DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA: SVILUPPI DI POLICY - ANPAL

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DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA: SVILUPPI DI POLICY - ANPAL
Comitato Politiche Attive del Lavoro
                          Roma, 23 ottobre 2019

   DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA:
          SVILUPPI DI POLICY
Struttura di ricerca e consulenza tecnico-scientifica – Analisi del contesto occupazionale
                               Responsabile Guido Baronio

                               GRUPPO DI LAVORO
         Sabina Anderini, Valentina Bucciarelli, Laura D’Alessandro, Anna Tito

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DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA: SVILUPPI DI POLICY - ANPAL
Obiettivi e metodologia

Obiettivi: fornire un quadro delle politiche e delle misure sperimentate per il contrasto
alla disoccupazione di lunga durata in risposta alla Raccomandazione del Consiglio del
15 febbraio 2016 sull’inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del
lavoro
Metodologia: da una literature review sul tema, sono stati scelti quattro paesi - Finlandia,
Francia, Paesi Bassi, Spagna - sui quali condurre l’analisi delle politiche e degli interventi
realizzati, attraverso le informazioni raccolte sia desk sia con la somministrazione di un
questionario ai policy maker per rilevazione policy e best practice

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Raccomandazione del Consiglio europeo del 15 febbraio 2016
sull’inserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro

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Strategia italiana per l’integrazione dei disoccupati
            di lungo periodo nel mercato del lavoro
 La verifica approfondita della situazione personale decorsi i primi 12 mesi
  di disoccupazione
 La definizione di un accordo per l’inserimento lavorativo

 L’evoluzione del Centro per l’Impiego come Punto Unico di contatto

 Il rafforzamento dell’infrastruttura informativa per la registrazione e
  l’attivazione dei disoccupati di lungo periodo

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Come è strutturata l’analisi
 Alcuni dati quantitativi su LTU (fine 2018)

 Schede Paese
   - Cenni sul funzionamento del mercato del lavoro
   - Governance dei sistemi
   - Principali misure e politiche rivolte ai disoccupati di lunga durata
   - Approcci adottati in risposta alla raccomandazione

 Analisi comparativa e Considerazioni conclusive

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1. Analisi comparativa: Registrazione

Cosa hanno fatto gli Stati?
 Registrazione come requisito per usufruire di indennità o altre forme di prestazione
 Campagne informative per incoraggiare gli inattivi
 Misure specifiche rivolte a target svantaggiati

Spagna: in alcune regioni, l’accesso al reddito minimo, di cui molti richiedenti sono
disoccupati di lunga durata, è ora subordinata alla registrazione presso i PES e in certi casi,
a seconda del profilo individuale, è disponibile una prestazione di «attivazione» aggiuntiva
subordinata all'impegno a partecipare a un piano di inserimento.
Francia: nel 2016 ha promosso “punti di contatto” nei quartieri svantaggiati.

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2. Analisi comparativa: Valutazione e Approccio individuale

Cosa hanno fatto gli Stati?
 Alcuni SPI distinguono tra approccio «standard» , «rafforzato» per disoccupati difficili da
  ricollocare e «globale» per soggetti svantaggiati
 Formazione ad hoc degli operatori su LTU
 Sistema di profilazione che consente di individuare precocemente i LTU
 Protocolli di coordinamento tra servizi per l’impiego e servizi sociali per utenti non
  registrati

 Finlandia: il consulente prende in carico direttamente il disoccupato analizzandone le
 caratteristiche personali, la storia lavorativa, le qualifiche e le condizioni di salute. Gli
 operatori ricevono una formazione ad hoc – case manager - per fronteggiare le specificità
 del target e per fornire agli utenti servizi personalizzati . Contatti frontali e frequenti.
 Paesi Bassi: i SPI hanno introdotto un nuovo approccio per il profiling con un focus
 specifico su LTU

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3. Analisi comparativa: Accordo di inserimento lavorativo

Cosa hanno fatto gli Stati?
Dal Welfare al Workfare: corresponsione di sussidi e servizi di supporto alla ricerca di
occupazione vincolati al concorso attivo del disoccupato alla ricerca di un lavoro

 Francia: ha recepito il modello di JIA proposto dalla Raccomandazione. L’accordo, in forma scritta
 attraverso il one stop shop, include almeno un’offerta di misure e servizi per la ricerca di un lavoro,
 compresi quelli forniti dai servizi per l’impiego o dai servizi sociali. L’accordo viene monitorato e
 aggiornato sui progressi compiuti dalle persone in cerca di occupazione verso il reinserimento nel
 mercato del lavoro.
 Spagna: l’accordo di inserimento lavorativo include delle azioni per migliorare l’occupabilità, il
 programma di attuazione e gli elementi di verifica e follow-up. Il disoccupato si impegna a cercare
 attivamente un lavoro, accettare l’offerta di un impiego adeguato e partecipare alle azioni di
 promozione offerte dai servizi.

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4. Analisi comparativa: Punto unico di contatto

Cosa hanno fatto gli Stati?
 Rete di cooperazione tra SPI, municipalità e Istituto di previdenza sociale
 Rafforzamento del sistema informativo unificato
 Accordi quadro con le agenzie del lavoro private e partenariati con gestori di portali
  dedicati all’occupazione

Finlandia: nel 2015 è stata realizzata una rete permanente di cooperazione tra SPI, municipalità e
Istituto della previdenza sociale. Sono state avviate azioni per migliorare la trasmissione di dati alle
organizzazioni private accreditate.
Francia: Pôle Emploi è agenzia unica per le politiche del lavoro attive e passive. Opera in stretta
collaborazione con gli operatori dei servizi pubblici per l’impiego, con i territori, gli assistenti sociali e
le imprese locali.
Spagna: è in corso un’integrazione del sistema informativo nazionale con le banche dati regionali per
coordinare le misure di occupazione e protezione sociale. È stato, inoltre, firmato un accordo quadro
tra gli SPI regionali e le agenzie di collocamento privato per migliorare il coordinamento delle misure e
delle attività rivolte ai disoccupati di lunga durata.

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5. Analisi comparativa: Coinvolgimento dei datori di lavoro

Cosa hanno fatto gli Stati?
 Campagne informative e SME Week
 Programmi per l’inserimento di LTU in imprese sociali, protocolli di cooperazione
 Visite aziendali
 Incentivi per le assunzioni
 Sportelli dedicati presso i SPI

Paesi Bassi: sono impegnati nel rafforzamento presso gli Employer service points regionali di servizi
dedicati ai datori di lavoro. Per favorire l’assunzione di LTU i datori di lavoro hanno diversi strumenti e
misure: incentivi finanziari, servizi di orientamento, assistenza e consulenza personalizzati e specialistici,
campagne di sensibilizzazione, partenariati e collaborazioni inter-istituzionali. Ogni anno viene
organizzata la SME Week rivolta alle PMI per far conoscere i servizi offerti.
Spagna: numerosi Servizi per l’impiego regionali hanno attivato uffici dedicati al coinvolgimento dei
datori di lavoro, servizi di preassunzione, mentre le Regioni hanno adottato misure specifiche per
incoraggiare l’assunzione di disoccupati di lunga durata.

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Ulteriori sviluppi di lavoro su LTU
Mappatura a livello regionale delle politiche e delle misure adottate per
favorire l’integrazione dei disoccupati di lunga durata.

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