Direttive Categorie Superiori - Associazione cantonale ...
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Direttive Categorie Superiori 2020 Editore Federazione svizzera di ginnastica Bahnhofstrasse 38 5001 Aarau 062 837 82 00 Autore Ressort ginnastica agli attrezzi Edizione 01.2020 Copyright Federazione svizzera di ginnastica Riproduzione Autorizzata con menzione della provenienza per le società e i membri della FSG
Indice 1. Generalità 1.1. Scopo 1.2. Diritto di partecipazione 1.3. Abbreviazioni 1.4. Concetto e esigenze 2. Esigenze e programma di gara 2.1. Categorie 1-4 2.2. Categorie 5-7 e D/U 2.2.1. Esigenze 2.2.2. Età minima per le categorie D/U 2.2.3. Composizione dell’esercizio 2.2.4. Salti 3. Prescrizioni di tassazione 3.1. Generalità, definizioni 3.1.1. Nota di base : 10.00 p. 3.1.2. Ripetizione dell’esercizio 3.1.3. Ripetizione di elementi 3.1.4. Elementi tenuti 3.1.5. Bilanciamenti vuoti 3.1.6. Bilanciamenti intermedi 3.1.7. Arresto 3.1.8. Tappeti 3.1.9. Sostituzione degli attrezzi 3.1.10. Valore di difficoltà sconosciuto – nuovo elemento 3.1.11. Aiuto - sicurezza 3.2. Deduzioni generali 3.2.1. Deduzione massima possibile per elemento 3.2.2. Deduzione d’esecuzione (tecnica e tenuta) 3.2.3. Caduta 3.2.4. Atterraggio 3.2.5. Arresto 3.2.6. Elementi tenuti 3.2.7. Composizione e difficoltà 3.2.8. Uscite 3.2.9. Presentazione 3.2.10. Deduzioni d’ordine e di comportamento 3.2.11. Aiuto 3.3. Disposizioni/deduzioni specifiche agli attrezzi 3.3.1. Sbarra 3.3.2. Suolo 3.3.3. Anelli bilancianti 3.3.4. Salti 3.3.5. Parallele
1. Generalità 1.1. Scopo Il programma di competizione per la ginnastica attrezzistica individuale regola l’orientamento delle gare. C’è un percorso di formazione che garantisce un logico sviluppo della/del ginnasta. La ginnastica attrezzistica è uno sport di massa e rappresenta la filosofia della ginnastica agli attrezzi per tutti, nella ricerca della perfezione dell’esecuzione. 1.2. Diritto di partecipazione Il diritto di partecipazione è menzionato nella pubblicazione di ogni manifestazione (per i concorsi FSG fanno stato le attuali prescrizioni di concorso FSG). I/le ginnasti/e di ginnastica artistica, dalla P4, che durante l’anno hanno partecipato a gare di ginna- stica artistica o che hanno una licenza per la relativa stagione, non sono autorizzati/e a partecipare alle gare di ginnastica attrezzistica individuale nell’anno in corso. 1.3. Abbreviazioni C Categoria Rot. Rotazione D/U Donne/Uomini Min. Minimo g.f. Ginnasta femmina Max. Massimo g.m. Ginnasta maschio Bil. av. Bilanciamento avanti Liberi Esercizi liberi/Elementi liberi Bil. ind. Bilanciamento indietro L Elementi liberi Av. Avanti I Elementi imposti Ind. Indietro p. punti VD Valore di difficoltà GS gruppo di struttura Ragr. Raggruppato -- Elementi tenuti (2 sec.) Carp. Carpiato ind. Indietro Teso Teso 1.4. Concetto e esigenze Ordine 1 2 3 4 5 Categoria Sbarra Suolo Anelli bilancianti Salti Parallele (solo g.m) C5 6 liberi 6 liberi 6 liberi 2 liberi 6 liberi C6 6 liberi 6 liberi 6 liberi 2 liberi 6 liberi C7 6 liberi 6 liberi 6 liberi 2 liberi 6 liberi C D/U 6 liberi 6 liberi 6 liberi 2 liberi 6 liberi
2. Esigenze e programma di gara Per passare ad una categoria superiore, il/la ginnasta deve ottenere una media min. di 7.50 punti. Non è possibile concorrere in una categoria inferiore. Le eccezioni devono essere approvate dalle associazioni cantonali competenti o dalla FSG. Le carte e gli stemmini di categoria sono fornite dall’ACTG. Nel programma di gara il testo fa stato. I disegni sono unicamente proposti a titolo di esempio. 2.1. Categorie 1-4 2.2. Categorie 5-7 e D/U 2.2.1. Esigenze Ginnaste (g.f.) Ginnasti (g.m.) C5–C7 4 attrezzi C5–C7 5 attrezzi CD 4 attrezzi CU 5 attrezzi 2.2.2. Età minima per le categorie D/U Ginnaste (g.f.): nell’anno del compimento dei 22 anni Ginnasti (g.m): nell’anno del compimento dei 28 anni 2.2.3. Composizione dell’esercizio Difficoltà Il/la ginnasta presenta un esercizio libero con un minimo di 6 elementi differenti, seguendo i gradi di difficoltà indicati nella tabella seguente: C5 2×5 4 × 4–7 Uscita min. 5* C6 2×6 4 × 5–7 Uscita min. 6* C7 2×7 4 × 6–7 Uscita 7* CD/U 6 × 5–7 Uscita min. 5* *Eccezione al suolo: l’ultimo elemento e la posizione finale sono liveri. Composizione dell’esercizio per attrezzo Gli esercizi devono essere composti da elementi diversi di più strutture di movimento conte- nute nella tabella di classificazione degli elementi (promozione della diversità degli elementi). Gli elementi devono soddisfare i requisiti di difficoltà stabiliti per ciascuna categoria. Un elemento può soddisfare solo un requisito.
ATTREZZO REQUISITI Suolo 1 elemento all’appoggio rovesciato o dall’appoggio ro- vesciato (postura I) 2 elementi che contengano tipi di rotazioni differenti (minimo 2 su 3). Questi elementi sono definiti dalle strutture 1.06 e 1.09 – 1.12 Anelli bilancianti libero Salti libero Parallele 1 elemento tenuto (2 secondi) Sbarra (bassa) 2 elementi giro d’appoggio, scatto o passaggi tra le brac- cia, 2 delle 3 seguenti strutture devono essere presenta- te: 4.02, 4.05, 4.06* 1 elemento slancio sotto o slancio circolare, strutture 4.03 o 4.04 Sbarra (alta) 1 elemento slancio in sospensione * Eccezione C5: solo 1 elemento giro d’appoggio, scatto o passaggi tra le braccia 2.2.4. Salti C5 1×5 1 × 5–7 C6 1×6 1 × 6–7 C7 2×7 CD/U 2 × 5–7 Il/la ginnasta deve effettuare due salti differenti. C5+CD+CU: conta il migliore dei due salti C6+C7: conta la media dei due salti Altezza del cassone per i salti passanti dall’appoggio: C5 e C6 min. 5 elementi del cassone, max. 6 C7 6 elementi del cassone CD/H min. 5 elementi del cassone, max. 6 I salti liberi (senza appoggio) sono eseguiti senza ostacoli. I salti con appoggio sono eseguiti con il cassone in lunghezza. Il medesimo salto effettuato con un numero di elementi del cassone differenti viene considerato come stesso salto.
3. Prescrizioni di tassazione 3.1. Generalità, definizioni 3.1.1. Nota di base : 10.00 p. Criteri di giudizio Tecnica e tenuta, ricezione, caduta, arresto, elementi tenuti, presentazione Composizione e difficoltà, combinazione, diversità degli elementi Deduzioni d’ordine e di comportamento, aiuto 3.1.2. Ripetizione dell’esercizio Se le pelli (SB/AN) si strappano durante l’esecuzione, possono venir sostituite e l’intero eserci- zio viene ripetuto (nota di base 10.00). La ripetizione dell’esercizio è concessa anche nel caso di attrezzi difettosi (es. rottura di uno staggio alle parallele). In tutti gli altri casi la ripetizione dell’esercizio non è autorizzata. 3.1.3. Ripetizione di elementi Gli elementi ripetuti non contano per i requisiti dell’esercizio, ma saranno giudicati nella tecni- ca e nella tenuta. 3.1.4. Elementi tenuti Gli elementi che devono essere tenuti sono marcati con un doppio trattino (--) nella lista de- gli elementi e devono essere tenuti per un minimo di due secondi. 3.1.5. Bilanciamenti vuoti Sono considerati bilanciamenti vuoti i bilanciamenti alle parallele, alla sbarra e agli anelli bi- lancianti che non contengono alcun elemento alla fine del bilanciamento, o nel bil. av. o nel bil. ind. I bilanciamenti vuoti vengono giudicati in tecnica e tenuta. Categorie 1-3 Categoria 4 Categorie attivi/e 5–7 e D/U Alla sbarra e agli anelli bilancianti, è concesso un bilanciamento vuoto per esercizio. Agli anelli il bilanciamento vuoto è possibile anche in appoggio. Alle parallele sono autorizzati due bilanciamenti vuoti (non consecutivi).
3.1.6. Bilanciamenti intermedi Sono considerati bil. intermedi i bilanciamenti, alle parallele, alla sbarra e agli anelli bilancianti, che non contengono alcun elemento alla fine del bilanciamento, né nel bil. av né nel bil ind. I bil. intermedi vengono giudicati in tecnica e tenuta. Categorie 1-3 Categoria 4 Categorie attivi/e 5–7 e D/U I bil. intermedi non sono autorizzati. 3.1.7. Arresto Interruzione nell’esecuzione degli elementi dell’esercizio. 3.1.8. Tappeti Per le uscite la scelta dei tappeti è libera (in funzione della disponibilità e delle prescrizioni di gara). La lunghezza del suolo è di 12m per le categorie giovanili e di 17m per le categorie attivi/e. 3.1.9. Sostituzione degli attrezzi La sostituzione di un attrezzo durante una gara non è autorizzata, altrimenti l’esercizio non sarà giu- dicato. La direzione di gara valuta gli attrezzi e può stabilire altre direttive. 3.1.10. Valore di difficoltà sconosciuto – nuovo elemento Gli elementi non presenti nella tabella di classificazione saranno classificati dal capo giuria della manifestazione. I nuovi elementi saranno comunicati al gruppo specializzato di ginnastica individuale della FSG dai responsabili delle associazioni cantonali. Se approvati, vengono integrati definitivamente nella tabella di classificazione degli elementi. 3.1.11. Aiuto - sicurezza Al fine di evitare degli incidenti e come sostegno morale, una persona può rimanere vicino all’attrezzo o sul tappeto di atterraggio (escluso il salto). la visione del giurato non deve essere ostacolata. 3.2. Deduzioni generali 3.2.1. Deduzione massima possibile per elemento Deduzione massima per elemento Deduzione max. 0.80 p. 3.2.2. Deduzione d’esecuzione (tecnica e tenuta) Tecnica : deduzione per elemento Deduzione max. 0.50 p. Tenuta : deduzione per elemento Deduzione max. 0.30 p.
3.2.3. Caduta Caduta su o dall’attrezzo : Deduzione 0.40 p. + tecnica e tenuta dell’elemento eseguito Un esercizio interrotto da una caduta non deve essere ripetuto, ma continua da dove la caduta si è prodotta. Toccare l’attrezzo (o il suolo) non è considerato caduta, a condizione che il flusso del movimento dell’elemento non sia visibilmente interrotto. Anelli bilancianti : l’esercizio può essere ripreso dove la caduta si è prodotta, dopo tre bil. av./ind. o una spinta (senza deduzione per i bil.). Dopo la caduta, il/la ginnasta ha un limite di 30 secondi per riprendere l’esercizio. Durante questo tempo, il ginnasta può parlare con l’allenatore senza incorrere a deduzioni. Dopo una caduta, il giudizio dell’esercizio ricomincia dalla posizione nella quale il/la ginnasta è cadu- to/a. Non ci sono deduzioni per i movimenti che permettono al/alla ginnasta di riposizionarsi per la ripresa dell’esercizio, anche se ciò implica un’ulteriore caduta. In questa situazione, l’aiuto dell’allenatore (quando possibile) per posizionare il ginnasta correttamente non è oggetto di dedu- zione. 3.2.4. Atterraggio Atterraggio non corretto Deduzione di 0.10 p. per ogni passo, max. 0.40 p. Una deduzione per l’atterraggio è possibile a sbarra, anelli e parallele. Per i salti vedere punto 3.3.4. Al suolo la deduzione massima vale per tutto l’esercizio, non per elemento. La deduzione è definita tramite il numero di passi sul tappeto dopo un atterraggio senza caduta. La deduzione per un atterraggio non corretto non si può sommare a una deduzione per caduta (o una o l’altra). 3.2.5. Arresto Arresto non previsto dell’esercizio Deduzione, per elemento 0.20 p. 3.2.6. Elementi tenuti Tenuti meno di 2 secondi Deduzione, per elemento 0.20 p. 3.2.7. Composizione e difficoltà Categorie 1-4 Categorie 5-7 e D/U Elemento mancante, per elemento 1.20 p. Valore di difficoltà troppo basso/alto, per valore di difficoltà 0.30 p. Elemento di base che conta 1.20 p. Bilanciamento a vuoto non autorizzato ogni volta 0.20 p. Bilanciamento intermedio non autorizzato ogni volta 0.40 p. Per ogni requisito mancante 0.30 p.
3.2.8. Uscite Categorie 1-4 Categorie 5-7 e D/U L’uscita non soddisfa il valore di difficoltà minimo richiesto dalla categoria 0.30 p. Nessuna uscita o elemento di base come uscita 1.20 p. 3.2.9. Presentazione Si tratta della maniera in cui il/la ginnasta esegue l’esercizio. Il ritmo dell’esercizio non deve essere interrotto. Il passaggio da un movimento all’altro deve essere armonioso. max 0.30 p. 3.2.10. Deduzioni d’ordine e di comportamento l’abbigliamento deve essere aderente, gioielli e capelli non devono disturbare la/il ginnasta né il giudizio 0.20 p. Comportamento anti-sportivo della/del ginnasta o del monitore 0.50 p. Manca il saluto ai giurati all’inizio o al termine dell’esercizio ogni volta 0.10 p. 3.2.11. Aiuto Aiuto verbale o tramite segni Categorie 1-4 Categorie 5-7 e D/U ogni volta 0.40 p. Aiuto attivo del monitore Categorie 1-4 Categorie 5-7 e D/U ogni volta 0.80 p. 3.3. Disposizioni/deduzioni specifiche agli attrezzi 3.3.1. Sbarra Altezza della sbarra C1-C7 e CD/U minimo altezza spalle (dal tappeto) Sbarra troppo bassa 0.20 p. Un mini-tramp o un reuther è autorizzato per le entrate (salvo C1). Il monitore è autorizzato a sospendere il/la ginnasta sulla sbarra alta. La sbarra alta è definita come segue: nessun contatto dei piedi con il suolo nella posizione di so- spensione con le gambe tese. 3.3.2. Suolo Uscita dal praticabile ogni volta 0.20 p. C5-7 e CD/U : utilizzo incompleto del praticabile max. 0.30 p.
Gli elementi eseguiti interamente al di fuori del praticabile non contano né come difficoltà, né come requisito, ma saranno giudicati nella tecnica e nella tenuta. L’utilizzo di un attrezzo non è autorizzato (eccezione C1 : trampolino per la capriola ind.), pena l’esercizio viene valutato con la nota 0.00 p. Se non specificato, la posizione delle braccia è libera. 3.3.3. Anelli bilancianti La spinta agli anelli è autorizzata a partire dalla C5, ma a rischio del/la ginnasta. Con spinta, l’esercizio deve iniziare al più tardi alla fine del prossimo bilanciamento av. o ind. (si veda figura 1) Senza spinta : l’esercizio deve iniziare al più tardi alla fine del terzo bil. av. o ind. (si veda fi- gura 2) 1 1 Poussée * 1 1 2 2 3 2 Inizio al più tardi 3 Inizio al più tardi Con spinta Senza spinta Figura 1 Figura 2 I bilanciamenti vuoti autorizzati non possono essere eseguiti al termine dello slancio inizia- le, se no vale come inizio tardivo dell’esercizio. Bilanciamenti iniziali, tecnica e tenuta : max. 0.80 p. Spinta iniziale e bilanciamento seguente : max. 0.80 p. Inizio tardivo dell’esercizio, per bilanciamento 0.30 p. Ampiezza del bilanciamento uguale o in diminuzione da 0.10 a 0.30 p. 3.3.4. Salti Nelle categorie 1-5 e D/U conta il migliore dei due salti. Nelle categorie 6-7 conta la media dei due salti. Una sola rincorsa supplementare è autorizzata per i due salti, se il/la ginnasta non ha toc- cato né il trampolino, né il cassone, né i tappeti, altrimenti il salto viene valutato con la nota 0.00 p. (max 3 rincorse per 2 salti). a) Deduzioni salti liberi Fase di volo Deduzione max. 1.00 p. Fase di azione Deduzione max. 1.50 p. Altezza e direzione Deduzione max. 1.00 p. Atterraggio Deduzione max. 0.40 p. Tenuta Deduzione max. 0.50 p. Caduta Deduzione 0.40 p.
Altezza dei salti dalla C5: Asse di rotazione sopra l’altezza delle mani del/la ginnasta in piedi sul mini-tramp con le brac- cia alzate. Per i salti di base (senza rotazione laterale, vedi terminologia), il centro di gravità del corpo (CGC) deve essere sopra l’altezza delle mani del/la ginnasta in piedi sul mini-tramp con le brac- cia alzate. b) Deduzioni salti in appoggio Prima fase di volo Deduzione max. 1.00 p. Fase di azione Deduzione max. 1.50 p. Seconda fase di volo (altezza e direzione) Deduzione max. 1.00 p. Atterraggio Deduzione max. 0.40 p. Tenuta Deduzione max. 0.50 p. Caduta Deduzione 0.40 p. La seconda fase di volo deve essere più alta della prima. L’inclinazione del mini-tramp è libera. Almeno un salto deve corrispondere alla categoria. Se entrambi i salti non corrispondono alla difficoltà imposta, per ogni salto 3.00 p. Se un salto non corrisponde alla difficoltà imposta 3.00 p. Se i due salti sono identici, per il secondo salto 3.00 p. Il salto non corrisponde a quello richiesto nella categorie 1-4 3.00 p. 3.3.5. Parallele Altezza delle parallele C1-C7 e U, minimo altezza del petto (dal tappeto sotto le parlallele) Parallele troppo basse 0.20 p. Un mini-tramp o un reuther è autorizzato per le entrate. (Il numero di rimbalzi sul mini-tamp è libero) C 3-4 Dalla C5 : un’entrata dal cassone non è autorizzata, altrimenti l’esercizio viene valutato con la nota 0.00 p.
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