizzate 1. Nei territori dove non si azioni concrete, mettendo sono realizzati i momenti a sistema e in opera formativi la attori diversi. partecipazione è stata di 2. Il gruppo originario fatto inferiore alle (GRASS) ha 'tenuto’. attese. 3. Sono emersi nuovi attori 2. La sovrapposizione di date (ad esempio il CEA nell’ultima fase, anche Energetica della provincia con eventi a carattere di Piacenza). regionale e nazionale, ha 4. Alto tasso di fertilità depresso la del progetto: partecipazione. è proseguito nell’anno 3. Le Istituzioni successivo, con Ambiente direttamente coinvolte è Salute per tutti; (Ass.to Ambiente e Ass.to è stato adottato dal Sanità) non hanno dato il Comune di Modena per la supporto politico e realizzazione decisionale che ci si dell’agendario 2007. sarebbe aspettati. 4. Ad oggi c’è una grande incertezza su come evolveranno i sistemi ‘Ambiente’ e ‘Sanità’. 5. Non siamo riusciti a sollecitare a sufficienza gli altri CEA, ancora poco sensibili alle tematiche del progetto.
r e p o r t OPPORTUNITA’ MINACCE (THREATS) (OPPORTUNITIES) 1. L’ambito progettuale 1. Scarsa legittimazione in definito dal progetto è ambito ‘Sanità’ destinato a durare nel 2. Non appena dovessimo tempo e a presentare ridurre l’intensità pertanto ulteriori dell’azione, l’interesse opportunità di lavoro e di del sistema calerebbe intervento nella società. subito (questo dato è però 2. Sono possibili ulteriori relativo alla generalità percorsi di educazione dei progetti). sviluppati a livello 3. L’ipercarico di progetti periferico (comunale o da parte di tutti i provinciale) con il partner può generare supporto di CEA ed Enti incomprensioni e tensioni. Locali diversi. 4. E’ pericoloso dare per 3. Il progetto permetterebbe scontato che l’approccio di favorire l’estensione olistico sia diffuso negli dell’approccio olistico al ambienti amministrativi di tema della salute e tutti gli Enti. dell’ambiente anche in quei settori tradizionalmente insensibili (P.A., ASL etc.) Il percorso di lavoro è proseguito con la sperimentazione attivata nel progetto ‘Ambiente è Salute per tutti’ Infea 2006 (vedi progetto allegato). NOTA BENE Nella versione cartacea del presente report non sono stati appositamente stampati tutti gli allegati. La documentazione completa si trova nel CD rom disponibile presso le sedi di ciascun partner.
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